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Papa Pio VI
(1775-99)

 

"giuseppinismo"
(o "giuseppismo")

«segue da 1780»
1781, Giuseppe II attua le sue famose riforme:
- concessione di una limitata tolleranza per i "non cattolici" (protestanti, greci ortodossi ecc.) in tutta la monarchia;
- abolizione della censura;
- emancipazione degli ebrei;
- abolizione della servitù della gleba anche nelle province orientali (Boemia e Ungheria);
- soppressione di tutti i conventi e ordini religiosi che non si dedichino all'insegnamento della gioventù o alla cura delle anime o dei malati [ritenuti "inutili allo stato"];
- istituzione di un "fondo di religione" formato con la vendita dei beni ecclesiastici sequestrati e destinato al mantenimento dei parroci, trasformati così in una sorta si "impiegati statali in tonaca nera";
colonizzazione delle terre incolte in Ungheria e in Galizia;
- promulgazione del codice penale giuseppino (1787), con l'aboizione della pena di morte;
- costruzione del grandioso complesso dell'ospedale di Vienna;
- fondazione del Burgtheater a Vienna come "teatro nazionale germanico";
- apertura al pubblico viennese del Prater, la grande riserva di caccia sul Danubio;
«segue 1782» 


ANNO 1781










Arnim, Ludwig Achim von (Berlino 1781-Wiepersdorf Dahme 1831) scrittore tedesco;
1804, fonda a Heidelberg con C.M. Brentano il «Zeitung für Einsiedler» (Giornale per eremiti) cui collaborano Görres, i Grimm, Runge;
Des Knaben Wunderhorn (1806-08, Cornucopia del fanciullo, raccolta di canti popolari tedeschi)
Armut, Reichtum, Schuld und Busse der Gräfin Dolores (1810, Povertà, ricchezza, colpa e penitenza della contessa Dolores)
1811, sposa la scrittrice Bettina, sorella di C.M. Brentano;
Isabella von Aegypten (1812, Isabella d'Egitto, racconto, anticipazione del surrealismo)
Die Kronenwächter (1817-56, I custodi della corona, romanzo incompiuto)
Der tolle Invalide vom Fort Ratonneau (1818, L'invalido pazzo del forte di Ratonneau).

Beauharnais, Emilie-Louise de - contessa di Lavallette (1781-1855);
[Moglie di A.-M. Chamans - conte di Lavallette, fece di tutto per salvare il marito.]

Beauharnais, Eugène de - duca di Leuchtenberg, principe di Eichstadt (Parigi 1781 – Monaco di Baviera 1824);
[Figlio di Alexandre e di Josephine Tascher de la Pagerie e fratello di Hortense. ]
1796, dopo che il padre è rimasto vittima del Terrore, viene adottato, assieme alla sorella Hortense, da N. Bonaparte che ha sposato sua madre Joséphine;
1796-97, campagna d'Italia;
1798-99, campagna d'Egitto;
1802, promosso colonnello;
1804, promosso generale, a soli ventitré anni;
1805, 7 giugno, nominato viceré d'Italia, dopo il rifiuto di Giuseppe Bonaparte (fratello di N. Bonaparte), si dedica soprattutto a riorganizzare l'amministrazione e a creare un'armata; riesce a formare corpi di truppe che arrivano fino a 80.000 uomini che poi si distiguono nelle campagne d'Austria, di Spagna e di Russia;
finita la campagna di Russia, dove ha comandato i resti degli eserciti napoleonici, torna in Italia per organizzare la difesa del regno;
1806, sposa Augusta Amalia di Baviera figlia dell'elettore Massimiliano I;
1814, aprile, dopo la caduta di Napoleone I e dopo aver contrastato invano gli austriaci sul Mincio, scoppia a Milano una rivolta contro il suo governo che gli fa lasciare l'Italia per sempre;
[Infatti, pur essendo riuscito a fondere nella sua corte milanese la vecchia e la nuova nobiltà lombarda, non diventò mai popolare.]
stabilitosi a Monaco di Baviera, ottiene dal Congresso di Vienna una rendita annua, gravante sul bilancio delle Due Sicilie, e il titolo di duca di Leuchtenberg e principe di Eichstadt.

Bello, Andrés (Caracas 1781-Santiago del Cile 1865) scrittore venezuelano, traduttore dell'Orlando innamorato e di Voltaire, V. Hugo e G. Byron;
Filosofia del giudizio
Allocuzione alla poesia (1823).

Bolzano, Bernhard (Praga 1781-1848) matematico, metafisico e filosofo della religione;
[Da cui: Teorema di Bolzano e Teorema di Bolzano-Weierstrass; vedi Edmund Husserl (1859-1938).]
[Figlio di un mercante dii opere d'arte italiano, emigrato a Praga negli anni Sessanta, e della tedesca Cecilia Maurer.
Uno dei due figli, su dodici, che raggiunsero l'età adulta.]

1796, entra alla facoltà di Filosofia dell'università di Praga dove per quattro anni segue i corsi di filosofia e di matematica;
1800, autunno, comincia i sui studi teologici che durano tre anni; benché cattolico ortodosso il suo amore per il rigore e la razionalità non si accorda con l'insegnamento teologico come sperava;
1804, viene pubblicata la sua tesi di dottorato in geometria;
avendo proseguito i suoi studi teologici, decide, dopo una lunga riflessione, di accettare un incarico accademico di teologia anziché di matematica;
1805, 5 aprile, ottiene il dottorato; 7 aprile, viene ordinato sacerdote; 19 aprile, gli viene offerta la nuovissima cattedra di teologia all'Università di Praga;
Beyträge zu einer begründeteren Darstellung der Mathematik (1810)
1816 e 1817, pubblica due suoi articoli;
[Sarà il matematico Hankel a citare per la prima volta l'articolo del 1816 nel suo saggio Grenze (Limite) apparso nell'Allgemeine Encyklopädie di Ersch e Grüber nel 1871.]
1819, troppo liberale, non risulta adatto all'incarico e, dopo un lungo processo, viene sollevato dall'incarico per eresia, messo sotto sorveglianza della polizia e diffidato dal pubblicare libri o altri scritti;
malato di tubercolosi, trascorre la maggior parte del suo tempo a curarsi e a scrivere nella residenza dei suoi amici Anna e Joseph Hoffmann, nel sud della Boemia;
superato questo episodio traumatico si dedica a due ambiziosi progetti: la stesura degli Wissenschaftslehre sulla logica e dei Grössenlehre, sulla matematica;
Athanasia o prove per l'immortalità dell'anima (1827; non ha nulla di originale e si rifà soprattutto a G.W. Leibniz)
Manuale di scienza della religione (1834)
1835, dopo la morte di Francesco I (imperatore d'Austria) le sanzioni nei suoi confronti vengono gradualmente tolte ma egli non prende più parte alla vita politica limitandosi ad osservare la rivoluzione del 1848;
Dello stato migliore (1837, pubblicata nel 1932)
Dottrina della scienza (1837, opera notevole)
1848, muore.
Paradossi dell'infinito (postumo 1851; costituiscono un precedente dell'opera di Georg Cantor (1845-1918)).

Borghesi, Bartolomeo (Savignano sul Rubicone, Forlì 1781-San Marino 1860) numismatico ed epigrafista italiano, "maestro"di Theodor Mommsen;
Nuovi fasti consolari capitolini (1818, dedicato a Carlo Alberto)
Osservazioni numismatiche (pubblicate periodicamente in una rivista)
Fasti epigrafici.

Bourgoin, Marie-Thérèse (1781-1833) attrice francese;
1799, debutta al teatro francese;
viene ricevuta da N. Bonaparte che la fa entrare nella famosa tournée della Comédie française a Erfurt;
incantato dalle sue grazie, lo zar Alessandro la fa recitare per un anno e mezzo nel teatro di Pietroburgo.

Chamisso, Louis-Charles Adelaïde de o Adalbert von Chamisso (castello di Boncourt, Champagne 1781-Berlino 1838) scrittore e scienziato tedesco, traduttore in tedesco con Franz von Gaudy dei Lieder del poeta democratico Pierre-Jean de Béranger;
Faust (1803, primo tentativo in lingua tedesca)
1803-06, redige il «Musenalmanach» (Almanacco delle Muse) con Varnhagen von Ense;
Peter Schlemihls wundersame Geshichte (1814, Storia meravigliosa di Peter Schlemihls)
Memerkungen und Ansichten auf einer Entdeckungsreise (1821, Osservazioni e considerazioni durante un viaggio di scoperta, ripubblicate nel 1836)
Der Better und sein Hund (1829, Il mendicante e il suo cane)
Die Verbannten (1831, Gli esiliati)
1832-35, redige il «Deutsches Musenalmanach» (Almanacco tedesco delle muse» con G. Schwab;
Die alte Waschfrau (1833, La vecchia lavandaia)
Der Ausgewanderte Pole (1834, Il polacco emigrato)
Reise um die Welt (1836, Viaggio intorno al mondo; pubblicato assieme alle Osservazioni… del 1821).

Destutt, Alexandre-César-Charles-Victor – marchese di Tracy (Parigi 9 settembre 1781 – Paray-le-Frésil, Allier 13 marzo 1864) politico francese;
[Figlio del filosofo «idéologue» Antoine Destutt de Tracy.
Coniuge: nel 1816 sposa Mary Sarah Newton (1788-1850), ostessa di uno degli ultimi salotti letterari dell'epoca e protettrice del pittore Théodore Chassériau.
Figlia unica:Marie-Élisabeth.]

1797, viene promosso dopo aver compiutio i suoi studi all' École Polytechnique; entra quindi nella carriera militare partecipando alle campagne napoleoniche, in particolare come aiutante di campo del gen. Horace Sébastiani;
1822, vicino alla sinistra, di cui La Fayette è il principale rappresentante, viene eletto deputato nell'arrondissement di Montluçon;
1824, non viene eletto;
1826, eletto deputato a Moulins, siede – senza discontinuità fino al 1848 – come deputato dell'Allier (fino al 1837), poi come rappresentante dell'Orne, eletto nell'arrondissement di L'Aigle;
1830, sotto la monarchia di luglio si mostra come oppositore moderato; il suo nome è legato a varie campagne abolizioniste: 17 agosto, presenta una proposta di legge tendente ad abolire la pena di morte, poi partecipa attivamente alle lotte per l'abolizione dello schiavismo;
1834, dicembre, fa parte dei fondatori della "Société française pour l'abolition de l'esclavage" di cui diviene presidente succedendo a Victor de Broglie (1785-1870); prende posizione contro l'eredità della paria e contro la conquista dell'Algeria;
1848, viene eletto deputato all'Assemblea costituente dove siede tra i conservatori; 20 dicembre-30 ottobre 1849, ministro della Marina e delle Colonie nel I e II governo di O. Barrot;
1849, 30 ottobre, la caduta del governo interrompe la sua carriera ministeriale ma viene rieletto deputato all'Assemblea nazionale;
1851, dopo il colpo di Stato si rifiuta di partecipare al nuovo regime e rinuncia all'azione politica;
1864, 13 marzo, muore a Paray-le-Frésil (Allier).
[Erede alla morte del padre del dominio di famiglia nell'Allier, à Paray-le-Frésil, egli lascia in questa regione il ricordo dei suoi lavori di bonifica delle terre ingrate della Sologne borbonese.]

Diabelli, Anton (Mattsee, Salisburgo 1781-Vienna 1858) pianista, compositore ed editore austriaco; principale editore di Schubert, nel 1824 rilevò la casa editrice «Cappi» dandole il suo nome; fornì a Beethoven il tema per le famose 33 variazioni per pianoforte op. 120, da lui stesso pubblicate in un'antologia.

Gautier, Jean-Élie (Bordeaux 6 ottobre 1781 – Parigi 30 gennaio 1858) politico francese;
[Figlio di Jean-Élie Gautier, armatore e presidente della Camera di commercio di Bordeaux, e di Marie-Émilie Laffon de Ladebat (figlia di Jacques-Alexandre Laffon de Ladebat), ricca famiglia protestante bordolese.
Sua sorella sposa Bernard-Auguste Journu.
Egli è il suocero del barone Victor Travot.]

ventenne, terminati gli studi, entra nell'azienda del padre;
1824, a più riprese (fino al 1847) diviene membro del Consiglio generale della Gironda;
25 febbraio, viene eletto deputato (con 161 voti su 243 votanti e 275 iscritti contro 58 a Dufour-Dubessau) per il 2° arrondissement elettorale della Gironda (Bordeaux) e siede tra la maggioraanza realista e ministeriale;
[Prende parte ai dibattiti sulle questioni economico-finanziarie ed è parecchie volte relatore del bilancio.]
1827, 17 novembre, viene rieletto deputato (con 134 voti su 217 votanti contro 78 voti a de Peyronnet) per lo stesso collegio elettorale;
[Si batte contro la legge sulla stampa e si schiera da ora con l'opposizione liberale.]
1829, è il relatore dell' "adresse des 221" diretto contro il "governo Polignac" ed è lui a darne lettura a Charles X;
1830, 23 giugno, rieletto deputato (con 137 voti su 245 votanti contro 107 voti ad Alexandre de Lur-Saluces) per lo stesso collegio elettorale, contribuisce all'insediamento della "monarchia di Luglio";
1831, 5 luglio, alle elezioni generali non viene rieletto deputato;
1832, 11 ottobre, come ricompensa per il suo appoggio, Louis-Philippe I lo nomina pari di Francia;
[Alla Camera alta si fa notare per la sua competenza in materia finanziaria e commerciale.]
lo stesso anno diviene membro del Consiglio superiore del commercio e dell'industria;
1833, è nominato sotto-governatore della Banca di Francia al posto di Louis Charles Thibon;
[Egli propone l'emissione dei tagli di 250 e 100 franchi, ma solo quest'ultima sarà messa in atto a partire dal 1847.]
1839, 1° apr-12 mag, ministro delle Finanze nel governo provvisorio dopo la caduta del "II governo Molé";
diviene in seguito presidente della commissione degli invalidi della marina;
Des banques et des institutions de crédit en Amérique et en Europe (1839)
1848, dopo la rivoluzione, si vede ritirare tutte le sue funzioni, eccetto quella di sotto-governtore della Banca di Francia;
sotto la II repubblica si tiene in disparte dalla vita politica;
De l'ordre, des causes qui le troublent et des moyens d'y remédier (1851)
1852, 26 gennaio, viene nominato senatore del II Impero;
1853, rientra nel Consiglio superiore del commercio e dell'industria; diviene inoltre membro del concistoro di Parigi, presidente del Consiglio centrale delle Chiese riformate e commendatore della Legion d'onore;
1858, 30 gennaio, muore a Parigi.

Girod de l'Ain, Louis Gaspard Amédée – barone (Gex, Ain 18 ottobre 1781 – Parigi 27 dicembre 1847) politico francese;
[Figlio del barone Jean-Louis Girod de l'Ain (1753-1839) e di Louise Claudine Armande Fabry. Senza figli.]

Göschel, Karl Friedrich (1781-1861) filosofo; 
hegelismo
Aforismi sul non sapere e sull'assoluto sapere (1829, opera elogiata dallo stesso G.W.F. Hegel)
Sulle prove dell'immortalità dell'anima alla luce della filosofia speculativa (1835).

Krause, Karl Christian Friedrich (Eisenberg 1781-Monaco 1832) filosofo tedesco, compagno di J.G. Fichte e F.W.J. Schelling e seguace di E. Kant;
Lezioni sul sistema della filosofia (1828)
Lezioni sulle verità fondamentali della scienza (1829).

Laënnec, René-Théophile-Hyacinthe (Quimper, Bretagna 1781-Kerlouanec, Finistère 1826) anatomopatologo e clinico francese, inventore dello stetoscopio, di cui fabbricò i primi modelli e con il quale identificò e classificò le principali malattie polmonari, pleuriche, bronchiali e cardiache; confermò inoltre l'unicità della tubercolosi nelle sue varie forme anatomiche 70 anni prima della scoperta, da parte di R. Koch, del batterio responsabile; completando gli studi già avviati da G. Morgagni, individuò il quadro clinico della cirrosi epatica, detta anche cirrosi di Morgagni-Laënnec.

Molé, Louis-Mathieuconte (Parigi 24 gennaio 1781 – Épinay-Champlâtreux 23 novembre 1855) politico francese.
[Figlio di Édouard François Mathieu Molé, consigliere al Parlamento di Parigi morto durante la Rivoluzione, e di Marie-Louise de Lamoignon.]

Pinelli, Bartolomeo (Roma 1781-1835) disegnatore e incisore italiano, compì i primi studi a Bologna;
1799, torna a Roma, dove frequenta l'accademia e soprattutto la scuola di F. Giani che diffonde le dottrine neoclassiche; lavora inoltre come disegnatore di figure per i paesaggi di F. Kaiserman;  la frequentazione dell'ambiente dei vedutisti stranieri lo porta alla copia dal vero dei monumenti e delle rovine;
Cinquanta costumi pittoreschi (1809, raccolta di incisioni, ripubblicata più volte con aggiunte fino al 1828)
Vero discendente romano (1820, Roma, Mus. di Roma)
Illustrazioni per:
Eneide (1811)
Istoria romana
(1816)
Meo Patacca
(1823)
Divina Commedia (1825-26)
Gerusalemme liberata (1827)
Orlando furioso (1829)
Don Chisciotte (1833)
Storie di Muzio Scevola, di Attilio Regolo, di Orazio Coclite, di Virginia (1833-34), 
dove si rifà ai canoni neoclassici.

Plana, Giovanni Antonio Amedeo (Voghera 1781-Torino 1864) astronomo e matematico italiano, compì gli studi in Svizzera e in Francia, allievo di G.L. Lagrange, A.-M. Legendre e P.-S- de Laplace;
1811, già insegnante di matematica alla scuola di artiglieria di Alessandria, diviene docente di astronomia nell'università di Torino;
1813, direttore dell'Osservatorio;
1821, misura l'estensione di un arco di parallelo attraverso le Alpi.

Poisson, Simeon-Denis (Pithiviers, Loiret 21 giu 1781 - Parigi 25 apr 1840) matematico e fisico francese, compì gli studi all'Ecole Polytechnique di Parigi e venne poi ammesso all'Accadémie des Sciences; sostenitore di Luigi Filippo divenne pari di Francia;
Ricerche sulla probabilità dei giudizi (1837, dove appare la cosiddetta "legge dei grandi numeri", già delineata da J. Bernoulli).

Stamford Raffles, sir Thomas (1781-1826) governatore di Giava, fondò Singapore.

Stephenson, George (Wylam 1781-Chesterfield 1848) ingegnere inglese, padre di Robert (1803-1859); di povera famiglia e analfabeta fino all'età di 18 anni, entrò a lavorare giovanissimo in miniera; 
1812, grazie alla sua abilità in meccanica, ottiene la nomina a capo macchinista nelle miniere di Kilingworth;
1814, nella sua fabbrica appena fondata, la Robert Stephenson e C., fa funzionare la sua prima locomotiva a vapore (The Blutcher);
1815, inventa una lampada di sicurezza per minatori; 
nella prima metà degli anni Venti è impegnato nella realizzazione della linea ferroviaria collegante il giacimento carbonifero di Darlington al porto fluviale di Stockton-on-Tees: è la prima linea ferroviaria a servizio pubblico del mondo che usa la trazione mediante la locomotiva a vapore e costruita per il trasporto sia delle merci sia dei passeggeri;
1825, 27 settembre, con la Locomotion avviene il viaggio inaugurale con un treno passeggeri da Stockton a Darlington alla velocità media di 25 km all'ora; intanto ha aperto a Newcastle un'officina per la costruzione di locomotive; è incaricato della realizzazione della linea ferroviaria Liverpool-Manchester, e, con la collaborazione del figlio Robert, costruisce una locomotiva con caldaia multitubolare di Seguin (The Rocket, Il razzo)
1829, quest'ultima vince la famosa gara di Rainhill, fra una carrozza a cavalli e una locomotiva (36 km/h), per la scelta della macchina da usarsi su questo percorso (aperto nel 1830); 
egli avrà sempre un peso determinante nello sviluppo dei trasporti in patria e all'estero.

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La rivoluzione industriale

«segue da 1780»
1781, viene aperta la fonderia di Le Creusot; J. Watt brevetta la motrice rotativa a doppio effetto che dà una resa maggiore con risparmio di energia e quindi di costi;
«segue 1783»

 

Compagnia Unita delle Indie Orientali
(Vereenigde Oost-Indische Compagnie)
[Olanda]

1780-84, la guerra tra Olanda e Inghilterra affretta la rovina della compagnia;

Stampa

«segue da 1780»
1781,

«segue 1782»

Uscita dei giornali

«segue da ?»
1781,
Inghilterrra
esce, «a mezzogiorno i punto» la «Noon Gazette», primo giornale del mezzogiorno (di breve durata);
«segue 1792»

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