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Papa segretario di Stato: cardinale Torrigiani; 1762
cardinali: «segue
da 1761» Ugonotti «segue da 1702»
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ANNO 1762
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Balbo, Prospero
(Chieri, Torino 1762-Torino 1837) presidente dell'Accademia delle scienze
(1816), politico piemontese
Torna suDiscorso intorno alla fertilità del Piemonte (pubblicato nel 1820) Vita del D'Antoni. – Bathurst, Henry lord (1762-1834) ministro della guerra e delle colonie di Gran Bretagna durante la cattività di N. Bonaparte. – Bowles, William Lisle (King's Sulton, Northamptonshire 1762-Salisbury 1850) poeta e polemista inglese; celebre la controversia con G. Byron a proposito dei limiti della poesia di Pope; Sonnets written chiefly on picturesque spots (1789, Sonetti scritti soprattutto su luoghi pittoreschi, raccolta elogiata da Coleridge) – Championnet, Jean-Étienne (Valence 1762-Antibes 1800, forse avvelenato) militare francese; 1794, ha un ruolo rilevante nella vittoria di Fleurus sugli anglo-olandesi; 1798, a capo dell'esercito stanziato nella Repubblica Romana è costretto ad abbandonare Roma dall'invasione delle truppe napoletane; 1799, gennaio, rioccupa la città, entra nel Regno di Napoli e vi proclama, contro gli ordini del Direttorio, la Repubblica Partenopea; richiamato e arrestato, viene messo sotto processo; scarcerato in seguito ai mutamenti in seno al Direttorio il 30 pratile (18 giugno) e posto a capo dell'armata d'Italia, viene battuto dagli austro-russi e costretto a ripiegare a Nizza; Memorie (postume) – Chénier, André (Galata, Instanbul 1762-Parigi 1794) poeta francese; [Fratello maggiore di M.-J. Chénier.] Denuncia al popolo francese sui suoi veri nemici (1790) 1794, membro del «Club dei foglianti», muore sulla ghigliottina due giorni prima di M. Robespierre; Le sue poesie saranno raccolte e pubblicate solo nel 1819: Elégies (Elegie, tra cui La jeune captive, La giovane prigioniera) Bucoliques (Bucoliche, con l'idillio La jeune tarantine, La giovane tarantina e il poemetto L'aveugle, Il cieco) Jambes (Giambi) L'Hermès (Ermete, incompiuto) L'Amérique (L'America, incompiuto) – Cobbett, William (Farnham, Surrey 1762-Guildford, Surrey 1835) politico e pubblicista britannico 1792, emigrato negli Stati Uniti, fa le prime esperienze giornalistiche con il foglio «Porcupine's Gazette» (opinioni contrarie alla rivoluzione francese) 1802, tornato in patria (1800) fonda il «Weekly Political Register» dove pubblica i suoi scritti, Cavalcate rurali (resoconti dei suoi viaggi (1820-1830), già apparsi sul Weekly… e poi raccolte in volume). – Coffinhal-Dubail, Pierre-André detto Jean-Baptiste Coffinhal (Vic-sur-Cère, Auvergne 7 novembre 1762 – Parigi 6 agosto 1794, ghigliottinato) politico e giurista francese. – Davy de la Pailleterie, Alexandre detto Alexandre Dumas (Jérémie, località di Saint-Domingue 25 marzo 1762 – Villers-Cotterêts 26 febbraio 1806) militare francese; [Figlio del marchese A.-A. Davy de la Pailleterie, generale d'artiglieria nella colonia di Santo DOmingo, e della schiava nera Marie Cessette [la femme du mas - la donna della masseria] († 1773, per dissenteria). Padre dello scrittore A. Dumas [padre] (I tre moschettieri); Nonno di A. Dumas [figlio] (1824-1895) (La signora delle camelie).] 1786, si arruola nell'esercito francese come semplice cavaliere sotto il nome di Thomas-Alexandre Dumas, assumendo, quindi, il cognome, anzi il soprannome, della madre schiava; [Sulla ragione dell'abbandono del cognome paterno e del titolo aristocratico esistono due diverse versioni. Secondo la prima, l'intento è quello di proteggere la reputazione del padre nobile. Secondo l'altra versione, suo padre era in procinto di sposare una donna francese e questo non piaceva ad Alexandre (poiché sua madre non era mai stata la legittima moglie del marchese), che, quindi, ne ripudiò il cognome ed i privilegi nobiliari.] dragone del reggimento della Regina è di statura colossale e di forza erculea: 1789, allo scoppio della Rivoluzione francese, si trova nel suo reggimento a Villers-Cotterêts per proteggere la regione; inizialmente, presta servizio sotto il gen. Dumouriez nell'Esercito del Nord; la sua carriera nell'esercito è rapida e folgorante, anche aiutata da una prestanza fisica e da un coraggio eccezionali; 1792, raggiunge il grado di colonnello e sposa Marie-Louise Elisabeth Labouret, una ragazza conosciuta in una locanda; 1793, assunto il grado di generale combatte nelle Guerre di Vandea (1793-96); 1796, combatte nella campagna d'Italia (1796-97); 1797, 23 marzo, si copre di gloria per aver tentato di fermare da solo uno squadrone di cavalleria austriaca sul ponte di Bressanone; 1798, combatte nella campagna d'Egitto (1798-1800) come comandante della cavalleria; 1799, proprio in Egitto, dice apertamente a Napoleone Bonaparte, che lui, come anche il resto del personale militare, trova del tutto insensata la campagna; e aggiunge di essere disposto a continuare a combattere per lui purché faccia l'interesse della Francia, e non il suo interesse personale; Napoleone Bonaparte s'infuria e lo accusa di diserzione; egli viene quindi congedato e non potrà più prestare servizio nell'esercito francese; sulla via del ritorno in Francia, una tempesta costringe la sua nave a fermarsi a Taranto dove viene imprigionato dal re di Napoli Ferdinando IV (il futuro Ferdinando I delle Due Sicilie), che, in questo momento, è in guerra con la Francia e, quindi, lo prende in ostaggio; la sua prigionia dura due anni; [Per tutto questo tempo viene lasciato a languire in una cella buia, nella penuria di cibo e senza poter ricevere visite; si tenta anche di avvelenarlo – sembra – con l'arsenico, ma senza successo; al momento del rilascio ha ormai gli arti semiparalizzati, è quasi cieco da un occhio e sordo da un orecchio; la sua leggendaria forza fisica è soltanto un ricordo; durante i due anni di carcere, la Francia non tenta mai di negoziare il suo rilascio.] al ritorno in patria, non gli viene neppure assegnata una pensione e Napoleone I non gli perdonerà mai il suo orgoglio; 1806, 26 febbraio, muore di cancro allo stomaco. – Emeriaud de Beauverger, Maxime-Julien (1762-1845) militare francese; 1789, all'inizio della Rivoluzione è tenente di vascello; 1794, capitano, partecipa alla spedizione in Irlanda; prefetto marittimo di Tolone fino al 1811; 1813, impedisce agli inglesi l'entrata nella città di Tolone; 1815, al ritorno di Napoleone I dall'isola d'Elba è nominato pari di Francia. – Escoiquiz, Juan di (1762-1820) prelato spagnolo; arcidiacono di Toledo, precettore e poi intimo consigliere di Ferdinando, figlio di Carlo IV re di Spagna, ispirò a questi la congiura contro il padre. – Fauche-Borel, Louis (1762-1829) politico francese, agente del conte di Provenza; per le sue mene politiche viene fatto arrestare da N. Bonaparte; in seguito emigra all'estero dove continua a lavorare per i Borbone durante l'Impero. – Ferrières-Sauvebeuf, Louis-François, de – conte di Ferrières-Sauvebeuf (château du Moulin d’Arnac, Corrèze, 1762 – 1814, assassinato) diplomatico e avventuriero francese; [Quarto figlio di François de Ferrières-Sauvebeuf, conte di Ferrières-Sauvebeuf, e di Marguerite de Chastaignac de la Guyonnie. Cugino di Mirabeau in quanto Marie-Geneviève de Vassan-Mirabeau ha sposato il marchese di Ferrières-Sauvebeuf.] – Fichte, Johann Gottlieb (Rammenau, Alta Lusazia 1762-Berlino 1814) filosofo tedesco. – Garrau, Pierre-Anselme (Sainte-Foy-la-Grande, Gironde 19 febbraio 1762 – Saint-André-et-Appelles, Gironde 15 ottobre 1829) politico francese; avvocato a Libourne; 1789, membro della Guardia nazionale di Libourne; 1790, viene eletto presidente del distretto di Libourne; 1791, viene eletto deputato all'Assemblea Legislativa per il dipartimento della Gironda; 1792, eletto deputato alla Convenzione nazionale per il dipartimento della Gironda, siede ora a sinistra, a fianco dei Montagnardi; 1793, 20 gennaio, vota per la morte di Luigi XVI; 2 giugno, approva l'arresto dei Girondini; compie diverse missioni nel Sud-Ouest, nell'armata dei Pirenei e in quella di Sambre e Meuse; nel corso di queste missioni si lega con Lazare Carnot; 1796, 28 febbraio, grazie a Lazare Carnot, viene nominato commissario presso l'armata di Napoleone Bonaparte in Italia; egli sostieneIl soutient "Giacobini" italiani e si oppone a più riprese a Napoleone Bonaparte; 10 dicembre, questi, volendosene sbarazzare, ottiene dal Direttorio il suo richiamo in patria; 1797, 14 aprile, dopo il suo rientro a Libourne viene eletto al Consiglio dei Cinquecento, dove si dimostra molto "giacobino"; 1799, 9 novembre (18 Brumaio, Anno VIII), dopo il colpo di Stato, Napoleone Bonaparte lo nomina ispettore delle truppe; 1805, 17 gennaio, viene fatto cavaliere della Legion d'onore; 1806, viene nominato prefetto di Varsavia; 1808-13, serve in Spagna; 1814, 5 gennaio, viene elevato al grado di ufficiale della Legion d'onore; 1815, proscritto dopo i "Cento giorni", si ritira a Bruxelles, poi a Wiesbaden; assolto da Luigi XVIII può far ritorno nella Gironda; 1829, 15 ottobre, muore a Saint-André-et-Appelles, Gironde. – Jourdan, Jean-Baptiste – conte (Limoges 29 aprile 1762 – Parigi 3 novembre 1833) militare francese. – Hogendorp, Thierry van (1762-1822) politico olandese; entra al servizio della Compagnia delle Indie Orientali; 1804-05, ministro a Pietroburgo; poi ministro della Guerra di re Luigi e inviato straordinario a Vienna; passato agli ordini di Napoleone I, partecipa alla campagna di Russia con il grado di generale di divisione ed è governatore generale della Lituania; 1813, come governatore di Amburgo, capitola di fronte agli Alleati e offre i propri servigi al nuovo governo olandese che non li accetta; partigiano di Napoleone I anche durante i Cento giorni; 1817, emigra in Brasile. – Lanne, Marie-Joseph-Emmanuel (Saint-Pol-sur-Ternoise 27 dicembre 1762 – Parigi 7 maggio 1795, ghigliottinato) politico francese; [Ultimo di sei fratelli, figli di Lamoral Joseph, procuratore e consigliere del re nel siniscalcato di Saint-Pol-sur-Ternoise. Suo nonno, Henri Lanne, fu procuratore fiscale diSaint-Pol-sur-Ternoise; suo zio , Jean-Henri Lanne, esercitò le funzioni di procuratore del re. Egli proviene, quindi da un'antica famiglia della noblesse de robe. 1788, 30 gennaio, sposa Marie-Flavie-Scholastique-Josèphe Heroguelle. Da questa unione nascono: . Marie-Angélique, (n. ?) . Nathalie-Flavie-Josèphe (n. 29 gen 1789), . Ange-Lamoral-Henri-Joseph (n. 15 lug 1792). Sua sorella, Justine, sposa Nicolas Duflos, futuro giudice relatore della legge che istituirà la Banque de France e deputato al Consiglio dei Cinquecento.] compiuti gli studi, diviene avvocato nel siniscalcato di Saint-Pol-sur-Ternoise; 1789, 29 gennaio, è nominato échevin/scabino di Saint-Pol-sur-Ternoise; in seguito diviene sindaco di Saint-Pol-sur-Ternoise; 1790, viene nominato procuratore-sindaco della Commune di Saint-Pol-sur-Ternoise; 1791, con A.-M.-J. Herman e il fratello di questi, Amé-Brunoil Herman, fonda la "Société populaire di Saint-Pol-sur-Ternoise" affiliata al "Club dei Giacobini" di Parigi; 1792, 15 settembre, dopo la caduta della monarchia, è nominato Commissario nazionale presso il Tribunale del distretto di Saint-Pol-sur-Ternoise; 25 novembre, è chiamato a svolgere le funzioni di procuratore-sindaco di questo distretto; 1793, 28 settembre, dalla Convenzione nazionale viene nomianto giudice presso il Tribunale rivoluzionario, poi in Germinale, Anno II, commissario-aggiunto nella Commissione delle amministrazioni civili, polizia e tribunali; 1794, 30 luglio, (12 Termidoro, Anno II), con decreto della Convenzione nazionale viene arrestato, a seguito della denuncia di un deputato della Convenzione, A. Dumont; all'inizio di settembre viene liberato; viene quindi chiamato come testimonio, assieme a A.-M.-J. Herman, al processo di Antoine Quentin Fouquier-Tinville; a causa del suo ruolo nella "Cospirazione delle prigioni", il pubblico accusatore, Michel-Joseph Leblois, lo fa mettere in stato d'accusa con decreto; 7 maggio (18 Fiorile, Anno III), viene così giudicato, condannato a morte e ghigliottinato in "place de Grève", nello stesso tempo di Antoine Quentin Fouquier-Tinville e altri 16 coaccusati. – Lauberg, Carlo o Charles Jean Laubert (Teano, Caserta 8 settembre 1762-Parigi 2 novembre 1834) ecclesiastico e rivoluzionario italiano. – Merlin, Antoin detto Merlin de Thionville (Thionville 13 settembre 1762 – Parigi 14 settembre 1833) politico francese; entra in seminario, lo lascia, fa degli studi di diritto, esercita la professione di usciere, poi di avvocato al Parlamento di Metz; 1790, sedotto dalle idee rivoluzionarie, diviene comandante della Guardia nazionale a Thionville; viene inviato dal dipartimento della Moselle all'Assemblea Legislativa dove si fa notare per le sue passioni e le sue idee molto radicali; fa parte del Club dei Giacobini che, un giorno, gli toglie la parola, in seguito ad alcune sue proposte; 1791, settembre, viene eletto all'Assemblea Legislativa dove, all'estrema sinistra, forma il trio dei Cordiglieri assieme a F. Chabot e C. Basire; 1792, 10 agosto, partecipa molto attivamente a questa giornata e vi gioca un ruolo determinante; settembre, viene rieletto deputato per il dipartimento della Moselle e della Somme alla Convenzione Nazionale; optato per la Moselle, siede all'estrema sinistra della Montagna con F. Chabot e C. Basire; diviene supplente del Comitato della Guerra e membro del Comitato dell'Agricoltura; è uno degli accusatori più accaniti di Luigi XVI; 1793, 6 gennaio, in missione con Reubell e Nicolas Haussmann, al momento del processo al re, non partecipa alle differenti votazioni che necessita il giudizio ma lui e due suoi colleghi inviano una lettera alla Convenzione che termina con queste parole: «Noi siamo circondati da morti e feriti: è in nome di Luigi Capeto che i tiranni sgozzano i nostri fratelli, e noi apprendiamo che Luigi Capeto vive ancora!»; commissario alle armate del Reno, dei Vosgi e della Mosella, non partecipa all'appello nominale sulla richiesta di messa in stato d'accusa di J.-P. Marat; riceve una lettera di felicitazioni dalla Convenzione nazionale per il suo coraggio al momento della difesa della fortezza Magonza all'assedio di Magonza e al momento del blocco di Magonza; si trova sempre all'armata del Reno al momento della richiesta di annullamento del decreto che ha annullato la Commissione dei Dodici; accompagna l'armata di Magonza in Vandea dove si fa notare per il suo coraggio e la sua intrepidezza; [Si arricchisce spogliando le sue vittime in Vandea.] 1794, 9 Termidoro, ha parte attiva alla caduta di M. Robespierre; 1795, riparte per assediare Magonza; poi diviene membro del Consiglio dei Cinquecento; 1798, direttore generale delle poste; durante il Consolato si ritira dalla vita pubblica; 1814, decide di mettersi alla testa dei volontari per respingere l'invasione delle armate alleate; alla Restaurazione, sfuggendo alla proscrizione, si profonde in scuse davanti a Luigi XVIII volendo persuaderlo che la presa delle Tuileries e la sua lettera pro-regicidio del 6 gennaio 1793 erano soltanto «… un errore di gioventù»; 1833, 14 settembre, muore a Parigi, rue des Tournelles, 58; è sepolto nel cimitero di Père-Lachaise a fianco del mausoleo del mar.llo Ney. – Miot, André-François – conte di Melito (Versailles, Seine-et-Oise 9 febbraio1762 – Parigi, 1841) letterato e diplomatico francese; alto funzionario nell'ufficio di guerra prima della Rivoluzione;e sotto la Repubblica divenne poi segretario generale per gli affari esteri. Che non venisse denunciato sotto il regno del terrore era dovuto al fatto che era indispensabile nel suo dipartimento. [1] 1794, 21 nov-19 feb 1795, segretario di Stato agli Affari Esteri nel governo della Convenzione nazionale; [Che non sia stato denunciato sotto il regno del Trrore è dovuto al fatto che è indispensabile nel suo dipartimento.] 1795, per conto del Direttorio viene inviato in missione speciale a Firenze e poi a Roma; 1796, per lo stesso motivo è ora in Corsica che, dopo la sua evacuazione dagli inglesi, è in stato di anarchia; nell'isola si allea con Giuseppe Bonaparte e dopo aver pacificato l'isola torna in Italia; 1798, richiamato dal Direttorio, a causa del suo rifiuto di fomentare l'insurrezione in Italia, ritorna a Parigi dove trascorre qualche tempo in pensione; 1799, 9 novembre (18 Brumaio), è nel servizio diplomatico nei Paesi Bassi; sotto il Consolato è segretario generale al ministero della Guerra e membro del consiglio di stato; 1801-1802, viene inviato in una seconda missione per la pacificazione della Corsica; 1806, amico di Giuseppe Bonaparte lo segue a Napoli dove è nominato ministro dell'Interno (1806-1809) del Regno delle Due Sicilie; 1808, segue Giuseppe Bonaparte in Spagna; 1813, ritorna in Francia; 1814, viene creato conte di Mileto; 1815, durante i Cento giorni serve come commissario straordinario con la XIIª Divisione dell'esercito; dopo Waterloo, dove suo genero, il gen. JB Jamin, è stato ucciso, e suo figlio ferito mortalmente, non prende più parte alla politica attiva; 1825, fa visita a Giuseppe Bonaparte in America e poi trascorre alcuni anni in Germania con la figlia; 1835, viene eletto membro dell'Académie française; [Per merito delle sue traduzioni di Erodoto (Parigi, 1822) e Diodoro Siculo (Parigi, 1835-1838).] 1841, 5 gennaio, muore a Parigi. [Ha tenuto un diario, organizzato per la pubblicazione da suo genero, il gen. von Fleischmann, che copre gli anni dal 1788 al 1815 ed è di interesse per la storia della famiglia Bonaparte e del dominio di Giuseppe Bonaparte in Spagna. Pubblicato in Francia nel 1858, è stato tradotto in inglese da C. Hoey e J. Lillie (2 vol., 1881) e anche in tedesco (Stoccarda, 1866-1867) (vedi Albert Gaudin, Les Arrétés Miot , Ajaccio, 1896).] – Plampin, Robert J. (1762-1834) militare inglese; 1793, ammiraglio, aiutante in campo di lord Hook, si trova vicino a lui durante l'assedio di Tolone; 1814, nominato contrammiraglio, è comandante in capo delle basi navali di Sant'Elena e del Capo ed ha due conversazioni con N. Bonaparte. – Pugin, Augustin Charles (1762-1832) architetto francese, profugo in Inghilterra della Francia rivoluzionaria, padre di August Welby Northmore (1812-1852), divulgatore della tradizione costruttiva gotica franco-inglese – Quinette, Nicolas-Marie – barone di Rochemont (Soissons, Reims 16 settembre 1762 – Bruxelles 14 giugno 1821) politico francese; [Figlio di un avvocato presso il parlamento di Parigi.] – Robert, François (1762-1826) politico francese; [Marito di Mlle de Kéralio.] avvocato, è uno dei primi fautori, assieme alla moglie, della Repubblica; 1791, dopo la fuga del re a Varennes (giugno) redige una delle petizioni del Campo di Marte; dopo la fucilazione (17 luglio) deve nascondersi; eletto alla Convenzione, vota la morte del re e si occupa di un commercio; denunciato come incettatore, riceve il soprannome di Robert-ruhm; sottoprefetto durante i Cento giorni, si stabilisce in seguito in Belgio con sua moglie. – Sorbier, Jean-Barthélemot (1762-1827) militare francese; [Figlio di un chirurgo della casa del re.] 18783, tenente di reggimento di La Fère; 1797, è nominato generale; 1799, durante il colpo di stato del 18 Brumaio si trova nell'esercito del Reno; è nominato comandante in capo dell'artiglieria della Grande Armata. – Spencer Perceval (Londra, 1 novembre 1762 - Londra, 11 maggio 1812, assassinato) politico inglese, del partito tory; 1809 4 ottobre - 11 maggio 1812, primo ministro; 1812, viene assassinato (l'unico mentre è in carica) da un banchiere fallito nei corridoi della Camera dei Comuni – Valadier, Giuseppe (Roma 1762-1839) architetto e archeologo italiano; Raccolta di diverse invenzioni (1796, raccolta di disegni) Progetti architettonici (1807) Opere (1833). – Williams, Helene-Mary (1762-1827) letterata inglese; 1788, si stabilisce in Francia. |
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da 1761» «segue
da 1761» «Gazette de France» «segue
da 1631» «segue
da 1760» «Minerva» 1762, Venezia, il padre camaldolese Angelo Calogerà fonda, con l'abate Jacopo Rebellini, amico dei gesuiti, questo giornale. «segue
da 1740» |