Papa Pio XI
(1922-39)
BASF
(Badische Anilin-und Soda-Fabrik)
«segue da 1865»
1925, dopo essersi fusa con altre società muta la ragione sociale in
I.G. Farbenindustrie AG;
«segue 1929»
Reuter
«segue da 1865»
1925, la maggioranza delle azioni viene acquistata dalla Press
Association;
«segue da 1941»
BAYER
«segue da 1863»
1925, entra a far parte della I.G. Farbenindustrie
AG;
«segue 1926»
Crysler
1925,
Walter Percy Crysler (1875-1940) fonda
a Detroit questa società automobilistica americana;
«segue
1960»
|
L'economia italiana è
in fase espansiva.
Banche
|
|
Banca
d'Italia
- Direttore generale: B.
Stringher (1900 nov - 1928); -
Governatore: Bonaldo Stringher
- Direttore
generale:
1925,
Banca
Romana
1925,
[nel 1894 le passività della banca sono state assunte dalla
Banca d'Italia; vedi salvataggio
nel 1914]
Banco
di Sicilia
1925,
Banco
di Napoli 1925,
risulta la prima banca italiana per ammontare di risparmi raccolti
all'estero e la prima a disporre di due agenzie a New York, una
a Chicago (per l'America del Nord e il Canada), una a Buenos Aires,
una a Zara e una a Tripoli; conta 360 tra corrispondenti e sub-corrispondenti
nelle sole Americhe;
su tutto il territorio italiano ha:
- 14 sedi,
- 21 succursali;
- 80 filiali;
|
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«segue da 1924»
Federazione
Bancaria Italiana
1925,
Compagnia
della Fede Cattolica
(o di San Paolo)
Presidente:
. conte Delfino Orst, senatore
del Regno, dal 1925.
Direttore generale:
. gr. uff. dott. Pier Giuseppe Fabris,
dal 1912.
1925, Torino,
Consorzio delle Banche cattoliche 1925,
Banca
Cattolica Vicentina
- Presidente: conte Alessandro
Zileri-Dal Verme]
[(1863-1937), fratello dell'ex sindaco di
Vicenza]
- Vice presidente: ing. Pietro Sinigaglia,
- 7 Consiglieri:
. Ernesto Azzalin,
. Enrico Marangoni,
. Leonardo Pagello,
. Pietro Rumor,
. don Giuseppe Stocchiero,
. don Vincenzo Strazzari,
. Girolamo Vaccari.
- Sindaci effettivi:
. Giuseppe Gavazzo,
. Giovanni Rossato,
. Girolamo Scimo (o Selmo ?!).
- Sindaci supplenti:
. Marcello Breda,
. Andrea Morucchio.
- Probiviri:
. Marino Breganze,
. don Attilio Caldana,
. don Francesco
Snichelotto.
direttore Nicola Bevilacqua;
Comitato direttivo
- Presidente:
. conte Alessandro Zileri-Dal Verme,
- Componenti:
. comm. Nicola
Bevilacqua,
. Adriano Navarotto,
. Pietro Rumor.
- Segretario generale:
. Ferruccio Gugerotti.
1925,
Credito
Veneto
- Presidente: Nicola Bevilacqua,
- Consiglieri:
. conte Alessandro Zileri Dal Verme,
. avv. cav. Clodio Pomè Beltrame,
. comm. Giuseppe Cavazzana,
. conte gen. Giorgio Emo Capodilista,
. prof. avv. Carlo Emilio Ferri,
. ing. Ettore Galuppo,
. Giovanni Giusti,
. cav. Pietro Rumor,
- Sindaci effettivi:
. avv. cav. Vincenzo Fontana,
. Giovanni Mauro,
. ing. prof. Sergio Zanarotti.
- Sindaci supplenti:
. avv. Giuseppe Gavazzo,
. Gaetano Martelletto.
1925
Padova,
Alcune banche cattoliche cominciano a fallire [vedi
1929].
Comit
(Banca commerciale italiana)
1925,
Banca
Toscana di Anticipazione e Sconto 1925,
Banco
di Roma
1925
- Presidente: principe Francesco
Boncompagni Ludovisi (9 feb 1923-?)
[ex deputato del Ppi passato al fascismo]
- Vice presidenti:
. sen. conte Giovanni Grosoli Pironi
(1917-?)
. dr. Giuseppe
Vicentini (9 feb 1923-?)
- Amm.re Del.: dr. Carlo Vitali
(9 feb 1923-?)
Il capitale sociale è costituito da 1.500.000 azioni:
- 425.000 presso il Credito Nazionale,
- 475.000, già del Credito Nazionale,
passate da poco nelle mani delle banche cattoliche federate;
[in pratica 900.000 azioni controllate direttamente o indirettamente
dal Credito Nazionale.]
- 400.000 in circolazione,
- 200.000 presso il Banco di S. Giorgio.
1925,
Banca italiana
di Sconto
"in liquidazione"
1925
|
1925
«segue da 1922»
Imputati: 42 persone:
- 12 amministratori membri del Comitato centrale della
Banca, tra cui:
. Mario Perrone, consigliere
delegato dell'Ansaldo, «testa
forte» del gruppo;
- 5 sindaci,
- 7 direttori,
- 1 agente di cambio.
Fra gli imputati si trovano:
. sen. Guglielmo Marconi,
presidente;
. sen. Pasquale Leonardi Cattolica
[collare dell'Annunziata, ammiraglio, ministro della Marina
(1910 mar - mar 1911],
. sen. Enrico Scalini,
. sen. Ludovico Gavassi,
. Pio Perrone (fratello di
Mario),
. comm. Angelo Pogliani,
amm.re delegato della banca (? - ?)
[e finanziatore del Pnf, secondo Cesare
Rossi].
***
Marzo
15, nelle loro conclusioni, i due periti
(nominati nel giugno 1924):
. comm. Angiolo Tifi, presidente
della Camera di commercio di Lecce,
. ing. Umberto Savoia,
rispondono ai questi posti dall'Alta Corte di Giustizia:
«
a)che al 29 dicembre 1921 la banca
non era in stato di cessazione dei pagamenti;
b)che le cifre del bilancio al
31 dicembre 1920 della banca corrispondono a verità;
c)che il dividendo proposto all'assemblea
degli azionisti della banca del 9 marzo 1921, in ragione
di lire 40 per azione, e da quella approvato, era legittimamente
assegnato;
d)che pure leggittimi devono ritenersi
i prelievi a favore degli amministratori, dei membri del
Comitato centrale e dei direttori della banca sul bilancio
l 31 dicembre 1920.
«segue 1927»
|
[Bartolo Belotti, L'avventura
fascista, Milano 1945;
Ernesto Rossi, Padroni
del vapore e fascismo, G. Laterza
e Figli SpA, Bari 1966.]
|
|
I liquidatori della Banca Italiana di Sconto
offrono le attività della liquidazione stessa, alla Sezione
Speciale Autonoma del Consorzio Sovvenzioni su Valori
Industriali, in pagamento delle sovvenzioni ricevute.
In questo modo si ha per la prima volta, l'assunzione diretta
di partecipazioni di controllo in industrie da parte di un Ente
statale
[Benché, in realtà, i fondi necessari
per la liquidazione siano sempre stati forniti dalla Banca
d'Italia e quindi da tempo il rischio delle partecipazioni
sia stato assunto, attraverso di essa, dallo Stato.
Tra le industrie: la fabbrica di automobili Nicola
Romeo (poi Alfa Romeo), la Motomeccanica,
la Navigazione
Generale Italiana, finanziaria che controlla la società
armatoriale Italiana ecc.]
«segue 1926»
Credito Italiano
1925,
Banco Ambrosiano
1925,
Banco
Lariano
1925,
Como,
BNL
(Banca nazionale del lavoro) 1925,
dal 1924 lo Stato detiene il 90% del suo capitale azionario;
Banca
della Venezia Giulia
1925, Trieste, dal 1921 si è fusa con la Banca
Cooperativa di Trieste e con il Consorzio
Fiumano di Credito e Risparmio di Fiume;
Banca Provinciale Lombarda
1925, Bergamo, nasce questa banca in cui vengono raggruppata
cinque piccole banche cattoliche:
- Banco di S. Alessandro, di Bergamo,
- Banco di S. Siro, di Cremona,
- Banca Piccolo Credito S. Alberto,
d Lodi,
- Piccolo Credito del Basso Lodigino,
di Codogno,
- Credito Pavese.
|
Casse
di Risparmio
|
«segue
da 1924»
Cassa
di Risparmio di Venezia
1925,
Cassa
di Risparmio di Vicenza
1925,
Cassa di Risparmio di Milano 1925,
oltre all'esercizio del credito fondiario (dal 1866), dal 1924 ha
istituito anche il credito agrario;
Cassa
di Risparmio delle Province Lombarde
1925,
Monte dei Paschi
(Cassa di Risparmio)
1925,
«segue 1926»
|
Banche
Popolari
|
1925 Banca Popolare di Vicenza
- Presidente: Paolo
Sartori ,
- vicepresidente: ?,
- Consiglieri:
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
- Collegio Sindacale:
. ?, [effettivo]
. ?, [effettivo]
. ?, [effettivo]
. ?, [supplente]
. ?, [supplente]
Direttore: ? (?-?)
Filiale
Vicenza, Borgo S. Felice (dal 1920).
Banca
Popolare Agricola di Cerea
1924,
1925,
«segue
1926»
|
Casse Rurali
|
1925
Federazione Italiana
delle Casse Rurali
1925,
«segue 1926»
|
-
|
Giugno
La
politica economica liberaleggiante del ministro delle Finanze
A.
De Stefani ha condotto finora alla:
- riduzione del disavanzo statale;
- eliminazione di molte imposte di guerra;
- riordinamento delle tasse sugli scambi (con la istituzione
dell'IGE [ Imposta Generale sull'Entrata] e di altre imposte
erariali e locali;
- all'abolizione della nominatività dei titoli e del
monopolio statale delle assicurazioni istituito nel 1912. Riprendendo
l'opera già iniziata dai precedenti governi, si stipula
una nuova serie di trattati di commercio con la Francia, la
Svizzera, l'Austria, la Cecoslovacchia, l'Ungheria, la Germania,
l'Unione Sovietica, la Spagna, ecc.
Viene così attenuato, in piccola parte, il regime di
altissima protezione introdotto con la nuova tariffa doganale
del 1921 che aveva alzato i dazi non solo sulla siderurgia di
seconda lavorazione, ma anche sulla meccanica (il cui sviluppo
ne è stato certamente favorito), ma che ha instaurato
in Italia un regime di alti prezzi dei prodotti meccanici che
rimarrà costante per tutto il successvio ventennio.
Nel tempo stesso la ripresa della produzione viene agevolata
dalla fine delle agitazioni sociali degli anni precedenti, dopo
l'instaurazione del regime dittatoriale e la distruziione delle
organizzazioni sindacali socialiste e cattoliche.
[I salari , che nel primo dopoguerra srano tornati in termini
reali al livello raggiunto prima del conflitto, accusano ora
una sensibile diminuzione.]
La Borsa è in crisi:
l'indice sta perdendo quota in modo preoccupante, per una serie
di ragioni internazionali:
- crisi del franco,
- esodo di capitali europei verso il mercato finanziario americano,
e ragioni nazionali:
- squilibri strutturali dell'economia italiana,
il corso dei cambi, rimasto stabile dal 1922 al 1924, si muove
a danno della lira con conseguenze da manuale:
- corsa agli approvvigionamenti di materie prime gregge e semilavorate
in provenienza dall'estero,
- aumento del deficit commerciale,
- speculazioni "rialziste" in Borsa;
il ministro del Tesoro e delle Finanze De
Stefani, che finora ha governato con fermezza liberista
[1922-23 deficit tre miliardi, 1924-25 avanzo 417 Mni], corre
ai ripari con una serie di provvedimenti tendenti a ristabilire
gli equilibri del mercato:
- riDuce il circolante,
- aumenta il tasso ufficiale di sconto (da 5,50% nel marzo a
7% nel giugno),
- prescrive un deposito del 25% sulle operazioni di Borsa a
termine e trasforma l'agente di cambio in pubblico ufficiale
proibendogli qualsiasi attività commerciale, economica o speculativa.
La guerra 1915-18 ha già rotto il cordone ombelicale che legava
l'industria italiana alla finanza tedesca ed ora l'Italia si
aggrappa agli Stati Uniti; ma perché nasca questo rapporto fiduciario
fra industria italiana e capitale americano, c'è bisogno di
un gesto politico cui gli americano attribuiscono un'importanza
morale: il pagamento dei debiti di guerra;
la legge Johnson vieta infatti il mercato americano dei
capitali ai paesi che non abbiano prima regolato il loro contenzioso
con Washington;
18, New York, iniziano i
colloqui per la vertenza debiti di guerra:
- Italia ( De Martino, ambasciatore
a Washington e Mario Alberti, direttore
del Credito Italiano);
- Stati Uniti ( Mellon, segretario
al Tesoro);
l'Italia deve agli Stati Uniti
l'Italia
deve agli USA
(Mni di dollari)
|
c/capitale |
1.648 |
c/interessi |
491 |
Totale |
2.139 |
Gli
USA non concedono nessun abbuono ma promettono di valutare la
capacità economica del debitore; anche se i colloqui subiscono
una battuta d'arresto, il governo italiano riesce nel frattempo
a contrarre presso la Banca Morgan
di New York un revolving credit di 50 Mni di dollari
(per 1 anno, dal 1 giugno);
|
questione
meridionale
«segue
da 1900»
1925
con l'ingresso dell'Italia nella prima guerra mondiale il mezzogiorno
è stato duramente colpito: la grande massa dei contadini vi è
stata trascinata senza alcuna convinzione e falcidiata crudelmente
nella lunga guerra di trincea; la promessa della terra fatta loro
nel momento più critico degli eventi bellici, rimane sulla carta
quando, con la crisi politica che segue alla pace e con la frattura
tra operai e contadini, si offre l'occasione del successo al fascismo
e alla reazione;
le voci di don L.
Sturzo, A.
Gramsci, T.
Fiore, G.
Dorso ecc. sono soffocate dall'applicazione in Italia
delle leggi eccezionali e dalla soppressione di ogni libertà
democratica;
B.
Mussolini dichiara risolta dal fascismo la questione
meridionale, in realtà nel fascismo si raccolgono le vecchie clientele
trasformistiche le quali in cambio del loro appoggio al regime
ottengono, come al solito, la realizzazione di opere pubbliche
e l'inizio di nuovi sventramenti di centri urbani; l'industrializzazione
del sud si limita a pochi stabilimenti marginali e sussidiari
alle forti industrie del nord; il fascismo riserva al sud la funzione
di riserva di manodopera a basso costo e di volontari per le imprese
coloniali in Africa;
somma così ai vecchi mali nuovi guasti;
nello stesso tempo, rinviando col foglio di via obbligatorio i
lavoratori meridionali disoccupati presenti nelle città settentrionali
e a Roma, e impedendo ogni tentativo di inurbamento, il fascismo
aumenta la tensione sociale esistente nelle campagne meridionali
dove il numero dei disoccupati cresce senza trovare sbocco che
nell'arruolamento nell'esercito e nella milizia fascista;
«segue 1950»
|
La Lockheed
e il supermercato delle armi |
1925
«segue 1926»
|
Fonti:
- Anthony Sampson, The arms bazaar/Il
supermercato delle armi - Arnoldo Mondadori Editore 1977. |
|
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«segue da 1924»
1925
lo stesso anno, la società viene privata pure dell'esercizio
della tranvia Susegana-Pieve di
Soligo
in
quanto acquisita da altra amministrazione;
Novembre
30,
la FNV (Ferrovie
Nord Vicenza), da tempo in difficoltà e
da diversi anni in stato di liquidazione, è costretta a terminare
l'esercizio delle sue linee;
«segue 1926»
|
|
– Bernardini,
Antonio noto come Sergio Bernardini (Parigi
1925-Asti 1993) produttore e impresario italiano, legò il suo
nome ad alcuni luoghi di ritrovo della Versilia, entrati nella storia
dello spettacolo;
1946, affitta un locale nella pineta viareggina, la "Capannina", dove offre al pubblico quel jazz che con
l'influenza americana si sta diffondendo in Italia (il quartetto
torinese ingaggiato per suonare è formato, fra gli altri, da Piero
Angela e Gigi Marsico, futuri
giornalisti televisivi);
1954, apre a Forte dei Marmi un altro locale, il "Carillon";
1955, rileva alle Focette, sempre in Versilia, la "Bussola",
presto diventato il luogo di ritrovo prediletto del bel mondo e un
palcoscenico quasi obbligato per i divi italiani e stranieri; si dedica
in seguito all'organizzazione di tournée e di spettacoli televisivi;
Non ho mai perso la Bussola (1987)
1990, riprende la direzione artistica del locale "Bussoladomani".
– Caracciolo, Carlo (1925)principe
di Castaneda;
[Cognato di Gianni
Agnelli.]
1951, fonda la casa editrice Etas Kompass;
1955, è tra i fondatori de «l'Espresso»;
1976, assieme a E. Scalfari e Formenton dà vita al quotidiano «la Repubblica» (50%
della Mondadori);
dà in seguito vita a una serie di quotidiani in Toscana, Sardegna,
Veneto, Lombardia, Liguria e Abruzzo;
1986,
– Hahn, Frank Horace (Berlino 1925)
economista inglese di origine tedesca, da cui il "problema
di Hahn": distinzione tra il tasso di crescita garantito e il tasso
di crescita naturale
Un teorema sulla stabilità di nontâtonnement (1962, con T.
Negishi)
Sul sentiero di crescita garantita (1968)
Analisi concorrenziale generale (1971, con K.
Arrow)
1973, professore di economia a Cambridge
Moneta e inflazione (1982)
Equilibrio e macroeconomia (1984)
Moneta, crescita e stabilità (1985)
Manuale di economia monetaria (1990)
1990, insegna all'università di Siena.
– Pirelli, Leopoldo (Velate, Varese
1925) industriale italiano;
[Figlio di Alberto
e nipote di Giovanni Battista
il fondatore della Pirelli;
.]
la sua barca a vela si chiamava Yali
[20 m della Camper & Nicholson, 1925];
1959, presidente della società.
– Viezzoli,
Franco (Genova 12 dicembre 1925 – maggio 2011) manager
pubblico italiano.
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|
Italia
Il ministro delle Finanze A.
De Stefani continua a praticare una politica economica
liberaleggiante.
Confindustria:
- presidente: A.S.
Benni.
Confederazione delle corporazioni sindacali fasciste
- Presidente: E.
Rossoni (1922-28)
Confederazione italiana dei lavoratori
«segue da 1924»
1925, segretario generale è Achille
Grandi;
«segue 1926»
Gennaio
13, a una riunione di parlamentari dell'opposizione convocata
da Giolitti, Orlando
e Salandra, partecipano anche due industriali
deputati Giangiacomo Ponti, presidente della
Società Idroelettrica piemontese, e Giacinto
Motta, consigliere delegato della Edison.
19, nella sede dell'Associazione
costituzionale, si tiene una riunione a cui partecipa – così il
«Popolo d'Italia» – «il fior fiore
delle forze produttive lombarde» che «
…si stringono compatte attorno al Governo».
Tra l'oltre centinaio di presenti sono:
. A.S. Benni,
. ing. Giovanni Breda,
. Beniamino Donzelli,
. ing. Ludovico Cavazzi,
. ecc.
31, [Lira Sterlina:
quot. media mensile: 115,0=].
Febbraio
Inizia la riforma del sistema borsistico con una serie di provvedimenti,
emanati dal ministro A.
De Stefani, che si concluderanno in aprile.
Tra questi uno impone l'obbligo di un deposito anticipato del 25% da parte
degli acquirenti di titoli a termine.
28, [Lira Sterlina:
quot. media mensile: 116,2=].
Marzo
31, [Lira Sterlina: quot. media
mensile: 117,4=].
Aprile
5, con decreto 5 aprile 1925, n. 396
i fiammiferi vengono assimilati ai generi di monopolio, mettendo a disposizione
del Consorzio Industrie Fiammiferi
la rete di rivendite organizzata per questi generi dallo Stato, e imponendo
ai rivenditori di fiammiferi i medesimi obblighi ai quali sono tenuti
per la vendita del sale e dei tabacchi.
Roma, A.
De Stefani e Stringher
ricevono Thomas W. Lamont, uno dei maggiori
esponenti della Banca Morgan, e discutono
con lui la possibilità di un credito di 50 Mni dollari.
30, [Lira Sterlina: quot. media
mensile: 117,0=].
Maggio
31, [Lira Sterlina: quot. media
mensile: 119,6=].
Giugno
La politica economica liberaleggiante del ministro delle Finanze A.
De Stefani ha avuto i suoi frutti [vedi lato].
30, [Lira Sterlina: quot. media
mensile: 126,7=].
Luglio
4, con decreto 4 luglio 1925 viene sciolto
il consiglio di amministrazione dell'INA e il direttore generale
viene esonerato dalla carica; nominato un commissario ed epurata dai malcontenti,
la gestione ordinaria viene poco dopo ripristinata.
La Confindustria (presidente A.S.
Benni)preme su B.
Mussolini perché sia affrontata seriamente la crisi monetaria.
9, B.
Mussolini sostituisce all'on. A.
De Stefani, quale ministro delle Finanze, il conte G.
Volpi di Misurata.
[Le persone bene informate affermano che la causa va individuata nell'imprudenza
di A.
De Stefani nell'aver predisposto un sistema di dazi contrario
agli interessi degli zuccherieri.]
13,
G. Volpi di
Misurata (dal 3 luglio) arriva al Ministero delle Finanze,
lasciando la SADE amministrata da Vittorio
Cini e diretta da A.
Gaggia.
La "Sezione speciale autonoma"
sta amministrando gli immobilizzi del Banco
di Roma (un coacervo di iniziative industriali in buona parte
in situazione prefallimentare: società idroelettriche, imprese assicuratrici,
società immobiliari, imprese agricole, industrie della birra e altre)
per liquidarli nel più breve tempo possibile.
24, col decreto 24 luglio 1925,
n. 1229, ristabilisce il dazio sul grano per proteggere la produzione
interna (lire oro 7,50 al quintale pari ca al 70% del prezzo internazionale);
con decreto 11 ottobre 1925, n. 92, aumenta la protezione dello zucchero
(forse un regalo a I.
Balbo e ai suoi clienti) raddoppiandola.
L'on. G. Volpi
di Misurata cerca di difendere la lira utilizzando dollari
che riesce a procurarsi, con anticipazioni a breve termine, negli USA.
Agosto
7, il R.D. 7 agosto 1925 (e il successivo regolamento
approvato con R.D. 3 marzo 1927, n. 3.780) stabilisce l'obbligo
della registrazione delle specialità farmaceutiche mediante decreto.
29,
G. Volpi di
Misurata emana un suo provvedimento che:
- sopprime l'imposta del 15% sui dividendi dei titoli al portatore,
- esenta dall'imposta di ricchezza mobile gli interessi dipendenti dalle
obbligazioni emesse, dopo la data di pubblicazione del provvedimento,
dalle province, dai comuni e da altri enti morali, nonché dalle società
anonime e in accomandita per azioni;
- facilita il consolidamento della posizione finanziaria delle aziende
industriali mediante la trasformazione dei loro debiti fluttuanti in debiti
a lunga scadenza,
- cerca di frenare la speculazione sui cambi controllando le banche e
il mercato valutario;
31, [Lira Sterlina: quot. media
mensile: 132,8=].
Settembre
1, inizia una delle più difficili battaglie della storia
monetaria italiana;
17, con R.D.L. 17 settembre 1925,
n. 1852, sono prorogati i termini delle sovvenzioni concesse dallo
Stato per accelerare la costruzione degli impianti idroelettrici.
[Da questo momento continueranno ad esserlo ed inoltre sarà più
volte aumentata la misura di tali sovvenzioni, portandola fino al 60%
del costo delle costruzioni. Facendo giocare la supervalutazione dei costi,
molti impianti finiranno così per essere pagati interamente dai
contribuenti, rimanendo, ben s'intende, proprietà delle società
private.]
30, [Lira Sterlina: quot. media
mensile: 119,0=].
Ottobre
2, con il "patto di Palazzo Vidoni",
siglato, sotto la presidenza ell'on. R.
Farinacci, dalla Confindustria e dalla Confederazione
delle corporazioni, in base al quale si riconoscono come unici interlocutori
da entrambe le parti, si gettano le basi del sistema corporativo.
6, B.
Mussolini riceve i firmatari del patto, ai quali si è
unito, per la Confindustria, il maggior barone dell'industria siderurgica
italiana, comm. Falck.
22,
G. Volpi di
Misurata, come d'accordo sin da luglio con Mussolini,
si reca negli Stati Uniti per continuare i colloqui interrotti a giugno;
la delegazione italiana (missione nazionale più che delegazione economica)
è composta da:
- Dino
Grandi (Pnf) (fascista),
- De Martino, Bonin
Longare, Buti e il giovane Pellegrino
Ghigi (diplomatici),
- Alberto Pirelli (industriale)
- Mario Alberti (banchiere)
- Gini e Cantelli
(prof. univers.)
s'imbarca sul Duilio alla volta di New York dove è attesa, nella
59ª strada, da 2000 dimostranti antifascisti;
31, [Lira Sterlina: quot. media
mensile: oscilla su 120,0=].
Novembre
2, iniziano le consultazioni;
Italia e Stati Uniti firmano l'accordo sui debiti di guerra che si
riducono a 2.042 milioni da estinguersi in 62 anni.
14,
dopo aver sottoscritto l'accordo, G.
Volpi di Misurata presenta a Mellon
un assegno di 5 Mni di dollari, pari alla prima rata del debito.
18-20, la Banca
S.P. Morgan & Co. di New York accorda, tramite un sindacato,
un nuovo prestito di 100 Mni di dollari al governo italiano, lanciando
obbligazioni sul mercato finanziario americano. Esse vengono offerte al
prezzo di 94,5 centesimi per un dollaro e all'interesse del 7,48%, e vendute
nel corso d'una giornata ad un prezzo leggermente superiore; il successo
è dovuto in parte alle condizioni del prestito:
- vantaggiose per i risparmiatori americani,
- vantaggiosissime per il sindacato e
- onerose per il governo italiano, costretto a pagare una tangente di
4,5 Mni di dollari.
Intanto A.
BeneDuce approfitta della propria presenza a New York per negoziare
due prestiti di cui il primo per l'ICIPU,
il secondo per un consorzio di comuni italiani.
Benjamin b è il governatore della Federal
Reserve Bank di New York.
Roma, il giornalista Edgar Sisson riceve
da G. Volpi
di Misurata l'incarico, in via sperimentale, di un servizio
informazioni per diffondere al di fuori dei canali ufficiali notizie positive
sulla situazione italiana (15.000 dollari all'anno + spese); l'esperienza
avrà breve durata perché dopo poco gli viene offerto di dirigere una rivista
massonica.
Intanto tutte le Camere del lavoro ancora esistenti (Milano, Reggio Emilia,
Genova, Monza e Roma) vengono occupate dalla polizia. Dopo una rapida
inchiesta, i prefetti delle diverse province ne ordinano lo scioglimento.
Con altri decreti vengono sciolte anche:
- Federazione nazionale dei lavoratori del libro;
- Confederazione dei bancari;
- Sindacato nazionale degli impiegati d'Italia;
- Lega nazionale delle cooperative,
- Federazione italiana delle società di mutuo soccorso.
I beni mobili e immobili di queste organizzazioni sono prima confiscati
e poi ceduti alle organizzazioni fasciste concorrenti.
Gli stessi operai non hanno il diritto né di difendersi, né
di protestare.
Infatti, un decreto legge ha stabilito che, quando un'organizzazione fascista
arriva a reclutare un certo numero di membri di altre organzzazioni, ne
può reclamare il patrimonio sociale.
30, [Lira Sterlina: quot. media
mensile: oscilla su 120,0=].
Dicembre
31, [Lira Sterlina: quot. media
mensile: oscilla su 120,0=].
«segue 1926»
Inadel
(Istituto nazionale di assistenza ai dipendenti degli enti locali)
1925, è creato questo istituto;
«segue 1974»
Monete
Roma, all'incisore A. Motti è commissionato
il lavoro di coniazione delle nuove lire d'argento da usare un terra somala
per estendere così il nostro sistema monetario anche nella colonia (in
vigore fino al 1941).
«segue da 1892»
Anni '20, ristrutturata in senso autoritario e accentratore dal
governo fascista è investita di compiti di politica agraria e annonaria.
Nel 1922 esistono 750 Consorzi agrari ed enti similari, sparsi su tutta
la superficie del territorio nazionale.
La politica fascista del «tutto nello Stato,
niente fuori dello Stato»:
- obbliga i consorzi sorti in ogni provincia a fondersi in un unico consorzio
provinciale;
- trasforma i consorzi da società cooperative in enti morali, organi
di esecuzione della Federconsorzi, senza più alcuna diretta partecipazione
degli interessati;
- fa rientrare la stessa Federconsorzi nella Associazione nazionale
fra gli enti economici dell'agricoltura.
«segue 1938»
Telefono
«segue da 1920»
1925, lo Stato è costretto a cedere la rete telefonica urbana alle
aziende private, conservando la gestione interurbana;
«segue 1932»
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