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Papa - segretario
di stato: rottura tra Madrid e Roma; 1734
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da 1733»
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da 1670»
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ANNO 1734
– Calonne, Charles-Alexandre
de (Doual 1734-Parigi 1802) politico francese;
Torna su1766, avvocato di Duai - Fiandre - e procuratore generale del parlamento della stssa città, è intendente della generalità di Metz e poi di Lille; ricchissimo, grazie anche ad un matrimonio vantaggioso, occupa diversi posti di intendente; 1783, nemico di J. Necker, dopo aver lavorato per la sua disgrazia e dopo i brevi ministeri di Joly de Fleury e di d'Ormesson, è finalmente promosso Controllore generale; è chiamato da Louis XVI a dirigere le finanze francesi, in dissesto dopo le spese sostenute per aiutare i coloni nordamericani in lotta contro l'Inghilterra; 1787, febbraio, per aggirare l'opposizione del parlamento alla sua idea di tassare i beni fondiari del clero e della nobiltà, convoca un'assemblea di notabili; aprile, respinte le sue idee pure da quest'ultimi è costretto a rifugiarsi in Inghilterra [è il primo emigrato] per evitare il procedimento giudiziario intentatogli contro dal parlamento; gli succede Lomenie de Brienne; in esilio, è ministro dei principi di sangue e dei nobiili emigrati e attivo agente della Controrivoluzione perla quale spende tutti i suoi enormi averi; De l'Etat de la France Present et a venir (1790) 1802, torna a Parigi sotto il Consolato e vi muore. – Cigna, Giovanni (Mondovì 1734-Torino 1790) medico italiano, studioso in particolare dei vasi sanguigni e dell'utero; fondatore, con J.B. Lagrange di una società scientifica, la futura «Accademia delle Scienze» di Torino. – Cossé-Brissac, Louis Hercule Timoléon de – duca di Brissac (Parigi, 14 febbraio 1734 – Parigi, 9 settembre 1792) militare francese; [VIII duca di Brissac, barone di La Motte-Saint-Jean e Pregny, Gran panettiere e Pari di Francia; intellettuale, bibliofilo e amante dell'arte: la collezione della sua casa di Parigi contiene molti quadri di maestri olandesi, che saranno sequestrati durante la Rivoluzione e più tardi collocati al Museo del Louvre.] 1775-91, governatore della città di Parigi; 1777, massone, membro della loggia del Collège de Clermont, succede al principe di Conti come Gran maestro dell'Ordine del Tempio; 1791, maresciallo di campo, comandante in capo della Guardia costituzionale del re e della Cavalleria leggera; capitano colonnello dei cento Svizzeri della Guardia del Re e cavaliere dell'Ordine dello Spirito Santo; 1792, 29 maggio 1792, l'Assemblea costituente decreta lo scioglimento del corpo della Guardia costituzionale, sospetta di un'eccessiva tendenza monarchica, accusando il suo capo di infondere uno spirito antirivoluzionario nelle sue truppe facendole giurare completa fedeltà al re; imprigionato ad Orléans in attesa del giudizio della Corte, viene trasferito a Versailles; [Confuso con qualche altro suo parente, viene registrato tra gli emigranti del dipartimento della Senna; poiché l'emigrazione significa la confisca di tutti i beni, le sue ricchezze sono sequestrate. La moglie riuscirà, dopo molti sforzi, a ottenere di ritorno i beni del marito.] 9 settembre, durante questo viaggio i prigionieri vengono allontanati dalla loro scorta e consegnati ad un gruppo di popolani inferociti che li ha richiesti; dopo aver resistito a lungo ai suoi carnefici, riceve numerose ferite e alla fine viene ucciso da un fendente di spada; [Il suo corpo è mutilato e smembrato. La sua testa mozzata viene gettata fuori da una finestra e si ferma nel salone della contessa du Barry, sua amante; lo stesso giorno viene sepolto nel cimitero di San Luigi a Versailles.] – Jervis, John – conte di Saint-Vincent (1734-1824) ammiraglio inglese; 1797, vince la flotta spagnola vicino al capo Saint-Vincent, da cui il titolo onorifico. – Marbeuf, Yves-Alexandre de (1734-1799) prelato francese; vescovo di Autun, emigra all'inizio della Rivoluzione. – Matteo da Cornale (1734) frate cappuccino, padre; [Villaggio ameno in Val Seriana, posto su un poggetto a poca distanza da Nembro, ma sulla sponda sinistra del fiume.] vestito l'abito cappuccino, compiuto l'anno di prova e parecchia anni di chiericato, viene ammesso allo studio delle sacre lettere sotto il magistero del professore p. Mauro da Bergamo [Migliorini]; studia poi filosofia e teologia nelle facoltà conventuali di Albino, Sovere e Trescore per il corso di tredici anni; diventa quindi Segretario Provinciale, più volte Prelato locale, più volte Definitiore di provincia; 1792, viene eletto Ministro Provinciale e dalla Sacra Congregatio de Propaganda Fide ha lettere patenti di Prefetto Apostolico per le Missioni Retiche; 1795, compiuto appena il suo ufficio di Provinciale comincia ad insegnare nel convento di Almenno; 1799, avendo l'Ospedale di Bergamo bisogno di un parroco viene qui inviato dal suo Superiore; 1800, 6 ottobre, colpito da un'improvvisa e potente febbre, muore nel convento di Albino. – Mesplet, Fleury (Lione 1734- ? 1794) editore canadese; appresa l'arte a Lione, si reca a Parigi dove i suoi sentimenti repubblicani e anticlericali lo mettono in conflitto con le autorità; 1773, apre una bottega a Londra; 1774, persuaso da Benjamin Franklin, emigra a Filadelfia; 1776, si trasferisce a Montreal, di cui i ribelli si aspettano l'unione con gli Stati Uniti, ma finisce in prigione a causa del suo zelo rivoluzionario; 1788, Montreal, pubblica la «Gazette du Commerce et Littéraire», il futuro «Montreal Gazette»: il secondo giornale più antico delle Americhe. Riesce comunque, nonostante la sua vita avventurosa, a stampare settanta libri in latino, francese, inglese e in lingua iroquois. – Mourgue, Jacques Antoine (conosciuto per errore anche come Jacques Augustin e Jacques Aoûtin) (Marsillargues, Hérault 2 giugno 1734 – Parigi 15 gennaio1818) politico francese; [Figlio di Jacques e Claudine Mourgue. Figli: . Scipion Mourgue, fattosi notare nel commercio e nell'alta amministrazione francese; . Jeanne Eglé Fulcrande Catherine Mourgue sposata con Philippe Panon Desbassayns de Richemont (1774-1840), alto funzionario, uomo politico, amministratore, proprietario terriero, conte nel 1827.] enologo, membro della "Société royale des sciences", è autore di una monografia sul vino: Observations sur les Mémoires qui ont concouru: et Analyse de celui qui a été couronné sur cette question: Déterminer par un moyen fixe, simple, et à portée de tout cultivateur, le moment auquel le vin en fermentation dans la cuve aura acquis toute la force et toute la qualité dont il est susceptible (Montpellier, Jean Martel [il vecchio], 1781) Vues d'un citoyen sur la composition des États-Généraux (1788) 1789, allo scoppio della Rivoluzione francese è direttore dei lavori del porto di Cherbourg ed è legato a Dumouriez che comanda questa piazza; 1792, 13 giugno, presentato da Dumouriez a Louis XVI, viene dal re chiamato a succedere a J.-M. Roland de la Platière nelle funzioni di ministro dell'Interno; 18 giugno, si dimette; vive in seguito al di fuori della politica attiva e si dedica completamente a opere filantropiche: amministratore del Monte di Pietà di Parigi, membro del Consiglio generale degli ospedali civili, cercando di introdurre in questi istituti dei significativi miglioramenti, ed esponendo il piano di una Cassa di previdenza per gli operai; De la France relativement à l'Angleterre et à la maison d'Autriche (1797) Plan d'une caisse de prévoyance et de secours présenté à l'administration des hospices et secours à domicile (1809) [Saggio di statistica contenente delle osservazioni sulle nascite, i matrimoni e i decessi, dei calcoli relativi alle probabilità della vita, e delle tavole metereologiche.] 1814, 5 agosto, viene farro cavaliere della Legion d'onore da Luigi XVIII; 1818, 15 gennaio, muore a Parigi ed è sepolto nel cimitero Père-Lachaise (39ª divisione). [Nel 2008 gli archivi che lo riguardano (Fondo Morgue) sono depositati negli archivi dipartimentali dell'Hérault.] – Orlov, Grigorij Grigor'evic (n. 1734-Mosca 1783) politico russo, appartenente ad una nobile ed antica famiglia, combatté nella guerra dei sette anni; [zio di Aleksej Fëdorovic (1786-1861).] 1760, è nominato aiutante di campo del generale Suvalov e poco dopo capitano; 1762, organizza per la granduchessa Caterina il colpo di stato che culmina nell'arresto dello zar Pietro III; divenuto il favorito di Caterina II esercita funzioni importanti (direzione dell'artiglieria e del corpo degli ingegneri, prendendo parte ai lavori del consiglio imperiale; 1771, è incaricato di condurre i negoziati di pace con la Turchia; 1774, caduto in disgrazia dopo l'ascesa del nuovo favorito G.A. Potëmkin, trascorre lunghi periodi in Italia e in Austria. – Restif de la Bretonne, Nicolas (Sacy, Auxerrois 1734-Parigi 1806) scrittore francese, ottavo di quattordici figli di una famiglia contadina, cominciò a lavorare fin dall'adolescenza come artigiano tipografo; divenne poi funzionario di polizia addetto alla censura epistolare; autore di 194 volumi tra romanzi e racconti (50 titoli), annunciò con la sua opera il realismo del romanzo ottocentesco, offrendo una documentazione di gran valore sulla Francia prerivoluzionaria; 1755, si trasferisce a Parigi dove continua ad esercitare il proprio mestiere presso la tipografia reale La famille vertueuse (1764, La famiglia virtuosa) Le pornographe (1769, Il pornografo) Le paysan perverti (1775, Il contadino pervertito) La vie de mon père (1778, La vita di mio padre) Les contemporaines (1780-85, Le contemporanee) L'andrographe (1782, L'andrografo) La dernière aventure d'un homme de quarant-cinq ans (1783, L'ultima avventura di un uomo di quarantacinque anni) La paysanne pervertie (1785, La contadina pervertita) Les nuits de Paris (1788-94, Le notti di Parigi, novelle) La découverte australe (1789, La scoperta australe, curioso romanzo utopico) Monsieur Nicolas (1794-97, autobiografico) Mes inscriptions (1889, postumo, riflessioni e ricordi). – Rohan-Guéménée, Louis-René-Édouard de (Parigi, 25 settembre 1734 – Ettenheim, 16 febbraio 1803) cardinale, vescovo cattolico e diplomatico francese, membro del potente casato dei Rohan; [Terzogenito di Ercole Mériadec de Rohan, principe di Guéméné, e di Louise Gabrielle Julie de Rohan. Pronipote del card. Armand I de Rohan-Soubise, vescovo di Strasburgo. Nipote dei card.li Armand II de Rohan-Soubise e di Louis-César-Constantin de Rohan-Guémené-Montbazon, entrambi vescovi di Strasburgo. Cugino di Charles de Rohan, principe di Soubise, e del marchese de Launay (l'ultimo governatore della Bastiglia).] 1743, 20 aprile, destinato dalla famiglia sin dalla giovinezza allo stato ecclesiastico, diviene canonico della cattedrale di Strasburgo, iniziando poco dopo la frequentazione del Collège du Plessis di Parigi e poi il seminario di Saint-Magloire ove ottenne la licenza in utroque iure; ordinato sacerdote, ottiene una dispensa non avendo ancora l'età per essere eletto vescovo coadiutore di Strasburgo (ha cinque anni di meno) il 22 giugno 1759. 1760, 24 marzo, preconizzato vescovo titolare di Canopo e nominato coadiutore con diritto di successione, 18 maggio, ottiene la consacrazione episcopale nella cattedrale di Parigi ad opera di Christophe de Beaumont, arcivescovo di Parigi, assistito da Jean-Georges Le Franc de Pompignan, vescovo di Le Puy, e da Gilbert de May de Termont, vescovo di Blois; 1761, 27 aprile, membro dell'Académie Française; 1771-74, ambasciatore francese presso la corte austriaca a Vienna; [Mentre ricopre questo incarico a causa dei suoi comportamenti e delle sue maldicenze nei confronti dell'imperatrice Maria Teresa si inimica la figlia di questa e regina di Francia, Maria Antonietta. È, inoltre, vicino all'ultima favorita di Luigi XV, la potentissima contessa du Barry, tanto da poter essere considerato uno dei membri di punta del partito dei "barristes".] 1778, 1° giugno, nel concistoro Pio VI lo eleva al rango di cardinale (ma non gli è mai assegnato un titolo cardinalizio né imposta la berretta rossa) ed ottiene il titolo di grande elemosiniere di Francia; per la sua nomina a cardinale viene dispensato dall'avere uno zio nel Sacro Collegio dei Cardinali; 1779, succede alla sede episcopale di Strasburgo e si oppone vivamente alla Costituzione civile del Clero promulgata dalla Rivoluzione; si ritira dunque in esilio a Ettenheim, nell'area germanica della sua diocesi; 1784, è uno dei protagonisti dell' "Affaire du Collier de la Reine" (1774-86) della regina Maria Antonietta; [In seguito al quale, nonostante la sentenza di assoluzione emanata dal pontefice (13 febbraio 1786), si vede togliere tutte le sue cariche ed esiliare a La Chaise-Dieu, nell'omonima abbazia, della quale dal 1756 era divenuto abate commendatario, carica che terrà fino al 1790, quando i rivoluzionari s'impadroniranno dell'abbazia, ne distruggeranno la parte conventuale cacciando via i monaci rimasti: egli è quindi l'ultimo degli abati di quest'abbazia.] 1799-1800, non prende parte al conclave che elegge Pio VII. 1801, 29 novembre, per facilitare i rapporti ancora molto tesi tra Francia e Stato della Chiesa, si dimette dalla propria carica di vescovo di Strasburgo; 1803, 16 febbraio, muore a Ettenheim. [La sua salma viene esposta e sepolta poi nella chiesa di San Bartolomeo di Ettenheim. Lascia tutti i suoi beni in eredità alla nipote Charlotte de Rohan-Rochefort.] – Roland, Jean-Marie - visconte de la Platière [detto Roland de la Platière] (Thizy 1734-Bourg-Beaudouin, Roven 1793) politico francese; 1768, ha compiuto lunghi viaggi all'estero; 1776, visita l'Italia per descrivere luoghi sinora poco noti senza riferirsi alle notizie fornite dai notabili e governanti locali ma intervistando la popolazione del luogo; 11 gennaio, di ritorno in Francia, ormai quarantaduenne, conosce la 22enne M.-J. Philipon; i due si frequentano sino al 1779 senza che egli si decida al matrimonio tanto che la giovane scioglie il fidanzamento e si ritira nel convento della Congregation; [Qui avverrà un incontro decisivo tra i due che porterà al loro matrimonio.] 1780, febbraio, sposa Marie [Manon]-Jeanne Philipon, la celebre Madame Roland il cui fascino e le cui relazioni risultano determinanti per la sua carriera; diventa ispettore delle manifatture della Piccardia a Lione negli ultimi anni dell'Ancien régime; 1791, si trasferisce a Parigi dove si lega con J.-P. Brissot e con gli altri girondini; 1792, 10 marzo, entra a far parte del gabinetto di Dumouriez come ministro degli Iinterni ed è tra i più risoluti oppositori del re e del suo continuo ricorso all'arma del veto per paralizzare i decreti del governo; 23 giugno, viene congedato; 10 agosto, richiamato in carica, dirige la lotta dell'assemblea legislativa contro il comune insurrezionale di Parigi, e di fronte all'avanzata nemica propone di trasferire il governo a Blois; anche nella convenzione è tra i capi più autorevoli della corrente girondina; difende la libertà di commercio contro le richieste di una regolamentazione dell'economia, si oppone alla condanna del re schierandosi a favore dell'appello al popolo, ed esamina personalmente i documenti trovati nel famoso "armadio di ferro"; è anzi accusato di averne fatto sparire i più compromettenti per se stesso; 1793, 22 gennaio, si dimette, il giorno dopo l'esecuzione di Louis XVI; giugno, quando viene arrestata sua moglie, si rifugia a Rouen; dopo aver appreso la notizia della morte di Madame Roland, si uccide. – Waring (Shrewsbury 1734-Plealey 1798) matematico e medico inglese; Miscellanea analytica (contenente questioni interessanti di algebra e teoria dei numeri). [Formule di Waring.] |
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