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Papa
Urbano VIII

(1623-44)

Gesuiti

«segue da 1630»
1631, Francia, il Parlamento di Parigi affronta un caso simile, già affrontato a Venezia nel 1619;
Il gesuita Begat, che ha emesso i tre voti semplici, ma non ancora i voti solenni, e quindi autorizzato dalla Compagnia a succedere in un'eredità contro avversari minorenni, ha successo in prima istanza ma perde in appello; in questa occasione il Parlamento stabilisce che:
1) i tre voti semplici sono voti sostanziali di religione;
2) poiché anche i professi possono essere congedati, essere professo non aggiunge nulla di essenziale ai tre voti semplici;
3) occorre fare riferimento preminente alla coutûme del luogo.
Nel caso specifico la coutûme di Charmont, dove stanno i beni in eredità e dove risiedono i litiganti, vieta ai religiosi professi di succedere.
Con questo Arrêt la corte stabilisce che i religiosi non suddedono, né il monastero – nel caso dei gesuiti la casa – per loro: se qualcuno viene dimesso, senza aver prestato i tre voti, questi manterrà il possesso dei suoi diritti di successione ma in caso contrario ciò gli sarà precluso.
Così come, del resto, se qualche professo esce dal convento, è costretto a rientrarvi: e il superiore è obbligato ad accettarlo.
D'altra parte, poiché, osserva sottilmente l'Arrêt, al momento del suo ingresso nella casa, il gesuita dona tutti i suoi beni con l'esclusione dei parenti (poiché il consiglio evangelico non concerne i consanguinei) così sarebbe ingiusto e contraddittorio se egli non soffrisse la stessa legge che ha prescritto. Non donando nulla ai suoi familiari, non è giusto che riceva in dono da essi.
[vedi Domicilia]
«segue 1632»

Cappuccini
[ Frati Minori della vita eremitica]

«segue da 1628»
1631, il cappuccino Paolo Manassei da Terni pubblica un'opera di alta spiritualità, Il paradiso interiore, che avrà numerose altre edizioni ma che, verso la fine del secolo nel clima di condanna del quietismo, sarà travolta anch'essa nella più generale condanna del movimento;
«segue 1640»

 


Maurini

«segue da 1618»
generale:
1631, Saint-Germain- des-Pres diviene la sede principale e il cuore del famoso movimento letterario.
«segue 1679»

 

 

ANNO 1631

Peste

1631
Milano
-
Bergamo
-
Brescia
-

 

 






1631
Sacro Romano Impero
Ferdinando II
Albero genealogico

(Graz 1578 - Vienna 1637)
figlio di Carlo d'Absburgo duca di Stiria e di Maria Anna di Baviera;
1596-1637, duca di Stiria e di Tirolo;
1617-27, re di Boemia;
1618-25, re d'Ungheria;
1619-37, imperatore del Sacro Romano Impero;





Ferdinando III
Albero genealogico

(Graz 1608 - Vienna 1657)
figlio primogenito di Ferdinando II e di Maria Anna di Baviera;
1625-46, re d'Ungheria;
1627-46, re di Boemia;




1637-57, duca di Stiria e di Tirolo;
1637-57, imperatore del Sacro Romano Impero;



1631
-

Guerra dei Trent'anni
[1618-1648]
1630-35
guerra svedese

Aprile
il re di Svezia Gustavo Adolfo conquista Francoforte sull'Oder e Landsberg sulla Wartha; poi marcia su Magdeburgo, assediata dal gen. conte di Tilly.
Se non può giungere in tempo per impedire l'assalto ed il saccheggio ad opera delle truppe di Pappenheim – il ricordo di queste atrocità rimarrà incancellabile nella memoria dei tedeschi – riesce almeno a mantenersi fra le rive della Havel che ha rapidamente fortificate.

Il re Ferdinando II intanto, non vedendo altre alternative per fronteggiare l'invasione svedese, restituisce a A. von Wallenstein il grado di generalissimo e questi riprende subito il doppio gioco: continua a trattare in segreto con i protestanti e al tempo stesso respinge l'esercito sassone dalla Boemia;
le truppe del gen. conte di Tilly saccheggiano Magdeburgo e Pappenheim per punire la città che si è opposta all'editto di restituzione;

Dopo qualche mese d'attesa, mesi di rovesci per gli altri principi protestanti Guglielmo di Assia-Kassel e Bernardo di Sassonia-Weimar costantemente inseguiti dal gen. conte di Tilly, l'esercito svedese del "Leone del nord" entra in Pomerania con una fulminea campagna che culmina nella vittoria di Breitenfeld presso Lipsia,
sbaragliando l'esercito imperiale del gen. conte di Tilly, e avanza fin nel cuore della Germania (Baviera e Palatinato).
Straordinaria vittoria, la prima riportata in campo aperto dai Riformisti, che pone gli svedesi alla testa del partito evangelico del Reich.
Fatto ormai sicuro da importanti rinforzi, Gustavo Adolfo ritiene quindi di poter spezzare la Lega cattolica e d'attaccare anche l'imperatore nei suoi paesi ereditari, ove sembra inoltre possibile reclutare anche alleati. Per appoggiare il suo piano i sassoni comandati dal loro Elettore e dal mar.llo von Arnim, penetrano in Boemia con la complicità dello stesso A. von Wallenstein che, momentaneamente destituito, rode il freno a Gatschin.
Da parte sua Guglielmo di Weimar s'impadronisce d'Erfurt e poi attraverso la Franconia raggiunge il Palatinato che immediatamente si sottomette.

Dicembre
quando alla fine del mese anche Magonza cade nelle mani degli svedesi dopo una valorosa difesa della guarnigione spagnola, la Lega cattolica è ormai impotente e Gustavo Adolfo [il leone di mezzanotte] può accamparsi nel cuore della Germania alla testa di un esercito di 80.000 uomini, circondato dai rappresentanti di tutte le potenze europee e specialmente della Francia.
Ora A. von Wallenstein, accetta – solo dopo la concessione di compensi eccezionali – la richiesta dell'imperatore di formare un nuovo esercito.
«segue»

 


1631
Brandeburgo
Albero genealogico

(Berlin 1595 - Königsberg 1640)
figlio di Johann Sigismund Hohenzollern e di Anna di Prussia;
1616, sposa la p.ssa Elisabeth Charlotte von Simmern (1597-1660);
1619-40, elettore di Brandeburgo;
1619-40, duca di Cleves e di Prussia;


1631
Sassonia
Albero genealogico

(Dresda 1585 - 1656)
figlio di Cristiano I e di Sofia di Brandeburgo;
1611-56, principe elettore di Sassonia;
succeduto al fratello Cristiano II;
1630-35, guerra dei trent'anni (periodo svedese);
1631
convoca a Lipsia una conferenza di principi e città protestanti con l'intento di indurre l'imperatore a modificare l'editto di Restituzione e a impedire l'incursione delle sue forze nei territori protestanti;
dopo la distruzione di Magdeburgo, compiuta dalle forze imperiali, si allea con Gustavo Adolfo di Svezia e partecipa alla battaglia di Breitenfeld;

1631
Baviera e Alto Palatinato
Albero genealogico

(Monaco di Baviera 1573 - Ingolstadt 1651)
figlio di Guglielmo V e di Renata di Lorena;
1597-1623, duca di Baviera;
nel 1616, con il Codex Maximilianeus ha unificato per la prima volta le norme giuridiche e le leggi in tutta la Baviera;
1619-20, nelle lotte contro l'insurrezione ceca, la "Lega cattolica" fa trionfare gli interessi degli Absburgo sconfiggendo l'esercito ceco nella battaglia della Montagna Bianca, presso Praga;
1623-51, primo principe elettore di Baviera e depositario dell'Alto Palatinato;



1631
REGNO di POLONIA
Sigismondo III Vasa
Albero genealogico

(Stoccolma 156 6- Varsavia 1632)
figlio di Giovanni III di Svezia e di Caterina Jagellona, sorella di Sigismondo II Augusto;
1587-1632, re di Polonia;
1592-1604, re di Svezia;
dal 1598 in Svezia ha abdicato in favore del figlio Ladislao, che ha come reggente lo zio Carlo di Ludermania;
1600-11, prima guerra svedese contro la Polonia;
1605-08, i magnati di Lituania si ribellano contro l'unione della loro chiesa a Roma;
1610-12, il tentativo di intervenire nella crisi russa del "periodo dei torbidi" facendo nominare zar suo figlio Ladislao, fallisce;
nel 1629, seconda guerra svedese, con l'armistizio di Altmark ha perduto la Livonia e i diritti doganali su Danzica;



1631
-


 

 



1631
IMPERO OTTOMANO
Murad IV [il Prode]
Albero genealogico

(1612 - 1640)
figlio di Ahmet I e di Kösem Mähpeyker (di origini greche),
1623-40, sultano;
sotto la reggenza dei propri tutori, e soprattutto di sua madre, che di fatto governa l'impero;




Gran Visir
-
-

1631
i giannizzeri occupano il palazzo e uccidono il gran visir con il suo seguito.



 



1631
RUSSIA
Michele III Romanov
Albero genealogico

(n. 1596 - Mosca 1645)
figlio del boiaro Fëdor Nikitic Romanov (futuro patriarca di Mosca col nome di Filarete) e di Maria Ivanovna della stirpe dei Rjurik;
1598-1613, "periodo dei torbidi".
1613-45, zar di Russia;


 
-
1631
1619-33, il vero protagonista della politica nazionale è in realtà il padre (Patriarca Filarete) che ha riunificato nella sua persona potere temporale e potere ecclesiastico;


 

 



1631
Francia e Navarra
Luigi XIII

(Fontainebleau 1601-Saint-Germain-en-Laye 1643)
figlio di Enrico IV e di Maria de' Medici;
1610-43, re di Francia e di Navarra;

 

Primo ministro
A.-J. du Plessis
duca di Richelieu
(1624 - 4 dic 1642)
Guardasigilli
Charles de l'Aubespine
marchese di Châteauneuf
(1630 14 nov - 25 feb 1633)
Sovrintendente delle Finanze
Antoine Coeffier de Ruzé
marchese d'Effiat
(1626-32)
Segretario di stato agli Affari Esteri
Claude Bouthillier
signore di Pont e di Fossigny
(1629 2 mag - 18 mar 1632)
 
1631
-
Nord America
ACADIA
Governatore
-
-

1631
Port Royal,

 

CANADA
[Il nome deriva dalla parola huron kanata – villaggio o insediamento – che venne utilizzata in riferimento agli indiani di Stadaconé dal navigatore bretone Jacques Cartier (1491-1557). Essa viene quindi applicata dai francesi anche al territorio di Micmac e Montagnais.]
Governatore regio
Samuel de Champlain
(1620 - 1633)

1631
Della sua enorme giurisdizione non restano alla Compagnie des Cents-Associés che un'ottantina di francesi sparsi tra l'Isola di Capo Bretone – l'estemità meridionale della futura Nova Scotia – e Québec.
Sul San Lorenzo è rimasta la famiglia Hébert e qualcuno che continua a trafficare con gli indiani.

 


1631
Repubblica delle Province Unite
[sette province settentrionali]
Federico Enrico
Albero genealogico

(† 1647)
figlio di Guglielmo I [il Taciturno] e di Luisa di Coligny;
conte di Nassau
principe di Orange

1625-47, statolder di Olanda, Zelanda e Utrecht;
[presidente del Consiglio di Stato.]




1631
-


1631
Paesi Bassi
[dieci province meridionali]
Leopoldo Guglielmo d'Absburgo
Albero genealogico

(† 1662)
figlio dell'imperatore Ferdinando II e di Maria Anna di Baviera († 1616);
arciduca d'Austria;
1621-62, governatore dei Paesi Bassi;




1631
-


 

1631
Inghilterra e Scozia
Charles I
Albero genealogico

(Dunfermline 1600-Londra 1649)
figlio di James I e di Anna di Danimarca;
1625-49, re d'Inghilterra e Scozia;
1627-28, il vincolo di parentela con la Francia non gli impedisce di prendere le difese degli ugonotti assediati a La Rochelle contro Luigi XIII e Richelieu;

- il parlamento è sciolto dal 1629 -

 

Primo lord
del Tesoro
[First Lord
of the Treasury
]
-
Cancelliere
dello Scacchiere
[Chancellor
of the Exchequer
]
-

1631
-

 

 

SCOZIA
-
-
-
-
1631
-
 
IRLANDA
-
-
-
-

1631
-

 
Nord America
-
-
-
-

1631
-

VIRGINIA
Governatore
-
-

1631
Jamestown, sul fiume James;






NUOVA INGHILTERRA
Governatore
-
-

1631
-





MASSACHUSETTS
Governatore
-
avv. John Winthrop
(1629 - ?)

1631
-
I villaggi fungono da unità politiche e amministrative, controllano i loro affari interni e regolano la distribuzione delle terre in modo che le persone più ricche e più in vista abbiano concessioni migliori.
Dopo le solite difficoltà iniziali, i coloni si danno alla coltivazione di prodotti alimentari su terreni ripuliti e abbandonati dagli indiani raggiungendo ben presto l'autosufficienza.
Il Massachusetts ha un clima aspro, un terreno sassoso e nessuno dei principali generi esportabili, ma ha altre risorse, in particolare il legname e la pesca.
Già da quest'anno inizia la costruzione di navi e presto si comincerà anche a esportare legname, pesce e grano verso le Antille e l'Europa meridionale.
I capi del Massachusetts ritengono che la massa popolare non sia in grado di governare. L'autorità – essi sostengono – deve essere esercitata da coloro ai quali Dio, secondo le parole dell'avv. John Winthrop «ha concesso potere, importanza e dignità»: in pratica, loro stessi.
Ma, tranne che nel primissimo periodo, il controllo oligarchico non sarà mai assoluto, anche perché la patente della Compagnia della baia del Massachusetts viene modificata per fungere da costituzione della colonia.
La patente ha infatti consegnato il controlllo della compagnia agli uomini "liberi" o azionisti, ma ora, allo scopo di perpetuare il carattere puritano dell'impresa, la partecipazione politica viene fatta dipendere dall'appartenenza alla chiesa piuttosto che dalla proprietà delle azioni. Tale appartenenza è ristretta ai "santi visibili", riconosciuti dal clero dopo un rigoroso esame, ma, almeno durante i primi anni, essa interesserà buona parte dei maschi adulti.
Inoltre, ulteriori concessioni devono essere fatte in risposta alle lagnanze contro il governo autorizzato.

Lo stesso anno la Corte del Massachusetts ordina esplicitamente che la qualità di uomo libero, vale a dire la pienezza dei diritti, non sia consentita se non ai membri di una delle chiese della colonia – da cui appare subito la stretta unione fra la potestà civile e la ecclesiastica.
Lo stesso esclusivismo prevale, se non dappertutto come legge scritta, quanto meno come consuetudine nelle alte colonie.
Nelle congregazioni dei fedeli si decidono al tempo stesso le faccende civili della comunità.

Sbarca ora in America R. Wiliams, tutto compreso di quelle nuove correnti in senso liberale che l'Arminianesimo ha eccitate nel seno degli anabattisti e dei separatisti.
Tra il collettivismo tirannico dei congregazionalisti della Nuova Inghilterra, tra il separatismo incompleto dei pochi che non possono acconciarsi alla intransigenza di tale regime, egli viene a predicare con tutta al forza di un animo convinto e di una gioventù esuberante il principio del più ampio rispetto alle convinzioni personali in fatto di religione.
Egli reca così un nuovo elemento nella concezione politico-religiosa delle colonie; l'indipendenza non solo delle singole congregazioni, ma degli individui per entro ad esse, cioè l'individualismo. La sua è veramente – come dirà il Masson – una propaganda di Indipendentismo per entro all'Indipendentismo, di Separatismo per entro al Separatismo: "laborius orient ivory sphere in sphee".
R. Wiliams comincia a predicare a Boston, poi viene eletto pastore nella chiesa di Salem. Le idee che egli sostiene senza riserve o timori urtano così in pieno tutto il regime politico-ecclesiastico dei coloni del Massachusetts che si comprende facilmente come essi gli si levino contro, capitanati dai loro pastori intransigenti, e lo costringano a riparare presso i Pellegrini di Nuova Plymouth; ai quali la permanenza in Olanda ha almeno appreso qualche sentimento di tolleranza di fatto, se non di diritto, verso coloro che la pensano diversamente da essi.

 





1631
REGNO di DANIMARCA e di NORVEGIA
Cristiano IV
Albero genealogico
(Frederiksborg 1577 - Copenaghen 1648)
figlio di Federico II e di Sofia di Mecklenburg;
1588-1648, re di Danimarca e di Norvegia;
1611-13, combatte contro Carlo IX di Svezia per il dominio sul Baltico riuscendo ad impadronirsi dell'isola di Öland;




1631
1618-48, guerra dei trent'anni: mantiene tutti i suoi territori;
NORVEGIA
1631
-
ISLANDA
1631
-

 

1631
REGNO di SVEZIA
Gustavo II Adolfo
Albero genealogico
(Stoccolma 1594 - Lützen, Lipsia 1632)
figlio di Carlo IX e di Cristina di Holstein-Gottorp;
1611-32, re di Svezia;
[si dimostra il più abile generale del suo tempo]




1631
1618-48, guerra dei trent'anni: -
nel 1621 ha conquistato Riga e nel 1624 Dorpart;





1631
REGNI DI SPAGNA, NAPOLI e SICILIA
Filippo IV
Albero genealogico

(Valladolid 1605 - Madrid 1665)
figlio di Filippo III e di Margherita d'Austria;
1615, sposa Isabella di Borbone, figlia di Enrico IV re di Francia;
1621-1665, re di Spagna; [compreso Portogallo]
1621-1665, re di Napoli e Sicilia;
- 1618-48, guerra dei trent'anni: accanto agli Absburgo;
[ciò aggraverà, rendendolo poi irreversibile, il declino della potenza spagnola.]
- 1623-26, guerra di Valtellina;
- 1627-31, guerra per la successione al trono di Mantova;

1631
1627-31, guerra per la successione al trono di Mantova: la Spagna viene sconfitta per l'appoggio assicurato dalla Francia al suo candidato Carlo Gonzaga duca di Nevers;

NAPOLI
Viceré
Manuel de Zunica y Fonseca
conte di Monterey
(1631 - 1637)
Nunzio apostolico
-

1631
-


SICILIA
Viceré
-
1631
-
a

 



 

1631
SAVOIA
Vittorio Amedeo I
Albero genealogico

(Torino 1587 - Vercelli 1637)
secondogenito di Carlo Emanuele I e di Caterina d'Absburgo-Spagna;
1630-37, principe di Piemonte
conte di Aosta, Maurienne, Nizza e Asti
marchese di Saluzzo
duca di Savoia
;
1630-37
, re di Cipro e Gerusalemme (titolare);

 

 

1631
è costretto a firmare con la Francia la pace di Cherasco che riconosce la successione di Mantova e del Monferrato ai Gonzaga-Nevers e stabilisce un presidio francese a Pinerolo;


1631
REPUBBLICA DI GENOVA
[Denominazione ufficializzata nel 1528 per iniziativa di Andrea Doria]
Andrea Spinola
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di
1629 26 giu - 26 giu 1631, doge di Genova;


Leonardo Della Torre
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di
1631 30 giu - 30 giu 1633, doge di Genova;


1631
-


1631
ducato di Mantova e del Monferrato
Carlo I
Albero genealogico

(1580 - 1637)
figlio di Luigi o Ludovico Gonzaga (3° figlio del 1° duca di Mantova) e di Enrichetta di Cléves [Henriette de La Marck] erede dei ducati di Nevers e di Rethel;
1595-1637, duca di Nevers e di Rethel;
1599, sposa Caterine de Lorraine et Majenne († 1618);
1621, duca di Mayenne;
1627-37, duca di Mantova e del Monferrato;
[ricevuta la città in eredità, se ne impossessa con l'aiuto di Luigi XIII a dispetto dell'imperatore, del re di Spagna e del duca di Savoia]
1627-30, seconda guerra del Monferrato;


1631
Aprile
6
, pace di Cherasco: viene firmato questo trattato tra francesi, piemontesi e imperiali per porre fine alla seconda guerra del Monferrato:
trionfo di Richelieu: infatti il duca di Savoia Vittorio  Amedeo I è costretto a rinunciare ad ogni pretesa sul ducato del Monferrato e ad accontentarsi delle piazzaforti di Torino e Alba, mentre Luigi XIII mantiene Pinerolo come pegno della futura restituzione di Mantova a Carlo Gonzaga-Nevers da parte dell'impero.


 

1631
REPUBBLICA DI VENEZIA
"La Serenissima"
Nicolò Contarini
Albero genealogico

(Venezia 26 set 1553 - Venezia, 2 apr 1631)
figlio di Giangabriele e di Giovanna Morosini;
1630-31, doge di Venezia; [97°]
- carestie, epidemie e guerre nella Terraferma veneta -
dopo l'epidemia i cittadini veneziani si tassano per erigere la basilica di Santa Maria della Salute, su progetto dal giovane e brillante architetto Baldassarre Longhena (sugli undici presentati);
il giorno dell'Annunciazione, al doge viene affidata la posa della prima pietra; ma all'ultimo momento si deve rinviare la cerimonia perché il doge è seriamente ammalato;
1631
Aprile
2
, il doge muore.

Francesco Erizzo
Albero genealogico

(Venezia 18 feb 1566 - Venezia 3 gen 1646)
secondo dei quattro figli maschi di Benedetto e di Marina Contarini;
1631
Aprile
10
, viene eletto doge.
1631-46, doge di Venezia; [98°]


 

- nunzio pontificio: G.B. Agucchia (1623 - ?)
- ambasciatore di Spagna: ? (? - ?)
- ambasciatore sabaudo: A. Provana (1605- ?)

1631
-


 

 

1631
ducato di Modena e Reggio
Francesco I d'Este
Albero genealogico

(Modena 1610 - Santhià 1658)
figlio di Alfonso III e di Isabella di Savoia;
1629-58, duca di Modena e Reggio;

 

 

1631
-


 

 

1631
Granducato di Toscana
Ferdinando II de' Medici
Albero genealogico
(Firenze 1610 - 1670)
figlio del granduca Cosimo II e della granduchessa Maria Maddalena d'Austria;
1621-70, granduca di Toscana;

 
1631
-


1631
ducato di Urbino
Francesco Maria II della Rovere
Albero genealogico
(n. 1548 - Casteldurante, oggi Urbania, Urbino 1631)
figlio di Guidobaldo II e di Vittoria Farnese;
1574-1631, duca di Urbino;
1631
dopo la morte del figlio Federico Ubaldo (1605-1623), a cui nel 1621 aveva ceduto il potere, è tornato al governo dello stato;
come già previsto dal 1625, sotto le pressioni di papa Urbano VIII, alla sua morte il ducato viene assorbito dallo Stato della Chiesa.

 
1631
-

 

 



Bonsi, Piero (Firenze, 15 aprile 1631 – Montpellier, 11 luglio 1703) cardinale e ambasciatore italiano naturalizzato francese;
[Figlio del conte Francesco Bonsi della Ruota, senatore di Firenze, ministro del re a Mantova, e della contessa Cristina di Riario (discendente di Caterina Sforza e di Bianca Maria Visconti).
I Riario erano anche alleati dei Della Rovere di Savona.]

1637, aprile, naturalizzato francese, fa i suoi studi presso lo zio Clemente Bonsi, vescovo di Béziers, che lo induce, nonostante una certa riluttanza, alla carriera ecclesiastica;
1660, 7 giugno, viene eletto vescovo di Béziers ed è il quinto membro della sua famiglia ad avere quella cattedra episcopale;
ha in seguito numerosi incarichi diplomatici da parte del regno di Francia, che lo invia ambasciatore in Toscana, a Venezia, in Polonia e in Spagna;
1670, grazie al suo patrocinio, il 17enne A.-H. de Fleury ottiene la nomina a cappellano personale della regina di Francia Maria Teresa, moglie del re Luigi XIV;
1671, 28 settembre, è promosso arcivescovo di Tolosa;
1672, 22 febbraio, è creato cardinale da papa Clemente X;
[Soltanto il 19 ottobre 1676 riceverà il titolo cardinalizio di Sant'Onofrio.]
1674, 12 marzo, viene trasferito all'arcidiocesi di Narbona;
1676, partecipa al conclave che elegge papa Innocenzo XI;
1689, partecipa al conclave che elegge papa Alessandro VIII;
19 ottobre, opta per il titolo di San Pietro in Vincoli;
28 novembre, opta per il titolo di Sant'Eusebio;
1691, partecipa al conclave che elegge papa Innocenzo XII;
1693, comincia a soffrire di epilessia;
1700, non partecipa al conclave che elegge papa Clemente XI;
1703, 11 luglio, muore a Montpellier.

Cotta, Johann Georg (1631-92) stampatore-editore tedesco, originario della Sassonia, capostipite della famiglia di librai editori tedeschi di origine milanese;
[Il pronipote Johann Friedrich la porterà a fama mondiale trasferendone poi la sede a Stoccarda.]
dopo l'apprendistato presso Wolfgang Endter a Norimberga, si mette in proprio, acquistando una libreria nella città sveva di Tubinga, sede d'università.

Cristofori, Carlo Domenico o Marco d'Aviano (Aviano 1631- Vienna 1699) frate cappuccino, venerabile.

Cumberland, Richard (1631-1718).

Dryden, John (Aldwinkle, Northamptonshire 1631-Londra 1700) poeta e drammaturgo inglese.

Fonseca Soares, Antonio da o Antonio das Chagas (Vidigueira, Beja 1631-convento del Varatojo, Torres Vedras 1682) scrittore portoghese, francescano;
Tratado dos gemidos espirituals (Trattato dei gemiti spirituali)
Cartas espirituals (1684-87, Lettere spirituali).

Lana Terzi, Francesco (Brescia 1631-1687) scienziato italiano, di nobile famiglia;
1647, si trasferisce a Roma per entrare nell'ordine dei gesuiti; al Collegio Romano segue le lezioni di A. Kircher appassionandosi alla fisica;
1680, torna definitivamente a Brescia dove, pur insegnando filosofia, continua i suoi esperimenti di fisica riguardanti in particolare le misure barometriche;
Prodromo, ovvero saggio di alcune invenzioni nuove, … (1670, in cui compare una delle prime idee di aerostato, anche se la "navicella di padre Lana" non avrebbe mai potuto volare).

Noris, Enrico (Verona 1631-Roma 1704) teologo italiano, agostiniano, dopo aver insegnato teologia nei conventi agostiniani di Pesaro, Perugia e Padova, venne chiamato ad insegnare storia ecclesiastica all'università di Pisa da Cosimo de' Medici, del quale  fu teologo personale; amico di A. Magliabecchi, fu con F. Bellelli e G.L. Berti tra i maggiori esponenti dell'agostinismo italiano del Seicento; venne accusato dai gesuiti francesi di simpatie gianseniste;
Historia pelagiana (1673)
Vindiciae augustinianae (ambedue non ritenute censurabili da Roma anche se, ancora fino ala metà del sec. XVIII l'inquisizione spagnola ne vieterà la lettura; sarà necessario l'intervento di Benedetto XIV perchè se ne autorizzai la diffusione)
1695, prefetto della Biblioteca Vaticana, è nominato cardinale da Innocenzo XII;
1700, lo stesso gli conferisce la dignità di bibliotecario di Santa Romana Chiesa.

Osborne, Thomas – 1° duca di Leeds, conte di Danby e marchese di Carmarthen (Kiveton, Yorkshire 1631-Easton, Northampton 1712) politico inglese leader dei tory;
1665, è eletto ai comuni;
1674-79, diventa lord tesoriere e primo ministro dopo la caduta del "ministero della Cabala" di Clifford;
1677, si dichiara contrario ad ogni tolleranza nei confronti dei cattolici e promuove il matrimonio tra Mary, figlia del futuro James II, con Guglielmo d'Orléans; il tentativo di vendere la neutralità inglese a Luigi XIV nella guerra contro i Paesi Bassi viene rivelato in parlamento ed egli è posto sotto accusa;
1679, è costretto a dare le dimissioni; Charles II tenta di salvarlo concedendogli il perdono sotto il gran sigillo, ma i comuni lo fanno imprigionare nella Torre dove rimane per cinque anni;
1688, è nominato lord presidente del consiglio da William III ma è circondato da avversari politici;
1694, viene accusato di aver accettato denaro dalla Compagnia delle Indie orientali;
1699, anche se la questione viene lasciata cadere, è costretto a dimettersi.

Roettiers o Roettier o Rotier, John (4 Lug 1631 - 1703) incisore e medaglista fiammingo, ampiamente accreditato come uno dei migliori incisori mai impiegati presso la zecca inglese;
[Figlio maggiore di Philip, un orafo di Anversa.
Fratello di Joseph (1635-1703) [padre di Joseph-Charles (13 April 1691 – 14 March 1779 e nonno di a sua volta padre di Charles Norbert (1720 15 ago – 19 nov 1772)] e Philip (1640-1718).
Padre di James (1663-1698) e Norbert (1665-1727).]

le sue prime produzioni conosciute sono datate 1658 e 1660;
1661, Charles II d'Inghilterra invita i tre fratelli a lavorare presso il British Royal Mint (la zecca inglese);
1662, diventa uno dei principali incisori della zecca.
[Ha prodotto molte medaglie importanti in tutto il regno di Charles II, tra cui: un nuovo Grande Sigillo nel 1666-1667, la medaglia ufficiale dell'incoronazione di James II (1685) e di William e Mary (1689).].

Wigglesworth, Michael (1631-1705) pastore, medico e poeta inglese;
The Day of Doom (Il giorno del Giudizio, poemetto di 224 strofe di otto versi con ritmo da ballata popolare).

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«segue da 1630»
1631,
Inghilterra
La qualità dell'editoria inglese continua ad essere di così scarso profilo che perfino le Scritture vengono contagiate dalla trascuratezza dominante:
- Wicked Bible («Tu commetterai adulterio»).
Francia
François de Colomby, scrittore al servizio del cardinale Richelieu, aggiunge un corollario al principio di una monarchia che regna sul diritto divino: «non basta che i prìncipi siano autorizzati dal Cielo, bisogna che i loro sudditi lo credano».
Ecco allora che Gazzette politiche, accademie, e finanziamento degli scrittori hanno anche una funzione di propaganda.
«segue 1632»

Uscita dei giornali

«segue da 1622»
1631
Francia
Parigi, esce «Nouvelles ordinaires de diuers endroits» il primo "libro di notizie" francese, stampato dai librai Louys Vendosme e Jean Martin, presto sopraffatto però dalla «Gazette» di Théophraste Renaudot (appoggiato dal cardinal Richelieu).
«segue 1632»

«La Gazette»

1631, maggio, Parigi, Théophraste Renaudot fonda questo giornale francese come settimanale a carattere ufficioso per il quale il cardinale Richelieu (che adopera invece la "gazzetta" come arma di propaganda) fornisce spesso i materiali e lo stesso Luigi XIV scrive alcuni articoli;
«segue 1762»

 

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