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ANNO 1631
– Bonsi, Piero
(Firenze, 15 aprile 1631 – Montpellier, 11 luglio 1703) cardinale e
ambasciatore italiano naturalizzato francese;
Torna su[Figlio del conte Francesco Bonsi della Ruota, senatore di Firenze, ministro del re a Mantova, e della contessa Cristina di Riario (discendente di Caterina Sforza e di Bianca Maria Visconti). I Riario erano anche alleati dei Della Rovere di Savona.] 1637, aprile, naturalizzato francese, fa i suoi studi presso lo zio Clemente Bonsi, vescovo di Béziers, che lo induce, nonostante una certa riluttanza, alla carriera ecclesiastica; 1660, 7 giugno, viene eletto vescovo di Béziers ed è il quinto membro della sua famiglia ad avere quella cattedra episcopale; ha in seguito numerosi incarichi diplomatici da parte del regno di Francia, che lo invia ambasciatore in Toscana, a Venezia, in Polonia e in Spagna; 1670, grazie al suo patrocinio, il 17enne A.-H. de Fleury ottiene la nomina a cappellano personale della regina di Francia Maria Teresa, moglie del re Luigi XIV; 1671, 28 settembre, è promosso arcivescovo di Tolosa; 1672, 22 febbraio, è creato cardinale da papa Clemente X; [Soltanto il 19 ottobre 1676 riceverà il titolo cardinalizio di Sant'Onofrio.] 1674, 12 marzo, viene trasferito all'arcidiocesi di Narbona; 1676, partecipa al conclave che elegge papa Innocenzo XI; 1689, partecipa al conclave che elegge papa Alessandro VIII; 19 ottobre, opta per il titolo di San Pietro in Vincoli; 28 novembre, opta per il titolo di Sant'Eusebio; 1691, partecipa al conclave che elegge papa Innocenzo XII; 1693, comincia a soffrire di epilessia; 1700, non partecipa al conclave che elegge papa Clemente XI; 1703, 11 luglio, muore a Montpellier. – Cotta, Johann Georg (1631-92) stampatore-editore tedesco, originario della Sassonia, capostipite della famiglia di librai editori tedeschi di origine milanese; [Il pronipote Johann Friedrich la porterà a fama mondiale trasferendone poi la sede a Stoccarda.] dopo l'apprendistato presso Wolfgang Endter a Norimberga, si mette in proprio, acquistando una libreria nella città sveva di Tubinga, sede d'università. – Cristofori, Carlo Domenico o Marco d'Aviano (Aviano 1631- Vienna 1699) frate cappuccino, venerabile. – Cumberland, Richard (1631-1718). – Dryden, John (Aldwinkle, Northamptonshire 1631-Londra 1700) poeta e drammaturgo inglese. – Fonseca Soares, Antonio da o Antonio das Chagas (Vidigueira, Beja 1631-convento del Varatojo, Torres Vedras 1682) scrittore portoghese, francescano; Tratado dos gemidos espirituals (Trattato dei gemiti spirituali) Cartas espirituals (1684-87, Lettere spirituali). – Lana Terzi, Francesco (Brescia 1631-1687) scienziato italiano, di nobile famiglia; 1647, si trasferisce a Roma per entrare nell'ordine dei gesuiti; al Collegio Romano segue le lezioni di A. Kircher appassionandosi alla fisica; 1680, torna definitivamente a Brescia dove, pur insegnando filosofia, continua i suoi esperimenti di fisica riguardanti in particolare le misure barometriche; Prodromo, ovvero saggio di alcune invenzioni nuove, … (1670, in cui compare una delle prime idee di aerostato, anche se la "navicella di padre Lana" non avrebbe mai potuto volare). – Noris, Enrico (Verona 1631-Roma 1704) teologo italiano, agostiniano, dopo aver insegnato teologia nei conventi agostiniani di Pesaro, Perugia e Padova, venne chiamato ad insegnare storia ecclesiastica all'università di Pisa da Cosimo de' Medici, del quale fu teologo personale; amico di A. Magliabecchi, fu con F. Bellelli e G.L. Berti tra i maggiori esponenti dell'agostinismo italiano del Seicento; venne accusato dai gesuiti francesi di simpatie gianseniste; Historia pelagiana (1673) Vindiciae augustinianae (ambedue non ritenute censurabili da Roma anche se, ancora fino ala metà del sec. XVIII l'inquisizione spagnola ne vieterà la lettura; sarà necessario l'intervento di Benedetto XIV perchè se ne autorizzai la diffusione) 1695, prefetto della Biblioteca Vaticana, è nominato cardinale da Innocenzo XII; 1700, lo stesso gli conferisce la dignità di bibliotecario di Santa Romana Chiesa. – Osborne, Thomas – 1° duca di Leeds, conte di Danby e marchese di Carmarthen (Kiveton, Yorkshire 1631-Easton, Northampton 1712) politico inglese leader dei tory; 1665, è eletto ai comuni; 1674-79, diventa lord tesoriere e primo ministro dopo la caduta del "ministero della Cabala" di Clifford; 1677, si dichiara contrario ad ogni tolleranza nei confronti dei cattolici e promuove il matrimonio tra Mary, figlia del futuro James II, con Guglielmo d'Orléans; il tentativo di vendere la neutralità inglese a Luigi XIV nella guerra contro i Paesi Bassi viene rivelato in parlamento ed egli è posto sotto accusa; 1679, è costretto a dare le dimissioni; Charles II tenta di salvarlo concedendogli il perdono sotto il gran sigillo, ma i comuni lo fanno imprigionare nella Torre dove rimane per cinque anni; 1688, è nominato lord presidente del consiglio da William III ma è circondato da avversari politici; 1694, viene accusato di aver accettato denaro dalla Compagnia delle Indie orientali; 1699, anche se la questione viene lasciata cadere, è costretto a dimettersi. – Roettiers o Roettier o Rotier, John (4 Lug 1631 - 1703) incisore e medaglista fiammingo, ampiamente accreditato come uno dei migliori incisori mai impiegati presso la zecca inglese; [Figlio maggiore di Philip, un orafo di Anversa. Fratello di Joseph (1635-1703) [padre di Joseph-Charles (13 April 1691 – 14 March 1779 e nonno di a sua volta padre di Charles Norbert (1720 15 ago – 19 nov 1772)] e Philip (1640-1718). Padre di James (1663-1698) e Norbert (1665-1727).] le sue prime produzioni conosciute sono datate 1658 e 1660; 1661, Charles II d'Inghilterra invita i tre fratelli a lavorare presso il British Royal Mint (la zecca inglese); 1662, diventa uno dei principali incisori della zecca. [Ha prodotto molte medaglie importanti in tutto il regno di Charles II, tra cui: un nuovo Grande Sigillo nel 1666-1667, la medaglia ufficiale dell'incoronazione di James II (1685) e di William e Mary (1689).]. – Wigglesworth, Michael (1631-1705) pastore, medico e poeta inglese; The Day of Doom (Il giorno del Giudizio, poemetto di 224 strofe di otto versi con ritmo da ballata popolare). |
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da 1622» «La Gazette» 1631,
maggio, Parigi, Théophraste Renaudot
fonda questo giornale francese come settimanale a carattere ufficioso
per il quale il cardinale Richelieu (che adopera invece la "gazzetta"
come arma di propaganda)
fornisce
spesso i materiali e lo stesso Luigi XIV
scrive alcuni articoli;
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