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Papa
Alessandro VI

(1492-1503)

1501, tenta di allargare la censura a tutta la Cristianità:
- imponendola come un dovere a tutti coloro che si trovano i in posti di responsabilità,
- introducendo la censura preventiva
[ne fissa i principi con la bolla Inter multiplices diretta ai vescovi di Colonia, Magonza, Treviri e Magdeburgo],
- sottoponendo a sorveglianza ecclesiastica anche i libri di argomento non teologico.

"Pasquino"

1501, Roma: scavando nel rione Parione per preparare le fondamenta di una nuova costruzione, viene trovato un troncone di statua, un gruppo scultoreo mutilo di età ellenistica, raffigurante Menelao con il corpo di Patroclo (o, secondo altri, Aiace con il corpo di Achille);
il cardinale Oliviero Carafa Albero genealogico lo colloca nei pressi di piazza Navona, sull'angolo di palazzo Braschi; questo gruppo scultoreo viene chiamato Pasquino [dal nome di un famoso sarto che ha servito nobili e prelati; secondo altri un maestro di scuola, un barbiere, un oste o un esule senese, in ogni caso uno dotato di una battuta salace];
nasce subito l'usanza di travestirlo in occasione di varie feste e di apporvi epigrammi e poesie, in genere in latino;
nel corso del XVI e soprattutto XVII secolo questa usanza si trasforma: vi si appongono componimenti satirici, le cosiddette polizze o pasquinate che prendono di mira i personaggi più illustri, le autorità, la curia e, spessissimo, lo stesso papa; non di rado gli autori delle pasquinate vengono colti sul fatto e talvolta giustiziati o condannati a pene gravissime; non di rado le poesie sono interlocutorie: con Pasquino conversano, cioè, altre statue parlanti: Marforio, l'Abate Luigi, Madama Lucrezia, il Facchino, il Bambino e altre; 
lo stesso nome viene dato a una maschera della commedia dell'arte, probabilmente di origine romana, testimoniata fin dalla prima metà del XVI secolo nelle farse dei Rozzi di Siena;
tipo di servo strafottente e astuto, ha particolare fortuna nel teatro popolare siciliano, dove assume il nome di Pasquino Tataranchio, e nel teatro francese (Pasquin).
1870, con la libertà di stampa si spegne anche il gusto proibito della satira.

 

1501, Amerigo Vespucci, al servizio del Portogallo, costeggia la costa meridionale dell'America, scendendo fino alla latitudine di 50° sud. Si convince che le terre scoperte da Colombo sono un nuovo continente.

ANNO 1501





1501
Unione Elvetica
Dieci cantoni federati:
- Uri (1291),
- Schwyz (1291),
- Unterwalden (1291),
- Lucerna (1332),
- Zurigo (1351),
- Zug (1353),
- Glarus (1353),
- Berna (1353),
- Friburgo (1481)
- Soletta (1481).

1501
si aggiungono i cantoni di Sciaffusa e Basilea;




1501
Sacro Romano Impero
Massimiliano I d'Absburgo
Albero genealogico

(Wiener Neustadt 1459 - Wels, Alta Austria 1519)
figlio di Federico III;
1486-1519, re dei romani;
1489-1519, arciduca del Tirolo;
1493-1519, arciduca d’Austria;
1493-1519, re di Germania;



1508-19, imperatore del Sacro Romano Impero;

1501
-

All'inizio della primavera, sotto la direzione dei Fugger, la prima flottiglia carica di rame parte da Genova verso oriente diretta alle coste dell'Asia Minore. Con un ardimento senza pari Jacob II Fugger toglie ai veneziani la posizione monopolistica nel commercio del Levante che essi hanno faticosamente conservato per secoli e che era gravosa per i mercati tedeschi.
Ma altri avvenimeti mondiali di immensa portata eccitano improvvisamente tutti gli animi.
I portoghesi hanno scoperto la via diretta per mare per le Indie Orientali. Gli sguardi dei mercanti tedeschi improvvisamente sono distolti dal Sud e si rivolgono come affascinati verso Occidente.
Le città della Germania meridionale, finora preferite per il commercio col Sud grazie alla loro posizione, ora devono mostrare grande forza e adattabilità.
In questa gara parecchie città della Germania meridionale perdono la loro importanza ma Augusta, al momento opportuno, affida il timone al suo pilota Jacob II Fugger senza tuttavia rinunciare alle relazioni con il Sud conservate per tanto tempo. Lisbona e Anversa si trovano improvvisamente al centro dell'interesse mondiale e diventano campi di attività febbrile. Anversa esercita anche su Jacob II Fugger e sul suo commercio ungherse la sua forza di attrazione.


1501
BOEMIA e UNGHERIA
Ladislao II o VII - Jagellone III
Albero genealogico

(n. 1456 - Buda 1516)
figlio di Casimiro IV re di Polonia;
1471-1516, re di Boemia (Ladislao II);
1490-1516, re d'Ungheria (Ladislao VII);

1501
-


1501
Sassonia
Federico III [il Saggio]
Albero genealogico

(Torgau 1463 - castello di Lochau, Annaburg 1525)
figlio di Ernesto duca elettore di Sassonia (linea ernestina) e di Elisabetta di Baviera;
1486-1525, duca elettore di Sassonia;


1501
ducato di Württemberg
Ulrico di Württemberg
Albero genealogico

(Reichenweiler, Alsazoia 1487 - Tubinga 1550)
figlio di Enrico e di Elisabetta di Zweibrücken;
1498-1519, duca di Württemberg;


1534-50, duca di Württemberg;


1501
ducato di Baviera
Alberto IV [il Saggio]
Albero genealogico

(Monaco 1447 - Magonza 1508)
1467-1508, duca di Baviera;
con il fratello Sigismondo e poi da solo;




1501
REGNO di POLONIA
Giovanni Alberto
Albero genealogico

(† 1501)
figlio di Casimiro IV Jagellone e di Elisabetta d’Absburgo;
1492-1501, re di Polonia;





Alessandro I
Albero genealogico

(† 1506)
figlio di Casimiro IV Jagellone e di Elisabetta d’Absburgo;
sposa Elena di Mosca († 1495);
1492-1506, granduca di Lituania;
1501-1506, re di Polonia;






1501
-






1501
IMPERO OTTOMANO
Bayezid II [il Giusto o il Pio]
Albero genealogico

(1447 - 1512)
figlio di Mehmet II;
1481-1512, sultano;

Gran Visir
-

1501
-







1501
RUSSIA
Ivan III [il Grande]
Albero genealogico
(Mosca 1440 - 1505)
figlio di Basilio II [il Cieco];
1449, già co-reggente del padre;
1462-1505, gran principe di Mosca;

 
-
1501



1501
Moldavia
Stefano III [il Grande]

(n. 1433 ca - m.1504)
figlio del principe Bogdan II della stirpe dei Musat;
1457-1504, voivoda di Moldavia;


 
-
1501







1501
REGNO di FRANCIA
Louis XII
Albero genealogico
(Blois 1462 - Parigi 1515)
figlio di Carlo duca d'Orléans e Maria di Clèves;
1498-1515, re di Francia;


Primo ministro
[Sovrintendente delle Finanze]
-
Cancelliere-Guardasigilli
Guy de Rochefort
(1497 - 1507)
Segretario di stato agli Affari Esteri
-
 
1501
-

 
1501
ducato di Lorena e di Bar
Renato II
Albero genealogico

(n. 1451 - Fains, Barrois 1508)
figlio di Federico (Ferri) di Lorena conte di Vaudémont e di Iolanda d'Angiò, figlia di Renato I;
1473-1508, duca di Lorena;
1480-1508, duca di Bar;

1501
-





1501
REGNO d'INGHILTERRA
Enrico VII Tudor
Albero genealogico

(castello di Pembroke 1457 - Richmond, Londra 1509)
figlio di Edmondo Tudor, conte di Richmond, e di
Margherita di Beaufort;
1485-1509, re d'Inghilterra;



1501
dopo aver stretto accordi commerciali con la lega anseatica, con Venezia, con i Paesi Bassi e soprattutto con la Spagna, consacra i patti mediante il matrimonio del primogenito Arturo con Caterina d'Aragona, figlia dei re cattolici;


a

1501
REGNO di SCOZIA
Giacomo IV
Albero genealogico

(n. 1473 - Flodden, Inghilterra 1513)
figlio di Giacomo III Stuart;
1488-1513, re di Scozia;



1501
-


a

1501
IRLANDA

-



1501
-


a

1501
REGNO di DANIMARCA e di NORVEGIA
REGNO di SVEZIA
Giovanni I
Albero genealogico
(† 1513)
figlio di Cristiano I e di Dorotea di Brandeburgo;
1481-1513, re di Danimarca e di Norvegia;
1497-1501, re di Svezia (Giovanni II);



1501
-
NORVEGIA
1501
-
ISLANDA
1501
-
SVEZIA
1501
-





1501
REGNO di PORTOGALLO
Emanuele [il Grande]
Albero genealogico

(Alcochete, Lisbona 1469 - Lisbona 1521)
figlio di Ferdinando duca di Viseu e di Beatrice di Portogallo;
1495-1521, re di Portogallo;



1501
-
a

1501
REGNO di ARAGONA e di SICILIA
Ferdinando II [il Cattolico]
Albero genealogico

(Sos, Aragona 1452 - Madrigalejo, Estremadura 1516)
figlio di Giovanni II d'Aragona e della sua seconda moglie Giovanna Enriquez;
1479-1516, re d'Aragona e di Sicilia;




1503-16, re di Napoli (Ferdinando III);
1512-16, re di Spagna (Ferdinando V);


1501
-
NAPOLI
Viceré
-
Nunzio apostolico
-

1501
1501-02, Federico, l'ultimo sovrano aragonese, viene espulso con la forza e con l'inganno dal regno di Napoli;
ma subito dopo i due alleati vengono alle armi, come era prevedibile, e gli spagnoli hanno la meglio, grazie al valore e all'abilità del Gran Capitano Gonzalo Fernández de Cordoba;


SICILIA
Viceré
-
1501
-
a

1501
REGNO di CASTIGLIA
Isabella I [la Cattolica]
Albero genealogico

(Madrigal de las Altas Torres, Ávila 1451 - Medina del Campo, Valladolid 1504)
figlia di secondo letto di Giovanni II di Castiglia e di Isabella di Portogallo;
1474-1504, regina di Castiglia;


1501
-
a






1501
SAVOIA
 


 

1501
-



1501
Monferrato
Guglielmo IX Paleologo
Albero genealogico
(? - ?)
figlio del marchese Bonifacio III e di Maria Brankovic;
1494-1518, marchese di Monferrato;

1501
-

1502
REPUBBLICA DI GENOVA
"Compagna Communis Ianuensis"
[I dedizione a Louis XII re di Francia]
(1499 26 ott - 12 mar 1507)
Governatore
Filippo di Cleves
signore di Ravenstein
(1499 4 nov - 25 ott 1506)

1502
-



1501
Mantova
Francesco II Gonzaga
Albero genealogico
(n. 1466 - m. 1519)
figlio di Federico I e di Margherita di Baviera;
1484-1519, marchese di Mantova;

1501
-

1501
REPUBBLICA DI VENEZIA
"La Serenissima"
Agostino Barbarigo
Albero genealogico

(Venezia, 1419 – Venezia, 20 set 1501)
figlio di Francesco e di Cassandra Morosini; ha tre fratelli (di cui uno doge, Marco, suo predecessore);
1501
Settembre
20
, muore,
1486-1501, doge di Venezia; [74°]


Leonardo Loredan
Albero genealogico

(Venezia 16 nov 1436 - Venezia 21 giu 1521)
figlio di Gerolamo e di Donata Donà;
sposa Morosina Giustinian che gli dà nove figli;
1501
Ottobre
2
, viene eletto doge con il minimo di voti sufficienti per l'elezione.
1501-21, doge di Venezia; [75°]


- nunzio pontificio: Angelo Leonini (1500 mag - mar 1505)
- ambasciatore di Spagna: ? (? - ?)

1501
-




1501
Firenze
Piero de' Medici
Albero genealogico
(Firenze 1472 - Garigliano 1503)
figlio di Lorenzo de' Medici e di Clarice Orsini;
1492-94, signore di Firenze;
dal 1494 è in esilio insieme ai fratelli.
 
1501
-


1501
ducato di Urbino
Guidobaldo I
Albero genealogico
(Urbino 1472 - Fossombrone 1508)
figlio di Federico da Montefeltro e di Battista Sforza;
1482-1508, duca di Urbino;
 
1501
-


1501
ducato di Sora
Francesco Maria I della Rovere
Albero genealogico
(n. 1490 - m. 1538)
figlio del duca di Sora Giovanni della Rovere e di Giovanna di Montefeltro;
1501-38, duca di Sora;
1501-38, signore di Senigallia e Mondavio;
oltre al ducato, eredita anche la carica di prefetto di Roma e la signoria;



1508-38, duca di Urbino;
1512-38, signore di Pesaro;

 
1501
-








Beccadelli, Ludovico (Bologna 1501-Prato 1572) prelato e umanista bolognese;
amico di G. Della Casa, P. Bembo e più ancora del G.G. Morone, di M. Cervini (Marcello II);
1535, entra al servizio del cardinale Gaspare Contarini e, in seguito, del cardinale R. Pole, vicario generale a Reggio Emilia;
1545, segretario del Concilio di Trento;
1549, vescovo di Ravello;
1550-54, nunzio a Venezia;
1555-64, arcivescovo di Ragusa in Dalmazia;
1561-63, prende ancora parte al Concilio di Trento;
1564, rinuncia all'arcivescovato di Ragusa;
Vite di P. Bembo, di G. Della Casa, di F. Petrarca ecc..
[a.f.: solo di Gaspare Contarini e di R. Pole.]

Cardano, Gerolamo (Pavia 24 set 1501 - Roma 20 set 1576) matematico italiano;
[Figlio di Fazio, nobile giurista (e noto cultore delle matematiche, consultato anche da Leonardo da Vinci) originario dell'odierna Cardano al Campo, nei pressi di Gallarate, e da Chiara Micheri.]
vive a Milano, Gallarate, Bologna;
viene arrestato per eresia;
Oroscopo di Cristo
Ars magna  (1545)
[Teorema di Cardano.]

Froben, Hieronymus (1501-1563) stampatore tedesco;
[Figlio di Johannes.]
Opere di sant'Agostino (1529, in 10 voll.)
Errata et Addenda (1529, primo errata corrige)
[In effetti lo avrebbe preceduto Aldo Manuzio in occasione di un'edizione di Aristotele in cui manca un'intera linea, ma Erasmo da Rotterdam qui riempie ventisei pagine con circa centottanta correzioni «in modo che i possessori dei suoi scritti potessero correggere le loro copie e gli stampatori di future edizioni valersi dei suoi emendamenti».
I Froben sono eredi ed esecutori testamentari di Erasmo da Rotterdam, loro consigliere editoriale.
La loro "marca" è costituita da due serpenti che, attorcigliati attorno ad un bastone retto da una o due mani, inquadrano una colomba.].


Pembroke, William Herbert (n. 1501-Hampton Court, Londra 1570) politico inglese;
1543, quando sua cognata Caterina Parr diventa la sesta moglie di Enrico VIII, acquisisce grande influenza a corte;
1547, alla morte del re, sostiene E. Seymour, duca di Somerset, protettore di Edoardo VI;
1549, contribuisce  a sedare alcune rivolte nell'ovest;
1551, creato conte, appoggia la candidatura al trono di Jane Grey;
1553, 10-19 luglio, proclamata regina,Jane Grey è affiancata a Edoardo VI, re d'Inghilterra;
quando l'opposizione contro di lei si fa troppo forte, egli l'abbandona;
la regina Maria I Tudor lo tratta con sospetto, ma egli ne riguadagna la fiducia non opponendosi alla restaurazione del cattolicesimo; 
1554, favorisce il suo matrimonio con Filippo II di Spagna che lo utilizza in missioni diplomatiche;
1556, governatore di Calais, comanda le truppe inglesi accorse a soccorrere gli spagnoli nelle Fiandre;
1558, all'ascesa di Elisabetta I sostiene il ritorno del protestantesimo; coinvolto nel progetto di matrimonio tra il duca di Norfolk e Maria, regina di Scozia, nega recisamente di aver tramato per tradire Elisabetta I , che però lo relega a Hampton Court.

Ridolfi, Niccolò (Firenze 1501 – Roma 31 gennaio 1550) ecclesiastico italiano;
[Figlio di Piero Ridolfi e di Contessina de' Medici (1478-1515) (figlia di Lorenzo [il Magnifico]), era nipote di papa Leone X.

]

1517, 1° luglio, da preposto di Prato viene nominato cardinale a sedici anni;
6 luglio, riceve la diaconia dei Santi Vito e Modesto;
1520 24 ago-31 gen 1550, amministratore apostolico della diocesi di Orvieto;
1524 11 gen-11 ott 1532 (rinuncia con riserva), viene eletto arcivescovo di Firenze;
14 mar-31 gen 1550, amministratore apostolico della diocesi di Vicenza;
1526 16 apr-7 ago 1528, amministratore apostolico della diocesi di Forlì;
1531-37, a Firenze, nel periodo della reggenza del duca Alessandro de' Medici e del card. Ippolito de' Medici, al sorgere dei contrasti tra i due si schiera con gli altri cugini cardinali dalla parte di Ippolito de' Medici;
1532 16 nov-6 giu 1533, amministratore apostolico della diocesi di Viterbo;
1533 7 feb-19 dic 1548, amministratore apostolico dell'arcidiocesi di Salerno;
1534, torna a Roma, dove opta per la diaconia Santa Maria in Cosmedin (fino 31 mag 1540);
1538 4 ago-17 mag 1546, amministratore apostolico della diocesi di Imola;
8 ago-25 mag 1548, amministratore apostolico della diocesi di Viterbo;
1540, 31 maggio, opta per la diaconia di Santa Maria in Via Lata;
1543 8 gen-25 mag 1548, torna a Firenze di nuovo come arcivescovo e di nuovo si dimette;
1550, è considerato tra i papabili nel conclave che elegge Giulio III;
31 gennaio, muore avvelenato durante le sedute.
[Si dice per mano di G.F. Lottini segretario del G.A. Sforza di Santa Fiora.]

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«segue da 1500»
1501
Italia
Aldo Manuzio lancia sul mercato il nuovo modello del «libretto a mano» (l'«enchiridion») pur avendo anch'esso alle spalle un modello manoscritto (gli elegantissimi codicetti del calligrafo veneto Bartolomeo Sanvito).
A Venezia approda il tipografo Giorgio dei Rusconi, milanese.
Germania
Colonia, gli stampatori protestano contro il tentativo papale di estendere l'ingerenza clericale al di là del controllo delle opere eretiche ma la loro coraggiosa azione non ha alcun seguito.
«segue 1502»

 

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