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Il Viandante |
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Papa suo consigliere: cardinale P.S. Pallavicino (1607-1667) , pure alla guida dell'Entità; 1660, in
contrasto con Luigi XIV in seguito alla
devoluzione alla Santa Sede dei feudi di Castro e di Comacchio; «segue
da 1659»
«segue
da 1516»
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ANNO 1660
– Defoe,
Daniel (Cripplegate, Londra 1660 ca-Moorgate, Londra
1731) scrittore inglese.
Torna su– Fagiuoli, Giovanni Battista (Firenze 1660-1742) commediografo italiano; Rime piacevoli (1729-30) Fagiuolaia (1734) Commedie (1734-38, 19 tra cui: Il marito alla moda Il cicisbeo sconsolato Vero amore non cura interesse. – Gigli, Gerolamo (Siena 1660-Roma 1722) poeta e commediografo italiano; Don Pilone (1711) La sorellina di don Pilone (1719). – Giuliani, Veronica (1660-1727) mistica cappuccina, santa. – Marlborough, Sarah Churchill (n. 1660-m. 1774) nobildonna inglese, nata Jennings; 1678, sposa John Churchill (1650-1722); confidente della regina Anna, ancora prima della sua ascesa al trono (1702), ha grande influenza su di lei ed interviene così negli affari politici, sostenendo i whigs; è soppiantata un po' alla volta dalla cugina lady Masham; 1710, rompe definitivamente con la regina; 1714, morta Anna e salito al trono Giorgio I, torna alla politica sostenendo il principe di Galles Federico e poi W. Pitt. – Sergardi, Lodovicoo Quinto Settano (Siena 1660-Spoleto 1726) poeta italiano; Satire (1694) La conversazione delle dame di Roma. – Stahl, Georg Ernst (Ansbach 1660-Berlino 1734) medico e chimico tedesco, studiò a Jena; padre del "Flogisto"; 1687, medico di corte a Weimar; 1694, secondo professore di medicina nella nuova università di Halle, accanto a F. Hoffmann; Zymotechnia fundamentalis (1697) [La teoria del Flogisto sostiene che i metalli sono composti dai propri ossidi uniti alla "materia ignis": bruciando, il Flogisto si disperde nell'aria mentre dalla combustione rimane la calce. Quest'ultima, che nella terminologia moderna è chiamata ossido, può rigenerare il metallo recuperando il Flogisto invisibile ma sempre presente nell'atmosfera. Egli spiega quindi la realtà in modo del tutto opposto a quello reale: ritiene che bruciando il metallo perda una parte di sé, mentre nella combustione è l'aria che cede ossigeno. Questa teoria, inoltre, è alla base della scoperta dell'ossigeno che nella storia della chimica è attribuita all'inglese Joseph Priestley.] Specimen Beccherianum (1703, pubblicato annesso ad una sua edizione della Physica subterranea di Becher) Theoria medica vera (1708) 1715, lascia Halle per divenire medico di corte a Berlino dove rimane fino alla morte; Fundamenta chymiae dogmaticae et experimentalis (1723). |
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da 1659»
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