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Il Viandante

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Papa
Innocenzo X

(1644-55)

segretario di Stato: cardinale Fabio Chigi (1651-55) il quale dirige anche l'Entità mentre a Olimpia Maidalchini (1594-1657) è affidato il controllo di "Ordine Nero";

1654, i Barberini, d'accordo con donna Olimpia preparano contro il Regno di Napoli una spedizione di 12 mila uomini.
La vicenda si conclude con l'allontanamento del cardinal Astalli, che ha contribuito al fallimento del progetto svelandone l'esistenza a Filippo IV, con l'innalzamento alla porpora di Decio Azzolini, che ha denunciato al pontefice l'Astalli, e con l'incremento dell'influenza dei Barberini.
Anche i legami della famiglia con Parigi si rinsaldano, grazie agli accordi che, sotto i buoni auspici di Innocenzo X e di Mazarino, prevedono il matrimonio tra Lucrezia Barberini e il duca di Modena Francesco I.
Tutti questi avvenimenti suscitano naturalmente una comprensibile diffidenza a Madrid che non manca di ripercuotersi sugli aiuti chiesti da Venezia. La tensione si allontana in autunno, con il ritorno in Provenza delle poche navi scampate alla sfortunata impresa, che il duca di Guisa aveva approntato per impadronirsi del Regno di Napoli.

Gesuiti

«segue da 1653»
[generale: Francesco Piccolomini (?-?]
1654,
[vedi Domicilia]
«segue 1655»


 

ANNO 1654





1654
Sacro Romano Impero
Ferdinando III
Albero genealogico

(Graz 1608 - Vienna 1657)
figlio primogenito di Ferdinando II e di Maria Anna di Baviera;
1625-46, re d'Ungheria;
1627-46, re di Boemia;
1637-57, duca di Stiria e di Tirolo;
1637-57, imperatore del Sacro Romano Impero;




Ferdinando IV
Albero genealogico

(† 1654)
figlio primogenito di Ferdinando III e di Maria Anna d'Absburgo-Spagna († 1646);
1646-54, re d'Ungheria;
1646-54, re di Boemia;
1654
Luglio
9
, muore.




1654
-



1654
Brandeburgo
Federico Guglielmo [il Grande Elettore]
Albero genealogico

(Berlino 1620 - Potsdam 1688)
figlio dell'elettore Giorgio Guglielmo e di Elisabetta Carlotta del Palatinato, fu educato nei Paesi Bassi presso Federico Enrico d'Orange;
1640-88, elettore di Brandeburgo;
nel 1641 ha ottenuto lo sgombero dei suoi territori da parte degli svedesi in cambio della rinuncia alla Pomerania occidentale;
nel 1648 la pace di Vestfalia gli ha assegnato i vescovati di Minden, Cammin e Halberstadt e la successione all'arcivescovato di Magdeburgo [poi unito ai suoi domini nel 1680];
1654
1654-60, prima guerra del nord: interviene prima accanto della Svezia e poi della Polonia;



1660-88, duca indipendente di Prussia;

1654
Sassonia
Albero genealogico

(Dresda 1585 - 1656)
figlio di Cristiano I e di Sofia di Brandeburgo;
1611-56, principe elettore di Sassonia;
succeduto al fratello Cristiano II;
1630-35, guerra dei trent'anni (periodo svedese):
nel 1634, con la pace separata di Praga, ha ottenuto in premio la Lusazia [poi confermatagli dai trattati di Vestfalia];
1654
1654-60, prima guerra del Nord: alleato con Luigi XIV aderisce alla "lega del Reno";
abbellisce Dresda, che sotto di lui diventa il centro culturale e artistico della Germania, e riunisce intorno a sé una splendida corte sul modello di quella di Versailles; le enormi spese tuttavia lo obbligano a ricorrere all'aiuto finanziario del re di Francia;

1654
ducato di Sassonia-Gotha
Ernesto [il Pio]
Albero genealogico

(Altenburg 1601 - Gotha 1675) - principe luterano -
figlio di Giovanni duca di Sassonia-Weimar e di Dorotea d'Anhalt;
1632-34, guerra dei trent'anni (1618-48): partecipa quale colonnello nell'esercito di Gustavo Adolfo re di Svezia, segnalandosi a Norimberga, Lützen, Nördlingen;
1640, entra in possesso del ducato di Gotha divenendo così il capostipite dei duchi di Sassonia-Gotha;
1640-75, duca di Sassonia-Gotha;

1654
Baviera
Albero genealogico

(† 1679)
figlio di Massimiliano I e di Maria Anna d'Austria († 1665);
1651-79, principe elettore di Baviera;
[dal 1648 la Baviera ha incorporato l'Alto Palatinato]


 

1654
REGNO di POLONIA
Giovanni II Casimiro Vasa o Casimiro V
Albero genealogico

(Cracovia 1609 - Nevers 1672)
figlio di Sigismondo III e di Costanza d'Absburgo;
intraprende la carriera ecclesiastica in Italia (come gesuita e cardinale laico);
1648-68, re di Polonia;
1653-67, conflitto con la Russia;



1654

«segue da 1649»
COSACCHI
ribellatisi contro la Polonia, i "cosacchi del Dnepr" stanno avanzando vittoriosamente in Lituania; con l'accordo di Perejaslav si sottomettono a Mosca, pur conservando indipendenza amministrativa e garanzie per le loro caratteristiche etniche e linguistiche.
Nel corso del XVII secolo sono comunque dilaniati da gravi lotte intestine.
«segue 1764»


 

 

 



1655
IMPERO OTTOMANO

Mehmet IV [Avci-il cacciatore]

Albero genealogico

(1642 - 1692)
figlio di Ibrahim e di Tarhan;
1648-87, sultano;



Gran Visir
Mehmet Köprülü;
(1648 ago - ?)

1655
-



 

 



 

 


1654
RUSSIA
Alessio Michajlovic
Albero genealogico

(Mosca 1629 - 1676)
figlio di Michele Fëdorovic;
1645-76, zar di Russia;



 
-
1654
1653-67, conflitto con la Polonia: la Russia si prende cura dei cosacchi ribellatisi contro la Polonia che stanno avanzando vittoriosamente in Lituania;


 



1654
Francia e Navarra
Luigi XIV [il Re Sole]

(Saint-Germain-en-Laye-1638-Versailles 1715)
figlio di Luigi XIII e di Anna d'Austria;
1643-1715, re di Francia e di Navarra;
a 5 anni sotto la reggenza della madre;
1653-61, la sua formazione politica è opera di G. Mazarino.
1672-78, guerra franco-olandese;

 

Primo ministro
Giulio Mazarino
(1642 dic - 1661)
[chiamato dai nemici: il "vile di Sicilia" da quando, appena nunzio a Parigi, ha smesso di servire il papa.]
Cancelliere
Mathieu Molé (1584-1656)
(1650 7 set - 3 gen 1656)
Sovrintendente delle Finanze
N. Fouquet;
Abel Servien
(1653 - 1659)
Segretario di stato agli Affari Esteri
Henri Auguste de Lomenie
signore di la Ville aux Clercs
(1643 23 giu - 3 apr 1663 )
 
1654
-
Nord America
ACADIA
Governatore
-
-

1654
Lo stesso anno il mercante newenglander Robert Sedgwick (1611-1656) conquista militarmente i posti francesi in Acadia, unica regione di vero contatto tra franco-canadesi e anglo-americani, che conta soltanto 500 abitanti.
[Fino a questo momento in Acadia vigeva una vera e propria guerra civile tra le principali famiglie della regione, i Saint-Étienne de La Tour e i Menou d'Aulnay, piuttosto che non al Canada, sostanzialmente unitario grazie al cemento ideologico garantito dalla chiesa.
La sua posizione strategica in relazione tanto al NEW ENGLAND quanto alle pescherie avrebbe meritato maggiore attenzione da parte delle autorità francesi. Esse invece l'hanno dimenticata e abbandonata al suo destino.
La negligenza francese ha l'effetto di rendere le relazioni tra gli acadiani e i bastonnois, come i primi chiamano gli abitanti del New England, a un tempo profittevoli e contraddittorie.
Da notare che nel sec. XVII l'Acadia è ancora sotto il pieno controllo degli indiani. È infatti soltanto l'alleanza con i Micmac, gli Abenaki, i Passamaquoddy e i Malecite che consente ai francesi, pochi di numero, di sopravvivere e impedisce ai newenglanders di impadronirsi del territorio una volta per tutte.


 

CANADA
[Il nome deriva dalla parola huron kanata – villaggio o insediamento – che venne utilizzata in riferimento agli indiani di Stadaconé dal navigatore bretone Jacques Cartier (1491-1557). Essa viene quindi applicata dai francesi anche al territorio di Micmac e Montagnais.]
Governatore generale della Nuova Francia
Jean de Lauson
(1651 - 1656)

1654
solo ora, dopo la distruzione degli Huron e delle nazioni del Lago Ontario da parte degli Iroquois alla fine degli anni 1640 e agli inizi degli anni 1650, riprende la tratta; 120 tra Ottawa e Wyandor arrivano a Trois-Rivières con un grosso carico di pellicce di castoro che desiderano scambiare con moschetti e polvere da sparo;
[Nelle province inglesi, nella prima metà del secolo una funzione simile ha svolto il tabacco, un altro prodotto "inutile".]
Intravista la possibilità di riprendere la tratta, il governatore generale della colonia, Jean de Lauson (c.1584-1666) autorizza Médard Chouart Des Groseilliers (1618-1696?), un ex assistente dei gesuiti a Huronia, a ripartire con gli indiani verso l'ovest.
[Negli anni seguenti Médard Chouart Des Groseilliers contribuirà a riaprire la strada delle pellicce dell'ovest per la Nuova Francia e a far conoscere nella colonia le possibilità delle terre dei Cree, che vivono nella regione compresa tra il Lago Superiore e la Baia James.
Compagno di Médard Chouart Des Groseilliers è il provenzale Pierre-Esprit Radisson (c.1640-1710), un giovane vissuto a lungo con i Mohawk dai quali è stato catturato.



[Con il termine bastonnois o bostonnais, una storpiatura di bostoniens (abitanti di Boston), si indicano in realtà tutti gli anglo-americani del Nord America. Dopo la Conquista (1760) esso sarà sostituito da yankey o yankee, un altro termine originariamente legato soltanto al New England che assumerà in seguito un significato più generale.]

L'Acadia ritornerà in mano francese nel 1670.

Da questo momento il flusso delle pellicce verso il Canada corre sulle acque del fiume Ottawa, in direzione di Montréal, ed è condotto principalmente dagli Ottawa e dai Wyandot.
Per rafforzare la loro alleanza i francesi costruiscono vari posti di commercio in pieno territoio ojibwa.

nuova guerra franco-spagnola (1653-59);
[Gli inglesi si alleano alla Francia nel 1657 mentre i Paesi Bassi rimangono neutrali.]

 

 


1654
Repubblica delle Province Unite
[sette province settentrionali]

[Lo statolderato è stato eliminato nel 1650 e sarà ristabilito solo nel 1672.]

Gran pensionario
Jan de Witt (1652 - 1668),
borgomastro di Dordrecht (fino al 1666)
[Responsabile della politica estera.]
1654
Prima guerra anglo-olandese (1652-54): le armate navali olandesi, già vincitrici contro la Spagna e guidate da ammiragli come Martino van Tromp, sono ripetutamente battute dalle britanniche guidate da Robert Blake.
Jan de Witt firma la pace con cui accetta il "Navigation Act" che esclude il naviglio olandese dai porti inglesi;
fedele ai principi pacifisti e moderati della borghesia olandese, si preoccupa di consolidare il regime repubblicano stroncando eventuali tentativi autoritari degli Orange


1654
Paesi Bassi
[dieci province meridionali]
Leopoldo Guglielmo d'Absburgo
Albero genealogico

(† 1662)
figlio dell'imperatore Ferdinando II e di Maria Anna di Baviera († 1616);
arciduca d'Austria;
1621-62, governatore dei Paesi Bassi;




1654
nuova guerra franco-spagnola (1653-59);
[Gli inglesi si alleano alla Francia nel 1657 mentre i Paesi Bassi rimangono neutrali.]


1654
Inghilterra e Scozia

Rivoluzione inglese [1640-60]
- dal 1649 non c'è più la monarchia -

 

lord protettore dell'Inghilterra
O. Cromwell
(1653 - 1658)

1654

 

Un prete cattolico, tornato in segreto dall'esilio, viene giustiziato. Ciò dimostra che le antiche leggi crudeli non sono dimenticate.
I meembri della Chiesa episcopale nulla hanno da temere personalmente ma sono molto depressi. Però oltre alla Chiesa di stato, al cui stabilimento lavorano molte commissioni ufficiali, si mantengono in piedi molte sètte autonome. Purché non tentino nulla di rivoluzionario non vengono molestate.
Gli anabattisti e i cosiddetti partigiani della Quinta Monarchia hanno la facoltà di raccoglersi in comunità. Coi quaccheri, a cui lo stesso O. Cromwell non era inizialmente propenso a concedere tolleranza, finisce per intendersi dopo aver conferito con il loro capo Giovanni Fox.
E, dopo le trattative intercorse fra lui e il dottissimo ebreo Manasseo Ben Israel, riesce ad ottenere anche per gli israeliti, cacciati in massa sotto Edward I, una parziale riammissione in Inghilterra.
La bestemmia e l'ateismo rimangono impuniti. Né si fanno più liste di eretici, anzi Giovanni Biddle viene prosciolto.
La costituzione che O. Cromwell accetta quale re d'Inghilterra si informa sia alla istituzione di un Chiesa ufficiale, sia alla tolleranza, agli stessi principi quindi della vecchia costituzione protettorale.

 

 

SCOZIA
-
-
-
-
1654
-
 
IRLANDA
-
-
-
-

1654
«segue da 1652»: i proprietari irlandesi vengono deportati nella regione occidentale del Connaught:
[solo parzialmente saranno risarciti alla restaurazione da Charles II] «segue 1689»

 
Nord America
-
-
-
-

1654
1ª Guerra anglo-olandese (1652-54): il Connecticut conquista il forte olandese di Hartford, mentre, agli ordini di O. Cromwell, il nevenglander Robert Sedgwick conquista l'Acadia a dispetto del fatto che la Francia non partecipi alla guerra.

nuova guerra franco-spagnola (1653-59);
[Gli inglesi si alleano alla Francia nel 1657 mentre i Paesi Bassi rimangono neutrali.]



VIRGINIA
Governatore
-
-

1654
-






MARYLAND [Dal nome della regina Enrichetta Maria]
Governatore
-
-

1654
-

Nel Maryland, l'intolleranza protestante cambia la situazione. Dopo la caduta di Charles I, i puritani del Maryland forti dell'appoggio di O. Cromwell e poi di Guillaume d'Orange, e protetti dalle leggi della madrepatria cominciano a perseguitare i cattolici.
Presi anche i puritani dallo scrupolo di formare un governo prettamente puritano e incoraggiati dal trionfo della rivoluzione puritana in Inghilterra, e con l'appoggio e il plauso dei loro correligionari inglesi, si ribellano all'autorità di Cecilius Calvert, 2° lord Baltimore, e s'impossessano del potere.
Dopo aver deposto lord Cecil Calvert, 2° lord Baltimore, un gruppo di stranieri divenuti padroni assoluti del governo, impone la propria legge.
Molti coloni sono costretti ad abbandonare la terra dei loro padri; di questi alcuni si rifugiano in Pennsylvania altri discendono nella Louisiana ma la maggior parte si fa protestante, tanto che, al tempo della guerra d'indipendenza, i cattolici saranno soltanto un ottavo della popolazione.
I puritani si valgono quindi per abolire senz'altro il Maryland Toleration Act e per sostituirvi l'Act Concerning Religion, nel quale, dopo aver proclamato anch'essi che la più larga libertà religiosa sarà riconosciuta a tutti i professanti il cristianesimo, stabiliscono però che tale libertà non possa estendersi ai papisti, ai prelatisti (cioè episcopalisti o addetti all'alta Chiesa d'Inghilterra) ed a coloro che pur professando la fede in Cristo commettono atti licenziosi.






NEW ENGLAND [Confederazione dal 1643]
Governatore
-
-

1654
-

 


MASSACHUSETTS
Governatore
-
-

1654
-

PLYMOUTH
Governatore
-
-

1654
-

 


NEW HAVEN
Governatore
-
-

1654
-

CONNECTICUT
Governatore
-
-

1654
-

RHODE ISLAND
[Considerato dai vicini vergognosamente liberale, viene lasciato fuori dalla Confederazione del NEW ENGLAND.]
Governatore
-
-

1654
-



 


1654
REGNO di DANIMARCA e di NORVEGIA
Federico III
Albero genealogico
(Haderslev 1609 - Copenaghen 1670)
figlio di Cristiano IV e di Anna Caterina di Brandeburgo;
1618-48, guerra dei trent'anni;
1648-70, re di Danimarca e di Norvegia;





1654
-
NORVEGIA
1654
-
ISLANDA
1654
-

 

1654
REGNO di SVEZIA
Cristina
Albero genealogico
(Stoccolma 1625 - Roma 1689)
figlia di Gustavo II Adolfo e di Maria di Brandeburgo;
1632-54, regina di Svezia;
sotto la reggenza di un consiglio di aristocratici presieduto da Axel Oxenstierna;
1618-48, guerra dei trent'anni;
1635-48, guerra dei trent'anni: periodo franco-svedese;
1654
direttamente al potere dal 1644, è poco amata dal suo popolo per i suoi atteggiamenti intellettualistici; indotta anche da una grave crisi personale e religiosa, abdica in favore del cugino Carlo X Gustavo, lasciando subito dopo la Svezia, e abbracciando a Innsbruck in maniera solenne la fede cattolica;



Carlo X Gustavo
Albero genealogico
(Nyköping 1622 - Göteborg 1660)
figlio del conte palatino Giovanni Casimiro di Zweibrücken e di Caterina Vasa;
1654-60, re di Svezia;




1654
il paese usa le difficoltà della Polonia per avanzare dalla Pomerania posteriore fino a Cracovia;




1654
REGNO di PORTOGALLO
JOÃO IV [il Fortunato]
Albero genealogico

(Villa Vicosa 19 mar 1604 - Lisbon 6 nov 1656)
duca di Braganza (João II )
dal 1633 è sposato con Luisa de Guzman (1613-1666);
1640-56, re di Portogallo;
[incoronato 11.12.1640, in seguito alla rivoluzione]

1654
-

a

1654
REGNI DI SPAGNA, NAPOLI e SICILIA
Filippo IV
Albero genealogico

(Valladolid 1605 - Madrid 1665)
figlio di Filippo III e di Margherita d'Austria;
1615, sposa Isabella di Borbone, figlia di Enrico IV re di Francia;
1621-1665, re di Spagna;
1621-1665, re di Napoli e Sicilia;
- 1618-48, guerra dei trent'anni: accanto agli Absburgo;
[ciò aggraverà, rendendolo poi irreversibile, il declino della potenza spagnola.]
- 1623-26, guerra di Valtellina;
- 1627-31, guerra per la successione al trono di Mantova;
dal 1651 la Catalogna è completamente pacificata;

Primo ministro
Luis Méndez de Haro
(1643 - ?)
1654
[si sta compiendo il processo di progressiva decadenza della potenza spagnola]
Francesco Barberini Albero genealogico invia a Madrid mons. F. Mancini per chiedere, con l'aiuto del nunzio, la restituzione dei beni nella Lombardia spagnola;



NAPOLI
Viceré
duca d'Arcos
(? - ?)
Nunzio apostolico
-

1654
-


SICILIA
Viceré
-
1654
-
a





1654
SAVOIA
Carlo Emanuele II
Albero genealogico

(Torino 1634-1675)
figlio di Vittorio Amedeo I e di Maria Cristina di Borbone-Francia;
1638-75, principe di Piemonte
conte di Aosta, Maurienne, Nizza e Asti
marchese di Saluzzo
duca di Savoia
;
1638-75, re di Cipro e Gerusalemme (titolare);
a quattro anni, sotto la reggenza della madre (Madama Reale) fino al 1648 e poi ancora a lei soggetto fino alla sua morte nel 1663;

 

 

1654
-

 


1654
REPUBBLICA DI GENOVA
[Denominazione ufficializzata nel 1528 per iniziativa di Andrea Doria]
Gerolamo De Franchi
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di
1652 8 set - 8 set 1654, doge di Genova;


Alessandro Spinola
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di
1654 9 ott - 9 ott 1656, doge di Genova;


1654
-

 

1654
ducato di Mantova e del Monferrato
Carlo II
Albero genealogico

(1629 - 1665)
figlio di Carlo II e di Maria Gonzaga († 1660);
1631-54, duca di Mayenne;
1637-59, duca di Nevers e di Rethel;
1637-65, duca di Mantova e del Monferrato;
[Dal 1649 è sposato con Isabella Klara d'Habsburg, figlia di Leopoldo del Tirolo.]



1654
-


 

1654
REPUBBLICA DI VENEZIA
"La Serenissima"
Francesco da Molin
Albero genealogico

(Venezia 21 apr 1575 -– Venezia 27 feb 1655)
figlio di Marino e Paola Barbarico;
1646-55, doge di Venezia; [99°]

 

- nunzio pontificio: Francesco Vitelli (? - ?)
- ambasciatore di Spagna: marchese de la Fuente (1642 - ?)
- ambasciatore di Francia: René II d'Argenson ( 1651-55 )

1654
Gennaio
28
, mons. Alfonso Litta, arcivescovo di Milano, spiega al card. Francesco Barberini quali sono gli ostacoli che gli impediscono di inviare a Venezia il "santo" Giacomo Filippo Casolo; lo prega vivamente di non insistere e di lasciar perdere, per evitare «lacerationi» e «sconcerti inevitabili» fra i fedeli milanesi.
In realtà sono i maggiori ministri dello Stato e lo stesso governatore con la sua consorte ad impedire un allontanamento di Giacomo Filippo Casolo, perché vogliono che egli continui a governare le congregazioni milanesi. Aggiunge inoltre che il governatore, essendo Giacomo Filippo Casolo un laico e quindi sottoposto alla regia giurisdizione, egli difenderebbe le sue prerogative anche usando la mano forte.
Nella trattativa per il ritorno dei gesuiti a Venezia si è quindi prospettata anche una mediazione spagnola attraverso l'intesa tra il gruppo veneziano, il vertice della Compagnia ed i notabili milanesi. Ma questo non avviene perché i veneziani hanno già coinvolto i Barberini e la Francia.
Venezia torna a chiedere aiuti straordinari alla Spagna poiché i turchi stanno sferrando un'offensiva nel Mediterraneo e in Terraferma minacciano la Dalmazia.
La consulta di Madrid risponde che Sua maestà, nonostante le guerre in corso, non ha mai trascurato di aiutare la Repubblica, ma non per questo desistono alcuni principi cristiani dall'aggredire i suoi regni.
[Comunque, nell'interesse comune, la Spagna contribuisce con lo stesso apporto offerto dal papa, dall'imperatore e dal re di Francia… con l'aggiunta di un terzo.]
In Senato, nei primi mesi dell'anno, c'è un altro tentativo di affontare la questione dei gesuiti. Approfittando della sua settimana se ne fa promotore Giacomo Badoer il quale tenta, senza successo, di giustificare con l'aumento del valore del denaro il fatto che l'offerta dei padri si sia bloccata sulla cifra di 150 mila scudi. Poiché da Roma non giunge un adeguato rialzo all'offerta [così riferisce il marchese de la Fuente a Madrid], un gruppo di senatori, e cioè Giovanni Pesaro, Giovan Battista Nani, Girolamo Bragadin e lo stesso Giacomo Badoer si dicono disposti a raccogliere tra i fautori del ritorno dei padri il denaro mancante.
Ma è ancora la Santa Sede a rallentare il ritmo del «negotio», sebbene i Barberini abbiano appena donato la somma di tremila scudi (figurano ancora tra i sostenitori più generosi della Repubblica).
[Gli spagnoli offrono 30 mila pezze da otto; il duca di Modena 8 mila scudi per la leva dei soldati, oltre ad inviare cento condannati al remo; 10 mila scudi «altra persona ecclesiastica che vuole occulto il suo nome».

Aprile
18
, l'ambasciatore francese René II d'Argenson, dà per imminente la caduta di Candia nelle mani dei turchi; egli comunica a Parigi che la situazione della Serenssima è molto grave e che molti ora cercano di avvantaggiarsi il più possibile con serio danno dell'interesse pubblico.
Nelle lettere successive, oltre a riferire alla corte di Parigi le sue impressioni sul suo recente viaggio in Terraferma e che a suo parere le fortezze non possono dare sicurezza a Venezia, non nasconde la sua antipatia per la classe politica veneziana. Confessa pure che, posto in condizione di dover scegliere il governo sotto cui vivere, non si sottometterebbe mai a una Repubblica, dove l'arroganza della «gens de robbe» è intollerabile. Comprende quindi l'odio di tante antiche e gloriose famiglie verso i patrizi veneziani, che dagli infimi loro ranghi sono riusciti ad attribuirsi la supremazia.
Ma le grandi case senatorie – aggiunge – sono odiate pure nella stessa Dominante, soprattutto dalla nobiltà minore. In alcuni quartieri, ad esempio Castello, dove i banditi sono soliti trovare riparo impunemente, il governo non riesce a far valere la sua autorità e i soldati vengono respinti. Non si interviene in forze per paura di innescare una ribellione che possa poi dilagare anche nell'Arsenale. Un viaggio nelle terre più a Oriente, gli hanno consentito di appurare che le maggiori famiglie di Treviso sono «per l'aquila imperiale» e quando questa fosse forte abbastanza da prendere l'iniziativa si schiererebbero apertamente al loro fianco. Quanto ai popoli del Friuli, confinanti con i domini dell'arciduca di Innsbruck, Venezia se ne garantisce la fedeltà badando a non appesantire troppo la pressione fiscale. Spende però somme ingenti per le fortificazioni di Palmanova che in una situazione di reale emergenza risulterebbero inutili.

Settembre
l'ambasciatore francese René II d'Argenson, racconta di aver stretto amicizia con un nobile di casa Tiepolo e che anche lui, come in generale tutti veneziani, non è abituato a intrattenere gli stranieri… ma l'interesse si risveglia quando viene toccato l'argomento dell' «esilio» dei gesuiti: da quando sono stati banditi si dice che le scienze se ne siano andate con loro.

Ottobre
10
, l'ambasciatore francese René II d'Argenson, racconta l'agonia del vecchio senatore Badoer il quale, in preda alle allucinazioni, gridava che la Repubblica era perduta.
30, il marchese de la Fuente, da Venezia, comunica che il Barberini ha offerto al Sagredo dai duemila ai tremila frati. Poi ha corretto il tiro dicendo che non aveva inteso si volessero impiegare come soldati, ma come ospedalieri e cappellani.
Tuttavia, come riferito a Madrid dal duca di Terranova, ambasciatore spagnolo a Roma, le cose stavano diversamente: l'iniziativa della "crociata" era stata proposta dal Sagredo ma il vero ideatore era stato il card. Francesco Barberini il quale, avvalendosi del suo titolo di cardinale protettore dei francescani, intendeva «tener dipendente la Repubblica da questa pretesa per i suoi fini particolari».

CANDIA
guerra di Candia (1645-69): la città di Candia è sotto assedio dei turchi.

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1654
ducato di Parma e Piacenza
Ranuccio II Farnese

(Casalmaggiore 1630 - Parma 1694)
figlio di Odoardo I e di Margherita de' Medici (1612-79);
1646-94, duca di Parma e Piacenza;
1646-2.9.1649, duca di Castro e Ronciglione;

 

 

1654
-

 

1654
ducato di Modena e Reggio
Francesco I d'Este
Albero genealogico

(Modena 1610 - Santhià 1658)
figlio di Alfonso III e di Isabella di Savoia;
1629-58, duca di Modena e Reggio;

 

 

1654
-


 

 

1654
Granducato di Toscana
Ferdinando II de' Medici
Albero genealogico
(Firenze 1610 - 1670)
figlio del granduca Cosimo II e della granduchessa Maria Maddalena d'Austria;
1621-70, granduca di Toscana;

 
1654
-


 



Bernoulli, Jakob I (Basilea 1654 27 dic - 16 ago 1705) matematico svizzero;
[Il più celebre in una famiglia di ben 8 matematici famosi:
- due fratelli: Johann I (Basilea 1667-1748) e Nikolaus (?-?);
- tre nipoti (figli di fratelli): Nikolaus I (Basilea 1687-1759), Nikolaus II (Groninga 1695-Pietroburgo 1726), Johann II (Basilea 1710-1790);,
- due figli di un nipote: Johann III (Basilea 1744-Berlino 1807), Jakob II (Basilea 1759-Pietroburgo 1789) .]

1687, professore di matematica all'università di Basilea;
fondatore della teoria delle probabilità e formulatore (è ancora incerto) della legge di grandi numeri;
Ars coniectandi (1713, postumo, a cura del nipote Nikolaus I).

Bourbon, Louis-Joseph de – duca di Penthièvre e di Vendôme (Parigi 1654-Vinaroz 1712) politico francese;
[Figlio di César Monsieur (1594-1665) Albero genealogico.

] .

Dacier, Anne (Preully-sur-Claise, Indre-et-Loire 1654-Parigi 1720) scrittrice francese;
[Figlia del filologo Tanneguy-Lefebvre e moglie di André Dacier.]
Editò Floro, Ditti Cretese, Aurelio Vittore, Eutropio;
Tradusse Terenzio, nonché l'Iliade in prosa (1699) e l'Odissea (1708)
Sulle cause della corruzione del gusto (1714, apologia di Omero).

K'ang-hsi (n. 1654-m. 1722) secondo imperatore cinese della dinastia mancese regnante dal 1662; autore del Santo editto (sedici massime morali), incoraggiò le arti e la letteratura ed ordinò la compilazione del grande dizionario che porta il suo nome e di una grande enciclopedia in 5000 volumi o fascicoli (pari ad un centinaio di grossi volumi a stampa di oggi);
1681, si impadronisce dello Yünnan;
1683, si impadronisce di Formosa;
1689, stipula con i russi, dei quali ferma l'infiltrazione nel bacino dell'Amur, il trattato di Nercinsk;
1692, autorizza il culto pubblico della religione cattolica e ammette nel paese i gesuiti, dei quali utilizza le conoscenze tecniche impiantando, fra l'altro, un rilevamento cartografico dell'impero;
1696, assicura il suo protettorato sulla Mongolia orientale; apre la Cina all'influenza buddhista ed europea ed allaccia relazioni diplomatiche con l'Olanda e il Portogallo.

Lancisi, Giovanni Maria (Roma 1654-1720) anatomista e igienista italiano;
1685, ottiene la cattedra di anatomia all'Ospedale della Sapienza;
1696, ottiene la cattedra di medicina teorica;
De motu cordis et aneurysmatibus (iniziato nel 1700, ma pubblicato nel 1728)
1702-18, ottiene la cattedra di medicina pratica.

Mothe-Houdancourt, Charlotte-Éléonore Magdeleine de la (1654 - Château de Glatigny, Versailles 13 dicembre 1744) nobildonna francese;
[Figlia cadetta delle tre figlie di Philippe de la Mothe-Houdancourt, duca di Cardone, maresciallo, pari di Francia, e di Louise de Prie († 1709), marchesa di Toucy, governante degli enfants royals di Francia.]

Varignon, Pierre (Caen 1654-Parigi 1722) matematico e fisico francese, di origini modeste;
1682, ottiene il grado di "maître ès arts" all'università di Caen;
1683, è ordinato sacerdote;
1686, si trasferisce a Praga;
Progetto di una nuova meccanica (1687, contenente l'enunciazione, contemporanea a quelle di I. Newton e di B. Lamy, del principio della composizione delle forze)
1688, è nominato "geometra" dalla Académie des Sciences e diviene professore di matematica al Collège Mazarino;
1704, occupa anche una cattedra al Collège Royal; rilevante il suo ruolo nella diffusione del calcolo differenziale e integrale.

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«segue da 1653»
1654,

«segue 1655»

Prima guerra del nord
1654-60

La Svezia ha dei gravi problemi economici; alla conclusione della guerra dei trent'anni Carlo X di Svezia, non avendo il denaro sufficiente per pagare l'esercito e volendo assicurarsi il dominio del Sund, assale, alleandosi al Brandeburgo, la Polonia e poco dopo la Danimarca; la situazione inizialmente favorevole alla Svezia viene rovesciata dall'intervento degli Asburgo e del Brandeburgo (inizialmente alleato di Carlo X) a fianco della Polonia; la Francia temendo che la Svezia perda la supremazia sul Baltico, interviene come mediatrice tra i belligeranti insieme all'Olanda e all'Inghilterra;
1660, si giunge ai trattati di Oliva (con la Polonia) e di Copenaghen (con la Danimarca) che sanciscono il trionfo della Svezia: Carlo X ottiene la Livonia, la Pomerania e la Scania.

Libri per l'infanzia

1654, viene stampato a Norimberga 
L'Universo figurato delle cose sensibili (il primo figurato per l'infanzia) di Comenio
1697, I racconti di mamma l'Oca, di Ch. Perrault
1699, Telemaco di Fénelon.

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