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Papa 1630, la sua famiglia acquista dai Colonna
il principato di Palestrina; «segue da 1622» «segue da 1622» «segue da 1627»
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ANNO 1630
– Aubray, Marie-Madeleine de –
marchesa di Brinvilliers
(Parigi 6 luglio 1630 – Parigi 17 luglio 1676) nobile e serial killer
francese;
Torna su[Primogenita dei sei figli di Antoine Dreux d'Aubray, un consigliere di Stato e luogotenente civile di Parigi; una famiglia appartenente alla nobiltà di toga. Coniuge: Antoine Gobelin, marchese di Brinvilliers, erede della famiglia produttrice degli arazzi Gobelins.] dopo aver condotto una vita dissoluta impara dal suo amante Godin de Sainte-Croix, un ufficiale di cavalleria del reggimento di Tracy, a maneggiare i veleni; [Assieme al suo amante – che, a sua volta, sembra abbia appreso tali conoscenze da un prigioniero italiano, un certo Exili (forse Nicolo Egidi o Egidio), durante la sua prigionia alla Bastiglia, che a sua volta gli avrebbe dato l'indirizzo di un maestro-chimico, Christophe Glaser, che ha il negozio nel "Jardin royal des plantes" – ella, dopo aver acquistato delle fiale presso Christophe Glaser, sperimenta gli effetti dell'arsenico su alcuni propri famigliari avvelenando poco a poco il padre (1666) e i due fratelli (1670) allo scopo di eliminare gli ostacoli al suo legame ed assicurarsi l'eredità famigliare. L'autopsia rivela la causa della morte ma gli autori materiali non sono sotto inchiesta. I due amanti cercano poi di uccidere anche una sorella, una cognata, una nipote e il marito Antoine Gobelin. Dopo alcuni presunti tentativi di avvelenamento di suo marito e del suo stesso amante, il primo si ritira nelle sue terre in provincia e il secondo prende paura e racchiude delle prove di colpevolezza della sua amante in una cassetta «à n'ouvrir qu'en cas de mort antérieure à celle de la Marquise».. Anche se mancano dettagli autentici sulla vita di Exili, la tradizione gli attribuisce l'avvelenamento a Roma di Olimpia Maidalchini, la cognata di papa Innocenzo X. In seguito, è diventato un uomo d'onore di Cristina, regina di Svezia, il cui piacere per la chimica ha influenzato questo incontro. Nel 1663, la sua presenza in Francia suscita la diffidenza del governo francese e viene imprigionato alla Bastiglia. Qui conosce, forse, il cavaliere Godin de Sainte-Croix a cui trasmette alcuni segreti. Dopo tre mesi di prigionia, alcune persone influenti ne ottengono la liberazione ed egli lascia la Francia per l'Inghilterra. Nel 1681 egli è di nuovo in Italia dove sposa la c.ssa Fantaguzzi, cugina di 2° grado di Franceesco II, duca di Modena.] 1672, 31 luglio, Godin de Sainte-Croix muore di morte naturale o forse durante un esperimento; il suo laboratorio viene perquisito e in un cofanetto vengono trovate le lettere dei due amanti; scoppia l' "Affaire des Poisons". – Barrow, Isaac (Londra 1630-1677) professore inglese; maestro e predecessre di I. Newton nella cattedra poi occupata da quest'ultimo. [Il suo nome si cita assieme a quello di E. Torricelli per il teorema fondamentale del calcolo integrale.] – Cavendish, Henry – secondo duca di Newcastle-upon-Tyne (24 giugno 1630 - 26 luglio 1691), politico inglese; [Conosciuto come visconte Mansfield sino al 1676.] Una volta ereditato il titolo paterno, entra a far parte del Parlamento come rappresentante del Derbyshire e del Northumberland; 1677, è nominato cavaliere dell'Ordine della Giarrettiera da re Charles II. – Clifford di Chudleigh, Thomas (Ugbrooke, Devonshire 1630-1673) politico inglese; 1660, eletto al parlamento, politicamente vicino a lord Arlington, contribuisce alla caduta di E.H. Clarendon e al rafforzamento del potere assoluto di Charles II; 1669, ministro del tesoro e tesoriere della casa reale, è uno dei principali esponenti del "ministero della Cabala" e uomo di fiducia del re; 1670, unico, assieme a lord Arlington, a conoscere i termini del trattato segreto di Dover, di cui è pure firmatario; favorisce l'entrata in guerra dell'Inghilterra contro l'Olanda; convinto assertore della tolleranza religiosa, insiste presso il re per il mantenimento della "Dichiarazione di indulgenza"; l'emanazione del Test Act (Atto di prova) lo costringe ad abbandonare la vita pubblica. – Foigny, Gabriel de (Ardenne 1630 ca-1692) frate francescano francese; costretto a dismettere la tonaca per il suo comportamento scandaloso, si converte al calvinismo e si trasferisce a Ginevra; cacciato anche da questa città, continua a tenere, nonostante il matrimonio e un incarico di insegnante, un comportamento singolare ed eccentrico provocando le ire dei benpensanti; Les aventures de Jacques Sadeur dans la Découverte de la Terre Australe (1676, romanzo utopico, uscito anonimo, nel quale viene descritta la vita di un popolo di ermafroditi, senza leggi, né governanti, né padroni) scoperto dalla censura di Ginevra, dove è ritornato a risiedere, è costretto alla ritrattazione; dopo aver sedotto una cameriera, fugge con lei in Francia; 1692, muore in un convento. – Leti, Gregorio (Milano 1630-Amsterdam 1702) scrittore italiano, calvinista; agente segreto dei Medici, della Repubblica di Venezia e del governo francese, fu in violenta polemica con Roma; Opere giovanili «delicta iuventutis…»: Il letto fiorito, La rocca assediata, Il puttanismo moderno (si enuncia per la prima volta in Europa la necessità di un «regolamento»), Il puttanismo di Roma e Il conclave delle puttane (1660, anonima e senza luogo di edizione, opera unica con il vero titolo: Il puttanismo romano o vero Conclave generale delle Puttane della Corte per l'elettione del nuovo Pontefice; un'edizione del 1668, sempre anonima e senza luogo di edizione, è stata attribuita ad un ignoto Baldassarre Sultanini (non è uno pseudonimo del Leti, contrariamente a quanto asserisce J. Gay nella famosa Bibliographie des ouvrages relatifs à l'amour), Il parlatorio delle monache, Il ruffianismo del Gobbo di Rialto (imitatore ed antagonista del celebre Pasquino, era l'avversario naturale della Curia romana; opera introvabile), etc. Lettere politiche e istoriche (1668) Vita di Sisto V (1669) Ragguagli istorici e politici (1698) La vita di Pietro Giron duca d'Osuna (1699) Vita di Carlo V (1700, in 4 vol.). – Maggi, Carlo Maria (Milano 1630-1699) poeta e commediografo italiano; vedi Vita di Carlo Maria Maggi (1700, di L.A. Muratori) Libretti per musica: Lucrina (1666) Bianca di Castiglia (1674) Affari e amori (1675) Commedie in dialetto milanese: Il manco male (1695) Il barone di Birbanza (1697) I consigli di Meneghino (1697) Il falso filosofo (1698) Il concorso de' Meneghini (1698 o '99, atto unico) Rime milanesi (1701, postume). – Mora, Gian Giacomo (m. Milano 1630) barbiere milanese accusato, durante la peste del 1630, di aver fornito sostanze «pestifere» agli untori, viene torturato (assieme ad altri, tra cui il commissario di sanità G. Piazza, suo principale accusatore) e quindi giustiziato il 2 agosto. – Razin, Stepan Timofeevic detto Sten'ka Razin (Zimovejskaia 1630 ca-Mosca 1671) capo cosacco; capeggiò i cosacchi del Don, per i quali compì missioni diplomatiche presso i calmucchi e spedizioni militari contro il khanato di Crimea; 1667, organizza una banda di cosacchi a cui si uniscono anche numerosi contadini e servi della gleba, e si dà a razziare la regione del Volga ostacolando i traffici russi verso la Persia; 1668-69, saccheggia la costa persiana del mar Caspio; 1670, primavera, fomenta una rivolta contro i boiari, impadronendosi di Tzaaricyn, Astrahan, Saratov e Samara; alle sue forze si uniscono poi minoranze di calmucchi e tatari, cosicché la rivolta dei cosacchi si tramuta in una grande insurrezione contadina, la cui influenza giunge sin nella Russia centrale e settentrionale; autunno, quando sta marciando su Mosca, viene però fermato dall'esercito russo comandato dal principe J. Barjatinskij che infligge alle sue bande una decisiva sconfitta davanti a Simbirsk, liberando la città dall'assedio; 1670-71, una terribile carestia che imperversa nelle regioni infestate dalle sue bande, dà il colpo di grazia alla rivolta; 1671, primavera, si rifugia nella regione del Don, ma viene catturato dall'aristocrazia cosacca e consegnato ai russi: condannato a morte, viene squartato assieme al fratello. Sempre vivo il suo ricordo in molte canzoni popolari. |
«segue da 1629» «
bucanieri » 1630,
avventurieri europei, stabilitisi nelle Antille, fissano nell'isola
di Tortuga la loro base per il rifornimento illegale di carne affumicata
(da un'arte appresa dagli indigeni) alle navi in transito in quella
zona; Compagnia
della Fede Cattolica «segue
da 1581» |
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