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Papa
Clemente VIII

(1592-1605)

Luglio
7
, soddisfatto della riforma della Stampa attuata a Venezia dal Senato, il papa promulga anche il nuovo messale, negli stessi termini del breviario.
La bolla di promulgazione si sofferma sugli errori individuati in quella e in altre stampe:
- mutamenti nell'ordine delle epistole e dei passi evangelici da leggersi dal pulpito,
- sostituzione di testi non autorizzati nell'introito, nel graduale, nell'offertorio e così via.
La prima edizione viene stampata dalla Typographia Apostolica Vaticana, i Giunti ne tirano una veneziana perfettamente conforme e altre ne seguono.

Gesuiti

«segue da 1603»
[col generale C. Acquaviva (1581-1615) si potenzia la compagnia]
1604, continua la guerra letteraria in atto: Louis Richeome pubblica Plainte apologétique pour la Compagnie de Jésus una risposta al Franc et véritable… di A. Arnauld, mentre il gesuita belga Charles Scribani pubblica Amphiteatrum honoris, in quo calvinistarum in Societatem Iesu criminationes jugulantur.
Charles Du Moulin pubblica Consilium super commodis vel incommodis novae sectae seu factitiae religionis Jesuitarum.
I gesuiti assumono la direzione del "collegio dei nobili" di Parma e ne creano un altro a Brescia.
A Parma Antonio Possevino ridelinea con i suoi scritti il programma, già prospettato a Gregorio XIII, della creazione di un "Seminario militare" che:
- si rifa in parte al programma educativo del futuro governor delineato da Th. Elyot,
- non si discosta in modo significativo da quel "cittadino della repubblica" di Ansaldo Cebà,
- dalla soluzione suggerita da François de la Noue per l'educazione dei giovani gentiluomini francesi.
[vedi Domicilia]
«segue 1605»

ANNO 1604





1604
Unione Elvetica
Confederazione dei tredici cantoni elvetici:

CATTOLICI
- Uri (1291),
- Schwyz (1291),
- Unterwalden (1291),
- Lucerna (1332),
- Zug (1353),
- Glarus (1353) [in parte],
- Friburgo (1481),
- Soletta (1481).

PROTESTANTI
- Zurigo (1351),
- Berna (1353),
- Glarus (1353) [in parte],
- Basilea (1501),
- Sciaffusa (1501),
- Appenzell (1513).

1604
-

 




1604
Sacro Romano Impero
Rodolfo II
Albero genealogico

(Vienna 1552 - Praga 1612)
primogenito di Massimiliano II e di Maria d'Absburgo figlia di Carlo V;
1572-1608, re d'Ungheria;
1575-1611, re dei romani e di Boemia;
1576-1608, arciduca di Alta e Bassa Austria, Carinzia, Stiria e Carniola
1576-1612, imperatore del Sacro Romano Impero;



1604
-
I crediti spagnoli della Compagnia Fugger ammontano a quasi 6 milioni di ducati. Nella terza bancarotta di stato, decretata alcuni anni prima in Spagna, i Fugger sono interessati con più di 3 milioni. Ben presto essi hanno bisogno annualmente di oltre 200.000 fiorini per pagare gli interessi dei loro debiti.

Quando il re intende aggiungere agli articoli della Dieta di Presburgo un 22° articolo, ove egli dice di voler restituire la Chiesa cattolica in tutte le sue tradizionali prerogative, la nobiltà ungherese, condotta da Stefano Bocskai, principe di Transilvania, proclama la perfetta parità delle confessioni cattolica, luterana e riformata.



1604
ducato di Stiria e di Tirolo
Ferdinando II
Albero genealogico

(Graz 1578 - Vienna 1637)
figlio di Carlo d'Absburgo duca di Stiria e di Maria Anna di Baviera;
1596-1637, duca di Stiria e di Tirolo;



1617-37, re di Boemia;
1618-37, re d'Ungheria;
1619-37, imperatore del Sacro Romano Impero;




1604
-


 

1604
ducato di Baviera
Albero genealogico

(Monaco di Baviera 1573 - Ingolstadt 1651)
figlio di Guglielmo V e di Renata di Lorena;
1597-1623, duca di Baviera;



1623-51, primo principe elettore di Baviera e depositario dell'Alto Palatinato;

1604
Palatinato
Federico IV [il Giusto]
Albero genealogico

(Amberg 1574 - Heidelberg 1610)
figlio di Ludovico VI e di Elisabetta di Assia-Kassel;
1583-1610, elettore del Palatinato;



1604
REGNO di SVEZIA e REGNO di POLONIA
Sigismondo III Vasa
Albero genealogico

(Stoccolma 156 6- Varsavia 1632)
figlio di Giovanni III di Svezia e di Caterina Jagellona, sorella di Sigismondo II Augusto;
1587-1632, re di Polonia;
1592-1604, re di Svezia;
dal 1598 in Svezia ha abdicato in favore del figlio Ladislao, che ha come reggente lo zio Carlo di Ludermania;


POLONIA

1604
-


SVEZIA

1604
1600-11, prima guerra svedese contro la Polonia (iniziata proprio dal reggente, zio del re, Carlo di Ludermania);


 

 


 

1604
IMPERO OTTOMANO
Ahmet I
Albero genealogico

(1590 - 1617)
figlio di Mehmet III
1603-17, sultano;
[è il primo sultano ad accedere al trono prima di aver raggiunto la maggiore età.]




Gran Visir
-

1604
nella secolare guerra contro l'impero absburgico è dapprima appoggiato dagli ungheresi;



 

 



1604
RUSSIA
 



Russia
1598-1613
"periodo dei torbidi"


 
-
1604


 

 



1604
Francia e Navarra
Enrico di Navarra
Albero genealogico
(Pau 1553 - Parigi 1610)
figlio di Antonio di Borbone re di Navarra e di Giovanna d'Albret regina di Navarra, fu da quest'ultima educato alla fede calvinista;
1572-1610, re di Navarra;
1589-1610, re di Francia (Enrico IV);


Primo ministro
[Sovrintendente delle Finanze]
M. de Béthune
duca di Sully
(1597 - 1610)
Cancelliere-Guardasigilli
Nicolas Brulart de Sillery
(1604 - 1616)
Segretario di stato agli Affari Esteri
Nicolas de Neufville
signore di Villeroy
(1594 30 dic - 9 ago 1616);
 
1604
istituisce la paulette, una tassa mediante la quale gli acquirenti di pubblici uffici possono renderne il possesso ereditario; oltre che a impinguare le casse regie, lo sviluppo della venalità delle cariche (autorevolmente studiato da R. Mousnier) serve a dotare la monarchia di un personale giudiziario e amministrativo di origine borghese, legato ad essa per mentalità e interessi anche se geloso dei propri privilegi.
Viene avviata una politica che riconosce la Francia protettrice, nello stato ottomano, dei cattolici autoctoni e stranieri; tale politica è sancita nell'articolo V dei capitoli franco-turchi (che rinnovano il patto di amicizia stipulato nel 1535 tra Francesco I e Solimano il Magnifico), nel quale si possono trovare le origini del protettorato francese nel Medio Oriente.
[Non tutti gli storici sono d'accordo su questa "alleanza rinnovata", poiché nei primi due decenni del Seicento numerose iniziative sono intraprese dalla Francia per una guerra contro i turchi con lo scopo di smembrare lo stato ottomano.]

 
1604
ducato di Lorena e di Bar
Carlo III (o II) [il Grande]
Albero genealogico

(1542 - 1608)
figlio di Francesco I e di Cristina di Danimarca;
1545-1608, duca di Lorena e di Bar;


1604
-


1604
Repubblica delle Province Unite
[sette province settentrionali]
Maurizio
Albero genealogico

(Dillenburg, Nassau 1567 - L'Aia 1625)
secondogenito di Guglielmo I [il Taciturno] e di Anna di Sassonia;
1584-1625, statolder di Olanda, Zelanda e Utrecht;
[presidente del Consiglio di Stato.]




1618-25, conte di Nassau;
1618-25, principe di Orange;




1604
-


1604
Paesi Bassi
[dieci province meridionali]
Alberto d'Absburgo
Albero genealogico

(† 1621)
figlio dell'imperatore Massimiliano II e di Maria di Spagna († 1603), figlia di Carlo V - 15 figli;
arciduca d'Austria;
1599-1621, governatore dei Paesi Bassi;
[dopo aver sposato Isabella Clara Eugenia figlia di Filippo II ed erede dei Paesi Bassi.]




1604
-

 

 

1604
Inghilterra e Scozia
James VI
Albero genealogico

(Edimburgo 1566-Londra 1625)
figlio di lord Henry Stuart Darnley e di Maria Stuarda;
1567-1625, re di Scozia;
1603-25, re d'Inghilterra (James I);
[XXIV re d'Inghilterra da William [il Conquistatore]]

 

Primo lord
del Tesoro
[First Lord
of the Treasury
]
-
Cancelliere
dello Scacchiere
[Chancellor
of the Exchequer
]
-

1604

1604
REGNO di DANIMARCA e di NORVEGIA
Cristiano IV
Albero genealogico
(Frederiksborg 1577 - Copenaghen 1648)
figlio di Federico II e di Sofia di Mecklenburg;
1588-1648, re di Danimarca e di Norvegia;



1604
-
NORVEGIA
1604
-
ISLANDA
1604
-

1604
REGNO di SVEZIA
Carlo IX Vasa
Albero genealogico
(Stoccolma 1550 - Nyköping 1611)
figlio cadetto di Gustavo I e di Margherita Lauenhaupt;
1592, in lotta contro Sigismondo re di Polonia, divenuto il legittimo erede di Svezia;
1595, appoggiato dal popolo svedese, favorevole alla riforma protestante, è nominato reggente di Svezia dal Riksdag (parlamento) di Söderköping;
1598, sconfigge Sigismondo a Linköping;
1604-11, re di Svezia;
dopo aver accettato la corona governa con avvedutezza e decisione: apre tra l'altro il porto di Göteborg sul Baltico;


1604
-




1604
REGNI DI SPAGNA, NAPOLI e SICILIA
Filippo III
Albero genealogico

(Madrid 1578 - 1621)
figlio di Filippo II e della sua quarta moglie Anna d'Austria;
1598-1621, re di Spagna; [compreso Portogallo]
1598-1621, re di Napoli e Sicilia;


1604
dal 1601 continua l'assedio di Ostenda da parte degli spagnoli;
stipula a Londra la pace con l'Inghilterra, grazie anche alle favorevoli disposizioni di James I Stuart;
NAPOLI
Viceré
-
Nunzio apostolico
-

1604
-


SICILIA
Viceré
-
1604
-
a



 

1604
SAVOIA
Carlo Emanuele I
Albero genealogico

(Rivoli 1562 - Savigliano 1630)
figlio di Emanuele Filiberto [Testa di Ferro] e di Marguerite de Angoulême;
1580-1630, principe di Piemonte
conte di Aosta, Maurienne e Nizza
duca di Savoia
;
1580-1630, re di Cipro e Gerusalemme (titolare);
1588-1630, marchese di Saluzzo;

 

 

1604
il trattato di Lione (1601) con la Francia ha contribuito a spostare ulteriormente verso la pianura padana l'asse di gravitazione dello stato sabaudo


1604
REPUBBLICA DI GENOVA
[Denominazione ufficializzata nel 1528 per iniziativa di Andrea Doria]
Pietro (Sacco) de Franchi
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di
1603 26 feb - 27 feb 1605, doge di Genova;


1604
-

 

1604
ducato di Mantova e del Monferrato
Vincenzo I
Albero genealogico
(1562 - 1612)
figlio di Guglielmo I e di Eleonora von Habsburg;
1581, sposa Margherita Farnese († 1643) [annullato 1583];
1584, sposa Eleonora de' Medici († 1611).
1587-1612, duca di Mantova e del Monferrato;

1604
-

 

1604
REPUBBLICA DI VENEZIA
"La Serenissima"
Marino Grimani
Albero genealogico

(Venezia 1º lug 1532 - Venezia 25 dic 1605)
figlio di Girolamo e di Donata Pisani;
1595-1605, doge di Venezia; [89°]

 

- nunzio pontificio: Offredo Offredi (1598 8 ott - † giu 1605)
- ambasciatore di Spagna: ? (? - ?)

1604
Gennaio
10
, ottenuto dal Consiglio dei dieci maggiore autorità d'inquisire e di punire, il podestà di Brescia Giovanni Corner dimostra tutta la sua severità ed energia condannando alla decapitazione, fatto non comune, i nobili bresciani Giovan Battista ed Alessandro Schillini, per aver commesso una serie imponente di delitti nel Comune di Calvisano.
Per dar maggior efficacia alla repressione del banditismo, ha frequenti contatti con il podestà di Cremona, da cui ottiene l'estradizione di alcuni banditi.
Lo stesso giorno, con la seconda parte (legge) che sanziona il diritto dei laici sulle terre acquisite dalla Chiesa, i Pregadi rendono obbligatoria la propria autorizzazione per la costruzione di qualsiasi edificio di culto nel territorio del Dominio: l'intento è evidentemente quello di impedire la fondazione di nuove istituzioni ecclesiastiche e di porre un freno all'espansione di quelle già esistenti.

Febbraio
il Senato incarica Giovanni Corner di recarsi nel Comune di Asola, per porre fine alle numerose discordie che da anni lo travagliano. Per ricordare l'avvenimento, il Consiglio cittadino decreta di festeggiare ogni anno l'avvenuto ristabilimento della quiete.

Che Clemente VIII e i suoi consiglieri non abbiano colto appieno la nuova sensibilità del patriziato lo prova un episodio.
Un inquisitore forse non veneto, riferisce di una denuncia per eresia contro un «cavalier Michiel», con ogni probabilità Marchio di Benetto Michiel (1548-1606), diplomatico non di primo piano.
Il papa dà incarico all'inquisitore di Venezia di discutere riservatamente sul da farsi con il nunzio e il patriarca, senza informare gli "assistenti laici". I membri ecclesiastici del tribunale decidono che il patriarca avvicinerà Marchio Michiel, tentando dolcemente di persuaderlo a pentirsi dei suoi errori. In caso di resistenza si chiederanno istruzioni a Roma.
Ma nel delicato compito succede il nuovo patriarca Matteo Zane e la questione è lasciata cadere.

Viene bandita l'opera dell'eretico spagnolo in esilio Cypriano de Valera (1531-?), Dos tratados. El primero es del papa y de la su autoridad… El segundo es de la Missa… (En casa de Arnoldo Hatfildo [Londra], 1588; ristampato da Ricardo del Campo [cioè Richard Fiel, Londra], 1599).
All'inquisitore si raccomanda di non pubblicare un editto, ma di contattare personalmente i membri dell'arte della stampa.
Anziché procedere ad una notifica ufficiale e sottoscritta dai deputati laici, dunque, l'Inquisitore deve inviare un messo ad avvertire verbalmente della proibizione.
[vedi settima regola del concordato].
Ma perché questi sotterfugi in violazione del concordato?
Lo scritto di un eretico, stampato clandestinamente a Londra, ha tutti i requisiti per essere messo al bando. Il fatto è che Roma, nonostante l'evidente «contrarietà alla religione», teme l'opposizione dei patrizi ostili alla giurisdizione ecclesiastica, che negli anni immeditamente precedenti l'Interdetto si alternano nella carica di "assistenti laici" del Sant'Uffizio.
[Dopo l'Interdetto la Sede Apsotolica continuerà a preferire le pressioni dirette sui librai, che, come ammetterà esplicitamente, le evitano tante difficoltà.]

[Paul F. Grendler, L'Inquisizione Romana e l'Editoria a Venezia 1540-1605, Il Veltro Editrice, Roma 1983.]



 

1604
ducato di Modena
Cesare d'Este
Albero genealogico

(Ferrara 1562 - Modena 1628)
figlio di don Alfonso, un bastardo di Alfonso I, legittimato dall'imperatore ma non riconosciuto dalla corte di Roma;
1597-98, duca di Ferrara;
1597-1628, duca di Modena;
dal gennaio 1598 risiede a Modena dove ha portato con sé l'archivio, il museo e la biblioteca estense;

 

 

1604
-


 

1604
Granducato di Toscana
Ferdinando I
Albero genealogico
(Firenze 1549 - 1609)
figlio minore di Cosimo I;
1587-1609, granduca di Toscana;
continua l'indirizzo del padre, favorendo in particolare l'ascesa della città di Livorno sviluppandone gli impianti portuali;
 
1604
-

 

1604
ducato di Urbino
Francesco Maria II della Rovere
Albero genealogico
(n. 1548 - Casteldurante, oggi Urbania, Urbino 1631)
figlio di Guidobaldo II e di Vittoria Farnese;
1574-1631, duca di Urbino;
 
1604
-

 



Abati, Antonio (Gubbio 1604-Senigallia 1667) poeta e scrittore satirico italiano;
per quattro anni alla corte dell'arciduca Leopoldo d'Austria, ha viaggiato per lui in Francia e nei Paesi Bassi; fu poi nominato governatore dello Stato Pontificio alle Grotte, a Recanati e a Frascati;
Frascherie (1651, satire, misto di prosa e poesia, raccolte in tre "fasci").

Abbelli, Cesare (Bologna 1604-1683) poeta marinista italiano;
Il seno di Abramo (poema)
La Gerusalemme liberata (tragedia)
Rime.

Albert, Heinrich (Lobenstein, Turingia 1604-Königsberg 1651) poeta e musicista tedesco, attivo a Königsberg nell'ambiente di S. Dach e Roberthin, compose e musicò pregevoli Lieder, ispirati soprattutto al tema dell'amicizia.

Annese, Gennaro (Napoli 1604-48) capopopolo napoletano, il più autorevole dopo la morte di Masaniello (16 Luglio 1647), proclamò la repubblica di Napoli (23 ottobre 1648) ponendola sotto la protezione della Francia. Avendo però, in seguito al contrasto col duca di Guisa, favorito il ritorno degli spagnoli, fu accusato di tradimento e decapitato il 22 giugno 1648.

Aubignac, François Hédelin abate d' (Parigi 1604-Nemours 1676) letterato francese;
La pratique du théâtre (1657, La pratica del teatro)
Conjectures académiques (1664, Congetture accademiche)
Relation du royaume de coquetterie (1655, Relazione dal regno di civetteria)
Conseils d'Ariste à Célimène (1665, Consigli di Ariste a Celimene)
Macarise, ou la reine des Iles Fortunées (1663, Macarise, o la regina delle isole fortunate)
La Cyminde (1642)
Zénobie (1674).

Bocchini, Bartolomeo o Zan Muzzina di Valle Retirada (Bologna 1604-?) poeta e pittore italiano, rime in dialetto veneto e bolognese, importante per gli "zanni";
Del trionfo della Zagnara
Il trionfo di Scappino

Le pazzie de' savi ovvero il Lambertaccio (1641, poema eroicomico in 12 canti; risposta antimodenese (nei primi IV canti) alla Secchia rapita di A. Tassoni)
Corona macheronica (1648, in 2 parti).

Eliot, John (1604-90) laureato del Jesus College di Cambridge;
Bibbia (1663, traduzione in lingua india; stampata da Marmaduke Johnson il primo stampatore professionsita delle Americhe).

Elzevier, Lodowijk III o [Elzevir] (Utrecht 1604-1670) tipografo ed editore olandese, discendente di Lodowijk o Louis (1542-1617)
a cui succedette nel 1664 il cugino Daniel (1626-1680) che stampò oltre 200 edizioni (Th. Hobbes, J. Milton, F. Bacone, Cartesio, P. Gassendi ecc.).
Più ridotta la produzione delle sedi dell'Aja (1590-1665) e di Utrecht (1600-16 e 1667-75). Punto focale della letteratura europea grazie anche alla tolleranza olandese, editarono pure i Ragionamenti di P. Aretino, le Provinciales di B. Pascal, le opere di G. Boccaccio, T. Tasso e G. Galilei.
Le edizioni originali contrassegnate da varie marche tipografiche sono 1658, alle quali se ne aggiunsero circa 2800 eseguite con privilegio, dal 1665, per l'università di Leida. Vedi Pure Lodowijk I e Bonaventura.

Glauber, Johann Rudolph (Karlstadt, Germania 1604-Amsterdam 1670) chimico tedesco, scopritore del sal mirabile o sale di Glauber (solfato di sodio idrato), considerato un lontano precursore della produzione chimica industriale, anche se la sua opera conserva notevoli tracce di credenze mistiche e di linguaggio alchimistico.

Golaw, Salomon von o Friedrich von Logau (Brockut, Slesia 1604-Liegnitz, Breslavia 1655) poeta tedesco, socio della Fruchtbringende Gesellschaft (Società fruttifera), l'accademia tedesca più importante del tempo.
Epigrammi (ca 3000).

Graziani, Gerolamo (Pergola, Urbino 1604-1675) poeta italiano;
Il conquisto di Granata (1650, poema eroico-religioso) [Zatta, Venezia 1789]
La Cleopatra (1631 e 1653, contro la ragion di stato)
Cromuele (1671, tragedia anticlassicista).

Mairet, Jean (Besançon 1604-1686) drammaturgo francese, ambasciatore della Franca Contea presso la corte di Francia
1653, esiliato dal cardinale Mazarino;
Sylvie (1626, Silvia, nel gusto reso popolare da L'Astrea di Honoré d'Urfé)
Silvanire (1631, per la prima volta nella storia del teatro francese sono applicate le regole delle unità drammatiche)
Les galanteries du duc d'Ossonne (1632, Le galanterie del duca d'Ossonne)
Sophonisbe (1634, Sofonisba)
Marc-Antoine (1635, Marcantonio)
Le grand et dernier Soliman (1635, Il grande e ultimo Solimano)
L'illustre corsaire (1636-41, L'illustre corsaro)
Roland furieux (1636-41, L'Orlando Furioso).

Nassau-Siegen, Giovanni Maurizio di (Dillenburg 1604-Berg en Dal, Gheldria 1679) militare e politico olandese, a cui si deve la costruzione del Mauritshuis all'Aia;
1636, governatore generale della Compagnia delle Indie occidentali, difende gli stanziamenti olandesi in Brasile dagli attacchi portoghesi e ne triplica quasi l'estensione;
1644, poco sostenuto dalla madrepatria e attaccato poi dalla chiesa calvinista che non condivide i suoi metodi tolleranti, abbandona la carica e torna in Olanda, per cui dopo dieci anni il Brasile cade i mano portoghese;
1647, entra al servizio del Brandeburgo come governatore di Cleve, Mark e Ravensberg;
1652, è nominato principe dell'Impero.

Teyeda y Guzmán, Luis José de (Córdoba-Argentina 1604-80) poeta argentino;
El peregrino en Babilonia (poema autobiografico).

Wignerod, Marie-Madeleine de – dame di Combalet, duchessa d’Aiguillon (Glénay 1604 – Paris 1675) salottiera francese;
[Figlia di René de Wignerod e di Françoise du Plessis (sorella del card. Armand-Jean du Plessis, duca di Richelieu).
Coniuge: Antoine de Grimoard de Beauvoir du Roure, marchese di Combalet e nipote del duca di Luynes, per il quale ella nutre una tale avversionae che quando sarà ucciso all'assedio di Montpellier, nel corso della prima ribellione degli ugonotti, ella farà voto di non sposarsi mai più e di farsi carmelitana, per timore che, per qualche ragion di Stato, la si sacrifichi ancora.]

1632, Maria de' Medici avrebbe progettato di farla rapire nel corso di una passeggiata a Vincennes e di condurla nelle Fiandre dove la regina madre è rifugiata; lo scopo è di far pressione sul card. Richelieu per impedire l'esecuzione del duca di Montmorency;
1637, P. Corneille le dedica Le Cid, in omaggio alla protezione che ella gli ha dato durante la querelle du Cid;
1638, dopo aver fallito nei diversi progetti di matrimonio con le prime casate di Francia, il cardinale-ministro acquista il ducato d’Aiguillon per sua nipote che diventa dame d’atour di Maria de' Medici;
1642, dopo la morte del cardinale, ella eredita una parte dei suoi beni; tra questi, il castello di Rueil e il piccolo Luxembourg, ed impiega quasi tutta la sua fortuna ad alleviare i poveri e a fondare delle opere di carità;
1646, suo pronipote (di prozio) Armand-Jean de Vignerot du Plessis, governatore dell'Havre ma, per ragioni di età, posto sotto la sua tutela (1629-1646), le succede al comando militare della città;
1653, è nominata governatrice a vita;
1661, dà le dimissioni dalla sua carica;
ella sostiene attivamente la fondazione delle Missioni straniere di Parigi intervenendo presso il re e Roma; finanzia la fondazione dell'Hôtel-Dieu di Québec, il primo ospedale della Nouvelle-France, aperto nel 1639 dalla congregazione degli agostiniani della Misericordia di Gesù;
[Mentre J.-L. Guez de Balzac la chiama «la princesse au teint de safran», Tallemant des Réaux le consacra una delle sue Historiettes, dove evidenzia, tra l'altro, la sua avarizia, la sua devozione esagerata, la sua ambigua relazione con il card. Richelieu.]
1675, muore a Parigi.
[L'orazione funebre è pronunciata da Jacques-Charles de Brisacier, nella cappella delle Missions Etrangères a Parigi; un'altra orazione è pronunciata, il 12 agosto 1675 nella chiesa dei Carmelitani a Parigi, da V.-E. Fléchier.]

Williams, Roger (Londra 1604 ca-Providence, Rhode Island 1683) riformatore inglese, in polemica con John Cotton;
1627, si laurea a Cambridge dove ha compiuto gli studi;
1630, rinunciando alla carriera ecclesiastica, emigra a Boston, nel Massachusetts;
1635, espulso dalla colonia di Massachusetts Bay, perché in contrasto con le autorità locali,  si stabilisce sulla baia di Narragansett, in un luogo che egli battezza Providence, alleandosi con gli indiani narragansett; la colonia di Rhode Island che si costituisce attorno a questo nucleo, accoglie con tolleranza chiunque: qui fonda la prima "chiesa battista" americana;
1643-44, torna in Inghilterra ed ottiene dal "lungo parlamento" uno statuto per la colonia;
The Bloody Tenet of Persecution (1644, La sanguinaria dottrina della persecuzione per motivi di coscienza, in cui parla di "dottrina di sangue" e difende strenuamente la libertà religiosa)
1651-54, è nuovamente in Inghilterra;
1654-57, è governatore della colonia da lui fondata, di cui ha chiamato Providence la capitale, dalla quale non si allontana più fino alla morte, mantenendo sempre relazioni amichevoli con gli indiani.

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«segue da 1603»
1604,

«segue 1605»

Compagnia delle Indie Orientali
[Francia]

1604, viene costituita questa effimera compagnia ad opera di Gérard de Roy, su indicazione politica di Enrico IV.

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