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Il Viandante |
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Papa Gregorio XIII (1572-85) 1575, indice
il giubileo con la bolla Dominus ac Redemptor noster, con cui
si garantisce l'indulgenza plenaria a chi visita le quattro basiliche
maggiori (per i forestieri 15 giorni, per i romani 30); cardinali: «segue
da 1574» Fratelli boemi «segue
da 1548» |
ANNO 1575
– Antonio da Bienno (Val
Camune 1575-Brescia 1655 ca) frate cappuccino;
Torna su1599, veste l'abito cappuccino nel convento di Crema. – Basile, Giovambattista o Gian Alesio Abbattutis (Napoli 1575-Giugliano, Napoli 1632) poeta e novelliere italiano, autore di opere in lingua e in dialetto; amico di Giulio Cesare Cortese [vedi sotto] ; 1608, dopo un periodo trascorso tra Venezia e Candia, in qualità di soldato mercenario della Serenissima, torna a Napoli; soggiorna in seguito alla corte dei Gonzaga, a Mantova; rientrato di nuovo a Napoli, diventa governatore di vari feudi per conto di alcuni signori meridionali; Madriali e ode (1609-17) Egloghe amorose e lugubri (1612) Osservazioni intorno alle opere del Bembo e del Della Casa (1618) Idilli (1619, tra cui Aretusa) Postumi: Pentamerone o Lo canto de li cunti overo lo trattenemiento de' peccerille (1634-36, 50 favole raccontate in cinque giorni da dieci vecchie; con pseud.) Le muse napolitane (1635, 9 egloghe dialogate; con pseud.) Il Teagene (1637, poema romanzesco) vedi Il Mondo delle Fiabe. – Bérulle, Pierre de (castello di Sérilly, Champagne 1575-Parigi 1629) ecclesiastico e teologo francese; Discorso sullo stato e sulla grandezza di Gesù (1601) Elevazione a Gesù. – Böhme, Jakob (Altseidenberg, Slesia 1575-Görlitz 1624) mistico tedesco, di umili origini, esercitò il mestiere di calzolaio a Görlitz; formatosi sulle letture della Bibbia, di Paracelso e dei trattati di astrologia e di alchimia, precorse con le sue opere, scritte in un oscuro linguaggio simbolico, alcuni temi dell'idealismo tedesco; alla sua mistica si ispirò il "pietismo"; Aurora oder die Morgenröte im Aufgang (1612, Aurora o il rosseggiare del mattino in ascesa; viene accusato di eresia) Beschreibung der drei Prinzipien Göttlichen Wesens (1619, I tre principi dell'essenza divina) Psychologia vera (1620) Sex puncta theosophica (1620) Sex puncta mystica (1620) De signatura rerum (1622) Mysterium magnum (1623) Clavis (1624) Weg zu Christo (1623, Cristosofia o Via verso Cristo). – Concini, Concino, poi marchese d'Ancre (Firenze 1575 ca-Parigi 1617) avventuriero fiorentino, figlio di un notaio, passò in Francia al seguito di Maria de' Medici, destinata sposa a Enrico IV; [Figlio e nipote di ministri del granduca di Toscana, era un sostenitore dell'assolutismo. In realtà, chi stabilì relazioni con l'Entità, la rete di spionaggio del Vaticano, non fu lui ma sua moglie.] 1610, primo stalliere, il matrimonio con Leonora Galigai, figlia della nutrice della regina, gli procura a corte un notevole ascendente, molto più forte dopo la morte del re; acquisisce il marchesato di Ancre; 1613, è nominato maresciallo di Francia; 1617, diventa primo ciambellano del re; 24 aprile, a causa della sua ambizione e delle sue origini straniere, viene ucciso per ordine di Louis XIII. [Messa in giro la voce dagli agenti del cardinale Richelieu di una possibile relazione tra Leonora Galigai e la stregoneria, di cui si sarebbe servita per ammaliare la regina Maria de' Medici, l'italiana viene arrestata; durante la perquisizione i soldati trovano tre libri con caratteri magici, cinque rotoli di velluto rosso che servivano a domare lo spirito dei grandi e alcuni ciondoli. Scambiati per talismani ed amuleti usati per riti satanici, costituiscono parte delle prove dell'accusa di stregoneria per cui è condannata a morte; 25 aprile, viene decapitata e il suo corpo bruciato in un rogo. Come scrisse il cardinale Bentivoglio a papa Paolo V, il fiorentino commise tre gravi errori: ostentò la sua ricchezza, ottenuta attraverso il re; ostentò una ricchezza non degna per un uomo di umili origini quale era; la ricchezza di cui faceva mostra era stata raggiunta in maniera immorale o, quanto meno, dubbia. [Eric Frattini, L'Entità, 2008 Fazi Editore.] – Cortese, Giulio Cesare (Napoli 1575 ca-1625 ca) poeta napoletano, amico del Basile [vedi sopra], visse a Napoli, in Spagna e poi a Firenze dove fu membro dell'accademia della Crusca; La Vaiasseide (1604; per intero 1615, o poema delle serve napoletane) Micco Passaro 'nnammurato (1621) Viaggio di Parnaso (1621). – Montchrestien, Antoine de (Falaise, Calvados 1575 ca-Tourailles, presso Domfront Orne 1621, ucciso mentre stava organizzando la rivolta protestante in Normandia) autore drammatico ed economista francese, ultimo rappresentante della tragedia rinascimentale; Tragédies (1601-04, sei tragedie ispirate allo stoicismo cristiano di G. du Vair) tra cui - L'écossaise (Lo scozzese, sulla vicenda di Maria Stuarda) - Sophonisbe (Sofonisba, ispirata a G.G. Trissino) 1605-11, è esule in Inghilterra; Trattato di economia politica (1615, in cui traccia un quadro della Francia di inizio secolo, ricco di dati e di informazioni preziosi per gli storici dell'economia). – Scheiner, Christoph (Wald, Baden-Württenberg 1575?-Neiss, Slesia 1650) astronomo tedesco, parte di quel gruppo di studiosi (G. Galilei, Th. Harriot e J. Fabricius) che all'incirca nello stesso periodo individuarono la presenza di macchie sul Sole (fu in polemica con G. Galilei per la priorità della scoperta); 1595, entra nella Compagnia di Gesù; 1610, è nominato professore di ebraico e di matematica a Ingolstadt; vive quindi in varie città: Innsbruck, Roma, Vienna; 1611, marzo, scopre queste macchie solari (inizialmente interpretate come piccoli pianeti ruotanti intorno al Sole); Tres espistolae de maculis solaribus (1612) De maculis solaribus… accuratior disquisitio (1612) Rosa Ursina sive Sol (1626-30) Oculus sive fundamentum opticum (1619) Prodromus pro Sole mobili et Terra stabili contra Galilaeum a Galilaeis (1651, postumo, una confutazione del sistema copernicano). – Tourneur, Cyril (1575 ca-Kinsale, Irlanda 1626) poeta e drammaturgo inglese; The Transformed Metamorphosis (1600, La metamorfosi trasformata) 1613, inizia la sua carriera pubblica in Inghilterra e in Olanda sotto la protezione di sir E. Cecil; A Griefe on the Death of Prince Henrie (1613, Lamento per la morte del principe Enrico) The Revenger's Tragedie (Tragedia del vendicatore (1607, anonima - secondo alcuni è di Th. Middleton) The Atheist's Tragedie (1611, Tragedia dell'ateo). |
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