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ANNO 1979

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Radio-TV
Papa Giovanni Paolo II
(1978-2005)

1979, viene istituito l'ECU (European Currency Unit) l'unità monetaria convenzionale in seguito all'entrata in vigore dello SME (Sistema monetario europeo);
1999, nato come valuta da utilizzarsi nelle transazioni ufficiali tra le banche centrali dei Paesi aderenti allo SME, diventa, in seguito agli accordi di Maastricht del 1991, la moneta unica dei Paesi comunitari, cambiando la denominazione in EURO.

Novembre
la Cee firma a Lomè la convenzione che l'impegna ad aiutare i Paesi del Terzo Mondo. 

Dicembre
La Cee sottoscrive gli accordi Gatt del "Tokio round". 

OPEC
(Organization of the Petroleum Exporting Countries

«segue da 1976»
1979, con il rialzo dei prezzi genera un'altra crisi petrolifera;
«segue 1981»

US Steel
(United States Steel)

«segue da 1901»
1979, con:
- 170.000 addetti
- una quindicina di acciaierie,
- miniere in numerosi paesi,
- una flotta di navi da carico
- una propria ferrovia di circa 2000 km, 
detiene con la giapponese Nippon Steel il primato mondiale della produzione di acciaio; 
attua una diversificazione delle sue attività dalla costruzione di ponti alla prospezione di giacimenti di metalli non ferrosi; dai prodotti chimici e petroliferi al cemento, di cui è tra  i maggiori produttori mondiali attraverso la Atlas Cement.

VolksWagen

«segue da 1973»
1979, con 180.000 addetti e 2,4 milioni di auto fabbricate, è il IV produttore sul mercato USA dopo General Motors, Ford e Crysler;
«segue 1986»

Toyota

«segue da 1946»
1979, produce oltre 2,1 milioni di automobili e 860 mila autocarri.

UNILEVER

«segue da 1970»
1979, il gruppo (presente anche in Italia) con 310.000 addetti e un fatturato di 22 miliardi di $, sopravanza nettamente i tradizionali concorrenti statunitensi, quali la Procter-Gamble e la Colgate-Palmolive;
trai suoi marchi più diffusi: Atkinson, Denim, Lipton, Algida, Findus, Bio Presto, All, Svelto, Vim, Lux, Rexona, Rimmel, Elizabeth Arden, Helène Curtis, Bertolli.

Prezzo OPEC del petrolio: 18 dollari il barile.

Banca d'Italia: 1975-79
- Governatore:
. Paolo Baffi
. Carlo Azeglio Ciampi (da settembre)
- Direttore generale: Lamberto Dini.

 

 

IRI
(Istituto per la Ricostruzione Industriale)

- Presidente:
. G. Petrilli (Dc) (1960 ott - feb 1979)
[fino a febbraio, quando viene eletto senatore nel collegio di Montevarchi, Arezzo];
. Pietro Sette (1979 - 1982)
- Direttore centrale: F. Calabria (Dc) (1970 - 1979)

ENI:
- Presidente: ? Girotti (Dc) (?-?)
EFIM:
- Presidente: ? Sette (Dc) (?-?)
EGAM:
- Presidente: ? Einaudi (Dc) (?-?)
Montedison:
- Presidente: E. Cefis (Dc) (1971-77)
Assobancaria:
- Presidente: ? Arcaini (Dc) (?-?)
Casse di Risparmio:
- Presidente: ? Callegari (Dc) (?-?)
RAI-TV:
- ?: ? Delle Fave (Dc) (?-?)
- Direttore generale: E. Bernabei (Dc) (1961-74)

1979

Gennaio
-



 




Banche

1979

Mediobanca

. Presidente:
. Innocenzo Monti (1977 dic - 1979)
- Direttore generale: L. Medugno (1968 - ?)
. F. Calabria (Dc) (1979 - 1985)
. Amministratore delegato (dal 1949) e Direttore generale: E. Cuccia (1946 giu - ?)

1979

29 ottobre, nell'assemblea l'IRI, che ha generalmente lasciato alle banche di interesse nazionale il compito di indicare i membri del CdA di Mediobanca e limitato la sua presenza alla nomina di un sindaco, chiede e ottiene di designarne il presidente.
Il prescelto è l'avv. F. Calabria direttore centrale dell'IRI con delega agli Affari finanziari.
[Cade così un primo schermo posto a tutela dell'autonomia e dell'indipendenza di Mediobanca.]

«segue 1980»

Gruppo Istituto Bancario San Paolo di Torino

«segue da 1978»
Presidente:
. Luigi Coccioli, (1979-83).
Direttore generale:
. Luigi Arcuti, (1974-80).
1979, affida al designer Bob Noorda l'ideazione di un logotipo la cui adozione introduce nella comunicazione istituzionale l'uso del termine abbreviato "Sanpaolo";
«segue 1980»

IMI
(Istituto mobiliare italiano) 

Presidente: ? (?-?).

«segue da 1971»
1979, promuove un consorzio bancario per la sistemzaione del Gruppo Sir-Rumianca;
«segue 1982»

Banco Ambrosiano

«segue da 1978»
- Presidente (dal 1975) e Amm.re delegato (dal 1971): Roberto Calvi;
- Direttore generale: ? (?-?)
1979
L'ombra della Loggia massonica P2, infiltratasi anche ai vertici dell'Eni, si allunga sullo scandalo Eni-Petromin, il contratto di fornitura di greggio nelle cui pieghe si nasconde una maxi-tangente del 7% che viene pagata presso una finanziaria del Banco Ambrosiano, la Sophilau. E sono soldi del Banco Ambrosiano quelli che perverranno nel conto intestato a Claudio Martelli presso l'Ubs di Lugano. [Il famoso "conto protezione"].
Marzo
21
, la Procura di Milano trasmette alla Guardia di finanza il rapporto della Banca d'Italia, datato 14 dicembre 1978, da cui emergono violazioni della legge n. 159/1976 (sulla esportazione di capitali) a carico di R. Calvi e di 14 indagati per operazioni della Centrale finanziaria;
Roma, il giudice istruttore Antonio Alibrandi e il pm Luciano Infelisi mettono sotto accusa il Governatore della Banca d'Italia Paolo Baffi e il vicedirettore generale Mario Sarcinelli: i due avevano sciolto il CdA dell'Italcasse, il più importante istituto di credito dove si concentrava il potere democristiano, e avevano inviato alla magistratura un rapporto ispettivo dal quale emergono reati di peculato per i responsabili dei quattro partiti di centrosinistra. Ora lo stesso Mario Sarcinelli è accusato di non aver inviato ai giudici, che indagavano sui finanziamenti della Sir a Nino Rovelli, un rapporto ispettivo compiuto dalla Banca d'Italia presso il Cis.
24, i carabinieri arrestano Mario Sarcinelli [sarà poi assolto];
Maggio
l'avv. Giorgio Ambrosoli, nominato nel 1974 commissario liquidatore della Banca Privata Italiana, ha calcolato che le perdite per il crollo dell'impero di M. Sindona ammontano a 750 Mdi di lire;
ha pure scoperto come la Banca Cattolica del Veneto abbia cambiato di proprietà e come un agente dell'Entità di un paese dell'Est (probabilmente Kazimiers Przydatek) abbia trasportato in una valigia i 9,5 Mni di dollari di commissioni destinati a R. Calvi, P. Marcinkus e al cardinale John Cody;
Giugno
11
, l'avv. Giorgio Ambrosoli viene assassinato nel portone di casa da William Arico, un killer professionista;
13, muore assassinato da una raffica di mitragliatrice il ten. col. Antonio Varisco comandate dei Carabinieri del Nucleo traduzioni e scorte del Tribunale di Roma e collaboratore dell'avv. Giorgio Ambrosoli;
Luglio
20
, Boris Giuliano, capo della squadra mobile di Palermo, viene assassinato con un colpo alla nuca;
[sul suo cadavere viene trovato un garofano bianco, antica usanza del Sant'Uffizio.]
24
, R. Calvi e C. Pesenti mettono a punto un progetto di grande alleanza;

Dicembre
Le perdite economiche dello IOR ammontano a 200 Mni di dollari e, per l'anno successivo, sono già previste perdite per 280 Mni; il card. Sergio Guerri, amministratore della Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano, comunica personalmente a Giovanni Paolo II che, di questo passo, alla fine del 1985 il Vaticano sarebbe andato in rovina;
nello stesso periodo viene reso pubblico un rapporto della Bank of International Settlement che segnala che tra il 1978 e il 1979 lo IOR ha depositato fondi presso banche straniere per un valore che oscilla tra i 900 e i 1300 Mni di dollari. Il totale delle somme depositate dentro e fuori dal Vaticano ammonta, in questo periodo, a 2,5 Mdi di dollari. Giovanni Paolo II conosce questo dato, ma non lo comunica ai cardinali Pericle Felici († mar 1982) e Giovanni Benelli († ott 1982).
[Fonti:
- «Il Sole 24 Ore» Aldo Bernacchi e Mara Monti, e altri.]
«segue 1980»

Banca Popolare di Vicenza

- Presidente: Ugo Azzalin, (1979-83)
- vicepresidente: ?,
- Consiglieri:
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
- Collegio Sindacale:
. ?,
. ?,
. ?,

Direttore generale: ? (?-?)

Cassa di Risparmi e Depositi di Prato

«segue da 1978»
- Presidente: Silvano Bambagioni, (1971-87)
- Direttore generale: Arturo Prospero, (1978-87)
1979,da novembre 1975 la cassa pubblica «Progress», bimestrale di Costume, Cultura, Economia e Finanza;
Fonti: Giampaolo Pansa, Il Malloppo, Rizzoli 1989.
«segue 1980»







Michele Sindona

1979

Marzo
9
, Palermo, viene ucciso Michele Reina, segretario provinciale della Dc, che aveva raccolto l'eredità politica dell'ex sindaco Vito Ciancimino [caduto temporaneamente in disgrazia dopo l'attività di indagine della commissione antimafia nel quadro della più serrata lotta di potere tra i gruppi che fanno capo all'on. Ruffini (ministro della Difesa) e ai non meno chiacchierati on. Lima e on. Giovanni Gioia];

Maggio
28
, Riesi (Palermo), viene ucciso Giuseppe Di Cristina noto esponente di una delle famiglie mafiose (tra cui anche gli Inzerillo e i Gambino) legate al traffico di eroina e alle operazioni di riciclaggio del denaro sporco: ha in tasca assegni circolari per 300 Mni di lire in assegni circolari di 10 Mni ciascuno emessi dal Banco di Napoli, sede di Napoli; trattasi di una tranche di una partita di oltre 3 Mdi defilata oltre confine e riciclata in territorio nazionale;

Luglio
11
, Milano, prima della firma dei lunghi verbali dell'interrogatorio reso ai giudici americani che indagano sulla bancarotta della Franklin National Bank [il processo dovrebbe iniziare il 10 settembre], viene ucciso l'avv. Giorgio Ambrosoli, commissario liquidatore della Banca Privata Italiana;
13, New York, Carmine Galante [presente alla riunione all'Hotel Due Palme di Palermo nel 1964] viene ucciso in un ristorante;
21, Palermo, viene ucciso Boris Giuliano, commissario capo della Squadra mobile, impegnato da anni con l'FBI a combattere il commercio internazionale di droga che si dirama dalla Sicilia e più di recente, a smascherare gli assassini del Reina e di Giuseppe Di Cristina;

Agosto
2
, M. Sindona scompare improvvisamente e senza lasciare traccia da New York; è passato meno di un mese da quando il giudice Werker ha revocato il provvedimento di estradizione, ed egli ha ottenuto la liberazione della cauzione (in precedenza prestata) di beni della moglie e della figlia.
[Per lasciare New York si serve di un passaporto falso intestato a Joseph Bonamico e parte dall'aeroporto Kennedy con un volo diretto a Vienna accompagnato da Antonio Caruso che ha acquistato i biglietti con denaro procuratogli da Joseph Macaluso. Giunto a Vienna, invece di proseguire in macchina per Catania come era nei programmi, si reca invece a Salisburgo dove pretende, telefonandogli, che lo segua anche Joseph Macaluso.
4/5, ritornati a Vienna, Joseph Macaluso, Antonio Caruso e M. Sindona alloggiano all'Hotel Intercontinental. Antonio Caruso torna quindi a New York, Joseph Macaluso si reca a Catania e M. Sindona parte per Atene.
6, M. Sindona alloggia all'Hotel Hilton di Atene.
[In seguito viene raggiunto in tempi diversi da Giuseppe Miceli Crimi, Giacomo Vitale, Francesco Foderà, Ignazio Puccio e Giuseppe Sano, amico di Joseph Macaluso.
Abbandonata l'idea di raggiungere l'Italia con un'imbarcazione privata guidata da Ignazio Puccio, M. Sindona e i suoi si imbarcano invece per Brindisi su una nave di linea.
15/16, una volta sbarcati a Brindisi, Giuseppe Miceli Crimi e Ignazio Puccio proseguono in taxi per Taranto e quindi in treno per Palermo, mentre M. Sindona, insieme con Giacomo Vitale e Francesco Foderà si reca a Caltanissetta;
[Secondo il programma originario, essi avrebbero dovuto a Catania dove M. Sindona avrebbe dovuto prendere alloggio in una villa che gli avrebbe dovuto procurare Joseph Macaluso. Il rifugio è però diventato indisponibile per motivi rimasti ignoti.]
A Caltanissetta M. Sindona è atteso da Gaetano Piazza, un professionista avvertito da Giuseppe Miceli Crimi e da Francesca Paola Longo amica intima di quest'ultimo. Dopo aver cenato tutti insieme, Giacomo Vitale e Francesco Foderà vanno via mentre M. Sindona e Francesca Paola Longo rimangono ospiti di Gaetano Piazza.
17, Giuseppe Miceli Crimi (che intanto ha raggiunto Palermo) si reca a Caltanissetta e di qui Gaetano Piazza accompagna in macchina lui, M. Sindona e Francesca Paola Longo nel capoluogo siciliano, dove pertanto M. Sindona alloggia in casa di Francesca Paola Longo.

Settembre
6
, dopo l'arrivo in Sicilia di John Gambino, M. Sindona si trasferisce in un villino di proprietà dei suoceri di Rosario Spatola, sito in contrada Piano dell'Occhio di Torretta, di cui lo stesso Rosario Spatola ha consegnato le chiavi a John Gambino;
in questo periodo anche altre persone, come ad esempio il fratello di Joseph Macaluso, Salvatore, e come gli Inzerillo, tra cui Salvatore (poi ucciso nel 1981) hanno una parte non sempre marginale nell'impresa di M. Sindona; mentre dal canto suo Pier Sandro Magnoni si è spostato in Spagna, dove dovrebbero raggiungerlo Joseph Macaluso e l'avv. Ahearn, con l'intento, tra l'altro, di cercare di creare attraverso la stampa (anche provocando l'eventuale intervento di Leonardo Sciascia) un'opinione pubblica favorevole al bancarottiere.
9
, Palermo, su richiesta dell'FBI viene arrestato Salvatore Zizzo, boss di Salerno che, nonostante sette omicidi, finora è stato sempre assolto dalla magistratura locale avendo goduto (secondo la commissione antimafia) di protezioni qualificate quali quelle del presidente democristiano della provincia di Trapani Corrado De Rosa e del sindaco di Salerno Vincenzo Ingraldi che gli ha confermato il "certificato di povertà" rilasciatogli dal suo predecessore e collega di partito Giuseppe Cascia; ultimamente, col nipote Salvatore Miceli stava per consolidare rapporti di collaborazione con esponenti della camorra napoletana per estendere le basi del traffico di droga in Italia;
[dal 1968 al 1976, i picciotti di Salvatore Zizzo avrebbero smerciato ben 180 chili di eroina pura per il valore di oltre 300 Mdi di lire];
10, M. Sindona dovrebbe presentarsi davanti all'autorità giudiziaria in relazione al fallimento della Franklin National Bank;
dall'utenza telefonica americana di Erasmo Gambino perviene una telefonata nell'abitazione di Macia Radcliff, convivente con un nobile siciliano (ammetterà in seguito di aver conosciuto ed anche di aver aiutato in una determinata circostanza Salvatore [Totuccio] Inzerillo).
11, Vincenzo Spatola parte per la Svizzera;
13, all'avv. di M. Sindona, Rodolfo Guzzi, arriva una seconda lettera (dopo quella di fine agosto) che accompagna le 10 richieste dei sedicenti rapitori (tra cui la lista dei 500, i nomi delle società costituite dalla Banca Privata Italiana e dallo studio di M. Sindona, i pagamenti effettuati a partiti politici ecc.);
18, da Roma viene inviata una lettera minatoria a E. Cuccia, uno dei più accaniti nemici di M. Sindona;
21, l'on. Massimo De Carolis dichiara in un intervista che la scomparsa di M. Sindona, così come l'intera vicenda, dipendono dalla lotta di due gruppi politici democristiani e dal prevalere di uno dei leader che a suo tempo si sono contesi i favori di M. Sindona [G. Andreotti e A. Fanfani]… ma poi smentisce ogni accusa
[stranamente il 10 ottobre viene gambizzato dalle Brigate Rosse !?];
25, nel villino della Torretta, alla presenza di Francesca Paola Longo e di John Gambino, Giuseppe Miceli Crimi ferisce M. Sindona sparandogli un colpo di pistola alla gamba;

Ottobre
, con la ferita già rimarginata, M. Sindona si trasferisce nuovamente in casa di Francesca Paola Longo;
2
, viene spedita da Milano una lettera all'avv. Rodolfo Guzzi nella quale si comunica che M. Sindona avrebbe dovuto incontrarsi a Vienna l'11 ottobre con lo stesso avv. Rodolfo Guzzi e con l'avv. Gambino;
5
, Milano, la porta d'ingresso dell'abitazione di E. Cuccia viene data alle fiamme e successivamente la figlia di questi riceve una telefonata minatoria con un esplicito riferimento all'incendio della porta.
8
, da una telefonata risulta che l'avv. Rodolfo Guzzi non ha ancora ricevuto la lettera del 2 e allora Francesca Paola Longo provvede a telefonargli da una cabina pubblica per comunicargli che l'indomani un corriere gli avrebbe recapitato una lettera dei "rapitori " di M. Sindona. La lettera è come al solito compilata da M. Sindona che lascia lo stesso giorno la casa di Francesca Paola Longo a Palermo, insieme con Gambino, non prima che la donna fosse stata avvertita che in serata il messaggio per l'avv. Rodolfo Guzzi sarebbe stato ritirato da una persona di fiducia.
Verso sera Rosario Spatola ritira il plico per consegnarlo quindi, affinché lo recapiti all'avv. Rodolfo Guzzi, al fratello Vincenzo Spatola;
8 ca, Joseph Macaluso dall'America raggiunge Catania, insieme con l'avv. Ahearn e con la moglie di quest'ultimo. Subito dopo i tre, insieme con Salvatore Macaluso, si recano a Palermo e qui i due parenti parlano con M. Sindona (molto probabilmente per discutere le modalità di rientro negli Stati Uniti);
8/9, Joseph Macaluso, la moglie di questi e i coniugi Ahearn alloggiano a Taormina.
[Conto pagato dall'imprenditore Gaetano Graci.]
9, Vincenzo Spatola si fa arrestare presso lo studio dell'avv. di M. Sindona, Rodolfo Guzzi, mentre consegna l'ultima lettera del bancarottiere e dei suoi rapitori, dando così l'avvio alla fase delle indagini, che si rivelerà decisiva per scoprire la messinscena di M. Sindona.
[Vincenzo Spatola e il fratello Rosario Spatola sono soci con Salvatore Inzerillo e Giuseppe Gambino in una grossa impresa di costruzioni; il gruppo risulta collegato, attraverso l'avv. Francesco Reale, membro effettivo del comitato regionale della Dc al ministro della Difesa Attilio Ruffini. Un collegamento concreto c'è anche con don Vito Ciancimino che ha fatto affidare agli Spatola l'appalto di alloggi popolari del quartiere Sperone di Palermo originariamente vinto dalla società Delta di Trieste (poi convinta a rinunciarvi a favore degli Spatola).
Il sen. Vincenzo Carollo, ex presidente della Regione, e il deputato regionale Nicola Ravida, già intimi dell'on. Giovanni Gioia, in un intervista al quotidiano «L'Occhio» definiscono M. Sindona "vittima del male";
9/10, Joseph Macaluso, la moglie di questi e i coniugi Ahearn alloggiano all'Hotel Jolly di Roma.
[Conto pagato dall'imprenditore Gaetano Graci «per ricambiare una cortesia ricevuta da Macaluso»; non ha gradito invece l'addebito da parte dell'Hotel Jolly anche del conto degli Ahearn.]
11, New York, Luigi Cavallo, noto provocatore internazionale, viene arrestato dall'FBI mentre sta trattando con i familiari di M. Sindona per combinare un'intervista di M. Sindona stesso con il settimanale «Panorama».
[Per quanto riguarda l'aiuto dato dalla massoneria al "disegno di Sindona" sono significativi i nomi di Francesca Paola Longo, Gaetano Piazza, Salvatore Bellassai (funzionario massone della regione), Michele Barresi (fatto intervenire con una telefonata da Giacomo Vitale) e dello stesso Giuseppe Miceli Crimi (più che massone, forse appartenente alla CIA?).]
13, recatosi a Francoforte, dopo il fallito incontro di Vienna, M. Sindona raggiunge in aereo New York dove rimane nascosto nel motel Conca d'Oro di Staten Island.
Anche il suo ritorno negli Stati Uniti è favorito dalla mafia.
… e anche dalle stesse persone che l'hanno aiutato a raggiungere la Sicilia, in primo luogo John Gambino uno dei suoi accompagnatori negli USA.
La partenza è preceduta dal cambio di un assegno di 100.000 dollari, effettuato presso la Sicilcassa di Palermo da Rosario Spatola mediante l'utilizzazione del falso passaporto di M. Sindona intestato a Joseph Bonamico.
16, improvvisamente M. Sindona ricompare (in condizioni fisiche opportunamente da sequestrato), in una cabina telefonica di Manhattan, dopo un progettato autosequestro il cui scopo transitorio è stato quello di sottrarsi alle imminenti inesorabili scadenze giudiziarie dei processi a suo carico;
[ricompare con una ferita alla coscia sinistra; in questi tre mesi, sotto il finto nome di Joseph Bonamico, con un passaporto messogli a disposizione dalla mafia statunitense parecchi mesi prima, il banchiere ha girato in lungo e in largo per il Mediterraneo; ha preteso da Giuseppe Miceli Crimi, capo massone della P2 siciliana e suo medico personale, una strana prestazione: dopo essersi sottoposto ad anestesia locale alla gamba sinistra, si è fatto sparare a bruciapelo per rendere ancora più veritiera la tesi del suo sequestro;]

ottobre, il giudice Alibrandi manda assolti i fratelli Caltagirone dal reato di esportazione clandestina di capitali. Ciò a dimostrare che la serious negligence sia ormai penetrata anche nell'ordinamento giuridico, dando infine la misura della capacità di legiferare del nostro parlamento.

Scandalo delle perizie truccate dell'Ufficio Tecnico Erariale (la manovalanza dell'operazione) ha coinvolto noti personaggi:
- Vincenzo Marotta (ex deputato ed ex presidente di un ente previdenziale)
- Gaetano Caltagirone (costruttore edile),
- Riccardo Giangrasso (costruttore edile),
- Mario Giovannelli (costruttore edile)
- ecc.
- Antonio De Angelis (un dirigente della Banca Commerciale Italiana, che ha pagato ad un nome fantasma un assegno di 1 miliardo; leggerezza più che giustificata dato che si stratta della tangente destinata a Vincenzo Marotta per aver collaborato a rifilare all'Enasarco un "bidone" edilizio ecc. ecc..).

[segue]

 


Fonti:
- Claudio Castellacci, Mani pulite, 1977,
- Lombard, Soldi truccati - Feltrinelli 1980, I ed.,
- Gianluigi Nuzzi, Vaticano SpA, chiarelettere 2009, I ed..

Lombardfin

1979

dal 1976 la società ha ottenuto un seggio di broker al Midwest stock exchange di Chicago e al New York futures exchange ed è così sottoposta alla vigilanza della Sec (Securities Exchange commission); ora apre anche in Italia, mantenendo comunque una vocazione straniera.

[Giuseppe B. Tomé (46enne), banchiere d'affari di origine italiana ma residente in Svizzera;
1979, dirigente della E.F. Hutton & C., banca d'affari di New York, fonda a Ginevra la Compagnie pour le Financiement et l'Investissement S.A..]

«segue 1980»




1979

Milano, la grande impresa di costruzioni facente capo a Luciano Rodi continua (secondo l'accusa) a distribuire mazzette per gli appalti.

«segue 1980»


Fonti:
Giampaolo Pansa, Il Malloppo, Rizzoli 1989.

Gianni Varasi

1979
- Gianni Varasi (37enne, futuro vicepresidente di Montedison) acquista, per 2,5 Mdi di lire, lo 0,25% di Montedison .
«segue 1985»

 

CALABRIA
Dove operano alcune cosche calabresi
 
Calabria tirrenica
Calabria jonica
Nome della cosca
Comuni
n. famiglie
di fratelli
Comuni
n. famiglie
di fratelli
De Stefano  
3
 
Mamoliti  
4
 
Rugolo  
6
 
Cianci  
3
 
Promalli  
3
 
Mazzaferro
4
Marina di Gioiosa Jonica
6
Pesce
4

Cataldo

 
Locri-Ardore-Gerace
4

Marafioti

 
Locri-Ardore-Gerace
Nirta
 
S. Luca-Bianco-Bovalino
3
Romeo
 
S. Luca-Bianco-Bovalino
Ursino
 
Gioiosa Jonica
6
Jerinò
 
Gioiosa Jonica
4
Ruga
 
Monasterace-Stilo-Riace
4
D'Agostino
 
Canolo-S. Ilario
4
Aquino-Scali
 
Marina di Gioiosa Jonica
Cordí    
Locri
Macrí    
Siderno
Morabito     Africo
Dei 244 omicidi di natura mafiosa avvenutii in Calabria tra il 1970 e il 1979 ben 176 (oltre il 70%) hanno avuto origine in situazioni di conflitto interne ai gruppi mafiosi, e ben 141 di queste 176 uccisioni possono essere ricondotte nell'ambito di scontri tra famiglie-imprese mafiose in lotta per la supremazia economica e territoriale.
È da notare altresì che nello stesso periodo all'interno della Dc calabrese si è passati da tre correnti lobbies principali a 12 gruppi in perenne movimento di alleanze e di scontro reciproco. L'aumento della competizione politica in presenza di risorse scarse ha avuto così una conseguenza cruciale.
Da notare inoltre, più o meno nello stesso periodo, l'ulteriore aumento rappresentato dalla crescita sia del numero complessivo che delle dimensioni medie delle stesse famiglie-imprese mafiose. Agli inizi degli anni '80 l'ampiezza delle più importanti cosche mafiose oscilla tra i 30 e gli 80 membri adulti di sesso maschile per ciascuna unità.
[Pino Arlacchi, La Mafia imprenditrice, Il Mulino 1983.]





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Tasso d'inflazione: 15,7%.

Confindustria: presidente Guido Carli.

Gennaio
Il Governo nomina i nuovi presidenti delle aziende pubbliche: 
- Pietro Sette all'Iri
- Giorgio Mazzanti all'Eni
- Corbellini all'Ina,
- U. Colombo al Cnen.

Febbraio

Marzo
, la Corte costituzionale condanna a due anni e quattro mesi l'ex ministro M. Tanassi per lo "scandalo Lockheed". 

Aprile

Maggio
L'aumento del 50% dei prezzi del greggio deciso a Ginevra dai Paesi dell'Opec provoca una nuova crisi petrolifera. 
La Grecia aderisce alla Cee.

Giugno
11
, l'avv. Giorgio Ambrosoli, nominato nel 1974 commissario liquidatore del Banco Ambrosiano, viene assassinato nel portone di casa da William Arico, un killer professionista;

Luglio

Agosto

Settembre
Carlo Azeglio Ciampi è nominato governatore della Banca d'Italia; direttore è Lamberto Dini.

Ottobre
20
, S. Berlusconi annuncia in una conferenza stampa di essere entrato in possesso del 37,5% del «Giornale nuovo»;
fonda la concessionaria di pubblicità Publitalia '80 e la televisione privata Canale 5;

Novembre

Dicembre
L'Arabia Saudita blocca le forniture di petrolio all'Italia in seguito allo "scandalo Eni-Petromin" e alla sospensione di Giorgio Mazzanti dalla presidenza dell'ente. 



ENI

(Ente nazionale idrocarburi)

«segue da 1953»
passato sotto la guida socialista (IRI per Dc EFIM ai più piccoli) arriva Giorgio Mazzanti, ex vicepresidente, il quale a dicembre è costretto alle dimissioni per lo scandalo della Petromin sugli acquisti energetici [nessun rinvio a giudizio]; come commissario arriva Egidio Egidi, un veterano dell'Agip degli anni '50 e '60;

Ferruzzi

«segue da 1948»
1979, Serafino Ferruzzi (1908-79) 
muore in un incidente aereo, lasciando all'estero un patrimonio di 200 Mni di dollari al fiduciario Giuseppe Berlini, che, trasferitosi da Ravenna a Losanna, comincia a sua volta ad operare sui mercati internazionali;
sotto la guida del genero Raul Gardini il gruppo assume il controllo dell'Eridania (zucchero) e della cartaria francese Beghin Say.
«segue 1988»

Fininvest

«segue da 1978»
1979, 26 gennaio, da Srl viene trasformata in spa, c.s. 52 Mdi; luglio, Berlusconi ne diventa presidente;
la società diviene notissima grazie alla creazione e all'acquisizione di network televisivi commerciali;
«segue 1980»


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