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ANNO 1986

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Papa Giovanni Paolo II
(1978-2005)

GATT
(General Agreement
on Tariffs and Trade
)

«segue da 1973»
1986-94, ottava conferenza, partecipano 117 paesi; i dazi passano in media dal 47% del 1947 al 5% e l'interscambio mondiale passa da 57 a 3700 miliardi di dollari;
nuovi accordi nel 1995-2002).
«segue 1995»

OPEC
(Organization of the Petroleum Exporting Countries

«segue da 1981»
1986, l'OPEC cerca quindi di armonizzare la propria attività con quella dei Paesi esterni tra cui alcuni che presentano una industria petrolifera in via di sviluppo (come Messico, Egitto, Angola);
«segue 1987»

VolksWagen

«segue da 1979»
1986, la casa di Wolfsburg acquisisce il controllo della spagnola SEAT;
«segue 1991»



Banca d'Italia: 1979-93
- Governatore: Carlo Azeglio Ciampi
- Direttore generale: Lamberto Dini.

Consob (20 gennaio 1984 - 1990)
- Presidente: Franco Piga (Dc).

Capitalizzazione di Borsa:
- (marzo) ca 150.000 Mdi di lire;
- (maggio) ca 205.000 Mdi di lire, (+ 177% rispetto a maggio 1984; 1/4 di tutti i beni e i prodotti realizzati in un anno in Italia)
- (ottobre) ca 195.000 Mdi di lire.

 

IRI
(Istituto per la Ricostruzione Industriale)

. Presidente: R. Prodi (1982 - 1989)
.

1986

Gennaio
-

Giugno
26,
dopo il boicottaggio cominciato dai partiti di maggioranza sin dal 25 settembre scorso, per impedire che la proposta della Commissione d'inchiesta fosse inserita nell'ordine del giorno dell'aula di Montecitorio, ora il pentapartito presenta un ordine del giorno "per il non passaggio all'esame degli articoli delle proposte d'inchiesta". Presidenti firmatari dei gruppi parlamentari:
- Virginio Rognoni (Dc)
- Rino Formica (Psi)
- Adolfo Battaglia (Pri)
- Alessandro Reggiani (Psdi)
- Aldo Bozzi (Pli).
L'ordine del giorno governativo viene clamorosamente bocciato, con 254 voti contrari e 230 a favore.

Ottobre
23
, l'aula di Montecitorio sceglie come testo base per la discussione la proposta della commissione d'inchiesta elaborata dal Partito radicale, essendo la prima presentata nell'ormai lontano 1984;

 



Fonti:
Giampaolo Pansa, Il Malloppo, Rizzoli 1989.




Cassa per il mezzogiorno

1950, 10 agosto, viene istituito questo ente di diritto pubblico al fine di attuare entro dieci anni un piano di interventi sull'economia arretrata delle regioni meridionali: stanziati 1000 miliardi
- L. 29/7/1957, n. 634, proroga al 1965: stanziati, tra il 1957 e il 1965, 975 miliardi e 85 milioni
- L. 26/6/1965, n. 717, stanziati 1640 miliardi
- L. 6/10/1971, n. 853, proroga 
- D.L. 6/3/1976, n. 33, proroga 
1984, non viene prorogata
- L. 64/1986, ulteriore proroga fino al 1993 con l'istituzione, al posto della Cassa, dell' "Agenzia per la promozione e lo sviluppo del Mezzogiorno"
1993, in seguito al referendum abrogativo, l'Agenzia viene soppressa.

 



Banche

1986

Mediobanca

. Presidente: Antonio Monti (1985 - 1987)
. Amministratore delegato e Direttore generale: Silvio Salteri (1982 - ?)

1986
-

verso la metà dell'anno, Leopoldo Pirelli, a nome degli azionisti privati, avanza una nuova proposta: le tre Bin (Banche di Interesse Nazionale) scenderanno nel capitale di Mediobanca dal 56% circa di cui dispongono al 45%, cedendo a un gruppo di azionisti privati (i vecchi azionsiti più altri nuovi) il 12% delle azioni.
Su questo progetto le Bin, ivi compreso il Banco di Roma, esprimomo il loro assenso.
R. Prodi, presidente dell'IRI, è di nuovo in difficoltà. Manifesta ancora una volta la sua contrarietà al progetto, anche perché fino a questo momento in Parlamento egli ha dichiarato che le Bin non rinunceranno al controllo di Mediobanca.

Dicembre
13
, in un'audizione in Parlamento R. Prodi ribadisce che le Bin possono scendere attorno al 50%, ma nulla di meno;
23, di fronte all'irrigidimento di R. Prodi, i rappresentanti delle tre Bin sono costretti a informare Leopoldo Pirelli che essi non sono in grado di procedere agli accordi sui quali avevano già espresso il loro parere positiivo.
A questo punto R. Prodi decide di regoalre i conti con Franco Cingano, uno dei due amm.ri delegati della Comit, che ha sostenuto e sostiene con decisione il progetto di privatizzazione di Mediobanca.

«segue 1987»

 

Gruppo Sanpaolo

«segue da 1985»
Presidente:
. Gianni Zandano, (1983-98)
Direttore generale:
. Zefferino Franco, (1985-91).
1986, acquisisce la Banca Popolare di Canicattì, presente in tutte le province siciliane e posseduta da famiglie locali;
viene costituita l'Eurofinanziaria, la merchant bank del Gruppo:
- 80% Sanpaolo,
- 10% Banco Lariano, (già assorbito nel 1977)
- 10% Banca Provinciale Lombarda, (già assorbita nel 1984).

Ottobre, annuncia di aver comprato alla Borsa di Londra il 6,46% della Hambros Plc, holding dell'omonimo gruppo leader nel merchant banking [furono proprio gli Hambros che raccolsero sulla piazza inglese i fondi necessari al Piemonte di Cavour per costruire la ferrovia Torino-Genova];
con la quota rilevata diventa il principale socio della conglomerata insieme con la Prudential Insurance, assorbe know how nell'assicurativo e nel parabancario, entra in uno dei salotti più ambiti della finanza europea e nella schiera dei protagonisti internazionali;
presenta il primo bilancio consolidato certificato, che assegna così al gruppo torinese un altro primato nazionale nel suo settore;
«segue 1987»

IMI
(Istituto mobiliare italiano) 

Presidente: ? (?-?).

«segue da 1985»
1986, acquisisce il controllo dell'International Securities Fund, che affianca all'Interfund;
«segue 1991»

Nuovo Banco Ambrosiano

«segue da 1985»
- Presidente: Giovanni Bazoli,
- Direttore generale: Pierdomenico Gallo.
«segue 1987»

Banca Popolare di Vicenza

- Presidente: avv. Giuseppe Nardini , (1985-95)
- vicepresidente: ?,
- Consiglieri:
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
- Collegio Sindacale:
. ?,
. ?,
. ?,

Direttore generale: Carlo Pavesi (1983-87)

Cassa di Risparmi e Depositi di Prato

«segue da 1985»
- Presidente: Silvano Bambagioni, (1971-87)
- Direttore generale: Arturo Prospero, (1978-87)
("Banchiere dell'anno" 1983, dal «Mondo»);
La cassa occupa ca 870 dipendenti e il suo presidente si occupa anche della "Venerabile Arciconfraternita della Misericordia" e scrive su «Progress», bimestrale di Costume, Cultura, Economia e Finanza pubblicato dalla cassa sin da novembre 1975;
collaboratori illustri alla rivista: Antonino Zichichi ("L'uomo e la scienza") e, dal 1983, G. Andreotti ("Finestrina sul mondo");
Giugno
si presentano cinque ispettori della Banca d'Italia;
Dicembre
dopo sei mesi di lavoro gli ispettori rilevano sofferenze per 530 Mdi di lire, dei quali 103 Mdi possono considerarsi perduti;
Fonti:
Giampaolo Pansa, Il Malloppo, Rizzoli 1989.
«segue 1987»


Carimmo
(Cassa di Risparmio molisana-Monte Orsini)

«segue da 1985»
-
Presidente:Nicola Eny Di Lisa, di Roccavivara (Campobasso), dal 1975;
1986, l'inchiesta del 1982 ha lasciato dei dubbi in Banca d'Italia.
Giugno
Un esposto, con la firma di vari sindacalisti molisani del settore creditizio, viene inviato alla Banca d'Italia su presunte magagne (fidi facili) della Carimmo;
interpellati affinché forniscano spiegazioni tutti dichiarano di non aver firmato nulla;
[si scoprirà in seguito trattarsi di un fotomontaggio di non facile attribuzione]
Settembre
il sospetto che l'istituto di credito abbia concesso dei crediti a clienti "non meritevoli" si traduce in sette ordini di cattura che portano in carcere, con l'accusa di concorso in peculato, falso ideologico, falso in bilancio e illegale ripartizione degli utili:
-Nicola Eny Di Lisa, presidente;
- Enzo Potito, direttore generale:
- Carlo Germanese, capo servizio ispettorato,
tutti e tre accusati inoltre di peculato per distrazione di fondi pubblici;
- 4 imprenditori (uno molisano, gli altri di Roma, Caserta e Parma).
Mentre rimangono in carcere a Campobasso l'imprenditore di Caserta e quello di Parma, a tutti gli altri il Tribunale della liberta dispone lo stesso giorno la revoca degli ordini di cattura e la concessione degli arresti domicliari.
Dicembre
I commissari inviati dalla Banca d'Italia vanno via via scoprendo i buchi lasciati da questo sistema di concessione fidi senza alcuna garanzia reale.
Fonti:
Giampaolo Pansa, Il Malloppo, Rizzoli 1989.
«segue 1987»

Carical
(Cassa di Risparmio di Calabria e Lucania)

«segue da 1985»
1986
- Presidente: Francesco Sapio (Dc, Dario Antoniozzi);
- Vice presidente: Luigi [Gino] Bloise (Psi);
- Direttore generale: Alvaro Iannuzzi (Dc, Riccardo Misasi);
Del comitato di gestione fanno parte:
- Antonio Gentile (Psi, craxiano),
- Francesco Samengo (Dc, legato al deputato Carmelo Pujia),
- Mario Mancini (Dc, della Lucania).
Da settembre 1985 è in corso un'indagine disposta dall'alto commissario antimafia, il prefetto Riccardo Boccia, diretta ad accertare quanti e quali finanziamenti siano stati approvati dalla Carical con particolare riferimento a quelli riguardanti sei personaggi in odore di mafia della provincia di Reggio Calabria;
Giugno
congresso regionale della Dc calabrese: Riccardo Misasi, messo in minoranza da Carmelo Pujia, suo ex braccio destro passato ad Andreotti, arriva in macchina con Francesco Sapio; dopo il suo intervento (peraltro durissimo con i comunisti) sale più in alto di Carmelo Pujia che torna in minoranza;
Agosto
intanto, da ottobre 1985, alla Jonicagrumi (descritta già nel maggio 1985 come un'azienda che occupa il primo posto in Europa nel settore della lavorazione di agrumi - 400.000 q. l'anno) sono stati accordati fidi dalla Carical per 17,184 Mdi di lire, in cambio di cessioni di crediti che non superano il valore complessivo di 7 Mdi;
Ottobre
il ministro del Tesoro Giovanni Goria celebra proprio a Cosenza la Giornata mondiale del risparmio;
Novembre
nella gara dell' "Oscar delle banche" organizzata dal mensile «Espansione», la Carical si piazza al VI posto [al VII posto c'è il Monte dei Paschi di Siena];
Dicembre
31
, le sofferenze hanno già raggiunto quota 352 Mdi di lire, con un indice di rischio del 15,98% (superato soltanto dalla Banca Centro Sud: indice di rischio 20%, contro una media nazionale del 6%);
il direttore generale Alvaro Iannuzzi svolge la relazione annuale dinanzi al comitato di gestione; si evidenziano scarsi controlli, ampi sconfinamenti… come quello per 44 Mdi di lire (ormai irreperibili), rispetto al fido originale concesso alla Jonicagrumi, un'azienda per la trasformazione di prodotti agricoli di Caulonia Marina (Reggio Calabria), titolare il signor Ilario Di Masi;
[da tempo vi sta già indagando la procura di Locri che a ottobre ha affidato ad un ispettore di vigilanza della Banca d'Italia l'incarico di fare una perizia sui conti dell'azienda]
Fonti:
Giampaolo Pansa, Il Malloppo, Rizzoli 1989.
«segue 1987»



Michele Sindona

1986

Marzo
22
, viene assassinato nel supercarcere di Voghera.

Maggio
25
, l' «Observer» di Londra pubblica un'emblematica esternazione dell'arcivescovo P. Marcinkus: «Non si può governare la chiesa con le Ave Maria».


Fonti:
- Claudio Castellacci, Mani pulite, 1977,
- Lombard, Soldi truccati - Feltrinelli 1980, I ed.,
- Gianluigi Nuzzi, Vaticano SpA, chiarelettere 2009, I ed..




Montedison scala Fondiaria

1986

Firenze, Fondiaria Assicurazioni (presidente avv. Michele Castelnuovo Tedesco) sotto la guida del manager vercellese Alfonso Scarpa, è controllata da:
- Montedison (25%) [Mario Schimberni]
- Mediobanca (15%) [Enrico Cuccia]
- un gruppo di azionisti toscani (10%),
legati tra di loro da un patto di sindacato che impedisce ogni mutamento all'assetto costituito.
… ma è dalla fine del 1985 che qualcuno in gran segreto sta rastrellando sue azioni.

Agosto
8
, Mario Schimberni avvisa l'avv. Michele Castelnuovo Tedesco di possedere oltre il 12% di Fondiaria Assicurazioni che porta così il pacchetto di Montedison in Fondiaria Assicurazioni a un 37,4%.
[Schimberni dice a Cuccia di aver comprato le azioni Fondiaria Assicurazioni attraverso Iniziativa Meta, una società del gruppo Montedison, proprio quando stavano per cadere i termini dell'offerta, cioè questo 8 agosto; Cuccia allora gli propone di dar vita ad un patto di sindacato per il controllo di Fondiaria Assicurazioni, un patto a due soltanto, Montedison e Mediobanca, tagliando fuori tutti gli altri azionisti. Ma Schimerni rifiuta volendo esser il solo a comandare.]

Ottobre
2
, Firenze, nella riunione del sindacato di controllo di Fondiaria Assicurazioni, Mario Schimberni dichiara di rifiutare la proposta di Enrico Cuccia "nell'interesse degli azionisti minori", aggiungendo inoltre che considera ormai saltato il vecchio patto di sindacato;
9, Raul Gardini, con una spesa di 1.000 Mdi di lire, acquista il 22% di Montedison, divenendone l'azionista di maggioranza e perno centrale di un'alleanza con altri tre azionisti:
- Gianni Varasi (44enne, vicepresidente di Montedison, di cui possiede il 9,82% [pacchetto acquistato nel 1985 per 250 Mdi di lire], e presidente di Federchimica),
- Maltauro
e
- Inghirami.


Lombardfin

1986

Gennaio
30
, Gemina, uscita da Montedison [al suo posto entrerà Gianni Varasi] porta a casa 432 Mdi di lire (contro i 207 Mdi investiti nella società di Mario Schimberni nel giugno 1981).

Giugno
3
, arriva la sentenza di Milton B. Pollack, giudice anziano del Distretto meridionale di New York, relativa all' "abbuffata di insider trading" [risale al 1981, in Italia non è ancora reato]:
Edgard Miles Bronfman
gGiuseppe B. Tomé gPaolo Mario Leati della Lombardfin.
- Giuseppe B. Tomé, ritenuto responsabile di insider trading (anche se mai interrogato né a Milano, né a New York), viene condannato a restituire alla Sec la somma di 3,5 Mni di dollari + gli interessi maturati in cinque anni;
- Paolo Mario Leati, ritenuto un tippee [colui che riceve un'informazione riservata da un insider e la sfrutta in Borsa] di Giuseppe B. Tomé viene condannato a restituire alla Sec la somma di 1,346 Mni di dollari + gli interessi maturati in cinque anni [oltre 2 Mdi di lire + interessi];
[Secondo altre fonti:
ritenuto colpevole di insider trading, Leati viene condannato dalla magistratura americana a restituire 5,8 Mni di dollari.]

Ottobre
a seguito del suo ricorso in appello, la Lombardfin:
- 69%, Paolo Mario Leati,
- 21%, Bonifiche maremmane [controllata forse da O. Bagnasco o da Bernardo Caprotti],
- 5%, Finanziaria lombarda [degli immobiliaristi Nicola e Antonio Russo],
- 5%, Agricola Villagrossa [famiglia Orsini, azionista di Generali]
viene passata al setaccio dalla Sec;




Enel

Consiglio di Amministrazione (1981-86)
(8 consiglieri + presidente)

Presidente: Corbellini (Dc), designato da Prodi
Vicepresidente: Inghilesi (Psi), designato da De Michelis
Consigliere: Bitetto (Psi), designato da Craxi
Consigliere: Lizzeri (Psi), designato da Donat Cattin
Consigliere: Fittipaldi (Psi), designato da Antonio Gava
Consigliere: Maschiella (Pci), designato da ?
Consigliere: Faletti (Pri), designato da Gunnella
Consigliere: Caffarena (Pli), designato da Altissimo
Consigliere: Averardi (Psdi), designato da Longo




Ferrovie dello Stato

Consiglio di Amministrazione (15.XI.1985-88)
(? + presidente)

Presidente: Lodovico [Vico] Ligato (Dc)
[giornalista, ex capo servizio alla «Gazzetta del Sud» di Messina, poi consigliere nella neonata assemblea calabrese nell'estate del 1970, quindi assessore regionale agli Enti locali, assessore al Bilancio, ai Trasporti e ancora agli Enti locali nel 1975, deputato nel 1979 e nel 1983]
Vicepresidente:
Consigliere: Gaspare Russo (Dc)
Consigliere: Alfredo Li Vecchi (Dc)
Consigliere: Pietro Merli Brandini (Dc)
Consigliere: Giovanni D'Ippolito (Dc)
Consigliere: Antonio Caldoro (Psi)
Consigliere: Ruggero Ravenna (Psi)
Consigliere: Giulio Caporali (Pci)
Consigliere: Fabio Ciuffini (Pci)
Consigliere: Guido Mazzuolo (Psdi)
Consigliere:Francesco Baffigi (Pli)
Consigliere: Bruno Trezza (Pri)

Direttore generale: Giovanni Coletti (Psi)
Revisori: Rocco Trave (Psi) (pugliese, segretario particolare del ministro Claudio Signorile (Psi) );
[sarà arrestato per tangenti in piena campagna elettorale nel 1987]




Luciano Sgarlata


«segue da 1985»

1986

Maggio
23
, mentre dalla stazione Termini sta per prendere il treno Roma-Nizza, il finanziere Luciano Sgarlata viene arrestato da un ufficiale del nucleo centrale di polizia tributaria, munito di un mandato di cattura firmato dal giudice istruttore Guido Catenacci, con l'accusa di appropriazione indebita, falso in bilancio, truffa e associazione a delimquere.





Ifp
(Istituto Finanziario Piemontese)

«segue da 1985»

1986

Milano, i fratelli torinesi Massimo e Cesare Canavesio con la loro Ifp possiedono, dal 1983, il 40% della Norditalia Assicurazioni, varie società immobiliari e, dal 1985, la Sem (Società Esercizio Molini).
Il loro impero è composto da ben 32 società, mille persone impiegate, un giro d'affari che si aggira su 1000 Mdi di lire;

Novembre
27
, il ministro dell'Industria V. Zanone avvia un'ispezione amministrativa alla Fidelital, la fiduciaria di gestione patrimoniale del "Gruppo Canavesio", che amministra 54 Mdi di lire;

«segue 1987»




1986

Milano, è ancora aperta l'istruttoria del giudice Luisa Ponti sul fallimento della società di costruzioni facente capo a Luciano Rodi [buco di 70 Mdi di lire], rimasta esclusa da tutti gli appalti per aver smesso dal 1982 di distribuire mazzette.

«segue 1987»



Fonti:
Giampaolo Pansa, Il Malloppo, Rizzoli 1989.


«segue da 1985»

 

1986

 

 

«segue 1987»


Fonti: Varie


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Tasso d'inflazione: 6,15%.
Debito pubblico: 711.766 Mdi di lire.

Confindustria: presidente Luigi Lucchini.

Gennaio
la Borsa, anche se condizionata dagli equilibri politici, va bene.
Nasce intanto un'alleanza fra Formenton e l'ing. C. De Benedetti il quale ha mezzi finanziari e promette un contributo di know how industriale che dovrebbe mettere in carreggiata la gestione della Mondadori;
assieme e grazie all'alleanza con Vender i due arrivano a contare sulla maggioranza del capitale all'interno dell'Amef; ma l'ingresso dell'ingegnere crea contrasti con Leonardo Forneron Mondadori fino a provocare la rottura con i Formenton e l'espulsione di Leonardo e sua madre dal consiglio di amministrazione dell'Amef, nonostante posseggano 1/4 delle azioni;

Febbraio

Marzo
13
, giovedì, il ministro del Tesoro G. Goria dice che la Borsa non è sana: i prezzi sono troppo alti e tra prezzi di borsa e valore delle aziende non esiste più alcun rapporto; 
14, venerdì, la Borsa ha un ribasso del 2,19%, ma poi riprende a salire;

Aprile

Maggio
Per la prima volta sembra possibile raccogliere grandi capitali dal mercato borsistico italiano. Addirittura Mediobanca sembra venir superata: la Benetton viene portata in Borsa dalla SIGE (gruppo IMI).
Quasi 5 milioni di italiani (dal 1983) hanno investito in Borsa [senza leggi che proteggano i piccoli risparmiatori], portando un flusso di circa 60.000 Mdi.
Indice di Borsa: 193%
(da gennaio 1985)…
…poi il crollo, fine del grande boom.

Giugno

Luglio

Agosto

Settembre
Azioni Fiat (16.000 lire): quando il colonnello Muammar el-Gheddafi vende a fine mese il suo pacchetto, queste cominciano a scendere [prima del buy back di giugno 1989, i risparmiatori perderanno oltre il 40%];

Ottobre
i Fondi comuni di investimento mobiliare  operanti in Italia sono 63: hanno già raccolto più di 60 mila Mdi di lire da quasi 2 milioni di famiglie [in 26 mesi più di quanto siano riusciti a mettere in sieme i fondi inglesi in 30 anni];

Novembre

Dicembre
dopo tre anni di presidenza di R. Prodi, l'IRI, grazie alle banche
- Banca Commerciale italiana,
- Credito Italiano,
- Banco di Roma,
torna in utile;
la Banca d'Italia respinge i primi tentativi da parte dei gruppi Agnelli e De Benedetti di entrare nel settore bancario negando loro la possibilità di acquisire la BAI (Banca d'America e d'Italia) con i suoi 99 sportelli nelle province del nord e centro Italia;
la Deutsche Bank prende il controllo della BAI (Banca d'America e d'Italia).
Dati CEE: l'Italia ha distribuito 40.000 miliardi di aiuti economici, diretti o indiretti, all'industria (3 volte di più della Germania Federale, 4 volte di più della Francia e 8 volte di più del Regno Unito).

«Italia Oggi»

1986, novembre, appare il primo numero di questo quotidiano indipendente [più tardi cadrà nelle mani del Gruppo Ferruzzi-Montedison, secondo gruppo industriale italiano], diretto da Marco Borsa e sorto con la precisa intenzione di far concorrenza al giornale della Confindustria «Il Sole24Ore»;
con 32 Mdi di investimento e 60 giornalisti, si prefigge (con 120.000 copie di tiratura) di raggiungere il pareggio in 3 anni;
«segue 1987»

FIAT Spa

1986, acquisisce dalla Finmeccanica le attività dell'Alfa Romeo che assieme a Lancia e Autobianchi, incorporate precedentemente, vengono concentrate nella Alfa Lancia Industriale di nuova costituzione;

Montedison

1986, il controllo dell'azienda passa al gruppo Ferruzzi;

Pirelli

«segue da 1975»
1986, acquisisce la finanziaria Caboto-Milano Centrale;
«segue 1991»

Parmalat

«segue da 1985»
1986, oltre alle difficoltà crescenti del gruppo, causate anche da restrizioni bancarie, l'effetto Chernobyl dà un'ulteriore mazzata: la nube radioattiva che invade l'Europa genera un panico per la contaminazione degli alimenti e in particolare del latte che fa contrarre le vendite del 20%;
la società presenta il suo bilancio consolidato (certificato Hodgson Landau Brands):
- Fatturato: 1.200 Mdi,
- Utile netto: 10 Mdi,
- Cash flow: 50 Mdi
- Debiti bancari a breve 50 Mdi [247 Mdi secondo R&S di Mediobanca].
«segue 1987»


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