Papa Giovanni Paolo
II
(1978-2005)
Svizzera
1988,
autunno, scoppia lo scandalo della Liban Connection.
La Shakarski Trading
di Zurigo, sospettata di riciclare i narcodollari, viene messa sotto
sorveglianza. Il suo vicepresidente Hans Kopp,
avvertito da una "soffiata" [da sua moglie Elisabeth,
prima esponente femminile del governo elvetico e, addirittura, ministro
della Giustizia], si dimette;
«segue 1989»
British
Airways
«segue da 1974»
1988, acquisisce la BCA (British
Caledonian Airways);
«segue 1989»
|
IRI
(Istituto per la Ricostruzione Industriale)
. Presidente: R.
Prodi (1982 - 1989)
. |
1988
Gennaio
21, dopo che dal 12 dicembre scorso [proposta
della Commissione d'inchiesta nella IX Legislatura, poi ripresentata]
si è tornati a discutere dei fondi neri alla Commissione
Attività produttive, commercio e turismo presieduta dal
deputato napoletano Michele Viscardi
(Dc), ora, al termine di un lungo dibattito, la Commissione decide
di incaricare il relatore piacentino Giovanni
Bianchini (Dc) di presentarsi in aula e di dare parere
negativo all'istituzione della Commissione d'inchiesta.
Voti favorevoli: 22 (Dc, Psi, Psdi e Pri);
Voti contrari: 18 (Pci, Msi, Democrazia proletaria, verdi
e radicali).
Marzo
3, la Camera si prepara a votare un ordine del giorno
che boccia la proposta della Commissione d'inchiesta (non sottoscritto
dai liberali);
267 voti contro la Commissione monocamerale d'inchiesta,
246 a favore, 1 astenuto.
Salta la Commissione monocamerale d'inchiesta sui fondi neri
dell'IRI.
Giugno
23, la Corte d'Appello di Roma (presidente, dr. Michele
Aiello) a cui E.
Bernabei aveva presentato ricorso per ottenere
l'assoluzione con formula piena [aveva beneficiato dell'amnistia
del dicembre 1986, per il reato di appropriazione indebita] respinge
l'appello (infondatezza) e conferma la sentenza del giudice istruttore.
Deve pertanto restituire i 30 Mdi di lire, come richiesto
dalla procura della Corte dei Conti.
|
Fonti: Giampaolo Pansa,
Il Malloppo, Rizzoli 1989. |
Banche
|
1988
Mediobanca
. Presidente:
. A. Maccanico
(1987 - 1988)
. Francesco Cìngano (1988
- 2003)
. Amministratore delegato e Direttore generale:
Silvio Salteri (1982 - ?)
1988
-
Marzo
14, su proposta del presidente A.
Maccanico, nella riunione del Cda E.
Cuccia viene acclamato presidente onorario;
[Dopo la sua nomina e fino alla sua scomparsa, E.
Cuccia non prenderà mai – per quanto risulterà
– la parola nei Consigli di amministrazione. A questa regola si
atterrà rigidamente anche se, è evidente, fino alla
fine sarà informato e seguirà tutte le vicende che
riguardano l'Istituto.]
l'istituto cambia assetto azionario per ridefinire la base paritaria
del gruppo di controllo tra soci pubblici e privati, in tale occasione
banche di interesse nazionale riducono il loro possesso azionario
e le imprese private ne rilevano una parte, pervenendo in tal
modo ad una partecipazione equivalente a quella dei soci pubblici,
con i quali stipulano un sindacato di blocco;
. presidente onorario: E.
Cuccia.
«segue 1996»
Gruppo
Sanpaolo
«segue
da 1987»
Presidente:
.
Gianni Zandano, (1983-98)
Direttore generale:
. Zefferino Franco, (1985-91).
Ottobre, rileva l'1% del Crédit
Commercial de France, nona fra le aziende di credito francese
e la prima ad avere aperto sportelli in Italia;
Novembre, cogliendo la possibilità
offerta dalle modifiche allo statuto effettuate l'anno precedente
(…fare tre cooptazioni «tra personalità estere di acclarata
capacità in campo economico-finanziario») designa l'inglese
Charles Hambro e il francese Renaud
de la Genière, presidenti rispettivamente di Hambros
e della Compagnie Financière de Suez;
«segue 1989»
Monte dei Paschi
«segue
da 1985»
1988, rileva dalla Banca Nazionale del Lavoro
il pacchetto di controllo dell'Istituto italiano
di credito per il lavoro italiano all'estero;
«segue 1989»
Nuovo
Banco Ambrosiano
«segue da 1987»
- Presidente: Giovanni
Bazoli,
- Direttore generale: Pierdomenico Gallo.
1988
Maggio
avviene la fusione tra il Nuovo
Banco Ambrosiano e la Banca
Cattolica del Veneto [13.000 Mdi di raccolta e 437
sportelli] ) dove Gemina con il suo
10,20% fa parte di un sindacato che controlla il 49,47% delle
azioni; Francesco Paolo Mattioli,
luogotenente di C.
Romiti alla Fiat, è vicepresidente;
«segue 1989»
Cassa
di Risparmio di Venezia
«segue
da 1910»
1988, incomincia a svolgere i suoi compiti
anche fuori provincia, per la precisione a Lignano (Udine), in conseguenza
dell'incorporazione della Banca Popolare Santo
Stefano di Portogruaro;
«segue
2003»
Banca
Popolare Vicentina
(cambio
denominazione sociale dal 1987)
- Presidente: avv. Giuseppe
Nardini, (1985-95)
- vicepresidente: ?,
- Consiglieri:
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
- Collegio Sindacale:
. ?,
. ?,
. ?,
Direttore generale: Luciano
Gentilini (1987-?)
Incorpora la sede di Milano della Hongkong
and Shangai Banking Corporation.
Cassa
di Risparmi e Depositi di Prato
«segue da 1987»
- Presidente: Mauro
Giovannelli (Dc), (1987-?) avvocato
pratese (più vicino a C.
De Mita che a G.
Andreotti);
- Vicepresidente (1987-?): Giampiero Nigro
(Psi)
- Direttore generale (1987-?): Vittorio
Postiglione, già vicedirettore
generale della Bnl;
Gennaio
le sofferenze ammontano a 598 Mdi di lire, mentre le partite
"incagliate" (destinate a diventare sofferenze) ammontato
a 80 Mdi di lire;
perdite registrate 320 Mdi di lire: la cassa è
al collasso;
Giugno
le sofferenze (miliardi prestati e non più recuperabili)
arrivano a 1000 Mdi di lire;
Settembre
il direttore generale Vittorio Postiglione
presenta una radiografia completa della Cassa:
- sofferenze: 1.360 Mdi;
- partite incagliate: 232 Mdi;
- sofferenze compensate con il Fondo rischi: 187 Mdi;
la voragine evidenzia 1.779 Mdi di lire di crediti ad alto
rischio;
18, il ministro del Tesoro
Giuliano Amato, decide di inviare
i commissari alla Cassa di Risparmi e Depositi
di Prato:
- Berardino Libonati,
- Rosario Filosto,
- Giovan Battista Pintus.
Come prima cosa, quei 57 Mdi investiti nel 1985 dai ca duemila
risparmiatori non valgono più niente; nasce così
un Comitato di Tutela dei Quotisti; duecento di loro decidono
di intentar causa a chi guidava la Cassa al momento dell'emissione
delle quote ossia Silvano
Bambagioni (60enne) eArturo
Prospero.
Il vicepresidente Giampiero Nigro
(Psi) dichiara che i 600 Mdi di perdite del solo 1988 corrispondono
a 3272 partite, ma 86 partite da sole coprono il 62% delle perdite;
la tesi della crisi economica pratese come responsabile del
dissesto viene quindi smentita.
Fonti:
Giampaolo Pansa, Il Malloppo,
Rizzoli 1989.
|
IRI:
Fondi neri |
Gennaio
21,
dopo
che dal 12 dicembre scorso
[proposta
della Commissione d'inchiesta nella IX Legislatura, poi ripresentata]
si è tornati a discutere dei fondi neri alla
Commissione Attività produttive, commercio e turismo presieduta
dal deputato napoletano Michele Viscardi
(Dc), ora, al termine di un lungo dibattito, la Commissione decide
di incaricare il relatore piacentino Giovanni
Bianchini (Dc) di presentarsi in aula e di dare parere negativo
all'istituzione della Commissione d'inchiesta.
Voti favorevoli: 22 (Dc, Psi, Psdi e Pri);
Voti contrari: 18 (Pci, Msi, Democrazia proletaria, verdi
e radicali).
Marzo
3, la Camera si prepara a votare un ordine del giorno
che boccia la proposta della Commissione d'inchiesta (non sottoscritto
dai liberali);
267 voti contro la Commissione monocamerale d'inchiesta,
246 a favore, 1 astenuto.
Salta
la Commissione monocamerale d'inchiesta sui fondi neri dell'IRI.
Giugno
23, la Corte d'Appello di Roma
(presidente,
dottor Michele Aiello)
a cui
Ettore
Bernabei
aveva presentato ricorso
per
ottenere l'assoluzione con formula piena [aveva
beneficiato dell'amnistia del dicembre 1986, per il reato di appropriazione
indebita] respinge l'appello (infondatezza) e conferma la sentenza
del giudice istruttore. Deve pertanto restituire i 30 Mdi di
lire, come richiesto dalla procura della Corte dei Conti.
Fonti:
Giampaolo Pansa, Il Malloppo,
Rizzoli 1989.
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"Carceri d'oro"
(Edilizia penitenziaria in Lombardia: Busto Arsizio, Crema, Opera,
Cremona, Monza, Pavia, Vigevano, Voghera) |
Febbraio
Gabriele Di Palma , 60enne, ingegnere,
direttore generale del ministero dei Lavori Pubblici, viene colpito
da un mandato di cattura dei magistrati genovesi e si rende irreperibile
(lo sarà per più di un anno); questo mandato viene
poi assorbito da un secondo mandato di cattura spiccato nei suoi
confronti dal giudice istruttore milanese Antonio
Lombardi per concorso in corruzione (annullato dalla Cassazione,
il provvedimento lascia l'imputato a piede libero);
Giuseppe Pace, 54enne, uno
dei contabili della Codemi Spa, è
tra i primi ad essere interrogato dai magistrati genovesi che
vogliono il suo aiuto per decrittare le tante sigle misteriose
contenute nei floppy-disc, il libro-paga elettronico, opera di
Dino Attorrese, altro collaboratore
della Codemi Spa;
sembrato reticente, viene spedito dai magistrati in carcere per
due giorni;
Marzo
scoppia lo scandalo delle "Carceri d'Oro";
[Edilizia penitenziaria in Lombardia: Busto Arsizio, Crema,
Opera, Cremona, Monza, Pavia, Vigevano, Voghera]
30, Giuseppe
Pace viene interrogato dalla Commissione inquirente, nelle
stanze di San Macuto a Roma;
Aprile
Maggio
la signora Luisella Alpi, assessore
socialdemocratico allo sport e al turismo nel comune di San Donato
Milanese, si reca al Palazzo di Giustizia di Milano e racconta
la sua storia al sostituto procuratore Pier
Camillo Davigo;
[Nell'aprile 1986 , stanca di rimetterci del suo nella
gestione della locale sezione del Psdi, si era
recata a Roma per chiedere al segretario politico Franco
Nicolazzi un contributo ricavato dal finanziamento pubblico
ai partiti; a maggio, dopo soltanto una telefonata di
sollecito per il contributo richiesto, Luisella
Alpi si era vista consegnare da un signore sconosciuto
(il rag. Giuseppe Pace) un
assegno di 10 Mni di lire per le spese della sezione, con preghiera
che ne fosse avvertito Franco Nicolazzi.]
Luglio
la Commissione
inquirente rinvia al giudizio del Parlamento:
- Bruno De Mico (architetto,
costruttore edile, capo della Codemi Spa
e maggiore referente del Cesl (Consorzio
per l'edilizia sociale in Lombardia) e dell'Ideco)
[si parla di 70 Mdi di lire di tangenti];
- Franco Nicolazzi (Psdi),
ex ministro;
- Clelio Darida (Dc),
ex ministro;
- Vittorino Colombo
(Dc).
Altre ruote del carro:
- Gabriele Di Palma, 60enne, ingegnere,
direttore generale del ministero dei Lavori Pubblici;
- due provveditori alle Opere pubbliche di Milano (1,5 e 1,391
Mdi di lire),
- un provveditore di Genova,
- due ingegneri capo di Milano e Venezia;
- un ispettore generale delle Poste per la Lombardia e il Trentino
(596 Mni di lire in sei anni);
Controllori:
- un giudice referendario della Corte dei Conti, incaricato di
verificare le attività della Codemi
Spa,
- un ispettore dei lavori pubblici addetto ai sopralluoghi,
- un avvocato dello Stato,
- un collaudatore,
- un geometra capo del provveditorato di Milano
- un ingegnere del provveditorato di Treviso,
- un magistrato delle acque,
- un dirigente del genio civile,
- un dirigente delle Ferrovie dello Stato,
ecc. ecc.
Ottobre
26, il Parlamento si pronuncia sull'affare: nuovo
supplemento d'indagine dell'Inquirente.
Franco Nicolazzi esce sorridente
da tutta la vicenda.
[Seguirà una nuova seduta del Parlamento e poi il passaggio
degli atti alla Magistratura, conflitto di competenza, eventuale
richiesta di autorizzazione a procedere, nuova discussione nell'apposita
Commissione alla Camera ecc.]
|
Fonti: Giampaolo Pansa, Il
Malloppo, Rizzoli 1989. |
Operazione
Ferruzzi/META
|
Gennaio
Raul Gardini è capo di un impero, nel settore dello
zucchero, che controlla con l'Eridania
il 45% del mercato italiano e con la Beghin-Say
il 33% di quello francese.
30, sabato, R.
Gardini sottrae
alla Montedison
l'Iniziativa META, il gioiello finanziario
che contiene la Fondiaria, e la trasferisce
alla Ferfin
(Ferruzzi Finanziaria) [ora non quotata
in borsa]: pochi i dettagli annunciati;
Febbraio
1, lunedì, il prezzo delle azioni Montedison
cade del 6,75% in un giorno, quello delle META
dell'8,5%; viene annunciato il concambio: 15 azioni della Ferfin
per ogni 4 della META; ma poiché
la Ferfin non è quotata in borsa,
non ha mai pubblicato un bilancio consolidato e nessuno sa come
valutare l'operazione; Ferruzzi assicura
che le valutazioni sono state fatte da esperti…
2, martedì, il prezzo delle Montedison
crolla di un altro 10% e così i titoli del gruppo Ferruzzi-Montedison
sono sospesi; F. Piga
convoca R.
Gardini,
ma ormai il dissesto è completo… alla fine della settimana le
azioni cadono quasi del 17%; per qualche tempo i 100.000 piccoli
risparmiatori della Montedison per
mantenere l'investimento nella META
sono costretti a comperare azioni della Ferfin,
che ormai contiene la META stessa
[Molto tempo dopo tutto si risolverà bene].
Marzo,
Aprile
R.
Gardini bussa alla porta di Mediobanca
alla ricerca di una soluzione dei suoi problemi finanziari;
decide di vendere Standa ma
550 Mdi, un prezzo considerato buono negli ambienti finanziari,
non gli basta, e c'è un perché:
Standa (con Euromercato)
ha dei numeri di tutto rispetto:
- vol. affari: 25.000 Mdi,
- dipendenti: 17.000,
- investimenti 100 Mdi;
- quota di mercato 50% (punti vendita), 13% (fatturato);
Luglio
Franco
Reviglio, presidente dell'ENI,
e R.
Gardini
per la Montedison firmano una prima
lettera di intenti per la fusione in Enimont
dell'anno successivo;
già si parla, tra gli addetti ai lavori (C. De Mita, R.
Gardini, Sergio Cragnotti…),
di come fare per gli oltre 1000 miliardi di imposte sulle plusvalenze
realizzate dalla Montedison: tutto
dovrà essere deciso entro ottobre;
Agosto
Le varie offerte per Standa
partono da un prezzo base di 600 Mdi.
La Fininvest (non
quotata in Borsa) di S. Berlusconi acquista da Iniziativa
Meta, finanziaria della Montedison
di R.
Gardini, per 969 miliardi il 70% delle azioni ordinarie e il 70% delle
azioni di risparmio Standa
(la grande società di distribuzione quotata in Borsa) entrando
in possesso anche del 100% della controllata Euromercato,
che opera sempre nel settore della grande distribuzione; assieme
al capitale azionario acquista anche i magazzini, valutati ca
250 Mdi;
… ma non tutta la Standa!; R.
Gardini infatti ne possiede solo il 70,3% mentre il
rimanente 29,7% è posseduto da 3-4000 piccoli risparmiatori; S. Berlusconi paga in pratica a R.
Gardini, e a lui solo, un prezzo pari a circa 37.000
lire per azione, quando in Borsa la valutazione è sulle 20.000
lire;
[in Italia non esiste ancora una legge sull'OPA (offerta
pubblica d'acquisto).]
in quanto a quote di mercato, dietro alla Standa
ci sono:
- Rinascente-Upim-Sma
- Despar
- Esselunga
- Gs della SME
- PAM supermercati
- Coin-Oviesse.
Ottobre
l'affaire Ausimont:
società di chimiche speciali, del gruppo Montedison,
quotata alla Borsa di New York, posseduta per il 72,7% dalla Ferruzzi-Montedison;
comprende tra l'altro la Dutral,
una divisione di elastomeri [gomme sintetiche] che poi sarà ceduta
alla Enimont;
R. Gardini
tenta di impossessarsi della parte rimanente offrendo 33,50 dollari
per azione Ausimont: con il 100% potrebbe cancellare la quotazione
da New York; l'offerta viene però respinta da quattro membri "indipendenti"
del consiglio dell'Ausimont, giudicandola
insufficiente [valore vero, per loro, ca 40 $]; poiché la società
ha sede ad Amsterdam R.
Gardini ha bisogno del 95% prima di cancellare la quotazione;
(dic 88)
Novembre
9, scoppia la questione degli sgravi fiscali per
R.
Gardini; il presidente del consiglio C. De Mita presenta un disegno di legge che permette alla
Montedison di rinviare il pagamento
di 825 miliardi di imposte sulle plusvalenze; l'operazione viene
addirittura sottoposta all'esame a Bruxelles nell'ufficio di sir
Leon Brittan, il commissario della CEE per la concorrenza;
Dicembre
Montedison alza il prezzo
delle azioni Ausimont a 35$
ma l'offerta viene ancora rifiutata; qualche azionista comincia
addirittura a procedere per vie legali contro R.
Gardini, e la banca d'affari newyorkese Oppenheimer
decide di mettere insieme un 5,2% dell'Ausimont
per ostacolare l'operazione cui R.
Gardini tiene tanto; (feb 89);
ENI:
l'ente guidato da F.
Reviglio, grazie in particolar modo all'andamento positivo
della chimica, registra un utile di 1.316 miliardi; sta ormai
concludendo con fatica la discussa joint venture con la
Montedison: l'Enimont.
R. Gardini
fa capire che, anche se non passasse il disegno di legge sulle
imposte presentato da C. De Mita, il progetto Enimont
si concluderà comunque;
|
Lombardfin |
1988
giugno, la Corte suprema degli Stati Uniti conferma in
via definitiva la condanna, il che comporta per Leati
la perdita del
seggio
di broker al Midwest stock exchange di Chicago, conquistato nel
1976; brutta botta anche per le casse della commissionaria Lombardfin;
Leati non demorde e partecipa ad
alcune clamorose operazioni finanziarie:
- partecipa all'Opa lanciata a Wall Street da Pirelli
su Firestone,
- rastrella pacchetti azionari di: Poligrafici
(famiglia Monti), Credito
bergamasco, di Paf
(controllata da Gianni Varasi
e famiglia Ferruzzi attraverso la
Santavaleria), di Interbanca
(famiglia Auletta),
- entra nel capitale Ferfin.
|
Enel |
Consiglio
di Amministrazione (1987-92)
(8 consiglieri + presidente)
Presidente: Viezzoli(?),
proveniente dalle Partecipazioni statali e ben visto da quasi
tutti i partiti;
Vicepresidente: Ortis
(Pli), designato da ?
Consigliere: Benedetti (Dc),
designato da Andreotti
Consigliere: Spena (Dc), designato
da Gava
Consigliere: Zorzoli (Pci),
designato da ?
Consigliere: Bitetto (Psi),
designato da Craxi
Consigliere: Faletti (Pri),
designato da Spadolini e Battaglia
Consigliere: Dragoni (Psi),
designato da De Michelis
Consigliere: Pellò (Psdi),
designato da ?
|
Ferrovie
dello Stato |
Consiglio
di Amministrazione (15.XI.1985-88)
(? + presidente)
Presidente:
Lodovico [Vico]
Ligato (Dc)
[giornalista, ex capo servizio alla «Gazzetta
del Sud» di Messina, poi consigliere nella neonata assemblea
calabrese nell'estate del 1970, quindi assessore regionale agli
Enti locali, assessore al Bilancio, ai Trasporti e ancora agli Enti
locali nel 1975, deputato nel 1979 e nel 1983]
Vicepresidente:
Consigliere:
Gaspare Russo (Dc) [arrestato]
Consigliere:
Alfredo Li Vecchi (Dc)
Consigliere:
Pietro
Merli Brandini (Dc)
Consigliere:
Giovanni
D'Ippolito (Dc)
Consigliere:
Antonio Caldoro (Psi)
Consigliere:
Ruggero Ravenna (Psi) [arrestato]
Consigliere:
Giulio Caporali (Pci) [arrestato]
Consigliere:
Fabio Ciuffini (Pci)
Consigliere:
Guido Mazzuolo (Psdi)
Consigliere:Francesco Baffigi (Pli) [arrestato]
Consigliere:
Bruno Trezza (Pri)
Direttore
generale: Giovanni Coletti (Psi)
Revisori:
Rocco Trave (Psi)
(pugliese,
segretario particolare del ministro Claudio
Signorile (Psi)
);
[sarà arrestato per tangenti in piena campagna elettorale
nel 1987]
Scandalo
delle Lenzuola d'Oro: tangenti versate per gli appalti delle
lenzuola, federe e cuscini destinati alle cuccette dei treni.
Presidente: Lodovico Ligato: due comunicazioni
giudiziarie per truffa allo Stato e corruzione.
Consiglieri arrestati, per qualche giorno: Russo,
Ravenna, Baffigi
e Caporali.
Al
centro dello scandalo: l'ing. Elio Graziano,
ex dipendente delle Ferrovie dello Stato,
poi industriale fornitore dell'Ente, solide amicizie con i boss
democristiani e socialisti della Campania, già presidente
dell'Avellino Calcio.
[Secondo «Panorama», Elio Graziano
afferma di avere elargito:
- 100 Mni al presidente Lodovico
[Vico] Ligato
(in più rate e consegnate attraverso un intemediario),
- 600 Mni al direttore generale Giovanni Coletti
(in più rate e consegnate direttamente)
Novembre
25, il presidente Lodovico
[Vico] Ligato
e il direttore Giovanni Coletti si
dimettono dalle Ferrovie dello Stato.
Arriva come nuovo presidente, dalla Montedison,
Mario Schimberni.
|
Processo
Vincenzo Cultrera |
Inverno 1988
quando
viene processato e condannato, il finanziere Vincenzo
Cultrera è ancora introvabile; tra chi era entrato
nella sua Catena di Sant'Antonio troviamo:
- Comitato "Gennaio 1985" (4500 sottoscrittori)
- Comitato di Napoli (800 sottoscrittori)
- Comitato di Genova (250 sottoscrittori),
sempre in lite con i commissari liquidatori sulle stime del patrimonio
immobiliare abbandonato dal finanziere.
Quanto vale il tutto? Ai reduci dell'Istituto
Finanziario Lombardo l'ardua sentenza.
|
Ifp
(Istituto Finanziario Piemontese) |
«segue da 1987»
1988
Gennaio
Milano, i fratelli torinesi Massimo
e Cesare Canavesio, accusati di una
sfilza di reati tra cui truffa e appropriazione indebita, finiscono
in carcere:
Cesare esce dopo un mese e mezzo
in libertà provvisoria; Massimo
rimane ancora per qualche tempo agli arresti domiciliari.
|
|
1988
Milano,
è ancora aperta l'istruttoria del giudice Luisa
Ponti sul fallimento della società di costruzioni
facente capo a Luciano Rodi [buco di
70 Mdi di lire], rimasta esclusa da tutti gli appalti per
aver
smesso dal 1982 di distribuire mazzette.
«segue 1989»
|
Fonti: Giampaolo Pansa,
Il Malloppo, Rizzoli 1989. |
Superstet
(Progetto di fusione fra la Sip,
la Stet e l'Italcable)
Insider trading
|
1988
Dicembre
Fonti:
Giampaolo Pansa, Il Malloppo,
Rizzoli 1989.
|
|
|
«segue da 1987»
1988
S. Berlusconi
acquista le azioni di Leonardo Mondadori
e dichiara che da questo momento in poi assumerà un ruolo
di primo piano nella gestione della società editoriale.
Con l'acquisto delle azioni di Leonardo
Mondadori ora la Arnoldo Mondadori
Editore è in mano a tre soggetti:
- la Fininvest di S.
Berlusconi,
- la CIR di Carlo
De Benedetti,
- la famiglia Formenton.
Carlo De Benedetti, che è
stato socio e amico di Mario Formenton,
nel frattempo ha convinto la famiglia Formenton,
non interessata alla gestione della Mondadori,
a stipulare un contratto per la vendita delle azioni dell'azienda
in loro possesso che prevede il passaggio di tali quote alla CIR
entro il 30 gennaio 1991.
«segue 1989»
|
Fonti: Varie |
Torna su
|
Tasso d'inflazione: 4,98%.
Confindustria: presidente
Sergio Pininfarina.
Gennaio
Febbraio
Marzo,
Aprile
Maggio
l'ing. C.
De Benedetti, attraverso una coalizione di azionisti, ha il
controllo del Credito Romagnolo [7.900
Mdi di raccolta e 206 sportelli];
l'ing. C.
De Benedetti riesce ad estromettere Leonardo
Forneron Mondadori dal consiglio di amministrazione della Mondadori;
Giugno
Mario Monti è nominato membro
del consiglio e del comitato esecutivo della Fiat,
al posto di G.
Carli;
Luglio
Agosto
Settembre
Banco
Ambrosiano: dopo sei anni di indagini viene chiesto
il rinvio a giudizio per 41 persone [alla fine 33], tra cui Orazio
Bagnasco e pure l'ing. C.
De Benedetti accusato di estorsione [prosciolto in istruttoria]
nei confronti di R.
Calvi e bancarotta fraudolenta.
[Inizio processo, maggio 1990]
Ottobre
l'ing. C.
De Benedetti dà la scalata alla Société
Générale de Belgique e acquisisce il Credito
Romagnolo dopo aver venduto alla Nestlè
la Buitoni e la Perugina;
Novembre
Dicembre
l'IRI, alla cui presidenza
sta R.
Prodi dal novembre 1982, chiude il bilancio con un utile
di 1.300 miliardi di lire, incluso un profitto di 600 miliardi nel settore
industriale; è la prima volta in 20 anni, grazie anche all'opera di bravi
manager soffiati alle varie industrie come:
- Giuseppe Tramontana (Ex Montefibre)
all'Alfa Romeo
- Carlo Verri (ex Zanussi)
all'Alitalia
- Marisa Bellisario (ex Olivetti)
alla Italtel
- Pasquale Pistorio (ex Motorola)
alla SGS;
nonché al licenziamento di persone incompetenti come alti funzionari e
membri del consiglio del Banco
di Roma e del Lloyd Triestino;
intanto l'assetto futuro della Banca
commerciale italiana (II banca italiana
per dimensioni, in gran parte posseduta dall'IRI)
diventa un tema scottante; il ministro del Tesoro G.
Amato sente parlare di uno strano progetto di E.
Cuccia per il riassetto e l'eventuale privatizzazione della banca;
«Italia
Oggi»:
«segue da
1987»
1988, luglio, continua a perdere soldi e Giuseppe
Cabassi vende il giornale al Gruppo Ferruzzi-Montedison
di Raul Gardini che già possiede «Il
Messaggero» di Roma.
Carlo Sama, cognato di Gardini,
tratta l'affare ed assume così la responsabilità degli interessi editoriali
del Gruppo Ferruzzi [diventa anche presidente
della squadra di basket de «Il
Messaggero»]
Magneti
Marelli
«segue
da 1987»
1988, rileva il controllo del gruppo Carello
(fanaleria) e più tardi conclude accordi con il gruppo francese Matra
(elettronica) e con la Nippodenso del gruppo
Toyota (climatizzatori per auto).
Agusta
«segue
da 1983»
1988, dicembre, "affare Agusta":
Belgio, il Partito socialista francofono
incassa tangenti [questa l'accusa] in occasione di una commessa pubblica
di elicotteri militari alla fabbrica italiana Agusta;
nel 1994 si dimetteranno tre esponenti socialisti
del governo belga:
. Guy Coëme, vice primo ministro federale,
. Guy Spitaels, presidente del governo regionale
vallone,
. Guy Mathot, ministro degli interni del
precedente;
altri coinvolti:
nel 1995
. il generale Jacques Lefebvre, già
capo di stato maggiore dell'aeronautica, si suiciderà;
. Frank Vandenbroucke,
ministro degli esteri, rassegnerà le proprie dimissioni;
[era stato presidente del Partito socialista fiammingo dal 1989 al 1991
],
. Willy Claes, accusato
di corruzione, darà le dimissioni da segretario generale della
NATO (carica occupata dal settembre 1994);
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