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ANNO 1988

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Papa Giovanni Paolo II
(1978-2005)

Svizzera

1988, autunno, scoppia lo scandalo della Liban Connection.
La Shakarski Trading di Zurigo, sospettata di riciclare i narcodollari, viene messa sotto sorveglianza. Il suo vicepresidente Hans Kopp, avvertito da una "soffiata" [da sua moglie Elisabeth, prima esponente femminile del governo elvetico e, addirittura, ministro della Giustizia], si dimette;
«segue 1989»

British Airways

«segue da 1974»
1988, acquisisce la BCA (British Caledonian Airways);
«segue 1989»



Banca d'Italia: 1979-93
- Governatore: Carlo Azeglio Ciampi
- Direttore generale: Lamberto Dini.

Consob (20 gennaio 1984 - 1990)
- Presidente: Franco Piga (Dc).

 

IRI
(Istituto per la Ricostruzione Industriale)

. Presidente: R. Prodi (1982 - 1989)
.

1988

Gennaio
21,
dopo che dal 12 dicembre scorso [proposta della Commissione d'inchiesta nella IX Legislatura, poi ripresentata] si è tornati a discutere dei fondi neri alla Commissione Attività produttive, commercio e turismo presieduta dal deputato napoletano Michele Viscardi (Dc), ora, al termine di un lungo dibattito, la Commissione decide di incaricare il relatore piacentino Giovanni Bianchini (Dc) di presentarsi in aula e di dare parere negativo all'istituzione della Commissione d'inchiesta.
Voti favorevoli: 22 (Dc, Psi, Psdi e Pri);
Voti contrari: 18 (Pci, Msi, Democrazia proletaria, verdi e radicali).

Marzo
3
, la Camera si prepara a votare un ordine del giorno che boccia la proposta della Commissione d'inchiesta (non sottoscritto dai liberali);
267 voti contro la Commissione monocamerale d'inchiesta, 246 a favore, 1 astenuto.

Salta la Commissione monocamerale d'inchiesta sui fondi neri dell'IRI.

Giugno
23
, la Corte d'Appello di Roma (presidente, dr. Michele Aiello) a cui E. Bernabei aveva presentato ricorso per ottenere l'assoluzione con formula piena [aveva beneficiato dell'amnistia del dicembre 1986, per il reato di appropriazione indebita] respinge l'appello (infondatezza) e conferma la sentenza del giudice istruttore. Deve pertanto restituire i 30 Mdi di lire, come richiesto dalla procura della Corte dei Conti.

 



Fonti:
Giampaolo Pansa, Il Malloppo, Rizzoli 1989.




Banche

1988

Mediobanca

. Presidente:
. A. Maccanico (1987 - 1988)
. Francesco Cìngano (1988 - 2003)
. Amministratore delegato e Direttore generale: Silvio Salteri (1982 - ?)

1988
-
Marzo
14
, su proposta del presidente A. Maccanico, nella riunione del Cda E. Cuccia viene acclamato presidente onorario;
[Dopo la sua nomina e fino alla sua scomparsa, E. Cuccia non prenderà mai – per quanto risulterà – la parola nei Consigli di amministrazione. A questa regola si atterrà rigidamente anche se, è evidente, fino alla fine sarà informato e seguirà tutte le vicende che riguardano l'Istituto.]

l'istituto cambia assetto azionario per ridefinire la base paritaria del gruppo di controllo tra soci pubblici e privati, in tale occasione banche di interesse nazionale riducono il loro possesso azionario e le imprese private ne rilevano una parte, pervenendo in tal modo ad una partecipazione equivalente a quella dei soci pubblici, con i quali stipulano un sindacato di blocco;

. presidente onorario: E. Cuccia.

«segue 1996»

 

Gruppo Sanpaolo

«segue da 1987»
Presidente:
. Gianni Zandano, (1983-98)
Direttore generale:
. Zefferino Franco, (1985-91).
Ottobre, rileva l'1% del Crédit Commercial de France, nona fra le aziende di credito francese e la prima ad avere aperto sportelli in Italia;
Novembre, cogliendo la possibilità offerta dalle modifiche allo statuto effettuate l'anno precedente (…fare tre cooptazioni «tra personalità estere di acclarata capacità in campo economico-finanziario») designa l'inglese Charles Hambro e il francese Renaud de la Genière, presidenti rispettivamente di Hambros e della Compagnie Financière de Suez;
«segue 1989»

Monte dei Paschi

«segue da 1985»
1988, rileva dalla Banca Nazionale del Lavoro il pacchetto di controllo dell'Istituto italiano di credito per il lavoro italiano all'estero;
«segue 1989»

Nuovo Banco Ambrosiano

«segue da 1987»
- Presidente: Giovanni Bazoli,
- Direttore generale: Pierdomenico Gallo.
1988
Maggio
avviene la fusione tra il Nuovo Banco Ambrosiano e la Banca Cattolica del Veneto [13.000 Mdi di raccolta e 437 sportelli] ) dove Gemina con il suo 10,20% fa parte di un sindacato che controlla il 49,47% delle azioni; Francesco Paolo Mattioli, luogotenente di C. Romiti alla Fiat, è vicepresidente;
«segue 1989»

Cassa di Risparmio di Venezia

«segue da 1910»
1988, incomincia a svolgere i suoi compiti anche fuori provincia, per la precisione a Lignano (Udine), in conseguenza dell'incorporazione della Banca Popolare Santo Stefano di Portogruaro;
«segue 2003»

Banca Popolare Vicentina
(cambio denominazione sociale dal 1987)

- Presidente: avv. Giuseppe Nardini, (1985-95)
- vicepresidente: ?,
- Consiglieri:
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
- Collegio Sindacale:
. ?,
. ?,
. ?,

Direttore generale: Luciano Gentilini (1987-?)

Incorpora la sede di Milano della Hongkong and Shangai Banking Corporation.

Cassa di Risparmi e Depositi di Prato

«segue da 1987»
- Presidente: Mauro Giovannelli (Dc), (1987-?) avvocato pratese (più vicino a C. De Mita che a G. Andreotti);
- Vicepresidente (1987-?): Giampiero Nigro (Psi)
- Direttore generale (1987-?): Vittorio Postiglione, già vicedirettore generale della Bnl;
Gennaio
le sofferenze ammontano a 598 Mdi di lire, mentre le partite "incagliate" (destinate a diventare sofferenze) ammontato a 80 Mdi di lire;
perdite registrate 320 Mdi di lire: la cassa è al collasso;
Giugno
le sofferenze (miliardi prestati e non più recuperabili) arrivano a 1000 Mdi di lire;
Settembre
il direttore generale Vittorio Postiglione presenta una radiografia completa della Cassa:
- sofferenze: 1.360 Mdi;
- partite incagliate: 232 Mdi;
- sofferenze compensate con il Fondo rischi: 187 Mdi;
la voragine evidenzia 1.779 Mdi di lire di crediti ad alto rischio;
18, il ministro del Tesoro Giuliano Amato, decide di inviare i commissari alla Cassa di Risparmi e Depositi di Prato:
- Berardino Libonati,
- Rosario Filosto,
- Giovan Battista Pintus.
Come prima cosa, quei 57 Mdi investiti nel 1985 dai ca duemila risparmiatori non valgono più niente; nasce così un Comitato di Tutela dei Quotisti; duecento di loro decidono di intentar causa a chi guidava la Cassa al momento dell'emissione delle quote ossia Silvano Bambagioni (60enne) eArturo Prospero.
Il vicepresidente Giampiero Nigro (Psi) dichiara che i 600 Mdi di perdite del solo 1988 corrispondono a 3272 partite, ma 86 partite da sole coprono il 62% delle perdite; la tesi della crisi economica pratese come responsabile del dissesto viene quindi smentita.
Fonti:
Giampaolo Pansa, Il Malloppo, Rizzoli 1989.



IRI: Fondi neri


Gennaio
21,
dopo che dal 12 dicembre scorso [proposta della Commissione d'inchiesta nella IX Legislatura, poi ripresentata] si è tornati a discutere dei fondi neri alla Commissione Attività produttive, commercio e turismo presieduta dal deputato napoletano Michele Viscardi (Dc), ora, al termine di un lungo dibattito, la Commissione decide di incaricare il relatore piacentino Giovanni Bianchini (Dc) di presentarsi in aula e di dare parere negativo all'istituzione della Commissione d'inchiesta.
Voti favorevoli: 22 (Dc, Psi, Psdi e Pri);
Voti contrari: 18 (Pci, Msi, Democrazia proletaria, verdi e radicali).

Marzo
3
, la Camera si prepara a votare un ordine del giorno che boccia la proposta della Commissione d'inchiesta (non sottoscritto dai liberali);
267 voti contro la Commissione monocamerale d'inchiesta, 246 a favore, 1 astenuto.

Salta la Commissione monocamerale d'inchiesta sui fondi neri dell'IRI.

Giugno
23
, la Corte d'Appello di Roma (presidente, dottor Michele Aiello) a cui Ettore Bernabei aveva presentato ricorso per ottenere l'assoluzione con formula piena [aveva beneficiato dell'amnistia del dicembre 1986, per il reato di appropriazione indebita] respinge l'appello (infondatezza) e conferma la sentenza del giudice istruttore. Deve pertanto restituire i 30 Mdi di lire, come richiesto dalla procura della Corte dei Conti.


Fonti:
Giampaolo Pansa, Il Malloppo, Rizzoli 1989.




"Carceri d'oro"
(Edilizia penitenziaria in Lombardia: Busto Arsizio, Crema, Opera, Cremona, Monza, Pavia, Vigevano, Voghera)


Febbraio
Gabriele Di Palma , 60enne, ingegnere, direttore generale del ministero dei Lavori Pubblici, viene colpito da un mandato di cattura dei magistrati genovesi e si rende irreperibile (lo sarà per più di un anno); questo mandato viene poi assorbito da un secondo mandato di cattura spiccato nei suoi confronti dal giudice istruttore milanese Antonio Lombardi per concorso in corruzione (annullato dalla Cassazione, il provvedimento lascia l'imputato a piede libero);
Giuseppe Pace, 54enne, uno dei contabili della Codemi Spa, è tra i primi ad essere interrogato dai magistrati genovesi che vogliono il suo aiuto per decrittare le tante sigle misteriose contenute nei floppy-disc, il libro-paga elettronico, opera di Dino Attorrese, altro collaboratore della Codemi Spa;
sembrato reticente, viene spedito dai magistrati in carcere per due giorni;

Marzo
scoppia lo scandalo delle "Carceri d'Oro";
[Edilizia penitenziaria in Lombardia: Busto Arsizio, Crema, Opera, Cremona, Monza, Pavia, Vigevano, Voghera]
30, Giuseppe Pace viene interrogato dalla Commissione inquirente, nelle stanze di San Macuto a Roma;

Aprile

Maggio
la signora Luisella Alpi, assessore socialdemocratico allo sport e al turismo nel comune di San Donato Milanese, si reca al Palazzo di Giustizia di Milano e racconta la sua storia al sostituto procuratore Pier Camillo Davigo;
[Nell'aprile 1986 , stanca di rimetterci del suo nella gestione della locale sezione del Psdi, si era recata a Roma per chiedere al segretario politico Franco Nicolazzi un contributo ricavato dal finanziamento pubblico ai partiti; a maggio, dopo soltanto una telefonata di sollecito per il contributo richiesto, Luisella Alpi si era vista consegnare da un signore sconosciuto (il rag. Giuseppe Pace) un assegno di 10 Mni di lire per le spese della sezione, con preghiera che ne fosse avvertito Franco Nicolazzi.]

Luglio
la Commissione inquirente rinvia al giudizio del Parlamento:
- Bruno De Mico (architetto, costruttore edile, capo della Codemi Spa e maggiore referente del Cesl (Consorzio per l'edilizia sociale in Lombardia) e dell'Ideco) [si parla di 70 Mdi di lire di tangenti];
- Franco Nicolazzi (Psdi), ex ministro;
- Clelio Darida (Dc), ex ministro;
- Vittorino Colombo (Dc).

Altre ruote del carro:
- Gabriele Di Palma, 60enne, ingegnere, direttore generale del ministero dei Lavori Pubblici;
- due provveditori alle Opere pubbliche di Milano (1,5 e 1,391 Mdi di lire),
- un provveditore di Genova,
- due ingegneri capo di Milano e Venezia;
- un ispettore generale delle Poste per la Lombardia e il Trentino (596 Mni di lire in sei anni);
Controllori:
- un giudice referendario della Corte dei Conti, incaricato di verificare le attività della Codemi Spa,
- un ispettore dei lavori pubblici addetto ai sopralluoghi,
- un avvocato dello Stato,
- un collaudatore,
- un geometra capo del provveditorato di Milano
- un ingegnere del provveditorato di Treviso,
- un magistrato delle acque,
- un dirigente del genio civile,
- un dirigente delle Ferrovie dello Stato,
ecc. ecc.

Ottobre
26
, il Parlamento si pronuncia sull'affare: nuovo supplemento d'indagine dell'Inquirente.
Franco Nicolazzi esce sorridente da tutta la vicenda.
[Seguirà una nuova seduta del Parlamento e poi il passaggio degli atti alla Magistratura, conflitto di competenza, eventuale richiesta di autorizzazione a procedere, nuova discussione nell'apposita Commissione alla Camera ecc.]

Fonti:
Giampaolo Pansa, Il Malloppo, Rizzoli 1989.



Operazione Ferruzzi/META

Gennaio 
Raul Gardini
è capo di un impero, nel settore dello zucchero, che controlla con l'Eridania il 45% del mercato italiano e con la Beghin-Say il 33% di quello francese.
30, sabato, R. Gardini  sottrae alla Montedison l'Iniziativa META, il gioiello finanziario che contiene la Fondiaria, e la trasferisce alla Ferfin (Ferruzzi Finanziaria) [ora non quotata in borsa]: pochi i dettagli annunciati;

Febbraio
1
, lunedì, il prezzo delle azioni Montedison cade del 6,75% in un giorno, quello delle META dell'8,5%; viene annunciato il concambio: 15 azioni della Ferfin per ogni 4 della META; ma poiché la Ferfin non è quotata in borsa, non ha mai pubblicato un bilancio consolidato e nessuno sa come valutare l'operazione; Ferruzzi assicura che le valutazioni sono state fatte da esperti…
2
, martedì, il prezzo delle Montedison crolla di un altro 10% e così i titoli del gruppo Ferruzzi-Montedison sono sospesi; F. Piga convoca R. Gardini, ma ormai il dissesto è completo… alla fine della settimana le azioni cadono quasi del 17%; per qualche tempo i 100.000 piccoli risparmiatori della Montedison per mantenere l'investimento nella META sono costretti a comperare azioni della Ferfin, che ormai contiene la META stessa [Molto tempo dopo tutto si risolverà bene].

Marzo

Aprile
R. Gardini bussa alla porta di Mediobanca alla ricerca di una soluzione dei suoi problemi finanziari;
decide di vendere Standa ma 550 Mdi, un prezzo considerato buono negli ambienti finanziari, non gli basta, e c'è un perché: 
Standa (con Euromercato) ha dei numeri di tutto rispetto:
- vol. affari: 25.000 Mdi,
- dipendenti: 17.000,
- investimenti 100 Mdi;
- quota di mercato 50% (punti vendita), 13% (fatturato);

Luglio
Franco Reviglio, presidente dell'ENI, e R. Gardini per la Montedison firmano una prima lettera di intenti per la fusione in Enimont dell'anno successivo; 
già si parla, tra gli addetti ai lavori (C. De Mita, R. Gardini, Sergio Cragnotti…), di come fare per gli oltre 1000 miliardi di imposte sulle plusvalenze realizzate dalla Montedison: tutto dovrà essere deciso entro ottobre;

Agosto
Le varie offerte per Standa partono da un prezzo base di 600 Mdi.
La Fininvest (non quotata in Borsa) di S. Berlusconi acquista da Iniziativa Meta, finanziaria della Montedison di R. Gardini, per 969 miliardi il 70% delle azioni ordinarie e il 70% delle azioni di risparmio Standa (la grande società di distribuzione quotata in Borsa) entrando in possesso anche del 100% della controllata Euromercato, che opera sempre nel settore della grande distribuzione; assieme al capitale azionario acquista anche i magazzini, valutati ca 250 Mdi;
… ma non tutta la Standa!; R. Gardini infatti ne possiede solo il 70,3% mentre il rimanente 29,7% è posseduto da 3-4000 piccoli risparmiatori; S. Berlusconi paga in pratica a R. Gardini, e a lui solo, un prezzo pari a circa 37.000 lire per azione, quando in Borsa la valutazione è sulle 20.000 lire;
[in Italia non esiste ancora una legge sull'OPA (offerta pubblica d'acquisto).]
in quanto a quote di mercato, dietro alla Standa ci sono:
- Rinascente-Upim-Sma
- Despar
- Esselunga
- Gs
della SME
- PAM
supermercati
- Coin-Oviesse
.


Ottobre
l'affaire Ausimont:
società di chimiche speciali, del gruppo Montedison, quotata alla Borsa di New York, posseduta per il 72,7% dalla Ferruzzi-Montedison; comprende tra l'altro la Dutral, una divisione di elastomeri [gomme sintetiche] che poi sarà ceduta alla Enimont;
R. Gardini tenta di impossessarsi della parte rimanente offrendo 33,50 dollari per azione Ausimont: con il 100% potrebbe cancellare la quotazione da New York; l'offerta viene però respinta da quattro membri "indipendenti" del consiglio dell'Ausimont, giudicandola insufficiente [valore vero, per loro, ca 40 $]; poiché la società ha sede ad Amsterdam R. Gardini ha bisogno del 95% prima di cancellare la quotazione; (dic 88)

Novembre
9,
scoppia la questione degli sgravi fiscali per R. Gardini; il presidente del consiglio C. De Mita presenta un disegno di legge che permette alla Montedison di rinviare il pagamento di 825 miliardi di imposte sulle plusvalenze; l'operazione viene addirittura sottoposta all'esame a Bruxelles nell'ufficio di sir Leon Brittan, il commissario della CEE per la concorrenza;

Dicembre
Montedison alza il prezzo delle azioni Ausimont a 35$ ma l'offerta viene ancora rifiutata; qualche azionista comincia addirittura a procedere per vie legali contro R. Gardini, e la banca d'affari newyorkese Oppenheimer decide di mettere insieme un 5,2% dell'Ausimont per ostacolare l'operazione cui R. Gardini tiene tanto; (feb 89);
ENI: l'ente guidato da F. Reviglio, grazie in particolar modo all'andamento positivo della chimica, registra un utile di 1.316 miliardi; sta ormai concludendo con fatica la discussa joint venture con la Montedison: l'Enimont.
R. Gardini fa capire che, anche se non passasse il disegno di legge sulle imposte presentato da C. De Mita, il progetto Enimont si concluderà comunque;




Lombardfin

1988
giugno, la Corte suprema degli Stati Uniti conferma in via definitiva la condanna, il che comporta per Leati la perdita del seggio di broker al Midwest stock exchange di Chicago, conquistato nel 1976; brutta botta anche per le casse della commissionaria Lombardfin;
Leati non demorde e partecipa ad alcune clamorose operazioni finanziarie:
- partecipa all'Opa lanciata a Wall Street da Pirelli su Firestone,
- rastrella pacchetti azionari di: Poligrafici (famiglia Monti), Credito bergamasco, di Paf (controllata da Gianni Varasi e famiglia Ferruzzi attraverso la Santavaleria), di Interbanca (famiglia Auletta), 
- entra nel capitale Ferfin.




Enel

Consiglio di Amministrazione (1987-92)
(8 consiglieri + presidente)

Presidente: Viezzoli(?), proveniente dalle Partecipazioni statali e ben visto da quasi tutti i partiti;
Vicepresidente: Ortis (Pli), designato da ?
Consigliere: Benedetti (Dc), designato da Andreotti
Consigliere: Spena (Dc), designato da Gava
Consigliere: Zorzoli (Pci), designato da ?
Consigliere: Bitetto (Psi), designato da Craxi
Consigliere: Faletti (Pri), designato da Spadolini e Battaglia
Consigliere: Dragoni (Psi), designato da De Michelis
Consigliere: Pellò (Psdi), designato da ?




Ferrovie dello Stato

Consiglio di Amministrazione (15.XI.1985-88)
(? + presidente)

Presidente: Lodovico [Vico] Ligato (Dc)
[giornalista, ex capo servizio alla «Gazzetta del Sud» di Messina, poi consigliere nella neonata assemblea calabrese nell'estate del 1970, quindi assessore regionale agli Enti locali, assessore al Bilancio, ai Trasporti e ancora agli Enti locali nel 1975, deputato nel 1979 e nel 1983]
Vicepresidente:
Consigliere: Gaspare Russo (Dc) [arrestato]
Consigliere: Alfredo Li Vecchi (Dc)
Consigliere: Pietro Merli Brandini (Dc)
Consigliere: Giovanni D'Ippolito (Dc)
Consigliere: Antonio Caldoro (Psi)
Consigliere: Ruggero Ravenna (Psi) [arrestato]
Consigliere: Giulio Caporali (Pci) [arrestato]
Consigliere: Fabio Ciuffini (Pci)
Consigliere: Guido Mazzuolo (Psdi)
Consigliere:Francesco Baffigi (Pli) [arrestato]
Consigliere: Bruno Trezza (Pri)

Direttore generale: Giovanni Coletti (Psi)
Revisori: Rocco Trave (Psi) (pugliese, segretario particolare del ministro Claudio Signorile (Psi) );
[sarà arrestato per tangenti in piena campagna elettorale nel 1987]

Scandalo delle Lenzuola d'Oro: tangenti versate per gli appalti delle lenzuola, federe e cuscini destinati alle cuccette dei treni.
Presidente: Lodovico Ligato: due comunicazioni giudiziarie per truffa allo Stato e corruzione.
Consiglieri arrestati, per qualche giorno: Russo, Ravenna, Baffigi e Caporali.
Al centro dello scandalo: l'ing. Elio Graziano, ex dipendente delle Ferrovie dello Stato, poi industriale fornitore dell'Ente, solide amicizie con i boss democristiani e socialisti della Campania, già presidente dell'Avellino Calcio.
[Secondo «Panorama», Elio Graziano afferma di avere elargito:
- 100 Mni al presidente Lodovico [Vico] Ligato (in più rate e consegnate attraverso un intemediario),
- 600 Mni al direttore generale Giovanni Coletti (in più rate e consegnate direttamente)

Novembre
25
, il presidente Lodovico [Vico] Ligato e il direttore Giovanni Coletti si dimettono dalle Ferrovie dello Stato.
Arriva come nuovo presidente, dalla Montedison, Mario Schimberni.




Processo Vincenzo Cultrera


Inverno 1988 
quando viene processato e condannato, il finanziere Vincenzo Cultrera è ancora introvabile; tra chi era entrato nella sua Catena di Sant'Antonio troviamo:
- Comitato "Gennaio 1985" (4500 sottoscrittori)
- Comitato di Napoli (800 sottoscrittori)
- Comitato di Genova (250 sottoscrittori),
sempre in lite con i commissari liquidatori sulle stime del patrimonio immobiliare abbandonato dal finanziere.
Quanto vale il tutto? Ai reduci dell'Istituto Finanziario Lombardo l'ardua sentenza.





Ifp
(Istituto Finanziario Piemontese)

«segue da 1987»

1988

Gennaio
Milano, i fratelli torinesi Massimo e Cesare Canavesio, accusati di una sfilza di reati tra cui truffa e appropriazione indebita, finiscono in carcere:
Cesare esce dopo un mese e mezzo in libertà provvisoria; Massimo rimane ancora per qualche tempo agli arresti domiciliari.




1988

Milano, è ancora aperta l'istruttoria del giudice Luisa Ponti sul fallimento della società di costruzioni facente capo a Luciano Rodi [buco di 70 Mdi di lire], rimasta esclusa da tutti gli appalti per aver smesso dal 1982 di distribuire mazzette.

«segue 1989»

Fonti:
Giampaolo Pansa, Il Malloppo, Rizzoli 1989.

Superstet
(Progetto di fusione fra la Sip, la Stet e l'Italcable)
Insider trading

1988

Dicembre

Fonti:
Giampaolo Pansa, Il Malloppo, Rizzoli 1989.

 


«segue da 1987»

 

1988
S. Berlusconi acquista le azioni di Leonardo Mondadori e dichiara che da questo momento in poi assumerà un ruolo di primo piano nella gestione della società editoriale.
Con l'acquisto delle azioni di Leonardo Mondadori ora la Arnoldo Mondadori Editore è in mano a tre soggetti:
- la Fininvest di S. Berlusconi,
- la CIR di Carlo De Benedetti,
- la famiglia Formenton.
Carlo De Benedetti, che è stato socio e amico di Mario Formenton, nel frattempo ha convinto la famiglia Formenton, non interessata alla gestione della Mondadori, a stipulare un contratto per la vendita delle azioni dell'azienda in loro possesso che prevede il passaggio di tali quote alla CIR entro il 30 gennaio 1991.

 

«segue 1989»

Fonti: Varie


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Tasso d'inflazione: 4,98%.

Confindustria: presidente Sergio Pininfarina.

Gennaio 

Febbraio

Marzo

Aprile

Maggio
l'ing. C. De Benedetti, attraverso una coalizione di azionisti, ha il controllo del Credito  Romagnolo [7.900 Mdi di raccolta e 206 sportelli];
l'ing. C. De Benedetti riesce ad estromettere Leonardo Forneron Mondadori dal consiglio di amministrazione della Mondadori;

Giugno
Mario Monti è nominato membro del consiglio e del comitato esecutivo della Fiat, al posto di G. Carli;

Luglio


Agosto

Settembre
Banco Ambrosiano
: dopo sei anni di indagini viene chiesto il rinvio a giudizio per 41 persone [alla fine 33], tra cui Orazio Bagnasco e pure l'ing. C. De Benedetti accusato di estorsione [prosciolto in istruttoria] nei confronti di R. Calvi e bancarotta fraudolenta.
[Inizio processo, maggio 1990]

Ottobre
l'ing. C. De Benedetti dà la scalata alla Société Générale de Belgique e acquisisce il Credito Romagnolo dopo aver venduto alla Nestlè la Buitoni e la Perugina;

Novembre

Dicembre
l'IRI, alla cui presidenza sta R. Prodi dal novembre 1982, chiude il bilancio con un utile di 1.300 miliardi di lire, incluso un profitto di 600 miliardi nel settore industriale; è la prima volta in 20 anni, grazie anche all'opera di bravi manager soffiati alle varie industrie come:
- Giuseppe Tramontana (Ex Montefibre) all'Alfa Romeo
- Carlo Verri (ex Zanussi) all'Alitalia
- Marisa Bellisario (ex Olivetti) alla Italtel
- Pasquale Pistorio (ex Motorola) alla SGS;
nonché al licenziamento di persone incompetenti come alti funzionari e membri del consiglio del Banco di Roma e del Lloyd Triestino;
intanto l'assetto futuro della Banca commerciale italiana (II banca italiana per dimensioni, in gran parte posseduta dall'IRI) diventa un tema scottante; il ministro del Tesoro G. Amato sente parlare di uno strano progetto di E. Cuccia per il riassetto e l'eventuale privatizzazione della banca;

«Italia Oggi»:

«segue da 1987»
1988, luglio, continua a perdere soldi e Giuseppe Cabassi vende il giornale al Gruppo Ferruzzi-Montedison di Raul Gardini che già possiede «Il Messaggero» di Roma.
Carlo Sama, cognato di Gardini, tratta l'affare ed assume così la responsabilità degli interessi editoriali del Gruppo Ferruzzi [diventa anche presidente della squadra di basket de «Il Messaggero»]

Magneti Marelli

«segue da 1987»
1988, rileva il controllo del gruppo Carello (fanaleria) e più tardi conclude accordi con il gruppo francese Matra (elettronica) e con la Nippodenso del gruppo Toyota (climatizzatori per auto).


Agusta

«segue da 1983»
1988, dicembre, "affare Agusta":
Belgio, il Partito socialista francofono incassa tangenti [questa l'accusa] in occasione di una commessa pubblica di elicotteri militari alla fabbrica italiana Agusta;
nel 1994 si dimetteranno tre esponenti socialisti del governo belga:
. Guy Coëme, vice primo ministro federale,
. Guy Spitaels, presidente del governo regionale vallone,
. Guy Mathot, ministro degli interni del precedente;
altri coinvolti:
nel 1995
. il generale Jacques Lefebvre, già capo di stato maggiore dell'aeronautica, si suiciderà;
. Frank Vandenbroucke,
ministro degli esteri, rassegnerà le proprie dimissioni;
[era stato presidente del Partito socialista fiammingo dal 1989 al 1991 ],
. Willy Claes, accusato di corruzione, darà le dimissioni da segretario generale della NATO (carica occupata dal settembre 1994);

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