Papa
Pio XI
(1922-39)
1939, Vaticano, dal 1930 il cardinale E.
Pacelli [futuro Pio XII] è
segretario di stato.
Papa Pio XII
(1939-58)
Rockefeller Center
1939, John
Davidson Jr. Rockefeller con un elmetto in testa spinge l'ultimo
rivetto nella costruzione.
[Il terreno in origine appartiene al famoso medico dottor David
Hosack che lo vende allo Stato di New York; 1814, il Parlamento
cede l'area fabbricabile Hosack all'Università di Columbia che la destina
a giardini botanici; 1929, quando si progetta di trasferire il teatro
Metropolitan, John Jr. prende in affitto
dall'Università a lunga scadenza l'area dei giardini e acquista tre
isolati intorno al parco con l'intenzione di donare una parte del complesso
come piazza pubblica nel progetto concernente il teatro;
la crisi in atto però impedisce il progetto di costruzione del Metropolitan
ed egli si trova con un contratto di affitto di 3.200.000 dollari con
la Columbia University e circa duecento case vecchie e in male arnese;
invece di scoraggiarsi, amplia il piano decidendo di far sorgere nel
centro della città un complesso architettonico degno di New York con
un tono internazionale negli edifici, un meeting point per affari
internazionali e il commercio di lusso;
«segue 1989»
Germania
1939, la
VI Sezione di Heinrich Himmler sta manovrando
per sabotare l'economia dei Paesi nemici, in particolare della Gran Bretagna;
novembre, Naujoks, un giovane tecnico della
Sezione, avuta l'idea di stampare una enorme quantità di denaro falso
[più o meno come hanno già fatto gli inglesi invadendo la Germania di
tessere annonarie false per disturbare la rete dei rifornimenti], sottopone
il proprio piano a R. Heydrich,
capo del servizio di sicurezza della Gestapo; ottenuta l'approvazione
di Hitler, la "operazione Andréas"
ha inizio; nella sede di Berlino centinaia di "tecnici" specializzati"
sono già al lavoro.
Renault
«segue
da 1899»
1939, la società occupa circa 40.000 operai
«segue 1945»
TATA Sons
«segue
da 1924»
1939, nasce la Tata Chemical, il
ramo chimico;
«segue 1945»
Toshiba
(Tokyo Shibaura Electric Co.)
«segue
da 1896»
1939, le due società Shibaura
Engineering Works (attrezzature telegrafiche) e Tokyo
Electric Company (lampadine) si fondono nella Tokyo
Shibaura Electric Co. azienda altamente innovativa, che sviluppa
per prima nel mondo il televisore a 16 pollici;
il gruppo è attivo in tre grandi aree:
- sistemi informatici e congegno elettronici;
- apparati e impianti elettrici;
- beni di consumo durevoli (TV, videoregistratori, elettrodomestici,
ecc.);
«segue
1990»
|
Banche
|
Banca
d'Italia
[dal maggio 1926 è l'unico istituto di emissione]
- Governatore: V.
Azzolini (1931 10 gen - 1° ago 1944)
- Direttore generale: ?
(?-?)
|
|
«segue da 1938»
Banco
di Sicilia
1939,
Banco
di Napoli 1939,
diventato
istituto di credito di diritto pubblico, è in possesso di
valuta aurea per una cifra enorme, mai posseduta finora da alcuna
banca nazionale;
presidio di stabilità, nonostante la crisi;
Banca
Agricola Commerciale del Mezzogiorno 1939,
creata dal Banco di Napoli, vi confluiranno
tutte o quasi le piccole banche dell'area a seguito del riassetto
in atto quando Napoli contenderà a Milano il primato di città
più popolosa del paese;
|
- Presidente: ?
(1937 - ?)
- Direttore generale: D.
Menichella (1934 - 1944) |
Comit
(Banca commerciale italiana)
1939, dal 1933 è incorporata nell'IRI;
Banco
di Roma
1939,dal 1933 incorporata nell'IRI,
la sua ripresa è favorita dall'espansione dell'attività
finanziaria nell'Africa orientale.
Credito
Italiano
1939, dal 1933 incorporata nell'IRI;
|
- |
IMI
(Istituto mobiliare italiano)
- Presidente: Teodoro
Mayer (triestino) (1931 - 14 mar 1936).
1939, con la svolta istituzionale del
1936 si è consacrato definitivamente come istituto di credito
industriale a medio e lungo termine leader in Italia.
Federazione Bancaria
Italiana
1939, Vicenza,
Istituto Centrale di Credito
(ICC)
1939,
Istituto
di San Paolo di Torino
Presidente:
. gen. Demetrio Asinari dei Marchesi di
Bernezzo (1928-39), senatore del Regno.
Direttore generale:
. comm. rag. Alfredo Longo (1936
- ?)
1939,
Consorzio delle Banche cattoliche
1939,
Banca Cattolica del Veneto
- Presidente . prof. sen. Luigi
Montresor [1930 nov-set 1945],
- Vice presidente
. conte dr. comm. Enrico Matteo Passi
[1930 nov-set 1945],
- 5 Consiglieri:
. avv. prof. comm. Giovanni Battista Biavaschi
[1931 feb-set 1945],
. avv. comm. rag. Giuseppe Cavazzana [1930
giu-set 1945],
. dr. Enzo Guarnieri [1931 feb-set
1945],
. avv. Guido Rogger [1930 nov-set
1945],
. avv. cav. Vittorio Veronese
di Bartolomeo [1938 21 mar-feb 1944].
- Sindaci effettivi:
. avv. cav. Amedeo Gallina [1931
feb-set 1945],
. avv. Gaetano Martelletto [1931
feb-set 1945],
. ing. cav. Raffaello Bettazzi [1936
mar-set 1945].
- Sindaci supplenti:
. ing. Sergio Zanarotti,
. rag. Ezio Zanghellini.
L'art. 39 dello Statuto sociale prevede che il Consiglio
di Amministrazione nomini annualmente dopo l'assemblea generale
un Comitato Direttivo composto da tre a cinque membri
scelti nel proprio seno determinandone la facoltà e il funzionamento.
-
Presidente
. conte dr. comm. Enrico Matteo Passi [1930
nov-set 1945],
- Membri
. avv. comm. rag. Giuseppe Cavazzana [1930
nov-set 1945],
. avv. prof. comm. Giovanni
Battista Biavaschi [1931 feb-set 1945].
- Direttore generale
.
Secondo Piovesan [1930
nov-set 1945].
1939,
25 febbraio, assemblea generale ordinaria degli azionisti.
ASSS
(Amministrazione Speciale della Santa Sede)
1939,
assieme allo IOR
è l'altra grande cassaforte delle partecipazioni azionarie
vaticane. IOR
(Istituto Opere di Religione)
1939,
assieme all'ASSS
è l'altra grande cassaforte delle partecipazioni azionarie
vaticane.
Banco Ambrosiano
1939,
Banco di Roma per la Svizzera
1939,controllato dallo IOR;
Banca Unione
1939,controllata dallo IOR;
Banca
Toscana di Anticipazione e Sconto 1939,
Banco
Lariano
1939,
Como,
BNL
(Banca nazionale del lavoro) 1939,
dal 1924 lo Stato detiene il 90% del suo capitale azionario; in
seguito alla crisi [perdite per circa 200 Mni] dovuta allo smantellamento
delle cooperative, operato dal fascismo, si ridimensiona sino a
diventare semplice istituto di credito di diritto pubblico, di proprietà
statale;
Banca Provinciale Lombarda
1939,
Bergamo,
Banca
del Friuli
1939,
Udine,
|
Casse
di Risparmio
|
«segue
da 1938»
Cassa
di Risparmio di Venezia
1939,
Cassa di Risparmio di Verona e Vicenza
1939,
Cassa
di Risparmio di Padova e Rovigo
1939,
Cassa di Risparmio di Milano
1939, oltre all'esercizio del credito fondiario (dal
1866), dal 1924 ha istituito anche il credito agrario;
Cassa
di Risparmio delle Province Lombarde
1939,
Monte dei Paschi
(Cassa di Risparmio)
1939, istituto di diritto pubblico dal 1936 (tre
membri della deputazione su otto sono di nomina governativa);
Cassa di Risparmio di Gorizia
1939, nel 1929 ha incorporato il Monte
di Pietà che ne e diventato la sezione dei pegni;
«segue 1940»
|
Banche
Popolari
|
1939
Banca Popolare di Vicenza
- Presidente: Paolo
Sartori ,
- vicepresidente: ?,
- Consiglieri:
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
- Collegio Sindacale:
. ?, [effettivo]
. ?, [effettivo]
. ?, [effettivo]
. ?, [supplente]
. ?, [supplente]
Direttore: ? (?-?)
Filiale
Vicenza, Borgo S. Felice (dal 1920).
Banca
Popolare Agricola di Cerea
1924,
1939,
«segue
1940»
|
Casse Rurali
|
|
|
«In
questo periodo, in cui si afferma quotidianamente di andare verso
il popolo, si è venuta formando una oligarchia finanziaria
che richiama, nel campo industriale, l'antico feudalismo. La produzione
è in gran parte controllata da pochi gruppi ad ognuno dei
quali presiede un uomo: Agnelli,
Cini, Volpi,
Pirelli, Donegani,
Falck,
pochissimi altri, dominano letteralmente i vari rami dell'industria…»
Ettore
Conti (ex presidente dell' AGIP
(1926) e presidente della Comit (1930).
|
|
%
|
Piemonte |
13,0
|
Liguria |
11,5
|
Lombardia |
40,0
|
Veneto |
5,6
|
Toscana |
4,0
|
Campania |
4,9
|
Calabria |
0,03
|
Sicilia |
0,8
|
… |
…
|
|
-
Censimento Industriale 1937-39
|
|
Migliaia di Unità
|
Rapporti %
|
Occupati industria e artigianato
|
1927
|
1937-39
|
1927
|
1937-39
|
Alimentari |
343,1
|
529,7
|
10,4
|
12,7
|
Estrattive |
98,8
|
137,4
|
3,0
|
3,3
|
Metallurgiche |
122,5
|
103,6
|
3,7
|
2,5
|
Meccaniche |
478,9
|
823,0
|
14,5
|
19,8
|
Minerali non metallici |
171,9
|
206,8
|
5,2
|
5,0
|
Chimiche |
99,5
|
127,9
|
3,0
|
3,1
|
Tessili |
642,9
|
628,6
|
19,4
|
15,1
|
Abbigliamento, cuoio, pelli |
521,7
|
524,2
|
15,8
|
12,6
|
Edilizia |
332,6
|
558,5
|
10,1
|
13,4
|
Legno |
286,1
|
283,6
|
8,7
|
6,8
|
Altri |
204,4
|
239,2
|
6,4
|
5,7
|
Totale
|
3.302,4
|
4.162,5
|
100
|
100
|
- |
|
Migliaia di Unità
|
Rapporti %
|
Solo Industria
|
Rapporti %
|
Occupati industria
|
1937-39
|
Alimentari |
529,7
|
10,4
|
453,7
|
13,9
|
Estrattive |
137,4
|
3,0
|
137,4
|
4,3
|
Metallurgiche |
103,6
|
3,7
|
103,6
|
3,2
|
Meccaniche |
823,0
|
14,5
|
675,0
|
20,8
|
Minerali non metallici |
206,8
|
5,2
|
177,4
|
5,2
|
Chimiche |
127,9
|
3,0
|
127,9
|
3,9
|
Tessili |
628,6
|
19,4
|
592,0
|
18,2
|
Abbigliamento, cuoio, pelli |
524,2
|
15,8
|
129,8
|
4,0
|
Edilizia |
558,5
|
10,1
|
479,9
|
14,8
|
Legno |
283,6
|
8,7
|
103,5
|
3,2
|
Produz. e distrib. energia elettrica |
-
|
-
|
42,2
|
1,3
|
Altre |
239,2
|
6,4
|
232,0
|
7,2
|
Totale
|
4.162,5
|
100
|
3.254,4
|
100
|
- |
Estrazione
minerarie
|
(tonnellate)
|
-
|
1939
|
Minerali di ferro |
- |
950.000
|
Bauxite |
- |
484.000
|
Combustibili fossili |
- |
3.000.000
|
Oli combustibili |
- |
655.000
|
Petrolio |
|
inferiore alle possibilità
|
Metano |
|
inferiore alle possibilità
|
Viene spinta al massimo la ricerca
di giacimenti minerari nel sottosuolo nazionale, tanto ad opera
del capitale privato (Montecatini),
quanto di iniziative statali, come il potenziamento dell'AGIP,
la fondazione di:
- Azienda minerali metallici italiani
(rame,. stagno, nikel, antimonio),
- Ente nazionale metano,
- Azienda carboni italiani (inizia
lo sfruttamento del grande bacino sardo del Sulcis)
- ANIC (Azienda nazionale
idrogenazione combustibili) per la produzione di benzina sintetica,
petrolio e relativi derivati dalla lavorazione di petrolio albanese,
ligniti, asfalti, ecc.
[La legge del 1933 aveva posto le raffinerie fuori della
linea doganale, estendendo alla lavorazione del greggio i vantaggi
già concessi per quella dei residui, favorendo così
un rapido incremento della capacità di raffinazione.]
|
Produzione
|
(tonnellate)
|
1936
|
1939
|
Benzina |
130.000
|
518.000
|
|
Importazione
|
|
1933
|
1938
|
Greggio |
135.000
|
*
|
Residui |
1.080.000
|
-
|
* supera per la prima volta i residui, oltrepassando
il 50% di tutti i prodotti petroliferi importati.
|
I padroni
del "carbone bianco" nel 1939
|
Capitale società per azioni
elettriche
(Mni di lire) |
-
|
Obbligazioni |
-
|
Valore di bilancio degli impianti |
-
|
|
Potenza installata
|
kW
|
Società elettrocommerciali |
-
|
Autoproduttori |
-
|
Totale
|
-
|
Produzione di energia elettrica
(in milioni)
|
(milioni di kWh)
|
1938
|
1939
|
Da impianti idroelettrici |
*14.580
|
**17.000
|
Da termoelettrici |
964
|
1.417
|
Totale
|
15.544
|
18.417
|
La produzione di energia idroelettrica, che ha
il compito di ridurre la dipendenza dall'estero in fatto di carbone
e di altre fonti di energia, rappresenta il 40% di tutta l'energia
disponibile in Italia.
* equivalenti a 7-8 milioni di tonnellate di carbone, di contro
a importazioni di combustibili fossili dell'ordine di 12 milioni
di tonnellate.
** prodotti per l'85% dalle grandi società collegate nel
trust elettrico;
|
Produzione siderurgica
|
(tonnellate)
|
-
|
1939
|
Acciaio |
-
|
2.300.000
|
Ghisa |
-
|
1.000.000
|
- -
|
Importazioni
|
(tonnellate)
|
-
|
1939
|
Carbon fossile |
-
|
-
|
Rottame |
-
|
500-600.000
|
Minerale di ferro |
-
|
450.000
|
- -
|
Industrie metallurgiche
|
|
-
|
1937-39
|
Valore (milioni) |
-
|
7.100
|
Addetti |
-
|
104.000
|
Salari (milioni) |
-
|
417
|
Valore aggiunto (milioni) |
-
|
2.074
|
Esportazioni (milioni) |
-
|
260
|
|
Produzione metallurgica
|
(milioni di tonnellate)
|
1932
|
1939
|
produzione metallurgica |
980
|
2.780
|
Alluminio |
-
|
*
|
* La metallurgia dell'alluminio è dominata
dalla Montecatini (attraverso l'affiliata
Industria Nazionale Alluminio), che
a tal fine intensifica la già ingente produzione autonoma
di energia elettrica, e dalla SAVA,
del gruppo svizzero Neuhasen.
La capacità produttiva nel 1939 viene ampliata a 60.000
tonnellate e si progettano nuovi ampliamenti.
|
-
Industrie meccaniche
|
-
|
1938
|
1939
|
-
Patrimonio delle imprese
(milioni)
|
Scorte, materie prime e ausiliarie |
6.000
|
-
|
Fabbricati, impianti, macchinario,
attrezzature |
12.600
|
-
|
-
Distribuzione sul territorio
nel 1939
|
-
|
Stabilimenti
|
Addetti
|
Produzione
|
Italia settentrionale |
83,4%
|
82,6%
|
86,2%
|
Italia centrale |
10,4%
|
10,9%
|
10,1%
|
Italia meridionale e insulare |
6,2%
|
6,5%
|
3,7%
|
- |
Potenza utilizzabile nell'industria
meccanica
|
-
|
(cavalli)
|
% sul totale disponibile in tutto
il sistema industriale
|
Motori elettrici |
1.062.000
|
19%
|
-
Macchine
utensili impiegate in base all'anno di costruzione
|
-
|
1938
|
1939
|
ante 1925 |
-
|
51,7%
|
1925-34 |
-
|
22,9%
|
post 1934 |
-
|
22,4%
|
Potenzialità produttiva
(tonnellate) |
-
|
300.000
|
Addetti (escluso artigianato) |
651.000
|
-
|
Salari (milioni) |
3.104
|
-
|
Valore aggiunto
(milioni) |
7.770
|
-
|
Esportazioni (milioni) |
632
|
-
|
Importazioni
(milioni) |
> delle Esportazioni
|
-
|
- |
Produzione cantieristica |
-
|
135.000
|
- L'IRI
raggruppa tutte le sue industrie di tipo navale-meccanico esistenti
nella zona napoletana in una nuova società, la Navalmeccanica
e crea un nuovo importante centro aeronautico a Pomigliano d'Arco.
L'intervento dello Stato nella politica cantieristica si esercita
anche con il controllo sulle maggiori compagnie di navigazione che
vengono raggruppate in quattro grandi società:
- Italia,
- Lloyd Triestino,
- Adriatica,
- Tirrenia,
concessionarie del 90% dei servizi di linea, e controlalte da un'altra
holding dell'IRI, la
Finmare, istituita
nel 1936.
|
-
Produzione
Armi e Munizioni
|
|
|
1939
|
Artiglierie e proiettili |
-
|
55,2%
|
Mitragliatrici e armi portatili |
-
|
14,1%
|
Siluri e torpedini |
-
|
9,2%
|
-
Stabilimenti
|
Stabilimenti occupati |
-
|
42
|
> 2000 addetti |
-
|
27%
|
1001-2000
addetti |
-
|
24,5%
|
501-1000 |
-
|
11,8%
|
Addetti |
-
|
83.000
|
Produzione
(% sul totale dell'industria meccanica) |
-
|
17%
|
-
|
-
Industria
dell'auto
|
-
|
1928
|
1937
|
1938
|
1939
|
Utili/perdite netti delle società
del ramo (milioni) |
68
|
-
|
-
|
- 89
|
Esportazioni (unità) |
-
|
27.000
|
*20.240
|
-
|
Produzione veicoli industriali |
-
|
-
|
-
|
13.300
|
Produzione vetture da turismo |
-
|
-
|
-
|
55.500
|
-
Molte delle società automobilistiche vengono
travolte e altre abbandonano l'attività automobilistica,
rafforzando così la posizone della FIAT.
* 34% della produzione rispetto al 61% del 1928.
|
Industria chimica
|
Produzione
|
(tonnellate)
|
1932
|
1938
|
1939
|
Solfato di ammonio |
148.000
|
-
|
281.000
|
Acido nitrico |
-
|
-
|
-
|
Carbonato sodico |
-
|
-
|
-
|
Acido solforico |
-
|
-
|
2.000.000
|
Calciocianamide |
-
|
-
|
210.000
|
Si stanno muovendo i primi passi nelle materie
plastiche.
Si contano 800 aziende farmaceutiche che producono circa 12.000
specialità medicinali.
Particolarmente grande lo sviluppo dei rami inerenti alla fabbricazione
di prodotti bellici (azoto, colori, soda, cloro, esplosivi) e
alla utilizzazione della cellulosa che, per la sua importanza
nella produzione degli esplosivi, della carta, del raion, richiama
gli sforzi coordinati dello Stato (Ente
Nazionale Cellulosa) della Burgo
e della Snia Viscosa.
Lo Stato coopera con la Pirelli alla
fondazione di una Società per la
produzione della gomma sintetica.
|
Settore chimico-tessile
|
Produzione
|
(tonnellate)
|
1933
|
1938
|
1939
|
Raion |
38.000
|
-
|
53.000
|
Fiocco |
200
|
-
|
*90.000
|
Carbonato sodico |
-
|
-
|
-
|
Acido solforico |
-
|
-
|
2.000.000
|
Calciocianamide |
-
|
-
|
210.000
|
* per l'80% della Snia
Viscosa che riporta gradualmente il suo capitale a
700 milioni e nel 1939 assorbe anche la Cisa-Viscosa,
mentre dal 1931 è legata da un accordo commerciale con
la Soie Châtillon (gruppo IRI).
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Imprese Tessili
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1937-39
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Valore (milioni) |
12.500
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Addetti
(73,5% donne) |
593.000
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Salari (milioni) |
1.348
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Valore aggiunto (milioni)
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3.890
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Esportazioni (milioni) |
2.550
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Industria cotoniera
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(tonnellate)
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1929
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1932
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1939
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Importazioni di cotone greggio |
200.000
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150.000
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110.000
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Esportazioni |
-
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-
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molto elevate*
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Produzione di tessuti
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-
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190.000
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-
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Produzione di filati
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-
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130-140.000
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-
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Non solo non riesce a tenere il passo con la
crescente diffusione delle fibre artificiali, ma deve rivolgersi
in maniera sempre più larga alla lavorazione dei filati
e tessuti di fiocco e raion o misti, mentre quelli di puro cotone
vanno riDucendosi fino al 60% del totale.
* è assai elevata perché volta ai mercati europei
e, adesso, ancor di più, a quelli africani e alle colonie:
nel 1936-40 per la prima volta nella storia dell'industria,
le esportazioni cotoniere superano le importazioni.
Si è giunti a tanto perché il mercato interno viene
ora rifornito in buona parte con manufatti di fibre artificiali.
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Industria laniera
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(tonnellate)
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1932-34
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1935-39
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Importazioni nette di materie prime
(tonnellate) |
42.700
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crollo
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Consumo totale di lana, base lavato
(tonnellate) |
48.000
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22.000
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1938
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Fusi di cardato e di pettinato |
-
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1.000.000
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Telai meccanici
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-
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20.000
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Addetti (operai)
(65% donne) |
-
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95.000
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Esportazione di filati (tonnellate) |
-
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1.570
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Esportazione di tessuti (tonnellate) |
-
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7.300
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Situazione analoga all'industria
cotoniera.
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Industria serica
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Ormai relegata ad un ruolo secondario.
Declino dellaproduzione di bozzoli, concorrenza giapponese, evoluzione
dei gusti e della moda.
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Produzione
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1905
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1935-39
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Bozzoli (tonnellate) |
-
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26.000
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Seta tratta
(tonnellate) |
-
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2.650
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Telai a mano |
-
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800
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Telai meccanici
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-
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27.000
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Esportazioni
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Seta greggia (tonnellate) |
-
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2.200
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Seta ritorta (tonnellate) |
-
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1.000
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La trattura continua ad essere esercitata
in Lombardia e nelle Tre Venezie, la torcitura e la tessitura sono
invece concentrate nelle province di Milano, Varese, Como, Bergamo.
Col progredire della crisi, cresce la percentuale dei fusi di torcitura
serici che lavorano il raion, fino a raggiungere quasi il 60% dei
fusi esistenti.
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La Lockheed
Corporation e il supermercato delle armi.
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- Presidente: R.E.
Gross (1934-56) |
1939
Negli Stati Uniti le spese per la difesa ammontano all'1,5% del
Prodotto Nazionale Lordo e la disoccupazione si aggira attorno
al 17%.
La Lockheed ha un attivo di 3 Mni
di dollari; fornisce 356 aerei, di cui 329 militari. Da questa
momento anch'essa comincia a dipendere da vendite di armi.
- Daniel Jeremiah Haughton,
figlio di un minatore e cresciuto in un villaggio agricolo dell'Alabama,
era emigrato in California nel periodo della Depressione.
Viene ora assunto dalla Lockheed
come "analista sistemistico" quando ancora poche persone
conoscono il significato dell'espressione.
- Jack Northrop, ingegnere,
cofondatore della Lockheed, abbandonata
nel 1923 in seguito all'offerta ricevuta da Donald
Douglas, fonda ora la Northrop
Corporation nell'altro lato di Los Angeles rispetto
alla Lockheed.
Costruirà il caccia notturno Black Widow della seconda
guerra mondiale e il Flying Wing del tutto privo di fusoliera.
«segue 1940»
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Fonti:
- Anthony Sampson, The arms bazaar/Il
supermercato delle armi - Arnoldo Mondadori Editore 1977. |
OSS
(Office of Strategic Services) |
1939
I nazisti esercitano sempre un severo controllo sulle proprie
valute. Entrare in possesso di marchi tedeschi è difficile,
certamente assai più duro che imbottirsi di franchi francesi.
In circolazione ci sono quattro tipi di valuta tedesca
e per tre di questi quattro tipi esistono certe limitazioni di
circolazione, in Germania o nel territorio tedesco occupato, tali
da renderle inservibili per gli scopi dell'OSS.
- Una banconota tedesca, emessa all'inizio per circolare in Germania
come biglietto di piccolo taglio, diviene più tardi valuta
di occupazione ed è usata quasi esclusivamente in Polonia
nei primi giorni della guerra.
- La Reischcreditkassen viene emessa
come valuta "militare" per i pagamenti alle truppe e
queste possono usarla per acquisti in Paesi stranieri. Non circola
mai in Danimarca, in Norvegia, in Olanda, in Croazia e in Grecia,
ma viene usata in Serbia per breve tempo. Per poco viene riconosciuta
come valida in Ostland e Transistria sotto la giurisdizione rumena
come pure in certe zone della Jugoslavia.
Sul possessore della banconota grava quasi un presentimento di
pericolo. [In Francia sarà ritirata il 15 dicembre 1943.]
- La terza banconota è la Rentebank.
Questa serie viene inizialmente emessa per il valore di 1, 2,
5, 10, 50, 100 e 1000 marchi. Marchi che non possono venir usati
per le operazioni clandestine poiché a partire dal 1°
Ottobre 1942 i tagli superiori a cinque marchi saranno dichiarati
fuori corso. Dare a un agente una somma considerevole in pezzi
di valore inferiore ai cinque marchi è assurdo per ragioni
pratiche.
- La quarta banconota, l'unica di cui gli agenti dell'OSS
possano servirsi in Germania, è la Reichbank.
I tagli sono da 10, 20, 50, 100, 500 e 1000 marchi. Banconote
comunque difficilissime da ottenere per lo stretto controllo esercitato
dal governo tedesco sulla loro circolazione.
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Fonti:
- Robert Hayden Alcorn, Il giro
del denaro - in Segretissimo-Mondadori 1968. |
– Baratta,
Paolo (Milano, 11 novembre 1939) economista e politico italiano.
– Bowles, Samuel (New Haven, Connecticut
1939) economista statunitense
La scuola nell'America capitalistica (1976, con H.
Gintis)
Struttura e pratica della teoria del valore-lavoro (1981, c.s.).
– Feldstein, Martin (New York 1939)
economista americano
1965-67, professore di finanza pubblica all'università di Oxford
Analisi economica dell'efficienza del servizio sanitario (1967)
1967-69, professore associato alla Harvard University
1977-1982, presidente del National Bureau of Economic Research
L'economia americana nel periodo di transizione (1980)
Costi ospedalieri e assicurazione contro le malattie (1981)
Inflazione, normativa fiscale e formazione del capitale (1981)
1984, dirige i consiglieri economici alla Casa Bianca sotto la presidenza
Reagan (1982-84)
Effetti della tassazione sul capitale (1986)
Cooperazione economica internazionale (1988)
Economia politica americana negli anni '80 (1994).
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Italia
Confederazione Fascista dell'Industria Italiana
(ex Confindustria):
. presidente: G.
Volpi di Misurata.
Gennaio
5, per legge i 1.000 consiglieri, divisi per ogni singola
corporazione in "effettivi" e "aggregati",
formano insieme l'assemblea generale del consiglio nazionale delle corporazioni;
19, per legge, al posto della
"Camera dei deputati", viene istituita la camera dei fasci
e delle corporazioni, formata dai 500 membri effettivi delle 22 corporazioni;
Settembre
La neutralità italiana porta al Paese immediati benefici, che si
traducono in ordinazioni dalle nazioni belligeranti.
23,
vengono nominati i nuovi membri dei Comitati consultivi delle 22 corporazioni;
Ottobre
Roma, viene varata un'imposta straordinaria sui patrimoni per far fronte
ai venti di guerra. Dicembre
14, Torino, il maresciallo d'Italia Pietro
Badoglio, presidente del CNR (Comitato Nazionale per le
Ricerche) inaugura il laboratorio sperimentale della Cartiera
Burgo, per l'autarchia, nel settore della cellulosa.
Alla vigilia della guerra le aziende di Porto Marghera sono un centinaio
con più di 15.000 operai mentre il porto industriale registra un traffico
di circa due milioni e 400.000 tonnellate.
Montecatini
«segue
da 1938»
1939, con le 44 società consociate impiega 64.000 dipendenti (24.000
da sola), con 600 Mni di salari e consuma 1,8 Mdi di kWh di energia elettrica,
pari al 12,5% della intera produzione italiana;
dal 1936 al 1938 il capitale della capogruppo è cresciuto da
600 Mni a 1.300 Mni;
aderisce ad alcuni cartelli internazionali e detiene una posizione di
dominio in tutta l'industria chimica italiana;
«segue
1946»
Edison
«segue
da 1927»
1939,aprile, si suddivide in due società:
- Nuova Edison (Cap. 1350 Mni),
finanziaria con funzione di holding
del gruppo e dedita all'esercizio dell'industria del gas;
- Volta (Cap. 810 Mni) assume la
gestione di tutti gli impianti elettrici dell'antica Edison;
«segue 1945»
Pirelli
«segue
da 1909»
1939, Emanuele Dubini è amm.re delegato;
alla presidenza della società succedono i figli Piero
e Alberto
(costituisce numerose consociate estere facenti capo alla holding Societé
Internationale Pirelli con sede a Basilea);
«segue 1959»
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