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Il Viandante |
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Papa 1470 |
ANNO 1470
– Abravanel, Jehudah o Giuda Leone Medigo o Leone
Ebreo (Lisbona 1470-1530) letterato, medico e filosofo
ebreo portoghese, vissuto a lungo in Italia dopo l'espulsione dalla
Spagna nel 1492;
Torna suDe coeli harmonia (perduto) Dialoghi d'amore (1535, in italiano). – Bembo, Pietro (Venezia 1470-Roma 1547) scrittore ed ecclesiastico italiano. – Dovizi, Bernardo o Bibbiena (Bibbiena, Arezzo 1470-Roma 1520) scrittore italiano, amico e segretario del cardinale Giovanni de' Medici futuro Leone X; spirito arguto, come tale venne rappresentato nel Cortegiano di B. Castiglione; 1513, cardinale con mansioni diplomatiche, quando il Medici viene eletto pontefice; La Calandria (1513, commedia in prosa, in cinque atti, rappresentata a Urbino con un prologo di B. Castiglione; l'intreccio è ripreso dai Menaechmi e dalla Casina di Plauto mentre vari spunti riecheggiano il G. Boccaccio). – Equicola, Mario (Alvito, Caserta 1470-Mantova 1525) letterato italiano, vissuto a Ferrara, segretario dei Cantelmo e degli Estensi, e più a lungo a Mantova presso Isabella d'Este Gonzaga; Libro de natura de Amore (1495, iniziato in latino, poi volgarizzato o da lui stesso o da altri sotto il suo controllo, e pubblicato nel 1525; specie di enciclopedia dell'amore, sarà tradotto in francese da Chappuys) Cronaca di Mantova (1521). – Fortunio, Giovanni Francesco (Pordenone 1470 ca-Ancona 1517) grammatico italiano, giureconsulto; fu legato al Sabellico, al Castaldi e in genere ad un ambiente umanistico diverso da quello del P. Bembo e pertanto rimase estraneo al nascente petrarchismo; Regole grammaticali della volgar lingua (1516, prima grammatica italiana a stampa; fondandosi sull'esempio dei tre grandi trecentisti e soprattutto di F. Petrarca, egli fissa le regole del volgare, considerate però pedantesche). – Morone, Girolamo (Milano 1470-presso Firenze 1529) politico italiano, di famiglia patrizia milanese, manifestò le sue non comuni doti di uomo di governo e di diplomatico sotto i vari signori del ducato di Milano; [Padre del card. Giovanni Girolamo Morone.] 1499, devoto servitore della Francia; 1512, passa al servizio di Massimiliano Sforza; 1515, ritiratosi dalla vita politica dopo la battaglia di Marignano, torna in auge dopo la cacciata dei francesi ed è cancelliere di Francesco II Sforza; 1525, dopo la battaglia di Pavia dà vita con lo stesso Francesco II a una congiura antimperiale, alla quale cerca di far aderire F.F. d'Avalos marchese di Pescara, generale di Carlo V, offrendogli la corona di Napoli in nome del papa Clemente VII; il marchese di Pescara svela la trama e lo fa prigioniero; 1527, rilasciato, serve fedelmente la causa imperiale fino alla morte. – Muth, Konrad o Rufus o Corrado Muziano Rufo (Homberg, Assia 1470-Gotha 1526) umanista tedesco, neoplatonico vicino ad E. da Rotterdam; 1486, è a Erfurt tra i principali promotori del rinnovamento culturale di quella città in senso umanistico; 1495-1502, vive in Italia dove termina gli studi giuridici a Bologna; si stabilisce poi a Gotha dove è al centro di un cenacolo di umanisti (Croto Rubiano, Enrico Cordo); Epistolae virorum obscurorum (1515-17) 1521, dopo una vicinanza iniziale a M. Lutero, nella discussione tra lui ed E. da Rotterdam tiene le parti dell'umanista olandese. – Parisio, Giovan Paolo o Parrasio Aulo Giano (Cosenza 1470-1522) umanista italiano membro dell'Accademia Pontaniana di Napoli, importante la sua biblioteca di codici e testi rari; 1498-1506, dopo aver ottenuto cariche ed onori da Ferdinando II d'Aragona, è a Roma e a Milano dove ricopre la cattedra di oratoria; scontratosi con alcuni umanisti, ritorna nella città natale e fonda l'Accademia Cosentina Breviarium rhetorices (1509) 1514-17, risiede a Roma, stipendiato da Leone X De rebus per epistolam quaesitis (1540, raccolta di lettere pubblicata da Enrico Stefano) Commenti ai: De raptu Proserpinae di Claudiano (1501) Heroides di Ovidio (1522) Ars poetica di Orazio (1531). – Pirckheimer, Willibald (Eichstätt, Vescovado di Eichstätt, Baviera 5 dic 1470 – Nuremberg 22 dic 1530) avvocato rinascimentale tedesco, scrittore e umanista rinascimentale; [Figlio dell'avvocato Johannes Pirckheimer e fratello minore di Caritas (1467-1532) badessa del convento francescano di Santa Chiara a Norimberga (a tutti gli effetti anche una scuola femminile di classe superiore della città).] una figura ricca e importante a Norimberga nel XVI secolo, e un membro del governo del Comune per due periodi; intimo amico del pittore Albrecht Dürer, che ha fatto una serie di ritratti di lui, e del grande umanista e teologo E. da Rotterdam; viene educato in Italia, studi di diritto a Padova e Pavia per sette anni; sua moglie Crescenzia, gli ha dato almeno una figlia, Felicitas; membro di un gruppo di umanisti di Norimberga, tra cui Conrad Celtis, Sebald Schreyer e Hartmann Schedel (autore della Cronaca di Norimberga); viene consultato su questioni letterarie anche dall'imperatore del Sacro Romano Impero Massimiliano I; traduttore di molti testi classici in tedesco (così come testi greci in latino); 1499, durante la guerra di Svevia contro gli svizzeri, viene scelto dal Comune di comandare il loro contingente di truppe dell'esercito imperiale; al suo ritorno è premiato con una coppa d'oro dal Comune; Geographia di Claudio Tolomeo (1525, traduzione) [La maggior parte della sua biblioteca, famosa a suo tempo, sarà venduta da uno dei discendenti Imhoff al conte di Arundel nel 1636. Gran parte di questa passerà attraverso la collezione di sir Hans Sloane alla British Library. a.f.: 1636, acquista dal secondo conte di Arundel duemilacento volumi (csi centosettanta manoscritti).???]
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da 1467» La febbre dell'oro viene scoperto
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