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Papa |
ANNO 1488
– Álvarez de Toledo y Zúñiga,
Juan (Toledo 15 luglio 1488 – Roma 15 settembre 1557)
ecclesiastico spagnolo;
Torna su[Figlio di don Fadrique Álvarez de Toledo y Enríquez, II duca d'Alba, e di Isabel de Zúñiga, contessa di Siviglia. È fratello minore di don Pedro, viceré di Napoli e padre di Eleonora di Toledo, moglie di Cosimo I de' Medici.] 1507, dopo aver abbracciato la vita religiosa nel convento dei domenicani di San Esteban a Salamanca, prende i voti; sStudia a Valladolid e a Parigi ed è professore di filosofia e teologia all'università di Salamanca; 1523, è nominato vescovo di Cordova; 1537, viene trasferito alla sede di Burgos; 1538, 20 dicembre, è creato cardinale da Paolo III; 1540, si stabilisce a Roma e ricopre numerosi incarichi presso la curia: è inquisitore, camerlengo del Sacro collegio e vescovo suburbicario di Albano e Frascati; 1550, è promosso arcivescovo metropolita di Santiago de Compostela; partecipa al conclave in cui viene eletto papa Giulio III; 1555, partecipa ai due conclavi dai quali escono eletti papi Marcello II e Paolo IV; 1557, 15 settembre, muore a Roma. – Calandra, Giovanni Giacomo (Mantova 1488-1543) letterato italiano, castellano di Mantova e poi segretario del marchese Francesco, fu in rapporto con i maggiori artisti e letterati del tempo; Aura (operetta in volgare sull'amore andata perduta e di cui ci ha lasciato un sunto l'Equicola nel Libro de natura de Amore). – Fortunio, Giovanni Francesco (m. Ancona 1517) letterato italiano; Regole grammaticali della volgar lingua (1516, accusato da P. Bembo di aver plagiato le sue Prose della volgar lingua). – Heinrich Loris o Gloriti o Glareanus Henricus (Mollis, Glarus 1488-Freiburg im Breisgau 1563) umanista svizzero, polemista nato; Editore delle opere di Boezio (1546) Dodekachordon (1547, vasto studio sul canto gregoriano). – Hutten, Ulrich von (Burg, Steckelberg, Fulda 1488-isola di Ufenau, lago di Zurigo 1523) scrittore satirico e umanista tedesco; entrato nel monastero di Fulda per volontà paterna, l'abbandonò dopo sei anni per dedicarsi all'umanesimo: Querelae in Lossios Nemo Quattro orazioni Phelarismus Ad principes Germaniae Clag und normanung gegen dem uebermassigen unchristliches gewait des Papst zu Rom Monitor primus Monitor secundus Quaerelarum libri duo (1510) Epistolae obscurorum virorum (1515-17, in opposizione a Epistolae clarorum virorum del 1514, di J. Reuchlin) [Scritto anonimo, vero colpo di fulmine, con cui vendica il dotto maestro discreditando per sempre l'ordine dei domenicani, svelandone i cattivi costumi.] Triomphus Capnionis (1517) [Nuovo brulotto riferito a J. Reuchlin [Kapnion], che il prudente Erasmo da Rotterdam gli ha consigliato di non pubblicare. Si dice che in quest'opuscolo la stessa Germania abbia lanciato il suo primo grido di trionfo e J. Reuchlin, sconfitto solo in apparenza, vi è, infatti, portato alle stelle ed esaltato come colui il quale prima di tutti «ha osato scendere nell'arena per affrontare l'ignoranza e la superstizione»; come l'uomo «che i tedeschi possono opporre con fiducia alle più belle glorie d'Italia». Egli conclude infine con l'esortazione «Germania, apri gli occhi!» ripetuta in seguito così sovente.] Vadiscus (1520) Tria Romana (1520) Gesprächsbüchlein (1521, Libretto di conversazione) Arminius (1529) [Prendendo lo spunto da un delitto del duca Ulrico di Wurttenberg, scrisse parole inneggianti al sentimento nazionale tedesco ed incitanti all'odio contro i principi territoriali, mentre confermò tali idee nel discorso alla dieta di Augusta. Intervenuto nella lotta tra M. Lutero e Roma sostenne M. Lutero più per ragioni politiche che religiose. Infatti usò tutti i mezzi per indurre il popolo tedesco a ribellarsi da Roma e per convincere l'imperatore Carlo V a prendere il comando della lotta. Conosciuto che la curia romana stava preparando un processo anche contro di lui, cercò rifugio presso l'amico F. von Sickingen ed iniziò una vera e propria guerra contro i partigiani di Roma. Quando infine F. von Sickingen fu sconfitto presso Treviri abbandonò l'amico e si rifugiò prima a Basilea, poi presso H. Zwingli, a Zurigo dove muore nell'isola di Ufenau.] [Le sue opere, quasi tutte polemiche, scritte dal castello di Ebenbourg, ospite di Franz von Sikingen, sono state riunite in cinque volumi: Ulrichi ad Hutten equitis germani operare.] – Olid, Cristóbal de (Baeza o Linares 1488-Honduras 1524) conquistatore spagnolo 1519-21, partecipa con Cortés alla conquista del Messico; viene in seguito inviato a conquistare l'odierno Honduras con il compito di scovare metalli preziosi ed un eventuale passaggio marittimo di comunicazione tra l'oceano Atlantico ed il Pacifico; portata a termine la missione, egli si sottrae all'autorità di Cortés; riuscito a sconfiggere e imprigionare F. de Las Casas e Gil Gonzáles Dávila, i due luogotenenti inviati da Cortés per catturarlo, viene da essi ucciso nel corso di un banchetto. |
1488, Joshua Solomon
(Giosuè) stampa la prima Bibbia
ebraica; |