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atto del processo inquisitoriale. |
ANNO 1481
– Sá de Miranda, Francisco (Coimbra
1481-Quinta da Tapada, Minho 1558) poeta e umanista portoghese, considerato
il promotore della riforma italianizzante della poesia portoghese in
quanto fu il primo tra i suoi connazionali ad introdurre la metrica
e gli stilemi tipici di una tradizione che va dallo stilnovo al petrarchismo
cinquecentesco;
Torna sufiglio naturale di un ecclesiastico, si laureò in giurisprudenza e venne accolto alla corte di Manuel I; 1521, intraprende un lungo viaggio in Italia dove può conoscere e frequentare G. Pontano, I. Sadoleto, G. Rucellai, I. Sannazaro, Vittoria Colonna; 1526, al suo ritorno in patria sosta in Spagna, dove entra in contatto con J. Boscán e Garcilaso de la Vega; giunto a Coimbra, diventa familiare del nuovo sovrano Giovanni III, ma ben presto si ritira in un suo podere nel Minho, dedicandosi esclusivamente alla letteratura; Os estrangeros (1559 postuma, Gli stranieri) Os Vilhalpandos (1560 postuma, I fanfaroni) Poesies (1595 raccolta postuma, Poesie: 189 componimenti, di cui 74 in spagnolo, gli altri in portoghese). – Schönsperger, Johann [il Vecchio] (1481-1523) stampatore di corte dell'imperatore Massimiliano I; [Primo monarca ad accorgersi del valore potenziale del torchio da stampa nella propaganda politica, Massimiliano I traccia un ambizioso programma comprendente centotrenta libri che dovrebbero diffondere la conoscenza delle glorie della casa d'Absburgo (e in particolare di lui stesso) e per illustrarli sontuosamente si vale dei più noti artisti del tempo, tra cui Hans Burgkmair e Albrecht Dürer; per ogni volume vengono incisi caratteri speciali; 1519, al momento della sua morte se ne termineranno però soltanto due (più un libro di figure, il cui solo testo è rappresentato da didascalie) entrambi stampati dal nostro tipografo. Il libro di preghiere dell'imperatore, cominciato nel 1513 non sarà mai portato a termine: ne vengono stampate solo dieci copie di saggio tutte su pergamena; il Theuerdank, un fantastico roman à clef in cui si descrive nello stile dei romanzi cavallereschi medievali, il corteggiamento di Maria di Borgogna da parte di Massimiliano, è terminato a Norimberga nel 1517, perché l'impulso originario che ha fatto di Augusta un centro della stampa non dura a lungo.] I suoi figli continuano l'attività paterna ma non avranno alcuna importanza. – Sickingen, Franz von (Ebernburg, Worms 1481-Landstuhl, Palatinato 1523) militare tedesco, discendente da una famiglia dell'antica nobiltà tedesca; 1504, succede al padre nella signoria di Landstuhl, nel Palatinato, e di alcuni castelli; studia presso l'umanista J. Reuchlin dedicandosi poi alla carriera delle armi; 1509-12, si pone al servizio dell'imperatore Massimiliano I contro Venezia; 1513, approfittando delle discordie locali conduce per conto proprio una serie di spedizioni militari contro ricche città (Worms, Metz, Stoccarda) e principi territoriali (langravio d'Assia, duca di Württemberg) al fine di procacciarsi ricchezze, fama e potere; bandito perciò dall'imperatore, si unisce ai suoi avversari costringendo infine Massimiliano I ad accettare nuovamente i suoi servigi; 1519, grazie anche alle forze del suo esercito, Carlo V viene eletto imperatore; egli trasforma il proprio castello di Ebernburg in rifugio per gli esponenti del movimento riformatore offrendo protezione allo stesso M. Lutero, tentando invano di conquistare ai programmi dell'umanista U. von Hutten di lotta contro i "romanisti" e i preti (Pfaffenkrieg) l'imperatore Carlo V; 1522, eletto a capo di una lega di cavalieri svevi e renani attacca il potente arcivescovo di Treviri nel tentativo di controllare il medio Reno ma, sconfitto, viene assediato nella propria fortezza di Landsthul; 1523, qui muore per le ferite riportate durante il combattimento; la sua scomparsa e quella di U. von Hutten segnano la fine della piccola feudalità militare dei cavalieri tedeschi. |
«segue
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