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Papa
Paolo II

(1464-71)

muore per una indigestione, sembra, il 26 Luglio.

Pasquino:
Di Paolo papa il capo è vuoto. È giusto
quindi che sia di gemme e d'oro onusto.

Papa
Sisto IV

(1471-84)

Francesco della Rovere da Albissola Albero genealogico (Celle Ligure 1414-Roma 1484) figlio di un barcarolo di Albissola, è definito da Ferdinand Gregorovius "il primo papa-re";
frate francescano, teologo e filosofo, ammiratore di A. Agostino e di Giovanni Scoto Eriugena;
1451-1454, lettore di filosofia allo Studio di Perugia;
maestro ascoltatissimo, oltre che a Perugia, a Padova, Bologna, Pavia, Siena;
1464, eletto ministro generale dei Frati Minori nel Capitolo tenuto a Perugia dove, alla vigilia, il Comune gli ha offerto la cittadinanza perugina;
1467, cardinale da Paolo II;
1471, eletto papa,
la sua lettiga è presa a sassate dalla folla. 
[Nel corso del pontificato nominerà molti suoi congiunti alle più alte cariche di curia e alla porpora, ed eserciterà un severo controllo su Roma e sul territorio, scontrandosi con la nobiltà romana e soprattutto con i Colonna.
Ultimo tra i pontefici, cerca di far rivivere lo spirito della crociata indirizzando una serie di bolle a tutti i regnanti europei e inviando loro cinque cardinali legati (tra cui il cardinale G. Bessarione, morto nel corso della missione).

Elezione del Papa

Sisto IV eleva il numero dei cardinali da 24 a ??;
«segue»

Cluniacensi

«segue da 1258»
1471, l'abbazia di Cluny viene conquistata dalle truppe di Luigi XI;
«segue 1529»

ANNO 1471





1471
SACRO ROMANO IMPERO
Friedrich III
Albero genealogico
(Innsbruck 1415 - Linz 1493)
figlio di Ernst I [il Ferreo], duca di Stiria, e di Zimburga di Masovia [Piasti];
[appartiene al ramo leopoldino degli Asburgo.]
1424-93, duca di Stiria, Carinzia, Carniola e Tirolo (Federico V);
[succeduto al padre]
1440-93, re di Germania e dei romani (Federico IV);
alla morte del cugino Alberto II riceve dai principi elettori sia la corona sia la tutela di Ladislao [Postumo] erede di tutti i territori posseduti dal ramo albertino degli Asburgo nonché delle corone di Boemia e d'Ungheria;
nel 1438, con il concordato di Vienna, ottiene da papa Niccolò V una serie di concessioni e di rinunzie a favore della corona e dei principi tedeschi che gli valgono una notevole preponderanza sulla chiesa in Germania;
1452-93, imperatore del Sacro Romano Impero (Federico III);
riceve la corona imperiale a Roma dalle mani di Niccolò V;
dal 1453 arciduca d'Austria;
1457-93, duca d’Austria (Friedrich V);
nel 1457, alla morte di Ladislao [Postumo], rivendica a sé il diritto all'eredità di tutti i possessi territoriali della casata asburgica e, ottenutili dopo non poche lotte, unifica i domini acquistati, costituendo così il più esteso tra gli stati tedeschi:
Austria eretta in arciducato (1453), Stiria, Carinzia, Carniola, Tirolo;
nel 1458 non riesce a salvaguardare i suoi diritti sui regni di Boemia e d'Ungheria;

1471
-


1471
REGNO di BOEMIA
Giorgio Podebrad

(Podebrady 1420 - Praga 1471)
esponente dell'aristocrazia ceca hussita; capo del gruppo utraquista (hussiti moderati);
1439, alla morte di Alberto I d'Asburgo ha un ruolo politico di rilievo;
1448, conquista Praga;
1452, viene eletto governatore della Boemia assumendo di fatto la direzione politica del paese;
1453, la conserva anche dopo il raggiungimento della maggiore età di Ladislao [Postumo];
1458-71, re di Boemia;
eletto alla morte di Ladislao [Postumo];
nel 1462 si inasprisce la controversia con la Santa Sede quando Pio II annulla i Compactata;
nel 1464 elabora il progetto di una federazione pacifica tra i sovrani europei;
nel 1466, accusato di eresia, viene scomunicato e contro di lui il papa indice una crociata;
nel 1471, sconfitti i nobili cattolici insorti (con l'aiuto del papa) contro di lui, subisce l'attacco dei crociati guidati dal re d'Ungheria Mattia Corvino che, dopo aver occupato la Moravia, la Slesia e la Lusazia, viene eletto re dai sudditi cattolici; l'aristocrazia hussita gli rimane però vicina ed egli può quindi ancora controllare il paese grazie anche all'alleanza del re di Polonia Casimiro IV, il cui figlio Ladislao ha designato come proprio successore;

 



Ladislao II Jagellone III

(n. 1456 - Buda 1516)
figlio di Casimiro IV re di Polonia e di Elisabetta d’Absburgo;
1471-1516, re di Boemia (Ladislao II);
elezione contrastata da Mattia Corvino, figlio di Giovanni Hunyadi;




1490-1516, re d'Ungheria (Ladislao VII);

 



1471
-



1471
REGNO d'UNGHERIA
Mattia Corvino

(Kolozssvár 1440 - Vienna 1490)
figlio di János Hunyadi;
1458-90, re d'Ungheria;
proclamato grazie alle vaste aderenze e alle ricchezze della sua casata;
nel 1464 attacca il regno di Boemia;
nel 1465, grazie al matrimonio con Beatrice d'Aragona figlia di Ferdinando di Napoli, i contatti con la cultura italiana si fanno più assidui; alla sua corte si costitusce una ricca biblioteca umanistica (Corviniana);

 



1471
-



1471
REGNO di POLONIA
Casimiro IV
Albero genealogico

(Cracovia 1424 - Grodno 1492)
figlio di Ladislao II Jagellone e di Edvige d’Angiò;
1440-92, granduca di Lituania (Casimiro II);
eletto dalla nobiltà locale, con la sua nomina rende il paese indipendente di fatto dalla corona polacca;
1445-92, re di Polonia;
1456-66, lunga guerra contro i cavalieri teutonici che, con la pace di Torun, sono costretti a restituire la Pomerania e a rendergli omaggio feudale;
nel 1470 combatte contro Mattia Corvino che contende a suo figlio Ladislao (il futuro Ladislao II) il trono di Boemia;




1471
-

1471
Albero genealogico

(Tangermünde, Magdeburgo 1414 - Francoforte sul Meno 1486)
terzogenito di Federico I;
1440, eredita il principato di Ansbach;
1464, alla morte del fratello Giovanni [l'Alchimista] eredita il principato di Bayreuth;
1470-86, elettore di Brandeburgo;
in seguito all'abdicazione dell'altro fratello Friedrich II [Dente di Ferro];
riuniti così tutti i possedimenti del casato, inizia una politica di consolidamento e di espansione;

1471
Albero genealogico

(† 1486)
figlio di Friedrich II [il Pacifico] e di Margherita d’Austria;
è l'iniziatore del ramo ernestino della casa di Wettin;
1464-86, duca elettore di Sassonia;





Alberto IV [il Coraggioso]
Albero genealogico

(Grimma, Lipsia 1443 - Emden, Bassa Sassonia 1500)
figlio di Friedrich II [il Pacifico] e di Margherita d’Austria;
è l'iniziatore del ramo albertino della casa di Wettin;
1464-85, duca di Sassonia;
[regge il ducato con il fratello maggiore Ernesto.]




1485-1500, margravio di Meissen (Alberto II)
1485-1500, duca elettore di Sassonia;




1471
ducato di Baviera
Ludwig IX di Wittelsbach [il Ricco]
Albero genealogico

(Burghausen 1417 - Landshut 1479)
figlio di Heinrich XVI [il Ricco], duca di Baviera-Landshut, e di Margarete d’Austria († 1447);
1445-79, duca di Baviera-Ingolstadt;
1450-79, duca di Baviera-Landshut;




Albrecht IV [il Saggio]
Albero genealogico

(Munich 1447 - Munich 1508)
figlio di Albrecht III [il Pio] e di Anna von Braunschweig-Grubenhagen;
1467-1508, duca di Baviera-Monaco;
[con il fratello Sigmund e poi da solo, cercando invano di estendere i confini fino a Ratisbona.]



1504-08, duca di Baviera-Ingolstadt u.Landshut;
1505-08, duca di Baviera;
[dopo aver riunito i domini]







1471
IMPERO OTTOMANO
Mehmet II [Fatih - il conquistatore]
 

(1432 - 1481)
figlio di Murad II;
1444-46/1451-81, sultano;
sale al trono dopo aver fatto uccidere il fratello neonato Ahmet;
[Poiché il trono si eredita senza rispettare la regola dell'anzianità, la legge del fratricidio assume così valore giuridico.]
nel 1454 Costantinopoli [Kostantiniye, Istanbul 500 anni dopo] diventa capitale dell'impero.
nel 1460 liquida il despotato di Morea, uno degli ultimi possessi bizantini;
nel 1461 liquida l'impero di Trebisonda, uno degli ultimi possessi bizantini;
nel 1463 inizia con Venezia una lunga guerra per i predominio del Mediterraneo orientale; attacca diverse volte Scanderbeg in Albania senza tuttavia sconfiggerlo;
nel 1468, alla morte del principe albanese Giorgio Castriota [Scanderbeg], l'Albania viene sostanzialmente sottomessa e i familiari e seguaci del principe devono rifugiarsi in Italia;





1471
-


1471
REGNO di CIPRO e di GERUSALEMME
Giacomo II [il Bastardo]  

(Nicosia 1440 ca - 1473)
figlio naturale di Giovanni II di Lusignano;
1460-73, re di Cipro e di Gerusalemme;
[dopo aver spodestato, con l'aiuto del sultano di Egitto, la sorella Carlotta ed il marito Luigi di Savoia, costretti all'esilio.]
nel 1464 riesce a scacciare i genovesi da Famagosta [qui ormai da un secolo];




1471
-






1471
RUSSIA
Ivan III [il Grande]
Albero genealogico
(Mosca 1440 - 1505)
figlio di Basilio II [il Cieco] ;
1449, già co-reggente del padre;
1462-1505, gran principe di Mosca;
continua con esito favorevole la politica di unione delle terre russe già iniziata dai suoi predecessori, superando l'ostilità della Lituania e dell'Orda d'Oro;

 
-
1471
-


1471
Moldavia
Stefano III [il Grande]
(n. 1433 ca - m.1504)
figlio del principe Bogdan II della stirpe dei Musat;
1451, dopo la morte del padre, ucciso dal fratello Pietro III Aron, intraprende con quest'ultimo una lunga guerra;
1457-1504, voivoda di Moldavia;
grazie anche all'appoggio di Vlad III di Valacchia;
nel 1467, con la battaglia di Baia, ferma l'attacco degli ungheresi;
nel 1469, con la battaglia di Lipnik, ferma l'attacco dei tatari;

 
-
1471
-





1471
REGNO di FRANCIA
Luigi XI
Albero genealogico
(Bourges 1423 - Plessis-les-Tours 1483)
figlio di Carlo VII [il Vittorioso] e di Maria d'Angiò;
incaricato del governo del Delfinato, agisce con durezza ed energia; per aver poi partecipato ad una rivolta di nobili contro il padre deve esulare per cinque anni alla corte di Federico III [il Buono];
1461-83, re di Francia;
salito al trono, mette da parte i consiglieri del padre e si circonda soltanto di persone fedeli tratte dalla borghesia o dalla piccola nobiltà (Philippe de Commynes e Jean de Balue) trovandosi ovviamente di fronte l'opposizione dei grandi feudatari;
nel 1465, la "Lega del bene pubblico", che vede coalizzati contro di lui il fratello Carlo, i duchi di Borbone e di Bretagna e Carlo [il Temerario], lo costringe ad alcune cessioni, con i trattati di Conflans e di Saint-Maur;
nel 1468 ha ragione del duca di Bretagna ma non di Carlo [il Temerario] che lo obbliga al duro trattato di Péronne;




Primo ministro
[Sovrintendente delle Finanze]
-
Cancelliere-Guardasigilli
-
Segretario di stato agli Affari Esteri
-
 
1471
-



1471
ducato d’Angiò
Renato I [il Buono]
Albero genealogico

(Angers 1409 - Aix-en-Provence 1480)
secondogenito di Luigi II duca d'Angiò e di Iolanda figlia del re di Aragona;
1417, succeduto al padre, viene affidato allo zio materno Luigi, cardinale e duca di Bar; sposa in seguito Isabella figlia di Carlo II di Lorena;
1430-80, duca di Bar;
1430, eredita il ducato dallo zio cardinale Luigi;
1431-53, duca di Lorena;
1431, muore il suocero; pur dovendo diventare signore della regione, deve affrontare l'opposizione di Antonio di Vaudémont (appoggiato dal duca di Borgogna) che lo sconfigge e lo prende prigioniero a Bugnéville dove rimane in queste condizioni fino al 1432;
1434, l'imperatore Sigismondo suggella il suo diritto sulla Lorena;
1434-80, duca d'Angiò e conte di Provenza;
eredita l'Angiò dal fratello Luigi III;
1434-80, re di Sicilia (titolare);
nel 1437, dopo essere stato prigioniero dal 1435 (già una prima volta nel 1431-32) del duca di Borgogna, ottiene la libertà (e il possesso della Lorena) solo grazie ad un enorme riscatto in danaro e in città;
sbarcato nel 1438 nell'Italia meridionale vi si trattiene cercando di aver ragione di Alfonso V d'Aragona;
nel 1442, non riuscendo ad aver ragione di Alfonso V d'Aragona, dall'Italia meridionale si ritira in Francia mantenendo però il titolo regio;
nel 1453, dopo aver combattuto con Carlo VII nell'ultimo periodo della guerra dei cent'anni fino alla definitiva conquista della Normandia, varca nuovamente le Alpi, in difesa dei suoi vecchi alleati italiani, Firenze e Milano, impegnati contro Alfonso di Napoli nella speranza di occupare il regno;
non potendo far nulla, torna in Francia: cede la Lorena al figlio Giovanni, sposa in seconde nozze Giovanna di Laval e si ritira in Provenza al cui governo si dedicherà negli anni seguenti;
dal 1454 si dedica ormai al solo governo della Provenza;
nel 1454 viene coinvolto nelle iniziative politiche del figlio Giovanni che cospira contro Luigi XI aderendo alla lega del bene pubblico (comporterà la confisca del ducato d'Angiò);

Livre du Coeur d'Amour Epris (1457, opera allegorica; libro fatto illustrare e illustrato da egli stesso con miniature di grande bellezza, come il suo salterio e vari Libri d'Ore)
Mortifiement de Vaine Plaisance (opera morale);





1471
-


1471
ducato di Borgogna
Carlo [il Temerario]
Albero genealogico
(Digione 1433 - Nancy 1477)
figlio di Filippo III [il Buono] e di Isabella di Portogallo;
come erede del ducato porta il titolo di "conte di Charolais" e, come tale, disapprovando l'ultima politica paterna di distensione nei confronti del regno di Francia, fomenta e capeggia la Lega del bene pubblico che sfocia nella guerra conclusasi con la sconfitta francese dopo un assedio di Parigi;
1467-77, duca di Borgogna, conte di Fiandra, conte di Artois;
succeduto al padre, inizia una politica energica ma anche avventata; il suo duplice scopo:
- comprimere la potenza del suo odiato congiunto Luigi XI di Francia;
- creare un grande regno occidentale indipendente;
in effetti egli è per alcune terre (Brabante, Hainaut, Franca Contea) vassallo del Sacro Romano Impero mentre per altre (Borgogna e Fiandra) vassallo del re di Francia;
nel 1468 è obbligato da Carlo [il Temerario] al duro trattato di Péronne;
nel 1469 acquista il langraviato dell'Alta Alsazia vendutogli da Sigismondo del Tirolo;



 
-
1471
-



 
1471
ducato di Savoia
Amedeo IX [il Beato]
Albero genealogico
(Thonon-les-Bains, Alta Savoia 1435 - Vercelli 1472)
figlio di Ludovico e di Anna di Lusignano;
viene educato dal francescano Fauzone di Mondovì che poi diventa pure suo consigliere;
1452, ha come appannaggio le signorie di Bourg in Bresse e di Vaud;
1453, sposa Yolande di Valois, sorella di Carlo VII di Francia;
1463, è nominato dal padre luogotenente in tutti i suoi affari;
1465-72, duca di Savoia;
religioso, epilettico, lascia il governo dello stato alla moglie che si batte per assicurare la successione ai figli; tutta la politica sua e della moglie sarà incentrata sul mantenimento del possesso del Vercellese insidiato dai marchesi del Monferrato, da Galeazzo Maria Visconti e dal proprio fratello Filippo di Bresse;
nel 1466 abbraccia le parti di Luigi XI mentre i suoi fratelli, i conti di Bresse e di Romont, si pronunciano per la "lega del Ben pubblico";
nel 1467, alla fine della guerra, governata dal conte di Bresse contro il marchese di Monferrato e contro il duca di Milano, egli rinuncia alle sue pretese su Valenza ma rimangono ferme le convenzioni antiche che il marchese di Monferrato nega di riconoscere;
nel 1468, dopo il trattato di Peronne, fa visita a Parigi al re Luigi XI appena liberato;
nel 1469, radunati gli Stati generali, istituisce una reggenza presieduta dalla moglie;
nel 1470, quando Yolande di Valois comincia a comandare, il conte di Bresse prende le armi obbligando la corte a lasciare Chambéry e rifugiarsi a Montméllian (Mommellano);
1471
a Montmélian viene fatto prigioniero dal fratello Filippo di Bresse, che nel frattempo si è alleato con i borgognoni, ma viene liberato dalla moglie Iolanda, forte dell'alleanza francese, e condotto alla corte di Vercelli dove cambia tutti i personaggi;
Settembre
5
, postisi in mezzo i deputati di Friburgo e di Berna, si arriva ad uno sbocco della questione: la moglie rimane ancora alla presidenza ma i consiglieri della reggenza sono cambiati;
egli lascia per sempre la Savoia e si ritira a Vercelli;






 
-
1471
-




1471
REGNO d'INGHILTERRA
Enrico VI
Albero genealogico

(Windsor 1421 - Londra 1471)
figlio unico di Enrico V e di Caterina di Valois;
1422-61, 1470-71, re d'Inghilterra;
ancora in fasce, poco dopo, alla morte del nonno Carlo VI, viene proclamato anche re di Francia;
sotto la reggenza degli zii Giovanni di Bedford (reggente in Francia) e Humphrey di Gloucester assiste impotente ai disastrosi risultati dell'ultima fase della guerra dei cent'anni;
nel 1445 sposa Margherita d'Angiò;
[con la nuova sposa, alleata ai Beaufort contro il partito popolare facente capo a Riccardo, duca di York, spera di giungere ad una composizione onorevole della questione francese.];
nel 1453, poiché egli inizia a dare segni di pazzia, la guida effettiva del governo viene presa da Riccardo di York; nello stesso tempo però la moglie Margherita d'Angiò dà alla luce il figlio Edoardo;
nel 1454 la moglie Margherita d'Angiò toglie il potere a Riccardo di York, capo del governo durante la prima crisi di follia del figlio;
dal 1461 è fuggitivo in Scozia;
dal 1465 è inchiuso nella Torre di Londra;
nel 1470, dopo essere stato liberato dalla Torre di Londra, dov'era prigioniero dal 1465, viene rimesso sul trono da Richard Neville, conte di Warwick che frattanto ha rotto col nuovo re Edward IV di York;
1471
di nuovo imprigionato per il prevalere di Edward IV di York, viene assassinato nella Torre di Londra.








Edward IV
Albero genealogico

(Rouen 1442 - Westminster 1483)
figlio di Riccardo di York e di Cicely Neville;
1455-85, guerra delle due rose;
1460, alla morte del padre diviene il pretendente degli York al trono;
1461-83, re d'Inghilterra;
grazie all'aiuto del suo valoroso cugino Richard Neville conte di Warwick;
nel 1464 sposa segretamente Elizabeth Woodville;
nel 1470 la sua politica favorevole alla Borgogna e ostile alla Francia provoca il passaggio del conte di Warwick ai Lancaster, per cui è costretto a fuggire in Olanda mentre il potente cugino, alleato con suo fratello Giorgio duca di Clarence, rimette sul trono Enrico VI;
1471
fa ritorno in Inghilterra a capo di un forte esercito;







Riccardo di Gloucester
Albero genealogico

(Fotheringay, Castle, Northamptonshire 1452 - Bosworth 1485)
undicesimo figlio di Riccardo di York e di Cicely Neville;
1455-85, guerra delle due rose;
1461-83, duca di Gloucester;



1483-85, re d'Inghilterra (Riccardo III);







1471
-

«guerra delle due rose»
o
Wars of the Roses
(Guerre delle rose)
1455-1485
Inghilterra:
- Lancaster (rosa rossa)
- York (rosa bianca)

La causa profonda è il dissesto economico e politico dopo la definitiva sconfitta subita nella guerra dei cent'anni.

1471
Aprile
14
, Edward IV dopo aver assoldato nuove truppe ed essere sbarcato in Inghilterra, viene raggiunto dal fratello Giorgio di Clarence e sconfigge ed uccide il conte di Warwick a Barnet;
Maggio
4
, con la decisiva vittoria di Tewkesbury fa prigioniera Margherita d'Angiò e giustizia suo figlio Edoardo; poco dopo anche Enrico VI segue la stessa sorte;




a

1471
REGNO di SCOZIA
James III
Albero genealogico

(Stirling 1453 - Milltown 1488)
figlio di Giacomo II Stuart e di Mary di Guelders;
1460-88, re di Scozia;
succeduto ancora fanciullo al padre;
nel 1469 sposa Margherita di Danimarca ottenendo in dote le Shetland e le Orcadi;
1471
deve affrontare ricorrenti sedizioni e congiure, suscitate dalla nobiltà che lo accusa pretestuosamente di circondarsi di consiglieri mediocri e volgari;

1471
1455-85, guerra delle due rose (schierato con i Lancaster.)

a

1471
REGNO di DANIMARCA e REGNO di NORVEGIA
Christian I
Albero genealogico
(Oldenburg 1426 - Copenhagen 1481)
figlio di Dietrich [il Fortunato], conte von Oldenburg, e di Adelheid von Oldenburg-Delmenhorst;
1448-81, conte von Oldenburg;
1448-81, re di Danimarca (Christian I);
eletto su designazione del Rigsraad (gran consiglio), diviene il capostipite della dinastia di Oldenburg;
1450-81, re di Norvegia;
1457-64, re di Svezia;
appena eletto in Svezia, le sue mire accentratrici si scontrano subito con le spinte autonomistiche, rappresentate soprattutto dalla chiesa;
1459-81, conte di Schleswig e Holstein;
nel 1464, dopo le spinte autonomistiche rappresentate soprattutto dalla chiesa, la Svezia si stacca dall'unione;
1471
tenta di recuperare il trono svedese ma viene sconfitto a Brunkeberg;





1474-81, duca di Schleswig e Holstein;






1471
-

1471
REGNO di SVEZIA
Carlo VIII Knutsson
Albero genealogico
(n. 1409 - m. 1470)
figlio di Knut Thodsson, cavaliere svedese della famiglia Bonde;
1434, aderisce alla rivolta della nobiltà svedese condotta da Engelbrekt Engelbrektsson contro l'unione di Kalmar con cui erano state congiunte le tre corone di Danimarca, Norvegia e Svezia;
1436, alla morte di Engelbrekt, si trova a capo del partito indipendentista che desidera una corona svedese autonoma e che ha il suo nerbo nei liberi contadini;
1440, pur sempre aristocratico, favorisce il ristabilimento dell'unione di Kalmar, ottenendo dal nuovo re Cristoforo I di Baviera, creatura dell'Hansa, vaste terre e l'intera Finlandia;
1448-57, 1464-65, 1467-70, re di Svezia;
acclamato dopo la morte di Cristoforo I;
1449-50, re di Norvegia;
avuta la corona in seguito ad una spedizione militare, l'anno successivo deve subito cederla a Christian I di Danimarca;
nel 1457 è costretto ad abbandonare la Svezia;
solo dal 1467 può regnare senza contrasti;









1471
-

Richard Neville (n. 1428-Barnet, presso Londra 1471)
figlio di Richard Neville conte di Salisbury;
1450-71, conte di Warwick;
1455-71, guerra delle due rose.






1471
REGNO di PORTOGALLO
Alfonso V [l'Africano]
Albero genealogico
(Sintra, Lisbona 1432 - 1481)
figlio di Edoardo I e di Eleonora di Aragona;
1438-81, re di Portogallo;
1440-48, sotto la reggenza dello zio dom Pedro;
nel 1448 sposa sua cugina Isabella (figlia dello zio dom Pedro) e prende in mano il governo del paese;
Nel 1449, nella battaglia di Alfarrobeira, vince lo zio dom Pedro;
nel 1455 muore la moglie Isabella;
nel 1460 muore lo zio Enrico [il Navigatore] duca di Viseu ma l'opera di esplorazione continua, anche se egli preferisce impegnarsi in una onerosa azione di conquista antimusulmana in Marocco;




1471
presa di Tangeri e di Arzila in Marocco;


1471
REGNO di NAVARRA e REGNO di ARAGONA
Albero genealogico

(Medina del Campo 1397 - Barcellona 1479)
figlio di Ferdinando I e di Eleonora di Castiglia;
1415-16, viceré di Sicilia;
1425-79, re di Navarra;
succeduto alla morte di Carlo III [il Nobile], padre di sua moglie Bianca;
nel 1435 partecipa alla spedizione del fratello Alfonso V il Magnanimo per la conquista di Napoli ma viene catturato a Ponza e condotto a Milano dove riconquista la libertà grazie a Filippo Maria Visconti;
nel 1441, alla morte della moglie Bianca, nega al figlio Carlo, principe di Viana, il diritto di succedere alla madre sul trono di Navarra come previsto dal testamento della stessa sovrana;
nel 1447 si risposa con Giovanna Enriquez, figlia dell'ammiraglio di Castiglia, ed i rapporti con il figlio Carlo, avuto dalla prima moglie Bianca, peggiorano ulteriormente; dal nuovo matrimonio nasce Ferdinando, futuro sposo di Isabella di Castiglia; lo scontro tra padre e figlio è inevitabile ma Carlo ha la peggio e, diseredato a favore della sorella Eleonora (moglie di Gastone IV di Foix), fugge a Napoli;
1458-79, re d'Aragona;
succeduto al fratello Alfonso V il Magnanimo nel regno con esclusione della Sicilia; richiama il figlio Carlo dall'esilio ma, preoccupato dalle simpatie e preferenze che egli riscuote, lo fa imprigionare; la Catalogna si ribella;
nel 1461 la Catalogna insorge nuovamente;
nel 1462, per sedare la rivolta in Catalogna, si allea con Luigi XI di Francia cui cede il Rossiglione e la Cerdaña; allora i catalani offrono la corona della loro terra a Enrico IV di Castiglia e a Pietro di Portogallo, trovando finalmente un capo che sembra guidare la rivolta alla vittoria in Giovanni di Calabria, figlio di Renato d'Angiò;





1471
-



1471
REGNO di CASTIGLIA e di LÉON
Enrico IV [l'Impotente]
Albero genealogico

(Valladolid 1425 - Madrid 1474)
figlio di Juan II e di Maria d'Aragona;
sposa in prime nozze Bianca di Navarra ma la chiesa scioglie il vincolo perché il matrimonio non è consumato; le accuse di impotenza [oggi ritenute dagli storici prive di fondamento e strumentali] non si contano;
1454-74, re di Castiglia e di Léon;
divenuto re cerca intese e accordi pacifici con la Francia, la Navarra e l'Aragona;
nel 1457, pur arrivando fino alle mura di Granada, la spedizione contro i musulmani non approda a nulla;
nel 1462 la lega di Tudela torna a sollevarsi, contestando la legittimità dell'erede al trono, Giovanna, e pretendendo che egli riconosca suo erede il fratello Alfonso;
nel 1465, nella cosiddetta "farsa di Ávila", viene incoronato il fratello Alfonso XII;
nel 1468 Alfonso XII muore e i ribelli ripetono l'offerta a Isabella, la futura regina cattolica, sorella del re; costei rifiuta l'immediata accettazione della corona, ma si fa riconoscere erede legittima (trattato di Los Toros de Guisando);


1471
-




1471
Monferrato
Guglielmo VIII Paleologo
Albero genealogico
(† Casale Monferrato 1483)
figlio del marchese Giangiacomo Paleologo e di Giovanna di Savoia;
1448, dopo aver servito Francesco Sforza, riceve in cambio la signoria su Alessandria e su altre città;
1450, il fratello Bonifacio III, premuto dalle mire dei Savoia e da quelle dei duchi di Milano, riconsegna Alessandria a Francesco Sforza;
1452, passato al servizio di Alfonso [il Magnanimo], milita in Lombardia e in Piemonte;
1454, dopo la pace di Lodi si riavvicina allo Sforza, temendone la potenza;
1464-83, marchese di Monferrato;
dopo aver ereditato la marca dal fratello Giovanni IV;
da questo momento pensa solo a garantirsi, mediante l'alleanza con il ducato di Milano, contro l'espansionismo dei Savoia;
nel 1468 è nominato capitano generale delle truppe lombarde da Galeazzo Maria Sforza (che pensa così di ereditare da lui la marca) cerca di garantirsi, mediante l'alleanza con il ducato di Milano, contro l'espansionismo dei Savoia;










 
1471
-


1471
REPUBBLICA DI GENOVA
"Compagna Communis Ianuensis"
[I dedizione alla Signoria Sforzesca
(1464 16 apr - 28 apr 1477)
Governatore
Giovanni Pallavicino
marchese di Scipione
(1471 3 gen - 1° lug 1473)

1471
-


1471
ducato di Milano
Galeazzo Maria Sforza
Albero genealogico
(Fermo, Ascoli Piceno 1441 - Milano 1476)
primogenito di Francesco Sforza e di Bianca Maria Visconti;
1465, ricevuta un'educazione militare, combatte in Francia con Luigi XI contro la Lega del bene pubblico;
1466-76, duca di Milano;
tornato a Milano alla notizia della morte del padre, entra subito in conflitto con la madre;
nel 1468 la madre muore misteriosamente, forse avvelenata, mentre è in viaggio verso Cremona dove il figlio l'ha confinata;
sposa Bona di Savoia, cognata del re di Francia;
pur assistito dal valido consigliere Cicco Simonetta, gode tuttavia di scarsa popolarità a causa della sua politica dissipatrice e dei suoi atteggiamenti contraddittori, spesso violenti;






 
1471
-



1471
REPUBBLICA DI VENEZIA
"La Serenissima"
Cristoforo Moro
(Venezia 1390 – Venezia 9 nov 1471)
figlio di Lorenzo e di ?;
1462-71, doge di Venezia [67°];
1471
Novembre
9
, muore, lasciando tutti i propri beni ad istituti religiosi.
[Sposato con Cristina Sanudo da cui ha avuto un unico figlio a lui premorto.]



Nicolò Tron
(Venezia 1399 – Venezia, 28 lug 1473)
figlio di Luca Troncon o Trono e di Lucia Trevisan;
(si dice abbia sposato in prime nozze Laura Nogarola (figlia di Leonardo e sorella della celebrata Isotta) dalla quale poi ha divorziato;
1424, sposa Aliodea Morosini († ?), figlia di Silvestro del sestiere di Santa Giustina e di ?, che gli dà un solo figlio, Giovanni, morto (segato vivo) nel 1471 prigioniero dei turchi.
1471-73, doge di Venezia; [68°]



- nunzio pontificio: ? (? - ?)
- ambasciatore di Spagna: ? (? - ?)

1471
guerra veneto-turca (1463 - 1479)

la lega appena costituita trova il consenso anche del re di Persia e del re di Cipro.
Rincuorato, Pietro Mocenigo passa alle rive dell'Asia, dirimpetto all'isola di Scio, per infondere coraggio alle milizie con il ricco bottino raccolto nel luogo detto Passaggio dove si riuniscono di solito le merci più apprezzate dell'Asia; fatti fuggire gli abitanti, asportato il bottino e incendiati i borghi ritorna a Modone passando poi alla difesa dell'isola di Lemno che una falsa voce ha dichiarato essere assediata dai turchi.
Non permettendo la stagione di accingersi ad altre imprese, è deciso l'ordine della guerra nel consiglio con i provveditori Stefano Malipiero e Vettor Soranzo.




1471
Firenze
Lorenzo de' Medici [il Magnifico]
Albero genealogico
(Firenze 1449 - 1492)
figlio del banchiere fiorentino Piero e di Lucrezia Tornabuoni;
1466, inizia l' avventura dell'allume che sarà uno dei motivi principali del crollo di casa Medici;
1469-92, signore di Firenze;
alla morte del padre ha solo 21 anni ed è quindi costretto ad affidarsi all'esperienza di Francesco Sassetti che finisce per diventare l'arbitro assoluto dell'impero economico di famiglia;
 
1471
-


1471
REGNO di NAPOLI e REGNO di SICILIA
Ferdinando I o Ferrante
Albero genealogico

(1431 ca - Napoli 1494)
figlio naturale di Alfonso V [il Magnanimo];
1443-58, duca di Calabria;
[titolo spettante tradizionalmente agli eredi al trono di Napoli.]
nel 1445 sposa Isabella di Chiaramonte;
1454, con la pace di Lodi egli intende mantenere per la penisola lo status quo consacrato;
1458-94, re di Napoli;
succeduto in base alle disposizioni testamentarie del padre, l'ascesa al trono gli viene contestata da più parti:
- da papa Callisto III, signore feudale del regno di Napoli che si rifiuta di riconoscere i diritti di un bastardo;
- da molti baroni favorevoli ad appoggiare le pretese angioine al trono napoletano;
alla morte di Callisto III viene invece riconosciuto dal successore Pio II, cui sta a cuore la pacificazione dei cristiani per poter rilanciare la crociata contro gli ottomani;
il riconoscimento avviene però previa cessione della città di Benevento e corresponsione puntuale del censo che il regno deve alla curia;
non cessa invece l'opposizione dei nobili filoangioini, appoggiati da Genova, che invitano nel napoletano Giovanni d'Angiò perché vi faccia valere i suoi diritti, e al suo fianco si schierano due codottieri illustri, Iacopo Piccinino e Sigismondo Malatesta;
l'intervento di Francesco Sforza al fianco di Ferdinando, l'appoggio di Pio II, l'aiuto apportato dal principe albanese Giorgio Scanderberg salvano il trono aragonese;
nel 1465 cessa ogni resistenza baronale e angioina;
sua figlia Leonora va in sposa a Ercole I d'Este, duca di Ferrara, mentre una sua figlia naturale sposa Leonardo della Rovere, nipote di Sisto IV;
nel 1467 sottoscrive insieme con Milano, Firenze e il papa una lega difensiva che lo assicura contro Venezia;






Alfonso II
Albero genealogico

(Napoli 1448 - Mazzara, Messina 1495)
figlio di Ferdinando e di Isabella di Chiaromonte;
1458-94, duca di Calabria;
nel 1465, riprendendo la politica di riavvicinamento ai duchi di Milano, sposa Ippolita Maria figlia di Francesco Sforza;




1494-95, re di Napoli;




Renato I [il Buono]
Albero genealogico

(Angers 1409 - Aix-en-Provence 1480)
secondogenito di Luigi II duca d'Angiò e di Iolanda figlia del re di Aragona;
1430-80, duca di Bar;
1431-53, duca di Lorena;
1434-80, duca d'Angiò e conte di Provenza;
eredita l'Angiò dal fratello Luigi III;
1434-80, re di Sicilia (titolare);
sbarcato nel 1438 nell'Italia meridionale vi si trattiene cercando di aver ragione di Alfonso V d'Aragona;
nel 1442, non riuscendo ad aver ragione di Alfonso V d'Aragona, dall'Italia meridionale si ritira in Francia mantenendo però il titolo regio;




– vedi sopra –




1471
-
a




Dürer, Albrecht (Norimberga 1471-1528) pittore, grafico e teorico tedesco.
Prima come stampe, poi in volume, accompagnate da un testo:
Apocalisse (1494, Catalogazione Bartsch 60-75)
Grande passione (1498-1510, B.76-95)
La vita della Vergine (1502-10, B.76-95)
Quattro streghe (1497, D, 75)
Adamo ed Eva (1504, B, I)
Il cavaliere, la morte e il diavolo (1513, B.98)
San Gerolamo nello studio (1513, B.60)
Malinconia (1514, B.74)
Il disperato (1515-16, B.70)
Libro d'ore di Massimiliano
Arco di trionfo (B.138)
Trionfi
Pubblicazioni:
Arte della misurazione (1525)
Trattato della fortificazione (1527)
Trattato delle proporzioni (1528, postumo).

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Monte di pietà

«segue da 1462»
1471, Todi (Perugia), viene costituito un Monte di Pietà. La fondazione di questo istituto si deve all'iniziativa del vescovo Bartolomeo Alaleoni;
in seguito il movimento si allarga alle Marche, alla Toscana e alla Romagna;
«segue 1498»

Stampa

«segue da 1470»
1471,
Venezia, maggio, esce il primo libro effettivamente stampato da un italiano, il prete Clemente da Padova che lavora nella città lagunare.
Appaiono anche i primi due libri in lingua italiana: due versioni della Bibbia.

Tra la fine del '400 e gli inizi del '500 vengono fondate stamperie a Milano, Napoli e Firenze.

Firenze
1471, arriva la stampa: Vespasiano da Bisticci tiene bottega da cartolaio e fornisce codici di lusso a tutti i potenti d'Italia e d'Europa fino al 1479.
Firenze dà all'Italia un modello di libretto a stampa con particolari caratteristiche:
- formato ridotto,
- assenza di margini,
- scarso numero di pagine,
- illustr. xilografica a vignetta,
qualità proprie del libro popolare toscano.
Napoli
segue le orme del libro di lusso manoscritto e vede, sul piano della produzione umanistica, l'incontro del calligrafo Giovanni Marco Cinico con il tipografo Mattia Moravo.
Per i libri in volgare (a metà tra dotto e dialettale), quelli prodotti da  Francesco del Tuppo con una singolare impaginazione ed illustrazione (es. Esopo del 1485).

Parigi, mentre i due dignitari della Sorbona che avevano promosso la costituzione della stamperia, lasciano la capitale (il rettore Johann Heynlin diventa il consigliere di Johann Amerbach a Basilea e il bibliotecario Guillaume Fichet si reca a Roma) i tre stampatori tedeschi continuano insieme privatamente la loro attività per altri cinque anni; uno solo, Ulrich Gering di Costanza, la prosegue fino al 1478 fino alla morte.

Basilea, uno sciopero degli addetti del'industria della stampa (il primo di cui si abbia notizia negli annali dell'arte) desta poco interesse: la vertenza viene felicemente risolta da un arbitrato alla vigilia di Natale.
«segue 1472»

Accademia romana

«segue da 1469»
1471, sotto Sisto IV, l'accademia viene ricostituita nella casa di Giulio Pomponio Leto al Quirinale e alle riunioni partecipano:
- Niccolò Perotto
- Martino Filetico
- Antonio Volsco da Piperno;
«segue 1478»

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