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Papa
Niccolò V

(1447-55)

1454
Aprile
9
, pace di Lodi, accordo fra i vari stati della penisola, poi consolidato dalla lega italiana;
fa un appello con una bolla a tutta la cristianità perché parteci alla crociata contro gli ottomani, ma al suo appello risponde solo Venezia che ha logicamente i suoi motivi commerciali;
per la scarsa partecipazione al grande dramma della caduta di Costantinopoli e dell'impero d'Oriente,
invia in Germania e nell'Europa centrale il cardinale Niccolò da Cusa e Giovanni da Capistrano,
protegge L. Valla e P. Bracciolini, rinnova i privilegi alle famiglie Savelli, Colonna e Orsini e l'autonomia di varie città.

Ordine teutonico
(cso il Ramo Livone)

«segue da 1411»
1454, scoppia la rivolta della lega prussiana, formata da città e nobiltà e appoggiata dal re di Polonia Casimiro IV, figlio di Ladislao II;
«segue 1466»

ANNO 1454





1454
SACRO ROMANO IMPERO
Friedrich III
Albero genealogico
(Innsbruck 1415 - Linz 1493)
figlio di Ernst I [il Ferreo], duca di Stiria, e di Zimburga di Masovia [Piasti];
[appartiene al ramo leopoldino degli Asburgo.]
1424-93, duca di Stiria, Carinzia, Carniola e Tirolo (Federico V);
[succeduto al padre]
1440-93, re di Germania e dei romani (Federico IV);
alla morte del cugino Alberto II riceve dai principi elettori sia la corona sia la tutela di Ladislao [Postumo] erede di tutti i territori posseduti dal ramo albertino degli Asburgo nonché delle corone di Boemia e d'Ungheria;
nel 1438, con il concordato di Vienna, ottiene da papa Niccolò V una serie di concessioni e di rinunzie a favore della corona e dei principi tedeschi che gli valgono una notevole preponderanza sulla chiesa in Germania;
1452-93, imperatore del Sacro Romano Impero (Federico III);
riceve la corona imperiale a Roma dalle mani di Niccolò V;
dal 1453 arciduca d'Austria;
1457-93, duca d’Austria (Friedrich V);


1454
-


1454
Arciducato d'Austria
Alberto VI [il Prodigo]
Albero genealogico

(Vienna 1418 - 1463)
figlio di Ernesto di Stiria del ramo leopoldino, fratello dell'imperatore Federico III;
dal 1453 arciduca d'Austria;
1457-93, duca d’Austria (Friedrich V);



1454
-



1454
BOEMIA e UNGHERIA
Ladislaus [il Postumo]
Albero genealogico

(Komarom, Hungary 1440 - Praga 1457)
figlio di Alberto V d'Asburgo [l'Illustre] e di Elisabeth di Boemia;
1440-57, duca d’Austria;
[incoronato IV.1440]
nel 1452 viene dichiarato maggiorenne;
1453-57, re d’Ungheria (László V);
[ancora sotto l'influenza di G. Hunyadi.]
1453-57, re di Boemia;
[in Boemia il potere viene esercitato di fatto dall'hussita Giorgio Podebrad.]

 



1454
-



1454
REGNO di POLONIA
Casimiro IV
Albero genealogico

(Cracovia 1424 - Grodno 1492)
figlio di Ladislao II Jagellone e di Edvige d’Angiò;
1440-92, granduca di Lituania (Casimiro II);
eletto dalla nobiltà locale, con la sua nomina rende il paese indipendente di fatto dalla corona polacca;
1445-92, re di Polonia;
chiamato dalla dieta a succedere al fratello Ladislao III, ristabilisce l'unione personale tra i due stati, al fine di conservare alla dinastia degli Jagelloni almeno la corona della Lituania qualora perdesse quella elettiva della Polonia;


1454
-

1454
Albero genealogico

(Tangermünde 1413 - Neustadt sull'Aisch 1471)
figlio di Federico I e di Elisabetta di Baviera-Landshut;
1440-70, margravio ed elettore di Brandeburgo;
vero fondatore dello stato del Brandeburgo, divide il governo della marca con il fratello Federico [il Grosso] fino al 1463;
nel 1445 rifiuta la corona di Polonia;
1454
acquista dall'Ordine teutonico la Neumark;

1454
Federico II [il Pacifico o il Placido o il Mansueto]
Albero genealogico

(† 1464)
figlio di Federico I e di Caterina di Brunswick-Wolfenbüttel;
1428-64, duca elettore di Sassonia;




1454
ducato di Baviera
Ludwig IX di Wittelsbach [il Ricco]
Albero genealogico

(Burghausen 1417 - Landshut 1479)
figlio di Heinrich XVI [il Ricco], duca di Baviera-Landshut, e di Margarete d’Austria († 1447);
1445-79, duca di Baviera-Ingolstadt;
1450-79, duca di Baviera-Landshut;




Albrecht III di Wittelsbach [il Pio]
Albero genealogico

(Munich 1401 - Munich 1460)
figlio di Ernst I di Wittelsbach e di Elisabetta Visconti († 1432):
1438-60, duca di Baviera-Monaco;








1454
IMPERO OTTOMANO
Mehmet II [Fatih - il conquistatore]
 

(1432 - 1481)
figlio di Murad II;
1444-46/1451-81, sultano;
sale al trono dopo aver fatto uccidere il fratello neonato Ahmet;
[Poiché il trono si eredita senza rispettare la regola dell'anzianità, la legge del fratricidio assume così valore giuridico.]






1454
Costantinopoli [Kostantiniye, Istanbul 500 anni dopo] diventa capitale dell'impero.








1454
IMPERO di TREBISONDA
[impero trapesuntino]
Giovanni IV

(? - ?)
figlio di Alessio IV;
1429 (26 apr)- 1458, imperatore di Trebisonda - autokrátor dei romani;


Bailo veneziano
Paolo Foscolo
(1450-54)
?
(1454)
[vice]
Amm.re Banco di San Giorgio
Galeotto Spinola
(1454)
[rifiuta]
-
Leonardo Doria
(1454)
[rifiuta]
1454
la flotta turca tenta di prendere Caffa.
In forza di ciò e anche per il timore del patriziato di andare nelle colonie del Mar Nero "contaminate dallo spirito democratico", numerosi funzionari rifiutano di assumere cariche amministrative, compresa la nomina a Trebisonda.




1454
RUSSIA
Basilio II [il Cieco ]
Albero genealogico
(n. 1415 - m. 1462)
figlio di Basilio I;
1425-62, gran principe di Mosca;
nel 1439 rifiuta di sottoscrivere la riunione della chiesa ortodossa a quella romana approvata dal concilio di Firenze;
nel 1445 non ha successo il suo sforzo per rendersi autonomo dal khan tataro venendo sconfitto;
solo nel 1448 può prevalere (era adolescente alla morte del padre) sui cugini rivali, dopo però violenti conflitti nel corso dei quali è stato pure accecato;
nel 1452 riesce ad ottenere l'indipendenza dal khan tataro bloccando le spedizioni contro Mosca del khan Ahmad;

 
-
1454
-




1454
REGNO di FRANCIA
Carlo VII [il Vittorioso]
Albero genealogico
(Parigi 1403 - Mehun-sur-Yèvre 1462)
figlio di Carlo VI e di Elisabeth di Baviera-Ingolstadt;
1422-61, re di Francia;
[fino alle vittorie di Giovanna d'Arco il titolo non ha avuto per lui alcun significato]
nel 1429 viene incoronato a Reims;
nel 1435 si arriva alla riconciliazione con il duca di Borgogna Filippo III [il Buono];
1443-50, sua amante ufficiale [la prima nella storia dei re di Francia] è la bella e famosa Agnés Sorel, che gli darà quattro figlie;
nel 1452, ben felice di immischiarsi nelle vicende di casa Savoia, se non altro per vendicarsi del matrimonio di suo figlio il Delfino con Carlotta di Savoia concluso a sua insaputa, comincia per prima cosa a disputare sull'omaggio dei marchesi di Saluzzo dovuto ai Savoia [eterna diatriba], poi prende le armi e va contro Ludovico di Savoia;




Primo ministro
[Sovrintendente delle Finanze]
-
Cancelliere-Guardasigilli
-
Segretario di stato agli Affari Esteri
-
 
1454
-




1454
ducato d’Angiò
Renato I [il Buono]
Albero genealogico

(Angers 1409 - Aix-en-Provence 1480)
secondogenito di Luigi II duca d'Angiò e di Iolanda figlia del re di Aragona;
1417, succeduto al padre, viene affidato allo zio materno Luigi, cardinale e duca di Bar; sposa in seguito Isabella figlia di Carlo II di Lorena;
1430-80, duca di Bar;
1430, eredita il ducato dallo zio cardinale Luigi;
1431-53, duca di Lorena;
1431, muore il suocero; pur dovendo diventare signore della regione, deve affrontare l'opposizione di Antonio di Vaudémont (appoggiato dal duca di Borgogna) che lo sconfigge e lo prende prigioniero a Bugnéville dove rimane in queste condizioni fino al 1432;
1434, l'imperatore Sigismondo suggella il suo diritto sulla Lorena;
1434-80, duca d'Angiò e conte di Provenza;
eredita l'Angiò dal fratello Luigi III;
1434-80, re di Sicilia (titolare);
nel 1437, dopo essere stato prigioniero dal 1435 (già una prima volta nel 1431-32) del duca di Borgogna, ottiene la libertà (e il possesso della Lorena) solo grazie ad un enorme riscatto in danaro e in città;
sbarcato nel 1438 nell'Italia meridionale vi si trattiene cercando di aver ragione di Alfonso V d'Aragona;
nel 1442, non riuscendo ad aver ragione di Alfonso V d'Aragona, dall'Italia meridionale si ritira in Francia mantenendo però il titolo regio;
nel 1453, dopo aver combattuto con Carlo VII nell'ultimo periodo della guerra dei cent'anni fino alla definitiva conquista della Normandia, varca nuovamente le Alpi, in difesa dei suoi vecchi alleati italiani, Firenze e Milano, impegnati contro Alfonso di Napoli nella speranza di occupare il regno;
non potendo far nulla, torna in Francia: cede la Lorena al figlio Giovanni, sposa in seconde nozze Giovanna di Laval e si ritira in Provenza al cui governo si dedicherà negli anni seguenti;
1454
dedicatosi ormai al solo governo della Provenza, viene coinvolto nelle iniziative politiche del figlio Giovanni che cospira contro Luigi XI aderendo alla lega del bene pubblico (comporterà la confisca del ducato d'Angiò);





1454
-


1454
ducato di Borgogna
Filippo III [il Buono]
Albero genealogico
(Digione 1396 - Bruges 1467)
figlio di Giovanni [Senza paura] e di Margherita di Baviera;
1419-67, duca di Borgogna e conte di Fiandra;
succeduto al padre, assassinato dagli armagnacchi;
nel 1428 acquista la contea di Namur;
nel 1430 eredita dal cugino Filippo di Saint-Pol il Brabante e il Limburgo;
nel 1433 ottiene definitivamente il possesso di Olanda, Zelanda, Hainaut;
1437-38, ribellione di Bruges;
nel 1441, per via di negoziati, ottiene il Lussemburgo;
1451-53, ribellione di Gand, duramente repressa;




 
-
1454
-



 
1454
ducato di Savoia
Ludovico
Albero genealogico
(Ginevra 1413 - Lione 1465)
figlio di Amedeo VIII [il Pacifico] e di Marie di Borgogna-Valois;
1431, alla morte del fratello maggiore Amedeo eredita il titolo di principe di Piemonte;
1434-65, conte di Aosta, Maurienne e Nizza;
1434-65, duca di Savoia;
dopo l'abdicazione del padre;
nel 1441 cede al duca di Bourbon l'omaggio del paese di Dombe;
nel 1442 sposa Anna di Lusignano, figlia di Giano re di Cipro, di cui si è innamorato perdutamente; mentre gli abusi e i disordini a corte si moltiplicano, il regno di Cipro è per casa Savoia niente più che un titolo;
nel 1445 è costretto a cedere a Carlo VII il Valentinois; vengono inoltre cedute alla Francia le ragioni sulle contee di Valenza e di Die, avendone in cambio l'esonero dell'omaggio che dal 1355 si prestava alla Francia per la baronia di Fossignì;
nel 1446 si trova in mezzo alle lotte fra fazioni nobiliari dei Douglas-Livingstone e dei Crichton;
nel 1447, alla morte di Filippo Maria Visconti che lascia vedova Maria di Savoia sua sorella, cerca di far valere i diritti sabaudi alla successione nel ducato di Milano ma alla fine deve riconoscere la signoria di Francesco Sforza;
nel 1448 i conti di Polenzo, alcuni tra i marchesi del Carretto e i Grimaldi per la metà di Mentone e Roccabruna riconoscono il dominio dei loro feudi da parte di casa Savoia;
nel 1452, con il trattato di Cleppié, deve riconoscere la supremazia della monarchia francese sul ducato sabaudo;
vengono intanto rinnovati i provvedimenti per impedire nel ducato d'Aosta le discordie tra preti (sempre molto desiderosi di estendere il loro comando) e laici per causa di giurisdizione [sarà rinnovato nel 1488];
Friburgo riconosce casa Savoia come sua sovrana;




 
-
1454
-




1454
REGNO d'INGHILTERRA
Enrico VI
Albero genealogico

(Windsor 1421 - Londra 1471)
figlio unico di Enrico V e di Caterina di Valois;
1422-61, 1470-71, re d'Inghilterra;
ancora in fasce, poco dopo, alla morte del nonno Carlo VI, viene proclamato anche re di Francia;
sotto la reggenza degli zii Giovanni di Bedford (reggente in Francia) e Humphrey di Gloucester assiste impotente ai disastrosi risultati dell'ultima fase della guerra dei cent'anni;
nel 1445 sposa Margherita d'Angiò;
[con la nuova sposa, alleata ai Beaufort contro il partito popolare facente capo a Riccardo, duca di York, spera di giungere ad una composizione onorevole della questione francese.];
nel 1453, poiché egli inizia a dare segni di pazzia, la guida effettiva del governo viene presa da Riccardo di York; nello stesso tempo però la moglie Margherita d'Angiò dà alla luce il figlio Edoardo;
1454
la moglie Margherita d'Angiò toglie il potere a Riccardo di York, capo del governo durante la prima crisi di follia del figlio;







1454
-

«guerra delle due rose»
o
Wars of the Roses
(Guerre delle rose)
1455-1485
Inghilterra:
- Lancaster (rosa rossa)
- York (rosa bianca)

La causa profonda è il dissesto economico e politico dopo la definitiva sconfitta subita nella guerra dei cent'anni.

1454
-


a

1454
REGNO di SCOZIA
Giacomo II
Albero genealogico

(Holyrood 1430 - Roxburgh 1460)
figlio di Giacomo I Stuart e di Joan Beaufort;
1437-60, re di Scozia;
[divenuto re a soli 7 anni dopo l'assassinio del padre]
nel 1449, dopo essersi trovato in mezzo alle lotte fra fazioni nobiliari dei Douglas-Livingstone e dei Crichton, assume direttamente il potere riprendendo la politica paterna di lotta contro i grandi feudatari;
nel 1452, nella lotta contro i grandi feudatari, trama una congiura contro il più potente ramo dei Douglas (detti "neri") sconfiggendoli poi in campo aperto ad Arkinholm;



1454
-

a

1454
REGNO di DANIMARCA e REGNO di NORVEGIA
Christian I
Albero genealogico
(Oldenburg 1426 - Copenhagen 1481)
figlio di Dietrich [il Fortunato], conte von Oldenburg, e di Adelheid von Oldenburg-Delmenhorst;
1448-81, conte von Oldenburg;
1448-81, re di Danimarca (Christian I);
eletto su designazione del Rigsraad (gran consiglio), diviene il capostipite della dinastia di Oldenburg;
1450-81, re di Norvegia;





1457-64, re di Svezia;
1459-81, conte di Schleswig e Holstein;
1474-81, duca di Schleswig e Holstein;






1454
-

1454
REGNO di SVEZIA
Carlo VIII Knutsson
Albero genealogico
(n. 1409 - m. 1470)
figlio di Knut Thodsson, cavaliere svedese della famiglia Bonde;
1434, aderisce alla rivolta della nobiltà svedese condotta da Engelbrekt Engelbrektsson contro l'unione di Kalmar con cui erano state congiunte le tre corone di Danimarca, Norvegia e Svezia;
1436, alla morte di Engelbrekt, si trova a capo del partito indipendentista che desidera una corona svedese autonoma e che ha il suo nerbo nei liberi contadini;
1440, pur sempre aristocratico, favorisce il ristabilimento dell'unione di Kalmar, ottenendo dal nuovo re Cristoforo I di Baviera, creatura dell'Hansa, vaste terre e l'intera Finlandia;
1448-57, 1464-65, 1467-70, re di Svezia;
acclamato dopo la morte di Cristoforo I;
1449-50, re di Norvegia;
avuta la corona in seguito ad una spedizione militare, l'anno successivo deve subito cederla a Christian I di Danimarca;









1454
-

Richard Neville (n. 1428-Barnet, presso Londra 1471)
figlio di Richard Neville conte di Salisbury;
1450-71, conte di Warwick;




1454
REGNO di PORTOGALLO
Alfonso V [l'Africano]
Albero genealogico
(Sintra, Lisbona 1432 - 1481)
figlio di Edoardo I e di Eleonora di Aragona;
1438-81, re di Portogallo;
1440-48, sotto la reggenza dello zio dom Pedro;
nel 1448 sposa sua cugina Isabella (figlia dello zio dom Pedro) e prende in mano il governo del paese;
Nel 1449, nella battaglia di Alfarrobeira, vince lo zio dom Pedro;




1454
-


1454
REGNO di ARAGONA
Alfonso V [il Magnanimo]
Albero genealogico

(Medina del Campo 1394 – Napoli 27 giu 1458)
figlio di Ferdinando I e di Leonor Urraca di Castiglia-Albuquerque;
1416-58, re di Aragona;
succeduto al padre, tenta il grande disegno di riunificazione di Napoli alla Sicilia;
nel 1421, fattosi adottare dalla regina Giovanna II d'Angiò, si reca a Napoli con la sua corte;
nel 1423, in seguito a contrasti fra Catalogna e Aragona e lotte per la successione al trono di Castiglia, riporta la pace; si trattiene in patria fino al 1432;
nel 1433 ritorna definitivamente in Italia per conquistare prima e costruire poi il nuovo regno;
1435-58, re di Napoli; (Alfonso I)
nel 1435, nel corso della battaglia navale di Ponza, viene fatto prigioniero da Filippo Maria Visconti; quando il destino della monarchia aragonese sembra ormai segnato, egli stipula con il duca di Milano una pace separata impegnandosi a pagare un forte riscatto, a rinunciare alle sue pretese sulla Corsica e sulla Toscana e a combattere Francesco Sforza;
1442-58, re di Sicilia;
[re di Sicilia citra et ultra Pharum o rex utriusque Siciliae (titolo che diverrà regno delle Due Sicilie nel 1816)]





1454
-




1454
REGNO di CASTIGLIA e di LÉON
JUAN II
Albero genealogico

(Toro 6 mar 1405 - Valladolid 20 lug 1454)
figlio di Enrico III [il Malaticcio] e di Catherine di Lancaster;
1406-1454, re di Castiglia e di Léon;
[sotto la reggenza dello zio e della madre.]


Enrico IV [l'Impotente]
Albero genealogico

(Valladolid 1425 - Madrid 1474)
figlio di Juan II e di Maria d'Aragona;
sposa in prime nozze Bianca di Navarra ma la chiesa scioglie il vincolo perché il matrimonio non è consumato; le accuse di impotenza [oggi ritenute dagli storici prive di fondamento e strumentali] non si contano;
1454-74, re di Castiglia e di Léon;
divenuto re cerca intese e accordi pacifici con la Francia, la Navarra e l'Aragona;


1454
-

1454
REGNO di NAVARRA
Giovanni II
Albero genealogico

(Medina del Campo 1397 - Barcellona 1479)
figlio di Ferdinando I e di Eleonora di Castiglia;
1415-16, viceré di Sicilia;
1425-79, re di Navarra;
succeduto alla morte di Carlo III [il Nobile], padre di sua moglie Bianca;
nel 1435 partecipa alla spedizione del fratello Alfonso V il Magnanimo per la conquista di Napoli ma viene catturato a Ponza e condotto a Milano dove riconquista la libertà grazie a Filippo Maria Visconti;
nel 1441, alla morte della moglie Bianca, nega al figlio Carlo, principe di Viana, il diritto di succedere alla madre sul trono di Navarra come previsto dal testamento della stessa sovrana;
nel 1447 si risposa con Giovanna Enriquez, figlia dell'ammiraglio di Castiglia, ed i rapporti con il figlio Carlo, avuto dalla prima moglie Bianca, peggiorano ulteriormente; dal nuovo matrimonio nasce Ferdinando, futuro sposo di Isabella di Castiglia; lo scontro tra padre e figlio è inevitabile ma Carlo ha la peggio e, diseredato a favore della sorella Eleonora (moglie di Gastone IV di Foix), fugge a Napoli;




1458-79, re d'Aragona;


1454
-
a





1454
REPUBBLICA DI GENOVA
"Compagna Communis Ianuensis"
Pietro di Campofregoso
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di;
1450 8 set - gen 1458, doge di Genova;


1454
-


1454
ducato di Milano
Francesco Sforza
Albero genealogico
(San Miniato, Pisa 1401-Milano 1466)
figlio di Muzio Attendolo [Sforza] e della sua compagna Lucia di Torsciano;
1424-26, viceré della Calabria;
1430, condottiero al servizio di Filippo Maria Visconti, in lotta contro Venezia;
morta la sua prima moglie gli viene offerta in sposa da Filippo Maria Visconti la figlia e unica erede Bianca Maria;
1433-66, marchese di Ancona;
gonfaloniere della chiesa per l'Umbria, è ora al servizio del pontefice;
nel 1440, ancora gonfaloniere della chiesa per l'Umbria ma tornato l'anno precedente al servizio dei veneziani contro Milano, dopo la sconfitta del Piccinino ad Anghiari non vuole varcare l'Adda e penetrare in territoiro visconteo, prodigandosi viceversa perché si arrivi alla pace;
nel 1441, con la pace di Cremona, ha finalmente in sposa Bianca Maria Visconti;
nel 1443 è osteggiato dal suocero che invia il Piccinino contro i suoi domini nelle Marche riuscendo a muovergli contro anche Eugenio IV che revoca le concessioni fattegli dieci anni prima; nel contempo anche le sue terre abruzzesi cedono sotto gli attacchi di Alfonso d'Aragona; esce dal difficile momento con l'aiuto di Firenze e Venezia ottenendo la vittoria negli scontri decisivi di Monte Loro e di Montolmo;
nel 1444 fa pace col papa che gli conferma le Marche;
nel 1447, alla morte di Filippo Maria Visconti senza aver designato eredi, raggiunge la Lombardia; al soldo prima della Repubblica Ambrosiana (succeduta al Visconti in un'effimera signoria su Milano), poi di Venezia, ma in realtà agendo da principe autonomo, occupa l'una dopo l'altra tutte le città del dominio visconteo, che nel frattempo si sono rese indipendenti;
1450-66, duca di Milano;
incoronato dopo il suo ingresso in Milano [pur sollecitata, non avrà mai la legittimazione del suo principato da parte dell'impero];






 
1454
con la pace di Lodi ha il riconoscimento, molto importante, di Venezia e degli altri stati italiani; con questi e, in particolare, con Firenze di Lorenzo [il Magnifico], opera per mantenere quell'equilibrio che assicurerà la pace in Italia per 40 anni;

Aprile
Lodi, viene firmata un'alleanza difensiva tra gli Stati di Venezia, Milano e Firenze: quegli stessi Stati che si sono combattuti e depauperati per decenni!
I legati dei tre paesi si recano prima a Napoli, per ottenere l'approvazione, in verità al quanto tepida, di re Alfonso V [il Magnanimo], e successivamente a Roma, dove papa Niccolò V li benedice con tutti i sacramenti a sua disposizione.

Nantas Salvalaggio, Signora dell'acqua, Piemme, Casale Monferrato 1997.]

1454
REPUBBLICA DI VENEZIA
"La Serenissima"
Francesco Foscari
Albero genealogico
(Venezia 19 giu 1373 – Venezia 1º nov 1457)
primogenito di Nicolò di Giovanni e di Caterina di Giovanni Michiel.
1423-57, doge di Venezia; [65°]


- nunzio pontificio: ? (? - ?)
- ambasciatore di Spagna: ? (? - ?)

1454
l'improvvisa decisione di Renato d'Angiò di ritornarsene in Francia scombina Francesco Sforza e i fiorentini che avevano bisogno del suo aiuto e non di prestarglielo per i suoi progetti nel regno di Napoli. È facile pertanto per il pontefice introdurre le premesse della pace tra i belligeranti a qual fine i veneziani inviano a Roma Orsato Giustiniani e Cristoforo Moro che spianano la strada per la pace di Lodi del 5 di aprile.
Per Venezia interviene il cavaliere Paolo Barbo e fra Simoneto da Camerino dell'ordine eremitano. Si stabilisce che:
- siano restituite a Venezia tutte le terre occupate, eccetto quelle della Giera d'Adda che restano sotto il domino della città di Crema;
- siano restituite ai fiorentini tutte le terre eccetto Castellone, dovendo loro fare lo stesso con i senesi, rimettendosi alla decisione del pontefice per eventuali differenze;
- per 25 anni viene costituita una lega tra la signoria di Venezia, il duca di Milano , il marchese di Ferrara, Firenze e la comunità di Bologna.
Sorta qualche divergenza per ragioni di confine tra Venezia e Ferrara, viene amichevolmente composta.
Ora la lega è pronta ad affrontare il comune nemico.


 

1454
Repubblica di Firenze
Cosimo de' Medici [il Vecchio]
Albero genealogico

(Firenze, 27 set 1389 – Careggi, 1º ago 1464)
figlio di Giovanni di Bicci, fondatore del Banco Medici (1397), e di Riccarda [Nannina] de’ Bueri;
1416, sposa Contessina de’ Bardi († 1473), figlia di Alessandro de’ Bardi, conte di Vernio;
1429-64, signore de facto di Firenze;
1439, gonfaloniere di giustizia;



 

 
1454
-


1454
REGNO di NAPOLI e REGNO di SICILIA
Alfonso V [il Magnanimo]
Albero genealogico

(Medina del Campo 1394 – Napoli 27 giu 1458)
figlio di Ferdinando I e di Leonor Urraca di Castiglia-Albuquerque;
1416-58, re di Aragona;
1435-58, re di Napoli; (Alfonso I)
1442-58, re di Sicilia;
[re di Sicilia citra et ultra Pharum o rex utriusque Siciliae (titolo che diverrà regno delle Due Sicilie nel 1816)]

– vedi sopra –




Ferdinando I o Ferrante
Albero genealogico

(1431 ca - Napoli 1494)
figlio naturale di Alfonso V [il Magnanimo];
1443-58, duca di Calabria;
[titolo spettante tradizionalmente agli eredi al trono di Napoli.]
nel 1445 sposa Isabella di Chiaramonte;
1454
con la pace di Lodi egli intende mantenere per la penisola lo status quo consacrato;




1458-94, re di Napoli;




Renato I [il Buono]
Albero genealogico

(Angers 1409 - Aix-en-Provence 1480)
secondogenito di Luigi II duca d'Angiò e di Iolanda figlia del re di Aragona;
1430-80, duca di Bar;
1431-53, duca di Lorena;
1434-80, duca d'Angiò e conte di Provenza;
eredita l'Angiò dal fratello Luigi III;
1434-80, re di Sicilia (titolare);
sbarcato nel 1438 nell'Italia meridionale vi si trattiene cercando di aver ragione di Alfonso V d'Aragona;
nel 1442, non riuscendo ad aver ragione di Alfonso V d'Aragona, dall'Italia meridionale si ritira in Francia mantenendo però il titolo regio;




– vedi sopra –




1454
-
a





Ambrogini, Angelo [il Poliziano] (Montepulciano "Mons Politianus" 1454-Firenze 1494) poeta e umanista.

Vespucci, Amerigo (Firenze 1454-Siviglia 1512) navigatore italiano.

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lega italica

1454
Aprile
9
, pace di Lodi;
Agosto
30
, Venezia, si costituisce la "lega italica" tra:
- la Repubblica Veneta,
- il duca di Milano Francesco Sforza, 
- la Repubblica di Firenze;
in forza di essa gli alleati si obbligano a difendersi reciprocamente e a mantenere ciascuno un contingente militare da impiegare in aiuto di quello degli alleati che fosse offeso da estranei o dagli stessi collegati o aderenti;
perché abbia valenza politica occorre però che l'accordo comprenda l'adesione del pontefice Niccolò V e di Alfonso d'Aragona re di Napoli;
papa Niccolò V, dominato da grandi preoccupazioni (la crociata contro i turchi e l'eventuale minaccia che può essere portata al suo stato dai condottieri licenziati in seguito alla pace di Lodi, e specialmente dal Piccinino), aderisce volentieri alla lega, atteggiandosi anzi a protettore e custode di essa e dell'equilibrio che ne è scaturito;
più difficile è ottenere l'adesione di Alfonso d'Aragona presso il quale vengono inviati gli ambasciatori milanesi, veneziani e fiorentini con l'appoggio del cardinale Domenico Capranica;
«segue 1455»

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