© |
Il Viandante |
|
|
|||
in rete dal 1996 |
||||||
Se ti siamo stati utili effettua una
|
Papa 1453 Russia 1453, dopo
la caduta di Costantinopoli nella Russia moscovita si va affermando
la coscienza messianica di rappresentare la "terza Roma",
cioè il paese custode (nella sua costituzione teocratica) della
retta fede, trasmessa infallibilmente dalla tradizione liturgica russo-ortodossa; |
ANNO 1453
– Albuquerque, Afonso de
[il Grande] (Alhandra, Lisbona 1453-Goa
1515) politico portoghese;
Torna suCancioneiro de Resende (1516, Canzoniere di Resende, collaborazione) Cartas para el-Rey (edite solo nel 1884, Lettere al re di Portogallo). – Barbaro, Ermolao [il Giovane] (Venezia 1453/54-Roma 1493) umanista e filologo veneziano, formatosi alla scuola del cugino Ermolao il Vecchio, vescovo di Verona, e poi alla scuola romana di Pomponio Leto, Gaza e Merula; tradusse Temistio; e studiò Dioscoride e Aristotele; De coelibatu (1472) 1475-76, commenta le opere morali di Aristotele all'università di Padova; De officio legati (1489-91) 1491, ex ambasciatore della Serenissima, è creato patriarca di Aquileia; Castigationes Plinianae (1492-93) Carmina Orationes Epistolario (famosa la lettera in cui discute sullo stile con G. Pico della Mirandola). – Benivieni, Girolamo (Firenze 1453-1542) poeta italiano, amico di G. Pico della Mirandola e di M. Ficino, fu educato al culto di Platone; tradusse dal latino i Salmi; Canzone dell'amor celeste e divino (1486, documento importante della diffusione del platonismo nel Quattrocento; è dato alle stampe soltanto nel 1519, preceduto da un Commento di G. Pico della Mirandola, per gli scrupoli religiosi dell'autore, suggestionato dalla predicazione di G. Savonarola, del quale diventa seguace) Semplicità della vita cristiana di G. Savonarola (traduzione) Commento sopra a più sue canzoni et sonetti dello Amore e della bellezza divina (1500) Dialogo di Antonio Manetti circa al sito, forma et misure dello Inferno di Dante Alighieri (1506). – Beroaldo, Filippo [il Vecchio] (Bologna 1453-1505) erudito italiano, professore di retorica e di poesia a Bologna; rinnovò la filologia umanistica, rinunciando a considerare Cicerone modello unico e additando l'importanza di autori come Properzio, Svetonio e Apuleio; approntò edizioni di testi classici ricchissime di erudizione antiquaria; Libellus de optimo statu Heptalogos sive septem sapientes Declamatio ebriosi,scortatoris et aleatoris de vitiositate disceptantium Adnotationes centum (1488) Orationes (1490) Varia opuscola (1505). – Marullo Tarcaniota, Michele (Costantinopoli 1453-Volterra 1500) poeta italiano e filologo d'origine greca Corresse il testo di Lucrezio e criticò il Miscellanea di Poliziano. Epigrammata (1497, IV libri) Hymni naturales (1497, IV libri) Neniae (1532, postume). – Medici, Giuliano de' (1453-1478, assassinato) [Figlio del banchiere fiorentino Piero e fratello di Lorenzo.] 1478, 26 aprile, viene ucciso durante la congiura dei Pazzi; dopo un mese dalla sua morte viene legittimato il figlio Giulio (futuro papa Clemente VII). |
guerra dei cent'anni «segue da 1444» pace di Lodi parti in
causa: «segue
da 1447» |