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Papa
Eugenio IV

(1431-47)

1443, con l'appoggio di Alfonso V d'Aragona, riesce a rientrare a Roma; con la mediazione del cardinal Enea Silvio Piccolomini si riappacifica con la Francia e con i principi tedeschi; promette la riforma dei costumi della chiesa;
dà grande impulso allo sviluppo della cultura umanistica; protegge artisti e letterati quali il Beato Angelico, Pinturicchio, L.B. Alberti e F. Biondo (che gli dedica il suo Roma triumphans);

Felice V
[Antipapa]
(1440-49)

Amedeo VIII di Savoia (Chambéry 1383-Ginevra 1451)

Concilio Ecumenico
di Basilea-Ferrara-Firenze-Roma
1431-45

1443, Roma:
- in corso
«segue»

cardinali:
Rampini Enrico († 1450) figlio di Francesco dei signori di s. Alosio;
vescovo di Tortona e poi di Pavia;
1443, trasferito a Milano è nominato cardinale.

ANNO 1443












Amerbach, Johann (Reutlingen, Württenberg 1443-Basilea 1513) tipografo tedesco, allievo di Heynlin alla Sorbona dove ottenne il titolo di "Magister artium";
1477, fissa la sua residenza a Basilea per diffondere l'umanesimo cristiano del suo maestro che lascia Parigi e diventa il suo consigliere principale;
1491-1513, lavora in società con Johann Froben (apprendista nella sua bottega e poi suo successore nell'azienda) e con Johann Petri;
[Johann Petri compare per la prima volta come stampatore nel 1472 a Firenze.]
Opere di sant'Ambrogio (1492)
Opere di sant'Agostino (1506, 11 voll.).

Caviceo, Jacopo (Parma 1443-Montecchio Emilia 1511) scrittore;
Il Peregrino (1508, romanzo).

Riario, Gerolamo (Savona 1443-Forlì 1488)
[Figlio di Paolo (di oscura origine savonese) e di Bianca (sorella di Francesco della Rovere: papa Sisto IV).]
1472, si fidanza con Caterina, figlia del duca di Milano Galeazzo Maria Sforza;
1473-80, signore di Imola, dopo che dagli Sforza la città è restituita alla chiesa;
1478, tenta di scalzare il potere dei Medici a Firenze, favorendo la "congiura dei Pazzi";
1480-88, signore di Forlì, tolta da Sisto IV ai discendenti degli Ordelaffi;
1482, capeggia le truppe della chiesa nella guerra di Ferrara;
1484, la violentissima ostilità di Lorenzo de' Medici e la morte del papa indeboliscono la sua posizione; ritiratosi nelle sue terre di Romagna (che gli vengono confermate da Innocenzo VIII) deve però contrastare la rinascente opposizione del partito degli Ordelaffi
1488, viene ucciso in una congiura, cui forse non sono estranei i Medici.

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