©

Il Viandante

in rete dal 1996


Se ti siamo stati utili effettua una

Nuova Ricerca

Papa
Eugenio IV

(1431-47)

1443, con l'appoggio di Alfonso V d'Aragona, riesce a rientrare a Roma; con la mediazione del cardinal Enea Silvio Piccolomini si riappacifica con la Francia e con i principi tedeschi; promette la riforma dei costumi della chiesa;
dà grande impulso allo sviluppo della cultura umanistica; protegge artisti e letterati quali il Beato Angelico, Pinturicchio, L.B. Alberti e F. Biondo (che gli dedica il suo Roma triumphans);

Felice V
[Antipapa]
(1440-49)

Amedeo VIII di Savoia (Chambéry 1383-Ginevra 1451)

Concilio Ecumenico
di Basilea-Ferrara-Firenze-Roma
1431-45

1443, Roma:
- in corso
«segue»

cardinali:
Rampini Enrico († 1450) figlio di Francesco dei signori di s. Alosio;
vescovo di Tortona e poi di Pavia;
1443, trasferito a Milano è nominato cardinale.

ANNO 1443





1443
REGNO di GERMANIA
e ducato d'Austria (Inferiore)
Friedrich III
Albero genealogico
(Innsbruck 1415 - Linz 1493)
figlio di Ernst I [il Ferreo], duca di Stiria, e di Zimburga di Masovia [Piasti];
[appartiene al ramo leopoldino degli Asburgo.]
1424-93, duca di Stiria, Carinzia, Carniola e Tirolo (Federico V);
[succeduto al padre]
1440-93, re di Germania e dei romani (Federico IV);
alla morte del cugino Alberto II riceve dai principi elettori sia la corona sia la tutela di Ladislao [Postumo] erede di tutti i territori posseduti dal ramo albertino degli Asburgo nonché delle corone di Boemia e d'Ungheria;



1452-93, imperatore del Sacro Romano Impero (Federico III);


Ladislaus [il Postumo]
Albero genealogico
(Komarom, Hungary 1440 - Praga 1457)
figlio di Alberto V d'Asburgo [l'Illustre] e di Elisabeth di Boemia;
1440-57, duca d’Austria;
[incoronato IV.1440]




1453-57, re d’Ungheria (László V);
1453-57, re di Boemia;



1443
-


1443
REGNO di POLONIA e REGNO di UNGHERIA
Ladislao III Jagellone II
Albero genealogico

(Cracovia 1424 - Varna 1444)
figlio di Ladislao II Jagellone;
1434-44, re di Polonia;
ancora sotto il tutore Z. Olesnicki, vescovo della capitale di Cracovia, duca di Siewierz e capo della nobiltà cattolica;
1440-44, re d'Ungheria (Ladislao V)


1443
-

1443
granducato di Lituania
Casimiro II
Albero genealogico

(Cracovia 1424 - Grodno 1492)
figlio di Ladislao II Jagellone;
1440-92, granduca di Lituania (Casimiro II);
eletto dalla nobiltà locale, con la sua nomina rende il paese indipendente di fatto dalla corona polacca;



1445-92, re di Polonia (Casimiro IV);


1443
-

1443
Albero genealogico

(Tangermünde 1413 - Neustadt sull'Aisch 1471)
figlio di Federico I e di Elisabetta di Baviera-Landshut;
1440-70, margravio ed elettore di Brandeburgo;
vero fondatore dello stato del Brandeburgo, divide il governo della marca con il fratello Federico [il Grosso] fino al 1463;

1443
Federico II [il Pacifico o il Placido o il Mansueto]
Albero genealogico

(† 1464)
figlio di Federico I e di Caterina di Brunswick-Wolfenbüttel;
1428-64, duca elettore di Sassonia;




1443
ducato di Baviera
Ludwig VII di Wittelsbach [il Barbuto]
Albero genealogico

(1365/1368-69 - Burghausen 1.5.1447)
figlio di Stefan III e di Taddea Visconti;
1413-43, duca di Baviera-Ingolstadt;
1416, conte di Mortain;


Ludwig VIII di Wittelsbach [il Gobbo]
Albero genealogico

(Parigi 1403 - Ingolstadt 1445)
figlio di Ludwig VII [il Barbuto] e di Anne de Bourbon;
1441 sposa Margarete di Brandenburg († 1465)
1443-45, duca di Baviera-Ingolstadt;




Heinrich XVI di Wittelsbach [il Ricco]
Albero genealogico

(1386 - Landshut 1450)
figlio di Friedrich II, duca di Baviera-Landshut, e di Maddalena Visconti;
1393-1450, duca di Baviera-Landshut;



Albrecht III di Wittelsbach [il Pio]
Albero genealogico

(Munich 1401 - Munich 1460)
figlio di Ernst I di Wittelsbach e di Elisabetta Visconti († 1432):
1438-60, duca di Baviera-Monaco;








1443
IMPERO BIZANTINO
Giovanni VIII Paleologo
Albero genealogico

(n. 1390 - m. 1448)
figlio di Manuele II;
1421-24, coimperatore;
1425-48, imperatore.
NEL 1440, tornato a Costantinopoli, trova nuove difficoltà nell'opposizione del clero all'unione tra le due chiese stabilita a Ferrara;


1443
Costantinopoli è assediata dai turchi.

Come promesso, gli viene in aiuto la crociata proclamata da Eugenio IV e guidata da:
. Ladislao III Jagellone, re di Polonia e d'Ungheria,
. Giovanni Corvino Hunyadi voivoda transilvano, e
. Giorgio Brankovic despota serbo;
la crociata sconfigge gli Ottomani nei pressi della città serba di Nis, costringendo il sultano Murad II a chiedere una tregua decennale con un trattato (pace di Adrianopoli [Edirne]) che limita fortemente la potenza turca nei balcani;
in quest'occasione uno dei capi dell'esercito ottomano, il principe albanese Skanderberg [nato con il nome cristiano di Giorgio Castriota] diserta con alcuni fedelissimi per rientrare nella sua terra d'origine. 
Comincia così una ribellione sanguinosa e lunghissima in cui l'Albania, solo da pochi decenni conquistata dalle truppe turche, sotto la guida del suo straordinario condottiero, tenta di sottrarsi al giogo straniero [v. 1468].


1443
IMPERO di TREBISONDA
[impero trapesuntino]
Giovanni IV

(? - ?)
figlio di Alessio IV;
1429 (26 apr)- 1458, imperatore di Trebisonda - autokrátor dei romani;


Bailo veneziano
Niccolò Marcello
(1441-44)
[insediato nel 1442]
Console genovese
Domenico d'Allegro
(1443)
1443
Il doge di Genova Raffaele Adorno comunica che dai mercanti genovesi di Trebisonda pervengono lagnanze per i maltrattamenti nei loro confronti e che l'imperatore non prende le misue richieste dai trattati con la Republica di Genova. Ma nel documeto si fa rilevare che molte questioni hanno un carattere dubbio e che vengono esaminate da parte trapesuntina come calunnie di detrattori. Per evitare queste vertenze, decide di affidare a Domenico d'Allegro il diritto di prendere decisioni arbitrali, in qualità di console genovese e di protostrator trapesuntino e d'informare il doge.
Nello stesso periodo il console genovese guida un'ambasceria dell'impero trapesuntino in Italia e visita la Curia Romana e Firenze (1442), Genova (1443), Milano (1444).
Lo scopo preciso della missione è sconosciuto.



1443
IMPERO OTTOMANO
 

(1404 - 1451)
figlio di Mehmet I;
1421-44/1456-51, sultano;
1423-27, sottomissione dell'Anatolia;
nel 1439 annette la Serbia all'impero, inaugurando una nuova fase della politica ottomana, consistente nella trasformazione degli stati vassalli in province di un impero assoluto; il suo programma viene però ostacolato dagli ungheresi;
nel 1441 e nel 1442 viene sconfitto dagli ungheresi, guidati da Giovanni Hunyadi;




1443
assedio di Costantinopoli;





segue



1443
RUSSIA
Basilio II [il Cieco ]
Albero genealogico
(n. 1415 - m. 1462)
figlio di Basilio I;
1425-62, gran principe di Mosca;
nel 1439 rifiuta di sottoscrivere la riunione della chiesa ortodossa a quella romana approvata dal concilio di Firenze;

 
-
1443
-





1443
REGNO di FRANCIA
Carlo VII [il Vittorioso]
Albero genealogico
(Parigi 1403 - Mehun-sur-Yèvre 1462)
figlio di Carlo VI e di Elisabeth di Baviera-Ingolstadt;
1422-61, re di Francia;
[fino alle vittorie di Giovanna d'Arco il titolo non ha avuto per lui alcun significato]
nel 1429 viene incoronato a Reims;
nel 1435 si arriva alla riconciliazione con il duca di Borgogna Filippo III [il Buono];
1443-50, sua amante ufficiale [la prima nella storia dei re di Francia] è la bella e famosa Agnés Sorel, che gli darà quattro figlie;




Primo ministro
[Sovrintendente delle Finanze]
-
Cancelliere-Guardasigilli
-
Segretario di stato agli Affari Esteri
-
 
1443
-




1443
ducato d’Angiò
Renato I [il Buono]
Albero genealogico

(Angers 1409 - Aix-en-Provence 1480)
secondogenito di Luigi II duca d'Angiò e di Iolanda figlia del re di Aragona;
1417, succeduto al padre, viene affidato allo zio materno Luigi, cardinale e duca di Bar; sposa in seguito Isabella figlia di Carlo II di Lorena;
1430-80, duca di Bar;
1430, eredita il ducato dallo zio cardinale Luigi;
1431-53, duca di Lorena;
1431, muore il suocero; pur dovendo diventare signore della regione, deve affrontare l'opposizione di Antonio di Vaudémont (appoggiato dal duca di Borgogna) che lo sconfigge e lo prende prigioniero a Bugnéville dove rimane in queste condizioni fino al 1432;
1434, l'imperatore Sigismondo suggella il suo diritto sulla Lorena;
1434-80, duca d'Angiò e conte di Provenza;
eredita l'Angiò dal fratello Luigi III;
1434-80, re di Sicilia (titolare);
nel 1437, dopo essere stato prigioniero dal 1435 (già una prima volta nel 1431-32) del duca di Borgogna, ottiene la libertà (e il possesso della Lorena) solo grazie ad un enorme riscatto in danaro e in città;
sbarcato nel 1438 nell'Italia meridionale vi si trattiene cercando di aver ragione di Alfonso V d'Aragona;
nel 1442, non riuscendo ad aver ragione di Alfonso V d'Aragona, dall'Italia meridionale si ritira in Francia mantenendo però il titolo regio; qui combatte con Carlo VII nell'ultimo periodo della guerra dei cent'anni fino alla definitiva conquista della Normandia;




1443
-

a

1443
ducato di Borgogna
Filippo III [il Buono]
Albero genealogico
(Digione 1396 - Bruges 1467)
figlio di Giovanni [Senza paura] e di Margherita di Baviera;
1419-67, duca di Borgogna e conte di Fiandra;
succeduto al padre, assassinato dagli armagnacchi;
nel 1428 acquista la contea di Namur;
nel 1430 eredita dal cugino Filippo di Saint-Pol il Brabante e il Limburgo;
nel 1433 ottiene definitivamente il possesso di Olanda, Zelanda, Hainaut;
1437-38, ribellione di Bruges;
nel 1441, per via di negoziati, ottiene il Lussemburgo;
1443
riceve a Chalon un'ambasceria dell'imperatore bizantino Giovanni VIII Paleologo; per quest'epoca egli ha già maturato un piano di partecipazione alla crociata anti-ottomana, poi realizzata dalla spedizione marittima di Valeran de Wavrin, con lo scopo di appoggiare i reparti di Ladislao III e di Janosz Hunjadi nei Balcani. Dopo la battaglia di Varna la spedizione perde la propria attualità ma continua le azioni contro gli Ottomani principalmente sul Danubio.



 
-
1443
-



 
1443
ducato di Savoia
Ludovico
Albero genealogico
(Ginevra 1413 - Lione 1465)
figlio di Amedeo VIII [il Pacifico] e di Marie di Borgogna-Valois;
1431, alla morte del fratello maggiore Amedeo eredita il titolo di principe di Piemonte;
1434-65, conte di Aosta, Maurienne e Nizza;
1434-65, duca di Savoia;
dopo l'abdicazione del padre;
nel 1441 cede al duca di Bourbon l'omaggio del paese di Dombe;
nel 1442 sposa Anna di Lusignano, figlia di Giano re di Cipro, di cui si è innamorato perdutamente; mentre gli abusi e i disordini a corte si moltiplicano, il regno di Cipro è per casa Savoia niente più che un titolo;



 
-
1443
-




1443
REGNO d'INGHILTERRA
Enrico VI
Albero genealogico

(Windsor 1421 - Londra 1471)
figlio unico di Enrico V e di Caterina di Valois;
1422-61, 1470-71, re d'Inghilterra;
ancora in fasce, poco dopo, alla morte del nonno Carlo VI, viene proclamato anche re di Francia;
sotto la reggenza degli zii Giovanni di Bedford (reggente in Francia) e Humphrey di Gloucester assiste impotente ai disastrosi risultati dell'ultima fase della guerra dei cent'anni;





1443
-


a

1443
REGNO di SCOZIA
Giacomo II
Albero genealogico

(Holyrood 1430 - Roxburgh 1460)
figlio di Giacomo I Stuart e di Joan Beaufort;
1437-60, re di Scozia;
divenuto re a soli 7 anni dopo l'assassinio del padre, si trova in mezzo alle lotte fra fazioni nobiliari dei Douglas-Livingstone e dei Crichton;




1443
-


a





1443
REGNO di PORTOGALLO
Alfonso V [l'Africano]
Albero genealogico
(Sintra, Lisbona 1432 - 1481)
figlio di Edoardo I e di Eleonora di Aragona;
1438-81, re di Portogallo;
1440-48, sotto la reggenza dello zio dom Pedro;



1443
-

1443
REGNO di ARAGONA
Alfonso V [il Magnanimo]
Albero genealogico

(Medina del Campo 1394 – Napoli 27 giu 1458)
figlio di Ferdinando I e di Leonor Urraca di Castiglia-Albuquerque;
1416-58, re di Aragona;
succeduto al padre, tenta il grande disegno di riunificazione di Napoli alla Sicilia;
nel 1421, fattosi adottare dalla regina Giovanna II d'Angiò, si reca a Napoli con la sua corte;
nel 1423, in seguito a contrasti fra Catalogna e Aragona e lotte per la successione al trono di Castiglia, riporta la pace; si trattiene in patria fino al 1432;
nel 1433 ritorna definitivamente in Italia per conquistare prima e costruire poi il nuovo regno;
1435-58, re di Napoli; (Alfonso I)
nel 1435, nel corso della battaglia navale di Ponza, viene fatto prigioniero da Filippo Maria Visconti; quando il destino della monarchia aragonese sembra ormai segnato, egli stipula con il duca di Milano una pace separata impegnandosi a pagare un forte riscatto, a rinunciare alle sue pretese sulla Corsica e sulla Toscana e a combattere Francesco Sforza;
1442-58, re di Sicilia;
[re di Sicilia citra et ultra Pharum o rex utriusque Siciliae (titolo che diverrà regno delle Due Sicilie nel 1816)]





1443
-




1443
REGNO di CASTIGLIA e di LÉON
JUAN II
Albero genealogico

(Toro 6 mar 1405 - Valladolid 20 lug 1454)
figlio di Enrico III [il Malaticcio] e di Catherine di Lancaster;
1406-1454, re di Castiglia e di Léon;
[sotto la reggenza dello zio e della madre.]


1443
-

1443
REGNO di NAVARRA
Giovanni II
Albero genealogico

(Medina del Campo 1397 - Barcellona 1479)
figlio di Ferdinando I e di Eleonora di Castiglia;
1415-16, viceré di Sicilia;
1425-79, re di Navarra;
succeduto alla morte di Carlo III [il Nobile], padre di sua moglie Bianca;
nel 1435 partecipa alla spedizione del fratello Alfonso V il Magnanimo per la conquista di Napoli ma viene catturato a Ponza e condotto a Milano dove riconquista la libertà grazie a Filippo Maria Visconti;
nel 1441, alla morte della moglie Bianca, nega al figlio Carlo, principe di Viana, il diritto di succedere alla madre sul trono di Navarra come previsto dal testamento della stessa sovrana;




1458-79, re d'Aragona;


1443
-
a




1443
REPUBBLICA DI GENOVA
"Compagna Communis Ianuensis"
Governo di otto Capitani di Libertà
(1442 19 dic - 28 gen 1443)
Raffele Adorno
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di;
1443 28 gen - 4 gen 1447, doge di Genova;


1443
annunciando la propria elezione a doge all'imperatore di Trebisonda Giovanni IV, conferma la disponibilità ad un consolidamento dei rapporti e ricorda l'amicizia della sua famiglia (in particolare dei dogi Antoniotto e Giorgio) con la dinastia dei Grandi Comneni.


1443
ducato di Milano
Filippo Maria Visconti
Albero genealogico
(Milano 1392 - 1447)
figlio secondogenito di Gian Galeazzo e di Caterina Visconti;
1402-47, conte di Pavia;
1412-47, duca di Milano;
Lotario Rusca rinuncia a Como, mentre Lodi viene tolta a Giovanni da Vignate;
nel 1417 si fa cedere Vercelli dal marchese di Monferrato;
nel 1418, sotto l'accusa di adulterio, fa decapitare la sua prima moglie Beatrice di Tenda;
sottrae Piacenza a Filippo Arcelli;
nel 1420 toglie Cremona a Cabrino Fondulo;
nel 1422 toglie Bergamo e Brescia a Pandolfo Malatesta; quando anche Genova si assoggetta ai Visconti, egli può rientrare da protagonista nel gioco politico dei grandi potentati italiani;
1426-27, lega antiviscontea;
nel 1428, con la prima pace di Ferrara, deve cedere a Venezia Brescia e Bergamo;
sposa la sua seconda moglie Maria di Savoia;
1431-33, lega antiviscontea;
con la seconda pace di Ferrara Filippo Maria Visconti deve cedere a Venezia Brescia e Bergamo;
1437-41, lega antiviscontea;
nel 1441, con la pace di Cremona, deve cedere a Venezia anche Ravenna e accettare l'indipendenza di Genova e il dominio di Firenze sul casentino;






 
1443
-


1443
REPUBBLICA DI VENEZIA
"La Serenissima"
Francesco Foscari
Albero genealogico
(Venezia 19 giu 1373 – Venezia 1º nov 1457)
primogenito di Nicolò di Giovanni e di Caterina di Giovanni Michiel.
1423-57, doge di Venezia; [65°]


- nunzio pontificio: ? (? - ?)
- ambasciatore di Spagna: ? (? - ?)

1443
Muore a Padova il condottiero Erasmo da Narni [Gattamelata], distintosi per la sua fedeltà al "paron doge", alla Repubblica.
[Sembra d'un colpo apoplettico dopo un'abbuffata di pernici, mentre si accingeva a montare a cavallo.
Sarà eretta una statua in piazza del Santo a Padova.
La sua impresa più strepitosa, che i posteri studieranno nelle accademie militari di Westpoint e di Sandhurst, è quella legata alla campagna 1438-39.]
A Francesco Sforza, novello sposo di Bianca Visconti, il doge ritiene utile donare il palazzo finora abitato da Erasmo da Narni [Gattamelata] sul Canal Grande, a due colpi di remo da palazzo Foscari.
[Purtroppo Francesco Sforza non possiede il senso di lealtà di Erasmo da Narni [Gattamelata] e, non appena gli si presenterà l'occasione, tradirà la Repubblica dandole più di un motivo di amarezza a causa di alcune batoste militari. Ma poi muterà di nuovo politica e farà buon viso alla Repubblica che del resto gli invierà dei suntuosi regali e vive felicitazioni dopo che si sarà impossessato del ducato di Milano (26 marzo 1450), alla morte del detestato Filippo Maria Visconti.]

Nantas Salvalaggio, Signora dell'acqua, Piemme, Casale Monferrato 1997.]

 

1443
Repubblica di Firenze
Cosimo de' Medici [il Vecchio]
Albero genealogico

(Firenze, 27 set 1389 – Careggi, 1º ago 1464)
figlio di Giovanni di Bicci, fondatore del Banco Medici (1397), e di Riccarda [Nannina] de’ Bueri;
1416, sposa Contessina de’ Bardi († 1473), figlia di Alessandro de’ Bardi, conte di Vernio;
1429-64, signore de facto di Firenze;
1439, gonfaloniere di giustizia;



 

 
1443
-


1443
Ancona
Francesco Sforza
Albero genealogico
(San Miniato, Pisa 1401-Milano 1466)
figlio di Muzio Attendolo [Sforza] e della sua compagna Lucia di Torsciano;
1424-26, viceré della Calabria;
1430, condottiero al servizio di Filippo Maria Visconti, in lotta contro Venezia;
morta la sua prima moglie gli viene offerta in sposa da Filippo Maria Visconti la figlia e unica erede Bianca Maria;
1433-66, marchese di Ancona;
gonfaloniere della chiesa per l'Umbria, è ora al servizio del pontefice;
nel 1440, ancora gonfaloniere della chiesa per l'Umbria ma tornato l'anno precedente al servizio dei veneziani contro Milano, dopo la sconfitta del Piccinino ad Anghiari non vuole varcare l'Adda e penetrare in territoiro visconteo, prodigandosi viceversa perché si arrivi alla pace;
nel 1441, con la pace di Cremona, ha finalmente in sposa Bianca Maria Visconti;
1443
è osteggiato dal suocero che invia il Piccinino contro i suoi domini nelle Marche riuscendo a muovergli contro anche Eugenio IV che revoca le concessioni fattegli dieci anni prima; nel contempo anche le sue terre abruzzesi cedono sotto gli attacchi di Alfonso d'Aragona; esce dal difficile momento con l'aiuto di Firenze e Venezia ottenendo la vittoria negli scontri decisivi di Monte Loro e di Montolmo;





1450-66, duca di Milano;






 
1443
-


1443
REGNO di NAPOLI e REGNO di SICILIA
Alfonso V [il Magnanimo]
Albero genealogico

(Medina del Campo 1394 – Napoli 27 giu 1458)
figlio di Ferdinando I e di Leonor Urraca di Castiglia-Albuquerque;
1416-58, re di Aragona;
1435-58, re di Napoli; (Alfonso I)
1442-58, re di Sicilia;
[re di Sicilia citra et ultra Pharum o rex utriusque Siciliae (titolo che diverrà regno delle Due Sicilie nel 1816)]

– vedi sopra –




Ferdinando I o Ferrante
Albero genealogico

(1431 ca - Napoli 1494)
figlio naturale di Alfonso V [il Magnanimo];
1443-58, duca di Calabria;
[titolo spettante tradizionalmente agli eredi al trono di Napoli.]




1458-94, re di Napoli;




Renato I [il Buono]
Albero genealogico

(Angers 1409 - Aix-en-Provence 1480)
secondogenito di Luigi II duca d'Angiò e di Iolanda figlia del re di Aragona;
1430-80, duca di Bar;
1431-53, duca di Lorena;
1434-80, duca d'Angiò e conte di Provenza;
eredita l'Angiò dal fratello Luigi III;
1434-80, re di Sicilia (titolare);
sbarcato nel 1438 nell'Italia meridionale vi si trattiene cercando di aver ragione di Alfonso V d'Aragona;
nel 1442, non riuscendo ad aver ragione di Alfonso V d'Aragona, dall'Italia meridionale si ritira in Francia mantenendo però il titolo regio;




– vedi sopra –




1443
-
a


Amerbach, Johann (Reutlingen, Württenberg 1443-Basilea 1513) tipografo tedesco, allievo di Heynlin alla Sorbona dove ottenne il titolo di "Magister artium";
1477, fissa la sua residenza a Basilea per diffondere l'umanesimo cristiano del suo maestro che lascia Parigi e diventa il suo consigliere principale;
1491-1513, lavora in società con Johann Froben (apprendista nella sua bottega e poi suo successore nell'azienda) e con Johann Petri;
[Johann Petri compare per la prima volta come stampatore nel 1472 a Firenze.]
Opere di sant'Ambrogio (1492)
Opere di sant'Agostino (1506, 11 voll.).

Caviceo, Jacopo (Parma 1443-Montecchio Emilia 1511) scrittore;
Il Peregrino (1508, romanzo).

Riario, Gerolamo (Savona 1443-Forlì 1488)
[Figlio di Paolo (di oscura origine savonese) e di Bianca (sorella di Francesco della Rovere: papa Sisto IV).]
1472, si fidanza con Caterina, figlia del duca di Milano Galeazzo Maria Sforza;
1473-80, signore di Imola, dopo che dagli Sforza la città è restituita alla chiesa;
1478, tenta di scalzare il potere dei Medici a Firenze, favorendo la "congiura dei Pazzi";
1480-88, signore di Forlì, tolta da Sisto IV ai discendenti degli Ordelaffi;
1482, capeggia le truppe della chiesa nella guerra di Ferrara;
1484, la violentissima ostilità di Lorenzo de' Medici e la morte del papa indeboliscono la sua posizione; ritiratosi nelle sue terre di Romagna (che gli vengono confermate da Innocenzo VIII) deve però contrastare la rinascente opposizione del partito degli Ordelaffi
1488, viene ucciso in una congiura, cui forse non sono estranei i Medici.

Torna su

Nuova Ricerca