© |
Il Viandante |
|
|
|||
in rete dal 1996 |
||||||
Se ti siamo stati utili effettua una
|
Papa - segretario di stato: A. Banchieri († 1733); 1731
«segue
da 1730»
|
ANNO 1731
– Anquetil-Duperron, Abraham Hyacinthe
(Parigi 1731-1805) orientalista francese, raccolse 180 manoscritti
Torna suAvesta (1771, edizione e traduzione). – Bianchi, Isidoro o Pietro Martire (Cremona 1731-1808) poligrafo lombardo, camaldolese Saggi politici sul commercio di D. Hume (1774, con un suo Discorso preliminare sul commercio di Sicilia e le Meditazioni su vari punti di felicità pubblica e privata) Ricerche sull'antichità e i vantaggi delle scuole normali (1789) Elogio di Pietro Verri (1803). – Borde, Charles (1731-1781) scrittore e filosofo francese, Parapilla, ou la vie defié (Poème en 5 chants, mis au jour par le Chapitre général de quelques moines gaillardes, à l'istance de plusieurs réligieuses échauffées. Aux dépens de toutes les Communautés (Firenze, Cupidon, 1776; libera imitazione de La novella dell'Angelo Gabriele che si trova nel Libro del perché di Antonio Vignale; anche Mirabeau vorrà attribuirsi la paternità di quest'opera. Un suo esteso riassunto è fatto in L'Espion anglais, ou correspondance secrète entre Milord All'Eye et Milord All'Ear: in pratica la «storia del Cazzo», termine spesso pronunciato pure da papa Benedetto XIV. L'opera fu illustrata da Marillier, Borel e Elluin). Tale opera venne pure pubblicata come propria dall'avventuriero Stjepan Zanovic col titolo Parapilla. Poème Héroi-Comique par l'auteur de la poésie et philosophie d'un Turc - tradotto dall'italiano da Croja d'Albanie, 1780). Già nota a Voltaire nel 1773, l'opera avrà una rielaborazione tedesca col titolo Der König der Erde di Antonio Acerra. Eloge de milord contenant (Londra 1783) Les plus joli des recueils ou amusements des Dames etc. (Londra 1778, in cui compare anche un'opera satirica sulla «Papessa Giovanna»). – Cavendish, Henry (Nizza, Francia 1731-Clapham, Londra 1810) fisico e chimico inglese; figlio del già noto fisico Charles, studiò a Cambridge senza laurearsi; ricchissimo, era proprietario di una biblioteca scientifica cui era destinata un'intera casa, diventata poi biblioteca pubblica; pur essendo socio della Royal Society e dell'Institut de France, visse praticamente isolato dal mondo ed ebbe scarsi contatti anche con gli scienziati contemporanei; 1776, studiando l'azione degli acidi sui metalli, isola per primo l'idrogeno; [questo viene poi usato da François Chaussire per sperimentare l'accensione attraverso una scintilla elettrica; nel 1780, James Diller si vanta di aver prodotto lampade a idrogeno.] 1781, dà la prima esatta analisi della composizione dell'aria e di quella dell'acqua; 1784, riesce ad ottenere l'acqua per sintesi da idrogeno e ossigeno [da questo momento l'acqua non può più quindi essere considerata un elemento]. Altri suoi contributi riguardano gli studi sulla formazione dell'acido nitrico e l'intuizione dell'esistenza dei gas nobili; 1798, in campo fisico è il primo a misurare la costante di gravitazione universale di I. Newton e la densità media della Terra, utilizzando il metodo della "bilancia di torsione"; Occupatosi anche di elettricità, verifica che in un conduttore isolato la carica elettrica si distribuisce tutta alla superficie. Poiché agli stessi suoi lavori si stavano dedicando anche altri scienziati quali J. Priestley e J. Black, e siccome egli era piuttosto restio a pubblicare i suoi risultati (spesso di difficile interpretazione per la sua adesione alla teoria del "flogisto" allora già superata), di queste scoperte veniva spesso discussa la priorità. [vedi A.-L. Lavoisier]. – Cowper, William (Great Berkhampstead, Hertfordshire 1731-East Deresham, Norfolk 1800) poeta inglese; Otto satire in versi (1782) The Diverting Story of John Gilpin (1782, John Gilpin) Olney Hymns (1779, Inni di Olney) The Task (1785, Il compito) The Castaway (1800, Il naufrago). – Cruz, Ramón de la (Madrid 1731-1794) drammaturgo spagnolo; Teatro (Madrid 1786-91, raccolta di atti unici "di costume", una cinquantina su circa quattrocento). – Denina, Carlo (Revello, Saluzzo 1731-Parigi 1813) storico e letterato italiano, teologo; Discorso sopra le vicende d'ogni letteratura (1760) Saggio sulla letteratura italiana (1762) Delle rivoluzioni d'Italia (1769-70, in 3 voll.) Lettere brandeburghesi (1785-86) La Prusse littéraire sous Frédéric II (1790-91) Istoria dell'Italia occidentale (1809). – Didot, Pierre-François (Parigi 1731-1793) tipografo ed editore parigino; [Figlio di François e fratello di François-Ambroise.] Protocollo delle correzioni tipografiche (1780) 1789, acquista le cartiere di Essonnes dirette poi dal genero Bernardin de Saint-Pierre. – Du Colombier, Anne (1731-1793) protettrice del tenente N. Bonaparte durante il soggiorno di questi a Valencia. [Madre di Caroline, primo amore del còrso e, in seguito, dama d'onore di Madame Mère o Mme de Bressieux.] – Dufort, Jean-Nicolas – conte di Cheverny (Paris 3 febbraio 1731 – Blois 28 febbraio 1802 (9 ventôse an X) memorialista francese; [Figlio di Joseph, († 1746) cavaliere, signore di Saint-Leu-Taverny, e di Agnés Françoise Soullet († 1743), una famiglia di parlamentari e di fermieri generali. Padre di ?, moglie di de Toulongeon.] alla morte dei genitori si ritrova a capo di una fortuna considerevole che spende a suo piacimento; 1752, sotto Luigi XVacquista la carica di "introduttore degli ambasciatori" di Nicolas Sainctot; ammesso a corte, diviene un familiare del re e frequenta la grande nobiltà; 1764, si ritira dalla corte e acquista il castello di Cheverny, ottenuto a viva forza contro il marchese di Marigny, fratello di Madame de Pompadour; [Le costruzioni si trovano in uno stato di abbandono; egli le sistema e fa disegnare il parco, dando così all'edificio il suo futuro aspetto ottenendo così da Luigi XV il privilegio di essere chiamato "conte Dufort de Cheverny".] 1789, accetta il comando della Guardia nazionale ma rifiuta di essere eletto agli Stati generali; questa decisione, come il suo passato di ufficiale della "Maison du roi", lo rendono sospetto; 1794, maggio, viene arrestato e messo in prigione a Blois, dove inizia a redigere le sue memorie; alla fine del Terrore viene liberato ma, rovinato dal fatto del deprezzamento delle rendite, dopo aver fatto visita ad alcuni amici in rovina pure loro, come l'ex-contessa di Sérilly «aussi belle que je l'avait laissée», non in grado di mantenere il suo vecchio stile di vita, si insedia a Blois dove continua a scrivere le sue memorie; 1802, 28 febbraio, muore a Blois. [Mémoires sur les règnes de Louis XV et Louis XVI et sur la Révolution, (Paris 1886, Ed. Plon, Nourrit et Cie.] – La Roche, Sophie von (Kaufbeuren 1731-Offenbach 1807) scrittrice tedesca, amata da Wieland, incontrò l'approvazione degli scrittori dello "Sturm und Drang" (J.W. Goethe, J.M.R. Lenz) Geschichte des Fräuleins von Sternheim (1771-72, Storia della signorina di Sternheim, romanzo epistolare; principi pietistici che tendono a prevalere sulla matrice illuministica; si pensa abbia avuto influenza sulle strutture del Werther di J.W. Goethe del 1774 ). – Napoli Signorelli, Pietro (Napoli 1731-1815) letterato italiano, discepolo di A. Genovesi, si dedicò giovanissimo al teatro, cominciando a scrivere commedie per la Camera della reale infante; Storia critica de' teatri antichi e moderni (1776, in 6 voll., poi ampliati e rimaneggiati) 1799, dopo un lungo soggiorno a Madrid, torna in patria e prende parte alla rivoluzione napoletana; esule a Parigi durante la restaurazione Borboneca; 1804, è nominato professore di storia e diplomatica nell'università di Bologna Elementi di critica diplomatica come istoria preliminare (1805) Vicende della cultura nelle Due Sicilie (1810-11, in 8 voll. ediz. definitiva). – Royrand, Charles Augustin de (1731 – 5 novembre 1793) militare francese, il più anziano generale dell' "Esercito cattolico e reale" che combatté le guerre di Vandea; 1785, diviene tenente colonnello e abita in un castello a Saint-Fulgent; 1793, scoppiata l'insurrezione vandeana (I guerra di Vandea) diviene subito il generale in capo del primo esercito vandeano, in quanto militare più anziano tra tutti i capi vandeani insorti; in seguito, sorto l' "Esercito cattolico e reale", egli rimane tra i principali generali ma, come tutti gli altri, passa agli ordini del "generalissimo"; nonostante i suoi 72 anni, combatta con coraggio per sette mesi in condizioni estremamente difficili; 5 novembre, muore per le ferite riportate durante gli scontri. – Serrao, Giovanni Andrea (Castelmonardo, oggi Filadelfia 1731-Potenza 1799) ecclesiastico italiano, amico di Scipione de' Ricci e P. Tamburini nutrì vive simpatie per il "giansenismo"; sostenne i diritti dell'episcopato, l'autorità dello stato contro le pretese temporali della chiesa e il diritto dei fedeli alla lettura della Bibbia in italiano, in polemica con gli scrittori curialisti e in particolare con padre T.M. Mamachi; De claris catechistis ad Ferdinandum IV regem libri III (1769) Apologeticus (1771) 1782, professore di storia e poi di teologia morale all'università di Napoli, viene nominato da Ferdinando IV, nonostante l'opposizione di Roma, vescovo di Potenza; La prammatica sanzione di san Luigi re di Francia proposta ai riformatori dell'ecclesiastica disciplina (1788) 1799, a Potenza viene trucidato dalla plebe sanfedista durante la rivoluzione. – Silva, António Dinis da Cruz e (Lisbona 1731-Rio de Janeiro 1799) poeta portoghese, compiuti gli studi giuridici all'università di Coimbra, entrò nella magistratura e fu, per dieci anni, uditore militare a Elvas 1753, insieme ai poeti M.N. Esteves Negrão, T. Gomes de Carvalho e P.A. Correja Garção fonda, redigendone lo statuto, l'Arcadia lusitana o «Ulissipponenze» che, imitando il programma antimarinista dell'Arcadia romana, si oppone al gongorismo e intende restaurare la sobrietà dei classici e il purismo linguistico O falso heroismo (1775, Il falso eroismo, commedia satirica contro l'imitazione del teatro francese) O hissope (1776, L'aspersorio, poema eroicomico in otto canti che mette in ridicolo certe beghe scoppiate fra il vescovo e il decano della cattedrale di Elvas, pubblicato postumo nel 1802) 1776, per aver diffuso in copie manoscritte il poema, viene trasferito a Rio de Janeiro con la carica di giudice di corte d'appello; qui suo malgrado deve processare e condannare i poeti dell'Arcadia brasiliana o "ultramarina", accusati di congiurare contro le autorità portoghesi per la liberazione e l'indipendenza del paese; Poesias (1808, Poesie, in 6 voll., postumo). – Tiraboschi, Girolamo (Bergamo 1731-Modena 1794) erudito italiano; 1746, entra nella Compagnia di Gesù e si stabilisce a Milano dove tiene la cattedra di eloquenza all'Accademia di Brera; Vetera humiliatorum monumenta (1766-68, in 3 tomi, ricerca sull'ordine degli "umiliati") 1770, il duca Francesco III d'Este lo chiama a Modena dove succede a L.A. Muratori nella carica di prefetto della Biblioteca Estense; Storia della letteratura italiana (in 9 tomi, dove il termine "letteratura" viene assunto nella più ampia accezione di "cultura": - I edizione, 1772-81; - II edizione, 1787-1793, accresciuta e corretta; 1773-1790, dirige il «Nuovo giornale dei letterati d'Italia» Vita del conte Fulvio Testi (1780) Biblioteca modenese (1781-86, in 6 voll.) Storia dell'augusta badia di Nonantola (1784) Memorie storiche modenesi (1793-94). – Valmont de Bomare, Jacques-Christophe (1731-1807) naturalista francese; ottenuto dal marchese d'Argenson il titolo di "naturalista viaggiatore del governo" può visitare molti paesi; tornato a Parigi inizia un corso di Storia naturale; 1792, a causa della Rivoluzione interrompe l'insegnamento; 1795, lo riprende fino al 1806. – Vernier, Théodore - conte di Montorient (Lons-le-Saunier 28 luglio 1731 – Parigi 3 febbraio 1818) politico francese; [Figlio dell'avv. Jean Baptiste Vernier e di Claudine Lecrerc.] dopo aver rifiutato il sacerdozio proposto dal padre, entra nell'arma della polizia per alcuni anni; avvocato nel parlamento della Franca Contea, svolge un ruolo politico importante in questo periodo cruciale nella storia della Francia; Le Cri de la Vérité (1788) [In cui attacca gli ordini privilegiati.] 1789, viene eletto agli Stati generali; Nouveau plan de finances et d'impositions, formé d'après les décrets de l'Assemblée nationale (1790) [Testo di 46 pagine, considerato da alcuni commentatori come una grande opera nel riesaminare l'intero sistema fiscale, l'imposta fondiaria e la concessione personale delle basi, così come le vecchie tasse.] 1791, 27 agosto-10 settembre, presiede l'Assemblea Costituente; membro del Club dei Giacobini, presiede la corte di Lons-le-Saulnier come ruolo secondario; Impôt sur le luxe et les richesses, établi d'après les principes qui doivent diriger des législateurs républicains (1792) [Testo di 26 pagine in cui propone un sistema fiscale molto progressivo simile a quelli applicati in futuro.] 1795, deputato della Giura; 5-26 maggio, presiede la Convenzione Nazionale; 1° settembre, diviene membro del Comitato di Salute Pubblica, dove ricopre il ruolo di responsabile del commercio e della fornitura; sotto il Direttorio, è membro del Consiglio dei Cinquecento; diviene senatore, carica abolita dopo il 18 Brumaio, a causa del colpo di stato di N. Bonaparte; da Luigi XVIII prende il titolo di conte di Montorient e si ritira dalla scena politica; 1818, 3 febbraio, muore a Parigi e viene sepolto nel Cimitero del Père-Lachaise. |
«segue
da 1730» «The
Gentleman Magazine» 1731,
sulla scia dei «The Tatler» e «The
Spectator» nasce questo nuovo giornale che ottiene subito
un rapido successo grazie all'impiego generoso di illustrazioni, silografiche
e incise in rame.
|