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Il Viandante |
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ATENE 431-404, guerra del Peloponneso; |
409-400 a.C.
– Anassandride (n.
400 ca a.C.) commediografo
greco, autore di 65 commedie, tra cui:
Torna suElena Eracle La citarista La portatrice di canestro Della sua produzione rimangono 80 frammenti e 42 titoli. – Archita (Taranto, V sec. a.C.) filosofo pitagorico, matematico e stratega; condusse vita austera di pitagorico convinto; eletto stratega ben sette volte pare che non sia mai stato vinto; al suo genio scientifico sono attribuite la puleggia, la vite ed alcune macchine volanti; condusse ricerche sull'acustica, sui tempi musicali e, in campo matematico, fece osservazioni sulle progressioni che, per primo, distinse in aritmetiche e geometriche. [Diogene Laerzio affermerà che lui, nella prima metà del IV secolo a.C., non solo ha introdotto per primo elementi di meccanica nello studio della geometria (usando figure in moto nella costruzione dei due medi proporzionali tra due grandezze) ma ha anche per primo trattato questioni di meccanica servendosi di principi matematici. La costruzione di Archita dei due medi proporzionali sarà riportata da Eutocio nel suo Commento al trattato di Archimede Sulla sfera e sul cilindro.] – Diogene di Apollonia (Apollonia, Creta, sec. V a.C.) filosofo greco; Della natura (comprendente le sezioni di metereologia e di antropologia) [Egli interpreta la molteplicità degli esseri e il divenire come le trasformazioni di un elemento primordiale: l'aria. Essa è divina, onnipresente e onnipotente. Con questa dottrina egli supera il dualismo anassagoreo tra materia e intelletto, attribuendo al principio dell'aria, ripreso da Anassimene, un'intelligenza creativa e ordinatrice.] Contro i sofisti (scritto polemico) – Ecfanto (Siracusa ?) filosofo pitagorico ricordato con la sua dottrina da Ippolito e da Aezio; sosteneva che la realtà fosse formata da infiniti corpi indivisibili separati dal vuoto e mossi da una forza divina, chiamata intelletto o anima. – Eudosso di Cnido (Cnido 400 ca-347 ca a.C.) (a.f.: 408-355 a.C.) matematico e astronomo greco, scolaro del matematico Archita di Taranto; celebre nell'antichità anche come medico, geografo, oratore e filosofo, delle sue opere ci restano i titoli e numerosi frammenti. È inoltre opinione accreditata che il 5° libro degli Elementi di Euclide sia ricavato dai suoi trattati matematici. In astronomia costruisce un nuovo sistema planetario. [Già dal sec. IV a.C. si osserva come il moto dei pianeti intorno alla Terra varia continuamente la propria velocità angolare; questo introduce un disordine malamente inquadrabile nelle visioni metafisiche pitagoriche dominanti che concepiscono i moti dei pianeti come circolari uniformi (movimento ritenuto perfetto). L'istanza platonica di perfezione divina del cielo gli impone di riportare la regolarità; egli ipotizza quindi (non mirando però a una ontologia) 27 sfere concentriche rotanti intorno alla Terra in grado di scomporre ogni moto non circolare uniforme in una pluralità di moti circolari uniformi (di alcune delle 27 sfere).] |
ROMA Da due secoli ormai Roma vive all'ombra di Veio,
finché, fattasi grande e forte, può vibrare il colpo mortale
alla superba vicina etrusca… |
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