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Papa
1466, proclama decaduto il re di Boemia, lo scomunica e indice contro
di lui una crociata che però non riesce ad abbatterlo. Ordine
teutonico «segue
da 1454» |
ANNO 1466
– Achillino o
Achillini, Gian Filoteo (Bologna 1466-1538) poeta italiano, seguace
di Serafino Aquilano;
Torna suCollettanee grece latine e vulgari per diversi auctori moderni nella morte de l'ardente Serafino Aquilano (1504, con Colocci, Calmeta e Equicola) Viridario (1513, poema in ottave) Fedele (1523, poema in terzine) Annotazioni della volgar lingua (1536, dove in difesa del Fedele, proclama l'importanza del dialetto e della cultura bolognese ai fini della costituzione della lingua letteraria nazionale). – Ciminelli, Serafino de' o Serafino Aquilano (L'Aquila 1466-Roma 1500) poeta italiano, allievo dei musicisti fiamminghi Wilhelm Guarnier e Josquin Després; la sua poesia fu largamente imitata in Inghilterra da Wyatt e da Surrey ed esercitò un notevole influsso sull' "eufuismo", in particolare su Th. Watson; 1484, si reca a Roma dove diventa noto, al servizio del cardinale Ascanio Sforza, come improvvisatore di strambotti, cantore e suonatore di lira; è poi a Napoli al servizio di Ferdinando d'Aragona e poi, popolarissimo e quasi conteso, alle corti di Mantova, Urbino e Roma dove è protetto da Cesare Borgia; 1495-97, rappresenta a Mantova i suoi atti scenici dell'Orologio e del Tempo e la Rappresentazione allegorica della Voluttà, Virtù e Fauna. – Montezuma II (Tenochtitlán, odierna Città del Messico 1466-1520) imperatore azteco 1502, succede alla zio Ahuitzotl, estendendo i suoi domini fino a Tehuantepec, ma non riesce a sottomettere i tlaxcaltechi 1519, novembre, l'arrivo di Cortés interrompe la sua attività militare; suggestionato da una profezia, identifica il conquistador con il mitico Quetzalcoatl e lo aiuta in ogni modo: gli consegna il ribelle Cuauhpopoca, lo avvisa della spedizione di Panfilo Narváez, inviatogli contro da Cuba, e favorisce il suo primo ingresso nella capitale azteca; 1520, inviso ai suoi sudditi e inutile ai suoi occupanti, viene ucciso dai ribelli nel corso della sanguinosa rivolta antispagnola della "noche triste". – Petrucci, Ottaviano (Fossombrone 1466-Venezia 1539) editore musicale italiano, primo importante stampatore di musica con i tipi mobili 1490, si stabilisce a Venezia 1498, ottiene dal consiglio della repubblica il privilegio di stampare musica, per la durata di venti anni, con sistemi di sua invenzione; nonostante la difficile tecnica da lui usata (tripla impressione: prima il rigo, poi le note, infine il testo), i volumi nel periodo veneziano si impongono per la loro nitidezza; Harmonice Musices Odhecaton (1501, primo libro interamente musicale, raccolta di circa 250 composizioni di J. Ockeghem, J. Desprès ecc) Messe di Desprès e di J. Obrecht (1502 e 1503) Frottole (1504-08) Lamentazioni di Geremia (1506) 1511, cede la sua tipografia ad A. Scotto e N. de Rafael e ritorna a Fossombrone 1513-23, esercita lo stesso privilegio per quindici anni negli stati pontifici; decisamente meno accurata e più commerciale la sua produzione dopo il ritorno a Fossombrone. – Sanudo, Marin [il Giovane] (Venezia 1466-1536) storiografo italiano, bibliografo e letterato, membro del Maggior consiglio, amico di A. Manuzio; Itinerario per la terraferma veneta (1483) Commentari della guerra di Francia (1484) Vite dei dogi (1490-96, da Paoluccio Anafesto a Barbarigo) La spedizione di Carlo VIII in Italia (1495) Diarii (1879-1903 postumi, in 56 volumi; narrazione minuziosa, giorno per giorno, dei fatti politici, militari, economici e culturali di Venezia dal 1496 al 1533; preziosissimo sia per la cronografia sia per il volgare veneziano del Cinquecento). |
«segue
da 1465» |