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Papa
Clemente XI

(1700-21)

segretario di Stato: cardinale Fabrizio Paolucci de' Calboli († 1726);

1716
Febbraio
l'offerta di aiuti navali e terrestri alla Spagna, destinati alla difesa dei territori pontifici, fa sospettare l'imperatore;
il nunzio P. Aldrovandi, più incline a Madrid che a Roma, si dimostra poco affidabile;
Giugno
27
, in un concistoro riafferma il valore del supremo magistero papale dimostrandosi disposto soltanto a discutere i tempi della privazione della porpora all'arcivescovo di Parigi, card. Louis-Antoine de Noailles, e a stabilire un ultimatum per l'accettazione incondizionata della bolla Unigenitus Dei Filius;

la flotta raccolta dal papa riesce a liberare Corfù dall'assedio turco;
Settembe
28
, sull'onda di questo parziale successo viene formata una congregazione speciale (cui fa parte anche il card. Lorenzo Corsini, camerlengo del Sacro Collegio) per decidere su quanto la Santa sede deve prestare agli stati cattolici impegnati nella guerra contro i Turchi in Ungheria; vengono compiuti nuovi sforzi finanziari:
- 100.000 fiorini-oro sono versati a Venezia;
- l'imperatore è autorizzato ad una tassazione straordinaria del clero di 500.000 scudi a Milano, Napoli e Mantova;

Novembre
una nuova serie, senza esito, di lettere apostoliche respinge ogni compromesso, incoraggia i vescovi fedeli e priva la faacoltà di teologia della Sorbona dei privilegi papali in rappresaglia alla ritrattazione dell'accettazione forzata della registrazione della bolla;


Francescani

«segue da 1698»
1716, Paesi Bassi, i francescani inglesi del collegio S. Bonaventura a Douai mandano alla Santa Sede un indirizzo per attestarle la loro fedeltà, accompagnato dalle Theses doctrinales de virtutibus ad mentem doctoris Subtilis del giovane fra Bernardino Clifton, le quali tesi trattano delle tre virtù teologali, ma soprattutto difendono la bolla Unigenitus Dei Filius (che condanna il Giansenismo) come norma fidei;
p. Bernardino Clifton viene citato dai giansenisti alla Commissione Reale riuscendo a togliergli la facoltà di confessare e predicare, e poi a bandirlo dal paese per sei anni; uno dopo l'altro i frati di Douai vengono sospesi dal loro ministero; il vescovo giansenista Guy de Sève, il più avverso ai frati, arriva a negare gli Ordini agli studenti francescani di S. Bonaventura i quali si appellano al cardinale Gualtieri, protettore d'Inghilterra; ma, forse perché i vescovi francesi sono politicamene forti e non si può suscitare un vespaio, i francescani inglesi di Douai non riescono a rivivere.
Etiopia, già evangelizzata, vi trova la morte p. Liberato Weiss, lapidato dai Monofisiti.
«segue 1722»

Gesuiti

«segue da 1715»
[padre generale: Michelangelo Tamburini]
Provincia Veneta:
[p. provinciale Donato Mora (1713-?)]
1716
, dal 1711 si sono stabiliti a Bergamo (fino al 1729) e a Feltre (fino al 1768);
[vedi Domicilia]
«segue 1717»

ANNO 1716










Bernardo d'Albino (1716-1800) frate cappuccino, padre;
1734, entrato nei cappuccini vienene inviato a Vestone sotto la disciplina di p. Bonaventura da Brescia;
1739-46, passati gli anni del chiericato, attende allo studio delle sacre scienze sotto il magistero di p. Romualdo Cavrina finché ottiene la patente di Predicatore dal Ministro Generale;
1783, dopo essere stato più volte Lettore, Guardiano, Definitore provinciale e per dieci anni Maestro dei novizi nel convento di Verona, viene eletto dai Frati Ministro provinciale e dalla Sacra Congregazione Prefetto delle Retiche missioni;
1786, compiuti i tre anni di provincialato si dedica a quei giovani che, avendo compiuto l'anno del noviziato, aspettano nel convento dì Albino l'età stabilita dalla Serenissima per la Professione.
[Per decreto del 22 febbraio 1779 l'età stabilita per la Professione è prorogata ai 25 anni e, con nuovo decreto 13 marzo 1780, concessa ai 21 anni.]
1800, 20 settembre, muore nel convento di Albino.

Buonafede, Tito Benvenuto o Appiano Buonafede o Agatopisto Cromaziano (Comacchio 1716-Roma 1793) letterato e storico della filosofia italiano, monaco dell'ordine de celestini;
1734, entra nell'ordine dei celestini mutando il nome in Appiano;
1740, professore di filosofia e teologia a Napoli;
1754, poligrafo versatile, autore di versi e di trattati, adotta lo pseudonimo di Agatopisto Cromaziano; ossia, grecamente, Buonafede da Comacchio, essendo Cromazio il mitico fondatore della sua città;
I filosofi fanciulli (1754)
Della storia e dell'indole d'ogni filosofia (1766-81, prima, seppur imperfetta, storia della filosofia scritta in Italia)
1777, occupa le cariche di procuratore generale e generale a Napoli;
Della restaurazione d'ogni filosofia nei secoli XVI, XVII e XVIII (1789, continuazione dell'opera precedente)
Saggio di commedie filosofiche (1765, recensito aspramente da Giuseppe Baretti ne «La frusta letteraria»)
Il bue pedagogo (1765, libello di risposta a G. Baretti che provoca la reazione del governo veneto contro G. Baretti stesso; questi, che nel n. XVIII della «Frusta letteraria» ha recensito aspramente il suo Saggio di commedie filosofiche, negli ultimi 8 numeri della rivista, pubblicati ad Ancona, attacca nuovamente Buonafede)
1777, dopo la carica di procuratore generale dell'ordine, ne diventa generale.

Dinouart, Joseph Antoine Toussaint o Abate Dinouart (Amiens 1716-1786) abate francese, poligrafo indefesso;
Il trionfo del sesso (1749)
L'eloquenza del corpo nel ministero della cattedra o l'azione del predicatore (1754)
L'Art de se taire (1771, L'arte di tacere; gli attira l'accusa di plagio per la stretta aderenza ad un testo dell'epoca attribuito a Morvan de Bellegarde)

.

Falconet, Étienne-Maurice
(Parigi 1716-1791) scultore, teorico e critico d'arte francese, autore di commenti a Plinio e alle Verrine di Cicerone, prese decisamente posizione a favore dei "moderni" nella querelle con gli antichi
Rflessioni sulla scultura (1761)
Osservazioni sulla statua di Marc'Aurelio (1771).

Gray, Thomas (Cornhill, Londra 1716-Cambridge 1771) poeta inglese, in viaggio per l'Europa nel 1739-41 col suo compagno di studi H. Walpole;
The Bard (1757, Il bardo, ode)
The Descent of Odin (1761, La discesa di Odino, ode)
Elegy Written in a Country Churchyard (1751, Elegia scritta in un cimitero campestre; da questa trae ispirazione U. Foscolo per i suoi Sepolcri)
Journal (1775, Diario).

Léger Marie Dom Deschamps (1716-74) monaco benedettino francese, amico dei "philosophes", la cui opera fu pressoché sconosciuta ai contemporanei e studiata a partire dalla metà del XIX secolo;
Lettres sur l'esprit du siècle (1769)
Le vrai système, ou mot de l'enigme métaphisique et morale (1770).

Reiske, Johann Jakob (Zörbig, Sassonia 1716-Lipsia 1774) filologo e orientalista tedesco;
[Marito di Ernestine Christine Müller, valente grecista, nonché sua collaboratrice e curatrice delle sue opere postume.]

Saint-Lambert, Jean-François marchese di (Vézelise, Nancy 1716-Parigi 1803) scrittore francese, di famiglia nobile decaduta, intraprese per necessità la carriera militare;
1748, è al servizio del re Stanislao e alla corte di Lunéville conosce Voltaire e la Marquise du Châtelet;
1756-57, al termine delle campagne abbandona il servizio militare; poeta alla moda, letterato modesto, è amico di F.M. Grimm, D. Diderot e J.-J. Rousseau , assiduo frequentatore del salotto di Louise-Suzanne Curchod [Mme Necker] e della casa del barone d'Holbach;
Essai sur le luxe (1764, Saggio sul lusso, con cui collabora, anche con altre voci, all'Encyclopédie)
Les saisons (1769, Le stagioni, poema georgico-didascalico scritto a imitazione di J. Thomson)
1770, accademico di Francia, è completamente estraneo agli avvenimenti della rivoluzione.

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«segue da 1715»
1716,
«segue 1717»

Banque Générale
Law & Company

1716, 2 maggio, Parigi, John Law, nonostante la diffidenza del ministro delle finanze J.-B. Colbert ma con l'appoggio del reggente duca d'Orléans [l'anno precedente, al defunto Luigi XIV re di Francia, era succeduto Louis XV di soli 5 anni] riesce a realizzare la sua teoria più volte espressa (emissione centralizzata di banconote da parte di una banca controllata dallo Stato) aprendo la Banque Générale Law & Company con un capitale di 6 milioni di livre interamente versati da lui e da suo fratello; 
«segue 1717»

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