Papa Pio XII
(1939-58)
FSM
(Federazione sindacale mondiale)
«segue da 1948»
1949, i sindacati britannici, svizzeri, belgi, scandinavi e l'americano
CIO, staccatisi dalla FSM
creano la Confederazione internazionale dei sindacati liberi (cui
poi aderirà anche l'AFL, l'altra grande
organizzazione sindacale americana) che diventa l'organizzazione rappresentativa
dei sindacati di quasi tutti i principali paesi a regime capitalistico,
mentre la FSM, sotto l'influenza sovietica, resta in pratica l'organizzazione
internazionale dei sindacati comunisti;
ad essa aderiscono altre grandi organizzazioni sindacali occidentali come
la CGT francese e la CGIL italiana; quest'ultima però, impegnata
in una politica a unità sindacale con le altre confederazioni italiane
(CISL e UIL)
manifesta la tendenza a una maggiore autonomia nei confronti della FSM
(Federazione sindacale mondiale).
GATT
(General Agreement
on Tariffs and Trade) «segue da 1948»
1949, alla conferenza di Annecy (11 apr-27 ago) si tiene la seconda sezione
del GATT;
il "Progetto di tariffa doganale" è tenuto dalla delegazione
italiana come base per le trattative con i 34 paesi già aderenti
al GATT, promossa dagli Stati Uniti, e con gli altri 11 paesi, desiderosi
di farne parte;
entro aprile 1950 l'Italia deve approvare la nuova tariffa in sostituzione
di quella emanata nel 1921;
«segue 1966»
Comecon
1949,
in risposta alla creazione dell'OECE
(organizzazione degli stati europei occidentali funzionante in base
agli aiuti del piano Marshall), viene creato questo organismo economico
internazionale da otto paesi dell'Europa orientale:
- Albania (uscita nel 1962),
- Bulgaria,
- Cecoslovacchia,
- Repubblica Dem. Tedesca,
- Polonia,
- Romania,
- Ungheria,
- Unione Sovietica;
«segue 1956»
Svizzera
1949,
settembre, quando viene abolito il controllo dei cambi, nei forzieri
svizzeri le riserve auree sono triplicate rispetto all'inizio del conflitto.
Ciò consente al franco di evitare ulteriori svalutazioni.
Shell
Oil
«segue
da 1923»
1949, la Shell Union Oil Corporation
assume la denominazione attuale ed estende l'estrazione del greggio
a Canada, Iran, Africa e sud-est asiatico e sviluppa l'attività di raffinazione
(oltre 1 milione di barili al giorno) e di trasporto, fino a collocarsi
tra le prime dieci compagnie petrolifere del mondo.
«segue
da 1917»
1949, la legge antitrust giapponese la costringe a frazionare le sue
attività;
«segue 1964»
|
IRI
(Istituto per la Ricostruzione Industriale)
- Presidente: Enrico Marchesano
(1948 - 1950) |
1949
Gennaio
-
|
|
Banche
|
1949
Banca di Credito Finanziario
o
Mediobanca
- Presidente: Eugenio Rosasco
(1946 giu - 1958)
- Direttore generale: E.
Cuccia (1946 giu - 1988)
1949,
IV esercizio (1949 giu - giu 1950)
27 ottobre, nell'assemblea E.
Cuccia viene chiamato a far parte del C.d'A., divenendone,
in base allo statuto, oltre che direttore generale anche amministratore
delegato (rimarrà tale fino al 1982);
le operazioni di collocamento di obbligazioni per conto delle imprese
crescono rapidamente tanto che, già all'inizio degli anni
'50, il collocamento di oltre il 70% delle obbligazioni societarie
quotate in borsa risulterà curato dall'Istituto;
. Amministratore delegato e Direttore generale:
E.
Cuccia.
le operazioni di collocamento di obbligazioni sono 8;
«segue 1950»
Banca
Provinciale Lombarda
1949
dopo la Liberazione, il Tesoro dichiara di essere disposto a restituire
la banca ai privati se il suo capitale sarà ripartito tra
i diversi gruppi, rappresentanti delle zone in cui la banca opera,
escludendo il predominio di un qualsiasi gruppo.
In conseguenza il pacchetto di maggioranza (circa il 75% del capitale)
va:
- 1/3 allo Ior (Istituto
Opere di Religione),
- 1/3 all'Immobiliare
(la finanziaria della Italcementi),
- 1/3 ad un altro gruppo di industriali privati;
il rimanente capitale resta suddiviso in piccolissime quote fra
migliaia di azionsiti, quasi tutti clienti della banca.
Banca Popolare
di Vicenza
- Presidente: avv.
Mario Segala,
[una grave malattia in pochi mesi lo porterà alla morte.]
- vicepresidente: ?,
- Consiglieri:
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
- Collegio Sindacale:
. ?, [effettivo]
. ?, [effettivo]
. ?, [effettivo]
. ?, [supplente]
. ?, [supplente]
Direttore generale: Ugo Azzalin (1948-67) Banca Cattolica del Veneto
- Presidente:
. Massimo Spada
(1947-1983)
- Vice presidente
. conte avv. Giustino Di Valmarana,
- Amministratore delegato
. Secondo Piovesan,
- Consiglieri:
. ing. cav. Raffaello Bettazzi,
. avv. prof. comm. Giovanni Battista Biavaschi,
. Riccardo Carini,
. Alfredo Cursi,
. Luciano Giacomuzzi,
. dr. Enzo Guarnieri,
. avv. Gaetano Martelletto,
. avv. U.
Merlin,
. avv. Guido Rogger,
. Guglielmo Schiratti,
. avv. Vittorino
Veronese,
. ing. Sergio Zanarotti.
- Sindaci effettivi:
. Amedeo Gallina,
. Luigi Ricchieri,
. Pio Rumor.
- Sindaci supplenti:
. Giuseppe Del Giudice,
. Enrico Fontana.
Comitato direttivo
- Presidente:
. ?,
- Componenti:
. ?,
. ?,
. ?.
- Direttore generale
.
Felice Saggiorato.
- Vicedirettore
. Bruno Bernardini.
1949, ?, assemblea generale ordinaria per l'approvazione del Bilancio
chiuso al 31 dicembre 1948;
Banca
Popolare di Roma
- Presidente: ,
- vicepresidente: comm. prof. Puggioni,
- Consiglieri:
. comm. Foscolo Bargoni,
.
.
- Collegio Sindacale:
. Presidente: comm. Giuseppe del
Vecchio, direttore generale del Tesoro,
[Fa parte anche del Collegio sindacale dell'INA)
.
.
- Direttore: comm. Terrigno
(? - ?) 1949
Nel 1948 è stata acquistata dalla Compagnia
Finanziaria di Partecipazioni che ne ha fatto subito
aumentare il capitale da 3.820.000 lire a 101 Mni di lire.
«segue 1950»
|
INA
(Istituto Nazionale delle Assicurazioni) |
- Presidente: on. Sansonetti
(? - ?);
- Consiglio di Amministrazione:
. avv. Manlio Donati (? - ?);
.
.
- Direttore generale: comm. prof. Puggioni,
(? - ?)
- Collegio Sindacale:
. Giuseppe Petia, presidente di sezione
della Corte dei conti;
Oltre alla gestione ordinaria di assicurazione sulla vita ha due
gestioni speciali:
- Fondo di indennità impiegati,
- INA-CASA.
Inoltre, profittando di una disposizione di legge che gli dà
la facoltà di partecipare a società di assicurazione
di qualsiasi natura, l'INA possiede le seguenti anonime:
|
|
Capitale
[Mni di lire] |
Partecipazione dell'INA
% |
Note |
LE ASSICURAZIONI D'ITALIA
(ASSITALIA)
- Presidente: dottor Marinelli
(? - ?)
- Vicepres.te e Amm.re del.:
. comm. rag. Ferdinando Bussetti (? -
1949);
. dottor Marinelli (1949 - ?)
- CdA:
. comm. prof. Puggioni,
. comm. Foscolo Bargoni,
. ecc. |
800.000.000 |
90% |
|
FIUMETER
- membro del CdA:
. comm. rag. Ferdinando
Bussetti (?-?); |
730.000.000 |
100% |
|
PRAEVIDENTIA
- Presidente: Santacroce
(? - ?)
- vicepresidente:
. comm. rag. Ferdinando
Bussetti (?-?); |
100.000.000 |
100% |
|
FIUME
- Presidente: Scognamiglio (?
- ?)
- vicepresidente:
. comm. rag. Ferdinando
Bussetti (?-?); |
11.920.600 |
99% |
|
FINCOPAR
- Presidente: comm. rag. Ferdinando
Bussetti (1948 - ?)
- Vicepres.te: on. avv. Sansonetti
(1948 - ?) |
50.000.000 |
- |
|
|
1949
Febbraio
25, con le tre operazioni (21 ott 1948, 19 gen 1949
e questa) gli amministratori e i funzionari del gruppo INA
raggiungono il brillantissimo risultato di far pagare alla FINCOPAR
370 Mni di lire per acquistare dall'ing. Luigi
Lapenna delle azioni che, esercitando il diritto di opzione,
avrebbero potuto ottenere per soli 130 Mni di lire, mentre non
raggiungono il controllo della compagnia, che con la stessa somma
avrebbero potuto ottenere.
Queste operazioni vengono congegnate in modo da consentire all'ing.
Luigi Lapenna di mantenere il controllo
della compagnia attraverso la FACI
e la REN delle cui azioni egli si
libera conservando soltanto quelle che gli servono a raggiungere
una eccedenza di capitale rispettivamente dello 0,55% e dello
0,68% sul capitale trasferito alla FINCOPAR.
La conclusione di questo movimento è che l'ing. Luigi
Lapenna realizza un profitto straordinario di 240 Mni di
lire, senza perdere il controllo della compagnia, nonostante abbia
soltanto il 26,1% del capitale azionario.
Marzo
tutto il castello di carta costruito dal comm. Foscolo
Bargoni e dal comm. prof. Puggioni
comincia a oscillare paurosamente.
Luglio
29, l'on. F.S.
Nitti presenta al Senato una interpellanza sull'andamento
dell'Istituto Nazionale delle Assicurazioni, e principalmente:
1) sui resultati dell'esercizio 1948;
2) sulle voci che corrono intorno ad investimenti irregolari e
per cifre ingenti che l'Istituto avrebbe fatto negli ultimi tempi.
[L'interpellanza non sarà mai svolta. In un modo o
nell'altro l'on. F.S.
Nitti sarà persuaso a non insistere.]
Settembre
solo ora il gruppo INA diventa
padrone completo della Compagnia
Finanziaria di Partecipazionipagando le residue
azioni del "gruppo Lapenna"
con un sovrapprezzo di L. 175,65 per azione.
All'ing. Luigi Lapenna viene dato
pieno discarico per tutta l'attività che ha svolto quale
amministratore delegato della compagnia fin dalla sua costituzione.
Lo stesso mese, il rag. Ferdinando Bussetti,
implicato nello "scandalo Cippico", è
costretto a dare le dimissoni dall'ASSITALIA.
[Riceve una liquidazione di 6 Mni di lire e conserva le cariche
di vicepresidente della PRAEVIDENTIA,
di vicepresidente della Fiume e di
consigliere di amministrazione della FIUMETER.]
Andato via il rag. Ferdinando Bussetti,
il nuovo consigliere delegato dell'ASSITALIA
dottor Marinelli si rifiuta di rinnovare
la polizza fidejussoria che garantisce i riporti della FINCOPAR
presso il Banco di S. Spirito, e
la FINCOPAR,
in conseguenza, deve cercare affannosamente 850 Mni di lire per
pagare il suo debito.
Dicembre
Il comm. prof. Puggioni, fa quindi
depositare un miliardo di lire del Fondo
Indennità Impiegati e della INA-CASA
presso l'EFI (Ente Finanziamenti
Industriali) (presidente sen. Merzagora)
e, in corrispondenza a questo depostito, l'EFI
presta 850 Mni di lire alla FINCOPAR,
con la garanzia, scritta in una lettera firmata (vedi sotto) dal
dottor Marinelli per l'ASSITALIA,
da Santacroce per PRAEVIDENTIA
e da Scognamiglio per la FIUME.
Essi promettono che il deposito presso l'EFI
non sarà mai ridotto al di sotto del miliardo fino alla
completa estinzione dell'operazione di riporto con la FINCOPAR.
[Come mai il sen. Merzagora ha accettato
le sopraddette tre firme che non possono legalmente impegnare
le disponbilità dell'INA?
Il comm. prof. Puggioni crederà
di difendersi affermando:
«Tale lettera è palesemente
priva di senso e di valore legale; l'acquisterebbe pienamente
soltanto se alle firme delle tre società si sostituisse
la firma del direttore generale dell'INA.
Ciò dimostra che la lettera è stata preparata perché
venisse firmata da me e che io non la firmai».]
Roma, 29 dicembre
1949
Spett.le Ente Finanziamenti Industriali
EFI
Roma
In relazione all'operazione
di riporto per L. 850 milioni effettuata da codetso Ente
su richiesta della Società Finanziamenti Commerciali
e Partecipazioni. FINCOPAR, sui titoli, di cui alla distinta
unita, Vi riconfermiamo che il deposito presso di Voi
effettuato dall'Istituto Nazionale delle Assicurazioni,
vincolato ad un anno, per l'ammontare di un miliardo di
lire, potrà essere maggiorato e mai diminuito,
fino alla estinzione della predetta operazione di riporto.
Distinti saluti.
Soc. Le Assicurazioni
d'Italia: f.to Marinelli.
Soc. Praevidentia: f.to Santacroce.
Soc. Fiume: f.to Scognamiglio.
|
[Ernesto Rossi, Settimo:
Non rubare, Laterza Bari
1953.] |
Dal punto di vista giuridico questa lettera non impegna l'INA
perché, invece della firma del comm. prof. Puggioni,
porta la firma di tre persone che non hanno alcuna facoltà
di disporre dei suoi fondi.
«segue 1950»
|
[Ernesto Rossi, Settimo:
Non rubare, Laterza Bari 1953.] |
INAIL
(Istituto Nazionale per l'Assicurazione
contro gli Infortuni sul Lavoro) |
- Presidente:
. ? (? - 1949)
. avv. Renato Morelli (1949 - ?).
- Direttore generale:
. comm. Foscolo Bargoni (? - 1949)
. ? (1949 - ?)
«segue da 1948»
|
1949
quando il nuovo presidente dell'INAIL, avv. Renato
Morelli, sa delle operazioni in cui il suo Istituto si
è ingolfato, licenzia il comm. Foscolo
Bargoni ed ordina il ritiro dei depositi dell'Istituto
dal Banco di S. Spirito e dalla Banca
Popolare di Roma.
Le due banche chiedono quindi il soccorso dell'Istituto il quale,
per non far chiudere i loro sportelli, aumenta i depositi a 716
Mni presso il Banco di S. Spirito
e a 557 Mni presso la Banca Popolare di
Roma.
«segue 1950»
|
[Ernesto Rossi, Settimo: Non rubare,
Laterza Bari 1953.] |
INPS
(Istituto Nazionale della Previdenza Sociale) |
|
|
[Ernesto Rossi, Settimo: Non rubare,
Laterza Bari 1953.] |
|
- Presidente: Francesco
Fransoni (1948 15 mag - 12 set 1949), ex ambasciatore;
- Consiglio di amministrazione:
.
.
. ecc.
- Amm.re Delegato: ing. Luigi Lapenna
(1946 - ?)
|
1949
Settembre
solo ora il gruppo INA diventa
padrone completo della Compagnia
Finanziaria di Partecipazionipagando le residue
azioni del "gruppo Lapenna"
con un sovrapprezzo di L. 175,65 per azione.
All'ing. Luigi Lapenna viene dato pieno
discarico per tutta l'attività che ha svolto quale amministratore
delegato della compagnia fin dalla sua costituzione.
«segue 1950»
|
[Ernesto Rossi, Settimo:
Non rubare, Laterza Bari 1953.] |
FEDERCONSORZI
(Federazione italiana dei consorzi agrari)
– Cap. soc. L. 4.900.000= – |
- Presidente: on. Paolo Bonomi
(1949 - ?)
«segue da 1938»
|
1949
Maggio
in un articolo pubblicato in questo mese, don L.
Sturzo rimprovera alla Federconsorzi
di non essere stata neppure capace, alla distanza di nove e più
mesi dalla chiusura della gestione, di presentare un elenco dei
prestiti bancari, che la Commissione del Senato le ha chiesto
quando ha dovuto riferire sul disegno di legge n. 483,
che proponeva di versare 45 miliardi di lire alla Federconsorzi,
quale acconto dell'80% sui debiti da essa contratti per la gestione
cereali nel solo esercizio 1947-48.
In mancanza di qualsiasi rendiconto da parte della Federconsorzi,
la Commissione del Senato ha calcolato «in
via presuntiva» che dovrebbero bastare 35 miliardi
per coprire non soltanto l'80% del debito contratto nel 1947-48,
ma anche il 50% della residua esposizione finanziaria per gli
esercizi precedenti (che ammonta a più di 17 miliardi).
Giugno
nella relazione al bilancio 1948, il commissario straordinario
Ruggeri scrive:
«I conti della Federconsorzi, e, in
modo assolutamente particolare, i conti delle gestioni ch'essa
ha tenuto e tiene per conto dello Stato, sono analizzati con uno
scrupolo che lusinga la Federconsorzi e chi dei conti è
responsabile. Non possono, quindi, elevarsi dubbi in proposito».
Luglio
data l'urgenza con cui il Tesoro richiede il provvedimento per
ridurre l'onere degli interessi bancari (ormai salito a 4 Mdi
di lire all'anno, cioè a più di 2 Mni di lire al
giorno), ora il disegno di legge n. 483 viene approvato,
riDucendo con tale modifica lo stanziamento dai 45 ai 35 Mdi di
lire e rinviando ad un'altra occasione l'esame dei conti.
Ottobre
3, in un intervista concessa subito dopo la nomina
a presidente della Federconsorzi, l'on. Bonomi
dichiara:
«Ciò che, a mio parere, non
è stato sottolineato con sufficiente chiarezza, è
che la legge in base alla quale la Federconsorzi e i Consorzi
agrari provinciali sono oggi retti da amministrazioni elettive,
restituisce a questi organismi il carattere di società
cooperative. Non si tratta di un mutamento formale, ma di un ritorno
alle origini e alla migliore tradizione cooperativa, quella legata
ai nomi indimenticabili di Giovanni Rainieri
e di Emilio Morandi, e che ha dato
vita a Piacenza nel secolo scorso al primo Consorzio agrario coopertativo».
FATA
(Fondo Assicurazione Tra Agricoltori)
[*Data costituzione 1947] |
- Presidente: on. Paolo
Bonomi (? - ?)
[pure presidente della Federconsorzi]
- Consiglio di Amministrazione:
. on. Guglielmo Schiratti, consigliere
delegato;
. dr. Franco Soldi,
[pure dirigente della Federconsorzi]
. dottor Leonida Mizzi,
[pure dirigente della Federconsorzi]
. Vittorio Beltrami,
[pure dirigente della Federconsorzi]
. Armando Romanazzi Carducci,
[pure presidente di CdA di consorzi agrari provinciali]
. Ludovico Bocchini,
[pure presidente di CdA di consorzi agrari provinciali]
. Giovanni Ferrari,
[pure presidente di CdA di consorzi agrari provinciali]
- Dir.gen.: dr. Franco Soldi
(? - ?); |
ANNI |
Cap. Soc. |
Premi |
1947 |
5.000.000 |
2.328.000 |
1948 |
50.000.000 |
35.589.000 |
1949 |
300.000.000 |
357.776.000 |
* In seguito alla trasformazione della compagnia
di assicurazioni la Scintilla
che trattava soltanto l'assicurazione incendi per gli apparecchi
telefonici.
«segue 1950»
|
[Ernesto Rossi,
Settimo: Non rubare, Laterza
Bari 1953.] |
«segue 1950»
|
[Ernesto Rossi, Settimo: Non rubare,
Laterza Bari 1953.] |
|
Su questo settore, in Italia, dominano incontrastate le famiglie:
- Acquarone, Cevasco,
Oberti, Stoppani,
Parodi, Musso,
Piaggio, Montesi,
ecc.
|
1949
Novembre
26, con circolare 26 novembre 1949
(integrata poi dalla circolare 31 dicembre 1950, n. 255)
il CIP istituisce la Cassa conguaglio
trasporto zuccheri per rendere tutte eguali, indipendentemente
dalla considerazione delle distanze, le spese di trasporto dello
zucchero raffinato dagli stabilimenti al consumo e dello zucchero
grezzo dagli stabilimenti di produzione a quelli di raffinazione.
ERIDANIA: gli effettivi
padroni della società sono le famiglie Acquarone,
Cevasco, Oberti,
Stoppani, Parodi.
[Secondo la pubblicazione della CGIL Struttura dei monopoli
industriali in Italia.]
Controlla:
- Distillerie Italiane, che a sua
volta controlla la Saccarifera Lombarda,
la Italiana Spiriti e la Acetati
Derivati e moltre altre società minori.
ITALIANA INDUSTRIA ZUCCHERI:
possiede 12 zuccherifici, 6 raffinerie, 3 distillerie, 6 essiccatoi
di polpe, 2 bietolerie e un centro per la produzione del seme
di bietole.
Essa forma un unico complesso col gruppo della Società
Ligure di Armamento (che possiede 4 cantieri navali
e 2 imprese per l'esercizio di linee marittime) ed è controllato
dalla famiglia Piaggio di Genova.
I membri di questa famiglia possiedono direttamente il 30,2% del
capitale della Italiana Industria Zuccheri
e indirettamente (attraverso la Badiese,
la Zuccherificio Lendinarese e la
Mira Lanza) circa il 50%.
- Presidente: Rocco Piaggio
(? - ?);
[]
- Vicepresidente: Andrea Mario
Piaggio (? - ?)
[Anche presidente e consigliere delegato della Navigazione
Alta Italia (cap. 1,200 Mdi), vicepresidente della Mira
Lanza (Cap. 1,200 Mdi), consigliere dello Zuccherificio
Volano (cap. 315 Mni) e membro dei consigli di amministrazione
di altre grandi società, non quotate in borsa, del settore
saccarifero (presidente della Zuccherificio
Lendinarese, della Agricola Industriale
dell'Agro Pontino, della Zuccherificio
Delta Po, della Venchi-Unica)
del settore cantieristico e di altri settori.
- Membri del consiglio di Amministrazione:
. Giacomo Rattazzi,
. Ermanno Guani
[Pure consigliere della Mira Lanza
e di molte altre società, non quotate in borsa, del settore
saccarifero, del settore cantieristico, del settore armatoriale
e di altri settori.]
. Giacomo Parodi,
[Pure consigliere dell'Acquedotto De Ferrari
Galliera (cap. 3,600 Mdi), della Esercizio
Mulini (cap. 502 Mni), della Navigazione
Alta Italia e di molte altre società non quotate
in borsa del settore saccarifero, del settore cantieristico e
di altri settori.]
|
[Ernesto Rossi, I nostri quattrini,
Laterza Bari 1964.] |
FRANCO TOSI |
Quasi tutta di proprietà dei signori Falck.
- Presidente:
. rag. Mario
Rossello (? - ?);
[Pure presidente della Edison.]
- Membri del Consiglio di Amministrazione:
. Giovanni Falck (? - ?);
[proprietario e presidente delle grandi Acciaierie
e Ferriere Lombarde.]
. Romualdo Borletti (? - ?);
[presidente della Rinascente.]
. Carlo Pesenti (? - ?);
[proprietario e amministratore delegato della Italcementi.]
. Massimo Spada (? - ?)
[presidente della Banca Cattolica del Veneto.]
. ecc. (altri grossi calibri dell'industria italiana e vaticana).
|
1949
Con deliberazione assembleare del 24 marzo 1947 la società
ha provveduto alla concentrazione del complesso aziendale del
proprio cantiere di Taranto mediante apporto dello stesso nella
Società Cantieri
Navali di Taranto all'uopo costituita, conservando
la proprietà delle corrispondenti azioni rappresenntative
del capitale sociale.
Ora cede una parte delle azioni (operazione prevista in tre riprese:
1949, 1950 e 1952).
|
[Ernesto Rossi, I nostri quattrini,
Laterza Bari 1964.] |
La Lockheed
Corporation e il supermercato delle armi.
|
- Presidente: R.E.
Gross (1934-56) |
1949
Marzo
in California c'è mezzo milione di disoccupati,
pari al 14%, il doppio della media nazionale.
«segue 1950»
|
Fonti:
- Anthony Sampson, The arms bazaar/Il
supermercato delle armi - Arnoldo Mondadori Editore 1977. |
|
|
«segue da 1948»
1949
Gli sforzi per la ricostruzione delle infrastrutture ferroviarie
e tranviarie sono notevoli, ma negli anni successivi appariranno
sprecati alla luce della politica che la SV attuerà per
ridurre le perdite in bilancio, ovvero quella della soppressione
dei servizi ferrotranviari e della loro sostituzione con gli autobus.
Giugno
20,
come primo esempio, la ferrovia Schio-Rocchette chiude;
«segue 1950»
|
|
|
Italia
Confindustria: presidente Angelo Costa.
CGIL
(Confederazione generale italiana del lavoro)
«segue da 1948»
1949, maggio, socialdemocratici e repubblicani danno vita alla
UIL e la CGIL (comunisti e maggioranza
di socialisti), sotto la guida di G.
Di Vittorio, resta la più forte confederazione sindacale italiana
«segue 1955»
Febbraio
il "rapporto Hoffman" denuncia gli sprechi e le
irregolarità nell'impiego degli aiuti americani all' Italia.
Viene approvato il "piano Fanfani" per la ricostruzione
edilizia.
La società L.E.O.
di proprietà del conte Armenise (ex
consigliere alla Camera dei Fasci e delle corporazioni, proprietario della
Banca di Agricoltura e del «Giornale
d'Italia») informa i competenti ministeri che inizierà presto
la produzione della penicillina; chiede subito un aumento
dei prezzi e un dazio del 100% che dichiara essere il minimo indispensabile
per difenderla dal dumping americano.
Marzo
l'alto commissario per l'Igiene e la sanità esprime per iscritto
l'opinione che il dazio del 50%, proposto dagli uffici ministeriali, non
sia sufficiente. L'on. Cortellessa insiste
perché venga accettata la richiesta del dazio al 100%.
L'accusa mossa dalla L.E.O. alla industria
farmaceutica americana di praticare il dumping per soffocare
la nascente industria italiana, all'esame del listino prezzi risulta completamente
infondata, ma la commissione parlamentare incaricata della revisione della
nuova tariffa, invece di chiedere la riduzione del dazio del 50% in favore
dei consumatori, su iniziativa del sen. Giua
(Psi) propone che tale dazio venga almeno elevato al 75%.
11, l'on. Gaetano
Pieraccini, socialista, presenta al Senato il disegno di
legge n. 317 con una breve relazione in cui mette in rilievo
il fatto che i prezzi troppo elevati di molti medicinali, indispensabili
per la cura di certe malattie, risultano proibitivi per gli appartenenti
alle classi più povere.
Subito il «Corriere della Sera» e tutta la stampa finanziata
dalla Montecatini e dalle altre grandi società
produttrici di medicinali, iniziano una campagna tambureggiante in difesa
della «libera iniziativa» mettendo
in ridicolo chi, con la proposta dello «Stato
farmacista» vuole sperperare i miliardi dei contribuenti
e rovinare una industria che, senza alcun aiuto o privilegio – si dice
– è riuscita a raggiungere il quarto posto nel mondo.
L'Associazione nazionale dell'industria chimica pubblica e distribuisce
generosamente un grosso volume [«libro delle
vergogne» secondo l'on. Gaetano Pieraccini]
con i dati di un referendum cucinato fra molti medici ed alcune facoltà
universitarie.
Anche l'ACIS (Alto Commissario per l'Igiene e la Sanità)
prende posizione contro questo disegno di legge: lo boccia in pieno, presentando
un altro disegno di legge "di sbarramento" in cui propone di
aumentare i controlli, accrescendo il numero degli ispettori.
Aprile
Aziende
farmaceutiche
[grossisti] |
Anni |
n. |
1914 |
50 |
1920-34 |
in crescita |
1940 |
180 |
1940-45 |
200 |
1947 |
472 |
Un confronto fra il
numero delle farmacie e quello dei grossisti esistenti al 15 giugno
1944 ed al 30 aprile 1949, dimostra che, mentre il numero delle farmacie
in questi cinque anni è aumentato di poche decine, quello dei
grossisti è più che duplicato, con variazione del rapporto
da 1:46 a 1:19. |
Da uno studio pubblicato
nel 1949 dall'on. Giuseppe Caron, industriale
farmaceutico. |
[Ernesto
Rossi, I nostri quattrini, Laterza
Bari 1964.] |
Giugno
Ottobre
nelle regioni meridionali scoppiano violenti scontri per la distribuzione
delle terre;
Novembre
7, intervenendo contro il disegno di legge dell'on. Gaetano
Pieraccini, il Ministero del Tesoro – in una nota, firmata dall'on.
Pella – dà parere contrario rilevando
ch'esso «non sembra rispondere ad una effettiva
necessità delle categorie che si intende favorire».
13, Palazzo Madama, dopo
aver rilevato in Senato la stranezza di questo intervento del Ministero
del Tesoro, il sen. Carmagnola osserva che
la Ragioneria dello Stato si è dimenticata di prendere in considerazone
i debiti dell'INAM e degli altri enti pubblici [vedi
tabella 1956», causati dall'alto costo
dei medicinali…
[Dopo questo suo intervento – riferirà l'on. Carmagnola
– i firmatari riceveranno «delle offerte da
rappresentanti delle industrie farmaceutiche di sconti fino al 60-65%
in favore degli istituti assicurativi, previo ritiro dello stesso disegno
di legge » [n. 317].
Lo stesso disegno di legge arriverà in aula talmente modificato
che lo stesso on. Gaetano Pieraccini non
ne riconoscerà la paternità.
Dicembre
viene proclamato lo sciopero generale del pubblico impiego a un anno
di distanza dalle rivendicazioni di miglioramenti economici.
Agip
(Azienda generale italiana petroli)
«segue da 1935»
1949
- presidente: E. Mattei
(?-?).
Giugno
14, al pozzo n. 1 di Cortemaggiore E.
Mattei inaugura un giacimento di metano capace di produrre
23.000.000 di metri cubi di gas metano al giorno.
«segue 1953»
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