Papa
Pio IX
(1846-78)
Drexel, Morgan
& Co.
1871, il finanziere J. Pierpoint Morgan
e Anthony Drexel, un banchiere di Filadelfia,
fondano questa banca che in seguito diventerà la JP
Morgan & Co.;
«segue 2000»
Scuola austriaca
1871, dall''opera di Carl Menger,
Principi di economia pura, trae origine questa corrente di pensiero
economico;
a Menger, nella cattedra di economia a Vienna,
succedono;
- von Wieser
- Böhm-Bawerk;
la tradizione continua con le opere di
- von Mises
- F.A. Hayek.
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Legge delle guarentigie |
1871
Maggio
13, il parlamento italiano, dopo l'annessione di Roma
all'Italia nel 1870 e il rifiuto di Pio
IX di risolvere la "questione romana" sulla base
di trattative bilaterali, vota questa legge che regola i rapporti
tra il Regno d'Italia e la Santa Sede;
improntata al principio cavouriano "libera chiesa in libero
stato" è oggetto di un'ampia e Vivace discussione alla camera;
i principali artefici sono:
. G. Lanza,
. E. Visconti Venosta,
. R. Bonghi;
nella sua forma definitiva suscita, oltre all'opposizione di principio
del gruppo clericale, anche le critiche dei deputati favorevoli
a un'accentuazione delle norme giurisdizionalistiche (R.
Bonghi) e quelle dei sostenitori della separazione
completa fra stato e chiesa (V. Peruzzi,
B. Ricasoli,
M. Minghetti).
È divisa in due parti:
I parte:
garantisce al pontefice:
- l'inviolabilità della persona,
- gli onori sovrani,
- facoltà di tenere guardie armate,
- il libero esercizio del potere spirituale,
- l'extraterritorialità dei palazzi del Vaticano, del Laterano
e di Castelgandolfo,
- una dotazione annua di 3.225.000 lire
[pari alla somma iscritta nell'ultimo bilancio dello Stato della
Chiesa per il mantenimento della corte papale:
. Sacri palazzi apostolici,
. Sacro Collegio,
. Congregazioni ecclesiastiche,
. Segreteria di Stato,
. Ordine diplomatico all'estero.]
- la libertà delle comunicazioni con i cattolici stranieri,
- il diritto di rappresentanza diplomatica attiva e passiva;
II parte:
- abolisce ogni restrizione speciale all'esercizio del diritto
di riunione dei membri del clero cattolico,
- esenta i vescovi dal giuramento al re ma conserva un limitato
giurisdizionalismo nel mantenimento del placet (assenso
statale alla nomina dei vescovi) e dell'exequatur (ratifica
statale per gli atti riguardanti la destinazione dei beni della
chiesa);
l'abolizione totale del placet e dell'exequatur
in materia di benefici viene subordinato all'approvazione di un'ulteriore
legge regolante la proprietà ecclesiastica;
l'art. 15 della legge abolisce definitivamente l'istituto della
"legazia apostolica"
in Sicilia: viene così eliminato per sempre il Tribunale
della regia monarchia istituito da Filippo
II nel 1579, poi abolito da Clemente
XI nel 1715, tornato in funzione nel 1728 e soppresso da
Pio IX nel 1864;
Maggio
15, il papa con l'enciclica Ubi nos respinge
le garanzie offerte dalla legge, riaffermando la necessità del
potere temporale per l'indipendenza del papato;
la legge, nonostante l'assenza di rapporti ufficiali tra le due
parti, costituisce la base sulla quale i due poteri convivranno
senza incidenti di rilievo fino al concordato
del 1929.
Novembre
12, il ministro delle finanze Q.
Sella avverte il segretario di Stato card. G.
Antonelli che tiene a sua disposizione il certificato
corrispondente alla iscrizione di tale rendita nel Gran Libro
del reddito pubblico;
13, la Santa Sede,
respingendo la dotazione, rifiuta il certificato.
Il governo italiano continua ad iscrivere ogni anno in bilancio
la rendita di 3.225.000 lire, che, alla fine di ogni esercizio,
passa nel "conto residui", tra le spese impegnate e
non pagate: accumula così il debito soltanto fino a cinque
annualità, perché il diritto della Santa Sede, come
tutti gli altri diritti a rendite perpetue, si prescrive dopo
un quinquennio.
[A partire dal 1876 saranno, in conseguenza, segnate nel "conto
residui" 16.125.000 lire per debito dello Stato verso la
Santa Sede.]
«segue 1929»
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Industria italiana
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In
questi anni si eVIdenziano:
- scarsa consistenza negli investimenti;
- mancanza di agevolazione creditizia;
- limitata capacità di assorbimento del mercato interno;
- conVIncimento assai diffuso che l'Italia non possa essere un
Paese industrializzato per la mancanza di carbon fossile;
cause prime della depressione in cui versa l'industria italiana.
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questione
demaniale
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1871
«segue
da 1861»
1871, anche dopo l'unità d'Italia l'operazione va avanti con lentezza
ed in generale non è a beneficio dei contadini poveri (come
ha messo in luce tra gli altri G. Fortunato);
anche quando hanno ottenuto le quote. i contadini non sono spesso
in grado di conservarle per la mancanza di capitali di esercizio
e per l'impossibilità di pagare i canoni, così che la terra dei
demani finisce in gran parte nelle mani degli ex feudatari e della
borghesia provinciale;
il risentimento dei contadini e la loro ostilità verso lo stato
italiano si manifestano subito dopo l'Unità d'Italia col cosiddetto
"grande brigantaggio" meridionale, che la mancata soluzione
della questione demaniale contribuisce indubbiamente ad alimentare.
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«segue
da 1870» Banca
Nazionale d'Italia
1871,
Banca
Nazionale Toscana
1871,
Banca Toscana di
Credito
1871,
Banca
Romana
1871,
Banco
di Sicilia
1871,
Banco
di Napoli
1871,
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Altre Banche
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«segue
da 1870»
- Presidente:
. conte gr. cr.
Gustavo Ponza di San Martino, senatore del Regno,
Cons. di Stato, dal 1856.
Segretario:
. cav. avv. Francesco Garelli,
dal 1853.
1871,
Societa
Generale del Credito mobiliare italiano
1871,
Banca
Toscana di Anticipazione e Sconto
1871,
«segue
1872»
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Casse di Risparmio |
«segue
da 1870» Cassa
di Risparmio di Venezia
1871,
Cassa
di Risparmio di Vicenza
1871, Cassa di Risparmio di Milano
1871,
Monte dei Paschi (Cassa
di Risparmio)
1871,
«segue 1872»
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Banche Popolari
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1871
Banca
Popolare
di Vicenza
- Presidente:
Emanuele Lodi,
- vicepresidente: cav. Paolo
Lioy, (apr 1869-1872)
- Consiglieri:
. Girolamo Burato, (tipografo)
. Antonio Zerbato,
. Angelo Balestra, (orefice)
. Carlo Bonora,
. Pietro Meneghini,
. Vincenzo Creazzo, [sostituto del
vicepresidente]
- Comitato dei censori:
. Girolamo Chinotto,
. Girolamo Lupieri,
. Scipione Panzoni.
Direttore: Francesco
Pischiutta (1868-79)
Novembre
12, l'assemblea dei soci decide
di procedere all'acquisto
del palazzo Mori-Thiene, in Contrà Porti a Vicenza.
«segue
1872»
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Italia
Popolazione |
27.578.000 |
Attiva |
56,6% |
Agricoltura |
67,5% |
Industria |
19,2% |
servizi |
13,3% |
Analfabeti
(oltre i 6 anni) |
68,8% |
Settembre
l'Italia e la Francia sono collegate dal traforo del Frejus;
Dicembre
12, Q.
Sella ministro delle Finanze presenta il programma
delle "economie fino all'osso"; malgrado infatti tanti sforzi,
le spese ordinarie da 214 milioni sono passate a 157 milioni; poiché
bisogna procurare entrate pari a 1 miliardo per i prossimi 5 anni, la
fantasia fiscale non ha limiti: nuove tasse sui trasporti, sul bollo,
sul registro; aumento delle "imposte sugli affari" e
delle solite "tasse di molestia";
Monte
di Pietà di Vicenza
«segue da 1828»
1871, il patrimonio è pari a 1.055.006 lire correnti; i suoi
avanzi annuali ammontano ad alcune migliaia di lire;
«segue 1871»
Lanerossi
«segue da 1846»
1871, Schio (Vicenza), A. Rossi
ha alle proprie dipendenze 1.200 operai (2.216 il totale del proletariato
di fabbrica di Schio che conta 8.600 abitanti ca);
«segue 1872»
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