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ANNO 1857

STORIA e POLITICA RELIGIONE e FILOSOFIA ARTE

Bancarella Libri usati

SCIENZE ECONOMIA LETTERE e TEATRO  ????

Papa Pio IX
(1846-78)

Del Banco
(Warburg)

«segue da 1725»
1857, con l'argento austriaco procurato dai Warburg viene sanata la crisi seguita al fallimento della Trust Company americana;
«segue 1863»




Banche

«segue da 1856»

Compagnia della Fede Cattolica
(o di San Paolo)

1857,

Cassa di Risparmio di Venezia

1857,

Cassa di Risparmio di Vicenza

1857,

Cassa di Risparmio di Milano

1857,

Monte dei Paschi
(Cassa di Risparmio)

1857,

Banca dello Stato Pontificio
(ex Banca Romana )

1857,

Banco Regio dei Reali Domini al di là del Faro

1857,

Banca Nazionale degli Stati Sardi

1857,

Banca Nazionale Toscana

1857, con Decreto 8 luglio 1857 viene istituita questa banca con direzione generale in Firenze;
il capitale della società anonima è costituito da 30 Mni di lire, rappresentato da n. 30.000 azioni di lire mille ciascuna.


«segue 1858»

 




Loria, Achille (Mantova 1857-Luserna San Giovanni, Torino 1943) economista italiano, laureatosi in giurisprudenza nel 1877, fu docente di economia politica in diverse università italiane;
La rendita fondiaria e la sua elisione naturale (1880)
Analisi della proprietà capitalistica (1889)
Malthus (1909, nella collana "Profili" di Formiggini editore)
La sintesi economica (1909)
Le basi economiche della costituzione sociale (1913)
I fondamenti scientifici della riforma economica (1922)
Dinamica economica (1935).

Pantaleoni, Maffeo (Frascati 1857-Milano 1924) economista italiano;
[Figlio di Diomede (1810-1885).]
laureatosi in giurisprudenza, si dedicò allo studio della scienza delle finanze; fu lui ad incoraggiare V..F.D. Pareto a dedicarsi in modo pieno agli studi economici;
Teoria della traslazione dei tributi (1882)
Dell'ammontare probabile della ricchezza privata in Italia (1884)
Principi di economia pura (1889)
Delle regioni d'Italia in ordine alla loro ricchezza e al loro carico tributario (1891, in «Giornale degli  economisti»)
1902, dopo aver insegnato in diverse università, è titolare della cattedra di economia politica nell'università di Roma; eletto deputato per il Partito radicale, passa a posizioni nazionaliste ed interventiste e partecipa, come ministro delle finanze, al governo di Fiume presieduto da G. D'Annunzio;
1914, agosto, interventista acceso;
[Mentre gli eserciti di molti stati europei iniziano le ostilità, non ha dubbi nel considerare il nuovo conflitto alla stregua dei passati e nel valutarne la durata a pochi mesi con la partecipazione di «700.000 italiani» e con conseguenze «nel limite sopportabile» senza che si possano verificare «fiumi di sangue», «montagne di cadaveri» e « macelli mai visti »: «Il futuro sarà come il passato e il passato lo conosciamo bene».]
1923, senatore;
Erotemi di economia (1925, postumo).

Veblen, Thorstein (Cato, Wisconsin 1857-Mento Park, California 1929) economista e sociologo statunitense;
1884, si laurea in filosofia a Yale;
1892, dopo un lungo periodo trascorso nella fattoria paterna, riceve un incarico di insegnante presso l'università di Chicago; nello stesso tempo entra nella redazione del «Journal of political Economy» e collabora al «Quarterly Journal of Economics»
Teoria della classe agiata (1899)
[1949, A. Giolitti (Pci) ne propone la pubblicazione (con una sua prefazione non firmata e traduzione di Franco Ferrarotti) da Einaudi.
15 gennaio, B. Croce, recensendo questo libro, confessa di aver fino a questo momento «ignorato l'esistenza», anzi lo ficca sbrigativamene nel gran calderone d quei tanti libri dei quali «s'ignora, senza colpa d'alcuno, l'esistenza».
1° febbraio, dall'altra sponda, su «l'Unità», la recensione di Rodolfo Banfi polemizzando con la prefazione di A. Giolitti rimprovera all'autore di «svuotare d'ogni reale cobtenuto la realtà della lotta che oggi si conduce in tutto il mondo per la sua trasformazione» e aggiunge che «non è un caso che uno scrittore semitrozkista [sic], J. Burnham, abbia recentemente ripreso le tesi del Veblen»; conclude perciò che questo libro, contrariamente a quanto scritto nell'anonima prefazione, offre alla borghesia «un eccezionale strumento di lotta, utile a sviare i potenziali alleati della classe operaia e a condurli nel vicolo cieco dell'attesa di quando le forze cieche della storia…» e via seguitando.
- Antonio Giolitti, Lettere a Marta, Ricordi e riflessioni, (1992, Il Mulino.]

Teoria dell'impresa (1904)
L'istinto della produzione e lo stato delle arti industriali (1914)
La Germania imperiale e la rivoluzione industriale (1915)
1915, assume  la direzione della rivista «The Dial»;
Gli ingegneri e il sistema dei prezzi (1919, raccolta di articoli già apparsi in rivista, dedicati a un'analisi attenta del bolscevismo, che gli provocano inquisizioni e sospetti)
1920-26, insegna alla New School for Social Research;
Proprietà assenteista e impresa (1923).

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