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– Henning
von TRESCKOW
(Magdeburgo, Sassonia-Anhalt 10 gennaio 1901 – Bialystok, Polonia 21
luglio 1944)
militare tedesco;
[Figlio di ? (?-?), generale
di cavalleria – presente a Versailles nel 1871 durante la proclamazione
di Guglielmo I come imperatore del nuovo
impero tedesco – e di ?
(?-?), figlia del conte Robert Zedlitz-Trützschler,
ex ministro dell'istruzione di Prussia.
Coniuge: nel 1926 sposa ?
(?-?), unica figlia del gen. Erich von Falkenhayn,
capo dello S.M. generale tedesco durante la prima guerra mondiale.
Nipote del feldmar.llo Fedor
von Bock (1880-1945), suo zio.
Cugino di F.
von Schlabrendorff (1907-1980), giurista e militare.]
riceve gran parte della sua formazione iniziale da insegnanti privati
nella lontana proprietà rurale di famiglia;
1913
frequenta (1913-17) il liceo classico (Gymnasium) della città
di Goslar (Bassa Sassonia);
1914
1914 luglio - novembre 1918 – I
Guerra Mondiale
1917
5 agosto, appena 16enne si arruola e viene assegnato come ufficiale
cadetto al 1º Rgt fanteria;
1918
giugno, divenuto uno dei più giovani sottotenenti dell'armata
prussiana, riceve la Croce di Ferro di prima classe per il coraggio
e l'intraprendenza dimostrate in azione contro il nemico durante la
seconda battaglia della Marna;
dopo la fine della guerra egli presta servizio 9º Rgt fanteria
Potsdam e partecipa alla repressione del movimento rivoluzionario spartachista;
1920
marzo, Berlino, (Kapp-Putsch): tentativo di un
colpo di stato di estrema destra da parte di Wolfgang
Kapp;
1° aprile, A.
Hitler controlla il DAP (Deutsche Arbeiter
Partei) e lo ribattezza NSDAP (Nationalsozialistische
deutsche Arbeiterpartei – Partito nazionalsocialista tedesco dei
lavoratori);
lo stesso anno egli lascia l'esercito per dedicarsi agli studi di diritto
ed economia, che però non porta a termine;
esercita la professione di agente di cambio presso una banca ebraica,
ed ha così modo di viaggiare per il mondo, visitando Gran Bretagna,
Francia, Brasile e Stati Uniti d'America, prima di lasciare il lavoro
per occuparsi delle proprietà di famiglia;
1923
9 novembre, Monaco, fallito putsch di A.
Hitler;
1926
secondo la tradizione delle più antiche famiglie prussiane, sposa
l'unica figlia del gen. Erich von Falkenhayn;
Il suo nuovo arruolamento viene sponsorizzato dal feldmaresciallo
P.L. von
Hindenburg, futuro presidente del Reich.
1930
crolla la grande coalizione sotto il socialdemocratico Hermann
Müller;
29 marzo-30 maggio 1932, il presidente P.L.
von Hindenburg nomina Heinrich
Brüning, leader del Zentrum,
cancelliere della Germania;
1931
H.
Himmler e R.W.
Darré creano lo SS RuSHA
(Rasse-und Siedlungshauptamt (Ufficio delle SS
per la Razza e il Reinsediamento);
1933
30 gennaio, A.
Hitler č nominato cancelliere dal presidente
del Reich P.L.
von Hindenburg;
27 febbraio, incendio del Reichstag;
[I nazisti accusano immediatamente il partito comunista
di aver preparato e commesso il crimine. L'incendio è l'inizio
della rivoluzione… nasce una nuova era nella storia della Germania.]
20 luglio, stipula del Reichskonkordat, il Concordato
tra la Santa sede e il Terzo Reich;
1934
H.
Himmler intanto mira a controllare direttamente tutte le
forze di polizia del Paese. Mentre durante la Repubblica di Weimar ogni
Lander aveva una sua polizia politica, i due amici ora centralizzano
queste polizie creando la GESTAPA (Direzione della Polizia
segreta di Stato).
[L'organizzazione ricalca il meccanismo burocratico
utilizzato dalla già esistente polizia segreta prussiana.]
20 aprile, H.
Göring, spinto da H.
Himmler e dal ministro dell'Interno W.
Frick, pone il primo al comando della GESTAPA
che a sua volta controlla le SS (Schutzstaffel);
H.
Himmler mette la GESTAPA sotto il comando
di R.
Heydrich che la ribattezza Gestapo (Geheime
Staatspolizei - Polizia segreta dello Stato);
[Il compito della Gestapo è
quello di investigare e combattere «tutte
le tendenze pericolose per lo stato». Ha autorità
di investigare sui casi di tradimento, spionaggio e sabotaggio, oltre
ai casi di attacchi criminali al partito nazista e allo stato. Il potere
della Gestapo più spesso abusato è lo Schutzhaft
(custodia protettiva), di fatto il potere di imprigionare chiunque senza
procedimento giudiziario, tipicamente nei campi di concentramento. Le
persone imprigionate devono addirittura firmare il loro Schutzhaftbefehl
(documento che dichiara che la persona viene imprigionata). Normalmente
la firma viene estorta con la tortura.
Per il momento (e prima del 1939) il comando della Gestapo
è sottoposto all'autorità degli ufficiali della Sicherheitspolizei
und SD.
Gli ufficiali locali della Gestapo sono conosciuti
come Gestapostellen e Gestapoleitstellen; questi ufficiali
rispondono direttamente ai comandanti locali, conosciuti come Inspektor
der Sicherheitspolizei und SD i quali, a loro volta, rispondono
ai propri comandanti del Referat N della Gestapo
e ai locali comandanti in capo delle SS e
della polizia. ]
30 giugno, "notte
dei lunghi coltelli";
Inizialmente favorevole all'avvento del NSDAP, considerando
assurdamente ingiuste le imposizioni del trattato di Versailles nei
confronti della Germania, prova una profonda delusione già quest'anno,
quando, nella notte dei lunghi coltelli, le SS
assassinano proditoriamente un gran numero di SA,
oltre ad oppositori politici e critici del nazismo.
2 agosto, il presidente del Reich P.L.
von Hindenburg muore a Neudeck (futura Podzameck);
frequenta (1934-36), presso la scuola di guerra, i corsi per il servizio
nello S.M.;
1935
La connessione tra A.O. (Auslandsorganisation
- dipartimento estero) [Gau n. 43 sotto il Gauleiter E.W.
Bohle] e il governo del Reich è ormai molto stretta;
[Non è garantita solo dalla doppia posizione di
E.W.
Bohle, ma dall'avvenuta incorporazione, lo stesso anno, del
personale diplomatico e consolare tedesco nell'A.O., in modo
che il servizio estero tedesco si occupi effettivamente degli interessi
del Reich e di quelli del partito.]
15 settembre, vengono promulgate le Nürnberger
Gesetze (Leggi di Norimberga);
[Insieme di tre leggi promulgate dal Reichstag
dal NSDAP, convocato a Norimberga in occasione del 7º
Raduno.
Tutte e tre le leggi sono pubblicate il giorno successivo sul Reichsgesetzblatt
Parte I Nr. 100 con la postilla "am Reichsparteitag der Freiheit"
(in occasione del raduno della libertà);
Le leggi comprendono:
- la "legge per la protezione del sangue e dell'onore tedesco"
(RGBl. I S. 1146);
- la "legge sulla cittadinanza del Reich" (RGBl. I S. 1146);
- la "legge sulla bandiera del Reich": viene promulgata anch'essa
alla stessa data e nella definizione delle "leggi di Norimberga",
anche se orientamenti dell'epoca tendono a non comprenderla.
Tutte e tre le leggi saranno annullate il 20 settembre 1945
dalla Legge n. 1 della "Commissione
alleata di controllo".]
1936
viene istituito il Reichsamtes für Wirtschaftsausbau
(Ufficio per l'espansione economica del Reich) come parte del piano
quadriennale per raggiungere l'autosufficienza economica nazionale e
promuovere la produzione industriale in particolare per il riarmo;
dopo aver frequentato (1934-36), presso la scuola di guerra, i corsi
per il servizio nello S.M., riporta ora le migliori votazioni del corso;
viene quindi assegnato al primo dipartimento dello S.M. dell'esercito,
dove ha modo di lavorare con generali del calibro di Ludwig
Beck, Werner von Fritsch e Erich
von Manstein;
[Studiando i possibili scenari bellici si rende conto
dei gravi rischi che la politica estera di A.
Hitler comporta per la Germania. Per quanto sia favorevole
alla rivendicazione del corridoio polacco, è però molto
critico su molte delle decisioni prese dal Führer, dall'Anschluss
all'invasione della Cecoslovacchia, alla cui pianificazione, tuttavia,
parteciperà in prima persona.]
1937
5 novembre, Berchtesgaden, nel corso di una riunione A.
Hitler comunica che la Germania deve conquistarsi il Lebensraum
[spazio vitale] in Europa orientale facendo uso della forza militare;
[Sono presenti anche W.
von Fritsch,
E. Raeder, W.
von Blomberg e il ministro degli esteri K.
von Neurath.]
1938
gennaio, scoppia lo "scandalo Blomberg-Fritsch";
marzo, A.
Hitler procede all'annessione al Reich dell'Austria;
"Anschluss"
maggio, in un discorso tenuto a Jüteborg, A.
Hitler dice chiaro e netto davanti ai generali che la Germania
"incorporerà la Cecoslovacchia;
29 settembre, viene firmato il patto
di Monaco;
9-10 novembre, Kristallnacht
"notte dei cristalli", progrom antisemita;
[Si dice che questa improvvisa violenza contro le proprietà
degli ebrei sia stata causata dall'assassinio di E.E.
vom Rath, terzo segretario presso l'Ambasciata tedesca a
Parigi (ferito gravemente il giorno 7 novembre e morto due giorni dopo).]
Egli considera questo progrom antisemita come una personale vergogna
davanti al mondo ed una degradazione della civiltà.
Cerca civili e militari che si oppongano ad A.
Hitler, e tra questi trova il gen. Erwin
von Witzleben che lo convince a non lasciare l'esercito, sottolineando
che, al momento buono, sarebbe stato molto più utile alla resistenza
vestendo la divisa.
1939
il comando della Gestapo passa ora (1939-41)
direttamente sotto il comando del RSHA (Reichsicherheitshauptamt
- Direzione generale per la Sicurezza del Reich) all'interno del quale
viene denominata, a livello burocratico, Amt IV;
– Dipartimento A (nemici)
(A1) Comunisti (-)
(A2) Controsabotaggio (-)
(A3) Reazionari e Liberali (-)
(A4) Omicidi (-)
– Dipartimento B (sette e Chiese)
(B1) Cattolici (-)
(B2) Protestanti (-)
(B3) Massoni (-)
(B4) Ebrei (-), comandato da Adolf Eichmann
e responsabile delle deportazioni dall'Europa occupata verso i campi
di sterminio nel contesto della soluzione finale della questione ebraica
- eufemismo utilizzato dai nazisti per indicare la Shoah del popolo
ebraico.
– Dipartimento C (amministrazione e affari di partito)
È l'ufficio centrale di amministrazione dell'intera struttura
della Gestapo, responsabile delle schede di
tutto il personale;
(C1), ?
(C2), ?
(C3), ?
(C4), ?
– Dipartimento D (lavoratori stranieri)
(D1) Boemia e Moravia, Jugoslavia e Grecia (-)
(D2) Governatorato Generale in Polonia (-)
(D3) Stranieri nemici emigranti (-)
(D4) Territori occupati settentrionali e occidentali (-)
(D5) Territori occupati orientali (-)
– Dipartimento E (contro-spionaggio)
(E1) Nel Reich (-)
(E1) Formazione politica (-)
(E1) Ad ovest (-)
(E1) In Scandinavia (-)
(E1) Ad est (-)
(E1) Nel sud (-)
– Dipartimento F (polizia di frontiera e di confine)
(F1) Polizia di frontiera (-)
(F2) Passaporti (-)
(F3) Carte d'identità (-)
(F4) Polizia degli stranieri (-)
(F5) Ufficio centrale di identificazione (-)
Le guardie di frontiera della Germania rispondono direttamente alla
Gestapo, con l'obiettivo di contrastare l'emigrazione
e l'immigrazione da e per il Reich. Dopo l'inizio della seconda guerra
mondiale, gli ufficiali della polizia di confine vengono posti sotto
l'autorità militare.
15 marzo, le truppe tedesche entrano in Cecoslovacchia;
23 agosto, Mosca, viene firmato il "patto Hitler-Stalin"
[o "patto Molotov-Ribbentrop"]
[Patto di non aggressione di durata decennale stipulato
fra la Germania nazista e l'Unione Sovietica, e firmato rispettivamente
dal ministro degli Esteri sovietico Vjaceslav
Molotov e dal ministro degli Esteri tedesco Joachim
von Ribbentrop.]
[Per circa 2 anni e fino al giugno 1941, questo patto
stabilisce la non aggressione reciproca tra Germania e Russia, e la
spartizione della Polonia e dei Paesi Baltici.]
1939 settembre - aprile 1945 – II
Guerra Mondiale
1° settembre, A.
Hitler attacca la Polonia;
All'inizio della guerra presta sevizio, col grado di maggiore,
nello S.M. della 228ª divisione di fanteria in Polonia, guadagnandosi
la Croce di Ferro di prima classe. Assiste anche come testimone alle
atrocità commesse dalla Gestapo e dalle
SS contro i prigionieri, e rimane scioccato
dal fatto che le proteste sollevate dall'unico generale – si tratta
del col. gen. Johannes Blaskowitz – che
ha avuto il coraggio di parlare, vengano liquidate come "stupidaggini
da bambini".
Confida al cognato e futuro aiutante di campo, F.
von Schlabrendorff, che: «onore
e decenza ci chiedono di fare del nostro meglio per favorire la caduta
del Nazionalsocialismo, per salvare la Germania e l'Europa dalla barbarie».
17 settembre, le truppe dell'Unione Sovietica, invadono a loro
volta il territorio polacco;
La campagna in Polonia si conclude con la divisione del paese tra la
Germania nazista e l'Unione Sovietica staliniana.
19 settembre, il Commissario di Primo Grado della Sicurezza
di Stato (Ministro per gli Affari Interni e capo della Polizia segreta
sovietica), Lavrentij Berija, riunisce
il Consiglio dell'NKVD (Narodnyi Komissariat
Vnutrennic Del - Commissariato del popolo per gli affari interni)
per i prigionieri di guerra e gli internati (presieduto dal Capitano
della Sicurezza dello Stato, Pëtr K. Soprunenko),
ordinando l'apertura dei campi di detenzione per i prigionieri polacchi.
[Trattasi di:
- Juchnovo (stazione ferroviaria di Babynino),
- Juže (Tali?y),
- Kozel'sk,
- Kozelšcina,
- Oranki,
- Ostaškov (Isola Stolbnyj, sul Lago Seliger, vicino a Ostaškov),
- Putivl' (stazione ferroviaria di Tëtkino),
- Starobielsk,
- Vologod (stazione ferroviaria di Zaenikevo),
- Grjazovec.]
promosso tenente colonnello, presta servizio (fine
1939-40) nello S.M. del Gruppo d'Armate A, al comando del feldmaresciallo
Gerd von Rundstedt.
[In questa occasione collabora [pare] col gen. Erich
von Manstein alla stesura del suo celebre piano di invasione
della Francia, il "piano Manstein",
in qualità di vice del gen. Günther
Blumentritt.]
1940
5 marzo, secondo un'informativa preparata da Lavrentij
Berija direttamente per Stalin,
alcuni membri del politburo dei Soviet – Stalin,
Vjaceslav Molotov, Kliment
Vorošilov, Anastas Mikojan e lo
stesso Lavrentij Berija – firmano l'ordine
d'esecuzione degli attivisti "nazionalisti
e controrivoluzionari" detenuti nei campi e nelle prigioni
delle parti occupate di Ucraina e Bielorussia;
3 aprile-19 maggio, massacro di Katyn
[in russo Katynskij rasstrel, in polacco: Zbrodnia
katynska.
L'espressione si riferirà inizialmente al massacro dei soli ufficiali
polacchi detenuti del campo di prigionia di Kozielsk, che avviene appunto
nella foresta di Katyn', vicino al villaggio di Gnëzdovo, a breve
distanza da Smolensk. In seguito invece l'espressione denoterà
invece l'uccisione di 21.857 cittadini polacchi.]
[Circa 22.000 prigionieri di guerra
provenienti all'incirca:
- 6.000 dal campo di Ostaškov, (guide, gendarmi, poliziotti e secondini);
- 4.000 da Starobel'sk, (ufficiali);
- 4.500 da Kozel'sk, (ufficiali);
[In questi campi solo 8.000 dei circa 15.000 prigionieri di
guerra sono ufficiali.]
- 7.000 dalle parti occidentali di Ucraina e Bielorussia,
vengono assassinati dai sovietici.
Solo 395 prigionieri si salvano: sono portati
al campo di Juchnov e quindi a Grjazovec. Anche le mogli e i figli degli
ufficiali polacchi ammazzati sono arrestati. Deportati via treno con
un viaggio di otto settimane verso i gulag della Siberia, pochissimi
sopravvivranno alle durissime condizioni di vita e di lavoro.
La scoperta del massacro sarà annunciata il 13 aprile 1943 da
«Radio Berlino», che ne attribuirà la responsabilità
ai sovietici (in seguito, i tedeschi saranno accusati di aver compiuto
la strage dal pubblico ministero Roman Rudenko
durante lo svolgimento del "processo di Norimberga",
sebbene la responsabilità sia in realtà dei sovietici).
Stalin, per ritorsione, decideràe
la rottura delle relazioni diplomatiche con il governo polacco in esilio
a Londra. Anche dopo la sua morte di Stalin,
nel 1953, l'URSS negherà le accuse in tutte le maniere possibili,
forte delle confessioni tedesche rese a Norimberga, fino al 1990, quando
riconoscerà l'NKVD come responsabile
del massacro e della sua copertura.]
10 maggio - 25 giugno, campagna
di Francia
Dopo il crollo della Francia non condivide l'entusiasmo generale, assai
preoccupato per un intervento degli Stati Uniti.
1941
viene creato l'ufficio centrale di comando della
Gestapo;
6 aprile, inizia l'invasione della Grecia e della Jugoslavia;
13 aprile, Belgrado viene occupata dalle truppe tedesche;
27 aprile, Atene viene occupata dalle truppe tedesche;
28 aprile, l'operazione balcanica si conclude con l'evacuazione
delle forze britanniche;
invasione
dell'Unione Sovietica
22 giugno, inizia la campagna di Russia "Operazione
Barbarossa";
presta servizio (1941-43) nello S.M. del Gruppo d'armate Centro, prima
sotto lo zio, il feldmar.llo F.
von Bock, e poi sotto il suo successore, il feldmar.llo Günther
von Kluge;
è in occasione della campagna contro l'Unione Sovietica che
egli si rende conto che l'attività di resistenza debba riprendere
con urgenza. Rimane allibito dall'ordine dei commissari, che prevede
la fucilazione in massa di tutti i commissari politici dell'Armata Rossa
caduti in mano tedesca.
Quando viene a sapere del massacro di migliaia di civili ebrei a Boršov,
egli si appella appassionatamente allo zio, sostenendo che è
il momento di agire, dato che l'esercito in Russia detiene praticamente
il potere. Il feldmar.llo F.
von Bock tuttavia, pur detestando personalmente il nazismo,
non fa nulla di serio per opporvisi.
Come capo dell'ufficio operazioni dell'Heeresgruppe Mitte
(Gruppo d'armate Centro), riesce a riunire sistematicamente attorno
a sé, ponendoli in posizioni chiave, numerosi ufficiali che hanno
le sue stesse idee:
. col. barone Rudolf Christoph von Gersdorff,
. col. Georg Schulze-Büttger,
. col. Berndt von Kleist,
. magg. conte Carl-Hans Graf von Hardenberg,
. ten. Philipp von Boeselager,
. ten. Georg von Boeselager,
. ten. Heinrich Graf von Lehndorff-Steinort,
e tanti altri,
creando presso il quartier generale dell'Heeresgruppe Mitte
un gruppo di ufficiali cospiratori, in costante contatto con il movimento
di resistenza berlinese, facente capo a Carl Friedrich
Goerdeler e al gen. Beck.
1942
20 gennaio, Conferenza
di Wannsee (sobborgo berlinese);
[Vengono formalizzati i dettagli della "
Soluzione finale della questione ebraica ", politiche che culmineranno
nella Shoah.];
viene promosso colonnello;
lo stesso anno, quando il col. H.
Oster, vice capo dell'Abwehr (il
servizio segreto militare) e attivissimo cospiratore, recluta alla causa
contro A.
Hitler il col.gen. Friedrich Olbricht
(intendente generale dell'esercito territoriale) si crea un forte collegamento
tra il "gruppo Tresckow" e i cospiratori
del "gruppo berlinese";
[Hans Oster, poi maggior
generale, è già stato coinvolto nel 1938 in un tentativo
di rovesciare il nazismo.]
1943
Operazione Rabat o Aktion
Papst:
[«A Roma c’è il Vaticano
e c’è il Papa. Non devono cadere nelle mani degli Alleati o subire
la loro influenza. Sarebbe un grave danno per la Germania»
(Adolf Hitler)
[All'inizio dell'anno il belga Léon
Degrelle mette a punto un progetto che prevede di rapire
papa Pio XII per deportarlo in Germania
(in Slesia o in Liechtenstein) e costringerlo a firmare un'enciclica
la quale dovrà condannare il giudaismo e allo stesso tempo approvare
il nazionalsocialismo. Il piano presentato ad A.
Hitler è scritto tutto nel minimo dettaglio: gli agenti
delle SS sono incaricati di travestirsi da
sionisti dimostrando così di essere in combutta con i partigiani
italiani. Questi si dovranno introdurre in Città del Vaticano
e armati dovranno sequestrare il papa. Dopo di che, la Wehrmacht
metterà in scena il (finto) salvataggio del pontefice per poterlo
proteggere e quindi portarlo in un luogo maggiormente sicuro, ovvero
in Germania. Trasportato lì, la Gestapo,
mediante torture dovrà riuscire a fargli firmare l'enciclica
scritta appositamente.]
Intanto,
W. Canaris, E.
von Lahousen ed altri tentano di assassinare A.
Hitler.
13 marzo, Operazione Spark:
si offre la prima occasione di assassinare A.
Hitler quando questi finalmente, dopo mille rinvii, si appresta
a visitare il fronte orientale presso Smolensk.
[Assieme ad altri congiurati, egli si allena con il tiro
con la pistola per uccidere sia A.
Hitler che H.
Himmler durante il pranzo alla mensa ufficiali, nel momento
in cui si sarebbero seduti. Predispongono in modo tale da porre il Führer
e il suo delfino sotto un fuoco incrociato. Tuttavia, anche a causa
della cancellazione della visita da parte di H.
Himmler, vi è stata la decisa opposizione del feldmaresciallo
von Kluge, che, benché personalmente
connivente, ha convinto i congiurati a non mettere in atto il piano
per il rischio di una guerra civile che un H.
Himmler vivo avrebbe comportato, opponendo le SS
all'esercito.]
Egli ha però un piano di riserva, consistente nel porre una
bomba sull'aereo di A.
Hitler, in modo tale che, esplodendo in volo, avrebbe sicuramente
eliminato il dittatore.
14 marzo, assieme al suo aiutante F.
von Schlabrendorff, mette la bomba, di fabbricazione inglese
con innesco chimico, all'interno di una cassa di bottiglie di liquore
Cointreau, chiedendo
poi al ten.col. Heinz Brandt, che sta al
seguito di A.
Hitler, di recapitarlo al suo amico col. Hellmuth
Stieff, di servizio al quartier generale di Rastenburg. La bomba
viene posta nella stiva.
[L'aereo sarebbe dovuto esplodere sopra Minsk, ma la
fortuna aiuta ancora A.
Hitler, perché l'innesco non funziona a causa della
temperatura troppo bassa all'interno della stiva, che forma una patina
di ghiaccio.
In pratica le due bombe collocate nell'aereo del Führer da F.
von Schlabrendorff, attivo nel complotto, non esplodono.
In seguito E.
von Lahousen affermerà di essere stato lui a fornire
la bomba usata nel complotto di Smolensk.]
Appena avuta notizia del fallimento dell'operazione, il ten. F.
von Schlabrendorff si precipita a Rastenburg, con un pretesto,
per recuperare la cassa esplosiva prima che venga aperta.
21 marzo, l'Heeresgruppe Mitte (Gruppo
d'armate Centro) organizza un'esposizione di bandiere e armi, catturate
all'Armata Rossa, presso lo Zeughaus Berlin, l'arsenale di Berlino.
A.
Hitler dovrebbe intervenire insieme a H.
Göring e H.
Himmler.
Il col. Gersdorff si offre come volontario
per una missione suicida, portando addosso delle bombe che farà
esplodere, gettandosi addosso ad A.
Hitler, al quale dovrebbe fare da guida nell'esposizione.
[A causa di una drastica riduzione del tempo dedicato
alla visita, anche questo tentativo fallisce, e il col. Gersdorff
riesce a liberarsi delle bombe senza farsi scoprire.]
Altri tentativi analoghi falliscono, un po' a causa di particolari
fortuiti, un po' per l'abitudine di A.
Hitler a cambiare programma all'ultimo momento.
Nel frattempo, egli cerca instancabilmente di convincere alcuni dei
suoi influenti superiori, dallo zio al feldmar.llo von
Kluge e al gen. Manstein, ad unirsi
alla cospirazione per il bene della Germania.
[Nessuno degli alti ufficiali che egli tenta
di coinvolgere andranno oltre la silente approvazione. È un fatto
che nessuno di essi mai lo denunci per i suoi discorsi, che, da soli,
possono ben essere considerati alto tradimento.]
24 agosto, A.
Hitler solleva dal suo ufficio il Reich Protector
(protettore del Reich) di Boemia e Moravia, K.
von Neurath, nominando al suo posto il ministro dell'Interno,
W.
Frick, e nominando H.
Himmler (fino al 29 aprile 1945), Reichsminister des
Innern (ministro dell'Interno del Reich);
L'SS- Oberstgruppenführer und Generaloberst der Polizei
(colonnello delle SS e colonnello generale della polizia) capo della
ORPO (Ordnungspolizei - Polizia d'ordine), K.
Daluege, viene ritirato dal Protettorato di Boemia-Moravia;
il sottosegretario di Stato presso il Ministero degli Interni, J.
Pfundnter, viene sollevato dalle sue funzioni; mentre allo
stesso tempo il Reichsarbeitsführer (Direttore del Servizio
del Lavoro del Reich), K.
Hierl, riceve il titolo di ministro del Reich (ministro senza
portafoglio) e viene posto sotto l'autorità diretta di A.
Hitler, non sotto il Ministero degli Interni.
Il decreto sancisce l'ascesa di H.
Himmler al potere supremo sulla politica interna e segna
la decadenza di W.
Frick. È una degradazione; W.
Frick diviene un semplice prestanome del Protettorato, dove
il potere è stato conferito a K.H.
Frank.
8 settembre, l'Italia
firma l'armistizio;
ottobre, riceve il comando del 442º Rgt granatieri in Ucraina;
dicembre-maggio 1945, promosso maggiore generale,
presta servizio come capo di S.M. della 2ª Armata, tra l'odierna
Bielorussia e la Polonia orientale;
[Nel corso della guerra ottiene anche la Croce tedesca
in oro, intermedia tra la Croce di Ferro di 1ª classe e la Croce
di cavaliere, ed altre decorazioni.]
1944
6 giugno, D-Day, inizio dell'invasione finale ad ovest;
=====================
«L'attentato deve avere
luogo, costi quel che costi. Quand'anche non dovesse riuscire, bisogna
farlo. Perché ormai il punto non è più l'oggetto
dell'attentato, ma il fatto di mostrare al mondo intero e alla storia
che il movimento di resistenza tedesca ha osato il tutto per tutto,
a rischio della vita. Tutto il resto, in fin dei conti, è assolutamente
secondario.» (Henning von Tresckow)
[Da: Volevamo uccidere Hitler, di Philipp
von Boeselager.]
===========================
20 luglio, "Operazione Valchiria":
Rastenburg, fallisce il colpo di stato tentato contro A.
Hitler;
[Il suo ruolo nel più importante tentativo di
rovesciare il nazismo è piuttosto marginale, dato che, lasciato
sul fronte russo dal feldmar.llo von Kluge
e trasferito dapprima al comando di un reggimento e poi allo S.M. di
un'armata, non ha avuto materialmente la possibilità di essere
utile. Tuttavia, durante una lunga licenza per malattia, tra l'agosto
e il settembre del 1943, egli risiedette a Berlino ed ebbe un ruolo
importante nella "riscrittura" dei piani relativi all'Operazione
Valchiria, il complotto che revisionò con l'aiuto del
col. C. von Stauffenberg.
Quando questi si è assunto personalmente l'onere materiale di
uccidere A.
Hitler, dal fronte russo egli gli ha consigliato di procedere
con il tentativo di colpo di Stato in Germania, anche nel caso in cui
l'attentato non fosse andato a buon fine. Riteneva di importanza fondamentale
che, anche agli occhi del mondo, rimanesse traccia di un tentativo forte
da parte dei tedeschi stessi di liberarsi del nazismo.]
21 luglio, dopo aver saputo del fallimento del colpo di Stato
del 20 luglio, egli si suicida con una bomba a mano alla testa (per
la precisione una granata da fucile).
[Per proteggere gli altri congiurati ha cercato di simulare
un attacco partigiano nella terra di nessuno; il piano è stato
talmente ben congegnato che inizialmente nessuno sospetta nulla, tanto
che il suo corpo viene sepolto come eroe di guerra, con tutti gli onori
militari, nella tenuta di famiglia di Wartenberg.
Quando, però, gli agenti nazisti scopriranno il suo coinvolgimento
nella congiura, il suo corpo sarà riesumato e bruciato nel forno
crematorio del campo di concentramento di Sachsenhausen.
La moglie e i figli saranno arrestati dalla Gestapo,
ma riusciranno a sopravvivere alla guerra.
La mattina del 21 luglio, il giorno del suicidio, egli era riuscito
a spedire una lettera d'addio alla moglie assieme ad un ritaglio di
giornale che riportava questa poesia: «Colui
che riesce a mantenere intatti i sogni dell'infanzia /
A conservarli dentro al suo petto nudo e indifeso, /
Colui che, incurante dell'irrisione di questo mondo, /
osa vivere come sognava da bambino, /
Fino all'ultimo giorno: questo sì che è un uomo, un uomo
vero».]
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