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Scisma
d'Occidente Papa Antipapa
avignonese Clemente VII Antipapa
avignonese Benedetto XIII Pedro
Martinez de Luna
(Illueca, Saragozza 1342 ca-Peñíscola, Castellón
de la Plana 1423) |
ANNO 1394
– Beccadelli, Antonio [il Panormita] (Palermo 1394- Napoli 1471) umanista italiano; 1419, inizia a Firenze la sua educazione letteraria che perfeziona poi a signoria di Padova alla scuola di G. Barzizza; Hermaphroditus (1425, raccolta di ottanta epigrammi latini, bruciati, per il loro contenuto osceno, sulla pubblica piazza per decreto del Concilio di Costanza del 1414) 1429, si trasferisce a Pavia, divenendo maestro di retorica in quell'università e poeta aulico di Filippo Maria Visconti; 1434, tornato a Palermo è nominato consigliere di Alfonso d'Aragona; successivamente a Napoli fonda quell'istituzione culturale che da lui prende il nome di Porticus Antoniana detta in seguito Accademia Pontaniana in onore del suo maggiore esponente G. Pontano; compie numerose missioni diplomatiche a Firenze, a Roma, a Ferrara, a Genova; con lui polemizza aspramente L. Valla che, dotato di ben più solida preparazione filologica, censura alcune sue interpretazioni dei classici; De dictis et factis regis Aragonorum (biografia di Alfonso V il Magnanimo d'Aragona) Epistole Gallicae (postume, 1474) Epistole Campanae (postume, 1474). – Henrique [il Navigatore] – duca di Viseu (Oporto 1394-Vila do Infante, Cabo de Sagres, Algarve 1460) infante di Portogallo, figlio cadetto di Giovanni I [il Grande] e di Filippa di Lancaster, ; studioso e diffusore della cultura nautica, massimo artefice della politica coloniale, amministratore dei beni dell'Ordine del Cristo; 1415, promuove e partecipa alla presa di Ceuta e viene fatto duca di Viseu; Terre scoperte o stabilmente occupate sotto il suo patrocinio: 1418, isola di Porto Santo, 1419, Madera e le Azzorre, 1433, viene doppiato capo Bojador, la magica barriera, 1434, opportunamente istruito e da lui sollecitato, solo ora Gil Eanes riesce ad aprire la via per esplorare le coste della Guinea; 1436, si raggiunge il Rio de Oro, 1441, capo Bianco, 1445, la foce del Senegal e le isole del Capo Verde; 1459, per lui il camaldolese fra Mauro compila segretamente a Venezia il famoso mappamondo, di particolare interesse proprio per le indicazioni relative all'Africa occidentale e alla cosiddetta regione etiopica; 1460, i portoghesi raggiungono l'arcipelago delle Bijagós e le isole di Capo Verde; Pedro de Cintra giunge infine fino alla Sierra Leone nel golfo di Guinea. – Giacomo I, re di Scozia (Dunfermline 1394-Perth 1437) assassinato dalla congiura di sir Robert Graham; The Kingis Quair (Il libro del re). – Pallavicino, Orlando od Orlando Pelavicino [il Magnificos] (n. 1394-Busseto 1457) condottiero e signore lombardo 1402, forte del possesso di terre e castelli sul medio corso del Po (Busseto, Polesine, Cortemaggiore) e nell'Appennino di Parma e Piacenza (Bargone, Tabiano), dopo la morte di Gian Galeazzo Visconti sa far valere con abilità e audacia la propria influenza militare e politica 1426-33, si destreggia, in un rapido gioco di alleanze e tradimenti, fra i potentati in lotta nella pianura padana: dapprima fra gli Estensi e Filippo Maria Visconti (in contrasto per il dominio su Parma e Reggio), poi fra lo stesso Filippo Maria e Venezia; in queste vicende (segnate anche da aspri scontri con le famiglie rivali dei Rossi, dei Cavalcabò, dei Lupi di Soragna) riesce a consolidare i suoi domini e a farne riconoscere (all'interno del ducato milanese in cui sono compresi) un'ampia autonomia, simile a quella di un piccolo stato: autonomia mantenuta anche negli ultimi anni di Filippo Maria (che pure favorisce contro i Pallavicino la formazione di un vasto complesso feudale nel territorio piacentino e parmense, affidato a N. Piccinino) 1450, anche con l'avvento al trono milanese di Francesco Sforza, che Orlando ha appoggiato contro Venezia, egli ottiene da questi conferma dei suoi privilegi. – Pitti, Luca (Firenze 1394-1472) mercante e uomo politico fiorentino, rappresentò il momento di maggiore potenza finanziaria della famiglia (è degli anni 1440 e seguenti la costruzione dell'omonimo palazzo) 1458, sostenitore fra i maggiori di Cosimo de' Medici è gonfaloniere e, d'accordo con questi, prepara una sorta di colpo di stato mirante a rafforzare l'influenza medicea; in seguito alla notizia, da lui diffusa, che si sta preparando una congiura, viene istituito il Consiglio dei cento (più facilmente controllabile e di autorità superiore a quella delle magistrature ordinarie) ed al gonfaloniere stesso viene attribuito un potere che gli assicura la preminenza sul podestà e sul capitano del popolo; 1464, dopo la morte di Cosimo, con l'avvento del suo successore Piero il Gottoso egli viene indotto a partecipare ad una congiura antimedicea organizzata da Diotisalvi Neroni e Agnolo Acciaiuoli, ma all'ultimo momento defeziona; 1466, sventata la congiura, i suoi partecipanti vengono esiliati; egli evita l'esilio ma il tradimento gli procura il disprezzo sia dei partigiani dei Medici sia dei loro oppositori. |
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