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Papa cardinali: Alberto Teodorico XII
secolo: santa Ildegunda, con il nome di Giuseppe,
diventa confratello dell'abbazia di Schönau dove vive incognita fino
al momento della sua morte, molti anni più tardi… Ludus de Antichristo
detto pure Anticristo di Tegernsee dal convento in cui fu trovato
il manoscritto nel sec. XII. «segue da
1049» Camaldolesi «segue da 1086» |
ANNO 1100
– Anonimo Roman de Renart (raccolta di 26 poemetti). – Anonimo Mío Cid (1140, pervenutoci in una copia del 1307 di Per Abat che ne viene poi considerato l'autore e quindi viene datata 1207). – Adamo di San Vittore († 1177 o 1192) musico e poeta francese in lingua latina; di origine bretone, fu canonico presso l'abbazia parigina di San Vittore; portò la sequenza al più alto grado di perfezione; Mundi renovatio (In resurrectione Domini, sequenza) De Maria Virgine (sequenza). – Aimeric de Péguilhan o Amerigo di Pegugliano (Tolosa prima del 1175-? dopo il 1225) trovatore provenzale, citato da Dante fra i "dictatores illustres"; nato da famiglia borghese originaria di Peguilhan nell'Alta Garonna, dopo vita errabonda fu introdotto alla corte di Alfonso VIII di Castiglia dove ebbe la protezione di Pietro II d'Aragona; in Italia trovò ospitalità presso Guglielmo IV di Monferrato, Azzo VI d'Este e Guglielmo Malaspina; secondo la tradizione sarebbe morto eretico in Lombardia; rivolse il suo canto anche a Federico II di Sicilia e scambiò versi con Sordello. – Alberico da Montecassino [junior] (XII/1) monaco cassinese nato nel castello di Settefonti in val di Comino, Fossombrone; riscrisse il racconto di una sua visione da fanciullo, già redatto dal suo maestro Guido, e conservata nel Codice Cassinese 257. – Alberico di Pisançon o Alberico di Besançon o di Briançon (XII/1) poeta francese, compose un romanzo su Alessandro che rielabora una traduzione latina del romanzo dello Pseudo-Callistene (300 d.C.); ne rimangono solo 105 versi, ispirati, al tempo stesso, a una visione feudale del mondo e al tema biblico della "vanità delle vanità". – Albrecht von Johannsdorf (attivo tra il 1185 e il 1209) poeta tedesco, rappresentante del Minnesang "classico" in Baviera; 1197, con ogni probabilità si unisce ad Hartmann von Aue nella crociata; Liriche d'amore e canti di crociata. – Amalrico di Bène (Bène, presso Chartes-Parigi 1207 ca) filosofo e teologo francese seguace di Scoto Eurigena. – Anwari (Abiward, Khurasan ?-1190 ca) poeta persiano, uno dei maggiori poeti persiani assieme a Firdusi e Sa'di; dotto anche in astronomia, geometria e logica, fu il panegirista preferito del principe selgiuchide Sangiar; Lacrime del Khurasan (una delle sue più note qaside). – Andrea di Luyères o Andrea Cappellano (XII/2) letterato francese, cappellano della contessa Marie de Champagne; De amore o De arte honeste amandi (1185 ca, in tre libri: i primi due insegnano le regole del comportamento amoroso e il terzo inaspettatamente ritratta le tesi appena esposte; si richiama all'Ars amatoria di Ovidio; 1277, è oggetto di una severa condanna dal parte del vescovo di Parigi, Stefano Tempier; sarà tradotto in franco-italiano da Enancher, in francese da Drouart de la Vache, in catalano, in italiano e in tedesco). – Archipoeta (metà sec. XII) uno dei maggiori rappresentanti della poesia goliardica mediolatina; probabilmente renano, fu in relazione con la corte imperiale, al servizio forse di Reginaldo di Dassel; un'ardita ipotesi vorrebbe identificarlo con Ugo Primate d'Orléans; Confessio Goliae ( in cui è efficacemente rappresentata la figura tipica del goliardo). – Aristippo, Enrico (XII) uomo politico e letterato italiano, forse di origine calabrese, arcidiacono della cattedrale di Catania; 1160, dopo la nomina a nunzio regio, diviene grande ammiraglio di Guglielmo I del quale è influente consigliere; 1162, implicato in una congiura di nobili, viene incarcerato e poco dopo muore. Tradusse dal greco il Menone e il Fedone di Platone e il quarto libro della Meteorologia. – Arnaut de Mareuil o Arnaldo di Mareuil (Mareuil-sur-Belle, Dordogna, attivo verso la fine del XII) trovatore provenzale, cliente delle corti d'Aragona e di Montpellier; 26 canzoni cortesi Ensenhamen (poemetto didattico) Saluz d'amor (5 epistole d'amore). – Arrigo da Settimello (Settimello, Prato, fine XII ca) poeta fiorentino, studiò a Bologna e fu pievano di Calenzano e forse cancelliere del vescovo di Firenze; caduto poi in disgrazia di quest'ultimo, venne messo in carcere; Elegia, sive de miseria (1193, poemetto in distici elegiaci, ispirato al De consolatione philosophiae di Boezio, alle opere ovidiane dell'esilio e a Virgilio; noto anche come De diversitate fortunae et philosophiae consolatione, subirà vari volgarizzamenti nel Trecento dove, col titolo L'Arrighetto, sarà usato nelle scuole per l'insegnamento della retorica). – Ava o Frau Ava († 1127) la prima poetessa tedesca di cui sia noto il nome; madre di due figli, fu poi reclusa in un monastero della Bassa Austria, forse a Melk; sotto il suo nome è giunta una rielaborazione di argomenti biblici ed evangelici. – Beniamino da Tudela (Tudela, Navarra Spagnola-† 1173 ca) viaggiatore ebreo spagnolo; 1165 ca, lascia la sua città e in otto anni visita centinaia di comunità ebraiche dei paesi mediterranei e del Vicino Oriente, dalla Provenza, attraverso Italia e Grecia, fino alla Persia; Viaggi di Beniamino da Tudela (1543, resoconto dei suoi viaggi pubblicato in ebraico e ristampato poi in varie lingue; la prima in latino fu fatta da Arias Montano (Amberes 1575) ). – Benoît de Sainte-Maure o Benedetto di Sainte-Maure (XII) poeta francese, originario della regione di Tours; Roman de Troie (1160-70, Romanzo di Troia, 30.000 ottosillabi, che volgarizza le narrazioni latini dello Pseudo-Ditti e dello Pseudo-Darete) 1170-74, viene incaricato da Enrico II di continuare la gesta normanna cominciata da Wace: Chronique de Normandie (Cronaca di Normandia, incompiuta). – Bernardo di Tours o Bernardo Silvestre (XII) letterato e filosofo francese, legato alla scuola di Chartres; Commento al VI Libro dell'Eneide di Virgilio Art dictaminis (fonte di Matteo di Vendôme) De mundi universitate sive Megacosmus et Microcosmus (1550, in prosa e in versi, dedicato a Teodorico di Chartres). – Bernart de Ventadorn (Castello di Ventadour, Corrèze ?-Dalon, Dordogne 1210 ca) trovatore provenzale, uno degli esponenti dell'autentica poesia medievale, frequentò la corte dei visconti di Ventadour (o Ventadorn), poi quella di Eleonora di Aquitania; dedicò canti a Ermengarda di Narbona e a Raimondo V di Tolosa, fu in rapporto con alcuni dei maggiori poeti del tempo, sia provenzali come Rambaldo d'Orange, sia francesi come Chrétien de Troyes; 1194, preso l'abito, si ritira nell'abbazia cisterciense di Dalon. Canzoni d'amore (una quarantina, tra cui Quando vedo l'allodola… - Can vei la lauzeta… ). – Béroul (fine XII) troviero normanno; presunto autore dei circa 4500 versi di cui si compone un manoscritto frammentario del Roman de Tristan (Romanzo di Tristano). – Bertran de Bar-sur-Aube (fine sec. XII) poeta francese; Girart de Vienne Aimert de Narbonne. – Bertran de Born (Salagnac, Périgord 1140 ca -Dalon, Dordogne 1215 ca) trovatore provenzale; signore di castelli ai confini tra Limosino e Perigordino, fu implicato in contese feudali e guerreggiò contro Enrico II Plantageneto; finì la vita monaco nell'abbazia cisterciense di Dalon; ci restano di lui una quarantina di componimenti, scaglionati nel quindicennio 1181-96; Dante lo elogia nel Convivio per la sua liberalità, lo ricorda nel De vulgari eloquentia fra i trovatori più illustri come "cantore delle armi", lo condanna nel XXVIII canto dell'Inferno come fomentatore di discordie; Petrarca imita una sua canzone di discolpa amorosa. – Bodel, Jean (Arras, seconda metà XII-† 1210) troviero francese, autore di numerosi fabliaux; Chanson des Saisnes (I Sassoni) Jeu de saint Nicolas (1200, Rappresentazione di san Nicola) Congé (Congedo, in cui il poeta, colpito dalla lebbra (1202) dice il suo dolore nel separarsi dagli amici e dalla vita). – Clarembaldo d'Arras(XII) filosofo francese Tractatulus super librum Genesis Commento ai De Trinitate e De Hebdomadibus di Boezio. – Davide di Dinant (XII) filosofo medievale, bretone o fiammingo; De tomis id est de divisionibus (forse identica ai Quaternuli condannata nel 1210 a Parigi da Pietro di Corbeil). – Ebolo di Ventadorn o Ebolus cantator (XII/1) trovatore provenzale Nulla ci è rimasto ma altri ci confermano l'importanza della sua attività (Marcabruno, Bernardo di Ventadorn). – Eilhart von Oberg (metà XII) poeta tedesco Tristrant und Isalde (1180 ca, Tristano e Isotta, prima stesura tedesca da esempi francesi). – Elinando di Froidmont (XII/2) scrittore medievale Les vers de la mort (1194-97, in francese) Compose in latino sermoni, epistole e una monumentale cronaca. – Eustazio di Tessalonica († 1194 ca) ecclesiastico e filologo bizantino; Espugnazione di Tessalonica Commento a Pindaro Commento alla Descrizione della terra di Dionigi il Periegeta Commento all'Iliade e all'Odissea di Omero. – Falcando, Ugo (XII) cronista italiano Historia o Liber de regno Siciliae (1154-69) Epistula ad Petrum panormitane ecclesie thesaurarium (1189). – Fibonacci, Leonardo o Leonardo Pisano (XII/XIII) matematico italiano, sostenitore della numerazione indo-arabica che apprese dapprima a Bugia (presso Algeri) dove il padre era doganiere, poi in numerosi viaggi di commercio in oriente e nell'Africa settentrionale; Liber abbaci (1202, sorta di enciclopedia di algebra, dove sono introdotti i numeri arabi, le varie operazioni fra numeri interi e frazionari, le progressioni aritmetiche e geometriche, alcune successioni, la risoluzione (con metodi geometrici) di alcune equazioni di primo e secondo grado, il calcolo dei radicali, le regole del tre, problemi di computisteria relativi alla compravendita di beni, a regole di società e a cambi di monete; Pratica geometriae (1220, dove sono sviluppate varie questioni di geometria euclidea) [Serie di Fibonacci: i numeri di Fibonacci [1, 1, 2, 3, 5, 8, 13, 21, 34, 55, …] sono da sempre circondati da un'aura di mistero perché si riscontrano molto spesso nei fenomeni naturali e perché il rapporto tra due numeri di Fibonacci successivi tende al famoso rapporto aureo (o sezione aurea) assunto come canone di perfezione nell'arte classica.] – Gautier d'Arras(XII/2) romanziere francese Eracle (1160-70) Ille et Galleran (1170-84). – Geoffrey of Monmouth o Goffredo di Monmouth (Monmouth, Galles 1100 ca-Llandaff 1155 ca) scrittore medio-latino di origine gallese; Prophetiae Merlini Historia regum Britanniae (1136) Vita Merlini. – Gerardo di York († Southwell 1108) arcivescovo di York Nella lotta per le investiture prese posizione a favore del re d'Inghilterra, contro la Santa Sede Tractatus Eboracenses tra cui: Apologia archiepiscopi rotomagensis) De consecratione pontificum et regum. – Giovanni d'Altaselva (Haute-Seille in Lorena XII/XIII) scrittore latino medievale, monaco cisterciense; De rege et septem sapientibus Architrenius. – Graziano (XII) canonista e teologo italiano, camaldolese; Concordantia discordantium canonum o Decretum Gratiani (1140 ca, vasta, compilazione di diritto canonico in tre parti: 101 Distinzioni, 36 Cause, 5 Distinzioni; sue fonti sono la Scrittura, collezioni di canoni e decreti conciliari dal sec. IV al XII, le decretali dei papi, scritti dei padri della chiesa, alcuni passi di leggi romane e qualche capitolare franco; è in pratica una grande summa nel campo della legislazione ecclesiastica; già verso la fine del secolo XII è considerato un corpus del diritto canonico vigente) Diversi sono i Commenti scritti da studiosi del Decretum ("decretisti"): Paucapalea o Pocapaglia, Rolando Bandinelli (papa Alessandro III), Stefano di Tournai, Uguccione da Pisa e Giovanni Teutonico. – Guglielmo di Malmesbury († 1142) scrittore latino medievale; Gesta regum Anglorum (1125 ca e 1135 ca) Historia novella Gesta pontificum anglorum De antiquitate Glastoniensis ecclesiae Miracoli della Vergine e di Sant'Andrea; Vite di San Dunstano e di San Wulfstano, ecc. – Ibn Tufayl, Abu Bakr Muhammad ibn 'Abd al-Malik (Guadix, presso Granada inizio sec XII-Marrakech 1185) filosofo e medico arabo-spagnolo; medico e consigliere del sovrano almohade Abu Ya'qub Yusuf, amico di Averroè Hayy ibn Yaqzan (noto in occidente in età rinascimentale attraverso versioni ebraiche e latine, e soprattutto in età illuministica, dopo la traduzione latina di E. Pocock (Philosophus autodidactus, 1671). – Konrad von Regensburg detto Pfaffe Konrad (XII) ecclesiastico tedesco cui viene attribuita la paternità (contestata) dei due testi medio-altotedeschi: Rolandslied Cronaca degli imperatori. – Kürenberg, sire di (XII) poeta in lingua medio altotedesca, uno dei primi rappresentanti del Minnesang Falkenlied (La canzone del Falco). – Lamprecht o Pfaffe Lamprecht o prete Lamprecht (XII) poeta mediotedesco; Alexander (poema epico sulle imprese di Alessandro Magno) Primo documento di una poesia epica non religiosa, di cui restano solo frammenti: manoscritto di Vorau, manoscritto di Basilea (adattamento), manoscritto di Strasburgo (160 ca). – Maione di Bari († Palermo 1160) ministro del regno normanno di Sicilia, figlio di un protogiudice di Bari, intraprese la carriera politica durante il regno di Ruggero II che lo fa grancancelliere; 1154, morto Ruggero, Guglielmo I il Malo (1154-66) suo figlio e successore nomina Maione grande ammiraglio degli ammiragli (cioè capo effettivo del governo), carica che egli esercita con fermezza ed energia soprattutto nei confronti della grande feudalità guidata dal cugino del re, Roberto di Basseville conte di Loritello; 1155, una spedizione dell'imperatore bizantino Manuele I Comneno sbarca ad Ancona e da qui, grazie all'appoggio dei feudatari ribelli, si impadronisce rapidamente della costa pugliese fino a Taranto; Maione riesce con un'abile mossa diplomatica ad isolare Manuele dai sui alleati (Federico I Barbarossa, Venezia e Genova) e riesce ad instaurare buone relazioni con il papa Adriano IV; 1156, i bizantini sono sconfitti duramente a Brindisi; 1158, e così costretti con la mediazione del papa, a concludere un trattato di pace con il re normanno; l'accresciuta potenza di Maione e la sua politica accentratrice e antifeudale gli attirano però l'odio dei baroni che congiurano contro di lui; 1160, viene ucciso dal nobile Matteo Bonello. – Marcabruno (attivo tra il 1130 e il 1150) trovatore provenzale; ca 40 componimenti contro il libertinaggio cortese. – Marcovaldo di Anweller o Marquardo di Anweiler († Patti, Messina 1202) uomo politico tedesco, già funzionario di corte sotto Federico I Barbarossa divenne uno dei principali collaboratori dell'imperatore Enrico VI in Italia 1195, quando Enrico prende definitivo possesso del Regno di Sicilia, egli è nominato marchese di Ancona, duca di Ravenna e conte di Romagna; 1197, dopo la morte di Corrado di Lützelhard ha anche la contea del Molise; morto Enrico, deve affrontare l'ostilità del papato deciso a recuperare i beni della chiesa che l'imperatore gli ha dato in feudo; 1198, il conflitto si aggrava quando Costanza d'Hauteville, vedova di Enrico, muore lasciando a papa Innocenzo III la tutela del figlioletto Federico (re di Sicilia e futuro imperatore Federico II); schieratosi con il partito filoimperiale che avversa la decisione di Costanza, egli discende in Sicilia; 1200, viene sconfitto da Gualtieri di Brienne (sostenitore del papa); 1201, riesce ciò nonostante a impadronirsi di Palermo; 1202, muore. – Maria di Francia (XII/2) scrittrice francese, nata in Normandia e vissuta in Inghilterra; Ysoper (raccolta di favole, rielaborazione di un testo inglese, derivato a sua volta da Fedro) 12 lais (brevi racconti in versi a rima baciata che prendono lo spunto da composizioni musicali molto diffuse all'epoca. – Onorio di Autun o Onorio Augustodunense (XII) poligrafo medievale, originario di Canterbury si stabilì nella regione di Ratisbona per condurre vita monastica e applicarsi allo studio; Scala caeli (temi gnoseologici) Calvis physicae (volgarizzamento dell'opera di Scoto Eriugena sulla natura) Elucidarium sive dialogus de summa totius christianae theologiae (raccolta di sententiae su argomenti teologici) De imagine mundi (sua visione dell'universo) De luminaribus ecclesiae Summa totius seu de omnimoda historia. – Peire d'Alvernha o Pietro d'Alvernia (XII) trovatore provenzale; Componimenti vari. – Pietro da Eboli († 1220 ca) poeta italiano; De rebus Siculis carmen (1195 ca) Gesta Federici (non pervenuto) De balneis Puteolanis. – Pietro Mangiadore o Pietro Comestore (Troyes, XII/1-Parigi 1179 ca) teologo francese (così chiamato dall'ardore con cui leggeva i libri) Historia scholastica biblica Sententiae de Sacramentis Allegoriae in vetus et novum Testamentum Commenti ai quattro Vangeli. – Raimbaud d'Aurenga o Rambaldo d'Orange († castello di Courthézon 1173) trovatore provenzale; Componimenti vari. – Rainolfo d'Alife († Troia 1139) nobile normanno, conte di Alife, sebbene legato da vincoli di parentela a Ruggero II d'Hauteville, ne fu tradizionale avversario; 1127, si allea con papa Onorio II nel tentativo di contrastare la successione di Ruggero nel ducato di Puglia; questi riesce ad imporsi, ma deve concedere a Rainolfo, per tacitarlo, la contea di Ariano; 1129, forse in virtù di tale concessione egli combatte al fianco di Ruggero nella spedizione da questi condotta in Puglia; ma ben presto torna ad opporglisi: morto Onorio II, Rainolfo si schiera infatti con Innocenzo II contro l'antipapa Anacleto II (che, appoggiato da Ruggero, lo ha incoronato re di Sicilia nel 1130); 1132, luglio, con la battaglia campale sul fiume Sangro infligge alle forze di Ruggero una dura sconfitta; nella seguente spedizione organizzata nel continente dal re allo scopo di stroncare le mire indipendentistiche dei baroni, egli cerca invano la battaglia, giungendo poi a una pacificazione col sovrano, anche se effimera; 1135, il cancelliere regio Ruggero Guarino, cogliendolo di sorpresa, riesce ad impadronirsi di Alife e di altre sue terre; 1137, il papa e l'imperatore Lotario II creano Rainolfo duca di di Puglia; la reazione di Ruggero porta, nonostante un tentativo di mediazione condotto da san Bernardo, a un nuovo scontro in campo aperto, e l'esito è ancora un successo di Rainolfo (Rignano, ottobre 1137); la controffensibva regia causa il saccheggio di Alife, ma le principali città in mano al duca (Troia, Melfi e Bari) non subiscono alcun danno; 1139, aprile, solo con la morte di Rainolfo, Ruggero può riconquistare l'intera Italia meridionale. – Rigaut de Berbezill o Rigaldo di Barbezieux (XII) trovatore occitanico originario della Charente; Canzoni d'amore. – Roger of Salisbury o Ruggero di Salisbury († 1139), ecclesiastico e uomo politico inglese, di origine normanna, fu accolto alla corte di Enrico I d'Inghilterra; 1101, diventa cancelliere; 1102, vescovo di Salisbury; si mantiene neutrale nella lotta per le investiture tra Enrico e il primate inglese Anselmo d'Aosta, dedicandosi completamente ai problemi finanziari dello stato, istituendo un'amministrazione centrale del tesoro (scacchiere) alla quale due volte all'anno gli sceriffi delle contee devono presentare il rendiconto delle entrate; 1120, durante la permanenza del re in Norvegia è reggente; ostile alle nozze di Matilde, figlia di Enrico, con Goffredo d'Angiò, che Enrico vuole come successore, dà il suo appoggio al nipote di questi, Stefano di Blois; 1135, assicura a quest'ultimo la successione al trono; 1139, posto sotto accusa durante un concilio dallo stesso Stefano di Blois - istigato dai baroni preoccupati per la sua crescente potenza - viene arrestato e privato di tutti i suoi poteri oltre che dei suoi beni. – Savasorda, Avraham bar Hijjah ha-Nasî (?-1136 ca) matematico, astronomo e filosofo ebreo spagnolo; Trattato sulla misurazione e il calcolo (tradotto dall'ebraico in latino da Platone di Tivoli o Tiburtino nel 1145, col titolo Liber embadorum). – sire di Kürenberg (XII/2) poeta in lingua medio altotedesca, uno dei più antichi rappresentanti del Minnesang; Falkenlied o Canzone del falco. – Teodorico di Chartres (XII) filosofo e teologo francese; Commento agli Opuscula sacra di Boezio Eptateuchon (manuale sulle sette arti liberali) Tractatus de sex dierum operibus. – Thomas d'Angleterre (XII) poeta francese, versificò la "versione cortese" del Roman de Tristan. – Ugo di Fleury o Ugo di Sainte-Marie († dopo il 1118) storico e scrittore politico francese; Tractatus de regia potestate et sacerdotali dignitate (dedicato ad Enrico I d'Inghilterra) Historia ecclesiastica (due redazioni: 1109 e 1110; compendio dai tempi di Abramo sino alla metà del sec. IX) Liber qui modernorum francorum regum continet actus Historia francorum brevis (già attribuita a Ivo di Chartres). – Ugo di Saint-Circ (XII-XIII) trovatore provenzale; Liber Alberici (silloge della tradizione trovatoresca, andata perduta) Componimenti vari Uc Faidit, autore del Donato provenzale, potrebbe essere lui. – Wace, Robert (isola di Jersey XII/1-dopo 1174) scrittore normanno; Vie de sainte Marguerite Conception Notre Dame Vie de saint Nicolas Roman de Brut o Geste des Bretuns (1155, traduzione e arricchimento della Historia regum Britanniae di G. di Monmouth; dedicato alla regina Eleonora) Roman de Rou o Geste des Normanz (iniziato nel 1160, dedicato a Enrico II; nel 1174 questi passò l'incarico Benedetto di Sainte-Maure). – Zonara, Giovanni († Monte Athos 1130 ca) storico e scrittore ecclesiastico bizantino; Commentari di diritto canonico Inno alla Vergine Epitome storica (1118, dalle origini del mondo sino alla morte di Alessio). – Alfonso Giordano di Tolosa – Ugo Bruno VII di Lusignano – Riccardo di Devizes Chronicon de Rebus Gestis Ricardi primi – Orm, monaco agostiniano – Layamon Roman de Brut di Robert Wace (traduzione in medio inglese). |
Monete «segue da
190 d.C.» Banco di San Giorgio inizi XII sec., si forma a Genova una società di cittadini finanziatori
del comune, contro la garanzia di dazi e gabelle; |
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