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Papa
Eugenio IV

(1431-47)

1439, il concilio viene trasferito a Firenze; viene promulgato il decreto di riunificazione delle chiese orientali, ben presto reso inefficace.

Concilio Ecumenico
di Basilea-Ferrara-Firenze-Roma
1431-45

1439, Firenze:
- 6 luglio, con il decreto Laetentur, letto nelle due redazioni greca e latina,  viene solennemente proclamata come legittima l'espressione "Filioque" e riconosciuto il papa come vicario di Cristo con potestà di governare l'intera chiesa, secondo gli atti dei concili ecumenici e i sacri canoni;
in realtà l'unione è solo nominale, troppo determinata dalle pressioni politiche dell'imperatore, cosicché sarà ignorata e osteggiata dalla maggioranza della chiesa greca;
neppure i decreti di unione con gli armeni e i copti, pure sottoscritti,  avranno miglior esito.
«segue»

ANNO 1439





1439
REGNO d'UNGHERIA e REGNO di BOEMIA
Alberto V d'Asburgo [l'Illustre]
Albero genealogico
(Vienna 1397 - Neszmély, Ungheria 1439)
figlio di Alberto IV [il Paziente] e di Johanna di Baviera;
1404-39, duca d'Austria;
-1423, sposa Elisabeth di Boemia, erede di Boemia e d’Ungheria, figlia dell’imperatore Sigismondo;
1423-39, margravio di Moravia;
1437-39, re di Boemia (Albrecht);
1437-39, re d'Ungheria (Albert);
[incoronato 1.1.1438]
in Boemia incontra l'aspra opposizione dei cechi;
in Ungheria combatte con scarso successo contro i turchi che hanno invaso la Transilvania;
1438 19 mar - 27 ott 1439, re di Germania (Albrecht II);
[incoronato a Praga 29.7.1438]
1439
Ottobre
27
, muore prima di essere incoronato imperatore e gli succede il figlio Ladislao [Postumo].


Ladislaus [il Postumo]
Albero genealogico
(Komarom, Hungary 1440 - Praga 1457)
figlio di Alberto V d'Asburgo [l'Illustre] e di Elisabeth di Boemia;
1440-57, duca d’Austria;
[incoronato IV.1440]




1453-57, re d’Ungheria (László V);
1453-57, re di Boemia;



1439
-

1439
ducato d'Austria
Friedrich III
Albero genealogico
(Innsbruck 1415 - Linz 1493)
figlio di Ernst I [il Ferreo], duca di Stiria, e di Zimburga di Masovia [Piasti];
[appartiene al ramo leopoldino degli Asburgo.]
1424-93, duca di Stiria, Carinzia, Carniola e Tirolo (Federico V);
[succeduto al padre]



1440-93, re di Germania e dei romani (Federico IV);
1452-93, imperatore del Sacro Romano Impero (Federico III);


1439
-



1439
REGNO di POLONIA
Ladislao III Jagellone II
Albero genealogico

(Cracovia 1424 - Varna 1444)
figlio di Ladislao II Jagellone;
1434-44, re di Polonia;
ancora sotto il tutore Z. Olesnicki, vescovo della capitale di Cracovia, duca di Siewierz e capo della nobiltà cattolica;



1440-44, re d'Ungheria (Ladislao V)


1439
-


1439
Albero genealogico

(Norimberga 1372 - Kadolzburg, Franconia 1440)
figlio di Friedrich V, burgravio di Norimberga e principe dell'impero, e di Elizabeth von Meissen;
[ha notevoli domini personali ereditati sia dal padre sia dal fratello Giovanni.]
1398-1427, burgravio di Norimberga; (Friedrich VI)
1415-40, elettore di Brandeburgo []; (Friedrich I)
nel 1431 comanda le truppe imperiali nella seconda guerra contro gli hussiti;
nel 1437, alla morte di Sigismondo, è senza fortuna candidato all'impero;

1439
Federico II [il Pacifico o il Placido o il Mansueto]
Albero genealogico

(† 1464)
figlio di Federico I e di Caterina di Brunswick-Wolfenbüttel;
1428-64, duca elettore di Sassonia;




1439
ducato di Baviera
Ludwig VII di Wittelsbach [il Barbuto]
Albero genealogico

(1365/1368-69 - Burghausen 1.5.1447)
figlio di Stefan III e di Taddea Visconti;
1413-43, duca di Baviera-Ingolstadt;
1416, conte di Mortain;


Heinrich XVI di Wittelsbach [il Ricco]
Albero genealogico

(1386 - Landshut 1450)
figlio di Friedrich II, duca di Baviera-Landshut, e di Maddalena Visconti;
1393-1450, duca di Baviera-Landshut;



Albrecht III di Wittelsbach [il Pio]
Albero genealogico

(Munich 1401 - Munich 1460)
figlio di Ernst I di Wittelsbach e di Elisabetta Visconti († 1432):
1438-60, duca di Baviera-Monaco;









1439
IMPERO BIZANTINO
Giovanni VIII Paleologo
Albero genealogico

(n. 1390 - m. 1448)
figlio di Manuele II;
1421-24, coimperatore;
1425-48, imperatore.


1439
Costantinopoli è assediata dai turchi.
Luglio
a Firenze viene proclamata l'unità tra greci e latini;

Firenze istituisce a Costantinopoli un consolato, avendo ereditato il posto di Pisa.


1439
IMPERO di TREBISONDA
[impero trapesuntino]
Giovanni IV

(? - ?)
figlio di Alessio IV;
1429 (26 apr)- 1458, imperatore di Trebisonda - autokrátor dei romani;


Bailo veneziano
Andrea Soriano
(1438 22 ott -1440)
1439
-


1439
IMPERO OTTOMANO
 

(1404 - 1451)
figlio di Mehmet I;
1421-44/1456-51, sultano;
1423-27, sottomissione dell'Anatolia;



1439
assedio di Costantinopoli;
annette la Serbia all'impero, inaugurando una nuova fase della politica ottomana, consistente nella trasformazione degli stati vassalli in province di un impero assoluto; il suo programma viene però ostacolato dagli ungheresi;




1439
RUSSIA
Basilio II [il Cieco ]
Albero genealogico
(n. 1415 - m. 1462)
figlio di Basilio I;
1425-62, gran principe di Mosca;
1439
rifiuta di sottoscrivere la riunione della chiesa ortodossa a quella romana approvata dal concilio di Firenze;

 
-
1439
-




1439
REGNO di FRANCIA
Carlo VII [il Vittorioso]
Albero genealogico
(Parigi 1403 - Mehun-sur-Yèvre 1462)
figlio di Carlo VI e di Elisabeth di Baviera-Ingolstadt;
1422-61, re di Francia;
[fino alle vittorie di Giovanna d'Arco il titolo non ha avuto per lui alcun significato]
nel 1429 viene incoronato a Reims;
nel 1435 si arriva alla riconciliazione con il duca di Borgogna Filippo III [il Buono];




Primo ministro
[Sovrintendente delle Finanze]
-
Cancelliere-Guardasigilli
-
Segretario di stato agli Affari Esteri
-
 
1439
-




1439
ducato d’Angiò
Renato I [il Buono]
Albero genealogico

(Angers 1409 - Aix-en-Provence 1480)
secondogenito di Luigi II duca d'Angiò e di Iolanda figlia del re di Aragona;
1417, succeduto al padre, viene affidato allo zio materno Luigi, cardinale e duca di Bar; sposa in seguito Isabella figlia di Carlo II di Lorena;
1430-80, duca di Bar;
1430, eredita il ducato dallo zio cardinale Luigi;
1431-53, duca di Lorena;
1431, muore il suocero; pur dovendo diventare signore della regione, deve affrontare l'opposizione di Antonio di Vaudémont (appoggiato dal duca di Borgogna) che lo sconfigge e lo prende prigioniero a Bugnéville dove rimane in queste condizioni fino al 1432;
1434, l'imperatore Sigismondo suggella il suo diritto sulla Lorena;
1434-80, duca d'Angiò e conte di Provenza;
eredita l'Angiò dal fratello Luigi III;
1434-80, re di Sicilia (titolare);
nel 1437, dopo essere stato prigioniero dal 1435 (già una prima volta nel 1431-32) del duca di Borgogna, ottiene la libertà (e il possesso della Lorena) solo grazie ad un enorme riscatto in danaro e in città;
1439
sbarcato nel 1438 nell'Italia meridionale vi si trattiene cercando di aver ragione di Alfonso V d'Aragona;




1439
-

a

1439
ducato di Borgogna
Filippo III [il Buono]
Albero genealogico
(Digione 1396 - Bruges 1467)
figlio di Giovanni [Senza paura] e di Margherita di Baviera;
1419-67, duca di Borgogna e conte di Fiandra;
succeduto al padre, assassinato dagli armagnacchi;
nel 1428 acquista la contea di Namur;
nel 1430 eredita dal cugino Filippo di Saint-Pol il Brabante e il Limburgo;
nel 1433 ottiene definitivamente il possesso di Olanda, Zelanda, Hainaut;
1437-38, ribellione di Bruges;




 
-
1439
-





1439
ducato di Savoia
Amedeo VIII [il Pacifico]
Albero genealogico
(Chambéry 1383 - Ginevra 1451)
figlio di Amedeo VII e di Bona di Berry;
1391-1416, conte di Savoia;
si deve a lui la pace di Bicêtre;
nel 1410 Margherita di Joinville gli cede le ragioni che le competono in quanto vedova del conte di Ginevra Oddo di Thoire e di Villars;
nel 1411 viene investito dall'imperatore Sigismondo dei suoi stati, è nominato anche vicario imperiale per la Lombardia e conte palatino;
si deve a lui il trattato di Bruges;
1416-1434, duca di Savoia;
fonda San Domenico in Bourg e un castello in Torino;
nel 1418, alla morte di Lodovico di Savoia-Acaia, acquisisce i domini del Piemonte accresciuti di Fossano, Savigliano, Chieri, Mondovì e tanti altri luoghi;
nel 1419, con il trattato di Chambéry, acquista definitivamente Nizza;
nel 1422, alla morte di Lodovico di Poitiers, eredita il contado di Valenza e di Die; s'impossessa della contea del Valentinois; per quanto riguarda Ginevra, dove anche la Camera imperiale avrebbe delle pretese, finalmente egli riceve da Sigismondo l'investitura; spedisce soccorsi all'imperatore Sigismondo in guerra contro gli hussiti;
nel 1424 assegna al primogenito Ludovico il titolo di principe di Piemonte, già portato dall'estinta linea dei Savoia-Acaia;
nel 1425 entra nella lega di Venezia e Firenze contro i Visconti; spedisce soccorsi al re di Cipro contro i maomettani; fonda Santa Chiara in Vaud;
nel 1427 compra Vercelli dal duca di Milano a patto di lasciare la lega di Venezia e Firenze;
il 2 dicembre 1427, con un trattato vengono stabilite le nozze tra Maria sua figlia e Filippo Maria Visconti;
nel 1432 Villars viene fatto contado;
1439
Settembre
17
, viene eletto papa col nome di Felice V;


Ludovico
Albero genealogico
(Ginevra 1413 - Lione 1465)
figlio di Amedeo VIII [il Pacifico] e di Marie di Borgogna-Valois;
1431, alla morte del fratello maggiore Amedeo eredita il titolo di principe di Piemonte;
1434-65, conte di Aosta, Maurienne e Nizza;
1434-65, duca di Savoia;
dopo l'abdicazione del padre;


 
-
1439
Giugno
25
, i padri del concilio di Basilea depongono papa Eugenio IV;

 



1439
REGNO d'INGHILTERRA
Enrico VI
Albero genealogico

(Windsor 1421 - Londra 1471)
figlio unico di Enrico V e di Caterina di Valois;
1422-61, 1470-71, re d'Inghilterra;
ancora in fasce, poco dopo, alla morte del nonno Carlo VI, viene proclamato anche re di Francia;
sotto la reggenza degli zii Giovanni di Bedford (reggente in Francia) e Humphrey di Gloucester assiste impotente ai disastrosi risultati dell'ultima fase della guerra dei cent'anni;





1439
-


a

1439
REGNO di SCOZIA
Giacomo II
Albero genealogico

(Holyrood 1430 - Roxburgh 1460)
figlio di Giacomo I Stuart e di Joan Beaufort;
1437-60, re di Scozia;
divenuto re a soli 7 anni dopo l'assassinio del padre, si trova in mezzo alle lotte fra fazioni nobiliari dei Douglas-Livingstone e dei Crichton;




1439
-


a

1439
REGNI di DANIMARCA, di NORVEGIA
e di SVEZIA
Erik III
(n. 1382 - Rügenwalde 1459)
(Erik) figlio di Vratislav VII duca di Pomerania e di Ingeborge discendente dai re danesi;
1389-1439, re di Norvegia;
1396-1439, re di Danimarca (Erik VIII);
1396-1439, re di Svezia (Erik XIII);
[sovrano effettivo solo dal 1412, dopo la morte della zia Margherita.]
dal 1436, deposto simultaneamente dai tre regni, si è ritirato nel ducato natale.




1439
-
NORVEGIA
1439
-
ISLANDA
1439
-
SVEZIA
1439
-



1439
REGNO di PORTOGALLO
Alfonso V [l'Africano]
Albero genealogico
(Sintra, Lisbona 1432 - 1481)
figlio di Edoardo I e di Eleonora di Aragona;
1438-81, re di Portogallo;
sotto la reggenza della madre;



1439
-

1439
REGNO di ARAGONA
Alfonso V [il Magnanimo]
Albero genealogico

(Medina del Campo 1394 – Napoli 27 giu 1458)
figlio di Ferdinando I e di Leonor Urraca di Castiglia-Albuquerque;
1416-58, re di Aragona;
succeduto al padre, tenta il grande disegno di riunificazione di Napoli alla Sicilia;
nel 1421, fattosi adottare dalla regina Giovanna II d'Angiò, si reca a Napoli con la sua corte;
nel 1423, in seguito a contrasti fra Catalogna e Aragona e lotte per la successione al trono di Castiglia, riporta la pace; si trattiene in patria fino al 1432;
nel 1433 ritorna definitivamente in Italia per conquistare prima e costruire poi il nuovo regno;
1435-58, re di Napoli; (Alfonso I)
nel 1435, nel corso della battaglia navale di Ponza, viene fatto prigioniero da Filippo Maria Visconti; quando il destino della monarchia aragonese sembra ormai segnato, egli stipula con il duca di Milano una pace separata impegnandosi a pagare un forte riscatto, a rinunciare alle sue pretese sulla Corsica e sulla Toscana e a combattere Francesco Sforza;



1442-58. re di Sicilia;




1439
-




1439
REGNO di CASTIGLIA e di LÉON
JUAN II
Albero genealogico

(Toro 6 mar 1405 - Valladolid 20 lug 1454)
figlio di Enrico III [il Malaticcio] e di Catherine di Lancaster;
1406-1454, re di Castiglia e di Léon;
[sotto la reggenza dello zio e della madre.]


1439
-

1439
REGNO di NAVARRA
Giovanni II
Albero genealogico

(Medina del Campo 1397 - Barcellona 1479)
figlio di Ferdinando I e di Eleonora di Castiglia;
1415-16, viceré di Sicilia;
1425-79, re di Navarra;
succeduto alla morte di Carlo III [il Nobile], padre di sua moglie Bianca;
nel 1435 partecipa alla spedizione del fratello Alfonso V il Magnanimo per la conquista di Napoli ma viene catturato a Ponza e condotto a Milano dove riconquista la libertà grazie a Filippo Maria Visconti;




1458-79, re d'Aragona;


1439
-
a




1439
REPUBBLICA DI GENOVA
"Compagna Communis Ianuensis"
Tomaso di Campofregoso
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di;
1415 4 lug - 23 nov 1421, doge di Genova;
1436 ? - 24 mar 1437, doge di Genova;
1437 24 mar - 18 dic 1442, doge di Genova;


1439
-


1439
ducato di Milano
Filippo Maria Visconti
Albero genealogico
(Milano 1392 - 1447)
figlio secondogenito di Gian Galeazzo e di Caterina Visconti;
1402-47, conte di Pavia;
1412-47, duca di Milano;
Lotario Rusca rinuncia a Como, mentre Lodi viene tolta a Giovanni da Vignate;
nel 1417 si fa cedere Vercelli dal marchese di Monferrato;
nel 1418, sotto l'accusa di adulterio, fa decapitare la sua prima moglie Beatrice di Tenda;
sottrae Piacenza a Filippo Arcelli;
nel 1420 toglie Cremona a Cabrino Fondulo;
nel 1422 toglie Bergamo e Brescia a Pandolfo Malatesta; quando anche Genova si assoggetta ai Visconti, egli può rientrare da protagonista nel gioco politico dei grandi potentati italiani;
1426-27, lega antiviscontea;
nel 1428, con la prima pace di Ferrara, deve cedere a Venezia Brescia e Bergamo;
sposa la sua seconda moglie Maria di Savoia;
1431-33, lega antiviscontea;
con la seconda pace di Ferrara Filippo Maria Visconti deve cedere a Venezia Brescia e Bergamo;






 
1439
1437-41, lega antiviscontea;


1439
REPUBBLICA DI VENEZIA
"La Serenissima"
Francesco Foscari
Albero genealogico
(Venezia 19 giu 1373 – Venezia 1º nov 1457)
primogenito di Nicolò di Giovanni e di Caterina di Giovanni Michiel.
1423-57, doge di Venezia; [65°]


- nunzio pontificio: ? (? - ?)
- ambasciatore di Spagna: ? (? - ?)

1439
-
Brescia, è assediata e bombardata dalle truppe di Filippo Maria Visconti. Nel durissimo inverno la gente non ha più viveri né legna per riscaldarsi. Vecchi e neonati muoiono di freddo.
Scriverà il cronista Cristoforo da Soldo: «Dopo tanto soffrire, pareva che il popolo desiderasse solo la morte; talvolta non c'era più nulla da mettere sotto ai denti e la gente vagava per le strade, fantasmi stremati dalla fame. Epperò sopportavano senza proteste qualunque patimento pur di non piegarsi al duca di Milano».
[C'è da dire che neppure Francesco Sforza si fida molto di Filippo Maria Visconti, e ciò la dice lunga sul duca di MIlano!]

Passato al soldo dei veneziani, Francesco Sforza raddoppia il numero dei mercenari; unitosi al più celebre e anziano gen. Francesco di Bussone [il Carmagnola] studia con lui il piano per l'offensiva finale. I due condottieri sono ad un passo dal sopraffare e disperdere le truppe viscontee, ma il loro comandante Niccolò Piccinino, con una mossa a sorpresa, ha attaccato e invaso la città di Verona, nodo strategico di essenziale importanza per i veneziani.
I due condottieri al soldo di Venezia decidono quindi di sospendere la operazioni a Brescia e di puntare a spron battuto sulla guarnigione di Niccolò Piccinino ormai insediata a Verona, prevedibilmente impegnata in stupri e saccheggi.
All'alba, l'ora scelta per l'attacco, mentre gran parte degli armigeri viscontei sono ubriachi o disarmati, distesi su improvvisati pagliericci con le compagne di una notte, avviene una carneficina.
Il grosso della truppa viene passato a fil di spada.
Ripresa e occupata saldamente Verona, i due condottieri girano ad ovest decidendo che ora di liberare Brescia, ormai decimata dalla fame e dalla peste.

Il gen. Niccolò Piccinino ha bloccato con il suo esercito, assai numeroso e bene armato, la via che collega Verona a Brescia [quella che in futuro correrà a sud del lago di Garda con il nome di "Serenissima"].
Poiché è impraticabile il passaggio dei suoi ventimila uomini, con il seguito di vettovaglie e cannoni, lungo le montagne innevate a nord del lago, il gen. Francesco di Bussone [il Carmagnola] organizza il trasferimento di venti barconi e sei galee dal mare Adriatico al lago di Garda. Prima lungo il corso dell'Adige, poi scavalcando il monte Baldo su carriaggi trainati da duemila buoi. Quando un staffetta riferisce al gen. Niccolò Piccinino che il gen. Francesco di Bussone [il Carmagnola] ha trasportato una flotta sul Garda e ora può puntare su Brescia per via d'acqua, egli sospetta che la staffetta sia ubriaca. Ma è tutto vero.
Il gen. Niccolò Piccinino è così costretto a ritirarsi precipitosamente verso Brescia e Milano.

Nantas Salvalaggio, Signora dell'acqua, Piemme, Casale Monferrato 1997.]

 

1439
Repubblica di Firenze
Cosimo de' Medici [il Vecchio]
Albero genealogico

(Firenze, 27 set 1389 – Careggi, 1º ago 1464)
figlio di Giovanni di Bicci, fondatore del Banco Medici (1397), e di Riccarda [Nannina] de’ Bueri;
1416, sposa Contessina de’ Bardi († 1473), figlia di Alessandro de’ Bardi, conte di Vernio;
1429-64, signore de facto di Firenze;
1439, gonfaloniere di giustizia;



 

 
1439
-


1439
Ancona
Francesco Sforza
Albero genealogico
(San Miniato, Pisa 1401-Milano 1466)
figlio di Muzio Attendolo [Sforza] e della sua compagna Lucia di Torsciano;
1424-26, viceré della Calabria;
1430, condottiero al servizio di Filippo Maria Visconti, in lotta contro Venezia;
morta la sua prima moglie gli viene offerta in sposa da Filippo Maria Visconti la figlia e unica erede Bianca Maria;
1433-66, marchese di Ancona;
gonfaloniere della chiesa per l'Umbria, è ora al servizio del pontefice;
1439
ancora gonfaloniere della chiesa per l'Umbria, torna al servizio dei veneziani contro Milano;





1450-66, duca di Milano;






 
1439
-



1439
REGNO di NAPOLI e REGNO di SICILIA
Alfonso V [il Magnanimo]
Albero genealogico

(Medina del Campo 1394 – Napoli 27 giu 1458)
figlio di Ferdinando I e di Leonor Urraca di Castiglia-Albuquerque;
1416-58, re di Aragona;
1435-58, re di Napoli; (Alfonso I)




1442-58. re di Sicilia;

– vedi sopra –




Renato I [il Buono]
Albero genealogico

(Angers 1409 - Aix-en-Provence 1480)
secondogenito di Luigi II duca d'Angiò e di Iolanda figlia del re di Aragona;
1430-80, duca di Bar;
1431-53, duca di Lorena;
1434-80, duca d'Angiò e conte di Provenza;
eredita l'Angiò dal fratello Luigi III;
1434-80, re di Sicilia (titolare);
sbarcato nel 1438 nell'Italia meridionale vi si trattiene cercando di aver ragione di Alfonso V d'Aragona;




– vedi sopra –




1439
-
a




Giuseppe di Volokolamsk(Volokolamsk 1439-1515) religioso russo, santo della chiesa russa, spietato con eretici e dissidenti;
L'illuminatore (summa dell'erudizione spirituale russa del tempo).

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«segue da 1437» 
1439, avviene il processo a J. Gutenberg;
«segue 1440»

Monete

«segue da 1433»
1439, luglio, il Gonfaloniere di giustizia ritira dal commercio tutte le monete di bassa lega per rifonderle e batterne di nuove; i seini della repubblica lucchese, già ampiamente svalutati, sono ben poco apprezzati dalle città limitrofe; ne sono stati emessi evidentemente un numero eccessivo;
il popolo mormora:
il Consiglio Generale decide allora la medesima sorte per tutte le monete circolanti battute a Lucca; il metallo proveniente dalla fusione dei seini e dei bolognini vecchi viene riciclato per fare fronte ai costi della manovra. La partita si chiude con un cambio di mano forzato nella conduzione della zecca, ma a tutto vantaggio dei colpevoli di frode o di illecito, che non vengono processati, ma semplicemente destituiti. [Negli anni successivi saranno addirittura confermati nel loro incarico].
agosto, non fidandosi nemmeno del nuovo conduttore Bartolomei Stefani, gli Anziani decidono di porre sotto controllo la coniazione delle monete. Si avviano trattative per la nomina di "preposti pro tempore", in pratica magistrati creati ad hoc.
«segue 1474»

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