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Papa 1300, con molte questioni aperte, proclama il "primo giubileo" Giubileo periodo
in cui la chiesa stabilisce indulgenze eccezionali per i pellegrini
che visitano le quattro maggiori basiliche di Roma: «segue
da 1204» Ordine
dei frati predicatori «segue da 1221» «segue da 1265» |
ANNO 1300
– Abbracciavacca, Meo († 1313 ca) poeta italiano, forse nativo di Pistoia, fu seguace di Guittone d'Arezzo cui indirizzò epistole in prosa e rime dal linguaggio oscuro e artificioso; lasciò anche alcune canzoni, una tenzone con Dotto Reali, una con Monte Andrea. – Woodham (Goddam), Adam (XIV secolo) francescano inglese, uno degli scolari di Guglielmo di Ockham a Oxford; Occamismo 1340, insegna teologia a Oxford dopo averla insegnata a Londra; Commento alle Sententiae di Pier Lombardo (sarà pubblicato, rivisto, nel 1512). – Agostino da Scarperia († 1340 a Firenze) eremitano; Sermoni. – Albizzi, Franceschino Degli († a Savona di peste nel 1348) poeta fiorentino, parente e amico del Petrarca; Rime. – Albizzi, Riccardo Degli († 1359) poeta fiorentino, figlio di Franceschino, parente e amico del Petrarca; Rime. – Anastasio d'Ubaldo Gezzi da Ravenna (morto prima del 1384). – Aulivèr (forse Auliverio da Robegano) (XIV) rimatore dei primordi, autore di una poesia in decima rima, scritta in lingua di forte coloritura veneta; il nome è messo come firma nel ritornello della poesia. – Ball, John († Saint Albans, Hertfordshire 1381, impiccato) ecclesiastico inglese, predicatore sulla scia di J. Wycliffe. – Benzo d'Alessandria [Benzo Cona] (Alessandria- Verona 1335) letterato ed erudito italiano, cancelliere a Milano e a Como, precursore dell'Umanesimo; Chronicon (opera di storia e di varia erudizione, pervenutaci solo in parte). – Bosone de' Raffaelli da Gubbio († dopo il 1349) uomo politico e scrittore italiano; esule ghibellino, passò più tardi alla parte guelfa; autore di un fortunato capitolo che comprendeva l'argomento della Divina Commedia e di alcuni sonetti; possibile destinatario della canzone Spirito gentil del Petrarca; 1328 ca, podestà in Umbria e in Toscana, capitano del popolo a Pisa e vicario imperiale; 1337, senatore di Roma; Avventuroso ciciliano (disordinato romanzo d'avventure a sfondo moraleggiante, incompiuto; dubbia la sua attribuzione). – Brizio Visconti († in Veneto nel 1357) poeta, podestà e tiranno di Lodi nel 1339. [Figlio naturale di Luchino - signore di Milano.] – Broaspini, Gasparo Squaro de' (morto a Verona 1381) maestro di grammatica, pittore e poeta, lettore di Dante a Verona; 1363-64, trascrive per il Petrarca i libri XX-XXIII delle Familiares. – Bruscaccio da Rovezzano (XIV/") rimatore fiorentino, autore di rime amorose, religiose e soprattutto politiche in cui difende vigorosamente la libertà di Firenze secondo posizioni guelfe. – Buccio di Ranallo (L'Aquila, fine XIII sec., inizio XIV-1363) rimatore italiano; Sonetti Cronaca (sulle vicende aquilane dalla fondazione al 1362) Leggenda di santa Caterina d'Alessandria (in distici di settenari). – Casini, Bruno (†1348) grammatico; De figuris generibusque loquendi (oggi perduto). – Cavalchini, Rinaldo da Villafranca († 1362 ca) grammatico. – Coletta da Corbia (XIV/2) suora clarissa; 1406, viene costituita da Benedetto XII, antipapa francese, riformatrice dell'ordine di Santa Chiara permettendole di dirigere, per mezzo del suo confessore, quei Frati Minori che avessero voluto seguire la sua riforma; il Ministro generale dell'Osservanzai gli dà l'autorità di vicaria per i medesimi Frati Riformati; Giovanni da Capestrano, delegato da papa Eugeno IV per riunire all'Obbedienza le altre minori riforme, non riesce a smuoverla dalla fedeltà ai Conventuali; più tardi egli stesso le riconfermerà, come Visitatoire generale dell'?ordine e Nunzio apostolico, i privilegi già concessi alla sua "Riforma" e il permesso di scegliere da sé i visitatori e i suoi monasteri; Amedeo VIII di Savoia ostinandosi nell'accettare la tiara di antipapa, la vede diventare (lei che è stata sua amica, sua protetta e sua suddita fedele nei conventi di Orbe e Vevey) sua oppositrice; riforma diciassette monasteri secondo la stretta povertà della prima Regola di Santa Chiara, alla quale aggiunge le sue Costituzioni; estende anche la sua influenza ad alcuni conventi di Minori che nel Cinquecento si uniranno agli Osservanti. – Dal Verme, Luchino († Siria 1372) capitano di ventura lombardo; [Padre di Iacopo.] 1342, è impegnato da Mastino II della Scala, signore di Verona, nella guerra di Lucca; passa poi al servizio dei Visconti che lo mandano contro i fiorentini 1355, è nominato governatore del Genovese e, da Galeazzo II, governatore di Alba e delle terre di suo dominio in Piemonte 1356, affidatogli da Bernabò Visconti il comando supremo delle milizie, combatte contro la lega voluta dallo Stato della Chiesa, le cui truppe sono guidate da Giovanni Acuto, sino alla conclusione della pace (1364); passato al servizio dei veneziani viene inviato a sedare la rivolta dei coloni veneti a Candia; per il suo valore ottiene l'iscrizione della propria famiglia alla nobiltà veneta 1366, tornato presso i Visconti ottiene il feudo di Monguzzo nella pieve di Incino (Erba) 1372, va in Palestina per guerreggiare contro i turchi e vi muore. – Dandolo, Francesco († Venezia 1339) doge di Venezia (1329-39). – Dondi dall'Orologio, Giovanni († 1384) scienziato e tecnico veneto, amico di F. Petrarca; [Figlio del medico Jacopo e nipote del medico Isacco. Avendo pure lui insegnanto medicina e astronomia a Padova, è spesso confuso con il padre.] Tractatus de causa salsedinis aquarum et modo conficiendi salis ex eis (1356, Colli Euganei). – Ebedjesu o Abdisho († Nisibi 1318) scrittore siriaco 1290, vescovo nestoriano di Soba (Nisibi) Opera sui canoni sinodali Catalogo in versi di scrittori nestoriani (fonte importante per la conoscenza della letteratura siriaca) Compendio di teologia Inni liturgici e favole. – Gasparo Scuaro de' Broaspini († 1381) pittore e poeta veronese in latino e in volgare). – Giovanni da Marignolle (XIV) frate francescano fiorentino, colto, poliglotta; [Continuatore dell'opera di Odorico da Pordenone.] 1339, diplomatico finissimo, viene inviato da Benedetto XII ambasciatore del Gran Khan Scium-ti dove, ricevuto trionfalmente, rimane tre anni; impiega altri tredici anni per tornare in patria dopo aver percorso evangelicamente l'India, la Mesopotamia, la Palestina. – Giovanni di Rodington o Ioannes Rodensis († 1362 ca) teologo francescano in Oxford; Occamismo seguace di Enrico di Gand che difese contro Scoto; importante la sua critica all'aristotelismo tomista; Lectura super primum Sententiarum. – Gregorio da Rimini (Rimini 1300 ca-Vienna 1358) filosofo e teologo italiano, studiò filosofia e teologia a Rimini, e successivamente in Francia e in Inghilterra; 1345, diventa maestro di teologia all'università di Parigi; 1357, viene eletto ministro generale dell'ordine degli agostiniani; [Il suo nome è legato soprattutto alla sua presa di posizione circa l'oggetto proprio del sapere scientifico. Distaccandosi dalla posizione realista tradizionale, secondo la quale oggetto della conoscenza scientifica sono le realtà extramentali, e distaccandosi anche dalla tesi di Guglielmo di Occam, per il quale ciò che propriamente è conosciuto sono i termini delle proposizioni scientifiche, egli sostiene che oggetto proprio della scienza è il significato totale della conclusione: chi produce una dimostrazione infatti aderisce a ciò che l'intera conclusione della dimostrazione esprime, ossia al contenuto oggettivo della conclusione. Non identificandosi né con le entità del mondo esterno, né con le semplici entità mentali costituite dai termini, questo significato totale, denominato anche complexe significabile, è un'entità del tutto peculiare, necessaria (perché non può essere diversamente) ed eterna (perché permane sempre identica a se stessa). Molto dibattuta tra i maestri del sec. XIV (soprattutto da Buridano, Marsilio di Inghen e Giovanni di Ripa) la dottrina del complexe significabile è stata giustamente considerata un'anticipazione della "teoria degli oggetti" di A. Meinong e della teoria dell'oggettività delle proposizioni di B. Russell.] Opere più importanti: De usuris De intensione et remissione formarum Lectura in primum et secundum Sententiarum. – Guido del Palagio († 1399) minori. – Marignolli, Giovanni dei († Praga 1359) missionario e viaggiatore fiorentino, francescano, fu posto da Benedetto XII a capo di una delle missioni che in questo periodo vengono inviate in Cina 1342, raggiunge per via di terra Pechino, dove rimane fino al 1345 sotto la protezione del gran khan 1345, torna in Europa per via mare, visitando le coste dell'Indonesia, dell'India e del golfo Persico 1354, rientrato ad Avignone, è nominato vescovo di Bisignano di Calabria Cronaca di Boemia (compilata per incarico di Carlo IV di Boemia, di cui è divenuto cappellano e consigliere, vi descrive il suo viaggio). – Marsilio d'Inghen († 1396) filosofo e scienziato tedesco, discepolo di J. Buridan; 1367, rettore dell'università di Parigi; 1371, ancora rettore dell'università di Parigi; 1386 ca, primo rettore dell'università di Heidelberg; Commenti alle opere di Aristotele Commento alle Sentenze di Pier Lombardo Textus dialecticus de suppositionibus. – Moriale d'Albarno o Moreale o Monreale o Montréal d'Albarno detto fra Moriale († Roma 1354) capitano di ventura provenzale; dopo un breve periodo di vita tra i frati ospitalieri, abbraccia il mestiere delle armi e fonda con i fratelli Arlembaldo e Brettone una compagnia di ventura detta la "grande compagnia" (fino a 6000 uomini tra italiani, tedeschi, francesi e ungheresi) 1348-52, guerreggia a lungo in Italia al servizio di Luigi d'Ungheria e poi della Santa Sede, mirando forse a costituire un suo autonomo principato nell'Italia centrale (Lazio, Umbria); la riorganizzazione degli Stati della Chiesa avviata da Gil de Albornoz, lo costringono però ad allontanarsi verso la Marca e la Romagna; 1354, grazie al suo ingente patrimonio, può finanziare Cola di Rienzo in occasione del suo ritorno a Roma; per ottenere la restituzione del denaro prestato e i compensi promessi, si reca egli stesso a Roma dove però, arrestato con un inganno da Cola di Rienzo, va al supplizio. – Nicola d'Autrecourt o Nicolaus de Ultricuria (sec. XIV) pensatore francese; Occamismo studia a Parigi dove diventa magister artium e baccalaureus theologiae; per giustificarsi di alcuni scritti eretici, si deve recare ad Avignone presso papa Benedetto XII; Exigit ordo executionis [Ci sono rimaste delle lettere indirizzate al francescano Bernardo d'Arezzo.] – Niccolò da Casola (Casola, Emilia ?-† 1383 ca) poeta italiano, di professione notaio, vissuto a Bologna al servizio dei Pepoli fino al 1350, andò poi esule a Ferrara sotto la protezione della casata d'Este; esponente della letteratura franco-veneta; Attila (oltre 37.000 alessandrini distribuiti in 16 canti). – Pegolotti, Francesco di Balduccio († 1347 ca) mercante e viaggiatore fiorentino 1318-21, direttore della sede londinese della compagnia dei Bardi, viaggia in oriente, ottenendo in favore di Firenze riduzioni sui dazi d'importazione di un alcuni porti del levante 1345, la compagnia dei Bardi fallisce 1346, luglio, viene eletto gonfaloniere di giustizia La pratica della mercatura (1340, pubblicata nel 1766 da una copia del 1471; prezioso documento per la storia dei traffici commerciali). – Pilato, Leonzio († 1365/66) umanista di origine greca o calabrese Tradusse l'Iliade e l'Odissea di Omero (in prosa latina, su sollecitazione di F. Petrarca e G. Boccaccio) Morì per naufragio tornando da Costantinopoli, dove si era recato per rintracciare antichi manoscritti. – Pucelle, Jean († 1334) miniatore francese Il Libro d'ore di Jeanne d'Evreux (1325-27, interamente illustrato, su commissione di Carlo IV di Francia che lo donò alla moglie; New York, Cloisters Mus.) Bibbia di Robert de Billyng (decorato con Anciau de Sens e Jacquet Macidal, terminato nel 1327; dal nome di un copista; Parigi, Bibl. Nat.) Breviario di Belleville (dal nome del committente Jeanne De Belleville; Parigi, Bibl. Nat.). – Simintendi, Arrigo o Arrigo da Prato (XIII-XIV) notaio e letterato volgarizzatori Metamorfosi di Ovidio (in volgare,ovviamente). – Soldanieri, Niccolò († 1345 o 1385) poeta fiorentino Canzoniere. – Varano, Elisabetta [suor Battista da Camerino ?] (1367-1405) clarissa, beata; 1402, istituisce a Pesaro una Casa di Terziarie dell'Ordine di Santa Chiara, primo nucleo del Monastero del Corpus Domini; Lauda spirituale Dolori mentali di nostro Signore Gesù Cristo. [Trattati di elevazione umana ed elevazione mistica.] – Zanobi da Strada (Strada in Chianti ?-Avignone 1361) letterato amico di F. Petrarca e G. Boccaccio; De fama. _____________________________ – Battagli, Marco (XIV) cronista riminese; Marcha (storia per gli anni 1212-1335). – Bindo di Cione del Frate (Siena XIV) poeta italiano, familiare dell'imperatore Carlo IV; Canzone di Roma (1355 ca, in cui vagheggia la formazione di uno stato italico sotto la protezione dell'imperatore). – Dalimil (inizi sec. XIV) presunto autore della prima cronaca boema in lingua ceca; - I redazione di 106 capitoli dal 1308 al 1314 - II redazione, ampliata di 4 capitoli, dal 1315 al 1318; Attribuita per tradizione, ma erroneamente, a Dalimil Meziricsky, canonico di Boleslav, grazie a recenti studi è stata fatta risalire a un cavaliere dell'ordine gerosolimitano di Miadá Boleslav. – Fugger, Hans (Graben, Svezia sec. XIV), capostipite dell'omonima famiglia di banchieri tedeschi; [Nonno di Jakob I [il Vecchio] (1412-1469)] 1367, dal suo paese natale, dove esercita l'arte della tessitura, emigra ad Augusta dove viene accolto nella corporazione dei tessitori; 1396, figura al 41° posto nell'elenco dei contribuenti della città. – Giovanni di Mirecourt [il Monaco bianco] (Mirecourt, Lorena XIV) monaco cisterciense, filosofo e teologo francese; Occamismo Commento alle Sententiae di Pier Lombardo (40 tesi del commento sono condannate nel 1347 dai maestri di teologia dell'università di Parigi) Apologie (due opere giutificative in difesa delle sue 40 tesi condannate). – Giovanni Fiorentino, ser (XIV) novelliere italiano; Pecorone (Raccolta di novelle, pubblicate nel 1558 da Ludovico Domenichi, tra le quali Giannetto la cui trama piacque a W. Shakespeare che, conosciutala attraverso il rifacimento di W. Painter, l'imitò nel Mercante di Venezia). – Guido da Pisa (XIV) scrittore italiano, frate carmelitano Dichiarazione poetica dell'Inferno dantesco Commento in latino della Divina Commedia (parzialmente inedito) Fiore d'Italia (da cui I fatti di Enea) rimasta incompiuta. – Jacquemart de Hesdin (seconda metà del sec. XIV) miniatore francese, nato nell'Artois, collaborò alla realizzazione di diversi manoscritti 1384-1410 è a Bourges al servizio del duca Giovanni di Berry, il più grande collezionista del tempo; Libretti d'ore: Très Belles Heures (1390 ca, dopo smembramenti, incendi e furti, ne resta solo una parte a Torino e alcuni fogli al Louvre (Cabinet des dessins) Petite Heures (Parigi, Bibliothèque National, con la mano di altri due maestri) Très Belles Heures de Notre Dame (1409 ca, Bruxelles, Bibliothèque Royale) Grandes Heures (1409 ca, Parigi, Bibliothèque Nationale; dove 45 grandi storie, ora scomparse, sarebbero state da lui eseguite, secondo l'inventario di Giovanni di Berry del 1413; almeno una di queste pagine sottratte si pensa sia quell'Andata al Calvario, ora al Louvre. – Matazoneda Caligano (XIV) rimatore italiano Detto del villano (in settenari a rime accoppiate). – Moggi, Moggio de' (Parma XIV) letterato amico di Azzo da Correggio e in relazione col Petrarca. ricordati per altre ragioni. – Molinier, Gulhelm (attivo a Tolosa nel XIV) scrittore provenzale Leys d'Amors (1341 ca, Leggi d'amore, assieme a Bartholomieu Marc). – Niccolò da Casola (Casola, Emilia XIV) poeta italiano esponente della letteratura franco veneta Attila (in onore agli Estensi, in 37.000 alessandrini). – Niccolò da Verona (XIV) poeta italiano, esponente della letteratura francoveneta Prise de Pampelune (continuazione dell'anonimo poema Entrée d'Espagne) Passion Pharsale (da Lucano, primo esempio di epica francoveneta su materia classica). – Giovanni da San Miniato(XIV-XV) letterato e frate camaldolese; "volgarizzatore" De remediis utriusque fortunae di F. Petrarca (1427) polemizzò con C. Salutati. – Prudenzani, Simone (Prodo d'Orvieto XIV-XV) poeta italiano Saporetto (186 sonetti,in 4 parti, che descrive i gusti e i costumi della società aristocratica del tempo) Sollazzo (libro in 18 novellette). – Villani, Matteo (Firenze inizio XIV-1363) cronista, fratello di Giovanni; Continuazione della Cronica (+ 10 libri dal 1346 al 1363). – Williams, David o Davide di Guglielmo o Dafydd ap Gwilym (attivo tra il 1340 e il 1370) poeta gallese, considerato il cantore del Galles, sviluppatore e perfezionatore del metro cywydd. – Wittenweller, Heinrich (attivo fine XIV) poeta tedesco; Der Ring (L'anello, primo poema eroicomico in lingua tedesca). _________________________ – Guillaume de Machaut o Guglielmo di Machaut (1300 ca-1377 ca) poeta e musicista francese Dit du vergier Jugement du roi de Behaingne Remède de Fortune Dit du Lyon (1342) Dit de l'Alérion o des Quatre Oiseaux Jugement du roi de Navarre (1349) Confort d'ami (1357) La Fonteinne amoureuse o Livre de Morpheus (1361) Le Voir Dit (1364) Prise d'Alexandrie Messe Notre-Dame (prima messa polifonica unitaria). – Lapo da Castiglionchio (1300-1381) fiorentino giurista. – Nicola di Autrecourt (Autrecourt 1300-Parigi 1355 ca) filosofo francese; 1347, le sue opere vengono bruciate in pubblico; Epistolae ad Bernardum Epistola ad Egidium Exigit ordo executionis. – Tauler, Johann o Giovanni Taulero (Strasburgo 1300 ca- 1361) mistico tedesco, predicatore; entrato nell'ordine domenicano a quindici anni, studiò a Colonia, dove fu discepolo di Meister Eckhart ed Enrico Suso; in seguito, con Enrico di Nördlingen, fondò a Basilea la comunità degli "amici di Dio" Prediche (circa un'ottantina, raccolte da uditori). |
Carta «segue
da 1272» «segue
da 1251» Del
Banco XIV secolo, banchieri a Pisa, come lo dice il nome, appartengono
ai sefarditi, comunità ebraica giunta dalla Spagna o dal Nord
Africa con i suoi beni per iniziare la propria attività in posti strategici
per il capitalismo nascente; |
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