Papa
Bonifacio VIII
(1294-1303)
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ANNO 1295
CINA
Kubilai
[Dinastia Yuan]
1259-79, gran khan dei Mongoli;
1279-95, imperatore della Cina;
1295, si trova alla testa del più vasto impero che sia
mai stato messo insieme in tutta la storia; i suoi confini si
snodano verso il nord attraverso l'Ungheria e la Polonia, poi
esso ingloba l'Ucraina con Kiev, sale al nord di Tver, non lontano
dal Baltico. La frontiera corre poi da ovest a est attraverso
l'immensa steppa eurasiatica, passa a sud di Oask, raggiunge passando
per l'alta Asia la riva sinistra dell'Amur, poi sale decisamente
verso nord, fino all'altezza delle Aleutine.
Tutta la costa del Pacifico, fino all'Indocina, obbedisce al gran
khan. Il confine divide quindi a metà la penisola indocinese,
passa attorno al Siam e alla Birmania e a nord dell'India, includendo
tuttavia il Tibet e l'attuale Pakistan, raggiungendo poi l'oceano
Indiano all'altezza dell'estuario dell'Indo. Tutta la riva orientale
del Golfo Persico si trova sotto l'influenza mongola, con la Persia,
il Khalifat (l'attuale Irak) e l'Armenia, fino a cozzare contro
i confini di Bisanzio.
Le frontiere sono naturalmente approssimative, non definite da
trattati formali, i territori sono sotto controllo diretto, mediante
occupazione, come la Cina, o dipendenti dal governo mongolo, come
la Corea, ma fanno comunque tutti parte dell'impero che i Mongoli
hanno messo insieme in poco più di un secolo (tre quarti
di esso però solo per conquistare la Cina)
I
sudditi dell'impero sono divisi in quattro grandi categorie:
1 - i Mongoli, che si suddividono a loro volta in quattro gruppi:
antiche tribù, Tartari neri, Tartari bianchi, Tartari selvaggi;
2 - i popoli alleati dell'Asia occidentale, o Sze-mou, cioè
i Turchi e i Tibetani, poi gli altri popoli dell'Asia centrale
con i quali i Mongoli hanno affinità razziali e culturali:
i Naiman, gli Uiguri, i Tangut;
3 - i Cinesi del Nord, ex sudditi dei Kin e per conseguenza meno
ribelli alla dominazione mongola;
4 - i Cinesi del Sud, quelli dell'impero dei Sung, appartenenti
all'ultimo bastione di resistenza alla conquista. Questi sono
trattati con la massima severità. Gli occupanti si comportano
verso di loro in modo odioso. Essi praticamente non hanno diritto
alla più elementare giustizia. L'assassinio di un Mongolo
da parte di un Cinese, per esempio, è punito con la morte
e la sua famiglia deve contribuire con un pesantissimo onere al
funerale della vittima, mentre nel caso opposto, un Mongolo viene
quasi assolto.
I Cinesi dal 1337 non hanno più diritto di possedere un'arma,
neppure arco e frecce, e perciò non possono nemmeno cacciare.
Per quanto riguarda gli impieghi pubblici, essi sono riservati,
almeno nei gradi più alti, ai Mongoli. Gli altri posti
sono subordinati a due diversi tipi di esami, uno per i Mongoli
e i Szeu-mou, l'altro per i Cinesi e naturalmente solo quelli
del Nord.
All'elezione dell'imperatore da parte dell'assemblea dei guerrieri
egli sostituisce il diritto di primogenitura per cui alla sua
morte gli succede il nipote Temur Khan
che prende il nome di Cheng-Sung
Cheng-Sung
[Dinastia
Yuan]
nipote di
Kubilai
1295-1307, imperatore della Cina;
1295, stronca la ribellione di Kaidu,
cugino di Kubilai
rimasto ancora il vero lupo della steppa, decisamente nomade;
segue
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GIAPPONE
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– Buridan, Jean o
Giovanni Buridano
(Béthune, Artois, 1295 ca-Parigi 1358 ca) filosofo francese,
il più autorevole e influente maestro di filosofia naturale all'università
di Parigi nel sec. XIV, della cui vita privata poco conosciamo; Occamismo
1328 e 1340, rettore dell'università;
Summula de dialectica
Sophismata e Consequentiae
Quaestiones
[La dottrina cui si ricollega la nota storiella dell'asino
(che, davanti a due mucchi di fieno, è incapace di scegliere
e muore), famosa in tutto il medioevo e oltre, si trova già in
Aristotele
(De Caelo, 2,XIII) e ad essa si riferisce Dante
nel Paradiso (IV, 1-3)].
– Simone
da Cascia o
Simone Fidati beato (Cascia, Perugia 1295 ca-Firenze/Roma 1348)
teologo e predicatore, leggende
De gestis Salvatoris
De christiana doctrina
Ordine della vita cristiana
Epistolario
– Seuse,
Henrich von Berg o Enrico Suso
(Uberlingen, Costanza 1295- ca- Ulma 1366) religioso e scrittore
tedesco, "doctor modernus"
1308, tredicenne, entra nel convento domenicano di Costanza;
1324 ca, passa allo Studium Generale di Colonia, sorte d'università
dell'ordine dove ha come maestro il grande Meister
Eckart; alla brillante carriera ecclesiastica preferisce
la solitudine studiosa della Inselkloster di Costanza dalla quale lo
allontana, dopo una nuova crisi spirituale, un diverso programma di
azione religiosa attiva, spesa, come predicatore itinerante, anche in
Svizzera e nei Paesi Bassi; trascorse gli ultimi anni nel convento di
Ulma;
Exemplar (raccolta di scritti in medio-altotedesco:
a) Leben (Vita) di Suso;
b) Büchlein der Wahrheif (1327, Libriccino della verità);
c) Büchlein der ewigen Weisheit 1334, (Libriccino dell'eterna
sapienza, preceduto da Horologium Sapientiae)
d) Briefbüchlein (Libriccino delle lettere)
– Giovanni
del Virgilio (Bologna
fine XIII-dopo il 1327) letterato in rapporto col Mussato;
Diaffonus (raccolta di cinque epistole scambiate con Nunzio
da Tolentino)
Metamorfosi di Ovidio (commento)
Noto per la sua corrispondenza poetica con Dante
tra il 1319 e il 1321
– Hadlaub,
Johannes o Hadloub (fine XIII-1340 ca) poeta svizzero di
lingua tedesca
Si cimentò nelle forme del Minnesang. Noto per essere stato scelto
nell'Ottocento, come personaggio delle Novelle zurighesi, dal
narratore G. Keller
– Ruiz,
Juan o el Arcipreste de Hita
(fine XIII-metà XIV) poeta castigliano
Libro de buen amor (7200 versi ca).
–
Barbato da Sulmona (Sulmona fine XIII-1363 ca) uomo
politico e letterato, amico del Petrarca;
pubblicò l'episodio della morte di Magone,
unico frammento dell' Africa noto prima dell'edizione del poema
procurata dal Vergerio.
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