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da 1244» 1250-1254, Il domenicano Alberto Magno compone il De mineralibus, forse il più importante tentativo di integrare l'alchimia nel sapere universitario. Alberto fa il quadro delle conoscenze alchemiche, utilizzando una grande quantità di fonti arabe e greche. |
ANNO 1250
– Adenet le Roi (XIII/2) menestrello francese Bovon de Commarchis (sull'assedio di Barbastro) Enfances Ogier (Le imprese giovanili di Uggeri il Danese) Berthe aux grands pieds (Berta dai gran piè, madre di Carlomagno) Cleomadès. – Bertran de Born (attivo fine XII) trovatore provenzale Canti d'amore e sirventesi politici. – Cerverino di Girona o Guglielmo di Cervera (attivo 1250-80) trovatore catalano in lingua provenzale Composizioni liriche e narrative Proverbi. – Ciacco dell'Anguillara (XIII) poeta italiano Rime. – Compiuta Donzella (XIII) pseudonimo di una rimatrice Sonetti (tre). – Dante da Maiano (Maiano, Fiesole XIII/2) Rime. – Dietrich von Freiberg o Teodorico di Vriberg (1250 ca-1310 ca) filosofo, scienziato e mistico tedesco, domenicano; De intellectu et intelligibili Tractatus de esse et essentia De iride et radialibus impressionibus De tempore, de mensuris durationis Tractatus de quidditatibus entium. – Donati, Forese (Firenze 1250 ca- 1296) poeta italiano; [fratello di Corso († Firenze 1308) capo dei guelfi neri.] Tenzone in sei sonetti con Dante. – Giacomino da Verona (XIII) rimatore e frate minore, precursore di Dante Poemetto in due parti: De Jerusalem coelesti e De Babylonia civitate infernali. – Jean de Meung o Jean Clopinel de Meung (XIII/2) scrittore francese antico; Roman de la Rose (1268-78, continuazione, 18000 versi ca, vera e propria enciclopedia delle conoscenze e delle idee dell'autore sull'universo) De re militari di Vegezio (1284, Ars de chevalerie) Epistolario tra P. Abelardo ed Eloisa De consolatione di Boezio Testamento Codicillo. – Manesse, Rüdiger († 1304) patrizio zurighese, collezionista di raccolte poetiche; Al suo nome si lega il più importante manoscritto medievale del Minnesang: "Il Manoscritto di Manesse" o "Manoscritto di poesie di Heidelberg" (1300). – Tornielli, Dolcino o fra Dolcino (val d'Ossola 1250 ca-Novara 1307) eretico italiano; 1300, dopo la morte sul rogo del parmense G. Segareli, prende il suo posto a capo della setta degli "apostolici", proclamandosi apostolo e profeta e imprimendo al movimento una direzione radicale, sottolineando il rifiuto del principio gerarchico e la comunanza di tutte le cose (ivi comprese le donne); accentua le posizioni antiecclesiastiche e sviluppa i temi polemici e profetici del gioachimismo, in una visione escatologica della storia; l'attività e il successo raggiunto scatenano la persecuzione a cui la setta resiste con vigore trincerandosi prima in Trentino e poi in Valsesia (sul monte Revello); 1306, Clemente V bandisce contro gli adepti una crociata; 1307, marzo, gli assediati sono costretti ad arrendersi; assieme a Margherita (figlia di Odorica da Arco) a lui unitasi nel Trentino, e altri capi della setta viene arso vivo a Novara; di lui rimangono tre lettere, nelle quali egli, rivolgendosi ai seguaci e alla vera chiesa di Cristo, presenta la sua dottrina e annuncia i destini che attendono la cristianità. [Dante nell'Inferno (XXVIII,55-60) ricorda la resistenza armata della setta e la loro resa per fame.] – Uguccione della Faggiuola (Casteldelci, Pesaro 1250-Vicenza 1319) uomo d'armi italiano, discendente da un'antica famiglia signorile, forse ramo dei conti di Carpegna; 1292-96, è a più riprese podestà di Arezzo; 1297-99, capitano della lega ghibellina di Romagna; 1302-03, podestà di Arezzo; 1308-10, signore di Arezzo; 1312, vicario imperiale, dopo la morte di Enrico VII raccoglie intorno a sé il partito ghibellino toscano; 131, viene eletto per dieci anni podestà e capitano del popolo di Pisa; 1314, con l'aiuto di Castruccio Castracani si impadronisce anche di Lucca; 1315, ottiene a Montecatini un'importante vittoria sull'esercito guelfo, composto da fiorentini, senesi, bolognesi, Angioini; a causa del carattere tirannico del suo governo e per l'aspra avversione dei ceti mercantili favorevoli ad un accordo con Firenze e Roberto d'Angiò, la sua signoria non si consolida 1316, Pisa e Lucca si ribellano, ed egli deve fuggire a Verona presso Cangrande Della Scala; i suoi tentativi di rientrare in Toscana non hanno esito; 1317, al servizio di Cangrande è podestà di Vicenza; 1318, guida le truppe scaligere contro Treviso; 1319, alla sua morte viene sepolto a Verona nella chiesa di Santa Anastasia – Wernher der Gartenaere (XIII/2) scrittore austriaco Meier Helmbrecht (1250-80, Massaro Helmbrecht, il più antico poema d'ambiente rurale in lingua tedesca) – Zaccaria, Benedetto († 1307) mercante, uomo politico e ammiraglio genovese, membro di un'illustre famiglia genovese, grande mercante di tessuti e coloranti, scoprì un grosso giacimento di allume sulle coste dell'Asia Minore, a Focea; 1274, durante una missione a Costantinopoli, ottiene dall'imperatore che gli sia concessa in feudo quella regione in cambio dei suoi servigi nella marina militare; fondamentale nella concia delle pelli e nella fissazione delle tinte sui tessuti, l'allume costituisce un forte affare commerciale tanto più che i giacimenti di Focea non tardano a soppiantare le allumiere di Vulcano e Lipari che producono materiale di qualità inferiore; egli impone il monopolio del proprio prodotto in tutto l'occidente, organizzandone il trasporto, attraverso lo stretto di Gibilterra fino ai porti delle coste atlantiche ed estende i suoi commerci lungo il mar Nero e nelle regioni interne della Danimarca, Svezia e Norvegia - Russia; 1275, combatte al servizio della madrepatria contro Carlo I d'Angiò ai cui danni si adopererà anche in seguito per stabilire un'alleanza tra Bisanzio e la Casa di Castiglia, prima, e d'Aragona poi; 1284, ammiraglio della flotta genovese nella guerra contro Pisa, è con Oberto Doria il trionfatore della battaglia della Meloria; 1288, viene inviato dalla sua città quale vicario nel comune genovese di Tripoli di Siria dove organizza la resistenza contro l'offensva dei sultani mamelucchi d'Egitto combattendo al tempo stesso i tentativi egemonici di Venezia su quel che resta delle colonie latine in Terrasanta; finisce tuttavia per mettersi in contrasto con la stessa Genova poiché tenta di attuare una specie di blocco economico dell'Egitto che la madrepatria giudica dannoso ai suoi più generali interessi; 1291, entrato al servizio di Sancio IV di Castiglia sconfigge la flotta marocchina allo stretto di Gibilterra; 1294, passa quale consigliere navale e ammiraglio generale al servizio di Filippo IV di Francia, allora impegnato nella guerra contro l'Inghilterra; egli è in pratica il fondatore della marina militare francese che dota di navi veloci che si valgono di un uso massiccio di balestrieri di bordo, contrapponendo così la balestra all'arco lungo inglese; 1296, il piano di un blocco economico, da egli stesso elaborato contro l'Inghilterra, fallisce per la defezione del conte di Fiandra le cui industrie non possono privarsi della lana inglese; 1304, si impadronisce di Chio (importante centro di produzione del mastic, sorta di acquavite aromatizzata) dando inizio alla signoria della sua famiglia su quell'isola. |
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