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(Danzica 19 settembre 1910 – maggio 1947, suicidio in cella) militare tedesco;
1933 1934 30 giugno, "notte dei lunghi coltelli"; 2 agosto, il presidente del Reich P.L. von Hindenburg muore a Neudeck (futura Podzameck); 1935 1936 1937 1938 maggio, in un discorso tenuto a Jüteborg, A.
Hitler dice chiaro e netto davanti ai generali che la Germania
"incorporerà la Cecoslovacchia; 1939 – Dipartimento A (nemici) – Dipartimento D (lavoratori stranieri) 15 maggio, viene aperto il campo di concentramento di
Ravensbrück; prima dello scoppio della guerra, gestisce un posto nel quartiere Orunia
di Danzica chiamato An der Ostbahn 4; agosto, verso la metà del mese, un gruppo di una decina
di prigionieri viene portato nel villaggio di Sztutowo
– appartenente alla Città Libera di Danzica in Polonia – da uomini
delle SS della prigione di Schiesstange a
Danzica e recintano in una piccola radura e costruiscono strutture temporanee
di legno. 31 agosto/1° settembre, nella notte, circa 1.500 persone,
classificate come "indesiderabili elementi
polacchi" sulla base di un elenco precedentemente redatto
dalla polizia e dalle unità locali di Selbschutz, vengono arrestate
a Danzica; 1939 settembre - aprile 1945 – II Guerra Mondiale 1° settembre, A. Hitler attacca la Polonia; Con l'invasione tedesca della Polonia, Sztutowo diviene Stutthof. 2 settembre, dopo aver selezionato i commercianti e gli specialisti
tra i prigionieri, il primo trasporto di circa 250 prigionieri civili
viene effettuato nell'area designata per il Zivilgefangenenlager
(campo per prigionieri civili) Stutthof; settembre-agosto 1942, SS- Obersturmbannführer
(tenente colonnello) Max
Pauly diviene comandante del Zivilgefangenenlager
Stutthof; ottobre-estate 1941, Berlino, Tiergartenstrasse n. 4 (un villino
espropriato ad un ebreo): viene varato l' "Aktion
T4" (programma clandestino di eutanasia); Il RAD (Reichsarbeitsdienst) viene
esteso anche alle giovani donne; ottobre, alla metà del mese, i cittadini polacchi vengono
costantemente inviati nel Zivilgefangenenlager
Stutthof; 1940 10 maggio - 25 giugno, campagna di Francia 2 agosto, viene aperto il KZ (Konzentrationslager
- campo di concentramento) Groß-Rosen;
1941 Negli anni 1941-42 presta servizio in uno dei tre plotoni di guardia del campo di Stutthof. 1º marzo, H.
Himmler effettua il primo sopralluogo al KZ (Konzentrationslager)
Auschwitz (in seguito Auschwitz I)
complimentandosi con Rudolf
Höß per il lavoro finora svolto ma esponendo nel
contempo nuovi e grandiosi progetti per Auschwitz; marzo, sottocampo di Budy:
i nazisti requisiscono ed evacuano l’intero villaggio di Bór;
6 aprile, inizia l'invasione della Grecia e della Jugoslavia; invasione dell'Unione Sovietica 22 giugno, inizia la campagna di Russia "Operazione Barbarossa"; dopo l'invasione tedesca della Russia, i prigionieri di guerra russi
iniziano ad arrivare nel Zivilgefangenenlager
Stutthof; 29 luglio, Rudolf Höß viene convocato a Berlino da H. Himmler per partecipare ad un incontro (strettamente confidenziale) nel quale vengono definiti i particolari per l'ampliamento di Auschwitz e la creazione del nuovo campo di Auschwitz II - Birkenau nel contesto della prevista soluzione finale ordinata da A. Hitler; agosto, dopo l'incontro con H.
Himmler, Rudolf
Höß ha un incontro con A.
Eichmann, architetto delle deportazioni del genocidio, per
discutere la "Soluzione finale della questione ebraica"; Viene intanto costruito per i prigionieri un Arbeitslager
(campo di lavoro) della IG-Farben
a Monowitz – a circa 10 chilometri da Auschwitz – che
contiene anche un Arbeitsausbildungslager (campo di educazione
del lavoro) per i prigionieri non ebrei considerati non all'altezza
degli standard di lavoro tedeschi. Per tutta la seconda metà dell'anno proseguono intanto alacremente,
sotto la sua supervisione, lavori di costruzione di Auschwitz
II - Birkenau; settembre, nel Zivilgefangenenlager
Stutthof la ditta berlinese Kori
fa erigere due stufe in mattoni e alza un camino alto 18 metri; sopra
le stufe viene costruito un tetto in legno, che si incendia rapidamente; ottobre-novembre 1943, si dà quindi inizio all' "Aktion
Reinhardt" con la costruzione di quattro Vernichtungslager
(campi di sterminio) con camere a gas: Chelmno, Belzec,
Sobibór e Treblinka; 23 novembre, H. Himmler compie una visita ufficiale al Sonderlager Stutthof; 8 dicembre, entra in funzione il campo di sterminio di Chelmno; 1942 lo stesso mese, il Sonderlager (campo speciale)
Stutthof ottiene lo status ufficiale di KZ
(Konzentrationslager - campo di concentramento)
Stutthof; 15 febbraio, giunge al KZ Auschwitz
(in seguito Auschwitz I) il primo convoglio
di deportati ebrei provenienti dall'Alta Slesia che vengono immediatamente
uccisi con il "Zyklon B"
e i cui corpi vengono poi cremati; 17 febbraio, molte donne vengono trasferite al campo di concentramento di Ravensbrück; Arthur
Liebehenschel entra a far parte del WVHA
(SS-Wirtschafts- und Verwaltungshauptamt - Ufficio centrale
economico ed amministrativo delle SS); 26 marzo, arriva ad Auschwitz, da Ravensbrück, il primo
trasporto di 999 donne provenienti dalla Slovacchia; aprile, nel sottocampo di Budy
i prigionieri sono sostituiti da un gruppo di lavoratori civili provenienti
dalla Iugoslavia; settembre-febbraio 1945, comandante del campo di concentramento
di Stutthof diviene Paul
Hoppe; durante l'anno, nel KZ Stutthof scoppia un'epidemia di tifo; ottobre, nel sottocampo di Budy
le kapò incaricate della sorveglianza ingaggiano una
lotta con le prigioniere, lotta che si trasforma in un massacro in quanto
le sorveglianti, con bastoni ed asce, uccidono circa 90 detenute; [Delle 55.000 guardie che prestano servizio nei campi di concentramento nazisti, circa 3.700 sono donne. Nel 1942, le prime guardie donna giungono ad Auschwitz e Majdanek da Ravensbrück. L'anno successivo il regime nazista comincerà ad escludere le guardie donne a causa della scarsa attenzione nella sorveglianza.] 1943 primavera, nel KZ Stutthof scoppia un'altra epidemia epidemia di tifo; marzo, nel sottocampo di Budy:
poiché i lavoratori civili provenienti dalla Iugoslavia non sono
efficaci come i detenuti, in primavera arrivano di nuovo i prigionieri
a lavorare duramente nel campo. I lavori sono per lo più dedicati
alla coltivazione di piante ed all’allevamento dei suini e dei bovini.
8 settembre, l'Italia firma l'armistizio; autunno, Oswald
Pohl, decide che Auschwitz abbia raggiunto dimensioni tali
da richiedere una suddivisione e la nomina di piů comandanti. autunno, il sottocampo di Budy viene evacuato e le detenute internate sono trasporate in Germania destinate a lavorare in alcune fabbriche di munizioni; autunno, nel KZ Stutthof viene costruita una camera a gas, inizialmente utilizzata per disinfettare i vestiti; 11 novembre, Arthur Liebehenschel viene nominato comandante di Auschwitz in sostituzione di Rudolf Höß andato a ricoprire il posto del primo al WVHA; dicembre, un gruppo di centocinquanta comunisti danesi, tra cui Kaj Moltke e Paul Nielsen, e anche i comunisti tedeschi sono incarcerati nel KZ Stutthof; 1944
Lo stesso anno viene terminato il campo di concentramento di
Mittelbau-Dora.
1° maggio, ufficialmente Rudolf
Höß viene nominato solo ora nell'incarico di comandante
del D1/Zentralamt, infatti in questo
periodo viene attuata la deportazione degli Ebrei ungheresi. 8 maggio, Rudolf Höß ritorna ad Auschwitz, per sovrintendere alla "Ungarn-Aktion" – denominata poi in suo onore "Aktion Höß"; In questo periodo il complesso di sterminio di Auschwitz
II - Birkenau raggiunge il suo massimo potenziale distruttivo
con la morte di circa 400.000 vittime in circa tre mesi di «operazioni». I convogli vengono dirottati direttamente nel campo di concentramento di Auschwitz, l'unico centro di sterminio ancora a disposizione nei territori occupati, comodo per l'arrivo dei vagoni ferroviari e nascosto agli occhi del mondo. Dopo una sommaria selezione i prigionieri ungheresi ritenuti sani e forti – chiamati Depot-Häftlinge - detenuti in deposito – vengono alloggiati temporaneamente nel settore BII di Birkenau senza essere segnati nei registri del lager. 6 giugno, D-Day, inizio dell'invasione finale ad ovest; giugno, nel KZ Stutthof
i tedeschi iniziano a uccidere i prigionieri usando l'agente di gas
"Zyklon B";
settembre-dicembre, trasferito nel campo di concentramento di Buchenwald, diviene, come SS- Obersturmführer (tenente), il comandante di Harzungen [o Boelke Kaserne ?], un sottocampo di KL Mittelbau-Dora (Nordhausen); autunno, durante l'epidemia di tifo nel KZ
Stutthof, il crematorio non riece a tenere
il passo con l'eliminazione dei cadaveri e viene istituita una pira
crematoria a nord del "Nuovo campo"; Le massicce offensive dell'Armata Rossa contro i nazisti sul fronte orientale costringono i tedeschi ad abbandonare il loro impero orientale e ad evacuare i campi di concentramento e i campi di lavoro sotto il loro controllo. dicembre, verso la fine dell'anno, sono trasferiti a KZ
Stutthof enormi "carichi" di ebrei e anche di
zingari; [I trasporti di massa iniziano ad arrivare a
KZ Stutthof da Riga, Kaunas, Konigsberg, Bialystok
e Lublino. La maggior parte dei trasporti per arrivare a Stutthof proviene
dal campo di concentramento di Auschwitz e un certo numero di trasporti
proviene dalla prigione di Pawiak a Varsavia e in seguito all'insurrezione
dell'Esercito di casa nel 1944, dal campo di evacuazione di Pruszkow. Lo stesso anno un totale di circa 50.000 ebrei provenienti da vari paesi europei passano attraverso il KZ Stutthof. 1945 18 gennaio, Auschwitz: all'una di notte c'è l'ultimo
appello prima dell'evacuazione; 23-24 gennaio, KZ Stutthof:
le forze russe avanzano più vicino a Elblag e Malbork, a circa
40-50 chilometri da Stutthof. In considerazione di ciò, il Gauleiter
Albert Forster e il Superiore SS e il leader
della polizia Fritz Katzmann decidono di
evacuare il campo, con i prigionieri che devono intraprendere una "marcia
della morte" per Lebork, distante circa 140 chilometri dal
campo;
febbraio, Richard Baer (ex comandante ad Auschwitz) assume ora il comando del campo di concentramento di Mittelbau-Dora; 14 aprile, KZ Stutthof:
quelli ancora presenti Stutthof vengono evacuati per ordine di H.
Himmler; 15 aprile, le truppe Britanniche fanno irruzione nel campo
di concentramento di Bergen-Belsen, trovando oltre
10.000 cadaveri e 60.000 superstiti. 25 aprile, l'evacuazione del campo principale KZ
Stutthof, combinata con l'evacuazione del
sottocampo di Gdynia avviene via mare ad Amburgo, Flensburg
e Neustadt; A seguito di queste evacuazioni, il KZ Stutthof praticamente cessa di esistere. [Rimangono solo circa 100-150 prigionieri e le guardie delle SS iniziano la liquidazione finale del campo. La caserma ebraica viene data alle fiamme, in cui alcuni prigionieri malati sono ancora all'interno e sono tragicamente bruciati vivi. Gli uomini delle SS sotto il comando di Paul Ehle lasciano il campo, che sarà poi rilevato dall'esercito tedesco.] 30 aprile, A. Hitler si toglie la vita insieme alla sua amante Eva Braun (ufficialmente sposata il giorno precedente); 8 maggio, finisce la guerra; 9 maggio, il KZ Stutthof viene liberato dai soldati dell'Armata Rossa della 48ª armata sotto il comando del colonnello SC Cyplenkow; viene catturato dalle forze alleate; 15 novembre-dicembre, 1° Processo di Dachau, tenutosi nel campo di concentramento di Dachau di fronte al Tribunale del governo militare generale americano; 1946 1947 7 agosto-30 dicembre, Processo
di Dora – Stati Uniti d'America
contro Arthur Kurt Andrae et al., Caso numero 000-50-37 – (serie
processi di Dachau), tenutosi nel campo di
concentramento di Dachau di fronte al Tribunale del governo militare
generale americano: Numerosi processi per crimini di guerra furono condotti dopo la fine della seconda guerra mondiale e il primo comandante di Stutthof Max Pauly fu processato da un tribunale britannico per i suoi crimini nel campo di concentramento di Neuengamme ed eseguito l'8 ottobre 1946. Il secondo comandante Paul Hoppe , che subentrò a Max Pauly nel settembre del 1942, fu processato e condannato a 5 anni e 3 mesi di reclusione in Germania. Ciò è stato aumentato a 9 anni da una corte d'appello. In Polonia, nell'aprile e nel maggio del 1946, furono condotti ulteriori processi per il personale del campo e furono condannate a morte 6 membri del personale e 5 Kapo. Un guardiano ha ricevuto una pena detentiva di 5 anni e un supervisore della caserma è stato condannato a 3 anni. I condannati a morte furono giustiziati il ??4 giugno 1946. Il secondo processo nell'ottobre 1947 vide la condanna a morte di 9 membri dello staff del campo e di uno Kapo. Questi includevano Jakob Meyer, Ewald Foth, Friedrich Rach e Paul Wellnitz. Altri membri del personale delle SS hanno ricevuto condanne minori.
campo di Stutthof Sztutowo è il nome di un villaggio di pescatori, situato a 34 chilometri, a nord-est di Danzica, precedentemente nota come Danzica, e 3 chilometri dalla costa baltica della Polonia. Con l'invasione tedesca della Polonia, Sztutowo divenne Stutthof, e quindi sigillò il suo posto nella storia come uno dei campi di concentramento nazisti. Prima della guerra una casa di legno per anziani era situata in una foresta vicino al villaggio di Stutthof, alla base del banco di sabbia della Vistola, appartenente alla Città Libera di Danzica. Il sito era ideale, splendide foreste di abeti e pini, avvistate qua e là con betulle e querce d'argento, con ampie pianure, che davano l'impressione di un luogo di quiete e bellezza. A metà agosto 1939, un gruppo di una decina di prigionieri fu portato in questa zona da uomini delle SS della prigione di Schiesstange a Danzica e recintarono in una piccola radura e costruirono strutture temporanee di legno. Gli uomini delle SS che sovrintendevano alla fase iniziale della costruzione appartenevano alla SS-Wachtsturmbann Eimann, dopo il suo comandante Kurt Eimann, un forte distaccamento di cinquecento stabilito per "risolvere la questione polacca" nell'area di Danzica. Un gruppo di questo distacco sotto il comando di SS- Obersturmbannf ührerMax Pauly era responsabile dell'organizzazione del campo di Stutthof. Il sito prescelto era situato convenientemente con buoni collegamenti con Danzica e Nowy Dwor. Situato nel triangolo del Mar Baltico, il fiume Vistola e il fiume Nogat, questo significava per tutti gli scopi pratici, era praticamente impossibile scappare. Il terreno del campo era simile a una palude, il terreno era bagnato e mancava di calce, e questo si rivelò mortale per alcuni prigionieri. Sulla base di un elenco precedentemente redatto dalla polizia e dalle unità locali di Selbschutz circa 1.500 persone, classificate come "indesiderabili elementi polacchi" furono arrestate a Danzica nella notte tra il 31 agosto e il 1 settembre 1939. Erano principalmente polacchi socialmente e politicamente attivi da la Città Libera di Danzica. Gli arrestati furono portati in un certo numero di punti di raccolta, come la caserma dell'emigrazione nel porto di Nowy, la Victoria School, nell'ex Holzgasse di Danzica. Il giorno seguente, dopo aver selezionato i commercianti e gli specialisti tra i prigionieri, il primo trasporto di circa 250 prigionieri civili fu trasportato nell'area designata per il campo di concentramento di Stutthof il 2 settembre 1939. Quindi questo segnò l'inizio dell'esistenza ufficiale di Stutthof e il campo fu rapidamente ampliato per utilizzare pienamente la forza lavoro dei prigionieri, per sostenere lo sforzo bellico tedesco. Secondo i resoconti del campo, che erano stati scrupolosamente mantenuti, alla fine di marzo 1940, 299.459 marchi Reichsmark erano stati investiti in Stutthof e il campo era stato così esteso per ospitare migliaia di prigionieri. Uno di quei prigionieri Wlodzimierz Wnuk ha ricordato: 'Al suono di asce che colpiscono e di alberi che si infrangono, un enorme accampamento sta prendendo forma nella foresta vicino alla costa. Colonne di uomini emaciati si piegano sotto il peso di mattoni e sbarre di ferro, enormi tronchi di pino tagliati sulle loro spalle, schiacciandoli a terra. Circondata da filo spinato, una lunga fila di caserme è cresciuta da terra, liberata dal sudore e dalla fatica dei prigionieri. Le botti di mitragliatrici luccicano dove si trovano le guardie congelate, nel mondo legato al ghiaccio intorno; anche il loro respiro forma ghiaccioli. Al di sopra del campo si librano colonne di fumo pulsanti - ancora, quel fumo normale che brucia dalla legna. " Stutthof fu il primo campo di concentramento nazista ad essere stabilito sul suolo polacco e l'ultimo ad essere sciolto. Il campo si estese da 4 a 120 ettari, da 250 prigionieri a un massimo di 52.000 prigionieri e il personale e le guardie delle SS erano 1.056 al 1 ° gennaio 1945. Il primo comandante fu SS- Obersturmbannf ührer Max Pauly, che nacque il 1 giugno, 1907, a Wesselburen, e ha gestito il campo fino al settembre 1942. Il suo posto è stato preso da Paul Hoppe, nato il 28 febbraio 1900 a Berlino. Fu responsabile del campo fino a quando non fu evacuato nel 1945. Il campo è stato organizzato lungo le normali strutture del campo di concentramento e altri importanti membri del campo erano: Franz Christoffel, Alfons Glass, Erich Gust, Otto Haupt, Kurt Mathesius, Fritz Meier, Karl Meinck, Teodor Meyer, Otto Neubauer, Albert Paulitz, Werner von Schenk, Albert Schwarz, Erich Thun, Wilhelm Vogler. Stutthof non ottenne immediatamente lo status di campo di concentramento e per tre anni passò sotto la polizia di Danzica e inizialmente fu un campo per "prigionieri civili", in seguito un campo di lavoro, sotto il nome di Sonderlager Stutthof. Nonostante tutti gli sforzi del superiore SS e il leader della polizia Richard Hildebrandt, Heinrich Himmler, capo delle SS, si rifiutò di concedere lo status ufficiale al campo di concentramento di Stutthof. Fu solo dopo che la RFSS Himmler fece una visita ufficiale a Stutthof il 23 novembre 1941, che questa riluttanza fu superata, e Stutthof ottenne lo status di campo di concentramento ufficiale dal gennaio 1942. balbettare himmler Stutthof - Himmler visita il campo il 23 novembre 1941 (USHMM) A partire dal gennaio 1942, il campo che inizialmente conteneva nudi da tre a quattromila prigionieri si espanse rapidamente. Prima dell'espansione, il campo, in seguito chiamato "Old Camp", era costituito da otto caserme per prigionieri, un'officina, magazzini, bagni e un ospedale. Gli uffici del campo occupavano due caserme, c'era anche un Kommandantur costruito in mattoni , canili la "Caserma dei Conigli", una serra e ad ovest del campo, la villa dei comandanti e alloggi per il personale delle SS. I piani per il "Nuovo campo" prevedevano il completamento, entro il 1944, di trenta caserme più grandi, venti per prigionieri e dieci per officine per armamenti, il cosiddetto DAW (Deutsche Ausrustungswerk). Fu costruito un campo speciale (Sonderlager) , a un chilometro e mezzo dal "Nuovo campo" all'inizio del 1944. I prigionieri incarcerati lì furono chiamati "Haudegens". Molti nuovi blocchi di mattoni furono eretti tra il "Nuovo campo" e il Sonderlager, molte installazioni pianificate, come cucine, bagni non furono mai completate. Verso la fine del 1944, furono trasportati a Stutthof enormi trasporti di ebrei, e anche i trasporti di zingari furono inviati al campo. L'arrivo di masse di ebrei ungheresi, greci e cechi costrinse le autorità del campo a costruire altre dieci caserme a nord del "Nuovo campo" e anche a est del "Nuovo campo", furono eretti grandi capannoni di fabbrica, stabilendo filiali di le parti dell'aeroplano Focke-Wulf - le parti sottomarine sono state prodotte nel cosiddetto Delta-Halle. Ancora più a est c'era il cosiddetto Germanenlager, che ospitava, tra gli altri, il poliziotto norvegese che si era rifiutato di cooperare con il governo di Quisling e i marinai finlandesi. I cittadini polacchi venivano costantemente inviati a Stutthof. Dopo la cattura di Gdynia, circa 6.000 polacchi furono ricoverati a Stutthof su base temporanea a metà ottobre 1939 e dall'autunno ci furono flussi sistematici di prigionieri polacchi dalle prigioni della Gestapo a Danzica, Torun, Bydgoszcz, Grudziadz ed Elblag. Inoltre, erano presenti anche piccoli gruppi come gli scout di Gdynia, gli assistenti sociali polacchi e quelli politicamente attivi, come i membri dei movimenti di resistenza clandestini, come Gryf Pomorski e l'Esercito di casa, nonché gli alunni della scuola di grammatica polacca a Kwidzyn incarcerato in Stutthof. Tutti hanno avuto un ruolo importante nella vita del campo, alle prese con il gruppo di criminali tedeschi professionisti, che erano stati introdotti nel 1941, per assumere il ruolo di prigionieri funzionali. I prigionieri di guerra russi iniziarono ad arrivare a Stutthof dopo l'invasione tedesca della Russia nel 1941, e alcuni ex membri dei governi lituano e lettone furono imprigionati nel blocco 11, come i cosiddetti prigionieri onorari. Poco dopo furono raggiunti da una dozzina di intellettuali lituani, tra cui il professor Balis Sruoga e il dottor Antanas Starkus. Alla fine del 1943, un gruppo di centocinquanta comunisti danesi, tra cui Kaj Moltke e Paul Nielsen, furono incarcerati a Stutthof. Anche i comunisti tedeschi furono incarcerati a Stutthof. Una pagina unica nella storia di Stutthof fu scritta nel 1944, dopo che le massicce offese dell'Armata Rossa contro i nazisti sul fronte orientale costringevano i tedeschi ad abbandonare il loro impero orientale e ad evacuare i campi di concentramento e i campi di lavoro sotto il loro controllo. I trasporti di massa iniziarono quindi ad arrivare a Stutthof da Riga, Kaunas, Konigsberg, Bialystok e Lublino. La maggior parte dei trasporti per arrivare a Stutthof proveniva dal campo di concentramento di Auschwitz e un certo numero di trasporti proveniva dalla prigione di Pawiak a Varsavia e in seguito all'insurrezione dell'Esercito di casa nel 1944, dal campo di evacuazione di Pruszkow. Era una consuetudine accettata che quando ogni gruppo di nuovi arrivati ??entrava nel campo attraverso la porta principale, la cosiddetta "Porta della Morte", la prima formalità completata dal dipartimento politico (campo Grstapo) era un'accoglienza brutale da parte di un ufficiale delle SS. Zbigniew Raczkiewicz ha ricordato ciò che è stato detto ai nuovi arrivati: 'D'ora in poi non sei più una persona, solo un numero. Tutti i tuoi diritti sono stati lasciati fuori dal cancello - ti rimane solo uno e sei libero di fare - esci dal camino. " I prigionieri appena arrivati ??sono stati raggruppati nella piazza "Old Camp". Qui a volte aspettavano un'intera giornata, o anche di più, indipendentemente dal tempo o dal periodo dell'anno. I prigionieri furono picchiati prima di essere iscritti nel registro del campo. Sono stati costretti a spogliarsi sulla piazza del campo e hanno dovuto consegnare tutti gli oggetti personali ai negozi del campo. Questo è stato seguito dalla rasatura di uomini e donne, poi è arrivata la ricerca del corpo di oggetti di valore nascosti e infine un bagno. Ai prigionieri fu quindi assegnato l'abbigliamento del campo e un numero di campo, e i loro dati personali furono registrati. A ciò seguì un periodo di quarantena nei blocchi 17-19 del "Nuovo campo", che durò da due a quattro settimane. I prigionieri non lavoravano durante la quarantena, al mattino eseguivano esercitazioni sotto la supervisione del capo del blocco o della caserma,Arbeitseinsatz, che controllava l'assegnazione del lavoro forzato. Dopo la quarantena, i prigionieri furono assegnati alle caserme dove dormiva e furono assegnati anche a un particolare commando di lavoro. I prigionieri maschi vivevano in quindici caserme nel "Nuovo campo". Ogni baracca era divisa in due parti uguali A e B. Ogni parte aveva un vestibolo, un bagno, un gabinetto, una stanza diurna e una zona notte. Quest'ultimo era arredato con cuccette a tre piani con materassi di carta pieni di trucioli di legno, cuscini simili e coperte di cotone. Le condizioni di vita nelle caserme dipendevano in gran parte dal capo della caserma, e il sovraffollamento che presentava in primo piano con livelli di tre o quattro volte più prigionieri di quanto inizialmente previsto. Alcuni prigionieri non arrivarono nemmeno alla fase di quarantena, arrivarono inconsapevolmente già destinati alla morte, per aver commesso reati contro il regime nazista. Krzystof Dunin- Wasowicz ha ricordato: 'Nel pomeriggio, quando Ludtke con il suo sorriso ironico arrivò al Rapportabteilung con una carta in mano, sapevamo tutti cosa sarebbe successo . I condannati che erano stati portati al Rapportabteilung attesero circa mezz'ora, quindi poco prima dell'arrivo della telefonata di Chemnitz e Foth e li portarono verso il crematorio. Lì furono o sparati alla nuca o impiccati. " A volte i trasporti arrivavano da Danzica e le persone venivano immediatamente catturate e rinchiuse in celle sotterranee senza finestre, in un piccolo edificio sul lato del "Vecchio Campo". Questi prigionieri venivano di solito giustiziati sparando prima della telefonata serale. Un altro assassino fu il tifo, ci furono diverse epidemie durante il 1942 e la primavera del 1943, con le peggiori epidemie che si verificarono nell'estate e nell'autunno del 1944. Anche se lo staff medico del campo voleva aiutare i prigionieri a ritrovare la loro salute, loro erano, a tutti gli effetti, indifesi di fronte a questi focolai. Coloro che si ammalarono non morirono solo per la malattia, gli incurabili o i malati cronici, come quelli con la tubercolosi furono uccisi per mezzo di iniezioni di fenolo o annegati nel bagno di notte. Il medico del campo aveva il potere di effettuare selezioni per la camera a gas. Furono anche organizzati giochi tragici, durante i quali lo staff delle SS si travestì da dottori, ricevette i malati, mantenendo le apparenze e le formalità, quindi quando misurarono la loro altezza, i prigionieri furono colpiti nella parte posteriore della testa da un apparecchio appositamente costruito. I cadaveri furono portati fuori, il sangue fu ripulito e alla successiva vittima fu cortesemente chiesto di entrare. Quando fu aperto il nuovo ospedale, le condizioni di vita dei malati migliorarono notevolmente, ma il tasso di mortalità aumentò rapidamente durante il 1943. Il nuovo ospedale ospitò in media da 600 a 1.000 prigionieri malati. Inoltre, la sezione ambulatoriale ha curato circa 500 persone al giorno. Nel 1944, un ospedale ebraico (Judenkrankenbau) fu isolato nella Caserma 30. Le condizioni erano terribili e i medici ebrei non ricevettero medicine o medicazioni. Le autorità del campo credevano di essere tutte destinate allo sterminio, quindi il trattamento non era necessario. La caserma 30 divenne nota come la "fine della caserma", dove spesso il cibo non veniva distribuito e i prigionieri morirono di fame e malattie. Il lavoro era un altro metodo di sterminio; i prigionieri lavoravano in gruppi chiamati "commando", ciascuno sotto la supervisione di un Kapo. I prigionieri non erano solo impiegati per coprire le esigenze del campo, ma anche quelle delle ditte tedesche, situate all'interno e all'esterno del campo. Furono istituiti sottocampi per fornire manodopera a basso costo per varie ditte situate a una certa distanza dal campo principale. Un lavoro estenuante simile è avvenuto anche in molti sottocampi di Stutthof. Il più grave fu a Politz, vicino a Stettin, un impianto di benzina sintetica in cui Kozlowski, che era un supervisore della stanza e in seguito un anziano di campo, divenne famoso. Allo stesso modo, il lavoro è stato molto duro a Schichau a Elblag, nel cantiere navale Danziger Werft a Przerobka a Danzica e nelle opere in mattoni di Graniczna Wies. I sottocampi ebraici consistevano nel lavorare su cinque campi d'aviazione nella Prussia orientale, nelle fabbriche di vagoni e nella costruzione di fortificazioni per l' Organizzazione Todt, a Elblag e Torun. Migliaia di ebrei hanno perso la vita, servendo gli obiettivi della guerra nazista. Complessivamente 25.000 prigionieri lavorarono in oltre quaranta campi secondari. Molti prigionieri furono giustiziati impiccandosi in pubblico, per servire da monito per gli altri, su un'impalcatura inizialmente eretta dal crematorio, che fu successivamente trasferito nel campo di parata del "Nuovo campo". Le esecuzioni di solito avvenivano poco prima di cena su un'impalcatura allestita tra la Caserma dodici e tredici. L'impalcatura era costituita da due travi verticali, collegate da una traversa, su cui erano appesi due anelli, attraverso i quali venivano tirati i cappi. Le vittime condannate dovettero salire una piccola scala su una tavola posta a un metro dal suolo. La tavola fu strappata da sotto le vittime per mezzo di una corda. Particolarmente memorabile fu l'impiccagione di un giovane polacco accusato di aver compiuto un sabotaggio. Fu impiccato accanto a un albero di Natale, che era stato fornito dalle SS,in un gesto eccezionale, il 28 dicembre 1944. Anche l'esecuzione di due ragazzi russi, che erano fratelli. Entrambi erano molto giovani, il più giovane piangeva, il fratello maggiore lo consolava e lanciava forti minacce di vendetta contro i tedeschi da parte dell'Armata Rossa. Ci sono state alcune fughe riuscite da parte dei polacchi. Tra coloro che sono fuggiti, Marcjan Czarnecki, Karol Viola, Wlodzimierz Steyer, Stanislaw Jankowski e due inglesi, i cui nomi non sono noti. Nell'autunno del 1943 fu costruita una camera a gas, inizialmente utilizzata per disinfettare i vestiti, ma nel giugno del 1944 i tedeschi iniziarono a uccidere i prigionieri usando l'agente di gas "Zyklon B." I trasporti di ebrei ungheresi, greci e cechi, per lo più trasferiti dal campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau, furono assassinati nella camera a gas di Stutthof. Maria Suszynska ha assistito all'arrivo di uno di questi trasporti: 'Arrivarono in un terribile stato fisico, di solito da altri campi, principalmente Auschwitz, per morire qui. Continuarono a camminare avanti e indietro, affaticati, con facce nere, i capelli che crescevano dalla loro pelle a setole. Avanzarono e continuarono a fissare con i loro enormi occhi neri, con quella che sembrava un'espressione disumana. Non indossavano né maglioni né giacche, solo abiti estivi strappati, attraverso le lacrime in cui si vedevano i loro corpi grigi. Erano senza giubbotti, scarni, con le spalle appuntite, le zampe infossate: erano più simili a degli uccelli strani e brutti. Nelle loro mani afferrarono pezzi di pane, ma non furono in grado di mangiare. Erano consapevoli di dove sarebbero stati nuovamente portati? Un totale di circa 50.000 ebrei provenienti da vari paesi europei passarono attraverso Stutthof nel 1944, alcuni dei quali furono immediatamente indirizzati alla camera a gas, Durante le fasi iniziali dell'esistenza del campo, i corpi dei prigionieri morti nel campo furono trasportati a Danzica e sepolti in tombe comuni nel cimitero di Zaspa. Nel settembre 1942, la ditta berlinese Kori fece erigere due stufe in mattoni e alzò un camino alto 18 metri. Sopra le stufe fu costruito un tetto in legno, che si incendiò rapidamente, e in seguito fu costruita una struttura in mattoni. Una commissione dell'Armata Rossa descrisse il crematorio, dopo che il campo fu liberato: 'La fornace è costruita in mattoni refrattari, con un'apertura nella parte anteriore - attraverso la quale sono stati posizionati i corpi, anche nella parte anteriore, era un'apertura attraverso la quale rimuovere le ceneri, ci sono due focolari a sinistra della fornace. Nella parte anteriore c'era anche una piccola apertura di 20 cm di diametro, chiusa per mezzo di una piccola porta, con la quale regolare il tiraggio. Tutte le aperture sono state chiuse per mezzo di porte di ferro spesse 7-9 mm. " Durante l'epidemia di tifo nel 1944, il crematorio non riuscì a tenere il passo con l'eliminazione dei cadaveri e fu istituita una pira crematoria a nord del "Nuovo campo". La pira è stata costruita in modo che vi fossero strati alternati di cadaveri e tronchi o assi, che è stato spruzzato con mazut, un olio combustibile pesante e di bassa qualità, per garantire una migliore combustione. Il 12 gennaio 1945, l'Armata Rossa russa iniziò la sua offensiva invernale e le autorità del campo iniziarono a pianificare l'evacuazione dei prigionieri da Stutthof e la liquidazione del campo. Raddoppiarono il distaccamento della guardia e iniziarono a bruciare documenti incriminanti e attrezzature di trasporto fuori dal campo. Durante il 23-24 gennaio 1945, le forze russe avanzarono più vicino a Elblag e Malbork, a circa 40-50 chilometri da Stutthof. In considerazione di ciò, il Gauleiter Albert Forster e il Superiore SS e il leader della polizia Fritz Katzmann decisero di evacuare Stutthof, con i prigionieri che dovevano intraprendere una "marcia della morte" per Lebork, distante circa 140 chilometri dal campo. L'ordine formale di evacuazione è stato emesso dal comandante del campo Paul Hoppe. Questo ordine - Einsatzbefehl n. 3 è stato datato 25 gennaio 1945, alle 05:00 del mattino. L'evacuazione che ebbe inizio alle ore 06:00, sotto il comando della SS-Hauptsturm führer Teodor Meyer, si prevedeva che la marcia durasse sette giorni. 25.000 prigionieri in nove colonne hanno iniziato la marcia e gli ultimi due gruppi hanno lasciato il campo il 26 gennaio 1945. Le condizioni in cui è avvenuta l'evacuazione sono state chiaramente descritte: 'Quanti di loro caddero sulla strada, stavano marciando così a lungo, finché le loro gambe non potevano essere tirate in avanti; quando caddero, un colpo con il calcio del fucile cercò di sollevarli. Una di SS-man calcio rimosso il corpo al lato della strada. A volte bastava un calcio o un colpo con un calcio in faccia per terminare la vita. Abbiamo appena superato Stegna, quando un prigioniero è caduto, dopo che altri stavano cadendo. La marcia durò in realtà per dieci giorni, non per i sette giorni previsti, ma i tedeschi avevano fornito cibo solo per due giorni. I suoni del fuoco di artiglieria proveniente dalle avanzate pistole dell'Armata Rossa potevano essere uditi da est e da sud. Le colonne marciavano attraverso cumuli di neve, con le guardie delle SS che uccidevano chiunque non potesse tenere il passo. Dopo aver raggiunto Lebork, le colonne decimate di sopravvissuti trascinarono fuori una miserabile esistenza fino a quando non furono liberate dall'Armata Rossa nel marzo del 1945. Quelli ancora lasciati alle spalle a Stutthof furono evacuati per ordine di Himmler il 14 aprile 1945. L'unica via aperta ora ai tedeschi era via mare. Molte evacuazioni su piccola scala hanno avuto luogo. L'evacuazione del campo principale, combinata con l'evacuazione del sottocampo di Gdynia avvenne via mare ad Amburgo, Flensburg e Neustadt il 25 aprile 1945. Circa 5.000 prigionieri in cinque vecchie chiatte partirono e solo la metà di questo numero sopravvisse al evacuazioni via mare. A seguito di queste evacuazioni, il campo praticamente cessò di esistere. Rimasero solo circa 100-150 prigionieri e le guardie delle SS iniziarono la liquidazione finale del campo. La caserma ebraica fu data alle fiamme, in cui alcuni prigionieri malati erano ancora all'interno e furono tragicamente bruciati vivi. Gli uomini delle SS sotto il comando di Paul Ehle lasciarono il campo, che fu poi rilevato dall'esercito tedesco. Il campo di concentramento di Stutthof fu liberato dai soldati dell'Armata Rossa della 48a armata sotto il comando del colonnello SC Cyplenkow il 9 maggio 1945. Numerosi processi per crimini di guerra furono condotti dopo la fine della seconda guerra mondiale e il primo comandante di Stutthof Max Pauly fu processato da un tribunale britannico per i suoi crimini nel campo di concentramento di Neuengamme ed eseguito l'8 ottobre 1946. Il secondo comandante Paul Hoppe , che subentrò a Max Pauly nel settembre del 1942, fu processato e condannato a 5 anni e 3 mesi di reclusione in Germania. Ciò è stato aumentato a 9 anni da una corte d'appello. In Polonia, nell'aprile e nel maggio del 1946, furono condotti ulteriori processi per il personale del campo e furono condannate a morte 6 membri del personale e 5 Kapo. Un guardiano ha ricevuto una pena detentiva di 5 anni e un supervisore della caserma è stato condannato a 3 anni. I condannati a morte furono giustiziati il ??4 giugno 1946. Il secondo processo nell'ottobre 1947 vide la condanna a morte di 9 membri dello staff del campo e di uno Kapo. Questi includevano Jakob Meyer, Ewald Foth, Friedrich Rach e Paul Wellnitz. Altri membri del personale delle SS hanno ricevuto condanne minori. |
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