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ANNO 1940
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Papa Pio XII
(1939-58)


II Guerra Mondiale

1940


Maggio
7
, l'invasione tedesca della Norvegia centro-settentrionale è compiuta: solo Narvik resta sotto controllo alleato.
Intanto dal nord dell'Olanda alla frontiera tedesco-franco-svizzera, su di un fronte di 640 chilometri, 136 divisioni tedesche aspettano l'ordine di attacco.
Sono presenti anche le Waffen SS.
Il reggimento Leibstandarte SS "Adolf Hitler" e il 3° reggimento Der Führer, distaccato dalla SS Verfügungsdivision, si trovano davanti alla frontiera olandese. Il resto della SS Verfügungsdivision è dislocato presso Münster, pronto a marciare a sua volta verso l'Olanda dopo che le difese del paese saranno sfondate.
La SS Totenkopfdivision è a Tubinga, dietro il fronte del Reno superiore.
9, tutti i reparti vengono messi in stato d'allerta; la parola "Dantzig", comunicata la sera a tutti i capi responsabili, significherrà che l'attacco avrà luogo l'indomani mattina all'alba per tutto il fronte;
la notte, il treno speciale del Führer attraversa la Germania in direzione della frontiera belga per giungere all'alba del mattino seguente nel nuovo comando generale, posto a circa 35 km a sud est di Bonn; la linea del fronte è lunga 740 km, dall'estuario dell'Ems sulla costa del Mare del Nord, sino alla frontiera svizzera di Basilea;
10-22 giugno, "campagna di Francia".
[Operazione Fall Gelb]
Il piano tedesco per l'offensiva contro le forze franco-britanniche schierate al confine franco-tedesco prevede l'attacco del grosso delle divisioni corazzate attraverso la regione montuosa delle Ardenne, scarsamente difesa perché ritenuta dai francesi invalicabile dai mezzi corazzati.
Per questa operazione la Luftwaffe dispone di 3.500 aerei ripartiti in varie unità, dipendenti in parte dalla 2ª Luftflotte di Kesselring ed in parte dalla 3ª Luftflotte di Hugo von Sperrle. Le due Luftflotten sono a loro volta suddivise nei cinque Fliegerkorps (di circa 750 aerei ciascuno) con a capo rispettivamente:
- VIII, Wolfram von Richthofen;
- IV, Keller,
- I, Gravert,
- V, von Greim,
- II, Bruno Loerzer.
L'aeronautica francese può opporre circa ventiquattro gruppi di caccia monoposto e sei squadriglie di bimotori da caccia pesante Potez 631, per un totale di circa 800 aerei rinforzati dai due Squadrons da caccia Gloster Gladiator e dai quattro Squadrons (portati a 10 il 10 maggio) di Hurricane della RAF, dipendenti dal Corpo di Spedizione Inglese.
[In quanto alle forze da bombardamento, i piloti francesi e inglesi della specialità, nel vano tentativo di bloccare durante i primi giorni l'invasione tedesca, si fanno letteralmente decimare. Ad esempio la Forza Aerea Avanzata d'Assalto della RAF, che il 10 maggio dispone di 135 Battle e Blenheim, a mezzogiorno del 12 è ridotta a soli 72 aerei efficienti di cui entro il 14 del mese 40 saranno andati perduti). I caccia di normale dotazione bellica per l'Armée de l'Air sono il Morane-Saulnier 406, il Curtiss Hawk 75 A e il nuovo Devoitine 520.
Il servizio Aeronautico Militare Olandese dispone ed ha mobilitato circa 132 aerei efficienti, comprendendo in tal numero anche quaranta vecchi ricognitori del tipo Fokker C.V. e C.X. e Koolhoven F.K. 51. I più moderni aerei da combattimento olandesi sono il biposto leggero d'assalto Fokker B.1A ed il piccolo caccia monoposto Fokker D. XX. 1; si tratta in entrambi i casi di ottimi velivoli presenti in numero estremamente limitato (al momento dell'attacco tedesco sono infatti in servizio presso i reparti solo ventitré Fokker B.1A, mentre i più numerosi Fokker D. XX. 1 si trovano comunque in una grave situazione di inferiorità, sia per la limitata velocità massima, 520 km all'ora, sia per l'insufficiente armamento).
I reparti olandesi da bombardamento dispongono invece di due soli moderni tipi di velivoli: il Fokker T.V. da bombardamento medio, di cui solo otto unità sono già state consegnate ai reparti, e il biposto d'assalto Douglas DB. 8 A-3 N, diciotto dei quali sono stati acquistati solo di recente dagli Stati Uniti.
ore 04:30, le forze corazzate del gen. H. Guderian, con l'appoggio di truppe aviotrasportate, partono all'offensiva iniziando l'occupazione del Belgio, dell'Olanda e del Lussemburgo;
un gruppo di combattimento della Leibstandarte SS "Adolf Hitler", che aveva preso posizione davanti al posto di frontiera della città olandese di De Poppe, si lancia all'attacco, ha ragione dei soldati olandesi, taglia i fili che dovevano far saltare le cariche di esplosivo poste sotto il ponte e libera il passaggio per facilitare ai veicoli della colonna SS l'ingresso in territorio nemico. Un po' dappertutto si ripete la stessa scena.
In qualche ora la Leibstandarte SS "Adolf Hitler" percorre 110 chilometri e raggiunge il suo obiettivo, la città di Zwolle, capitale della provincia di Overyssel. Le SS tengono saldamente due ponti sull'Yssel, dove sfilano senza interruzione i convogli di fanteria e di artiglieria. Intanto gli olandesi hanno avuto il tempo di far saltare parecchi ponti. Ma una compagnia della Leibstandarte riesce ad infiltrarsi verso sud, a raggiungere la cittadina di Hooen e a catturare la maggior parte dei difensori. Un'altra compagnia SS prosegue il cammino per più di 70 km e fa 127 prigionieri. La sera stessa il suo comandante, l'Obersturmführer Kras riceve la Croce di ferro di prima classe. È il primo ufficiale a ricevere questa decorazione sul campo di battaglia.
La Leibstandarte SS "Adolf Hitler" viene in seguito ritirata da questo settore e inviata a sud, dove si unisce alla 9ª Panzerdivision e alla SS Verfügungsdivision comandanta dal gen. P. Hausser che si apprestano a marciare su Rotterdam.
11, Olanda, mezzogiorno, il XVI Corpo corazzato del gen. Erich Hoepner passa a pieno motore sui due ponti rimasti intatti, mentre in cielo ondate di Stuka sorvolonano le colonne tedesche, precipitandosi ad eliminare ogni ostacolo all'avanzata;
le truppe tedesche occupano Arnhem e Maastricht; strenua resistenza a Rotterdam.
Nello stesso tempo il reggimento SS Der Führer, marciando alla testa della 207ª divisione di fanteria motorizzata, sorpassa Arnheim e poi, nei giorni che seguono, sfonda la "linea Grebbe" e raggiunge Utrecht.
Davanti all'avanzata delle truppe tedesche, la VII Armata francese del gen. Giraud, che forma l'ala sinistra del dispositivo francese, riceve l'ordine di convergere verso nord per fermare l'offensiva. Attaccata dall'aviazione, essa si scontra con la fanteria SS e con i panzer e deve indietreggiare verso Breda; bombardamenti di città francesi;
il governo di A.N. Chamberlain si dimette.
W. Churchill è nominato primo ministro di un governo di coalizione dei tre maggiori partiti.
Sbarco britannico in Islanda. 13, divisioni blindate tedesche provenienti dalle Ardenne belghe si presentano dinanzi a Sedan, forzano d'impeto il passaggio della Mosa travolgendo le deboli resistenze francesi e proseguono la loro avanzata in profondità determinando il crollo dello schieramento franco-britannico;
i francesi ripiegano su Anversa attraverso Flessingue.
Tuttavia Rotterdam resiste.
Il comandante tedesco vorrebbe farla finita con quest'isola di resistenza poiché ha bisogno della 9ª Panzerdivision e delle unità SS da lanciare nella campagna di Francia.
H. Göring decide di lanciare i bombardieri in picchiata del IV Fliegerkorps (temporaneamente aggregato alla 2ª Luftflotte di Kesselring) contro i capisaldi di difesa posti intonro alla città.
Mentre la Luftwaffe riceve l'ordine di radere al suolo Rotterdam, la SS Leibstandarte ha l'ordine di attaccare subito dopo la fine del bombardamento;
la sera la regina Guglielmina d'Olanda ed il governo lasciano l'Aja su due caccia torpediniere inglesi per raggiungere Londra;
intanto al Quartier Generale della Luftwaffe, mutata l'idea circa l'impiego degli Stuka, H. Göring finisce per ordinare a Kesselring di eseguire un incursione "a tappeto;
14, mattino, il 54° Kampfgeschwader con i suoi Heinkel 111 da bombardametno medio, si accinge al decollo con obiettivo il centro di Rotterdam;
poco dopo il mezzogiorno, un ufficiale olandese, il capitano Bakker, giunge al comando d'armata del gen. Rudolf Schmidt per negoziare la resa di Rotterdam e un'ora dopo fa ritorno in città recando le dettagliate condizioni imposte dai tedeschi; sapendo dell'imminente bombardamento aereo, il gen. Rudolf Schmidt ordina immediatamente che siano lanciati i razzi rossi per arrestare gli aerei incursori… ma è troppo tardi;
ore 15:30,mentre sono in corso trattative per consentire alla popolazione civile di evacuare la città, comincia il bombardamento di Rotterdam: in un quarto d'ora le bombe lanciate dalle formazioni di Heinkel 111 uccidono 800 civili [altre fonti parlano di 1.500 morti, altre ancora di 8.000], ne feriscono migliaia e lasciano 80.000 senza tetto; il centro storico è raso al suolo;
inoltre, poiché le bombe hanno colpito anche una fabbrica di margarina, l'olio ed i grassi incendiati cooperano ad alimentare un mare di fiamme che imperversa per molte ore, sopraffacendo i servizi antincendio.
Mentre le Waffen SS penetrano tra le rovine, una colonna della Wehrmacht, agli ordini del gen. K. Student, comandante delle truppe aerotrasportate, e del tenente col. Choltitz, raggiunge a sua volta la città. Ad essa il generale olandese comandante della guarnigione, si arrende.
La sera il comandante in capo olandese, gen. Winkelmann, dirama un comunicato circa l'avvenuta resa.
Belgio
Lo stesso giorno i tedeschi occupano Liegi; gli apprestamenti difensivi alla frontiera di questo piccolo Paese sono apparentemente formidabili perché consistono di poderosissime fortificazioni, tra le quali il dispositivo trincerato di Eben Emael a nord di Liegi, che viene considerato come la più moderna inespugnabile fortezza del mondo. [vedi: K. Student]
15, la SS Leibstandarte entra all'Aia mentre J. Dietrich occupa Delft e si unisce alla 22ª divisione aerotrasportata, arrivata il giorno dell'attacco.
Dopo una sfilata ad Amsterdam essa viene mandata subito dopo in Francia.
di fronte alla minaccia di nuovi bombardamenti sulle città l'esercito olandese capitola;
il gen. P. Hausser e la sua SS Verfügungsdivision, rafforzata dalla fanteria della Wehrmacht, ricaccia in mare gli ultimi elementi francesi e olandesi che tenevano ancora le coste;
i carri armati di E. Rommel sfondano le difese francesi a Philippeville;la battaglia prosegue nel Belgio e nel nord della Francia;
16, la SS Totenkopfdivision abbandona Kassel in direzione di Le Cateau, dove E. Rommel si appresta ad attaccare Cambrai a capo della 7ª Panzerdivision;
la divisione "Testa di morto" deve rafforzarlo e ripulire la regione. Nel corso dei combattimenti, spesso accaniti, le Waffen SS subiscono le loro prime perdite: 16 morti e 53 feriti.
Il governo belga si trasferisce da Bruxelles a Ostenda;
17, i tedeschi occupano Bruxelles, Lovanio e Malines;
18, in Belgio le truppe tedesche occupano Anversa e Ostenda;
M. Weygand nuovo capo di S.M. dell'esercito francese; sostituisce M.-G. Gamelin;
20, le truppe tedesche occupano Amiens e raggiungono la costa della Manica ad ovest di Abbeville e alla foce della Somme, tagliando dal resto dell'esercito francese 40 divisioni, tra le quali figurano unità belghe e inglesi: il grosso del corpo di spedizione britannico è isolato dall'esercito francese;
21, contro il dispositivo tenuto dalla 7ª Panzerdivision e dalla SS Totenkopfdivision viene lanciato un contrattacco alleato. Di fronte all'iniziativa franco-britannica le Waffen SS perdono la testa e battono in ritirata subendo serie perdite in uomini e materiale.
La Leibstandarte SS "Adolf Hitler", proveinete dall'Olanda, riesce a ristabilire la situazione respingendo parecchi attacchi francesi.
Lo stesso giorno A. Hitler parla esplicitamente di un'invasione della Gran Bretagna – è la prima volta che ne parla – indicando le direttive in uno sbarco nel Kent e nel Sussex, utilizzando basi di partenza in Francia. La risposta dell'OKM (Oberkommando der Kriegsmarine - Comando supremo della marina da guerra) è piuttosto tiepida, in quanto nella campagna di Norvegia sono stati persi 3 incrociatori e 12 cacciatorpediniere, mostrando quindi il rischio di operazioni marittime in cui, pur avendo la superiorità aerea, non si ha la superiorità navale. Inoltre, in questo momento i natanti da sbarco disponibili sono in tutto 45.


23-25, (battaglia di Dunkerque) le forze tedesche raggiungono il mare all'altezza di Abbeville, occupano Boulogne e Calais tagliando in due il dispositivo alleato e chiudendo il corpo di spedizione inglese del gen. J.S. Gort e la I armata francese in una sacca tra le foci della Somme e il confine olandese, nella zona di Dunquerque;
mentre le unità alleate che sono state respinte cercano di raggiungere Dunkerque, truppe inglesi e francesi ricevono l'ordine di contenere l'assalto tedesco. Per annientare queste retroguardie la SS Verfügungsdivision riceve l'ordine di attaccare con due reggimenti nella foresta di Nieppe, profonda più di otto chilometri.
Il terzo reggimento della divisione SS Deutschland prosegue l'offensiva in compagnia della 3ª Panzerdivision e della SS Totenkopfdivision.
Dal momento in cui iniziano la loro avanzata, le Waffen SS si scontrano contro una resistenza perfettamente organizzata. Così le perdite tedesche sono ben presto molto rilevanti. Poiché "i suoi uomini si stanno facendo uccidere come conigli", lo S.M. della divisione manda subito un messaggio radio al comando generale delle SS a Berlino per chiedere di mandare al più presto il rinforzo di artigleria pesante; P. Hausser chiede inoltre l'invio di "ufficiali di riserva" poiché il numero degli ufficiali uccisi in combattimento è impressionante…
[Ma se le Waffen SS e la SS Verfügungsdivision dimostrano in combattimento coraggio spesso temerario, la SS Totenkopfdivision darà nel nord della Francia un saggio del ruolo che ricoprirà nel corso della guerra. Ad essa si devono infatti le prime esecuzioni sommarie di prigionieri, che saranno conosciute nella Storia sotto il nome di "massacro del Paradiso".]
26-4 giugno,
la SS Totenkopfdivision riceve l'ordine di superare il canale di La Bassée, vicino a Bethune. Il canale forma in questo posto un'ansa che obbliga gli assalitori a oltrepassarlo due volte.
Per passare una prima volta il canale le SS devono subire il fuoco delle unità britanniche che tengono questa parte del fronte. Esse registrano 44 morti, 144 feriti e 11 dispersi. Da parte inglese le perdite sono ugualmente molto pesanti;
27, il superamento della seconda linea è altrettanto difficile ma finalmente le SS riescono a circondare un centinaio di uomini del 2° "Royal Norfolk" intorno alla fattoria del Paradiso. Gli inglesi che hanno ricevuto l'ordine di resistere il più a lungo possibile per permettere al resto della loro divisione di ripiegare, rifiutano di arrendersi. Dopo molteplici assalti la 4ª compagnia del primo battaglione del 2° reggimento Totenkopf comandana dall'SS Obersturmbannführer Fritz Knochlein riesce a costringere alla resa i sopravvissuti, ormai per la maggior parte feriti.
Allineati contro un muro, dopo essere stati perquisiti, vengono uccisi con due mitragliatrici.
[(Secondo lo scrittore Reitlingen). Dopo i fatti lo S.M. di Hoeppner che comanda il 16° corpo d'armata chiede l'apertura di una inchiesta. Subito arriva al Paradiso il col. Gunther d'Alquen come corrispondente di guerra della sezione propaganda della Wehrmacht. Egli vede i cadaveri e gli viene giustificato il massacro, con l'affermazione che i fuciliati si erano serviti durante la battaglia di pallottole dum-dum. Ma l'SS Obergruppenführer Th. Eicke rimanda l'inchiesta a più tardi e Fritz Knochlein non sarà mai giudicato dal consiglio di guerra. Anzi, nel 1944 comanderà un reggimento di volontari SS norvegesi che opera in Curlandia e riceverà nel dicembre dello stesso anno la Croce di cavaliere della Croce di ferro col grado di tenente col..
Secondo un'altra testimonianza (sempre a guerra finita), dopo il massacro l'SS Gruppenführer K. Wolff, capo dello S.M. personale di H. Himmler, ispezionando la fattoria del Paradiso osserva soltanto che restano ancora troppi cadaveri SS da sotterrare.
Secondo gili archivi delle SS, H. Himmler non è mai intervenuto in questo affare, né per condannare la carneficina né per appoggiare le Totenkopf.
Gli archivi delle SS infatti non menzionano affatto questo fatto.
Solamente due uomini, che sono riusciti a fuggire, testimonieranno al processo di Norimberga; Fritz Knochlein sarà condannato a morte il 25 ottobre 1948 e impiccato.]
battaglia ed evacuazione di Dunkerque:
234.000 soldati inglesi e 112.000 francesi vengono trasportati in Inghilterra con ogni possibile mezzo navale (circa 700 unità tra cui barche da pesca e da turismo, di cui ne vengono affondate più di 200);
l'operazione costa agli alleati gravi perdite (70.000 tra morti, feriti e prigionieri) ma permette di mantenere intatto il nucleo dell'esercito britannico, vanificando i piani tedeschi di invasione dell'Inghilterra;
tutti gli armamenti e i mezzi di trasporto vengono abbandonati;
27, nonostante l'opposizione del governo, il re del Belgio Leopoldo III firma la resa senza condizioni;
nella "sacca di Dunkerque" (Fiandre occidentali, un corridoio lungo meno di 50 miglia e largo 15) si trovano bloccate le nove divisioni del Corpo di Spedizione Inglese e dieci divisioni della Prima Armata francese;
il gen. Kesselring incarica di distruggere le forze alleate rinchiuse nella sacca, tre Fliegerkorps con i loro comandanti:
- I, gen. Grauert,
- IV, gen. Keller,
- VIII, gen. Wolfram von Richthofen;
nell'operazione sono largamente impiegati Junkers 87 e 88 scortati da caccia Messerschmitt 109; le tre unità aeree vengono impiegate con l'approvazione di Jeschonnek in una lunghissima serie di azioni;
Operazione Dinamo: un'intera flotta di circa 850 natanti di ogni tipo e dimensione, di cui molti di proprietà privata, fa rotta sul piccolo porto della Manica ormai sottoposto ad un costante fuoco di artiglieria pesante; nel primo giorno vengono salvati circa 7.000 soldati;
28, capitola l'esercito belga;
nella "sacca di Dunkerque" altri 17.800 soldati vengono messi in salvo;
29-31, le truppe tedesche occupano Ypres;
nella "sacca di Dunkerque" altri 47.300 soldati vengono messi in salvo;
30, nella "sacca di Dunkerque" altri 53.800 soldati vengono messi in salvo;
31, mentre nella "sacca di Dunkerque" altri 68.000 soldati vengono messi in salvo, i tedeschi entrano a Lilla;
[Le incursioni aeree tedesche anche se sono riuscite ad ostacolare il reimbarco inglese non lo hanno mai bloccato mettendo così in evidenza le deficienze della Luftwaffe incapace da sola di decidere l'esito di una battaglia; bisogna sottolineare tuttavia che dai serbatoi di carburante delle raffinerie di Dunkerque, incendiati dal bombardamento, saliva incessantemente fino a 5.000 metri un fumo denso e oleoso che spesso copriva la zona sottraendola alla vista dei piloti; inoltre il mare era disseminato di centinaia di piccoli natanti che non costituivano certo un bersaglio facile dall'aria; la stessa sabbia della spiaggia, neutralizzava e riduceva gli effetti delle bombe, salvando molte vite.]






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