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Il Viandante - Militari - Oscar Schmitz

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Oscar SCHMITZ

(Colonia 23 febbraio 1916 – ?)

prigioniero e sorvegliante di campi di concetramento

 


 

1933
30 gennaio, A. Hitler è nominato cancelliere dal presidente del Reich P.L. von Hindenburg;
27 febbraio, incendio del Reichstag;
[I nazisti accusano immediatamente il partito comunista di aver preparato e commesso il crimine. L'incendio è l'inizio della rivoluzione… nasce una nuova era nella storia della Germania.]

===================== da qui:

studia in una sorta di lavoro di ingegneria e, pur non attivista, fa parte del movimento giovanile comunista;
in questo periodo tutta la gioventù tedesca è raccolta nel movimento della Gioventù Hitleriana, e l'uomo con cui lavora in questo momento cerca di costringerlo ad unirsi a questo movimento, ma non lo fa;

1934
H. Himmler intanto mira a controllare direttamente tutte le forze di polizia del Paese. Mentre durante la Repubblica di Weimar ogni Lander aveva una sua polizia politica, i due amici ora centralizzano queste polizie creando la GESTAPA (Direzione della Polizia segreta di Stato).
[L'organizzazione ricalca il meccanismo burocratico utilizzato dalla già esistente polizia segreta prussiana.]

20 aprile, H. Göring, spinto da H. Himmler e dal ministro dell'Interno W. Frick, pone il primo al comando della GESTAPA che a sua volta controlla le SS (Schutzstaffel);
H. Himmler mette la GESTAPA sotto il comando di R. Heydrich che la ribattezza Gestapo (Geheime Staatspolizei - Polizia segreta dello Stato);
[Il compito della Gestapo è quello di investigare e combattere «tutte le tendenze pericolose per lo stato». Ha autorità di investigare sui casi di tradimento, spionaggio e sabotaggio, oltre ai casi di attacchi criminali al partito nazista e allo stato. Il potere della Gestapo più spesso abusato è lo Schutzhaft (custodia protettiva), di fatto il potere di imprigionare chiunque senza procedimento giudiziario, tipicamente nei campi di concentramento. Le persone imprigionate devono addirittura firmare il loro Schutzhaftbefehl (documento che dichiara che la persona viene imprigionata). Normalmente la firma viene estorta con la tortura.
Per il momento (e prima del 1939) il comando della Gestapo è sottoposto all'autorità degli ufficiali della Sicherheitspolizei und SD.
Gli ufficiali locali della Gestapo sono conosciuti come Gestapostellen e Gestapoleitstellen; questi ufficiali rispondono direttamente ai comandanti locali, conosciuti come Inspektor der Sicherheitspolizei und SD i quali, a loro volta, rispondono ai propri comandanti del Referat N della Gestapo e ai locali comandanti in capo delle SS e della polizia. ]

maggio, termina gli esami e per un breve periodo lavora dove ha finito la sua formazione, ma poi viene licenziato perché non appartiene a nessuna organizzazione del NSDAP (Nationalsozialistische deutsche Arbeiterpartei – Partito nazionalsocialista tedesco dei lavoratori);
per un periodo rimane senza alcun tipo di lavoro, e poi intraprende strani tipi di lavoro; i tempi sono molto difficili;
[Vive con sua madre e poiché non vuole gravare su di lei, lascia la sua casa; ha un contributo di RM. 7,50 alla settimana fanno soldi, e continua a fare tutti i tipi di lavori strani; ad esempio, aiuta nel macello. Un giorno deve pagare RM. 4.50 per l'affitto della sua stanza.]

 

30 giugno, "notte dei lunghi coltelli";

2 agosto, il presidente del Reich P.L. von Hindenburg muore a Neudeck (futura Podzameck);

27 novembre-3 dicembre 1935, poiché è entrato in un banco dei pegni e ha lasciato lì un set di tazze, piatti e così via, che non gli appartengono, viene arrestato e mandato in prigione;

1935
15 settembre, vengono promulgate le Nürnberger Gesetze (Leggi di Norimberga);
[Insieme di tre leggi promulgate dal Reichstag dal NSDAP, convocato a Norimberga in occasione del 7º Raduno.
Tutte e tre le leggi sono pubblicate il giorno successivo sul Reichsgesetzblatt Parte I Nr. 100 con la postilla "am Reichsparteitag der Freiheit" (in occasione del raduno della libertà);
Le leggi comprendono:
- la "legge per la protezione del sangue e dell'onore tedesco" (RGBl. I S. 1146);
- la "legge sulla cittadinanza del Reich" (RGBl. I S. 1146);
- la "legge sulla bandiera del Reich": viene promulgata anch'essa alla stessa data e nella definizione delle "leggi di Norimberga", anche se orientamenti dell'epoca tendono a non comprenderla.
Tutte e tre le leggi saranno annullate il 20 settembre 1945 dalla Legge n. 1 della "Commissione alleata di controllo".]

dicembre, lasciata la prigione viene arruolato per l'Arbeitsdienst, una sorta di organizzazione semi-militare, a cui poi dovrebbe seguire un adeguato addestramento militare, ma egli non presta servizio e va ad Amburgo per cercare di andare all'estero;
pur avendo provato due volte ad andare all'estero su una nave, non ci riesce;

1936
ottobre-4 agosto 1939, torna in prigione perché ha rubato un auto per andare da Duisburg ad Amburgo;

1937
5 novembre, Berchtesgaden, nel corso di una riunione A. Hitler comunica che la Germania deve conquistarsi il Lebensraum [spazio vitale] in Europa orientale facendo uso della forza militare;
[Sono presenti anche W. von Fritsch, E. Raeder, W. von Blomberg e il ministro degli esteri K. von Neurath.]

1938
gennaio, scoppia lo "scandalo Blomberg-Fritsch";
marzo, A. Hitler procede all'annessione al Reich dell'Austria; "Anschluss"

maggio, in un discorso tenuto a Jüteborg, A. Hitler dice chiaro e netto davanti ai generali che la Germania "incorporerà la Cecoslovacchia;

29 settembre, viene firmato il patto di Monaco;

9-10 novembre, Kristallnacht "notte dei cristalli", progrom antisemita;
[Si dice che questa improvvisa violenza contro le proprietà degli ebrei sia stata causata dall'assassinio di E.E. vom Rath, terzo segretario presso l'Ambasciata tedesca a Parigi (ferito gravemente il giorno 7 novembre e morto due giorni dopo).]

1939
il comando della Gestapo passa ora (1939-41) direttamente sotto il comando del RSHA (Reichsicherheitshauptamt - Direzione generale per la Sicurezza del Reich) all'interno del quale viene denominata, a livello burocratico, Amt IV;

Dipartimento A (nemici)
(A1) Comunisti (-)
(A2) Controsabotaggio (-)
(A3) Reazionari e Liberali (-)
(A4) Omicidi (-)

Dipartimento B (sette e Chiese)
(B1) Cattolici (-)
(B2) Protestanti (-)
(B3) Massoni (-)
(B4) Ebrei (-), comandato da Adolf Eichmann e responsabile delle deportazioni dall'Europa occupata verso i campi di sterminio nel contesto della soluzione finale della questione ebraica - eufemismo utilizzato dai nazisti per indicare la Shoah del popolo ebraico.

Dipartimento C (amministrazione e affari di partito)
È l'ufficio centrale di amministrazione dell'intera struttura della Gestapo, responsabile delle schede di tutto il personale;
(C1), ?
(C2), ?
(C3), ?
(C4), ?

Dipartimento D (lavoratori stranieri)
(D1) Boemia e Moravia, Jugoslavia e Grecia (-)
(D2) Governatorato Generale in Polonia (-)
(D3) Stranieri nemici emigranti (-)
(D4) Territori occupati settentrionali e occidentali (-)
(D5) Territori occupati orientali (-)

Dipartimento E (contro-spionaggio)
(E1) Nel Reich (-)
(E1) Formazione politica (-)
(E1) Ad ovest (-)
(E1) In Scandinavia (-)
(E1) Ad est (-)
(E1) Nel sud (-)

Dipartimento F (polizia di frontiera e di confine)
(F1) Polizia di frontiera (-)
(F2) Passaporti (-)
(F3) Carte d'identità (-)
(F4) Polizia degli stranieri (-)
(F5) Ufficio centrale di identificazione (-)

Le guardie di frontiera della Germania rispondono direttamente alla Gestapo, con l'obiettivo di contrastare l'emigrazione e l'immigrazione da e per il Reich. Dopo l'inizio della seconda guerra mondiale, gli ufficiali della polizia di confine vengono posti sotto l'autorità militare.

5 agosto, lascia la prigione e fa ritorno a Colonia dove trova lavoro nella fabbrica Mercedes Daimler Benz;

23 agosto, Mosca, viene firmato il "patto Hitler-Stalin" [o "patto Molotov-Ribbentrop"]
[Patto di non aggressione di durata decennale stipulato fra la Germania nazista e l'Unione Sovietica, e firmato rispettivamente dal ministro degli Esteri sovietico Vjaceslav Molotov e dal ministro degli Esteri tedesco Joachim von Ribbentrop.]

1939 settembre - aprile 1945II Guerra Mondiale

1° settembre, A. Hitler attacca la Polonia;

Il RAD (Reichsarbeitsdienst) viene esteso anche alle giovani donne;
[Trattasi di un corpo ausiliario istituito nella Germania nazista, ai sensi della "Legge per il servizio del lavoro del Reich", promulgata il 26 giugno 1935. Tutti i giovani (prima del loro servizio militare ) sono chiamati a lavorare per sei mesi.]

dicembre, riceve un ordine di presentarsi a una stazione di reclutamento?
8 dicembre, invece di presentarsi alal chiamata va a Vienna;

1940
gennaio-marzo, a Vienna viene arrestato e mandato in una specie di custodia protettiva in un campo a Emsland, vicino al Mare del Nord; qui lavora su tutti i tipi di drenaggio delle brughiere e piantando patate;
[Solo il personale militare che ha disertato, da un privato a un maggiore, viene inviato lì.]

marzo, il campo di Emsland viene evacuato a causa di una specie di malattia infettiva che sta dilagando e viene portato a Vienna alla Gestapo;

10 maggio - 25 giugno, campagna di Francia

maggio-giugno 1944, all'inizio del mese va con un trasporto consistente principalmente di ebrei ungheresi e l'intero governo ungherese nel campo di concentramento di Mauthausen;

 

2 agosto, viene aperto il KZ (Konzentrationslager - campo di concentramento) Groß-Rosen;
[È situato presso l'omonimo villaggio di Gross-Rosen – in futuro Rogoznica, in Polonia – nella Bassa Slesia. Il campo è stato aperto come sottocampo di Sachsenhausen, ma il 1º maggio 1941, diverrà indipendente da quest'ultimo. Il campo diverrà in breve tempo il più grande della Bassa Slesia e si troverà ad amministrare una rete di circa 97 sottocampi, tanto che il 1º gennaio 1945 Gross-Rosen ed i suoi campi satelliti potranno contare su 76.728 prigionieri di cui 26.000 donne, «uno dei più grandi gruppi di prigionieri di sesso femminile» nel complessivo sistema dei campi di concentramento istituiti dal nazismo.]

1941
viene creato l'ufficio centrale di comando della Gestapo;

1º marzo, H. Himmler effettua il primo sopralluogo al KZ (Konzentrationslager) Auschwitz (in seguito Auschwitz I) complimentandosi con Rudolf Höß per il lavoro finora svolto ma esponendo nel contempo nuovi e grandiosi progetti per Auschwitz;
[Il campo dovrà essere ampliato fino a poter accogliere 30.000 prigionieri e nel contempo si dovrà creare un nuovo campo nell'area del villaggio di Birkenau (che diverrà Auschwitz II) della capienza di 100.000 internati.
Inoltre sarà necessario fornire 10.000 detenuti per la costruzione di un grande impianto per la produzione di gomma sintetica (Buna) di proprietà della IG Farben in località Dwory.]

marzo, sottocampo di Budy: i nazisti requisiscono ed evacuano l’intero villaggio di Bór;
[Ai residenti non è permesso di portare via alcun oggetto o proprietà e tutti i loro beni vengono sequestrati dalle SS. La popolazione locale viene trasferita nel Governatorato Generale o internata nei vari sottocampi già esistenti ed il nome viene cambiato in Budy. Gli unici a cui è consentito di trasferirsi nei villaggi vicini sono i ferrovieri ed i minatori per poter poi sfruttare tale manodopera a favore del Reich.
La maggior parte delle case, quasi tutte estremamente povere, vengono demolite ed il materiale recuperato viene utilizzato per la costruzione dei capannoni e delle torri istallate ad Harmeze mentre con i detriti sono preparate le fondamenta delle nuove baracche ed il fondo delle strade; questi lavori vengono eseguiti da detenuti che ogni giorno arrivano a piedi dal Campo base di Auschwitz.]

6 aprile, inizia l'invasione della Grecia e della Jugoslavia;
13 aprile, Belgrado viene occupata dalle truppe tedesche;
27 aprile, Atene viene occupata dalle truppe tedesche;
28 aprile, l'operazione balcanica si conclude con l'evacuazione delle forze britanniche;

invasione dell'Unione Sovietica

22 giugno, inizia la campagna di Russia "Operazione Barbarossa";

29 luglio, Rudolf Höß viene convocato a Berlino da H. Himmler per partecipare ad un incontro (strettamente confidenziale) nel quale vengono definiti i particolari per l'ampliamento di Auschwitz e la creazione del nuovo campo di Auschwitz II - Birkenau nel contesto della prevista soluzione finale ordinata da A. Hitler;

agosto, dopo l'incontro con H. Himmler, Rudolf Höß ha un incontro con A. Eichmann, architetto delle deportazioni del genocidio, per discutere la "Soluzione finale della questione ebraica";
[L'incontro puntualizza alcune questioni tecniche: si decide l'impiego di un gas, non ancora ben precisato per le previste uccisioni visto che la morte mediante fucilazione sarebbe un compito troppo pesante (e poco efficiente) per le SS destinate all'incarico. Nel contempo vengono esaminati il sito, nei pressi di Birkenau, sul quale sarebbero sorte le camere a gas ed i forni crematori.
L'incontro si conclude con l'impegno da parte di A. Eichmann di riferire a lui circa l'esistenza di qualche gas di facile produzione e che non richieda installazioni particolari, e di cui gliene parlerà in proposito.]

Viene intanto costruito per i prigionieri un Arbeitslager (campo di lavoro) della IG-Farben a Monowitz – a circa 10 chilometri da Auschwitz – che contiene anche un Arbeitsausbildungslager (campo di educazione del lavoro) per i prigionieri non ebrei considerati non all'altezza degli standard di lavoro tedeschi.
[IG-Farben ha fatto costruire il campo di concentramento di Auschwitz III Monowitz a proprie spese.]

Per tutta la seconda metà dell'anno proseguono intanto alacremente, sotto la sua supervisione, lavori di costruzione di Auschwitz II - Birkenau;
[Questo, tuttavia, diverrà operativo, come centro di sterminio, solo nella primavera 1942.]

1942
20 gennaio, Conferenza di Wannsee (sobborgo berlinese);
[Vengono formalizzati i dettagli della " Soluzione finale della questione ebraica ", politiche che culmineranno nella Shoah.];

15 febbraio, giunge al KZ Auschwitz (in seguito Auschwitz I) il primo convoglio di deportati ebrei provenienti dall'Alta Slesia che vengono immediatamente uccisi con il "Zyklon B" e i cui corpi vengono poi cremati;
Le informazioni ricevute sui metodi con i quali i tedeschi in Polonia realizzano il massacro degli ebrei includono resoconti di convogli carichi di adulti e bambini destinati a Oswiencim vicino a Cracovia».
(«New York Times», 25 novembre 1942, p.10]

17 febbraio, molte donne vengono trasferite al campo di concentramento di Ravensbrück;
[Ravensbrück si trova nei pressi della località di Fürstenberg, nella parte settentrionale della provincia del Brandeburgo, a circa 90 chilometri a nord di Berlino.]

Arthur Liebehenschel entra a far parte del WVHA (SS-Wirtschafts- und Verwaltungshauptamt - Ufficio centrale economico ed amministrativo delle SS);
[Questo nuovo ufficio, comandato da Oswald Pohl, che ingloba il precedente Ispettorato dei campi di concentramento divenuto Amtsgruppe D (dipartimento D) del WVHA, è sorto per ottimizzare la gestione delle finanze delle SS e lo sfruttamento della manodopera internata nei campi.]

1942-10 novembre 1943
, Arthur Liebehenschel viene assegnato, in qualità di comandante, all'ufficio D1/Zentralamt (Ufficio di amministrazione centrale) e vice di Richard Glücks (comandante dell'interno Amtsgruppe D);

aprile, nel sottocampo di Budy i prigionieri sono sostituiti da un gruppo di lavoratori civili provenienti dalla Iugoslavia;
[Lo stesso anno, per ritorsione dovuta alla fuga della prigioniera Janina Nowak, viene creata una nuova compagnia penale. I nazisti hanno la consuetudine di eseguire le punizioni collettive relative ad reato di un solo prigioniero; alle 200 donne appartenenti alla squadra di Janina Nowak vengono tagliati i capelli a zero e sono costrette a vivere nell’edificio che prima era una scuola, circondato da doppio filo spinato non collegato a corrente elettrica. Le detenute vivono nella cantina e nella soffitta di tale edificio ed hanno a disposizione per dormire solo paglia e trucioli.
A tale compagnia appartengono ebree polacche, russe, ucraine, francesi, iugoslave e donne tedesche e ceche. Queste donne sono sottoposte ad estenuanti lavori di pulizia dei fondali degli stagni, taglio di erbacce nelle zone paludose, scavi di drenaggio per far defluire l’acqua delle paludi ecc.
Viene designata come sorvegliante l’ispettrice SS Elfreide Runge insieme a 25 SS con relativi cani da guardia.
Le terribili condizioni di lavoro e la crudeltà delle kapò portano alla morte di tante donne. Le condizioni di lavoro a Budy sono terribili sia d’inverno che durante la stagione delle pioggie le detenute sono costrette a lavorare dalla mattina alla sera, all’aperto; uno dei lavori che più inorridisce le detenute è il compostaggio che viene eseguito con le ceneri dei crematori di Auschwitz e Birkenau.
L’igiene è scarsissimo e solo una volta al mese vengono attuate le disinfestazioni durante le quali le prigioniere, indipendentemente dalla stagione, vengono costrette a stare fuori, nude, sino alla completa operazione dopodichè vengono restituiti i pochi abiti ancora bagnati.]

ottobre, nel sottocampo di Budy le kapò incaricate della sorveglianza ingaggiano una lotta con le prigioniere, lotta che si trasforma in un massacro in quanto le sorveglianti, con bastoni ed asce, uccidono circa 90 detenute;
[Le detenute nella compagnia penale saranno trasferite al Campo di Birkenau durante il mese di Marzo del 1943.]

[Delle 55.000 guardie che prestano servizio nei campi di concentramento nazisti, circa 3.700 sono donne. Nel 1942, le prime guardie donna giungono ad Auschwitz e Majdanek da Ravensbrück. L'anno successivo il regime nazista comincerà ad escludere le guardie donne a causa della scarsa attenzione nella sorveglianza.]

1943

marzo, nel sottocampo di Budy: poiché i lavoratori civili provenienti dalla Iugoslavia non sono efficaci come i detenuti, in primavera arrivano di nuovo i prigionieri a lavorare duramente nel campo. I lavori sono per lo più dedicati alla coltivazione di piante ed all’allevamento dei suini e dei bovini.
Lo stesso mese, le detenute presenti ancora nel campo vengono trasferite al campo di Birkenau.

8 settembre, l'Italia firma l'armistizio;

autunno, Oswald Pohl, decide che Auschwitz abbia raggiunto dimensioni tali da richiedere una suddivisione e la nomina di più comandanti.
Vengono così creati i campi di:
- Auschwitz I (KZ Auschwitz - Stammlager - ossia il campo originario) al comando di Arthur Liebehenschel,
- Auschwitz II (KZ Auschwitz-Birkenau), al comando di Friedrich Hartjenstein,
- Auschwitz III (ossia il campo di Monowitz, sede dell'impianto Buna-Werke di proprietà della IG-Farben, più i sub-campi esterni) al comando di Heinrich Schwarz.
[Nonostante la creazione di tre unità di comando indipendenti, l'amministrazione di Auschwitz rimane unica e concentrata presso il lager principale comandato da Arthur Liebehenschel che, di fatto, rappresenta l'autorità di comando più elevata dell'intero complesso ricoprendo la carica di Standortältester (comandante anziano del presidio).]

autunno, il sottocampo di Budy viene evacuato e le detenute internate sono trasporate in Germania destinate a lavorare in alcune fabbriche di munizioni;

11 novembre, Arthur Liebehenschel viene nominato comandante di Auschwitz in sostituzione di Rudolf Höß andato a ricoprire il posto del primo al WVHA;

1944
1° maggio, ufficialmente Rudolf Höß viene nominato solo ora nell'incarico di comandante del D1/Zentralamt, infatti in questo periodo viene attuata la deportazione degli Ebrei ungheresi.
[Unica comunità ebraica ancora parzialmente risparmiata tra quelle sottoposte direttamente ed indirettamente al dominio nazionalsocialista. Ciò è possibile anche grazie alla complicità del governo ungherese che dopo l'occupazione tedesca, ha iniziato ad emanare leggi antisemite e sono molti i filonazisti che sono andati al potere.]

8 maggio, Rudolf Höß ritorna ad Auschwitz, per sovrintendere alla "Ungarn-Aktion" – denominata poi in suo onore "Aktion Höß";

In questo periodo il complesso di sterminio di Auschwitz II - Birkenau raggiunge il suo massimo potenziale distruttivo con la morte di circa 400.000 vittime in circa tre mesi di «operazioni».
In qualità di Standortältester (comandante anziano del presidio), egli supervisiona con la solita efficienza l' "Ungarn-Aktion" estromettendo il comandante nominale di Birkenau Josef Kramer;
[Nel corso del processo intentatogli nel dopoguerra, Josef Kramer si giustificherà dicendo che lui gli ha ordinato di non occuparsi delle operazioni di sterminio degli ebrei ungheresi.]

I convogli vengono dirottati direttamente nel campo di concentramento di Auschwitz, l'unico centro di sterminio ancora a disposizione nei territori occupati, comodo per l'arrivo dei vagoni ferroviari e nascosto agli occhi del mondo. Dopo una sommaria selezione i prigionieri ungheresi ritenuti sani e forti – chiamati Depot-Häftlinge - detenuti in deposito – vengono alloggiati temporaneamente nel settore BII di Birkenau senza essere segnati nei registri del lager.

6 giugno, D-Day, inizio dell'invasione finale ad ovest;

giugno-luglio, dal campo di concentramento di Mauthausen viene inviato alla fabbrica Hermann Goering di Linz;


20 luglio, Rastenburg, fallisce il colpo di stato tentato contro A. Hitler;

25 luglio-novembre, a Linz, alla fabbrica Hermann Goering, viene fatto irruzione e rimane ferito; va in ospedale e quando si riprende viene rimandato al campo di concentramento di Mauthausen;

novembre-gennaio 1945, viene inviato con altri 1200 prigionieri ad KZ Auschwitz;

 

1945
gennaio-marzo, dal KZ Auschwitz viene trasferito a Nordhausen;
marzo, viene inviato in un piccolo accampamento satellitare a Tettenborn, dove viene impiegato a scaricare camion contenenti armi che sono state evacuate dal fronte orientale; qui è l'unico tedesco e quindi viene incaricato del campo;
una volta viene mandato a Dora a prendere alcune provviste mediche per un medico prigioniero e nei negozi conosce Josef Klippel;
5 aprile, il sottocampo di Tettenborn viene evacuato;
10 aprile, al mattino i prigionieri arrivano nell'area della caserma della Wehrmacht a Bergen-Belsen dove il personale della Wehrmacht occupa ancora la caserma e devono aspettare che si liberi.
Ci sono solo pochissimi cittadini tedeschi tra i prigionieri e gli chiedono di dare un'occhiata in giro per vedere dove può trovare qualcosa da mangiare. Quando i trasporti arrivano uno dopo l'altro, i prigionieri gli chiedono di procurargli del cibo ed egli viene creato Lagerältester dai prigionieri.
Nel pomeriggio del 10 va da Hoessler per dirgli che i prigionieri sono in viaggio da diversi giorni e che bisogna fare qualcosa per il cibo. Gli promette di provare, e la sera in due o tre cucine si cucina.
11 aprile, arriva il primo camion con il pane, seguito da rape e patate;
ci sono tutte le nazioni del mondo, belghe, olandesi, italiane, ceche e polacche, ed egli sa dalla sua lunga esperienza nei campi di concentramento cosa significhi quando tutte queste nazioni sono insieme e non si capiscono affatto. Chiede quindi a Hoessler se queste persone – ca 15.000 – possono essere organizzate in diverse nazionalità ed egli gli dice "Va bene";
trascorre quindi due interi giorni e notti passando da un blocco all'altro cercando di scoprire come ci sono molti cittadini e quante persone appartengono a ciascuno di essi.
12 aprile, quando le truppe di SS lasciano il campo, viene detto a tutti i prigionieri di nazionalità tedesca di riunirsi e un gruppo di 150 viene scelto per lasciare il campo, lui tra loro. Poiché dicono che questo gruppo sarà inviato direttamente in prima linea, egli rimane al campo;

15 aprile, le truppe Britanniche fanno irruzione nel campo di concentramento di Bergen-Belsen, trovando oltre 10.000 cadaveri e 60.000 superstiti.

16 aprile, al mattino finisce questo lavoroe le persone sono organizzate in diverse nazionalità; [Verso le 9.30 della mattina del 16] arriva il primo furgone per altoparlanti e si ferma davanti all'ufficio del Kommandant, e la prima o la seconda frase è che questo campo è stato liberato e che i tedeschi non hanno altro da dire. Lo dice in tutte le lingue in modo che tutti capiscano.
Da questo momento vengono creati tutti i tipi di gruppi, formati principalmente da ucraini, e questi gruppi attraversano il campo e ovunque vedono un prigioniero tedesco, lo pestano. La notte è abbastanza tranquilla.

17 aprile, al mattino questi gruppi stanno di nuovo attraversando il campo, e dato che i prigionieri sono organizzati in diverse nazioni, è molto facile trovare il gruppo tedesco di prigionieri che in questo periodo è molto piccolo, solo circa 35 prigionieri rimasti.
È abbastanza comprensibile che siano furiosi per il nazionalsocialismo, ma ovviamente quei tedeschi sono anche loro rigionieri e non sono certamente colpevoli del nazionalsocialismo;
[Circa otto o nove sono entrati nella stanza in cui vivo. Abbiamo contato solo tre tedeschi e ci hanno chiesto di spogliarci, di lasciare tutto, stivali e pullover, pantaloni, tunica e camicia, finché non sono rimasto solo nelle mutande e nei calzini.]

I quattro uomini della S.S. sono Klippel, Kraft, Kltscho e Stephan, e in seguito viene messo insieme con questi quattro, per unirmi agli altri uomini della SS, Hoessler, Stofel, Fritz e Kulessa.
La sera prova per la seconda volta a uscire, e tornare al suo isolato, e quando apre la porta dimentica per il momento che ha un'uniforme delle SS e che la guardia lo scambierà per un uomo delle SS, e così tiene immediatamente il suo fucile e la baionetta puntati su di lui. Da questo giorno deve condividere tutto il lavoro che gli SS avevano detto di fare;

21 aprile, gli viene detto di andare al campo di concentramento di Belsen e di trascinare i corpi per seppellirli;

I liberatori costringono tutto il personale delle SS a trasportare i corpi.

30 aprile, A. Hitler si toglie la vita insieme alla sua amante Eva Braun (ufficialmente sposata il giorno precedente);

8 maggio, finisce la guerra;

17 settembre-17 novembre, 1° PROCESSO DI BELSEN [30 Lindenstraße, Lüneburg, Bassa Sassonia]:

17 novembre, viene ASSOLTO.

Il suo destino dopo il 1945 è sconosciuto.

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EVIDENCE FOR THE DEFENDANT OSCAR SCHMITZ - (cont.)

JOHN MALLON, giurato, esaminato dal capitano ROBERTS

- Sono un sergente maggiore della batteria nella 58a Light AA. Reggimento ed era in un distaccamento dettagliato per compiti di guardia nel campo degli uomini in una parte della Panzer Training School di Belsen, immediatamente dopo la sua liberazione. Mi occupavo generalmente dell'area di fronte al nostro quartier generale e, in un determinato giorno, non ricordo quale giorno, sentii una rissa fuori e, indagando, vidi l'accusato n. 14 (Oscar Schmitz), che era nudo dalla vita in su e indossava solo mutande. Era sotto la protezione della mia guardia, che stava trattenendo una folla di internati, ovviamente cercando di convincere quest'uomo a fargli del male. Ho avuto l'impressione che anche lui fosse un prigioniero. Ho visto che un uomo era armato con una catena da bicicletta e ho detto alla mia guardia di toglierselo. Ho ordinato alla guardia di collocare quest'uomo con i prigionieri delle SS per motivi di sicurezza, e più tardi, durante il mio giro di servizio, guardando i prigionieri delle SS per vedere che erano al sicuro, ho visto che aveva ottenuto abbigliamento dell'esercito tedesco da qualche parte.

Domanda: Il tuo distacco, che aveva sorvegliato i prigionieri di SS, fu sollevato da un altro distacco?
Risposta: "".

Domanda: Qualche informazione su quest'uomo è mai stata trasmessa all'unità di soccorso?
Risposta: "Non per quanto ne sappia".

Domanda: Perché hai detto che dovevi proteggere quest'uomo?
Risposta: "Perché prima di allora gli internati avevano attaccato chiunque fosse tedesco, e in effetti avevano ucciso una coppia".

Domanda: In considerazione delle precauzioni di guardia, pensi che fosse possibile per i prigionieri entrare e uscire dal campo?
Risposta: "Non la penso così".

Domanda: Mentre facevi il giro del campo, non hai notato pile di cadaveri?
Risposta: "No".

Esame incrociato del colonnello BACKHOUSE

Domanda: Non c'erano cadaveri attorno al quartier generale del reggimento?
Risposta: "Un uomo era morto durante la notte e lo abbiamo visto la mattina dopo".

Domanda: Parli tedesco?
Risposta: "No".

Domanda: Perché dici che gli internati stavano attaccando tutti tedeschi?
Risposta: "Perché c'erano alcuni prigionieri tedeschi nel campo e abbiamo dovuto rompere un paio di rivolte prima di questo".

Domanda: A che ora ha avuto luogo questo disturbo?
Risposta: "Penso che fosse metà pomeriggio".

Domanda: Dov'era esattamente l'uomo quando l'hai visto per la prima volta?
Risposta: "Appena fuori dalla porta del nostro quartiere generale".

Domanda: Nel campo si sapeva che era lì che erano sorvegliati gli uomini di SS?
Risposta: "Non posso dire. Erano in una stanza appena dentro il nostro quartiere generale".

Domanda: Perché dici che hai avuto l'impressione che quest'uomo fosse un prigioniero?
Risposta: "Perché in seguito gli interpreti ce lo hanno detto".

Domanda: Hai mai visto altri internati che avevano ricevuto mutande?
Risposta: "No".

Domanda: Hai visto qualcuno degli SS avere rapporti con qualcuno degli altri prigionieri?
Risposta: "No".

Domanda: Era la SS che si trovava in quella stanza a fornire a quest'uomo la sua uniforme SS?
Risposta: "Non posso dire".

Domanda: C'era qualcun altro che avrebbe potuto fornirglielo?
Risposta: "No".

Domanda: C'era una sentinella sulla porta di questa stanza in cui erano custoditi gli SS?
Risposta: "C'era una sentinella sulla porta e fuori dalla finestra".

Domanda: C'era una grande folla di prigionieri che cercavano di raggiungere quest'uomo?
Risposta: "C'era sempre una grande folla di prigionieri fuori dalla nostra porta, ma ce n'erano più del solito e c'erano alcune grida di minacce a quest'uomo".

Domanda: Non stavano facendo molto di più che semplicemente urlare prima che tu interferissi?
Risposta: "Sì, ma ero all'interno del blocco".

DALL'AVVOCATO DEL GIUDICE

Domanda: Quanto tempo dopo la liberazione del campo sei arrivato a Belsen?
Risposta: "Entro due giorni".

Domanda: Da quanto tempo vedi quell'uomo quel giorno?
Risposta: "Per un quarto d'ora".

Domanda: Che tipo di uniforme dici di averlo visto indossare dopo?
Risposta: "So solo che era un'uniforme dell'esercito tedesco".

Domanda: Cosa ti assicura che l'uomo che hai indicato fosse l'uomo che hai visto in quell'occasione?
Risposta: "Perché me lo ricordo".

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EVIDENCE FOR THE DEFENDANT OSCAR SCHMITZ
OSCAR SCHMITZ, giurato, esaminato dal capitano ROBERTS - Sono tedesco, non sposato, ed è nato il 23 febbraio 1916 a Colonia. Nel 1933, quando Hitler salì al potere, stavo studiando in una sorta di lavoro di ingegneria. Prima di allora, sebbene non attivo, facevo parte del movimento giovanile comunista. A quel tempo tutta la gioventù tedesca fu raccolta nel movimento della Gioventù Hitleriana, e l'uomo con cui avevo lavorato in quel momento cercò di costringermi a unirmi a quel movimento, ma non lo feci. Nel maggio 1934, terminai gli esami e per un breve periodo lavoravo dove avevo finito la mia formazione, ma poi fui licenziato perché non appartenevo a nessuna organizzazione del Partito. Per un periodo rimasi senza alcun tipo di lavoro, e poi intrapresi strani tipi di lavoro. I tempi sono stati molto difficili. Vivevo con mia madre e poiché non volevo gravare su di lei, lasciai la sua casa. Ho avuto un sollievo di RM. 7,50 alla settimana facevano soldi, e continuavano a fare tutti i tipi di lavori strani. Ad esempio, ho aiutato nel macello. Un giorno ho dovuto pagare RM. 4.50 per l'affitto della mia stanza.

Domanda: Di conseguenza, hai fatto qualcosa per cui sei stato successivamente imprigionato?
Risposta: "Entrai in un banco dei pegni e lasciai lì un set di tazze, piatti e così via, che non mi appartenevano, e fui arrestato il 27 novembre 1934 e mandato in prigione fino al 3 dicembre 1935".

Domanda: Quando la Germania ha marciato nella Renania nel 1936, cosa ti è successo allora?
Risposta: "Sono stato arruolato per l'Arbeitsdienst, una sorta di organizzazione semi-militare che avrebbe dovuto essere seguita da un adeguato addestramento militare in seguito, ma non ho prestato servizio e sono andata ad Amburgo per cercare di andare all'estero. Anche se ho provato due volte ad andare all'estero su una nave, non ci sono riuscito, e nell'ottobre del 1936 sono tornato in prigione perché ho preso un'auto da Duisburg che non mi apparteneva e vi sono andata ad Amburgo. Sono stato in prigione fino al 4 agosto 1939, quando sono tornato a Colonia e ho lavorato nella fabbrica Mercedes Daimler Benz lì".

Domanda: Nel dicembre 1939, hai ricevuto un ordine di chiamata che ti diceva di presentarti a una stazione di reclutamento?
Risposta: "Sì. Avrei dovuto denunciarlo l'8 dicembre - c'era una guerra - ma non lo feci e andai a Vienna, dove fui arrestato nel gennaio 1940 e fu mandato in una specie di custodia protettiva in un campo a Emsland, vicino al Mare del Nord. Solo il personale militare che aveva abbandonato, da un privato a un maggiore, fu inviato lì. Rimasi lì fino al marzo del 1944, lavorando su tutti i tipi di drenaggio delle brughiere e piantando patate. Siamo stati quindi evacuati perché una sorta di malattia infettiva dilagava e sono stato portato a Vienna alla Gestapo".

Domanda: Cosa ti è successo allora?
Risposta: "All'inizio di maggio sono andato con un trasporto consistente principalmente di ebrei ungheresi e l'intero governo ungherese a Mauthausen, dove sono rimasto fino al giugno 1944. Sono stato quindi inviato alla fabbrica Hermann Goering di Linz e il 25 luglio alla fabbrica fu fatto irruzione e fui ferito. Sono andato in ospedale e quando mi sono ripreso sono stato rimandato a Mauthausen, dove sono rimasto fino al novembre 1944, quando sono stato inviato con altri 1200 prigionieri ad Auschwitz. Mi sono trasferito da lì nel gennaio 1945 a Nordhausen, e a marzo sono stato inviato in un piccolo accampamento satellitare a Tettenborn, dove sono stato impiegato a scaricare camion contenenti armi che sono state evacuate dal fronte orientale. Ero l'unico tedesco lì, quindi fui incaricato del campo. Una volta fui mandato a Dora a prendere alcune provviste mediche per un medico prigioniero e nei negozi conobbi Josef Klippel. Il 5 aprile abbiamo evacuato Tettenborn e siamo arrivati ??nell'area della caserma della Wehrmacht a Bergen-Belsen la mattina del 10 aprile".

Domanda: E poi che è successo?
Risposta: "Quando siamo arrivati ??lì, il personale della Wehrmacht occupava ancora la caserma e dovevamo aspettare che fossero liberi. C'erano solo pochissimi cittadini tedeschi tra i prigionieri e mi hanno chiesto di dare un'occhiata in giro per vedere dove potevo trovare qualcosa da mangiare. Quando i trasporti arrivarono uno dopo l'altro, i prigionieri mi chiesero di procurargli del cibo e io fui fatto Lagerältester dai prigionieri. Nel pomeriggio del 10 sono andato a Hoessler, gli ho detto che i prigionieri erano in viaggio da diversi giorni e che bisognava fare qualcosa per il cibo. Mi ha promesso di provare, e la sera in due o tre cucine si cucinava. Il giorno seguente arrivò il primo camion con il pane, seguito da rape e patate. C'erano tutte le nazioni del mondo, belghe, olandesi, italiane, ceche e polacche, e so dalla mia lunga esperienza nei campi di concentramento cosa significa quando tutte queste nazioni sono insieme e non si capisce affatto. Ho chiesto a Hoessler se queste persone - ce n'erano molte, 15000 - potevano essere organizzate in diverse nazionalità e lui ha detto "Va bene", e ho trascorso due interi giorni e notti passando da un blocco all'altro cercando di scoprire come c'erano molti cittadini e quante persone appartenevano a ciascuno di essi. La mattina del 16 aprile ho finito questo lavoro e le persone erano organizzate in diverse nazionalità".

Domanda: Hai dovuto usare delle forze per farlo?
Risposta: "No".

Domanda: Circa il 13 aprile ti è stata data l'opportunità di lasciare il campo?
Risposta: "Sì. Il 12, quando le truppe di S.S. lasciarono il campo, fu detto a tutti i prigionieri di nazionalità tedesca di riunirsi e un gruppo di 150 fu scelto per lasciare il campo, io tra loro. Si diceva che questa festa sarebbe stata inviata direttamente in prima linea. Non volevo farlo, e quindi sono rimasto".

Domanda: Che tipo di abbigliamento indossavi durante questo periodo?
Risposta: "Lo stesso di tutti gli altri prigionieri nei campi di concentramento. Questo tipo di abbigliamento a strisce".

Domanda: Avevi delle braccia?
Risposta: "No".

Domanda: Cosa è successo quando sono arrivate le truppe britanniche?
Risposta: "Verso le 9.30 della mattina del 16 arrivò il primo furgone per altoparlanti e si fermò davanti all'ufficio del Kommandant, e la prima o la seconda frase era che questo campo era stato liberato e che i tedeschi non avevano altro da dire. Lo disse in tutte le lingue in modo che tutti capissero. Da questo momento sono stati creati tutti i tipi di gruppi, formati principalmente da ucraini, e quei gruppi hanno attraversato il campo e ovunque hanno visto un prigioniero tedesco, gli hanno dato un pestaggio. Quella notte fu abbastanza tranquilla, ma la mattina dopo questi gruppi stavano di nuovo attraversando il campo, e dato che i prigionieri erano organizzati in diverse nazioni, fu molto facile trovare il gruppo tedesco di prigionieri che a quel tempo era molto piccolo, solo circa 35 prigionieri rimasti. È abbastanza comprensibile che fossero furiosi per il nazionalsocialismo, ma ovviamente quei tedeschi erano loro stessi prigionieri e non erano certamente colpevoli del nazionalsocialismo".

Domanda: Racconterai alla Corte le circostanze dell'attacco reale a te?
Risposta: "Circa otto o nove sono entrati nella stanza in cui vivo. Abbiamo contato solo tre tedeschi e ci hanno chiesto di spogliarci, di lasciare tutto, stivali e pullover, pantaloni, tunica e camicia, finché non sono rimasto solo nelle mutande e nei calzini. Uno di loro aveva una baionetta. Poi è iniziata una specie di combattimento perché abbiamo cercato di uscire dalla porta e ci hanno picchiato con i bastoncini in modo che non potessi fare altro che saltare fuori dalla finestra. Non mi è successo niente e ho riferito immediatamente al Kommandantur, che era proprio di fronte al mio isolato da dove sono saltato. Ho riferito alla guardia britannica che mi ha messo in una stanza dove erano già detenuti quattro uomini di S.S."

Domanda: Hai provato a spiegare allora che non eri un uomo di SS?
Risposta: "Sono entrato in quella stanza, vestito solo con le mutande e. calzini, e lì ho visto un'uniforme appesa a un chiodo che ho messo in modo da non dover correre in giro in quell'abbigliamento, e poi ho cercato di spiegare alla guardia britannica, ma era abbastanza senza speranza perché non parlava tedesco e non parlavo inglese, quindi non potevamo capirci. I quattro uomini della S.S. erano Klippel, Kraft, Kltscho e Stephan, e in seguito fui riunito con questi quattro, per unirmi agli altri uomini della S.S., Hoessler, Stofel, Fritz e Kulessa. La sera ho provato per la seconda volta a uscire, e tornare al mio isolato, e quando ho aperto la porta ho dimenticato per il momento che avevo un'uniforme delle SS e che la guardia mi avrebbe portato per un uomo delle SS, e così tenne immediatamente il suo fucile e la baionetta puntati su di me. Da quel giorno ho dovuto condividere tutto il lavoro che gli S.S. avevano detto di fare, e poi il 21 aprile mi è stato detto di andare al campo di concentramento di Belsen e di trascinare i corpi per seppellirli".

Was that the first occasion on which you had been in what has been called in this court No. 1 Camp? - Yes, on 21st April as a prisoner of the British troops.

Were you brought to Celle on 21st April? - Yes, together with. the S.S. men. On the second day I reported immediately to a German sergeant-major in charge of part of the prison and told him I was not an S.S. man but a concentration camp prisoner myself, and he brought a British sergeant who promised he would look into this matter. Through my work in Camp No. 1 I caught an infectious disease and on 6th May I fainted and caught typhus, and on 15th May I was sent to the hospital.

From the time when you were first mistaken for an S.S. man up to the time you appeared first in this court, has anybody ever interrogated you? - This is the first time I have ever been asked any questions concerning this. I have repeatedly tried to establish my true identity.

In the deposition of Vaclav Jecny you are accused of shooting prisoners? - All that is nonsense. I was a prisoner and have never been an S.S. man. This cannot have been Camp 2 he refers to because there was not any barbed wire in the camp, nor was there a No. 3 Kitchen. A hospital is mentioned, but we had no hospital at all, only later on a block was transferred to a part of a hospital.

Did you ever shoot or ill-treat any prisoners? - Never. I have never had any firearms in my hands.

Cross-examined by Major BROWN - Did No. 19 (Otto Kulessa) travel on the same transport as you? - Yes.

During the journey, did you see any guards shooting prisoners? - No.

Did you see any shooting when you arrived at Bergen-Belsen? - Yes.

Did you see No. 19 shooting anybody or standing at the door of a block beating prisoners? - No.

Cross-examined by Colonel BACKHOUSE - You told us you were more or less continuously in prison from 1935 until August 1939? - From 1934.

About what time in 1940 were you arrested? - 26th January.

Had the prison at Ernsland a military governor? - Yes, as S.A. Kommandant.

Were you not given a sentence? - Protective custody.

In March, 1944, you say you were taken to Vienna; was that where the new recruits for the S.S. were taken? - I do not know.

I am suggesting to you that when you went to Vienna you joined the S.S.? - No, that is nonsense. The Prosecutor knows quite well that I have been a prisoner myself so I could not have been as S.S. man.

You say you went from Vienna to Mauthausen with a transport of Hungarian Jews. Were you not there as one of the guard of the transport? - I do not know anything about it.

Do you speak Hungarian? - No.

Why were you put with a transport of Hungarian Jews, then? - They came from Hungary through Vienna, and I, with about 120 other prisoners, had to join that transport.

If you were not in the S.S., do you at least admit that perhaps you were a Kapo with that transport? - No, I was a simple prisoner.

In November you came to Birkenau, Auschwitz, and there you attended a selection parade. Just tell us what happened on that selection parade? - When we arrived we were sent to the bathhouse and later on we had to register and each of us got a number. Then the man in charge of the working parties came and selected people for different smaller camps run by Auschwitz.

Did you have your number tattooed on your arm like the other prisoners we have heard? - No, that was not done to the German prisoners.

Then you went to Auschwitz 3. Did nobody think of using you as a Kapo there either? - No.

How were you treated at Auschwitz? - I personally cannot complain. When we arrived at Birkenau we had to fall in in fives, and we were marched off to the bath-house. Everything was done by fellow prisoners.

I take it you did not see any beating or ill-treatment of anybody there? - No. We were purposely required for the armaments industry. There was the I.G. Farben Industries, and that is the reason why we were asked to come to Auschwitz.

In January, 1945, you went to Dora. Did you ever see anybody ill-treated there at all? - No, because there prisoners were needed for working on V1 and V2 weapons.

Really, you have had a very good time in concentration camps, have you not? - I could not say so.

Then you went to this small camp at Tettenborn which you were in charge of? - Yes.

You went down to Dora to get some medical supplies. Who guarded you? - The man in charge had the rank of Unterscharführer and the other guards belonged to the Air Force.

When you went down to fetch those medical supplies was that done on the instructions of the Unterscharführer? - No.

Could you just go back to Dora if you felt like it to fetch things? - No, I had to report to the Unterscharführer, and then when he allowed me to go down I was with a sentry, who came with me on the train, a distance of 28 kilometres. At Dora I had to apply for these things, and if the application was granted it was all right.

When you got to Belsen, Hoessler was in charge of the camp. Had you seen him before you got there? - In Dora.

How did it happen that you, who had just been in command of a little party of 28, came to be chosen as Lagerältester for 15000? - In Tettenborn I had an armlet with "L.A." on it, Lagerältester, and when we arrived in Bergen-Belsen somebody who spoke German had to take charge of things, and the others, French, Czechs and Poles, all came to me and asked me to take over.

Was Kulessa on your transport down to Belsen? - Yes.

Are you quite sure about the date you started? - Yes we left Tettenborn on 5th April.

I suggest that the whole of this Dora party arrived a little bit earlier than you say? - No.

Were you six days on the journey? - Yes.

Did quite a lot of people die on the journey? - There were 100 to each truck. When we arrived in Bergen we had 47 dead. I stayed on the station in Bergen with ten other prisoners to load those dead bodies on a truck, and I had to count them. There was nobody in charge of this party.

Do you remember some shooting as soon as you arrived at the barracks at Belsen? - Not when we arrived.

I suggest that when you arrived at Belsen there were some vegetables opposite the party when it was drawn up, and quite a lot of prisoners who had had nothing to eat on that journey broke off and tried to get some of them? - I remember there were vegetables in a big heap, but this heap was on the other side of the train, and any prisoner who wanted to get there would have to climb over the train. I myself did not see anything, but if there were 3000 prisoners and I was at one end I would not have seen what happened at the other end. I did not hear any shots.

You have told us, that the people from Tettenborn had no food. How was the food for the people from Dora carried? - As far as I remember I was told there was 1½ loaves of bread and 2 lb. of meat in a tin per prisoner. They carried it in their hands and the next day it had gone because they had eaten it. As I was not there I do not know how it was issued.

Did you have nothing to eat for the whole six days? - No.

You looked remarkably well on it when you got to Belsen, did you not? - That is possible.

What water did you get? - Sometimes I got a drop of water - I am speaking about myself now - but no food.

When you got to the camp you explained to Hoessler the difficulties of a concentration camp with people of a good many nations in it, and you said that you thought that it would be better if you put the people into blocks by nationalities? - Yes. Are you really suggesting that was the way a prisoner was allowed to talk to the S.S.? - Why not?

Was not the reason that you were set upon in that camp because you were in the S.S.? - How could I be in the S.S. if I was a prisoner? Such a case never existed.

Was the reason why you were in your underpants and socks not because you tried to get rid of your S.S. uniform? - Then it would not have been necessary for me to go to the Kommandantur.

Were you not chased there by the prisoners? - No.

Have you never seen anybody in this dock ill-treat anybody? - I have never seen these people before, and I knew them only from Bergen.

Have you never seen an S.S. man ill-treat anybody in a concentration camp? - Oh yes!

Did you never see anybody ill-treated either at Auschwitz, Dora or Belsen? - Yes, in Mauthausen. When we arrived there we were forced to spend the night in a small room meant for 80 or 90 people whilst we numbered 400 or 500. There was no possibility, really, to lie down, and the Blockführer came, an S.S. man, and said, "I shall return and then I want to see that everybody lies on the floor." There was no possibility of understanding him because there were all sorts of nationals there who could not speak German. When he came back people were still standing, so he took his rubber truncheon and started beating us until everybody was on the floor.

You told us that a lot of people left Belsen before the British came and only those were kept behind who were wanted for the administration work of the camp? - Amongst the prisoners the Germans had left, and only a very small number of S.S. men had stayed on.

The S. S. men who stayed behind had got a very big job on, had they not? - Yes, when we arrived the barracks and kitchens were empty, so something had to be done.

I suggest to you that all the resources of the S.S. men were turned on to trying to clean up the concentration camp part? - Amongst those S.S. who were with me I did not see anybody leaving the camp. I myself wanted to go once to Belsen Concentration Camp with a truck loaded with bread and was told, "You cannot go there, that camp is closed. There is typhus there."

What did you want to take the truck of bread there for? - I saw two trucks loaded with bread arriving which Hoessler had got from the bakery. One truck was unloaded and Hoessler told the driver of the other one to take it to the women’s compound in the Belsen Concentration Camp. I wanted to go there with the driver, but he told me that I could not.

My suggestion to you is that before the British arrived you did go there, and you did assist in supervising the cleaning up of that camp and the dragging away of the bodies? - No.

I suggest that when you went there you were armed with a pistol? - Then the Prosecutor must have seen me.

Did your transport bring some bicycles from Dora? - I did not see any.

Klippel said they had five bicycles? - I do not know of that.

I put it to you that you went down into that camp on a bicycle and that you shot at and in fact hit and killed people in that camp? - No, I do not know anything about that. I was a prisoner and could not have passed the guards at all as I would have been shot myself. I never had a bicycle, nor did I see any bicycles there at all.

Re-examined by Captain ROBERTS - Had you not your blood group tattooed on you? - No.

Were you still wearing your armband with "LA" on it when you came to Belsen? - Yes.

If you had just thrown your S.S. uniform away, as has been suggested, would you have put on another S.S. uniform? - No.

Had you seen any of the S.S. men in the dock here before you came to Belsen? - Only Hoessler and Klippel.

You said you had often seen people beaten in concentration camps. Were you ever beaten yourself? - Yes.

By the JUDGE ADVOCATE - Where did you get that uniform you are wearing? - I received it in Celle.

What did the uniform you found in the room consist of? - It was a complete uniform of Oberscharführer. It was the only uniform in the room.

Did this uniform fit you reasonably well? - The trousers were short, but the jacket fitted reasonably.

Did you wear this clothing at Belsen from the time you put it on to the time you were taken away at Celle? - Yes, I was photographed in this uniform in Celle.

When you jumped out of the window were you wearing boots or were you in your bare feet? - I was only in my socks.

Where did you get some boots from? - I received these boots from Kulessa in the room where we were taken to afterwards, and Barsch gave me a shirt.


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