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Il Viandante |
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Gregorio X, beato |
ANNO 1275
– Antonio da Tempo (Padova 1275 ca-1336 ca) letterato italiano; Summa artis rytmici vulgaris dictaminis (1332, Trattato delle rime volgari; volgarizzato e rielaborato sul finire del Trecento da Gidino da Sommacampagna) – Burley, Walter o Walter Burleigh o Burleus (1275-1345 ca) filosofo inglese; Commenti alle opere di Aristotele De primo et ultimo instanti Tractatus de intensione et remissione formarum De vita et moribus philosophorum. – Del Bene, Sennuccio (Firenze 1275 ca -1349) poeta italiano amico del Petrarca, compose vari sonetti. – Marsilio da Padova (Padova 1275 ca-Monaco di Baviera 1343) teologo, giurista, polemista e pensatore politico italiano, laureatosi in medicina all'università di Padova; 1312-13, rettore della Sorbona a Parigi; 1913-15, tornato in Italia, studia filosofia naturale con Pietro d'Abano; Defensor pacis (1324, con Giovanni di Jandun; dedicato a Ludovico [il Bavaro]; pubblicato nel 1326 e subito censurato, verrà stampato per la prima volta a Basilea nel 1522) [«Poiché l'eretico, lo scismatico o qualsiasi altro infedele trasgrediscono lalegge evangelica, se essi perseverano in questo crimine saranno puniti dal giudice, cui spetta correggere quanti infrangono la legge divina, quando giungerà per lui l'ora di esercitare la propria giurisdizione coattiva. Ma questo giudice è Cristo, il quale verrà a giudicare i vivi, coloro che sono già morti e i morituri, e lo farà nell'altra vita». Quanto al potere inquisitoriale che Tommaso d'Aquino riconosce alla Chiesa, ecco il suo pensiero: «Il pastore, vescovo o presbitero, ha invece il compito di offrire agli uomini insegnamenti ed esortazioni nella vita presente; nello stesso tempo egli è chiamato a rimproverare, correggere e atterrire ogni peccatore con un giudizio che ne prevede la gloria futura o la dannazione eterna, ma non deve mai ricorrere alla forza nei suoi confronti». Egli si preoccupa anche delle conseguenze patrimoniali che la condanna per eresia comporta per la famiglia del condannato, sostenendo che «non ne consegue affatto che i beni carnali o temporali sottratti come pena (o parte della pena) a chi viene condannato per eresia debbano essere messi a disposizione di qualche vescovo o presbitero».] 1326, i due autori trovano rifugio a Norimberga presso Ludovico [il Bavaro]; 1327, 23 ottobre, viene scomunicato da papa Giovanni XXII con la costituzione Licet iuxta doctrina; 1327-28, accompagna Ludovico [il Bavaro] in Italia e durante il viaggio incontra Guglielmo d'Ockham; assieme agli altri francescani ribellatisi all'autorità del pontefice si rifugia a Monaco di Baviera presso Ludovico [il Bavaro]; Defensor minor (1341-42) De iurisdictione imperatoris in causis matrimonialibus (1342) De translatione imperii (in polemica contro Landolfo Colonna). |
Hansa «segue da 1250» |
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