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Il Viandante - Militari - Hilde Lisiewitz

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Hilde LISIEWITZ

(Grünwald, Baviera 31 gennaio 1922 – dopo il 1945)

sorvegliante di campi di concentramento;

 

 

1933
30 gennaio, A. Hitler è nominato cancelliere dal presidente del Reich P.L. von Hindenburg;
27 febbraio, incendio del Reichstag;
[I nazisti accusano immediatamente il partito comunista di aver preparato e commesso il crimine. L'incendio è l'inizio della rivoluzione… nasce una nuova era nella storia della Germania.]

1934
H. Himmler intanto mira a controllare direttamente tutte le forze di polizia del Paese. Mentre durante la Repubblica di Weimar ogni Lander aveva una sua polizia politica, i due amici ora centralizzano queste polizie creando la GESTAPA (Direzione della Polizia segreta di Stato).
[L'organizzazione ricalca il meccanismo burocratico utilizzato dalla già esistente polizia segreta prussiana.]

20 aprile, H. Göring, spinto da H. Himmler e dal ministro dell'Interno W. Frick, pone il primo al comando della GESTAPA che a sua volta controlla le SS (Schutzstaffel);
H. Himmler mette la GESTAPA sotto il comando di R. Heydrich che la ribattezza Gestapo (Geheime Staatspolizei - Polizia segreta dello Stato);
[Il compito della Gestapo è quello di investigare e combattere «tutte le tendenze pericolose per lo stato». Ha autorità di investigare sui casi di tradimento, spionaggio e sabotaggio, oltre ai casi di attacchi criminali al partito nazista e allo stato. Il potere della Gestapo più spesso abusato è lo Schutzhaft (custodia protettiva), di fatto il potere di imprigionare chiunque senza procedimento giudiziario, tipicamente nei campi di concentramento. Le persone imprigionate devono addirittura firmare il loro Schutzhaftbefehl (documento che dichiara che la persona viene imprigionata). Normalmente la firma viene estorta con la tortura.
Per il momento (e prima del 1939) il comando della Gestapo è sottoposto all'autorità degli ufficiali della Sicherheitspolizei und SD.
Gli ufficiali locali della Gestapo sono conosciuti come Gestapostellen e Gestapoleitstellen; questi ufficiali rispondono direttamente ai comandanti locali, conosciuti come Inspektor der Sicherheitspolizei und SD i quali, a loro volta, rispondono ai propri comandanti del Referat N della Gestapo e ai locali comandanti in capo delle SS e della polizia. ]

30 giugno, "notte dei lunghi coltelli";

2 agosto, il presidente del Reich P.L. von Hindenburg muore a Neudeck (futura Podzameck);

1935
15 settembre, vengono promulgate le Nürnberger Gesetze (Leggi di Norimberga);
[Insieme di tre leggi promulgate dal Reichstag dal NSDAP, convocato a Norimberga in occasione del 7º Raduno.
Tutte e tre le leggi sono pubblicate il giorno successivo sul Reichsgesetzblatt Parte I Nr. 100 con la postilla "am Reichsparteitag der Freiheit" (in occasione del raduno della libertà);
Le leggi comprendono:
- la "legge per la protezione del sangue e dell'onore tedesco" (RGBl. I S. 1146);
- la "legge sulla cittadinanza del Reich" (RGBl. I S. 1146);
- la "legge sulla bandiera del Reich": viene promulgata anch'essa alla stessa data e nella definizione delle "leggi di Norimberga", anche se orientamenti dell'epoca tendono a non comprenderla.
Tutte e tre le leggi saranno annullate il 20 settembre 1945 dalla Legge n. 1 della "Commissione alleata di controllo".]

1936

1937
5 novembre, Berchtesgaden, nel corso di una riunione A. Hitler comunica che la Germania deve conquistarsi il Lebensraum [spazio vitale] in Europa orientale facendo uso della forza militare;
[Sono presenti anche W. von Fritsch, E. Raeder, W. von Blomberg e il ministro degli esteri K. von Neurath.]

1938
gennaio, scoppia lo "scandalo Blomberg-Fritsch";
marzo, A. Hitler procede all'annessione al Reich dell'Austria; "Anschluss"

maggio, in un discorso tenuto a Jüteborg, A. Hitler dice chiaro e netto davanti ai generali che la Germania "incorporerà la Cecoslovacchia;

29 settembre, viene firmato il patto di Monaco;

9-10 novembre, Kristallnacht "notte dei cristalli", progrom antisemita;
[Si dice che questa improvvisa violenza contro le proprietà degli ebrei sia stata causata dall'assassinio di E.E. vom Rath, terzo segretario presso l'Ambasciata tedesca a Parigi (ferito gravemente il giorno 7 novembre e morto due giorni dopo).]

1939
il comando della Gestapo passa ora (1939-41) direttamente sotto il comando del RSHA (Reichsicherheitshauptamt - Direzione generale per la Sicurezza del Reich) all'interno del quale viene denominata, a livello burocratico, Amt IV;

Dipartimento A (nemici)
(A1) Comunisti (-)
(A2) Controsabotaggio (-)
(A3) Reazionari e Liberali (-)
(A4) Omicidi (-)

Dipartimento B (sette e Chiese)
(B1) Cattolici (-)
(B2) Protestanti (-)
(B3) Massoni (-)
(B4) Ebrei (-), comandato da Adolf Eichmann e responsabile delle deportazioni dall'Europa occupata verso i campi di sterminio nel contesto della soluzione finale della questione ebraica - eufemismo utilizzato dai nazisti per indicare la Shoah del popolo ebraico.

Dipartimento C (amministrazione e affari di partito)
È l'ufficio centrale di amministrazione dell'intera struttura della Gestapo, responsabile delle schede di tutto il personale;
(C1), ?
(C2), ?
(C3), ?
(C4), ?

Dipartimento D (lavoratori stranieri)
(D1) Boemia e Moravia, Jugoslavia e Grecia (-)
(D2) Governatorato Generale in Polonia (-)
(D3) Stranieri nemici emigranti (-)
(D4) Territori occupati settentrionali e occidentali (-)
(D5) Territori occupati orientali (-)

Dipartimento E (contro-spionaggio)
(E1) Nel Reich (-)
(E1) Formazione politica (-)
(E1) Ad ovest (-)
(E1) In Scandinavia (-)
(E1) Ad est (-)
(E1) Nel sud (-)

Dipartimento F (polizia di frontiera e di confine)
(F1) Polizia di frontiera (-)
(F2) Passaporti (-)
(F3) Carte d'identità (-)
(F4) Polizia degli stranieri (-)
(F5) Ufficio centrale di identificazione (-)

Le guardie di frontiera della Germania rispondono direttamente alla Gestapo, con l'obiettivo di contrastare l'emigrazione e l'immigrazione da e per il Reich. Dopo l'inizio della seconda guerra mondiale, gli ufficiali della polizia di confine vengono posti sotto l'autorità militare.

 

23 agosto, Mosca, viene firmato il "patto Hitler-Stalin" [o "patto Molotov-Ribbentrop"]
[Patto di non aggressione di durata decennale stipulato fra la Germania nazista e l'Unione Sovietica, e firmato rispettivamente dal ministro degli Esteri sovietico Vjaceslav Molotov e dal ministro degli Esteri tedesco Joachim von Ribbentrop.]

1939 settembre - aprile 1945II Guerra Mondiale

1° settembre, A. Hitler attacca la Polonia;

Il RAD (Reichsarbeitsdienst) viene esteso anche alle giovani donne;
[Trattasi di un corpo ausiliario istituito nella Germania nazista, ai sensi della "Legge per il servizio del lavoro del Reich", promulgata il 26 giugno 1935. Tutti i giovani (prima del loro servizio militare ) sono chiamati a lavorare per sei mesi.]

====================== da qui

all'inizio della guerra lavora in un frutteto;

1940

10 maggio - 25 giugno, campagna di Francia

2 agosto, viene aperto il KZ (Konzentrationslager - campo di concentramento) Groß-Rosen;
[È situato presso l'omonimo villaggio di Gross-Rosen – in futuro Rogoznica, in Polonia – nella Bassa Slesia. Il campo è stato aperto come sottocampo di Sachsenhausen, ma il 1º maggio 1941, diverrà indipendente da quest'ultimo. Il campo diverrà in breve tempo il più grande della Bassa Slesia e si troverà ad amministrare una rete di circa 97 sottocampi, tanto che il 1º gennaio 1945 Gross-Rosen ed i suoi campi satelliti potranno contare su 76.728 prigionieri di cui 26.000 donne, «uno dei più grandi gruppi di prigionieri di sesso femminile» nel complessivo sistema dei campi di concentramento istituiti dal nazismo.]

ottobre-marzo 1941, lavora nel RAD (Reichsarbeitsdienst);

1941
viene creato l'ufficio centrale di comando della Gestapo;

1º marzo, H. Himmler effettua il primo sopralluogo al KZ (Konzentrationslager) Auschwitz (in seguito Auschwitz I) complimentandosi con Rudolf Höß per il lavoro finora svolto ma esponendo nel contempo nuovi e grandiosi progetti per Auschwitz;
[Il campo dovrà essere ampliato fino a poter accogliere 30.000 prigionieri e nel contempo si dovrà creare un nuovo campo nell'area del villaggio di Birkenau (che diverrà Auschwitz II) della capienza di 100.000 internati.
Inoltre sarà necessario fornire 10.000 detenuti per la costruzione di un grande impianto per la produzione di gomma sintetica (Buna) di proprietà della IG Farben in località Dwory.]

marzo, sottocampo di Budy: i nazisti requisiscono ed evacuano l’intero villaggio di Bór;
[Ai residenti non è permesso di portare via alcun oggetto o proprietà e tutti i loro beni vengono sequestrati dalle SS. La popolazione locale viene trasferita nel Governatorato Generale o internata nei vari sottocampi già esistenti ed il nome viene cambiato in Budy. Gli unici a cui è consentito di trasferirsi nei villaggi vicini sono i ferrovieri ed i minatori per poter poi sfruttare tale manodopera a favore del Reich.
La maggior parte delle case, quasi tutte estremamente povere, vengono demolite ed il materiale recuperato viene utilizzato per la costruzione dei capannoni e delle torri istallate ad Harmeze mentre con i detriti sono preparate le fondamenta delle nuove baracche ed il fondo delle strade; questi lavori vengono eseguiti da detenuti che ogni giorno arrivano a piedi dal Campo base di Auschwitz.]

marzo-gennaio 1943, terminato il lavoro nel RAD, lavora in un ristorante in una stazione ferroviaria;

6 aprile, inizia l'invasione della Grecia e della Jugoslavia;
13 aprile, Belgrado viene occupata dalle truppe tedesche;
27 aprile, Atene viene occupata dalle truppe tedesche;
28 aprile, l'operazione balcanica si conclude con l'evacuazione delle forze britanniche;

invasione dell'Unione Sovietica

22 giugno, inizia la campagna di Russia "Operazione Barbarossa";

29 luglio, Rudolf Höß viene convocato a Berlino da H. Himmler per partecipare ad un incontro (strettamente confidenziale) nel quale vengono definiti i particolari per l'ampliamento di Auschwitz e la creazione del nuovo campo di Auschwitz II - Birkenau nel contesto della prevista soluzione finale ordinata da A. Hitler;

agosto, dopo l'incontro con H. Himmler, Rudolf Höß ha un incontro con A. Eichmann, architetto delle deportazioni del genocidio, per discutere la "Soluzione finale della questione ebraica";
[L'incontro puntualizza alcune questioni tecniche: si decide l'impiego di un gas, non ancora ben precisato per le previste uccisioni visto che la morte mediante fucilazione sarebbe un compito troppo pesante (e poco efficiente) per le SS destinate all'incarico. Nel contempo vengono esaminati il sito, nei pressi di Birkenau, sul quale sarebbero sorte le camere a gas ed i forni crematori.
L'incontro si conclude con l'impegno da parte di A. Eichmann di riferire a lui circa l'esistenza di qualche gas di facile produzione e che non richieda installazioni particolari, e di cui gliene parlerà in proposito.]

Viene intanto costruito per i prigionieri un Arbeitslager (campo di lavoro) della IG-Farben a Monowitz – a circa 10 chilometri da Auschwitz – che contiene anche un Arbeitsausbildungslager (campo di educazione del lavoro) per i prigionieri non ebrei considerati non all'altezza degli standard di lavoro tedeschi.
[IG-Farben ha fatto costruire il campo di concentramento di Auschwitz III Monowitz a proprie spese.]

Per tutta la seconda metà dell'anno proseguono intanto alacremente, sotto la sua supervisione, lavori di costruzione di Auschwitz II - Birkenau;
[Questo, tuttavia, diverrà operativo, come centro di sterminio, solo nella primavera 1942.]

1942
20 gennaio, Conferenza di Wannsee (sobborgo berlinese);
[Vengono formalizzati i dettagli della " Soluzione finale della questione ebraica ", politiche che culmineranno nella Shoah.];

15 febbraio, giunge al KZ Auschwitz (in seguito Auschwitz I) il primo convoglio di deportati ebrei provenienti dall'Alta Slesia che vengono immediatamente uccisi con il "Zyklon B" e i cui corpi vengono poi cremati;
Le informazioni ricevute sui metodi con i quali i tedeschi in Polonia realizzano il massacro degli ebrei includono resoconti di convogli carichi di adulti e bambini destinati a Oswiencim vicino a Cracovia».
(«New York Times», 25 novembre 1942, p.10]

17 febbraio, viene trasferita assieme a molte altre donne al campo di concentramento di Ravensbrück;
[Ravensbrück si trova nei pressi della località di Fürstenberg, nella parte settentrionale della provincia del Brandeburgo, a circa 90 chilometri a nord di Berlino.]

Arthur Liebehenschel entra a far parte del WVHA (SS-Wirtschafts- und Verwaltungshauptamt - Ufficio centrale economico ed amministrativo delle SS);
[Questo nuovo ufficio, comandato da Oswald Pohl, che ingloba il precedente Ispettorato dei campi di concentramento divenuto Amtsgruppe D (dipartimento D) del WVHA, è sorto per ottimizzare la gestione delle finanze delle SS e lo sfruttamento della manodopera internata nei campi.]

1942-10 novembre 1943
, Arthur Liebehenschel viene assegnato, in qualità di comandante, all'ufficio D1/Zentralamt (Ufficio di amministrazione centrale) e vice di Richard Glücks (comandante dell'interno Amtsgruppe D);

aprile, nel sottocampo di Budy i prigionieri sono sostituiti da un gruppo di lavoratori civili provenienti dalla Iugoslavia;
[Lo stesso anno, per ritorsione dovuta alla fuga della prigioniera Janina Nowak, viene creata una nuova compagnia penale. I nazisti hanno la consuetudine di eseguire le punizioni collettive relative ad reato di un solo prigioniero; alle 200 donne appartenenti alla squadra di Janina Nowak vengono tagliati i capelli a zero e sono costrette a vivere nell’edificio che prima era una scuola, circondato da doppio filo spinato non collegato a corrente elettrica. Le detenute vivono nella cantina e nella soffitta di tale edificio ed hanno a disposizione per dormire solo paglia e trucioli.
A tale compagnia appartengono ebree polacche, russe, ucraine, francesi, iugoslave e donne tedesche e ceche. Queste donne sono sottoposte ad estenuanti lavori di pulizia dei fondali degli stagni, taglio di erbacce nelle zone paludose, scavi di drenaggio per far defluire l’acqua delle paludi ecc.
Viene designata come sorvegliante l’ispettrice SS Elfreide Runge insieme a 25 SS con relativi cani da guardia.
Le terribili condizioni di lavoro e la crudeltà delle kapò portano alla morte di tante donne. Le condizioni di lavoro a Budy sono terribili sia d’inverno che durante la stagione delle pioggie le detenute sono costrette a lavorare dalla mattina alla sera, all’aperto; uno dei lavori che più inorridisce le detenute è il compostaggio che viene eseguito con le ceneri dei crematori di Auschwitz e Birkenau.
L’igiene è scarsissimo e solo una volta al mese vengono attuate le disinfestazioni durante le quali le prigioniere, indipendentemente dalla stagione, vengono costrette a stare fuori, nude, sino alla completa operazione dopodichè vengono restituiti i pochi abiti ancora bagnati.]

ottobre, nel sottocampo di Budy le kapò incaricate della sorveglianza ingaggiano una lotta con le prigioniere, lotta che si trasforma in un massacro in quanto le sorveglianti, con bastoni ed asce, uccidono circa 90 detenute;
[Le detenute nella compagnia penale saranno trasferite al Campo di Birkenau durante il mese di Marzo del 1943.]

[Delle 55.000 guardie che prestano servizio nei campi di concentramento nazisti, circa 3.700 sono donne. Nel 1942, le prime guardie donna giungono ad Auschwitz e Majdanek da Ravensbrück. L'anno successivo il regime nazista comincerà ad escludere le guardie donne a causa della scarsa attenzione nella sorveglianza.]

1943
febbraio-novembre 1944, lavora in una fabbrica di munizioni a Grünberg;

marzo, nel sottocampo di Budy: poiché i lavoratori civili provenienti dalla Iugoslavia non sono efficaci come i detenuti, in primavera arrivano di nuovo i prigionieri a lavorare duramente nel campo. I lavori sono per lo più dedicati alla coltivazione di piante ed all’allevamento dei suini e dei bovini.
Lo stesso mese, le detenute presenti ancora nel campo vengono trasferite al campo di Birkenau.

8 settembre, l'Italia firma l'armistizio;

autunno, Oswald Pohl, decide che Auschwitz abbia raggiunto dimensioni tali da richiedere una suddivisione e la nomina di più comandanti.
Vengono così creati i campi di:
- Auschwitz I (KZ Auschwitz - Stammlager - ossia il campo originario) al comando di Arthur Liebehenschel,
- Auschwitz II (KZ Auschwitz-Birkenau), al comando di Friedrich Hartjenstein,
- Auschwitz III (ossia il campo di Monowitz, sede dell'impianto Buna-Werke di proprietà della IG-Farben, più i sub-campi esterni) al comando di Heinrich Schwarz.
[Nonostante la creazione di tre unità di comando indipendenti, l'amministrazione di Auschwitz rimane unica e concentrata presso il lager principale comandato da Arthur Liebehenschel che, di fatto, rappresenta l'autorità di comando più elevata dell'intero complesso ricoprendo la carica di Standortältester (comandante anziano del presidio).]

autunno, il sottocampo di Budy viene evacuato e le detenute internate sono trasporate in Germania destinate a lavorare in alcune fabbriche di munizioni;

11 novembre, Arthur Liebehenschel viene nominato comandante di Auschwitz in sostituzione di Rudolf Höß andato a ricoprire il posto del primo al WVHA;

1944
1° maggio, ufficialmente Rudolf Höß viene nominato solo ora nell'incarico di comandante del D1/Zentralamt, infatti in questo periodo viene attuata la deportazione degli Ebrei ungheresi.
[Unica comunità ebraica ancora parzialmente risparmiata tra quelle sottoposte direttamente ed indirettamente al dominio nazionalsocialista. Ciò è possibile anche grazie alla complicità del governo ungherese che dopo l'occupazione tedesca, ha iniziato ad emanare leggi antisemite e sono molti i filonazisti che sono andati al potere.]

8 maggio, Rudolf Höß ritorna ad Auschwitz, per sovrintendere alla "Ungarn-Aktion" – denominata poi in suo onore "Aktion Höß";

In questo periodo il complesso di sterminio di Auschwitz II - Birkenau raggiunge il suo massimo potenziale distruttivo con la morte di circa 400.000 vittime in circa tre mesi di «operazioni».
In qualità di Standortältester (comandante anziano del presidio), egli supervisiona con la solita efficienza l' "Ungarn-Aktion" estromettendo il comandante nominale di Birkenau Josef Kramer;
[Nel corso del processo intentatogli nel dopoguerra, Josef Kramer si giustificherà dicendo che lui gli ha ordinato di non occuparsi delle operazioni di sterminio degli ebrei ungheresi.]

I convogli vengono dirottati direttamente nel campo di concentramento di Auschwitz, l'unico centro di sterminio ancora a disposizione nei territori occupati, comodo per l'arrivo dei vagoni ferroviari e nascosto agli occhi del mondo. Dopo una sommaria selezione i prigionieri ungheresi ritenuti sani e forti – chiamati Depot-Häftlinge - detenuti in deposito – vengono alloggiati temporaneamente nel settore BII di Birkenau senza essere segnati nei registri del lager.

6 giugno, D-Day, inizio dell'invasione finale ad ovest;
20 luglio, Rastenburg, fallisce il colpo di stato tentato contro A. Hitler;

novembre-29 dicembre, mentre lavora nella fabbrica di munizioni a Grünberg, viene arruolata nelle SS nel KZ Groß-Rosen e inviata a Langenbielau (Bassa Slesia) per l'addestramento di Aufseherin (sorvegliante);

29 dicembre, fa ritorno alla fabbrica di Grünberg;

1945
29 gennaio, viene evacuata da Grünberg con l'ordine di recarsi a Bergen-Belsen;

7 febbraio, si assenta senza un permesso "per un mese" per vedere sua madre, e poi si reca a Ravensbrück per ottenere un mandato ferroviario per Belsen;


3 marzo, sabato, arriva nel campo di concentramento di Bergen-Belsen dove, per i primi tre giorni, non fa nulla;
dopo lavora un giorno con il "Kommando di legno", una settimana con il "Kommando di verdure" fuori dal campo e un'altra settimana con lo stesso Kommando che porta verdure nelle diverse cucine;
trascorre quindi un giorno nella tessitura delle donne, un giorno al bagno, un terzo giorno di riposo, una settimana nel reparto peeling di Cucina n. 1 nel complesso maschile, tre giorni malati, un giorno di nuovo nel reparto di peeling…

lunedì di Pasqua-11 aprile, si ammala di una specie di tifo;
11 aprile, svolge le normali mansioni di Aufseherin;
12 aprile, va a Neuengamme;

15 aprile, le truppe Britanniche fanno irruzione nel campo di concentramento di Bergen-Belsen, trovando oltre 10.000 cadaveri e 60.000 superstiti.

18 aprile, finora lei non ha visto i cadaveri nel campo;


I liberatori costringono tutto il personale delle SS a trasportare i corpi.

30 aprile, A. Hitler si toglie la vita insieme alla sua amante Eva Braun (ufficialmente sposata il giorno precedente);

8 maggio, finisce la guerra;

17 settembre-17 novembre, 1° PROCESSO DI BELSEN [30 Lindenstraße, Lüneburg, Bassa Sassonia]:

17 novembre, (accusato numero ?): per i crimini commessi nel campo di concentramento di Bergen-Belsen viene condannata a 1 anno di prigione;

 

Non si sa nulla della sua ulteriore vita, fino a quando…

2015

Hilde Michnia, oggi 93enne, è sospettata di essere stata una SS nei campi di Bergen Belsen e Gross Rosen, e di avere partecipato all’evacuazione dell’ultimo campo negli ultimi giorni della guerra, costringendo i prigionieri a marciare verso il campo di lavoro forzato di Guben. A quanto risulta, fu condannata nel 1945 a un anno di prigione durante un processo alle guardie delle SS, e fu liberata nel 1946.

In sua difesa, la donna dichiara di avere solo lavorato nelle cucine dei campi e di non avere commesso gli atti dei quali è accusata. Ma a sostegno dell’accusa vi è la testimonianza di un sopravvissuto, Tomi Reichental, oggi residente in Irlanda, che per ben due anni ha cercato la donna, conosciuta con il nome di Hilde Lisiewicz. Il suo viaggio di ricerca è raccontato nel documentario “Vicino al male” (“Close to evil”).

Tomi Reichental, nato in Slovacchia, aveva 9 anni quando fu imprigionato a Bergen Belsen, dove Michnia lavorava come guardia. L’uomo si trasferì poi in Irlanda dopo la guerra. Oggi pensionato, dà lezioni ad adulti e bambini sulle sue esperienze nei campi.

Dopo avere rilasciato un’intervista all’emittente radiofonica locale RTE, Tomi Reichental è stato contattato da una donna che diceva che la sua vicina di casa era una guardia delle SS a Bergen Belsen. Tomi Reichental decide quindi di mettersi in viaggio per Amburgo. Nonostante i crimini commessi dalla donna – attacchi ai prigionieri, violenze –, vuole incontrarla. “Ma lei non si presentò – spiega Gerry Gregg, regista del documentario –. Dissero a Tomi Reichental che era molto malata, ma lui scoprì che non era vero. Questa è una donna che nega il suo passato e i suoi crimini ai vicini e alla sua famiglia”.

https://www.mosaico-cem.it/attualita-e-news/mondo/la-polizia-tedesca-indaga-su-una-donna-che-fu-guardia-ss

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EVIDENCE FOR THE DEFENDANT HILDE LISIEWITZ

HILDE LISIEWITZ, sworn, examined by Captain BOYD - I was born on 31st January, 1922, in Grünwald. At the beginning of the war I was working in a fruit garden. From October, 1940, to March, 1941, in the Reichsarbeitsdienst, when I returned home I worked in a restaurant in a railway station until January, 1943. From February, 1943, until November, 1944, I worked in a munitions factory in Grünberg, when I was conscripted into the S.S. at Gross Rosen and sent to Langenbielau for training until 29th December. I returned to the factory in Grünberg and on 29th January, 1945, we were evacuated and arrived at Belsen on 3rd March. For the first three days at Belsen I did nothing, after which I did one day with the wood Kommando, one week with the vegetable Kommando outside the camp and a further week with the same Kommando bringing vegetables to the different cookhouses. Then I spent one day in the women’s compound weaving, one day in the bath-house, a third day off duty, one week in the peeling department of Cookhouse No. 1 in the men’s compound, three days ill, one day again in the peeling department and then came Easter Monday when I was taken ill with a kind of typhus until up to 11th April. On 11th I did ordinary Aufseherin duties, and on the 12th I went to Neuengamme.

 

Domanda: Dov'è il reparto peeling di Cucina n. 1?
Risposta: "Nell'edificio in cui si trova la cucina nel complesso maschile".

Domanda: Siwidowa e Almaleh ti accusano nelle loro dichiarazioni giurate di maltrattamenti e percosse di prigionieri. È vero?
Risposta: "No".

Esame incrociato del Capitano FIELDEN

Domanda: Mentre lavoravi in ??Cucina n. 1 l'imputato n. 22, Pichen, indossava una pistola?
Risposta: "Non durante il suo lavoro. La teneva in un armadio chiuso a chiave".

Domanda: Come descriveresti i suoi rapporti con gli internati che lavorano in cucina?
Risposta: "Buona".

Domanda: L'hai mai visto sparare a qualcuno o hai sentito che l'aveva mai fatto?
Risposta: "No".

Esame incrociato del colonnello BACKHOUSE

Domanda: Non hai mai lavorato in Cucina n. 1, nella cucina stessa, vero?
Risposta: "La porta era aperta e potevo guardarci dentro".

Domanda: Quindi guardavi ogni giorno per vedere dove metteva la pistola quando entrava?
Risposta: "Il mio cappotto era appeso nell'armadio e ho visto la pistola lì".

Domanda: Chi ha conservato la chiave dell'armadio?
Risposta: "Era appeso vicino alla finestra".

Domanda: Quali ordini ti furono dati prima di venire a Belsen?
Risposta: "Riferire subito a Bergen-Belsen".

Domanda: In realtà non hai riferito subito a Bergen-Belsen?
Risposta: "No, il 7 febbraio mi sono astenuta senza un permesso per un mese per vedere mia madre, e poi sono andata a Ravensbrück per ottenere un mandato ferroviario per Belsen".

Domanda: Non sei stata punito per essere stato assente senza permesso?
Risposta: "No".

Domanda: Che tipo di disciplina avevi nel campo di SS solo per andare via quando ti piaceva e tornare?
Risposta: "Ho detto loro che stavo cercando mia madre".

Domanda: Tutte queste donne SS che ci hanno detto che erano così spaventate se non avessero fatto le cose che avevano detto, non avrebbero avuto affatto paura, se non ci fossero stati problemi quando te ne sei andata in quel modo?
Risposta: "In generale, erano molto severi, ma non potevano provare nulla perché avrei potuto dire che stavo arrivando da così tanto tempo perché le condizioni erano pessime".

Domanda: Ti suggerisco di essere arrivato a Belsen molto tempo prima di fingere di averlo fatto?
Risposta: "No, era sabato 3 marzo".

Domanda: Hai detto che l'11 aprile ti sei ammalata. Eri molto spaventata dal tifo in quell'accampamento, vero?
Risposta: "Non avevo paura".

Domanda: C'erano migliaia di prigionieri che ne sono morti?
Risposta: "".

Domanda: Sei stata molto attenta a non toccare i prigionieri che erano coperti di pidocchi?
Risposta: "Ho dovuto lavorare con la mia banda, perché quello era il mio dovere e, a parte questo, non mi sono mescolata molto con loro".

Domanda: Non hai ricevuto istruzioni su quali precauzioni prendere per evitare il tifo?
Risposta: "No".

Domanda: Suggerisco che la SS si sia presa cura di non toccare i prigionieri con le loro mani ed è per questo che la maggior parte di voi li picchia con i bastoncini?
Risposta: "Non ho mai avuto un bastone".

Domanda: I prigionieri hanno spesso cercato di rubare le verdure?
Risposta: "Piuttosto frequentemente li ho scacciati e ho schiaffeggiato i loro volti".

Domanda: Qualcuno del tuo gruppo di lavoro ha mai provato a rubare qualcuno?
Risposta: "No, ne avevano abbastanza".

Domanda: Stavano mangiando rape crude?
Risposta: "".

Domanda: Almaleh dice che ha permesso a due prigionieri maschi di togliere due rape dal carrello. Cosa avresti fatto se avessi preso uno dei tuoi partiti lasciando che due prigionieri facessero una cosa del genere?
Risposta: "Li avrei cacciati via".

Domanda: La maggior parte di questi uomini e donne erano troppo deboli per cercare di scappare?
Risposta: "Non ho incontrato nessun uomo".

Domanda: Dove hai portato le verdure dal negozio?
Risposta: "Alla cucina n. 3, dal negozio di ortaggi tra il filo spinato e i negozi di alimentari".

Domanda: Quello era in realtà nel complesso maschile?
Risposta: "All'inizio".

Domanda: Dovresti caricare il carrello a mano con le verdure all'interno del complesso maschile, quindi non avresti potuto essere diverso dal contatto con gli uomini all'interno di quel complesso, vero?
Risposta: "Non c'erano uomini perché era circondato da un altro filo spinato".

Domanda: Gli uomini erano soliti frequentare il negozio di alimentari con la possibilità di rubare?
Risposta: "Non ne ho visto nessuno".

Domanda: Suggerisco che quando hai trovato questi uomini rubare li hai spinti a terra, li hai battuti con un bastone che hai sempre portato e poi li hai calpestati con i tuoi stivali?
Risposta: "Non ho mai avuto un bastone o stivali".

Domanda: Quest'ultimo non faceva parte della tua uniforme?
Risposta: "Non ci hanno rilasciato questi stivali fino al 13 aprile a Bergen-Belsen".

Domanda: Ti hanno appena rilasciato per impressionare gli inglesi quando sono arrivati?
Risposta: "Erano a Belsen e avrebbero dovuto recarsi a Oranienburg, ma dato che quel campo era stato evacuato, questi stivali furono lasciati alle Aufseherinnen".

Domanda: Ricordi Almaleh, dopo averle dato una bella scossa, iniziando a piangere?
Risposta: "No, dice che è un soggetto greco, ma nel mio Kommando avevo solo russi".

Domanda: Parli russo o greco?
Risposta: "No".

Domanda: Come fai a sapere cosa fossero?
Risposta: "Mi hanno detto in tedesco che erano russi".

Domanda: Dici che non hai mai portato un bastone. Hai visto altre persone portarle e usarle?
Risposta: "No".

Domanda: Perché hai battuto la gente?
Risposta: "Perché stavano rubando. Non sono riuscita a cacciarli via, e ho dovuto batterli".

Domanda: Hai visto tutti quei cadaveri che giacevano nel campo?
Risposta: "Non prima del 18 aprile".

Domanda: Non li hai mai visti mentre facevi il giro del campo?
Risposta: "Non sono andato al campo, sono andato in cucina e quello era il punto più lontano".

Domanda: Non hai mai visto la sporcizia che giaceva in tutto il campo o la grande catasta di cadaveri appena fuori dal filo del complesso femminile?
Risposta: "No, non sono entrata nel complesso femminile".

Domanda: Ma la Cunina n. 3 era nel complesso femminile?
Risposta: "Tutto quello che ho fatto è stato passare quattro o cinque isolati e non ho visto nient'altro".

Domanda: Non ti sei mai chiesta quale fosse l'odore del posto?
Risposta: "No".

Domanda: Quando hai visto questi prigionieri assolutamente pelle, ossa e scheletri, hai chiesto se qualcuno di loro stava morendo?
Risposta: "Sapevamo che c'era il tifo e non c'era molto da mangiare".

Domanda: A nessuno di voi è mai capitato di cercare di aiutare queste persone, organizzare una sorta di infermeria per loro o pulire il posto o fare qualcosa?
Risposta: "Noi Aufseherinnen non potevamo farci niente".

Domanda: Non hai discusso tra di voi cosa potreste fare?
Risposta: "No".

Domanda: Ti importava per niente?
Risposta: "Quando non arrivava cibo non potevamo farci niente".

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