1914
Agosto
1°, visto l'ammasso di 6 milioni di russi ai suoi confini
orientali e alla dichiarazione di non neutralità della Francia,
la Germania dichiara guerra alla Russia;
3, la Germania dichiara guerra
alla Francia; l'esercito tedesco invade il Belgio per accerchiare
i francesi, nonostante il piccolo stato sia protetto da un secolare
trattato di neutralità;
4, questo provoca l'inevitabile
intervento inglese e l'Inghilterra dichiara guerra alla Germania;
il segretario del partito laburista J.R.
Mac Donald, che il giorno precedente si era battuto in
parlamento contro la guerra, si dimette;
il Giappone, in forza dell'alleanza anglo-giapponese, dichiara guerra
alla Germania e con pochi sacrifici ottiene tutti i territori e
le concessioni che i tedeschi hanno in Estremo Oriente;
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Forze in campo:
- 94 divisioni tedesche di fanteria e 48 austriache (più parte dell'esercito
ottomano)
contro
- 114 divisioni russe, 72 francesi, 6 inglesi, 6 belghe e 10 serbe;
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Fronte Occidentale:
5-6, soldati belgi
fanno prigionieri alcuni soldati tedeschi;
7, il gen. E.
Ludendorff, destinato al corpo d'élite della Mosa
come ufficiale di collegamento, trovandosi con la sua macchina alle
porte di Liegi, si spinge dentro, incoraggiato dai disfattisti che
non si oppongono, e penetra nella città in tempo per accettarne
la resa;
[I primi rapporti sulla capitolazione di Liegi vengono gonfiati
a dismisura non avendo egli fatto nulla di speciale.]
In effetti Liegi si è arresa ma nelle fortezze più
importanti si resiste con tenacia; i difensori riescono infatti
a ritardare di tre giorni l'avanzata nemica; a questo punto il gen.
E.
Ludendorff decide di ricorrere ai cannoni e le cose cambiano…
per questa operazione i tedeschi assegnano un corpo d'armata, sei
brigate del quale sono equipaggiate con un'arma segreta: si tratta
di un howitzer della Krupp
da 420 mm, del peso di 98 tonnellate, battezzato la «Grossa
Bertha»;
[È il più potente di qualsisasi altro cannone, incluso
il cannone rigato da 305 mm inglese. Ogni «Grossa
Bertha» abbisogna di 200 artiglieri particolarmente
preparati e lancia i suoi proiettili anticorazzata e dall'azione
ritardata (i cosiddetti busy Bertha) a 15 km di distanza.
Ha la potenza e la velocità di tiro pari a «cinque
treni espressi di 250 tonnellate l'uno, lanciati alla velcoità
di 100 km orari». L'ultimo modello, studiato da Fritz
Rausenberger, il migliore tecnico della Krupp,
può essere smontato in due sezioni e trasportato su ruote.
Le prove nel poligono di tiro di Meppen erano previste per il 1°
ottobre ma non c'è stato il tempo…]
9/10, nella notte,
per ordine del gen. E.
Ludendorff, i "cannoni Krupp" che si trovano
ancora ad Essen vengono smossi, montati su vagoni merci e avviati
verso il Belgio;
10/11, i treni varcano
la frontiera ma percorrono solo 30 km, fino ad Herbesthal, poi devono
fermarsi perché i belgi hanno fatto saltare una galleria;
è necessario far avanzare il carico, con ogni altro mezzo
sulla strada, di altri 20 km dato che i cannoni hanno una portata
di 9 km;
12, nel tardo pomeriggio
un cannone viene finalmente piazzato in posizione di tiro; ci si
mettono in duecento a spingerlo avanti ancora un po'…
ore 18:30, giunto l'ordine «Fuoco!»
la «Grossa Bertha» lancia
il suo proiettile contro Fort Pontisse colpendolo proprio al centro;
un minuto dopo si alza una nuvola a spirale di cemento, acciaio
e carne umana che raggiungge i trecento metri di altezza;
altro obiettivo colpito è poi la fortezza di Loncin; non
essendo stato l'impatto così preciso come il precedente,
rimane qualche superstite;
14, tutti i forti
belgi sono ridotti a un ammasso di macerie; tutta la fascia difensiva
si è disintegrata;
poco dopo i soldati tedeschi marciano in avanti per raggiungere
la Manica;
16, cade l'ultimo
forte, insieme al comandante della difesa di Liegi, il cui cadavere
viene estratto da un mucchio di rovine, e le armi infernali dei
Krupp proseguono verso le città
di Namur, Anversa e Mauberge dove la vittoria è più
rapida;
intanto, senza che centomila cavalleggeri francesi se ne accorgano,
le forze tedesche continuano la traversata del Belgio, sfiorano
lo spartiacque di Verdun e raggiungono la Marna;
la penetrazione tedesca però si ferma qui;
le forze di spedizione britanniche attraversano la Manica e prendono
posizione sulla sponda francese, mentre seicento tassì
parigini trasportano al volo seimila poilus verso il fronte
minacciato;
dopo una battaglia di sette giorni combattuta da due milioni di
soldati, i tedeschi si ritirano sul fiume Aisne;
poi comincia l'accerchiamento, e ad un certo punto si trovano imbottigliati;
una serpentina di trincee si è snodata dalla frontiera svizzera
sino alla Manica, a Nieuport.
Non è possibile manovrare né muoversi.
[L'applicazione del "piano Schlieffen"
(ideato nel 1905 dal conte A.
von Schlieffen) non serve a dare la vittoria alla Germania,
mentre aggrava la situazione internazionale facendola apparire stato
aggressore e responsabile della guerra.
Il "piano Schlieffen" che ha imposto ai tedeschi in Belgio
di marciare compatti, ha fatto sì che due milioni di uomini
vengano bloccati.
Esso aveva anche predetto che l'uscita dal Belgio sarebbe stata
la Canne dei tedeschi è così è. Dimenticava
però che mentre Annibale accerchiava
i romani a Canne, non prese Roma!]
18, i tedeschi occupano
Sarrebourg;
19, i tedeschi occupano
Mohrange;
20, battaglia
di Mohrange-Sarrebourg, in Lorena;
Forze in campo
Tedeschi
- VI armata, Kronprinz Rupprecht
di Baviera;
- VII armata, gen. J.
von Heeringen.
Francesi
- 1ª armata, gen. A.
Dubail;
- 2ª armata, gen. É.
de Castelnau.
Al mattino la VI armata tedesca inizia la controffensiva, sconfigge
nella stessa giornata la 2ª armata francese e la costringe
a ritirarsi precipitosamente.
Contemporaneamente la VII armata tedesca attacca la 1ª armata
francese che in complesso resiste.
21, premuta dai tedeschi
e in seguito alla ritirata della 2ª, anche la 1ª armata
francese si deve ritirare.
22, battaglia di Charleroi:
Forze in campo
Tedeschi
- II armata, gen. K.
von Bülow.
Francesi
- 5ª armata, gen. Ch.
Lanrezac.
Mentre le forze tedesche avanzano dal Belgio, la 5ª armata
francese agli ordini del gen. Ch.
Lanrezac, schierata a sud della Sambre, ha dal comandante
supremo C.-J.
Joffre l'ordine di passare all'offensiva; i tedeschi,
prevista la mossa, attraversano la Sambre con la II armata del gen.
K.
von Bülow;
23, poiché
i tedeschi minacciano l'accerchiamento con la III armata di M.
von Hausen, che intanto ha superato la Mosa, i francesi devono
evacuare Charleroi e ritirarsi verso sud.
Perdite:
- francesi, ca 5000 morti e 2000 prigionieri;
- tedeschi, 11.000 uomini tra morti e feriti.
lo stesso giorno, battaglia di Mons (in Belgio):
Forze in campo
Tedeschi
- I armata, gen. A.
von Kluck.
Inglesi
- B.E.F. (British Expeditionary Force
- Corpo di spedizione inglese), Field Marshal J.
French;
- I C.d'A., gen. W.D.
Haig;
- II C.d'A., sir Horace Smith-Dorrien;
- cavalleria, Allenby.
La I armata tedesca attacca gli inglesi e ottiene qualche successo,
senza però piegare la resistenza degli inglesi.
24, al mattino, le
notizie della grave situazione in cui si trova la 5ª armata
francese a Cherleroi inducono il Field Marshal J.
French a ordinarela ritirata.
26, battaglia
di Le Cateau;
Forze in campo
Tedeschi
- I armata, gen. A.
von Kluck.
Inglesi
- B.E.F. (British Expeditionary Force
- Corpo di spedizione inglese), Field Marshal J.
French.
La I armata tedesca attacca gli inglesi in ritirata dopo la battaglia
di Mons e li sorprende sparando con l'artiglieria sui bivacchi.
Gli inglesi dapprima resistono, poi continuano la ritirata.
Nella sola giornata perdono 8.432 uomini.
29-30, battaglia
di San Quintino-Guisa.
Forze in campo
Tedeschi
- I armata, gen. A.
von Kluck;
- II armata, gen. K.
von Bülow.
Francesi
- 5ª armata, gen. Ch.
Lanrezac.
Per evitare l'avvolgimento dell'ala sinistra alleata e per proteggere
la ritirata del Corpo di spedizione inglese
battuto a Le Cateau, il gen. C.-J.
Joffre ordina al gen. Ch.
Lanrezac di attaccare la I armata tedesca in direzione
di San Quintino.
Frattanto la II armata tedesca si presenta sull'Oise, a Guisa, sul
fianco destro del gen. Ch.
Lanrezac e questi è costretto a contrattaccarla.
I francesi ottengono un successo iniziale, costringendo parte della
II armata tedesca a ripassare a nord dell'Oise, ma per non lasciare
la 5ª armata isolata e minacciata di aggiramento ad opera della
I armata tedesca, il gen. C.-J.
Joffre ordina la ritirata.
23 agosto-1° settembre, offensiva
austro-ungarica sul fronte orientale
26-30 agosto, battaglia di Tannenberg
28 agosto, battaglia navale di Helgoland
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