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ANNO 1914
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Papa Pio X
(1903-14)

1914, 20 agosto, muore.

Papa Benedetto XV
(1914-22)

1914, con la sua prima enciclica Ad beatissimi apostolorum principis, conferma la sua condanna della guerra.
Suo segretario è mons. Migone.


I Guerra Mondiale

1914


Agosto
, visto l'ammasso di 6 milioni di russi ai suoi confini orientali e alla dichiarazione di non neutralità della Francia, la Germania dichiara guerra alla Russia;
3, la Germania dichiara guerra alla Francia; l'esercito tedesco invade il Belgio per accerchiare i francesi, nonostante il piccolo stato sia protetto da un secolare trattato di neutralità;
4, questo provoca l'inevitabile intervento inglese e l'Inghilterra dichiara guerra alla Germania;
il segretario del partito laburista J.R. Mac Donald, che il giorno precedente si era battuto in parlamento contro la guerra, si dimette;
il Giappone, in forza dell'alleanza anglo-giapponese, dichiara guerra alla Germania e con pochi sacrifici ottiene tutti i territori e le concessioni che i tedeschi hanno in Estremo Oriente;

________________

Forze in campo
:
- 94 divisioni tedesche di fanteria e 48 austriache (più parte dell'esercito ottomano)
contro
- 114 divisioni russe, 72 francesi, 6 inglesi, 6 belghe e 10 serbe;

____________________

Fronte Occidentale:

5-6, soldati belgi fanno prigionieri alcuni soldati tedeschi;
7, il gen. E. Ludendorff, destinato al corpo d'élite della Mosa come ufficiale di collegamento, trovandosi con la sua macchina alle porte di Liegi, si spinge dentro, incoraggiato dai disfattisti che non si oppongono, e penetra nella città in tempo per accettarne la resa;
[I primi rapporti sulla capitolazione di Liegi vengono gonfiati a dismisura non avendo egli fatto nulla di speciale.]
In effetti Liegi si è arresa ma nelle fortezze più importanti si resiste con tenacia; i difensori riescono infatti a ritardare di tre giorni l'avanzata nemica; a questo punto il gen. E. Ludendorff decide di ricorrere ai cannoni e le cose cambiano…
per questa operazione i tedeschi assegnano un corpo d'armata, sei brigate del quale sono equipaggiate con un'arma segreta: si tratta di un howitzer della Krupp da 420 mm, del peso di 98 tonnellate, battezzato la «Grossa Bertha»;
[È il più potente di qualsisasi altro cannone, incluso il cannone rigato da 305 mm inglese. Ogni «Grossa Bertha» abbisogna di 200 artiglieri particolarmente preparati e lancia i suoi proiettili anticorazzata e dall'azione ritardata (i cosiddetti busy Bertha) a 15 km di distanza. Ha la potenza e la velocità di tiro pari a «cinque treni espressi di 250 tonnellate l'uno, lanciati alla velcoità di 100 km orari». L'ultimo modello, studiato da Fritz Rausenberger, il migliore tecnico della Krupp, può essere smontato in due sezioni e trasportato su ruote. Le prove nel poligono di tiro di Meppen erano previste per il 1° ottobre ma non c'è stato il tempo…]
9/10, nella notte, per ordine del gen. E. Ludendorff, i "cannoni Krupp" che si trovano ancora ad Essen vengono smossi, montati su vagoni merci e avviati verso il Belgio;
10/11, i treni varcano la frontiera ma percorrono solo 30 km, fino ad Herbesthal, poi devono fermarsi perché i belgi hanno fatto saltare una galleria; è necessario far avanzare il carico, con ogni altro mezzo sulla strada, di altri 20 km dato che i cannoni hanno una portata di 9 km;
12, nel tardo pomeriggio un cannone viene finalmente piazzato in posizione di tiro; ci si mettono in duecento a spingerlo avanti ancora un po'…
ore 18:30, giunto l'ordine «Fuoco!» la «Grossa Bertha» lancia il suo proiettile contro Fort Pontisse colpendolo proprio al centro; un minuto dopo si alza una nuvola a spirale di cemento, acciaio e carne umana che raggiungge i trecento metri di altezza;
altro obiettivo colpito è poi la fortezza di Loncin; non essendo stato l'impatto così preciso come il precedente, rimane qualche superstite;
14, tutti i forti belgi sono ridotti a un ammasso di macerie; tutta la fascia difensiva si è disintegrata;
poco dopo i soldati tedeschi marciano in avanti per raggiungere la Manica;
16, cade l'ultimo forte, insieme al comandante della difesa di Liegi, il cui cadavere viene estratto da un mucchio di rovine, e le armi infernali dei Krupp proseguono verso le città di Namur, Anversa e Mauberge dove la vittoria è più rapida;

intanto, senza che centomila cavalleggeri francesi se ne accorgano, le forze tedesche continuano la traversata del Belgio, sfiorano lo spartiacque di Verdun e raggiungono la Marna;
la penetrazione tedesca però si ferma qui;
le forze di spedizione britanniche attraversano la Manica e prendono posizione sulla sponda francese, mentre seicento tassì parigini trasportano al volo seimila poilus verso il fronte minacciato;
dopo una battaglia di sette giorni combattuta da due milioni di soldati, i tedeschi si ritirano sul fiume Aisne;
poi comincia l'accerchiamento, e ad un certo punto si trovano imbottigliati; una serpentina di trincee si è snodata dalla frontiera svizzera sino alla Manica, a Nieuport.
Non è possibile manovrare né muoversi.

[L'applicazione del "piano Schlieffen" (ideato nel 1905 dal conte A. von Schlieffen) non serve a dare la vittoria alla Germania, mentre aggrava la situazione internazionale facendola apparire stato aggressore e responsabile della guerra.
Il "piano Schlieffen" che ha imposto ai tedeschi in Belgio di marciare compatti, ha fatto sì che due milioni di uomini vengano bloccati.
Esso aveva anche predetto che l'uscita dal Belgio sarebbe stata la Canne dei tedeschi è così è. Dimenticava però che mentre Annibale accerchiava i romani a Canne, non prese Roma!]

18, i tedeschi occupano Sarrebourg;
19, i tedeschi occupano Mohrange;

20, battaglia di Mohrange-Sarrebourg, in Lorena;
Forze in campo
Tedeschi

- VI armata, Kronprinz Rupprecht di Baviera;
- VII armata, gen. J. von Heeringen.
Francesi

- 1ª armata, gen. A. Dubail;
- 2ª armata, gen. É. de Castelnau.
Al mattino la VI armata tedesca inizia la controffensiva, sconfigge nella stessa giornata la 2ª armata francese e la costringe a ritirarsi precipitosamente.
Contemporaneamente la VII armata tedesca attacca la 1ª armata francese che in complesso resiste.
21, premuta dai tedeschi e in seguito alla ritirata della 2ª, anche la 1ª armata francese si deve ritirare.

22, battaglia di Charleroi:
Forze in campo
Tedeschi

- II armata, gen. K. von Bülow.
Francesi

- 5ª armata, gen. Ch. Lanrezac.
Mentre le forze tedesche avanzano dal Belgio, la 5ª armata francese agli ordini del gen. Ch. Lanrezac, schierata a sud della Sambre, ha dal comandante supremo C.-J. Joffre l'ordine di passare all'offensiva; i tedeschi, prevista la mossa, attraversano la Sambre con la II armata del gen. K. von Bülow;
23, poiché i tedeschi minacciano l'accerchiamento con la III armata di M. von Hausen, che intanto ha superato la Mosa, i francesi devono evacuare Charleroi e ritirarsi verso sud.
Perdite:
- francesi, ca 5000 morti e 2000 prigionieri;
- tedeschi, 11.000 uomini tra morti e feriti.

lo stesso giorno, battaglia di Mons (in Belgio):
Forze in campo
Tedeschi

- I armata, gen. A. von Kluck.
Inglesi

- B.E.F. (British Expeditionary Force - Corpo di spedizione inglese), Field Marshal J. French;
- I C.d'A., gen. W.D. Haig;
- II C.d'A., sir Horace Smith-Dorrien;
- cavalleria, Allenby.

La I armata tedesca attacca gli inglesi e ottiene qualche successo, senza però piegare la resistenza degli inglesi.
24, al mattino, le notizie della grave situazione in cui si trova la 5ª armata francese a Cherleroi inducono il Field Marshal J. French a ordinarela ritirata.

26, battaglia di Le Cateau;
Forze in campo
Tedeschi

- I armata, gen. A. von Kluck.
Inglesi

- B.E.F. (British Expeditionary Force - Corpo di spedizione inglese), Field Marshal J. French.

La I armata tedesca attacca gli inglesi in ritirata dopo la battaglia di Mons e li sorprende sparando con l'artiglieria sui bivacchi. Gli inglesi dapprima resistono, poi continuano la ritirata.
Nella sola giornata perdono 8.432 uomini.

29-30, battaglia di San Quintino-Guisa.
Forze in campo
Tedeschi
- I armata, gen. A. von Kluck;
- II armata, gen. K. von Bülow.
Francesi

- 5ª armata, gen. Ch. Lanrezac.

Per evitare l'avvolgimento dell'ala sinistra alleata e per proteggere la ritirata del Corpo di spedizione inglese battuto a Le Cateau, il gen. C.-J. Joffre ordina al gen. Ch. Lanrezac di attaccare la I armata tedesca in direzione di San Quintino.
Frattanto la II armata tedesca si presenta sull'Oise, a Guisa, sul fianco destro del gen. Ch. Lanrezac e questi è costretto a contrattaccarla. I francesi ottengono un successo iniziale, costringendo parte della II armata tedesca a ripassare a nord dell'Oise, ma per non lasciare la 5ª armata isolata e minacciata di aggiramento ad opera della I armata tedesca, il gen. C.-J. Joffre ordina la ritirata.

23 agosto-1° settembre, offensiva austro-ungarica sul fronte orientale
26-30 agosto, battaglia di Tannenberg
28 agosto, battaglia navale di Helgoland







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