Papa Pio IX
(1846-78)
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Il Giappone si adegua al calendario
gregoriano.
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«segue
da 1872» Banca
Nazionale d'Italia
1873,
Banca
Nazionale Toscana
1873, marzo, emette due nuovi biglietti del valore di
0,50 e 5 lire;
Banca
Toscana di Credito
1873,
Banca
Romana
1873,
Banco
di Sicilia
1873,
Banco di Napoli
1873,
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Altre Banche
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«segue
da 1872»
Presidente:
. conte gr. cr. Gustavo Ponza di San
Martino, senatore del Regno, Cons. di Stato, dal 1856.
Segretario generale:
. cav. avv. Francesco Garelli,
dal 1853.
1873, Torino, tre le sezioni principali, con commissario
regio Giovanni Giolitti:
- Opere Pie,
- Monte di Pietà
(da questo momento sconta cambiali, oltre a emettere libretti
di conto corrente),
- Credito Fondiario;
Societa Generale del
Credito mobiliare italiano
1873,
Banca Toscana di Anticipazione
e Sconto
1873,
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Casse
di Risparmio
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«segue
da 1872» Cassa
di Risparmio di Venezia
1873,
Cassa
di Risparmio di Vicenza
1873,
Cassa
di Risparmio di Milano
1873,
Monte dei Paschi (Cassa
di Risparmio)
1873,
«segue 1874»
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Banche Popolari
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1873
Banca Popolare
di Vicenza
- Presidente:
Emanuele Lodi,
- vicepresidente: Vincenzo Creazzo,
(1873-75)
- Consiglieri:
. Girolamo Burato, (tipografo)
. Antonio Zerbato,
. Angelo Balestra, (orefice)
. Carlo Bonora,
. Pietro Meneghini,
. Filippo Dalla Pozza, ("ammassatore"
di bozzoli, cioè intermediario del commercio serico, e
anche filandiere)
- Comitato dei censori:
. Girolamo Chinotto,
. Girolamo Lupieri,
. Scipione Panzoni.
Direttore: Francesco
Pischiutta (1868-79)
Succursali:
- Lonigo (novembre 1872)
- Arzignano (marzo 1873; principale centro della valle
del Chiampo, agricoltura di buon livello, gelsobacchicoltura,
trattura della seta e commercio)
- Thiene (marzo 1873; allo sbocco in pianura dell'Astico).
Storie collegate.
Nel 1873 viene costituita a Vicenza la Società
anonima setificio Creazzo che si prefigge, rilevando gli
impianti di Vincenzo Creazzo in riva
al Bacchiglione, di dare vita ad un'intetgrazione verticale tra
trattura della seta e tessitura d'organzino e
di riportare all'«antico
splendore» la gloriosa industria cittadina. Del setificio
Creazzo, che finirà per limitarsi alla trattura a vapore
costituendo il più antico esempio di «consolidamento
della regressione nell'industria serica vicentina» [Lanaro.
Società e ideologie], ciò che interessa è
analizzare la compagine dei promotori e dei primi azionisti.
Nel comitato promotore troviamo Giuseppe
Romanelli e il conte Gaetano
Valmarana fondatori della Banca
popolare
di Vicenza, il conte Almerigo
da Schio, uno dei suoi principali soci e clienti nonché
ospite nelle «mezzanelle» del suo palazzo degli uffici
della Banca fino all'approntamento della nuova sede, importanti
consiglieri del momento e futuri, lo stesso presidente dell'Istituto
Emanuele Lodi.
Vincenzo Creazzo, l'anima dell'iniziativa, il primo azionista
e primo direttore dell'azienda è vicepresidente della banca.
Nella lista dei soci fondatori della costituenda anonima troviamo
quindi il Gotha della possidenza nobiliare cittadina assieme ai
principali setaioli borghesi e ai cambiavalute ebraici, con una
limitata ma qualificata pattuglia di finanziatori forestieri:
i veronesi Goldschmidt, il banchiere
veneziano Nicolò Papadopoli,
i fratelli Weiss di Milano.
Se la Banca per statuto non può investire fondi in partecipazioni
azionarie e valori industriali, tuttavia i suoi amministratori
risultano coinvolti praticamente in tutte le principali iniziative
imprenditoriali di un certo peso che animano la città e
il suo distretto nei primi lustri postunitari. Non è un
caso che parallelamente all'aumentare del giro d'affari della
Banca aumentino anche le concessioni di sconti e prestiti straordinari
agli stessi amministratori della Banca stessa o comunque ai rappresentanti
di quel ceto commercial-agrario-manifatturiero che marcia compatto
sotto la bandiera moderata e
di cui il Consiglio di amminsitrazione
della Banca è una delle tante articolazioni societarie.
«segue
1874»
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– Thyssen, Fritz
(1873-1951) industriale tedesco;
[Figlio di August
(1842-1926) e fratello di Heinrich
(1875-1947).]
con l'aiuto diretto e con la sua influenza sul mondo industriale, favorì
l'ascesa al potere di Hitler
ma, in seguito, ruppe con il regime del quale osteggiava la politica
dirigista;
1939, dopo lo scoppio della guerra si ritira in Francia; riconsegnato
alla Germania dal governo di vichy, viene internato a Dachau;
1945, si ritira in Argentina.
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Italia
Gennaio
Febbraio
Marzo
Aprile
la Camera decide la costruzione di un nuovo arsenale a Taranto,
contrario il ministro Q. Sella;
Agosto
un'epidemia di colera colpisce il Nord Italia;
Dicembre
a fine anno si contano già 103 agitazioni sindacali.
l'epidemia di colera è domata in tutta Italia.
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