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Papa Lucio III (1181-85)
ANNO 1183
1183 -
(1126/287 mar 1184) figlio di Heinrich X [l’Orso] e di Sofie von Winzenburg († 1160); nel 1148 sposa Judith di Polonia († 1171/75); 1170-84, margravio di Brandenburgo; nel 1176 sposa Adelaide di Olanda († post 1205);
(n. 1129 ca - Brunswick 1195) figlio di Heinrich X [il Superbo] della casa guelfa e di Gertrude di Sassonia; 1139-1180, duca di Baviera e di Sassonia; alla morte del padre viene privato del diritto di successione dall'imperatore Konrad III e vive in Sassonia sotto la tutela della madre; nel 1142 ha di nuovo la Sassonia dall'imperatore, toltagli nel 1139; nel 1156 ha di nuovo da Friedrich I [il Barbarossa] la Baviera, toltagli da Konrad III nel 1139; nel 1158 rifonda Lubecca, tolta ad Adolfo di Holstein, organizza una colonia commerciale a Visby (nel Gotland) e fonda i vescovadi di Oldenburg, Ratzeburg e Meclenburgo; pur trascurando la Baviera, ha modo di fondare Monaco come nuovo mercato in contrapposizione a Frisinga; ha ovviamente molti nemici tra i principi laici (tra cui Albrecht [l'Orso]) ed ecclesiastici (soprattutto gli arcivescovi di Colonia); nel 1160 allarga la sua sfera d'influenza al Meclenburgo e alla Pomerania; fa di Brunswick (Braunschweig), capitale del ducato sassone da lui ampliata e preferita come residenza, il centro di un "impero guelfo del nord"; nel 1162 compromette i suoi rapporti con l'imperatore per il mancato aiuto militare nella conquista di Milano; nel 1168 sposa Matilde, figlia di Henry II re d'Inghilterra, anche in vista di un'ulteriore avanzata dal Baltico al mare del Nord; nel 1176 compromette ancora di più i suoi rapporti con l'imperatore in seguito alla sconfitta di Legnano [della quale è in parte colpevole per il mancato aiuto datogli nella conquista di Milano del 1162]; l'imperatore lo mette sotto processo; nel 1181, in seguito al processo intentato contro di lui dall'imperatore per il mancato aiuto militare in Italia, gli vengono confiscati i suoi feudi di Baviera e Sassonia da parte di un tribunale di principi; il territorio abitato dai sassoni viene perciò smembrato: - ducato di Sassonia, propriamente detto, a Bernardo degli Ascani (1180-1212), - ducato di Vestfalia, all'arcivescovo di Colonia, - ducato di Brunswick-Lüneburg, zona centrale, alla casa imperiale; nel 1181, al bando dall'impero, fa atto di sottomissione a Erfurt ma recupera solo i beni allodiali attorno a Brunswick e a Lüneburg; costretto all'esilio, si reca presso la corte del suocero in Inghilterra;
(1140 – 1212) figlio di Heinrich X [l’Orso] e di Sofie von Winzenburg († 1160); conte von Aschersleben (Bernhard degl Ascani), conte von Anhalt, 1180-1212, duca di Sassonia (Bernhard I) [riceve gli stati di Wurtzburg da Friedrich I [il Barbarossa] che ne ha spogliato Heinrich XII [il Leone]]
(Kehlheim (?) ca 1117 - Pfullendorf in Baden 1183) figlio di Otto II († 1156), Gf von Wittelsbach, e di Heilika von Lengenfeld-Hopfenohe-Pettendorf († 1170) - quindi X discendente di Luitpaldo, duca di Baviera; sposa Agnes von Looz († 1191) [Agnese di Wasserburg ?] 1180-1183, duca di Baviera; [riceve il ducato (16 settembre) da Friedrich I [il Barbarossa] che ne ha spogliato Heinrich XII [il Leone].]
(Kelheim 1173 – sul Kelheimer Bridge 1231, assassinato) figlio di Otto I [il Grande], duca di Baviera, e di Agnes von Looz; 1183-1231, duca di Baviera; 1214-31, Pfgf bei Rhein [conte del Palatinato]; [tolto da Friedrich II ad Heinrich Welfen] 1226-31, reggente dell’impero (1226-31)
(1126/27 - Kalisz 1202) figlio di Boleslav III [Boccatorta], duca di Pomerania, e di Salomé von Berg-Schelkingen; sposa Elisabeth di Ungheria; 1138-1202, duca di Pomerania; 1138-77, 1194-1202, principe della Grande Polonia; 1173-77, 1190, 1199-1202, principe di Cracow;
(1157 - 1194) figlio di Heinrich II [Jasomirgott] e di Theodora Komnena († 1183); nel 1174 sposa Ilona/Elena d’Ungheria († 1199); 1177-94, duca d’Austria; 1192-94, duca di Stiria (Leopold I); [per successione]
(† 1196) secondo figlio di Géza II († 1161); viene educato alla corte bizantina dove vive circa dieci anni; 1172-96, re d'Ungheria; succeduto alla morte del fratello Stefano III, dopo una pronta adesione al cattolicesimo e il giuramento di fedeltà fatto a Manuele I Comneno; con lui la monarchia ungherese da elettiva diventa ereditaria: il primogenito Emerico, ancora bambino, viene incoronato e dichiarato successore; nel 1180, alla morte di Manuele I Comneno, comincia ad attuare una politica di espansione verso sud: appoggia i serbi contro Andronico I, riconquista la Dalmazia nonostante l'opposizione di Venezia;
(Costantinopoli 1168 ca - 1183) figlio di Manuele I e di Maria di Antiochia; 1180-83, imperatore; sotto la reggenza della madre, che ha però l'abitudine di farsi consigliare dai franchi; ciò accende l'ira dei demagoghi i quali scatenano il loro risentimento sui veneziani, sui pisani e sui genovesi che vivono a Costantinopoli; con a capo il principe comneno Andronico, cugino di Manuele I, assaltano i quartieri latini, saccheggiano i magazzini, le chiese, gli ospedali, uccidendo più di 6000 persone, tra cui anche il legato pontificio; nel vecchio continente si forma un fronte unitario anti-Bisanzio; dopo il massacro, la madre reggente Maria d'Antiochia deve riconoscere coimperatore Andronico Comneno, mentre il figlio deve firmare la condanna a morte di sua madre; dopo due mesi viene strangolato.
(n. 1120 ca - † 1185) figlio di Isacco (fratello di Giovanni II) e quindi cugino di Manuele I (1143-80); [il "Riccardo III della storia bizantina"] 1183 fa strangolare il piccolo Alessio II con la corda di un arco e ordina che il suo cadavere sia gettato in mare, ma… diminuisce le tasse e punisce i funzionari corrotti; 1183-1185, imperatore;
(† 1187) figlio di ; signore feudale di Terrasanta, dopo essersi fermato in Palestina si mette al servizio di Baldovino III re di Gerusalemme; 1153-60, principe di Antiochia; dopo aver sposato la p.ssa Costanza di Antiochia († 1163), vedova di Raimondo I di Poitiers († 1149), nonostante il parere contrario del ceto dirigente antiocheno; nel 1154 la sua posizione viene riconosciuta da Manuele I Comneno che se ne vale per combattere contro gli armeni di Cilicia; proprio in queste campagne risale la sua collaborazione con i Templari che durerà fino alla sua morte; rotti presto i rapporti con Bisanzio e con Gerusalemme, comincia un'attività spregiudicata di aggressione e rapina; nel 1159 decide di sottomettersi a Manuele I Comneno; nel 1160 (novembre) mentre sta tornando da una razzia, cade nelle mani di Nur al-Din ed è inviato ad Aleppo; – 1160-75, prigioniero ad Aleppo – nel 1175, liberato, poiché Costanza è morta e con lei perde i diritti su Antiochia, sposa l'erede della signoria d'Oltreoceano, Stefania di Milly; 1177-87, signore d'Oltregiordano; assume ben presto il comando di una delle due fazioni che si contendono il potere in Terrasanta crociata, quella sostenuta: - dal re di Gerusalemme Guido di Lusignano, - dalla potente famiglia dei Courtenay, - da Eraclio, patriarca di Gerusalemme, inclini alla lotta senza quartiere ai musulmani; con il loro tacito appoggio egli sparge il terrore sulle carovaniere di Oltregiordano (via maestra del commercio tra Egitto, Siria e Persia) senza rispettare accordo né tregua; nel 1181 (estate) dalla sua base di Kerak di Moab, detta Petra deserti, assale una carovana di pellegrini saraceni diretti alla Mecca: la guerra fra il Saladino e il regno di Gerusalemme si fa ancora più crudele;
(† 1201) figlio di Raimondo I di Poitiers († 1149) e di Costanza d'Hauteville († 1163) principessa di Antiochia; 1163-1201, principe di Antiochia; [riconosce l’alta sovranità bizantina] 1189-1201, conte di Tripoli;
(† 1186 ca) figlio di Guglielmo VI [Lungaspada] del Monferrato, conte di Jaffa e Ascalon († 1177, malaria), e di Sibilla, regina di Gerusalemme; 1183-86, re di Gerusalemme; [regna assieme a Baldovino IV fino al 1185]
(Parigi 1165 - Mantes 1223) figlio di Louis VII [il Giovane] e di Adelaide di Champagne; 1179, viene associato al trono dal padre; 1180-1223, re di Francia; riesce a sventare le coalizioni dei grandi feudatari che minacciano la dinastia con le loro intese (coalizione fra la famiglia di Blois e quella di Champagne, e quella dei conti di Fiandra e di Hainaut);
(1136 - 1189) figlio di Amedeo III e di Matilde d’Albon; 1148-89, conte di Savoia, Aosta, Belley e Maurienne; [tutore Amedeo, abate d’Altacomba]
(Le Mans 1133 - Chinon 1189) figlio di Goffredo V [il Bello o il Plantageneto] e di Mahaut (o Matilde) d’Inghilterra; 1151-89, conte d’Angiò e del Maine; 1151-89, conte di Turenna; 1151-89, duca di Normandia; 1152-89, duca di Aquitania; 1152-89, conte di Poitou; dopo aver sposato (maggio) Aliénor duchessa di Aquitaine [poi Guienna] († 1204), già ripudiata da Louis VII, re di Francia; nel 1153 invade l'Inghilterra costringendo Stefano di Blois a riconoscerlo suo successore; 1154-89, re d’Inghilterra (Henry II); [dopo la morte di Stefano di Blois cugino germano di sua madre Matilde] succeduto senza contrasti si appresta, dopo un ventennio di guerre civili, ad una profonda restaurazione del potere regio: - riorganizzando con successo l'amministrazione, - combattendo contro l'autonomia baronale, - attuando una politica espansiva in varie direzioni (Irlanda, Scozia, Galles); nel 1162 designa a capo della chiesa inglese, come arcivescovo di Canterbury, Th. Becket, suo consigliere e amico; nel 1164, con la promulgazione reale delle Costituzioni di Clarendon, inizia l'aspra diatriba con Thomas Becket; queste, fra l'altro, estendono al clero la giurisdizione del tribunale del re e l'arcivescovo, sostenuto da papa Alessandro III, le dichiara inaccettabili; accusato di disubbidienza, Thomas Becket si rifugia in Francia dove rimarrà sei anni; nel 1166, con l'Assise o Ordinanza di Clarendon (Assize of Clarendon), con cui estende il sistema dell'accusa da parte di giurie, contribuisce efficacemente alla formazione del diritto comune inglese (common law); nel 1170 Thomas Becket fa ritorno in patria dal suo rifugio in Francia, in seguito ad una formale riconciliazione con il re; viene poi (dicembre) assassinato da quattro cavalieri nella cattedrale di Canterbury provocando un'ondata di sdegno popolare; nel 1171 conquista l'Irlanda e sottomette il Galles; nel 1172 ottiene il perdono papale tanto sospirato; nel 1173, logoratisi ormai i rapporti con la moglie Aliénor d'Aquitania [fra le sue relazioni si ricorda quella con Rosamund Clifford, la "bella Rosamunda" delle ballate contemporanee], deve affrontare una grave rivolta organizzata dai figli Enrico, Goffredo e Riccardo, incoraggiati dalla madre e appoggiati, oltre che da un certo numero di nobili, da Louis VII re di Francia e da Guglielmo re di Scozia; la moglie, sconfitta, viene catturata mentre in abito maschile sta tentando di riparare alla corte del suo primo marito: sarà tenuta prigioniera per circa quindici anni; nel 1174 soffoca la rivolta in Inghilterra; nel 1175 ottiene il riconoscimento della propria sovranità feudale sul regno di Scozia; nel 1176 l'Assize of Northamton sviluppa l'Assize of Clarendon; nel 1179 ca, con la Grande Assise (Grand Assize o Assize of Windsor), elabora un'alternativa al sistema della prova mediante duello per la determinazione del diritto di proprietà; nel 1181, con L'Assise delle armi (Assize of Arms) riorganizza il servizio militare non feudale dovuto alla corona da tutti gli uomini liberi; alla sua corte, centro di cultura, soggiornano tra gli altri R. Wace, Giovanni di Salisbury, Adelardo di Bath, Roberto di Chester; si assiste via via alla trasformazione dei signori feudali in gentiluomini di campagna;
(1137 - Benevento 22 gen 1188) figlio di Alfonso VII [il Buono] e di Berenguela di Barcellona; 1157-88, re di León;
(Soria 1155 - Gutierre Munoz 1214) figlio di Sancho III [il Desiderato] e di Urraca di Portogallo; 1158-1214, re di Castiglia; ancora bambino succede al padre ma le rivalità tra i suoi tutori portano alla guerra civile, fornendo a Ferdinando II re di León e a Sancho VI [il Saggio] re di Navarra il pretesto per impadronirsi di Toledo e di gran parte del paese; nel 1169, dichiarato maggiorenne, ristabilisce l'ordine nel regno e, dopo aver sposato Eleonora, figlia di Henry II re d'Inghilterra, si allea con Alfonso II [il Casto] re d'Aragona e libera le città occupate da Sancho VI [il Saggio] re di Navarra; nel 1177 intraprende una vittoriosa azione contro i musulmani che sconfigge a Cuenca con l'appoggio dei numerosi ordini cavallereschi che si stanno costituendo in Spagna;