– Remo
GASPARI
(Gissi, Chieti 10 luglio 1921 – Gissi, 19 luglio 2011)
uomo politico italiano, esponente della Democrazia
Cristiana;
membro della corrente "Alleanza Popolare" (Grande Centro "gruppo
doroteo") presieduta da Arnaldo Forlani,
Antonio Gava e Vincenzo
Scotti;
per anni è l'avversario principale di Lorenzo
Natali, altro importante politico abruzzese ma esponente fanfaniano.
[I due arriveranno addirittura a cercare di costruire
due autostrade:
- la Roma-L'Aquila (per collegare la Capitale con il collegio di Lorenzo
Natali;
- la Roma-Pescara (per favorire la zona di influenza di Remo
Gaspari.]
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[Zio Remo] in Abruzzo
o [Duca degli Abruzzi], [San
Remo] e [don Rè].
Tutti soprannomi a causa dell'immenso potere che ha nella sua
regione natale.
Passeranno alla storia le sue "udienze", incontri con gli
elettori abruzzesi nei quali questi chiedono favori e raccomandazioni,
addirittura leggendarie sono le udienze estive tenute in spiaggia mentre
si trova in vacanza con i suoi familiari.
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si laurea in giurisprudenza presso l'Università di Bologna;
1946
comincia ad esercitare la professione forense a Gissi iscrivendosi all'albo
degli avvocati;
Tra i tanti incarichi ricoperti è per 20 anni sindaco
di Gissi e presidente della USL.
1953
eletto deputato (II Legislatura);
[Verrà rieletto ininterrottamente fino alla fine
della prima Repubblica.
Sarà dieci volte deputato e sedici ministro
della Repubblica.]
1959
marzo-luglio 1960, sottosegretario di Stato al Ministero
delle Poste e Telecomunicazioni, ("governo
Tambroni);
1960
luglio-febbraio 1962, sottosegretario di Stato al Ministero
delle Poste e Telecomunicazioni (III, "governo
Fanfani");
1962
febbraio-maggio 1963, sottosegretario all'Industria e
Commercio (IV, "governo
Fanfani");
1963
sottosegretario alle Poste e Telecomunicazioni:
giugno-novembre (I "governo
Leone");
dicembre-giugno 1964 (I "governo
Moro);
1964
luglio-gennaio 1966, sottosegretario alle Poste e Telecomunicazioni
(II "governo
Moro");
1966
febbraio-giugno 1968, sottosegretario all'Interno
(III "governo
Moro");
1968,
sottosegretario all'Interno:
giugno-novembre (II "governo
Leone");
dicembre-luglio 1969 (I "governo
Rumor");
1969
agosto-febbraio 1970, ministro dei Trasporti e dell'Aviazione
civile (II "governo
Rumor");
1970
ministro senza portafoglio per la Riforma della Pubblica Amministrazione:
marzo-luglio (III "governo
Rumor");
agosto-gennaio 1972 ("governo
Colombo");
1972
17-26 febbraio ministro senza portafoglio per la Riforma
della Pubblica Amministrazione (I "governo
Andreotti");
giugno-giugno 1973, ministro della Sanità (II
"governo Andreotti");
1976-80
vicesegretario della Dc;
1980
aprile-settembre 1980, ministro senza portafoglio per
i Rapporti con il Parlamento (II "governo
Cossiga")
1981
giugno-agosto 1982, ministro delle Poste e Telecomunicazioni
(I "governo
Spadolini");
1982
ministro delle Poste e Telecomunicazioni:
agosto-novembre (II "governo
Spadolini") ;
dicembre-aprile 1983 (V "governo
Fanfani");
1983
agosto-giugno 1986, ministro senza portafoglio per la Funzione
Pubblica (I "governo
Craxi");
1987
aprile-luglio, ministro della Difesa (VI
"governo Fanfani");
nello stesso anno ministro senza portafoglio del Coordinamento
della Protezione Civile ("governo
Goria");
[In sostituzione di Giuseppe Zamberletti,
in seguito alla distribuzione di incarichi bilanciata fra le correnti
politiche del nuovo governo, mentre è in corso l'emergenza
dell'alluvione della Valtellina, provocando per questo molte
critiche.]
1988
aprile-luglio 1989, ministro senza portafoglio degli
Interventi Straordinari nel Mezzogiorno ("governo
De Mita");
1989
luglio-marzo 1991, ministro della Funzione Pubblica.
(VI "governo
Andreotti");
1991
aprile-aprile 1992, ministro della Funzione Pubblica
(VII "governo
Andreotti");
[Sul finire della sua carriera il suo nome fu
accostato ad una vicenda di corruzione:
compare infatti assieme a quello di altri politici (Andreotti,
Ciarrapico, Tanassi)
nella canzone Sabbiature di Elio e le
Storie Tese censurata in diretta dalla RAI
nel corso della trasmissione (1991) del concerto del Primo Maggio a
Roma.
L'episodio citato è quello dell'uso di un elicottero dello Stato
da parte del deputato per arrivare in tempo ad una partita della Roma.]
2011
19 luglio, 90enne, muore a causa di un infarto.
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