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ANNO 1917
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Benedetto XV

(1914-22)

 


I Guerra Mondiale
1917
Marzo
8
, Russia, la tensione e i sacrifici della guerra portano intanto al crollo del regime zarista ("rivoluzione di febbraio", perché il calendario russo è in ritardo rispetto a quello occidentale) e alla costituzione del governo di A.F. Kerenskij;

L'Austria offre una pace separata alla Francia che si mostra interessata e ne informa gli alleati inglesi senza alcun accenno all'Italia.

Fronte orientale

21, in serata alcuni reparti del 38° Rgt fanteria (Brg Ravenna) manifestano violentemente con fucilate il loro malcontento per il ritorno in linea dopo un periodo di gravissime perdite e sofferenze.
Il tumulto viene rapidamente sedato; a esso tuttavia fanno seguito esecuzioni sommarie: nella compagnia più ribelle vengono estratti a sorte 5 uomini e fucilati.
Altre sentenze capitali sono emanate da Tribunali straordinari.

29, il gen. L. Cadorna prescrive [n. 2076] al comandante della 2ª armata: «La linea per la difesa ad oltranza risulta in conformità della proposte di V.E. (foglio 3217 del 22 dicembre 1916) così definita; Banijschi Skedeni - Stretta di Saga - Polounik-Krasij Vhr - Vrsic - Vrata - M. Nero - Pleca - Spika - Selisce - M. Plezia - Costa Raunza - Costa Duole - Sperone del Jeseniak - Krad Vhr - …»;
«Le linee difensive antistanti alla linea di difesa ad oltranza tenute con una rada occupazione di truppe sussidiate da mitragliatrici, dovranno essere sfruttate per ritardare l'avanzata del nemico, logorarlo con perdite superiori alle nostre, impedirgli il più a lungo possibile di trar partito dal nostro ripiegamento per schierare molto innanzi le proprie artiglierie… il passaggio dall'attuale schieramento a quello più arretrato deve essere subito predisposto in tutti i particolari in modo da potersi attuare all'occorrenza con ordine e celerità».
[La mancata esecuzione di questi ordini:
- necessità di organizzare la contropreparazione di artiglieria
- necessità di arretrare la linea di difesa a oltranza, su posizioni più idonee alla difensiva, lasciando innanzi ad essa una occupazione rada di truppe, con lo scopo di ritardare l'avanzata del nemico…
avrà conseguenze di enorme importanza, forse decisiva, nella fase iniziale della battaglia di Caporetto.]

Lo stesso mese, "decimazioni": 18 fucilati in un reggimento (di cui 11 in seguito a regolare condanna) della 2ª armata.

Fronte Occidentale

In primavera sia la Francia che l'Inghilterra decidono entrambi di tentare, indipendentemente gli uni dagli altri, la battaglia decisiva a Ovest. E ognuna delle due potenze ha raggruppato le proprie forze migliori per l'avanzata.
I francesi dovrebbero aprire le danze con una «offensiva illimitata» al comando del gen. R.-G. Nivelle, che ha rimpiazzato il gen. C.-J. Joffre.
Per loro fortuna il piano d'attacco del gen. R.-G. Nivelle giunge all'orecchio del gen. E. Ludendorff. L'offensiva è stata reclamizzata sui giornali, e per giunta i tedeschi hanno pure fatto prigionieri diversi porta-ordini. Il gen. R.-G. Nivelle lo viene a sapere. Sa anche in anticipo che il gen. E. Ludendorff ripone una gran fiducia in una ritirata strategica cui ha dato il nome di "Alberich" (in omaggio al terribile gobbo della leggenda nibelunga).
Durante la ritirata i tedeschi devono inquinare i pozzi e disseminare il terreno di trappole alle loro spalle. Il comandante francese afferma che tutto questo non cambierà nulla. In effetti manda tutto all'aria.
La nuova linea tedesca risulta un vero e proprio tritacarne dei poilus, che attaccandola si fanno decimare, e infine si rivoltano contro quella assurda promessa di vittoria che hanno ricevuto.
In realtà anche la Francia ora è fuori combattimento.
Ora gli alleati non hanno che il gen. W.D. Haig su cui contare. Ed egli risponde alle loro aspettative con Passchendaele.
Attaccando dal vecchio saliente di Ypres – un incubo strategico ma sacro dopo che ci sono passate le truppe regolari britanniche nel 1914 – il gen. W.D. Haig punta deciso sui porti belgi che ospitano i "sommergibili Krupp". Non riesce a cogliere di sorpresa i tedeschi che con un lungo bombardamento preliminare distruggono il sistema di drenaggio fiammingo. L'acqua, non avendo la possibilitòà di depositarsi altrove, allaga le trincee, e tanto per peggiorare la situazione cade tanta pioggia come mai non si è vista in trent'anni.
Dopo tre mesi in questo pantano gli inglesi potranno impossessarsi a malapena di Passchendaele.
Il loro esercito sarà sfinito.
[A Londra i treni-ambulanza scaricano di notte i loro morti che si sono riportati a casa per non abbattere troppo il morale della popolazione, e nei campi delle Fiandre i papaveri spuntano tra le croci, un numero enorme di croci, che contrassegnano 150.000 morti inglesi.]

Frattanto Guglielmo II non dà retta alle minacce di una possibile entrata in guerra degl Stati Uniti perché la guerra dei sommergibili lo favorisce troppo ed egli non intende rinunciare all'uso dei 148 U-boat che G. Krupp gli ha fornito; ne ci vogliono rinunciare il gen. P. von Hindenburg e il gen. E. Ludendorff;
per ritardare le eventuali rappresaglie statunitensi il Kaiser ha persino la brillante pensata di suggerire al governo messicano di invadere gli Stati Uniti e riprendersi il Texas, il Nuovo Messico e l'Arizona; se gli americani fossero impegnati in battaglia a casa propria non se la prenderebbero con le Potenze Centrali. Per sua sfortuna gli inglesi intercettano il suo telegramma e riescono a decifrarlo. Il testo viene reso pubblico in tutti gli USA sollevando una viva ondata di risentimenti, specie nel Texas.
Intanto il Kaiser manda a chiamare P. von Hindenburg: la produzione degli U-boat deve avere la precedenza assoluta su tutto il resto;
G. Krupp
si precipita a Kiel e riorganizza al completo il cantiere Germaniawerft.
[William Manchester, I cannoni dei Krupp, Mondadori 1969.]





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