Papa
Pio XII
(1939-58)
l' «Osservatore Romano» critica l'uso delle armi da parte della polizia
in occasione di uno scontro a Venosa tra dimostranti e forze dell'ordine.
Gennaio
1, muore il filosofo Luigi Stefanini;
2, inizia il XVIII
Congresso del Movimento Laureati di Aziona Cattolica;
12, Greve (Siena), muore
Domenico Giuliotti;
14, «L'Osservatore
Romano» pubblica (in data 15) una nota ufficiale in cui ammonisce
i cattolici che il «Dibattito Politico» (quindicinale degli
on. Melloni e Bartesaghi,
espulsi dalla Dc) «è
da riprovarsi» per il suo indirizzo filo-comunista.
Febbraio
20, muore don Carlo Gnocchi,
l'apostolo dei "mutilatini" di
guerra;
Marzo
18, muore p. Pietro Tacchi-Venturi,
storico gesuita;
Aprile
-
Maggio
9, in un paesetto dell'Emilia, venticinque operai comunisti
sfondano la porta di una chiesa ed eseguono la parodia del rito della
S. Messa;
13, conferenza dell'on.
G. Martino
(Pli) sull'azione svolta dal papa per la pace nel mondo;
14-15,
«L'Osservatore Romano» pubblica un articolo su «L'impegno
degli elettori cattolici per la prossima giornata elettorale».
18, muore mons. Giovanni
Costantini, presidente della Pontificia Commissione per l'Arte
Sacra in Italia.
30, protesta de «L'Osservatore
Romano» per la richiesta di rimozione del Crocefisso in alcune sedi
elettorali.
Si moltiplicano intanto i colpi contro i gruppi e i periodici democristiani
che hanno una intonazione di sinistra:
- «Il ribelle e il conformista», mensile pubblicato dai democristiani
della corrente di "Base", viene soffocato dopo pochi numeri;
- «Adesso», settimanale diretto da don Primo
Mazzolari, viene sospeso e ammonito;
- «Il Popolo Veneto», redato da un gruppo di giovani e diretto
da Wladimiro Dorigo, viene pure sacrificato
a causa del suo filosocialismo: i vescovi veneti e lo stesso patriarca
di Venezia hanno ricevuto l'ordine direttamente dal Sant'Uffizio di condannare
il giornale e proibirne la lettura ai fedeli, sebbene non sia in questione
nessuna verità religiosa o morale, ma solo un atteggiamento politico.
Giugno
Poiché tutti questi gruppi si richiamano in qualche modo alle dottrine
di Jacques Maritain, finora considerate ortodosse
dal punto di vista cattolico, viene deciso di sferrare un attacco a fondo
contro il filosofo francese con l'intenzione evidente d'ammonire solennemente
tutti quei gruppi cattolici che ad esso si ispirano.
L'attacco viene affidato ai gesuiti di «Civiltà cattolica»
e precisamente a p. Messineo.
Dopo l'articolo di questi, Jacques Maritain
è considerato uno scrittore proscritto negli ambienti di Azione
cattolica: è proprio questo l'obiettivo che la destra vaticana
voleva raggiungere.
5, Pio
XII riforma la Pontifica Accademia Teologica Romana;
14, prima sentenza
della Corte Costituzionale;
21-27,
Firenze, si apre il V Convegno per la Pace e la Civiltà
Cristiana.
Luglio
8, Firenze, muore Giovanni Papini;
Milano, al Circolo della Riforma si tiene un Convegno sul tema: «Libertà
religiose e libertà costituzionali».
18, Concorso nazionale
per l'accessorio d'alta moda, lanciato dalla principessa Pacelli
e da mons. Montanaro.
Agosto
nei primi giorni del mese – non è ancora avvenuto
l' "incontro di Pralognan" dal quale dovranno nascere tante
speranze per l'unificazione socialista, ma quando gli ambienti del "Pentagono"
già vivono nell'ansia di un pericolo del genere –
l'intero episcopato triveneto sottoscrive la condanna del «Popolo
del Veneto», reo di propugnare l'alleanza tra Dc
e Psi;
Wladimiro Dorigo e i giovani della redazione
del «Popolo del Veneto» sono estremamente cari al patriarca
di Venezia card. A.G. Roncalli che li conforta
a perseverare nel loro tentativo sicuri della sua personale protezione.
18, per disposizione della
S. Congregazione del Concilio, in ogni diocesi sarà costituito
il "Fondo per il clero bisognoso";
28, un decreto della S.
Congregazione dei Seminari e delle Università degli Studi erige
nella facoltà di Filosofia della Pontifica Università
Gregoriana l'istituto di Scienze sociali;
30-2 settembre, Lu Monferrato
(Alessandria), II Convegno delle vocazioni.
Settembre
9-13, Varese e Campo dei
Fiori, Congresso Nazionale degli Scrittori promosso dal
«Ragguaglio Librario».
23-30,
Bergamo, XXIX Settimana Sociale.
Tema: «Vita economica e ordine morale».
Ottobre
12, muore Lorenzo Perosi;
14-18,
Trento, VI Congresso della Dc;
29, lettera di un centinaio
di intellettuali comunisti al comitato centrale del partito: inizio della
crisi degli intellettuali comunisti dopo i fatti di Polonia e d'Ungheria.
Il ministro della Pubblica Istruzione nomina Rovereto sede di una cattedra
permanente di pedagogia rosminiana.
Novembre
-
Dicembre
20, Fasano (Brindisi), la folla costringe il parroco a
benedire le salme di due giovani convissuti senza essere sposati e ai
quali aveva rifiutato il funerale religioso.
30, il senatore Eugenio
Reale viene espulso dal Pci.
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|
Chiesa cattolica in Italia |
|
1951 |
1956 |
- Chiese |
63.000 |
66.000 |
- Istituzioni cattoliche |
24.500 |
25.100 |
- Case religiose |
16.100 |
17.600 |
- Istituti religiosi di assistenza e beneficenza |
3.100 |
4.100 |
|
- sacerdoti secolari |
45.600 |
47.100 |
- sacerdoti regolari |
15.100 |
16.800 |
- religiosi laici professi |
24.100 |
25.800 |
- religiose professe |
134.000 |
144.000 |
|
- Diocesi |
n.r. |
*279 |
- Parrocchie |
24.195 |
**25.128 |
In Italia 278 vescovi residenziali amministrano
327 diocesi.
[Gli altri paesi cattolici d'Europa messi insieme ne hanno a malapena
altrettanti.
Secondo i dati elaborati da Carlo Falconi
sul'Annuario delle Diocesi d'Italia del 1951 (edito a
cura della Sacra congregazione del Concilio), alcune diocesi hanno
una competenza su neppure cento chilometri quadrati e su meno
di 10.000 abitanti.]
* il numero dei vescovi è
circa tre volte maggiore del numero dei prefetti;
** circa tre volte più
dei comuni.
[Attenzione dati da ricontrollare!!!]
Patti lateranensi:
- art. 16, prevedeva un accordo tra
le Alte parti contraenti per la revisione delle circoscrizioni
delle diocesi, onde renderle rispondenti a quelle delle province
dello Stato;
- art. 17, stabiliva che la riduzione
delle diocesi sarebbe stata attuata via via che le diocesi medesime
si fossero rese vacanti. Dalla firma dei Patti lateranensi ad
oggi queste disposizioni non hanno ancora trovato una sola applicazione
di rilievo e tutto fa credere che la soluzione del problema sia
rimandata sine die.
- art. 43, imponeva alle organizzazioni
dipendenti dall'Azione cattolica di svolgere la loro attività
«al di fuori di ogni partito politico»
e vietava a tutti gli ecclesiastici e ai religiosi d'Italia
di «militare in qualsiasi partito
politico».
[Dopo il crollo del regime fascista le disposizioni di questo
art. 43 sono state aggiornate, in rapporto alla nuova situazione
politica con quelle dell'art. 71 del T.U. della legge per le elezioni
politiche (Dpr febbraio 1948, n. 26) e dell'art. 79 del T.U. della
legge per le elezioni comunali (Dpr 5 aprile 1951, n. 203)
|
Rielaborazione da:
- Carlo Falconi, La Chiesa e le
organizzazioni cattoliche in Italia 1945-1953, Einaudi Torino
1956;
- Compendio statistico italiano per il 1956 e precedenti.
In Ernesto Rossi:
- Pagine anticlericali, Samonà e Savelli 1966;
- Nuove pagine anticlericali, Kaos edizioni-Milano 2002.] |
Cardinali
Ordine dei vescovi
-
Ordine dei preti
- Alessandro Verde (1865 - dic 1925
- † mar 1958)
- Ernesto (Giuseppe) van Roey (1874 - giu 1927 - † ago 1961)
- Pietro Segura y Saenz (1880 - dic 1927 - † apr 1957)
- Emanuele Goncalves Cerejeira (1888 - dic 1929 - † ago 1977)
- Achille Liénart (1884 - giu 1930 - † feb 1973)
- Pietro Fumasoni Biondi (1872 -
mar 1933 - † lug 1960)
- Federico Tedeschini (1873 - mar
1933 - † nov 1959)
- Maurilio Fossati (1876 - mar 1933
- † mar 1965)
- Elia Dalla Costa (venerabile) (1872
- mar 1933 - † dic 1961)
- Ignace Gabriel Tappouni (1879 - dic 1935 - † gen 1968)
- Giacomo Copello (1880 - dic 1935
- † feb 1967)
- Eugenio Tisserant (1884 - giu 1936 - † feb 1972)
- G.
Piazza (1884 - dic 1937 - † nov 1957)
- G.
Pizzardo (1877 - dic 1937 - † ago
1970)
- Pierre Gerlier (1880 - dic 1937 - † gen 1965)
- Gregorio Pietro XV Agagianian (1895 - feb 1946 - † mag
1971)
- Benedetto Aloisi Masella (1826
- feb 1946 - † set 1970)
- C.
Micara (1879 - feb 1946 - † mar 1965)
- Edoardo Mooney (1882 - feb 1946 - † ott 1958)
- Giulio Saliège (1870 - feb 1946 - † nov 1956)
- James Mc Guigan (1894 - feb 1946 - † apr 1974)
- Samuel Stritch (1887 - feb 1946 - † mag 1958)
- Clemente Roques (1880 - feb 1946 - † set 1964)
- Carlos De Vasconcellos Motta (1890 - feb 1946 - † set 1982)
- Norman Gilroy (1896 - feb 1946 - † ott 1977)
- Francis Spellman (1889 - feb 1946 - † dic 1967)
- José Rodriguez (? - feb 1946 - † dic 1958)
- Clemente De Gouveia (1889 - feb 1946 - † feb 1962)
- Jaime De Barros Camara (1894 - feb 1946 - † feb 1971)
- Enrique Pla y Deniel (1876 - feb 1946 - † lug 1968)
- Emanuele Arteaga y Betancourt (1879 - feb 1946 - † mar 1963)
- Joseph Frings (1887 - feb 1946 - † dic 1978)
- Bernard Griffin (1899 - feb 1946 - † ago 1956)
- Jozsef Mindszenty (venerabile)
(1892 - feb 1946 - † mag 1975)
- Ernesto Ruffini (1888 - feb 1946
- † giu 1967)
- Antonio Caggiano (1889 - feb 1946
- † ott 1978)
- Tomaso Tien Ken Sin (1890 - feb 1946 - † lug 1967)
- Celso Costantini (1876 -
gen 1953 - † ott 1958)
- Augusto Alvaro Da Silva (1876 - gen 1953 - † ago 1968)
- Gaetano Cicognani (1881 - gen 1953
- † feb 1962)
- Angelo Giuseppe Roncalli [Giovanni
XXIII] (1881 - gen 1953 - † giu 1963)
- Valerio Valeri (1883 - gen 1953
- † lug 1963)
- Pietro Ciriaci (1885 - gen 1953
- † dic 1966)
- Maurice Feltin (1883 - gen 1953 - † set 1975)
- Marcello Mimmi (1882 - gen 1953
- † mar 1961)
- Carlos De La Torre (1873 - gen 1953 - † lug 1968)
- Alojzije Stepinac (1898 - gen 1953 - † feb 1960) (beatificato
ott 1998)
- Giorgio Grente (1872 - gen 1953
- † mag 1959)
- G. Siri (1906
- gen 1953 - † mag 1989)
- Giovanni D'Alton (1882 - gen 1953 - † feb 1963)
- James McIntyre (1886 - gen 1953 - † lug 1979)
- Giacomo Lercaro (1891 -gen 1953
- † ott 1976)
- Stefan Wyszynski (venerabile) (1901 -gen 1953 - † mag 1981)
- Beniamini de Arriba y Castro (1886 -gen 1953 - † mar 1973)
- Fernando Quiroga y Palacios (1900 -gen 1953 - † dic 1971)
- Emile Léger (1904 -gen 1953 - † nov 1991)
- Crisanto Luque (1889 -gen 1953 - † mag 1959)
- Valerian Gracias (1900 -gen 1953 - † set 1978)
- Giuseppe Wendel (1901 -gen 1953 - † dic 1960)
- A.
Ottaviani (1890 -gen 1953 - † ago
1979)
Ordine dei diaconi
- N.
Canali (1874 - dic 1935 - †
ago 1961)
- Giovanni Mercati (1866 -
giu 1936 - † ago 1957)
|
SEGRETERIA DI STATO VATICANA
"Pentagono Vaticano":
[ex Triumvirato]
. N.
Canali,
. C.
Micara,
. G.
Pizzardo,
. G.
Piazza,
. A.
Ottaviani.
Il Sacro Collegio conta, tra gli italiani, ed
esclusi i membri del "Pentagono":
- 8 cardinali di Curia o residenti a Roma ad
nutum del Pontefice (al punto da non potersene allontanare
senza il suo permesso):
. Alessandro Verde
(93enne, non ha alcun incarico);
[† 29/30 marzo 1958]
alleati del "Pentagono":
. Pietro Fumasoni Biondi
(prefetto di Propaganda Fide*);
[il 1° marzo 1958 sarà chiamato al suo fianco, come
pro-prefetto, l'americano card. S.A.
Stritch.
Egli contesta al card. E.
Tisserant intere regioni orientali perché Paesi
di missione; il cardinale francese, ovviamente, sostiene l'opposto.***]
. Pietro Ciriaci
(prefetto del Concilio**);
. Gaetano Cicognani
(prefetto dei Riti);
. Benedetto Aloisi Masella
(prefetto dei Sacramenti);
. Federico Tedeschini
(prefetto della Fabbrica di San Pietro);
antagonisti del "Pentagono":
. V.
Valeri (prefetto dei Religiosi
§);
. C.
Costantini (cancelliere di
Sacra romana Chiesa);
- 6 cardinali vescovi residenziali.
Verso la metà dell'anno, i due progressisti moderati:
. V.
Valeri,
. C.
Costantini,
diffondono in un importante documento un ampio riassunto della
situazione della Curia, specialmente in relazione alla linea di
condotta adottata dalla I sezione della Segreteria di Stato e
da "Propaganda Fide" sotto l'impulso dei cinque uomini
del "Pentagono".
Una delle principali accuse mosse alla I sezione della
Segreteria di Stato (ossia la S. Congregazione per gli
Affari ecclesiastici straordinari col gruppo di funzionari diretti
dal pro-segretario Tardini e dal
segretario Samorè) è
quella della impostazione andi-distensionista dell'intera politica
della Santa Sede, nonostante che Pio XII,
col celebre messaggio natalizio del 1954, abbia praticamente impegnato
la Chiesa intera nell'opera di riavvicinamento dei due blocchi.
Inoltre, sempre la I sezione della Segreteria di Stato, si sarebbe
troppo legata ad alcune correnti della politica di Washington,
ignorando non solo gli orientamenti politici delle altre capitali
occidentali, ma addirittura quanto pensano in campo politico internazionale
gli stessi membri del S. Collegio.
Donde l'opportuntà per non dire la necessità, circa
i rapporti con gli Stati Uniti, di por la pregiudiziale della
nomina di un regolare ambasciatore in Vaticano, rifiutando decisamente
gli attuali sotterfugi e i contatti quasi clandestini e pur così
vincolanti per la politica della Santa Sede.
Parallelamente la Segreteria di Stato dovrebbe tenere in maggior
considerazione le direttive dei governi di Londra e di Parigi,
nonché dei "governi minori", evitando però
di identificarsi con la loro politica "colonialista".
Infine si dovrebbe rivedere profondamente tutta la passata politica
con le democrazie popolari, dove, in seguito ai profondi cambiamenti
dovuti al periodo poststaliniano nell'Unone Sovietica, sembrerebbero
esistere nuove possibilità per dare una soluzione ai rapporti
tra Chiesa e Stato.
Quanto a "Propaganda Fide", le si rimprovera
di non aver quasi fatto che registrare sconfitte nell'ultimo decennio,
e sconfitte tanto più amare in quanto si sarebbero potute
evitare provvedendo tempestivamente a ritirare tutto il personale
europeo dai vari Paesi dell'Asia e dell'Africa, sostituendolo
col clero indigeno.
Altro errore, quello di aver continuato ad insistere nel gioco
con le carte perdenti dell'alleanza con Ciang
Kai-scek e con Sigman Ri,
che non sono soltanto mal visti dalle loro popolazioni, ma da
tutte le popolazioni dell'Asia.
Non meno fatali, infine, anche se più limitati, gli errori
commessi dando il proprio appoggio in Indocina all'ex imperatore
Bao Dai e non pronunciandosi nettamente
contro gli abusi della politica portoghese a Goa.
Per il futuro, "Propaganda Fide" – secondo i progressisti
della Cancelleria – dovrebbe porsi perentoriamente su basi anticolonialiste,
rendendosi così amiche le popolazioni "occupate"
dei vari Paesi d'Asia e d'Africa. E altrettanto dovrebbero desistere
dal considerare il governo comunista di Pechino come provvisorio:
se non è il caso di giungere subito a un pieno riconoscimento
giuridico, si potrebbe perlomeno accedere al riconoscimento "de
facto", ritirando in ogni caso la propria adesione a
quello di Taipeh.
Uno dei massimi obiettivi, poi, dovrebbe essere quello di stringere
legami con tutti i Paesi aderenti al "patto di Bandung".
Infine, conclude il documento, la Santa Sede dovrebbe prendere
l'iniziativa di accostare il blocco dei Paesi latini, di provata
fede cattolica, a quello dei Paesi afro-asiatici, per assicurare
la loro collaborazione nell'Onu.
Solo così il Vaticano potrebbe diventare davvero
un elemento dell'equilibrio mondiale in un prossimo futuro. Ma
a questo scopo nulla di più efficace della sua entrata
nell'Onu: obiettivo finora sempre trascurato.
Oltre a questi due cardinali, i nomi dei maggiori rappresentanti
della corrente progressista o anti "Pentagono"
dell'espicopato italiano sono:
. card. Giacomo Lercaro,
[È il primo vescovo progressista a far parlare di sé
in Italia e al quale si attribuisce persino di aver fatto scuola
tra i vescovi più giovani di alcune diocesi minori: mons.
Fiordelli, vescovo di Prato, mons.
Mario Longo Domi, vescovo di Pistoia,
mons. Barbero, vescovo di Vigevano,
ecc.]
. card. A.G. Roncalli,
. mons. G.B.
Montini.
|
* La congregazione di Propaganda Fide
– la più nota e leggendaria congregazione della Chiesa, dopo
quella del Santo Uffizio – è diventata, nell'attuale dopoguerra,
per volontà del card. Pietro Fumasoni
Biondi, il centro strategico della politica anticomunista
e filoamericana del "Pentagono". E continuerà ad
esserlo sempre più ora che, con inattesa decisione, Pio
XII ha chiamato al suo fianco, come pro-prefetto, il cardinale
americano Samuele Stritch, fino a ieri
arcivescovo di Chicago. Irlandese di origine, il nuovo pro-prefetto
non attenuerà certo l'impulso filoamericano del suo superiore.
** La congregazione del Concilio, cosiddetta perché
un tempo era incaricata dell'interpretazione dei canoni del Concilio
tridentino, è estremamente importante, avendo praticamente
nelle mani la disciplina del clero e del popolo di tutti i Paesi
non missionari e non sottoposti alla Congregazione orientale; in
pratica, cioè, di tutti gli Stati del mondo occidentale.
Clero minore e laicato cattolico in Italia sono, dunque, raggiunti
dal "Pentagono" attraverso le direttive del card. Pietro
Ciriaci e del suo segretario, – uno degli
uomini più autorevoli della Curia e più fedeli ai
cinque – mons. Francesco Roberti.
*** Nella congregazione per la Chiesa Orientale
il "Pentagono" può contare su due alleati di primo
piano nella persona di p. Acacio Coussa,
un basiliano aleppino, che ne è l'assessore, e del romano
mons. Amerigo Giovannelli, sostituto.
§ Perfino nella congregazione dei Religiosi,
l'unico sacro dicastero retto da un cardinale anti-Pentagono, i
cinque hanno come alleati:
. Arcadio Larraona, claretiano, segretario
[Di lui R. Peyrefitte, in Cavalieri
di Malta, ha scritto che: «brucia
di tutti i fuochi del fanatismo e risuscita lo spirito dell'Inquisizione».]
. ?, sottosegretario. |
. Carlo Falconi,
Il Pentagono vaticano, 1958; Kaos
Edizioni 2008. |
|
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|
Azione
Cattolica
(italiana)
«segue da 1955»
- Presidente nazionale:
. dott. L. Gedda
(1952-1959)
- Ass.te eccles.co gen.le:
. arcivescovo Mario Jsmaele Castellano, O.P.
(1956 3 ago-6 giu 1961)
[1 - FIUC (Federazione italiana
uomini cattolici);
2 - UFCI (Unione femminile
cattolica italiana);
3 - FUCI (Federazione Universitaria
Cattolica Italiana);
4 - GIAC (Gioventù Italiana
di Azione Cattolica).]
1956
-
«segue 1958»
Opus Dei
«segue da 1952»
1956
Spagna, specie con l'aiuto del ministro dell'Istruzione
Ibanez Martin sono ormai riusciti a controllare
il 40% circa dei professori dell'Università;
il primo grande organo di stato a cadere sotto il controllo dell'Istituto
è il «Consiglio Superiore delle Ricerche Scientifiche»;
la direzione dell'Opus Dei è lasciata da J.M.
Escrivá de Balaguer a mons. Florencio
Sanchez Bella a cui si affiancano Rafael
Calvo Serer (España sin problema, La forza creatrice
della libertà) membro con Perez Embide
del Consiglio privato della Corona e Vicente Marrero
(La guerra di Spagna e il trust dei cervelli).
Febbraio
i suoi membri provocano la destituzione del rettore dell'università
di Madrid, Lain Entralgo, e del ministro
dell'Istruzione Ruiz Ximenez;
quando gli studenti manifestano per ottenre maggior libertà alle
loro associazioni e più contatti con la cultura europea, i membri
dell'istituto riescono ad ottenere la soppressione delle riviste studentesche
«Alcalà», «Insula» e «Indice».
Ma è soprattutto l'opera di Calvo Serer,
Teoria della restaurazione, che definisce il loro programma massimalista:
ritorno alla monarchia di tipo assolutistico e di forme assolutamente
arcaiche e illiberali.
Basta aggiungere che l'istituto è persino avversato, in
Spagna, per il suo estremismo, dai gesuiti!
«segue 1957»
Manoscritti
di Qumran
[o Rotoli del Mar Morto]
(I a.C. – I d.C.)
«segue da 1951»
1956, gennaio, i beduini, dopo aver portano alla luce il Rotolo
del Tempio [poi Rotolo di Isaia], il manoscritto
più lungo, coi suoi otto metri abbondanti, fra quelli trovati nelle
grotte di Qumran, lo pongono, al pari di molti altri manoscritti, nella
bottega di Khalil Iskandar Shalim - più
noto col soprannome di Kando - rivenditore
di antichità in quel di Betlemme. E qui rimarrà fino al
1967. «segue 1957»
"Legionari
di Cristo"
1956, il sacerdote Luis Ferreira Correa,
vicario generale della Legione e rettore della scuola apostolica di Città
del Messico, stila una dettagliata relazione di tredici pagine in cui
rivela la pedofilia di padre Marcial
Maciel Degollado.
Oltre a riportare i nomi dei cinque studenti della scuola apostolica molestati
a partire dal 1944, il dossier descrive lo stato di grave dipendenza dalla
morfina di Marcial Maciel Degollado e le
modalità con cui si procurava le dosi con ricette false attraverso
gli studenti della scuola.
La relazione informa poi che il fondatore è «molto
noto in determinati circoli sociali di Città del Messico»,
un eufemismo che allude ai bordelli, e lo descrive come mentitore e un
manipolatore, inadatto alla vita politica e religiosa.
[Fernando M. Gonzáles, Los Legionarios
de Cristo: testimonios y documentos inéditos, Tusquets
Editores, Barcelona 2006.]
Agosto
due vescovi, Sergio Méndez Arceo di
Cuernavaca e Miguel Darío Miranda Gómez
di Città del Messico, chiedono ad Arcadio
Larraona, segretario della Sacra congregazione dei religiosi che
Marcial Maciel Degollado venga rimosso dalla
carica di superiore generale dei Legionari di Cristo e che si apra un'inchiesta.
I capi di accusa sono tossicodipendenza, abusi sessuali e mendacità.
Le voci sulle attività dell'accusato arrivano a Roma e la Santa
sede decide di avviare un'inchiesta canonica. Luis
Ferreira Correa è nominato alla guida della congregazione
al posto di Marcial Maciel Degollado.
Nel frattempo una commissione di auditori è incaricata di visitare
le comunità esistenti per raccogliere testimonianze sulla vita
della Legione e del fondatore.
Ottobre
il cardinale Valerio Valeri nomina visitatore
apostolico il superiore generale dei carmelitani Anastasiio
Ballestrero. Intanto padre Marcial
Maciel Degollado continua a manovrare nell'ombra: infrange
il divieto di rientrare a Roma e fa spostare i seminaristi disposti a
collaborare con la Santa sede.
Pur non trovando riscontri su alcuni capi d'accusa, Anastasiio
Ballestrero definisce i seminaristi «reticenti»
e a disagio, come se fossero stati preventivamente preparati ai colloqui.
Dalla sua indagine emergono irregolarità canoniche e amministrative.
[Carlotta Zavattiero, Le lobby del Vaticano,
Chiarelettere 2013.]
«segue 1957» |