Papa
Pio IX
(1846-78)
1849,
9 febbraio, l'assemblea costituente proclama la decadenza del
potere temporale e la nascita della Repubblica Romana;
luglio, grazie all'aiuto di Francia, Austria, Spagna e Napoli,
la Repubblica Romana è abbattuta dalle truppe francesi di Luigi
Bonaparte;
«segue»
Neoguelfismo
1843-48
«segue da 1848»
1849, continua a sfaldarsi in seguito all'offensiva antiliberale;
i neoguelfi confluiscono quindi tra i moderati.
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Prima del 1848-49, sotto
i governi della Restaurazione, era pressoché impossibile
incontrare ex preti o ex religiosi in Italia.
Il "braccio secolare", se non alzava più patiboli
e non accendeva più roghi, guidato dall'Inquisizione, era
sempre pronto a rinchiudere in conventi-penitenziari i ribelli
alla disciplina o alla dottrina della Chiesa. Raramente qualche
transfuga fu lasciato vivere nel segreto e nell'isolamento da
lui stesso cercato.
A questa prassi faceva eccezione l'Austria, che riconosceva il
diritto di mutare religione e perciò non perseguitava gli
apostati che, per il resto, erano esemplari cittadini.
MALTA
Numerosi sono stati invece finora gli ex sacerdoti o religiosi
che si sono incontrati a Malta:
[Malta è ora centro di propaganda protestante verso l'Italia
e l'intera area del Mediterraneo. A Malta, infatti, nel XIX secolo
sono molto attive la Società Biblica Britannica
e Forestiera (istituita nel 1804 con il duplice obiettivo
di promuovere l'istruzione fra le classi popolari e fornire loro
la possibilità di leggere la Bibbia), come pure
la S.P.C.K. (Society for Promoting
Christian Knowledge) le cui attività sono appoggiate
dall'Ufficio Coloniale inglese.]
. G.B. Di Menna:
dall'ottobre del 1837 all'aprile 1838 intrattiene una corrispondenza
pubblicata con il padre gerosolimitano Emanuele
Borg ed il canonico Psaila,
due sacerdoti milanesi intenzionati a riportarlo in seno al cattolicesimo;
. C. Mapei:
nel 1841 vi figura come redattore de «L'Osservatore»;
lo stesso anno vi pubblica Versi estemporanei ma difende
anche vivacemente il gesuita polacco M.
Ryllo, incredibile a dirsi, propagandista di idee liberali;
. M.A. Camilleri:
ex-sacerdote cattolico maltese che ha seguito i passi del professore
universitario Cleardo Nardi. : nel
1845, passato all'anglicanesimo, dà inizio alla pubblicazione
de «L'Indicatore» «il
primo giornale protestante in lingua italiana»; un
foglio che diviene subito un richiamo efficace: negli anni seguenti
saranno parecchi i sacerdoti fuggiaschi dai vari Stati della penisola
che punteranno su Malta.
. G. Achilli:
non si accontenta soltanto di collaborare a «L'Indicatore»
ma accarezza il progetto d'un istituto per ex preti italiani,
riuscendo a realizzarlo, sia pure per poco, perché la sua
condotta e quella di alcuni dei suoi ospiti ne consiglieranno
la immediata chiusura.
. L. Desanctis:
sbarca nell'isola nel 1847; neppure lui si accontenta di collaborare
a «L'Indicatore» o di continuarlo (quando muore nel
novembre 1848) con «Il Cattolico Cristiano»; vuole
anche fondare una piccola comunità italiana che gli sopravvive,
giacché, lui partito, ha le cure dell'ex cappuccino marchigiano
(di Jesi?) Giovanni Cerioni,
proveniente da Alessandria d'Egitto (dove era segretario del vescovo
latino) insieme al confratello Lucio
Donato Mostardi da Camarda.
. Luigi Bianchi:
ecc.
SVIZZERA
È naturalmente l'approdo preferito degli esuli italiani,
anche se le condizioni di ospitalità sono, almeno nei primi
tempi della Restaurazione, piuttosto precarie.
Dalla Svizzera, infatti, non solo è più facile un
rapido rientro in Italia, ma soprattutto l'esercitarvi, a mezzo
della stampa e di contatti personali, un'assidua influenza.
Qui operano, tra il 1840 e il 1860 due ex preti a capo
delle due case editrici che più influiscono con le loro
opere e i loro giornali alla causa dell'unità e dell'indipendenza
italiana:
. G.B.
Passerini (1793-1864), bresciano, studioso
severo;
. S. Bonamici
(1815-1891), livornese, superficiale, sebbene brillante;
INGHILTERRA
Il processo (1851-53) ad G.
Achilli è, implicitamente, un processo
a parecchi altri ex preti ed ex frati italiani esuli in Inghilterra,
già fatti bersaglio dai due cardinali N.P.
Wiseman e J. H. Newman, nelle
loro informatissime polemiche.
Tra questi:
. Gaetano Vignati,
ex francescano lodigiano,
. Domenico Poggi,
ex domenicano,
. Girolamo Volpe,
ex frate (autore della biografia di A. Crespi, ex cappuccino),
. Giuseppe Fiorito,
ex cappuccino ad Acqui (traduttore delle Corrruzioni della
Chiesa Romana del vescovo G. Bull,
Londra 1852),
. Luigi Bianchi,
aquilano, ex sacerdote ed ex combattente della Repubblica romana
(fu tra i sacerdoti democratici che reclamarono l'abolizione del
Sant'Uffizio) fattosi protestante a Londra e poi pastore, a Edimburgo,
di una piccola comunità italiana aggregata alla Church
of Scotland.
Altro gruppo notevole che va ricordato è quello di Salvatore
Ferretti o de «L'Eco di Savonarola».]
AMERICA
. Giovan Battista Torricelli,
ex frate di Genova, qui presente verso il 1850;
. Luigi Giustiniani,
ex prete, dottore in teologia, fattosi protestante a New York,
pastore di una comuntà di proseliti tedeschi e autore di
un Papal Rome as it is pubblicato a cura dei Luterani
a Baltimora nel 1843,
. A. Gavazzi,
ex barnabita, qui presente dal 20 marzo 1853 al 7 gennaio 1854,
. ecc.
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. Carlo
Falconi, Gli Spretati. O del diritto all'apostasia,
1958; Kaos Edizioni 2003 |
– Andrieu, ? (Seysser, Haute-Garonne
8 dicembre 1849-?) cardinale francese, tra gli ultimi vescovi concordatari
nominati dal potere civile;
1880, dopo essere stato segretario del cardinale Deprez,
arcivescovo di Tolosa, diventa vicario generale conservando le sue
funzioni nella stessa diocesi fino alla promozione a vescovo;
1901, vescovo di Marsiglia;
1907, 16 dicembre, durante il concistoro segreto è creato cardinale
da Pio X, assieme a mons. Luçon
arcivescovo di Reims;
1909, gennaio, sostituisce l'arcivescovo di Bordeaux Victor
Lecot, morto il mese precedente.
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Gesuiti
«segue da 1848»
[preposito generale: p. Jan Roothaan (?-?)]
1849,
«segue 1850»
Cattolicismo
«segue 1848»
Il Cattolicismo e la Chiesa devono ora avere un proprio partito per
difendersi, e arretrare il meno possibile, non possono più parlare
(altro che ufficialmente, perché la Chiesa non confesserà
mai l'irrevocabilità di tale stato di cose) come se sapessero
di essere la premessa necessaria e universale di ogni modo di pensare
e di operare.
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