– Giovanni
GORIA
(Asti 30 luglio 1943 - 21 maggio 1994)
economista e uomo politico italiano, esponente della Democrazia
cristiana;
Partito Democrazia Cristiana
Legislatura VII, VIII, IX, X, XI
laureato in economia e commercio; funzionario pubblico;
1960
inizia la sua carriera politica iscrivendosi alla Dc
e operando a livello di politica locale;
1976
segretario provinciale della Dc;
12 febbraio-30 aprile (V "governo
Moro");
20 giugno, eletto per la prima volta deputato (VII
Legislatura – 1976 lug-19 giu 1979) per la Dc nella
circoscrizione CUNEO;
luglio-gennaio 1978 (III "governo
Andreotti");
1978
marzo-gennaio 1979 (IV "governo
Andreotti");
1979
20-31 marzo (V "governo
Andreotti");
3 giugno, rieletto deputato (VIII Legislatura – 1979 20 giu-11
lug 1983) per la Dc nella circoscrizione CUNEO;
agosto-marzo 1980 (I "governo
Cossiga");
1980
4 aprile-27 settembre (II "governo
Cossiga");
ottobre-maggio 1981 ("governo
Forlani");
1981
28 giugno-3 giugno 1982, sottosegretario al Bilancio
e Programmazione economica (I "governo
Spadolini");
[Sostituito da Emilio Rubbi
in seguito alle sue dimissioni).]
1982
23 agosto-13 novembre (II "governo
Spadolini");
1 dicembre-4 agosto 1983, ministro del Tesoro
(V "governo
Fanfani);
1983
26 giugno, rieletto deputato (IX Legislatura – 1983 12 lug-1
lug 1987) per la Dc nella circoscrizione CUNEO;
4 agosto-1° agosto 1986, ministro del Tesoro
(I "governo
Craxi");
1986
1° agosto-17 aprile 1987, ministro del Tesoro
(II "governo
Craxi");
1987
17 aprile-28 luglio, ministro del Tesoro e ministro
(ad interim) del Bilancio e della Programmazione
Economica (VI "governo
Fanfani);
14 giugno, rieletto deputato (X Legislatura – 1987 2 lug-22 apr
1992) per la Dc nella circoscrizione CUNEO;
28 luglio-13 aprile 1988, presidente del Consiglio dei
ministri ("governo
Goria");
[Su indicazione del segretario del suo partito Ciriaco
De Mita; governo di pentapartito.]
29 luglio-13 aprile 1988, ministro (senza Portafoglio)
per gli Interventi straordinari nel Mezzogiorno;
1988
è costretto a rassegnare le dimissioni in seguito alle forti critiche
alle sue scelte politico-economiche e alla bocciatura in Parlamento
del suo bilancio;
aprile-luglio 1989 ("governo
De Mita");
1989
luglio-marzo 1991 (VI "governo
Andreotti");
viene eletto al Parlamento europeo;
1990
propone una "legge sulla tossicodipendenza";
1991
12 aprile-28 giugno 1992, ministro dell'Agricoltura e foreste
(VII "governo
Andreotti");
[Dopo essersi dimesso dal Parlamento europeo.
Durante tale ministero decide di commissariare la Federconsorzi
che in breve viene travolta da una crisi irreversibile.]
1992
5 aprile, rieletto deputato (XI Legislatura – 1992 23 apr-14
apr 1994) per la Dc nella circoscrizione CUNEO;
28 giugno-21 febbraio 1993, ministro delle Finanze
(I "governo
Amato");
caduto il "governo Amato", durante le indagini di Mani
pulite viene coinvolto nello scandalo di Tangentopoli;
1993
aprile-aprile 1994 ("governo
Ciampi");
1994
15 aprile, elezioni politiche (XII Legislatura – 1994 15 aprile-8
mag 1996);
10 maggio-17 gennaio 1995 (I "governo
Berlusconi");
inizia il processo a suo carico;
21 maggio, muore ad Asti, a causa di un tumore ai polmoni.
Composizione
Camera dei Deputati Seggi
Democrazia Cristiana
Partito Socialista Italiano
Partito Repubblicano Italiano
Partito Socialdemocratico Italiano
Partito Liberale Italiano
Südtiroler Volkspartei
Union Valdôtaine
Totale Maggioranza 234
94
21
17
11
3
1
381
Partito Comunista Italiano
Movimento Sociale Italiano
Partito Radicale
Liste Verdi
Democrazia Proletaria
Partito Sardo d'Azione
Lega Lombarda
Totale Opposizione 177
35
13
13
8
2
1
249
Totale 630
Senato della Repubblica Seggi
Democrazia Cristiana
Partito Socialista Italiano
Partito Repubblicano Italiano
Partito Socialdemocratico Italiano
Partito Liberale Italiano
Südtiroler Volkspartei
Union Valdôtaine
Totale Maggioranza 125
43
8
6
3
2
1
188
Partito Comunista Italiano
Movimento Sociale Italiano
Partito Radicale
Liste Verdi
Socialisti Indipendenti
Democrazia Proletaria
Partito Sardo d'Azione
Lega Lombarda
Totale Opposizione 101
16
3
2
2
1
1
1
127
Totale 315
Composizione del governo:
Democrazia Cristiana (DC), Presidente del Consiglio, 14 ministri e 31
sottosegretari
Partito Socialista Italiano (PSI), 8 ministri e 17 sottosegretari
Partito Repubblicano Italiano (PRI), 3 ministri e 3 sottosegretari
Partito Socialista Democratico Italiano (PSDI), 2 ministri e 4 sottosegretari
Partito Liberale Italiano (PLI), 1 ministro e 4 sottosegretari.
Indipendente (area PSI-PSDI), 1 ministro
Presidente del Consiglio dei ministri
Giovanni Goria (DC)
Vicepresidente del Consiglio dei ministri
Giuliano Amato (PSI)
Sottosegretari alla Presidenza del Consiglio dei ministri
Emilio Rubbi (DC, segretario del Consiglio dei ministri), Angelo Sanza
(DC, interventi nel Mezzogiorno), Giuseppe Lelio Petronio (PSI, interventi
nel Mezzogiorno), Learco Saporito (DC, ricerca scientifica)
Ministeri senza portafoglio
Affari regionali e Problemi istituzionali
Aristide Gunnella (PRI)
Affari sociali
Rosa Iervolino Russo (DC)
Coordinamento delle politiche comunitarie
Antonio La Pergola (Indipendente area PSI-PSDI)
Coordinamento della protezione civile
Remo Gaspari (DC)
Coordinamento iniziative per la ricerca scientifica e tecnologica
Antonio Ruberti (PSI)
Funzione pubblica
Giorgio Santuz (DC)
Interventi straordinari nel Mezzogiorno
Giovanni Goria
Problemi delle aree urbane
Carlo Tognoli (PSI)
Rapporti col Parlamento
Sergio Mattarella (DC)
MINISTERI
Affari esteri
Ministro Giulio Andreotti (DC)
Sottosegretari Susanna Agnelli (PRI), Gilberto Bonalumi (DC), Luigi
Franza (DC), Mario Raffaelli (PSI)
Interno
Ministro Amintore Fanfani (DC)
Sottosegretari Saverio D'Aquino (PLI), Giorgio Postal (DC), Raffaele
Russo (DC), Valdo Spini (PSI)
Grazia e Giustizia
Ministro Giuliano Vassalli (PSI)
Sottosegretari Franco Castiglione (PSI), Francesco Cattanei (DC)
Bilancio e Programmazione Economica
Ministro Emilio Colombo (DC)
Sottosegretari Mario D'Acquisto (DC), Giuseppe Demitry (PSI)
Finanze
Ministro Antonio Gava (DC)
Sottosegretari Stefano De Luca (PLI), Piergiovanni Malvestio (DC), Carlo
Merolli (DC), Domenico Susi (PSI)
Tesoro
Ministro Giuliano Amato (PSI)
Sottosegretari Felice Contu (DC), Tarcisio Gitti (DC), Carmelo Pujia
(DC), Maurizio Sacconi (PSI)
Difesa
Ministro Valerio Zanone (PLI)
Sottosegretari Gaetano Gorgoni (PRI), Delio Meoli (PSI), Angelo Pavan
(DC), Giuseppe Pisanu (DC), Martino Scovacricchi (PSDI)
Pubblica Istruzione
Ministro Giovanni Galloni (DC)
Sottosegretari Beniamino Brocca (DC), Luigi Covatta (PSI), Savino Melillo
(PLI), Anna Maria Nucci (DC)
Lavori Pubblici
Ministro Emilio De Rose (PSDI)
Sottosegretari Raffaele Costa (PLI), Silvestro Ferrari (DC), Gualtiero
Nepi (DC)
Agricoltura e Foreste
Ministro Filippo Maria Pandolfi (DC)
Sottosegretari Francesco Cimino (PSI), Giovanni Zarro (DC)
Trasporti
Ministro Calogero Antonio Mannino (DC)
Sottosegretari Angelo Gaetano Cresco (PSI), Alessandro Ghinami (PSDI),
Carlo Senaldi (DC)
Poste e Telecomunicazioni
Ministro Oscar Mammì (PRI)
Sottosegretari Giuseppe Astone (DC), Vincenzo Sorice (DC), Francesco
Tempestini (PSI)
Industria, Commercio e Artigianato
Ministro Adolfo Battaglia (PRI)
Sottosegretari Paolo Babbini (PSI), Pietro Mezzapesa (DC), Gianni Ravaglia
(PRI), Romeo Ricciuti (DC)
Sanità
Ministro Carlo Donat-Cattin (DC)
Sottosegretari Natale Carlotto (DC), Elena Marinucci (PSI)
Commercio con l'Estero
Ministro Renato Ruggiero (PSI)
Sottosegretari Enrico Ermelli Cupelli (PRI), Alberto Rossi (DC)
Marina Mercantile
Ministro Giovanni Prandini (DC)
Sottosegretari Filippo Fiorino (PSI)
Partecipazioni Statali
Ministro Luigi Granelli (DC)
Sottosegretari Giulio Santarelli (PSI)
Lavoro e della Previdenza Sociale
Ministro Rino Formica (PSI)
Sottosegretari Silvano Costi (PSDI), Luigi Foti (DC), Gianfranco Rocelli
(DC)
Beni Culturali e Ambientali
Ministro Carlo Vizzini (PSDI)
Sottosegretari Gianfranco Astori (DC)
Turismo e dello Spettacolo
Ministro Franco Carraro (PSI)
Sottosegretari Antonio Muratore (PSI), Luigi Rossi di Montelera (DC)
Ambiente
Ministro Giorgio Ruffolo (PSI)
Sottosegretari Anna Gabriella Ceccatelli (DC)
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