|
– Alfred
KRUPP
(Essen 26 aprile 1812 – 14 luglio 1887)
industriale tedesco, "re del cannone", la cui adolescenza
venne additata come esempio educativo alle scolaresche tedesche per
tutto l'800;
[Figlio di Friedrich
(Essen 1787-8 ott 1826) e di Therese Wilhelmi
((† 1850).
Chiamato Alfried in onore
del leggendario eroe di Essen, dopo un viaggio in Inghilterra nel 1839,
muterà il suo nome in Alfred.
Padre di Friedrich
Alfred [Fritz].]
1825
26 novembre, il suo maestro di Essen invia al padre una nota
informativa così commentata:
«Non posso che complimentarmi con lui su
tutto quanto, e specie per la sua riuscita in matematica. Dovrebbe continuare
gli studi, e sono certo che ne saremmo contenti tutti».
[Putroppo non potrà continuare, Prima della fine
del successivo anno scolastico dovrà lasciar perdere.
I guai di casa interromperanno così la sua formazione formale.
«L'incudine fu la mia scrivania».]
1826
dopo la morte del padre Friedrich,
mentre la madre Therese può
contare su una successione ben misera: l'officina Gusstahlfabrik,
la la Stammhaus (Casa Madre) valutata 750 talleri, pochi beni
ipotecati in città, una mucca e alcuni maiali, il nostro 14enne
cerca di ricordare come funzioni il metodo di fusione dell'acciaio che
il padre, a detta della madre, avrebbe già scoperto;
1830
riesce a fondere piccole quantità di acciaio di ottima qualità;
[Ha imparato ormai tutti i trucchi del "virtuoso".
Ha imparato che per «lavorare questo acciaio
e per temperarlo occorre solo arroventarlo al color rosso scuro, e a
questa temperatura si ottiene una durezza simile a quella dell'acciaio
inglese (englischer Stahl) ottenuto
con temperature di molto superiori».
Il segreto finale sta solo nel perfezionamento.
Il suo tentativo di imitare il "procedimento Sheffield"
consiste nel fondere il suo metallo in una batteria di piccoli crogiuoli
in grafite da 30 chili circa e colarli contemporaneamente. Una manovra
falsa e addio! L'intera colata torna ad essere ferro anziché
acciaio.
In questi anni la rottura di un crogiuolo significa fallimento. Egl
fa l'impiegato, il cassiere, il fabbro, il fonditore, lo spalatore di
carbone, la guardia notturna al forno convertitore, e tante altre cose…
Un fattore degno di nota è che ora il "principio
di Huntsman" è noto a tutti.]
Lo stesso anno, Fritz von Müller,
figlio di sua zia Helene, gli presta 10.000
talleri.
Accantonando i progetti troppo grandiosi si dedica alla produzione di
piccoli rulli per lavori di precisione. Il risultato è impeccabile.
Per la ditta America Alves de Souza e Silva,
Portogallo, egli crea un rullo per la laminazione dell'oro.
[Nel 1960 lo scrittore William
Manchester, esaminerà questo vecchio rullo e lo troverà
in condizioni perfette, dopo un secolo e un quarto di uso.]
1834
marzo, affiancato in officina dal fratello minore
Hermann, ormai ventenne, egli viaggia in diversi Stati
della Germania a cercare ordini, che non tardano ad arrivare in gran
quantità;
dopo un quarto di secolo la Fried. Krupp di Essen
diventa solvibile; assume subito un paio di viaggiatori e raddoppia
il programma di produzione;
[Il numer dei "Kruppianer" passa da 11 a 30,
poi, di colpo, a 67.]
Poiché non può dipendere dai capricci del Berne, deve
per forza procurarsi una macchina a vapore; e chi fa i magli a vapore?
La Gutehoffnungshütte.
[La ferriera che la nonna fu costretta a vendere.]
È pure costretto a pagare parecchio per avere il diritto di usarne
uno e per questo motivo continua a domandare sussidi che però
gli vengono negati.
1835
continua a domandare sussidi che gli vengono negati;
1836
a Natale suo cugino Fritz von Müller
gli firma una garanzia;
1837
primavera, un maglio da venti cavalli, anche se non è granché,
viene installato nella fonderia;
[Un giorno il fratello Hermann,
mentre sta esaminando un cilindro difettoso sotto il quale lamina dei
pezzetti di metallo di scarto, nota che il difetto del cilindro si riproduce
in modo esatto dappertutto. Allora gli viene un'idea brillante – la
prima autentica invenzione della ditta – e si esercita in un angolo
dell'officina a incidere su rulli stampi e disegni. In seguito questo
sistema sarà adottato per produrre delle posate di alta qualità.]
egli fa passare per sua l'invenzione del fratello minore e studia con
la solita energia inesauribile la maniera di sfruttarla;
1838
estate, rifa la valigia, stavolta per recarsi all'estero;
[Intanto, mentre Ida
aiuta la mamma in casa, anche l'altro fratello
Fritz entra in officina e i Kruppianer
sono ora 70.]
Prima si reca a Parigi e dopo si reca in Inghilterra.
Il suo scopo segreto è ora lo spionaggio industriale.
[Prima di lasciare la Prussia si fa fare un passaporto
a nome di A. Crup e mette in valigia un
paio di speroni d'argento a collo di cigno, segno di distinzione del
gentleman. Ha un compagno: Friedrich
Heinrich Sölling un mite mercante di Essen (uno dei pronipoti
di Georg Dietrich Krupp). Gli ha inviato
da Parigi un certo numero di messaggi cifrati: i due cospiratori si
incontreranno a Liverpool, poi caleranno di conserva su Sheffield, Hull
e Stourbridge. La spedizione si rivela subito una farsa.
In questo periodo a Sheffield ci è andato anche J.A.
Henckel, il fondatore di una fabbrica nella Ruhr, a Solingen.
Si è presentato con la sua vera identità e nessuno lo
ha ostacolato.
Inoltre, se gli inglesi avessero voluto tenerlo fuori, la sua mascherata
non avrebbe tratto in inganno nessuno… Anche se i due intendono farsi
passare per britannici, non sanno parlare inglese, ecc..]
Rimane in Inghilterra per cinque mesi raccogliendo le stesse informazioni
che avrebbe ottenuto restando a casa.
Lo stesso anno instaura in fabbrica i primi regolamenti che stabiliscono
che i Kruppianer che contraggono dei debiti saranno licenziati.
1839
alla fine dell'inverno conclude che il viaggio non è stato utile
affatto;
tornato a Parigi, scrive al fratello che «bisogna
servirsi del ferro inglese per articoli più fini»;
13 marzo, decide di anglicizzare il proprio nome;
quando lascia Parigi tutto va bene ma quando arriva a Essen dopo un
giro frettoloso di propaganda a Bruxelles, Gand, Anversa, Liegi e Colonia,
durato una quindicina di giorni, trova il fratello e tutta quanta la
Ruhr in uno stato di panico economico;
ora ha anche un concorrente in casa sua: Jacob
Mayer, nella vicina Bochum, è riuscito a fondere l'acciaio;
[Nel 1962 una storia ufficiale delle principali fabbriche
di munizioni britanniche citerà Jacob Mayer,
e non Alfred Krupp, come pioniere dell'acciaio
fuso tedesco, e gli attribuirà pure l'invenzione dei cerchioni
di ruote per le ferrovie (J.D. Scott, Vickers).]
dicembre, la vigilia di Natale scrive all'Ober-Präsident
del suo stato per richiedergli una lettera di presentazione per gli
alti funzionari dell'Austria, l'Italia e, la Russia «e
i rimanenti stati europei»;
[Si reca poi a Varsavia e a Praga, ricompare a Parigi
e a Bruxelles, implora un incontro con James von
Rothschild (cerca di insinuarsi nella zecca francese) e studia
persino la possibilità di «intavolare
trattative d'affari con il Nordamerica».]
da questo momento in poi è quasi sempre in viaggio, lontano dalla
fabbrica;
1840
si trova a negoziare con la zecca imperiale di Vienna; fornisce cilindri
e altre parti per un laminatoio… ma non riesce a farsi pagare!
[Del resto già Napoleone
aveva detto: «Gli austriaci arrivano sempre
in ritardo: con i pagamenti, con gli eserciti e con la politica».
Per giunta, dato che sono abituati a fare dei grossi contratti, una
contestazione ufficiale può trasformarsi in una rovina per il
venditore.]
1841
27 febbraio, comincia a organizzare il suo futuro da casa;
[Ora i Kruppianer sono 99.]
Intanto però è un anno e mezzo che va e viene da Vienna
per riscuotere il suo credito ma non succede nulla.
Si appella allora al barone Kübeck von Kübau,
ministro austriaco delle miniere e della zecca.
[Gli dice di aver perduto finora più di 20.000
fiorini perché ha trascurato il proprio lavoro, e inoltre ha
incontrato a Vienna delle spese supplementari che ammontano a circa
7.000 fiorini. A causa di queste perdite, a cui va aggiunto il suo credito
per i laminatoi forniti, si trova ora sull'orlo della rovina.
Nessuna risposta. Dopo tre settimane fa un altro tentativo. Da Essen
arriva la notizia che c'è stato un errore nel calcolo delle perdite.
La disavventura austriaca viene in pratica a costare 75.000 talleri,
il triplo di quanto non abbia pensato.
Commosso da l'ennesima supplica, il barone si commuove un po' e gli
promette una graziosa riparazione.
La Gusstahlfabrik, dopo quindici
anni di gestione, aveva ucciso suo padre; ora, dopo altri quindici anni,
il figlio si trova più o meno nelle stesse difficoltà.]
ricomincia con i vecchi ritornelli, implora la sovvenzione di Berlino
con il solito insuccesso, pensa seriamente di emigrare in Russia e ancora
una volta il parentado si riunisce intorno alla famiglia molto inguaiata;
[Il suo credito con Fritz von Müller
è esaurito, così Fritz Sölling
viene persuaso a finanziare la ditta e, dopo che gli viene promesso
il 4,5% sui profitti e nessun onere in caso di perdite, si decide a
prestargli 50.000 talleri divenendo così un socio finanziatore.]
Altri regolamenti i fabbrica: se un operaio arriva con cinque minuti
di ritardo gli sarà detratta un'ora di salario.
1843
il massiccio orefice Adalbert Ascherfeld
arriva da Parigi per assumere il posto di direttore della Gusstahlfabrik
che in questo momento viene tenuta a galla solo grazie al brevetto dei
cucchiai e delle forchette decorati;
[Egli discende dalla famiglia di Helene
Amalie Ascherfeld, bisnonna di Alfred.]
primavera, riesce a produrre il primo moschetto, lustro come l'argento;
[Dopo aver impiegato sette anni per forgiare questa canna,
per altri dieci nessuno prenderà in considerazione la sua trovata,
tanto che alla fine si pentirà persino di averla concepita.]
l'idea delle armi d'acciaio non interessa né alla Prussia né
all'Inghilterra;
1844
alla fiera industriale di Berlino un fabbricante di cucchiai di Elberfeld
tenta di far passare l' "acciaio Krupp" per una sua invenzione;
[Da questo momento la mania per la segretezza diventerà
quasi ossessiva.]
dopo la fiera industrale decide di rivolgersi al ministero della guerra
di Berlino, facendo presente al ministro, gen. Hermann
von Boyen, 70enne, tutte le modifiche in atto;
23 marzo, tre settimane dopo riceve la risposta:
«In risposta all'offerta che mi è stata
trasmessa con la vostra comunicazione in data 1° corrente vi informiamo
che non possiamo utilizzare il vostro tipo di canne da moschetto dato
che il sistema attuale di fabbricazione è assai più economico
e non lascia nulla a desiderare».
Poiché il generale si degna di lasciar aperto uno spiraglio per
«ulteriori decisioni» circa
«i cannoni in acciaio al crogiuolo»
egli si affretta ad accantonare i suoi progetti di artiglieria leggera
e si offre di preparare un cannone sperimentale.
[Gli viene già la tentazione di investire 10.000
talleri nella costruzione di un'officina adatta allo scopo ma non è
il caso di rischiare sino a quando non giungerà l'approvazione
di Berlino.]
22 aprile, alla fine riceve il parere favorevole del generale…
[… ma tre anni dopo egli starà ancora assicurando
un altro ministro che l'arma è quasi pronta.]
12 ottobre, in una lettera a Fritz Sölling
scrive che si aspetta da ogni lavoratore «la
lealtà alla fabbrica che li mantiene»;
[Il suo modo di pensare è più che altro
la proiezione di una mentalità autoritaria. Come suo padre, crede
che gli industriali siano i successori dei baroni feudali.]
la Gusstahlfabrik partecipa alla
fiera campionaria di Berlino, la Deutsche Gewerbe-Ausstellung,
(Esposizione industriale tedesca);
[Il fratello Hermann
presenta l'ultimo modello di una sua macchina che «per
mezzo della pressione dei rulli, trasforma le lastre d'argento, d'argentone
o di qualsiasi altro metallo duttile in cucchiai e forchette d'ogni
forma e con la decorazione preferita, abbozzandole prima piatte, e modellandole
poi in modo perfetto».
Il fratello Fritz
prova invece a creare qualche prototipo di aspirapolvere e si diletta
a studiare una vettura senza cavalli. I suoi tentativi non hanno successo
ma non sempre va male; le sue campane tubolari, per esempio, fruttano
alla Krupp una medaglia d'oro (sacrificata
quattro anni dopo per le solite ragioni).
Egli presenta invece due canne da fucile estruse a caldo e laminate
a freddo, ma il suo contributo non suscita il minimo interesse nei visitatori.]
1846
intanto, mentre la depressione (1846-47) grava ancora sulla Ruhr, tutti
i suoi fratelli vogliono una parte dell'officina (ancora intestata alla
madre e peraltro ipotecata);
1847
26 febbraio, non appena il famoso brevetto viene riconosciuto
dall'Inghilterra viene subito venduto a una ditta britannica;
mentre nello stesso anno si stabilisce un certo lavoro con qualche argentiere
ungherese, il più grosso contratto per i cucchiai arriva, strano
a dirsi, proprio dall'Austria dove mentre aspetta ancora i comodacci
del barone Kübeck von Kübau ha
conosciuto un ricco mercante, Alexander Schöller,
che gli offre di associarsi con lui;
dopo un consiglio di famiglia, egli torna in Austria per la costruzione
della nuova fabbrica a Berndorf, poco distante da Vienna; ciò
gli permette di liberarsi subito del fratello Hermann;
[Ma la Berndorferwerk
in seguito non gli renderà molto, perché si trasformerà
in un'impresa indipendente e non tornerà alla famigla Krupp
sino al 1938, mezzo secolo dopo la morte di Alfred:
ci vorrà l'Anschluss di A.
Hitler, e un numero di trattative assai brusche con H.
Göring.]
settembre, consegna il cannoncino in acciao all'arsenale di
Spandau;
[Senza che nessuno provi se spara o no, il cannoncino
da 75mm – 110 kg di buon "acciaio Krupp" – se ne starà
all'aperto senza neppure un riparo di una tettoia per quasi due anni.]
1848
convince la madre Therese, unica
proprietaria della fabbrica, a intestarla a lui estromettendo cinicamente
la sorella e i due fratelli;
[- Hermann,
assente e incapace di contestare, riceve quello che ha già, e
cioè una parte della fabbrica di Berndorf;
- Ida, come donna, riceverà
una somma di denaro;
- Fritz, molto testardo,
non è proprio d'accordo ma Fritz Sölling
riesce a convicere la madre e anche a lui viene consegnato del denaro
previo giuramento, per di più, che non rivelerà mai i
segreti della ditta.
Furibondo, se ne va di casa e si mette a fare il mercante a Bonn.
Anche in futuro la fortuna dei Krupp continuerà
a passare al figlio maggiore, e via via che la loro potenza aumenterà
in Germania, questa decisione influenzerà anche la politica del
governo (per esempio la legge nazista sull'eredità
del 29 settembre 1933).]
24 febbraio, con il suo solito cattivo gusto, egli annota che
sua madre ha passato a lui l'eredità intestandogli «das
Wrack der Fabrik», i ruderi di una fabbrica;
[Libero di scegliere la data di trasferimento, per puro
caso egli si installa da padrone proprio il giorno in cui i parigini
assaltano le Tuileries spodestando Luigi Filippo
a cui segue la reazione a catena continentale e stavolta l'Europa centrale
non viene risparmiata.
La caduta di Metternich
non gli fa versare nemmeno una lacrima, ma quando insorgono anche i
berlinesi c'è una reazione di sbalordimento; non si sarebbe
mai pensato che una cosa del genere potesse accadere in Prussia.
Non durerà molto, infatti.]
3 marzo, scrive a un cliente francese: «Dobbiamo
prepararci ad affrontare la possibilità che la classe lavoratrice
si metta a sfasciarci il macchinario».
Come previsto, anche a Essen esplodono i primi moti di scontento. Il
borgomastro impaurito proclama lo stato d'assedio. Egli reagisce con
molta rapidità.
[Non appena un suo operaio comincia a diventare mürrish
(brontolone) (si dà il caso sia proprio uno dei quei sette che
hanno lavorato con lui fin dall'inizio) lo licenzia in tronco.
Durante l'assedio le porte della città vengono chiuse così
Adalbert Ascherfeld si assume la responsabilità
degli altri 123 uomini. È lui il primo carceriere dei Krupp.
Quest'anno, il costo iniziale della sommossa è l'argenteria di
famiglia che si è salvata a dispetto di molte tristi vicissitudini
precedenti; la fonde per poter pagare i debiti e getta tutto sul mercato;
frattanto Fritz Sölling ha ottenuto
un prestito da Salomone Oppenheim, un banchiere
di Colonia. E non è un impresa da poco in un periodo di fallimenti
bancari.]
18 marzo 1848,
repressione dei moti di Berlino;
L'autore della repressione è Guglielmo
Lodovido di Hohenzollern (il futuro imperatore Guglielmo
I);
[I liberali amareggiati lo denunciano come reazionario
e per placarli il suo nobile fratello, il Kaiser Federico
Guglielmo IV, è costretto a mandarlo in esilio per qualche
tempo.]
Lo stesso anno Hermann Gruson, capo-meccanico
della ferrovia Berlino-Amburgo manda dei campioni di assali della Krupp
a una ditta concorrente perché gli esamini: per quasi quarant'anni
Alfred ed Hermann
Gruson saranno acerrimi nemici!
[Le "corazze Krupp" non riusciranno mai a battere
quelle di Hermann Gruson che si fa fare
il suo campo di tiro a Tangerhütte, dove gli ufficiali stranieri
osservano i suoi proiettili demolire quelle della Krupp.
La sua fabbrica nella città sassone di Magdeburgo ha del personale
altamente specializzato.]
1849
quando i russi riescono a domare la rivolta ungherese di L.
Kossuth a Temesvar, riprendono ad occuparsi dei loro affari
interni e gli offrono 21.000 rubli per la costruzione di una grossa
fabbrica di posate a San Pietroburgo;
10 giugno, scrive: «Chi non soffre
per le condizioni attuali? Dobbiamo contentarci di tener la testa fuori
dall'acqua» (Man muss nur den Kopf oben behalten).
Lo stesso mese, dopo il suo ricorso alla Commissione di collaudo dell'artiglieria
(Artillerie-Prüfungskommission) per un intervento circa
l'arma da lui presentata quasi due anni prima, il cannoncino d'acciaio
da 75mm viene usato al poligono di tiro di Tegel.
[Tre mesi dopo arriverà il rapporto ad Essen.]
Gli Stati Uniti cominciano a ricoprire il continente di rotaie, e poiché
in America non esistono ancora le acciaierie, si riforniscono in Europa.
Egli ha già fatto qualche prova sperimentale alla Gusstahlfabrik;
allarga quindi la produzione dell'azienda alle attrezzature meccaniche,
ricevendo notevole impulso dall'estensione della rete ferroviaria tedesca.
settembre, Essen, giunge il rapporto circa il cannoncino da
75mm; dice in pratica che l'arma ha sparato bene e che solo delle cariche
eccessivamente alte lo distruggerebbero;
[«Non abbiamo alcuna necessità
di modificare i nostri cannoni leggeri né quelli da campo., La
sola cosa auspicabile sarebbe di aumentare la durata di quelli di bronzo
e di riuscire a costruire dei cannoni in ferro di calibro maggiore».
Conclude la Commissione:
«Non giudichiamo quindi opportuno consigliarvi
a continuare gli esperimenti, tanto più che l'alto costo dei
cannoni di questo tipo è uno dei maggiori ostacoli alla loro
adozione».
In futuro, il verdetto della Commissione sembrerà molto miope.
D'altra parte è risaputo che la mentalità dei militari
è sempre stata ostile alle idee nuove.
Gli eserciti del XIX secolo lottano con tutte le loro forze contro le
invenzioni dell'inglese Henry Shrapnel,
dell'americano Richard Gatling e del conte
tedesco Ferdinand von Zeppelin.
Per i militari il bronzo, pur pesante e costosissimo, è il materiale
più sicuro e quasi tutti vi si attengono.
Per i primi vittoriani ha inoltre un gran pregio: grazie al bronzo Wellington
ha sconfitto Napoleone e poiché
a Waterloo i cannoni di bronzo hanno dimostrato la loro superiorità,
anche l'ispettor generale per le Forniture Militari non ne vuole sapere
di cannoni d'acciaio fuso.]
Lo stesso anno perfeziona assi e molli in acciaio fuso e firma un vantaggioso
contratto con la Ferrovia Colonia-Minden.
1850
estate, muore la madre;
Dato che continua ad indebitarsi, suo cugino Fritz
Sölling comincia a diventare inquieto finché gli
propone di formare una società.
Egli allora scrive indignato al suo amico Gustav
Jürst: «Non intendo mostrare
a chicchessia il mio bilancio. Mio cugino deve rendersi conto che è
solo un socio finanziatore e non può pretendere troppo».
Fritz Sölling però, convinto
di aver diritto a una verifica contabile (con ragione) continua a insistere
ma, come risultato, viene buttato fuori. Avendo commesso una gaffe imperdonabile
non c'è alcun perdono per lui nemmeno oltre la tomba.
[Continuerà infatti a mangiarsi il fegato e, quando esploderà
il panico del 1857, perderà il sonno e anche la vita.]
La popolazione di Essen conta 7.500 abitanti.
1851
Londra, al Crystal Palace, dove si svolge la prima Fiera internazionale,
presenta il più grande blocco (2 tonnellate) di acciaio fuso che sia
mai stato prodotto e di una purezza unica; espone per la prima volta
il cannone d'acciaio, di propria invenzione, che farà la fortuna
dell'azienda;
è qui che conosce Thomas Prosser,
un americano che più tardi disseminerà per un continente
intero la sua rete ferroviaria;
[Il loro successivo contratto in data 16.8.1851 si troverà
ancora nei dossier del pronipote di Thomas Prosser.
La sua famiglia rappresenterà la Krupp
in USA sino alla prima guerra mondiale. Dopo il 1918 le due ditte riallacceranno
i contatti, ma dopo la seconda non li riprenderanno mai più.]
1852
gennaio, verso la metà del mese le officine Krupp
producono il primo cerchione, non saldato;
19 gennaio, visto che il suo cannone a Londra ha suscitato una
curiosità viva ma passeggera, lo fa smontare, pulire, rimontare,
«lustrare il meglio possibile»
e lo invia in omaggio al re di Prussia; questi, non sapendo che farsene
di questo dono insolito, risponde che sarà lieto di sistemarlo
a Palazzo nella grande hall marmorea dello Stadtschloss di Potsdam,
dicendo che lo mostrerà all'imperatore di Russia;
lo zar Nicola I diventa quindi un cliente
potenziale;
il principe Guglielmo Lodovido di Hohenzollern
fa visita (unica persona a cui è permesso questo onore) alla
Gusstahlfabrik, e per dimostrargli
il suo apprezzamento, non potendo fare altro, gli appunta sul petto
la Roter-Adler-Ordern (Ordine dell'Aquila Rossa, di quarta
classe);
[È una decorazione che di solito viene concessa
ai generali che si distinguono in battaglia.]
estate, dà ordini precisi perché nessuno entri in officina
quando lui è assente;
1853
3 febbraio, Berlino gli concede il brevetto per i suoi cerchioni;
[Mentre egli vorrebbe che durasse 10 anni, il governo
ne propone 6; con un compromesso si arriva a 8.]
inizia quindi la produzione dei cerchioni;
24 aprile, da Colonia scrive a un amico di aver incontrato a
teatro finalmente la donna con la quale è sicuro che trascorrerà
una vita felice: Bertha Eichoff,
21enne, abitante a Colonia;
[Bionda con gli occhi azzurri, suo nonno era stato il
pasticciere di un arcivescovo e suo padre un ispettore doganale.]
19 maggio, la coppia si sposa e si installa nella nuova casa,
vicino alla Gusstahlfabrik, da
lui chiamata Gartenhaus;
la prima settimana di matrimonio lei rimane incinta;
in seguito il marito la manda a fare le cure termali;
Mentre all'estero non è mai sorta alcuna disputa sul diritto
di proprietà dei suoi brevetti, soltanto la Prussia continua
a mostrarsi spilorcia. I suoi fastidi con Berlino se li va però
proprio a cercare quando riesce ad alienarsi le simpatie del potente
ministro del Commercio, un banchiere di nome August
von der Heydt, snobbato durante la sua visita alla Gusstahlfabrik
a causa della sua continua paura che vadano a spiarlo e a rubargli le
idee.
Come risultato ottiene la vendetta del ministro che ordina infatti che
i cerchioni della Krupp siano usati il
minimo possibile in Prussia.
1854
17 febbraio, nasce Friedrich
Alfred [Fritz];
[Per festeggiare l'arrivo del piccolo, egli dà
il nome di Schmiedhammer Fritz al più chiassoso dei
suoi magli a vapore che – grazie al nuovo turno di notte – assorda 24
ore su 24.]
espone i risultati del cerchione alla Fiera di Monaco ottenendo enormi
consensi e tantissimi ordini: 15.000 pezzi all'anno;
[Il boom continuerà per tutta la durata della
sua esistenza. Saranno proprio i tre cerchi intrecciati il simbolo dei
Krupp, anche se gli americani lo confonderanno
spesso con il simbolo della birra Ballantine.]
Ad Essen egli è noto tuttavia ai concorrenti e ai ministri,
ma non al popolo.
[Il 10 aprile 1854 il commissario di polizia di Essen,
nel trascrivere la fornitura di certi alberi a gomito della Krupp
alla Compagnia Navale del Reno di Colonia,
scambia Alfred per il signor Friedrich
Krupp.]
intanto, dopo un solo anno di matrimonio la moglie riesce a sottrarsi
alla convivenza accampando motivi di salute;
[Vivrà in seguito quasi sempre all'estero insieme al
figlio.]
1856
l'inglese Bessemer scopre un metodo di
ossidazione tanto semplice e pratico da permettere la produzione in
serie di grandi quantità di acciaio;
è tra i primi ad adottare il "processo
Bessemer";
1857
la domenica di Pasqua afferma di aver spedito in Francia in un solo
mese – e a una singola impresa austriaca – più materiale di quanto
non ne abbiano acquistato le ferrovie prussiane da quando sono nate;
[Tra il 1850 e il 1860 la produzione annua della Ruhr
aumenta quindici volte. Nel 1857 i Krupianer sono ormai un
migliaio e più. La Gusstahlfabrik
è otto volte più grande che all'inzio, ed ora comprende
anche un laminatoio, il reparto forge, il reparto finitura e una gran
quantità di magli, forni e fonderie.
Egli ha agenti a Londra, Parigi e Vienna (qui Matthias
von Ficzek rappresenta pure i Rothschild).
Sin dalla fiera parigina l' "acciaio Krupp" ha acquistato
un cachet speciale. Si fanno con esso anche delle viti e degli alberi
a gomito per le navi straniere. Ma con il bisogno enorme di espansione
che ha, la sua posizione fiscale rimane precaria. Tutti i suoi proventi
possono essere inghiottiti in una quindicina di giorni.
In Germania infatti non ha ancora conquistato una posizione di preminenza.
Neanche ad Essen.]
muore Fritz Sölling, suo cugino ed
ex socio finanziatore, buttato fuori dalla Gusstahlfabrik
nel 1850;
29 ottobre, il gen. H.K.B.
von Moltke viene nominato capo di S.M.;
[Già da questo momento l'esercito prussiano comincia
a sognare uno schieramento (Aufmarsch) contro la Francia.]
1858
all'inizio dell'anno fa notare al barone Alexander
von Humboldt che a dispetto dei riconoscimenti dei paesi stranieri
«le Ferrovie dello Stato prussiano persistono
nel fare eccezione e in in tutto l'anno scorso sono riuscito a vendere
in patria quel che di solito spedisco all'estero in un giorno».
scrive addirittura di persona al ministro August
von der Heydt per segnalargli che gli uffici acquisti del Ministero
«trascurano in modo inconcepibile la mia
produzione e tutte le mie richieste. Finora le Ferrovie prussiane non
hanno acquistato nemmeno il mezzo per cento di tutti i cerchioni da
me fabbricati».
autunno, a causa della malattia mentale del fratello, il principe Guglielmo
Lodovido di Hohenzollern assume la reggenza ed attua subito i
suoi programmi di rafforzamento militare estendendo la coscrizione obbligatoria
e applicando la ferma di tre anni;
1859
3 giugno, scrive l'ultima supplica al ministro August
von der Heydt perché gli venga prolungato il brevetto
dei cerchioni (che scadrà nel 1861); gli viene respinta gelidamente;
scrive allora al gen. Constantin von Voigts-Rhetz,
direttore del Ministero della Guerra a Berlino, favorevole all'adozione
dei cannoni d'acciaio: «il ministro August
von der Heydt non ha mai voluto che i miei affari prosperassero, e non
ha mai fatto nulla per agevolarmi. Mi pento di non aver ceduto anni
fa la mia scoperta agli stranieri e adesso dovrò decidermi a
farlo, soltanto il ministro von der Heydt dovrà esser giudicato
responsabile».
È proprio il generale a spianargli la strada, l'emissario ideale
per il principe Guglielmo Lodovido di Hohenzollern
che in autunno ha preso la reggenza al posto del fratello pazzo.
1860
primavera, scrive di persona a Sua Altezza principe reggente Guglielmo
Lodovido di Hohenzollern: «A dispetto
degli alti guadagni che senza dubbio avrei realizzato, non ho mai voluto
fornire cannoni d'acciaio fuso ai paesi stranieri, perché ero
desideroso di giovare alla mia patria»;
con l'occasione chiede che la durata del suo brevetto gli venga prolungata;
19 marzo, il principe ordina al ministro August
von der Heydt di accordare la proroga;
14 aprile, il ministro cerca disperatamente di sconsigliare questa
concessione;
25 aprile, dando questo permesso senza il beneplacito del suo
ministro con la motivazione: «I sentimenti
patriottici che Alfred Krupp di Essen ha sempre manifestato, soprattutto
rifiutando le offerte straniere per le armi di sua fabbricazione»,
il reggente assicura il futuro dei Krupp
e di tutta la dinastia.
[A dirla tutta, dopo l'esposizione di Parigi egli sarebbe
stato lì lì per vendere trecento cannoni a Napoleone
III. L'affare poi non si è concluso a causa del patriottismo
francese, non di quello suo! Le trattative non sono andate in porto
infatti solo a causa dell'opposizione del governo francese. L'imperatore
si è poi sentito in dovere di favorire la nuova fabbrica di cannoni
della Schneider di Le
Creuzot dando così la spinta a quella corsa internazionale
agli armamenti che giocherà un ruolo così spettacolare
nel XX secolo. Comunque, anche se quel colpo gli è andato male,
è riuscito a venderne 26 al kedivé d'Egitto che lo ha
ammirato all'esposizione stessa.]
mentre il principe Guglielmo Lodovido di Hohenzollern
sta approntando un ordine per 100 cannoni, il gen. Constantin
von Voigts-Rhetz lo convince a salire fino a 312 per un valore
di 200.000 talleri;
20 maggio, mentre i Kruppianer sono stati esentati dal
servizio militare, egli riceve un anticipo di 100.000 talleri dal Ministero
della Guerra prussiano;
sorge subito la sua fabbrica di cannoni;
sin dai primi mesi dell'anno egli fornisce cannoni anche alla Russia,
al Belgio, all'Olanda, alla Spagna, alla Svizzera, all'Austria e all'Inghilterra;
Berlino lo sa; non solo il governo lo incoraggia a mantenere efficiente
la sua fabbrica, ma gli è complice più o meno volontario;
[Quando più tardi le varie potenze si alleeranno
per schiacciare il militarismo tedesco – cioè quasi tutti i paesi
d'Europa – useranno cannoni di Essen proprio contro i soldati germanici.]
Da quest'anno in poi fa demolire la vecchia Gusstahlfabrik
ricostruendola poi di nuovo, aggiungendovi tre officine meccaniche,
tre laminatoi, un reparto per i cerchioni, uno per la tornitura degli
assali, un reparto per la forgiatura dei cannoni e uno per le caldaie.
[Da quando la gente ha scoperto le varie utilizzazioni
del coke, tutta la Ruhr sta cambiando. L'industria si getta in massa
sulle miniere di carbone e con essa arriva anche il nuovo proletariato
germanico: ex contadini che non hanno mai visto una macchina e che ora
si pigiano, troppo numerosi, in abitazioni insufficienti.
Il loro arriva risolverà per lui il problema della manodopera
ma non quello finanziario.]
1861
il principe Guglielmo Lodovido di Hohenzollern
diventa re di Prussia (Guglielmo I);
una delle su prime decisioni è di compiere una seconda visita,
insieme a suo figlio, alla Gusstahlfabrik;
gli manda quindi un nuovo Ordine dell'Aquila Rossa – stavolta di Terza
classe con fermaglio (der Schleife) – a cui aggiungerà
poi la Croce di Cavaliere della Casa di Hohenzollern;
dopo la visita alla fabbrica, il re nomina O.
von Bismarck
capo di gabinetto;
ministro della Guerra è von Roon;
[Sul Bund, costituito da trentotto Stati tedeschi,
prevale l'egemonia dell'Austria; Guglielmo I ritiene
i tempi maturi per una loro riunificazione: ciò significa guerra e il
re decide di far adottare al suo esercito il cannone dei Krupp.
L'industria Krupp sposta quindi lentamente
il suo peso verso la produzione delle armi.]
1862
all'esposizione di Londra la Krupp trionfa
in modo assoluto;
12 ottobre, scrive al principe ereditario Federico
Guglielmo che gli inglesi hanno appena terminato di esperimentare
i suoi cannoni a Woolwich; gli hanno altresì manifestato – il
nome del colonnello responsabile di questa cantonata memorabile andrà
perduto – «vivissimo compiacimento per la
completa sicurezza del meccanismo a cuneo».
[Il nome del colonnello responsabile di questa cantonata
memorabile purtroppo andrà perduto. Infatti questa retrocarica
con chiusura a cuneo è difettosa. L'errore sarà evidente pochi
anni dopo quando molti soldati tedeschi moriranno nei campi di battaglia.]
1863
27 febbraio, egli chiede al re perché mai l'Inghilterra
non dovrebbe al bisogno acquistare del materiale dai suoi amici all'estero
sino a quando le industrie locali non lo fabbricano;
[Alla fine l'affare con gli inglesi andrà a monte
perché l'appena sorta W.G. Armstrong &
Co., inglese, fa una protesta in Parlamento, ma l'Ammiragliato
acquista alcuni "cannoni Krupp" in segreto.
Più avanti egli scoprirà con orrore che gli ammiragli
prussiani hanno una voglia matta di acquistare i cannoni inglesi! Si
innamoreranno dei cannoni ad avancarica della W.G.
Armstrong & Co.]
A questo punto, nella scena europea, troviamo
pertanto il triumvirato: Krupp, Schneider
e Armstrong.
Da alcuni definiti "difensori della gloria nazionale", da
altri "mercanti di morte".
[Nel 1888 sorgerà un'altra industria britannica di armi, la Vickers
Sons & Company Ltd, che a un certo punto si fonderà
con la W.G. Armstrong & Co., e il 31
ottobre 1927 diverrà la Armstrong-Vickers
Ltd.
Interessante il particolare che sarà la produzione dei cerchioni
d'acciaio fuso per la ferrovia a permettere a Tom
Vickers di finanziare i primi esperimenti con i cannoni. Non
per niente riceve la sua educazione tecnica in Germania.]
autunno, la Russia gli invia un ordine per un milione di talleri, cinque
volte superiore a quello di Potsdam; Alessandro
II gli permette – anzi gli impone – la costruzione di una seconda
fabbrica d'armi, e i capifabbrica della Krupp
si spingono fino in Polonia a cercare manodopera;
ora la ditta ha dei nuovi proconsoli in gamba:
. Sophus Goose, un giovane avvocato brillante;
. Carl Meyer, un ex venditore di libri,
che diviene l'ambasciatore di Essen a Potsdam;
. Alfred Longsdon, un aristocratico inglese
che lo rappresenta a Londra ( e che non vorrà mai imparare il
tedesco);
compra la fonderia Sayn;
[Le trattative con la Regia Tesoreria di Prussia sono
angosciosei. Ha ha tanta paura che l'affare vada a monte che si accorda
per 500.000 talleri, centomila in più di quanto pretenderebbe
il governo. Soffre così tanto da diventare vecchio e malato.]
"procedimento Bessemer":
[Il convertitore di sir Henry Bessemer
è stato brevettato in Inghilterra da parecchi
anni. Ora Alfred Longsdon, molto amico
del fratello dell'inventore, gli dice che se lo desidera può
fargli ottenere il diritto di sfruttarne la licenza in Prussia.
Egli prende l'occasione al balzo… anche se, secondo
i suoi collaboratori tedeschi, questa licenza non gli servirà
a nulla.
L'inventore inglese raggiunse un grosso successo a casa sua mescolando
la ghisa in un crogiuolo a forma ovale, facendo passare un getto d'aria
calda nel minerale fuso, in modo che si combinasse l'ossigeno dell'aria
con il carbonio del minerale di ferro, ottenendone acciaio. Una cosa
magnifica in Inghilterra.
Il minerale di ferro inglese, per quanto meno puro di quello svedese,
contiene poco fosforo. Quello tedesco invece ne è così
impregnato che quasi brilla nell'oscurità e a questo punto l'invenzione
di sir Henry Bessemer non può far
nulla.]
1864
gennaio, la Prussia e l'Austria si alleano per invadere lo Schleswig-Holstein;
e durante una guerra lampo riescono a strappare due ducati alla Danimarca;
ora servono i "cannoni Krupp";
[Vincendo l'ostilità di von
Roon le nuove armi d'acciaio e a retrocarica vengono trascinate
a nord su cassonetti prussiani. Essa, tuttavia, non vengono usate, un
po' per la rapidità dell'azione e un po' perché l'Offizierkorps
è sempe riluttante a usare roba che non ha esperimentato prima.]
A pace raggiunta von Roon intende interrompere
le ordinazioni di armi per l'artiglieria in acciaio ma il re interviene
di nuovo e richiede altri trecento "cannoni Krupp".
primavera, riceve una missione di artiglieri russi alla Gartenhaus
(ormai casa per gli ospiti); intrattiene una fittissima corrispondenza
con il ten.gen. conte Frants Eduard Ivanovic Todleben;
per il momento accantona i suoi desideri di servire la patria o la Gran
Bretagna;
[Non appena il contratto con la Russia diventa di pubblico
dominio, egli diventa per la stampa «Der
Kanonenkönig», «The
Cannon King», «Le
Roi des Canons», «Il
Re dei cannoni».
In seguito questo soprannome toccherà a ogni capofamiglia di
tutte le generazioni seguenti di Krupp.]
di punto in bianco egli pensa di costruirsi una nuova casa ed incarica
Albert Pieper di trovare la località
adatta mantenendo possibilmente il segreto;
[Albert Pieper trova un
furbo prestanome che compra diversi lotti. Ma poi la cosa, come è
prevedibile, viene a sapersi e i prezzi cominciano ad alzarsi. Comunque
per la fine dell'anno egli riesce ad ammassae tanto terreno da far contento
il padrone che alla fine dell'anno si installa in un domicilio provvisorio
da dove comincia a studiare quella che diventerà la sua dimora
fissa dove poter far ritornare la moglie e il figlio.
Per edificare Villa Hügel – questo capolavoro
(di cattivo gusto) con 216 o 300 stanze – consulta tutti i più
celebri architetti d'Europa concludendo infine, con la solita modestia,
che il più qualificato è lui…
Per cinque anni abbozzerà progetti su progetti.]
1865
-
1866
gli Stati Uniti continuano ad assorbire quantità enormi di
cerchioni, e mandano ordini da centomila dollari alla volta;
il Baden, il Württemberg e la Baviera ordinano batterie d'acciaio
fuso; l'Austria richiede 24 cannoni e re Guglielmo
vuole 162 pezzi da quattro, 250 da sei e 155 da ventiquattro;
8 aprile, guerra
austro-prussiana; Austria e Prussia si mobilitano (stavolta una
contro l'altra perché si contendono il bottino in Danimarca);
O. von Bismarck
firma un patto di alleanza con l'Italia
9 aprile, il ministro della Guerra von
Roon invia un dispaccio urgente a Essen:
«Mi permetto di pregarvi, per un riguardo
patriottico all'attuale situazione politica, di non fornire cannoni
all'Austria senza l'autorizzazione del governo del re».
Intanto, prevedendo l'alleanza con Guglielmo I
– la Baviera, il Württemberg, il Baden, la Sassonia e l'Hannover
si sono messi a fianco dell'Austria – Napoleone
III punta su una guerra lunga che sfinirà entrambi i contendenti…
ma le cose vanno diversamente;
a mezza estate la Prussia vittoriosa assorbe la Slesia austriaca e tutta
la Germania del nord; pezzo per pezzo si sta formando una grande nazione;
[Il gen. H.K.B.
von Moltke ha studiato con molta attenzione l'uso astuto
che gli americnai hanno fatto delle ferrovie negli stati del sud e ora
li imita; dislocando le sue truppe in treno e coordinando i loro movimenti
mediante telegrafisti ben addestrati, raggruppa delle forze decisive
alla fortezza boema di Königgrätz (Sadowa).]
3 luglio, i difensori sono sconfitti;
[Da un pnto di vista tattico le armi leggere prussiane
si sono comportate assai bene. I primi dispacci magnificano i sottili
fucili a retrocarica di Johann Nikolaus von Dreyse,
che hanno permesso ai battaglioni di fanteria di sparare coricati contro
gli austriaci, che manovrano in piedi le loro bocche da fucoo.]
9 luglio, il gen. Constantin von Voigts-Rhetz
gli scrive dalla Boemia:
«A battaglia ultimata ho
gridato la parola "Vittoria!" e non c'è stato bisogno
d'altro. Ora saprete anche voi che abbiamo schiacciato l'Austria orgogliosa,
e voi ci avete aiutato in modo particolare, non solo con il vostro patriottismo
ma con i vostri cannoni. Quei cari figlioletti hanno conversato per
ore e ore con i loro cugini austriaci. È stato un duello d'artiglieria
memorabile e interessante, ma anche distruttivo. Purtroppo uno dei vostri
figlioletti è stato ferito».
Purtroppo i fatti sono peggiori. L'inclinazione sbagliata
della scanalatura per il blocco della culatta ha compromesso malamente
il debutto sul campo del costruttore. La fuoruscita di gas e di fuoco
dai giunti delle culatte ha fatto esplodere di continuo i suoi pezzi
da quattro e da sei, macellando gli uomini che li manovravano.
I difetti non rimangono confinati all'esercito prussiano.
Un secco reclamo da San Pietroburgo rivela che un "cannone Krupp"
da 225 mm è esploso durante le manovre.
Di colpo tutto comincia ad andare di traverso: gli uomini,
il Kruppstahl, i guadagni, le prospettive per il futuro.
Persino il mercato dei cerchioni traballa, quando una ditta inglese
respinge il primo lotto di ruote in "acciaio Bessemer" fabbricate
ad Essen perché difettoso.
Le paghe dei Kruppianer vengono ribassate e molti operai rimangono
in ozio.
[Di fronte a questa serie di calamità, egli ricorre
al solito sistema di scomparire. Balza sul primo treno e si reca senza
scopo a Coblenza, a Heidelberg, nella Foresta Nera. Si ferma a prendere
fiato a Karlsruhe (la cittadina costruita per compiacere il sogno di
un granduca che s'era addormentato durante una partita di caccia). Temendo
di venire chiuso in galera per i danni provocati, prende un biglietto
per la Svizzera e durante il viaggio si mette a scrivere una lettera
a von Roon dove dichara che il difetto
dei cannoni va ricercato sul materiale scadente non fornito dalla sua
ditta; si offre inoltre di rimpiazzare gratuitamente tutti i cannoni
danneggiati.]
Se ne sta lontano per un anno, anche perché a Berna ha letto
su un giornale che i soldati smobilitati hanno portato il colera nella
Ruhr. Anche uno dei suoi domestici ne è morto.
La moglie se lo vede arrivare, prostrato dal dolore e ridicolo con la
nuova parrucca, a Château Peillon a Nizza.
Il fuggiasco, di statura altissima e di magrezza cadaverica, ha 54 anni
ma ne dimostra venti di più. Forse non è stata una scelta
indovinata quella di recarsi a Nizza dove la moglie è assai diversa
dalla sposina dei primi tempi…
Inoltre, quel suo figlio malaticcio è diventato un estraneo per
lui.
Anche dopo che il colera è debellato del tutto, egli continua
a passare da una stazione termale all'altra lasciando la direzione della
fabbrica nelle mani della "Prokura", cioè
del consiglio di amministrazione costituito da quattro dirigenti.
Intanto i cannoni esplosi non li ha dimenticati nessuno ma
poiché molti altri hanno resistito bene, un giudizio militare
non è stato ancora emesso.
I due generali zelantissimi che stanno dalla sua parte, il gen. Constantin
von Voigts-Rhetz e il gen. Gustav Eduard
von Hindersin, entrambi comandanti di artiglieria in Boemia durante
la guerra
austro-prussiana, vogliono che l'esercito venga riequipaggiato con
pesanti mortai d'acciaio e cannoni a retrocarica e a canna rigata d'acciaio
fuso.
Nel frattempo i suoi ingegneri sono riusciti a correggere il famoso
difetto. Viene dimostrato sul campo di tiro di Tegel che adesso tutto
funziona bene, con gran soddisfazione del re, di O.
von Bismarck e del gen. H.K.B.
von Moltke;
persino il ministro della Guerra von Roon
viene tacitato, almeno per il momento, e in linea di massima la Prussia
adotta i cannoni a retrocarica;
1867
già nei primi mesi cerca di sfruttare l'influenza del re sul
Ministero della Guerra e scrive ad Albert Pieper,
il giovane ed energico presidente della Prokura, dicendogli
che vorrebbe ricordare al re che l'arretratezza della Prussia è
dovuta alla cattiva amministrazione del dipartimento e che si faranno
altri fiaschi se questo continuerà ad essere diviso in fazioni;
alla seconda fiera di Parigi, mentre dovrebbe aver capito (con l'Austria
si è scottato) che sarebbe meglio diffidare dei commerci con
l'estero, proprio al culmine della crisi franco-prussiana per il Lussemburgo,
ritenta di vendere armi ai francesi, in particolare un cannone da 350
mm come il modello presentato alla fiera;
Napoleone III, spaventato dal crescente potere di Guglielmo
I, sta cercando di annettersi il ducato di Lussemburgo;
settembre, la disputa per il Lussemburgo termina con la sconfitta
di Napoleone III;
1868
31 gennaio, egli manda alle Tuileries un catalogo delle sue armi;
[L'affare sta per concludersi, ma l'intervento del gen.
Edmond Leboeuf, ministro della Guerra e
amico intimo di Schneider, scombussola
i piani, nonostante anche un brillante lavoro di spionaggio effettuato
da una missione francese d'artiglieria che ha osservato e riportato
la superiorità dei nuovi "cannoni Krupp" a retrocarica
durante le manovre in Belgio.]
11 marzo, il Ministero della Guerra di Parigi chiude la pratica
con la seguente nota concisa: «Rien
à faire»;
deluso egli dà a Potsdam il cannone parigino segnandolo in conto
perdite, poi ne manda un secondo allo zar di tutte le Russie perché
non sia invidioso;
1869
giugno, prima che scoppi la guerra, la cricca di von
Roon si dà da fare per il ritorno dell'artiglieria in
bronzo;
autunno, ancora una volta, grazie alle precisazioni fatte al
re dal gen. Constantin von Voigts-Rhetz,
la preferenza viene data ai "cannoni Krupp";
ora il re ordina tanta di quella roba alla Krupp
che è diventato il cliente numero uno battendo anche lo zar Alessandro;
1870
gennaio, all'inizio dell'anno recluta altri settemila immigrati;
[La popolazione di Essen arriva a 25.000 abitanti.]
aprile, pone la prima pietra della futura Villa Hügel;
19 luglio, Napoleone III dichiara
guerra alla Prussia; guerra franco-prussiana;
sin dall'inizio appare evidente la superiorità delle armi tedesche;
20 luglio, quando gli giunge notizia dello scoppio delle ostilità
scrive a von Roon rinnovando la propria
offerta (già ftta in un conflitto precedente) in dono a Berlino
dei cannoni in acciaio fuso per un valore di un milione di talleri,
pregandolo soltanto di mantenere segreto il suo getso generoso;
[L'offerta viene respinta per il motivo che un numero
extra di cannoni avrebbe sconvolto il quadro sacro dell'ORGANIZZAZIONE.
Più tardi gli scrive nuovamente per comunicargli che, non avendo
potuto ragalare armi al paese, ha messo da parte 120.000 talleri per
costituire un fondo di assistenza per i soldati inabili al lavoro per
cause di guerra (Victoria-.National-Invalidenstiftung) e intende
pure fare una donazione al fondo per le vedove di guerra.
Oltre poi a donare un ospedale da campo attrezzato al completo che seguirà
i militari in Francia invia pure delle provviste supplementari a un
gruppo scelto di ufficiali. Dato che è lui a compilare la lista
di questi privilegiati, è logico che ponga in testa il gen.
Constantin von Voigts-Rhetz ed escluda i suoi oppositori, come,
ad esempio, il gen. Eugen A. Theophil von Podbielski.]
l'apertura delle ostilità sconvolge i suoi progetti edilizi,
in quanto si basano sull'impiego di un materiale specifico: una pietra
calcarea che viene importata da Chantilly, nei dintorni di Parigi;
[Egli pretende che i muratori francesi che lavorano a
Villa Hügel continuino (e lo fanno), e che Chantilly non smetta
di mandargli altre pietre; per quanto possa sembrare incredibile, riesce
ad ottenere anche questo, attraverso il Belgio, mentre lui continua
a mandare in Francia cilindri e cerchioni attraverso l'Inghilterra,
sino a quando l'atmosfera cupa ai primi di settembre non interrompe
questo andirivieni di merci.]
2 settembre, per i francesi la situazione si fa disperata e
lo stesso imperatore dà ordine della resa; ca 100.000 uomini e lo stesso
Napoleone III cadono così prigionieri;
con la collaborazione di Wilhelm Gross
il suo tecnico più in gamba, disegna un preussisches Ballongeschütz,
il primo cannoncino antiarereo del mondo;
[A Parigi, infatti, a parte i piccioni viaggiatori, il
solo mezzo di comunicazione rimasto è il pallone aerostatico.
Con il nuovo cannoncino per palloni (così chiamato) i palloni
che usciranno da Parigi saranno colpiti e distrutti. Un corrispondete
di guerra inglese telegrafa al suo direttore che la portata supera i
500 metri – in effetti scaglia una granata da 1 chilo e mezzo su per
660 metri – che l'arma viene piazzata un po'come un grosso telescopio
fisso. Il modello viene subito approvato anche se, come al solito, non
mancano i detrattori.]
Il fatto che la Schneider sia rimasta
paralizzata da uno sciopero guidato da Adolphe-Alphonse
Assi (un tipo balordo dell'Internazionale marxista che in seguito
la Comune di Parigi eliminerà) lo giudica divertentissimo.
[Quando però l'SPD (Sozialdemokratische
Partei Deutschlands - Partito socialdemocratico tedesco) ordinerà
uno sciopero dei minatori nel nuovo Reich, tra i quali ci saranno pure
i suoi, egli non lo troverà affatto divertente.]
Dal 1860 al 1870 la popolazione di Essen è
aumentata del 150%.
1871
egli dà lavoro a diecimila uomini, tremila dei quali sono stati
assunti nel luglio precedente;
28 gennaio, Parigi capitola e tutte le discussioni in merito
al cannoncino antiaereo terminano;
1° marzo, l'assemblea nazionale francese ratifica l'armistizio;
13 aprile, da Berlino egli scrive al gen. H.K.B.
von Moltke che ha intenzione di procurarsi un terreno per
trasformarlo in un poligono di tiro per cannoni di ogni tipo…
l'interpellato gli risponde di rivolgersi per l'autorizzazione al Kriegsminister
von Roon, pur sapendo che tra i due non
corre buon sangue;
17 aprile, ciò nonostante egli chiede il permesso a von
Roon facendogli notare che il pronto riarmo è essenziale
e gli offre un contributo di 25.000 talleri per il confronto che si
dovrà svolgere tra i cannoni d'acciaio fuso e quelli di bronzo;
come risposta il ministro gli risponde che si rifiuta di commentare
la su aproposta ma che si stupisce «della
leggerezza con cui Krupp tratta i propri interessi economici»;
18 aprile, egli si rivolge direttamente al Kaiser, niente
da fare;
[Sedan non ha cambiato nulla; il profeta è
riverito all'estero, ma lo scornano in patria.]
per quanto riguarda la sua casa i lavori sono ancora fermi (e lo saranno
fino in autunno) perché dalla Francia non arriva il materiale;
inverno, prende la moglie e il figlio 17enne e si stabilisce a Torquay,
in Inghilterra;
gli anni che seguono (e che precedono il Congresso di Berlino) sono
l'epoca d'oro dei fabbricanti di armi;
la sua ditta viene subissata di ordinazioni; il "cannone Krupp"
diventa un punto d'onore per i paesi che tengono ad aggiornare i loro
armamenti;
[La Turchia li usa per la difesa del Bosforo, la Romania
per proteggere i quaranta bastioni di Bucarest. Secondo una leggenda,
la minuscola Andorra pure avrebbe acquistato un cannone a lunga gittata
accorgendosi poi di non poterlo usare perché avrebbe colpito
la Francia!]
1872
gennaio, lo zar gli ordina cinquecento cannoni, specificando
calibro e disegno e raccomandando che abbiano «il
massimo potere distruttivo»;
[Egli ordina che i cannoni di San Pietroburgo siano fabbricati
«più pesanti, perciò meno
manovrabili».
Uno scorno ai russi derivante dal suo patriottismo o un alibi che lo
scagionerebbe in caso qualcuno gli chiedesse un giorno spiegazioni?]
2 marzo, è dall'inverno che sta inondando di lettere
la madrepatria mentre a Essen i lavori di Villa Hülga sono ripresi
anche se l'imprea edile Herren Funke e Schürenberg
va a rilento;
ha pure ordinato che con la bella stagione venga riattata la Stammhaus;
[La casetta non dovrà essere abitata da nessuno,
ma tenuta come ricordo sino a quando esisterà la fabbrica.]
fabbricare cannoni per Berlino e per la Russia nello stesso tempo è
al disopra delle sue possibilità, quindi si deve allargare; da
Torquay autorizza l'acquisto di certe azioni della Orconsera
Iron Company che sta per iniziare le trivellazioni di una ricca
miniera nei pressi di Bilbao, in Spagna; il problema di trasportare
il minerale dal golfo di Biscaglia è stato esaminato a fondo
e alla fine egli decide che gli serve una flotta;
giugno, ordina quattro navi ai cantieri di Vlissingen e di Rotterdam;
è solo l'inizio della sua nuova febbre di espansione;
lo stesso mese l'SPD (Sozialdemokratische
Partei Deutschlands - Partito socialdemocratico tedesco) ordina
uno sciopero dei minatori nel nuovo Reich, tra i quali ci sono pure
i suoi;
[Egli si precipita a vergare l'ordine di «non
assumere né adesso né in futuro operai che abbiano partecipato
in precedenza a qualche sciopero, anche se fossimo a corto di manodopera.
Qualora ci accorgessimo che un'agitazione sta per verificarsi in un
settore qualsiasi, verrò di persona e sistemeremo subito le cose.
Intendo agire senza misericordia perché vedo che non ho altra
via d'uscita.
Si può spezzare ciò che non si vuol piegare
(was nicht biegt mag brechen)».]
intanto da Essen Ernst Eichoff (un vecchio
cugino di Bertha che lavora alla Krupp)
gli comunica che è scoppiato un diverbio (insignificante) tra
la Prokura e i tecnici; egli ne approfitta per fa ritorno a
casa;
qui riceve dal gen. Constantin von Voigts-Rhetz
la lieta notizia che il confronto tra i due tipi di cannoni si è
verificato e che ora anche O.
von Bismarck (principe dal 1871) è dalla loro parte;
egli promette dunque a Berlino mille cannoni entro l'anno e altri mille
per la fine del 1873;
in Germania deposita un anticipo per l'acquisto di trecento miniere
e liquida due concorrenti, la Hermannshütte
a Neuwied e la Johannesshütte a Duisburg
(solo da sola comprende quattro altiforni);
[I prezzi, è inutile dirlo, sono enormi. Ora si
è esposto in maniera pericolosa. Carl Meyer
scrive a Ernst Eichoff: «È
probabile che tra breve Krupp si trovi nei pasticci. E anche se riuscirà
a tirarsene fuori, gli resteranno sempre degli impegni enormi da soddisfare.
Her Krupp è affetto dalla mania di comprare tutto (die
Manie alles kaufen zu wollen). I banchieri
di Colonia cominciano a preoccuparsi e non sono favorevoli a ulteriori
concessioni di credito».
In realtà la mania si sta diffondendo nel nuovo impero. L'industria
pesante tedesca raddoppia (1871-74) e per quanto nessuno degli altri
arrivi all'altezza di lui – che intanto si è ancora indebitato
di 32 Mni di marchi – in pratica anche gli stagnari si sono
messi a fare gli industriali.
Alimentata dal denaro delle riparazioni francesi, la fiamma si diffonde
ovunque. Perfino il prudente O.
von Bismarck gioca in borsa quieto quieto, con l'aiuto del
suo agente di cambio, Bleichröder…
poi viene il crac!]
9 settembre, dodici settimane dopo l'agitazione dei minatori,
emette la "Generalregulativ", il regolamento generale
che comprende settantadue paragrafi, da lui firmati, e distribuiti ai
lavoratori;
[Per quasi un secolo resterà la costituzione di
base del Konzern e tutta l'industria tedesca vi si conformerà!
Vi sono fissati con fermezza diritti e responsabilità di tutti
i Kruppianer.
Comunque sia:
- 1911, il Codice d'assicurazione dei lavoratori
del Reich estende a tutti gli operai quei diritti che egli ha ora già
concesso ai suoi uomini;
- 1912, a Essen Guglielmo II
dichiara che O. von Bismarck
ha seguito l'esempio di Alfred Krupp;
L'eco di questo Regolamento Generale giungerà sino al Terzo Reich.
A. Hitler scriverà infatti in Mein
Kampf che il suo programma è iniziato con lo studio delle
riforne sociali di O. von Bismarck
e lo slogan del capo nazista del Fronte del Lavoro, Robert
Ley, sarà copiato parola per parola dal quarto paragrafo
di questo Generalregulativ.]
Lo stesso anno il gen. Emil von Albedyll,
rimpiazza von Roon come ministro della
Guerra e capo del gabinetto militare prussiano.
1873
la Krupp di Essen ha ancora più
operai che nel 1870;
Durante la cirisi del 1873-75 Hermann Gruson,
suo acerrimo nemico dal 1848, si lascia cogliere dal panico e trasforma
la sua ditta di Magdeburgo in una società per azioni.
[Nel 1892, all'assemblea degli azionisti parteciperà
anche Friedrich Alfred
[Fritz] Krupp
con in mano il 51% delle azioni. Mentre Hermann
Gruson, così annientato, se ne va a casa a morire, nel
maggio successivo, quando Magdeburgo sarà del tutto assorbita
dall'impero d Essen, il Krupp-Panzer diventerà sinonimo
di corazze d'acciaio di qualità in tutta l'Europa.]
settembre, la Francia fa l'ultimo pagamento alla Germania;
si assiste ben presto a una serie di fallimenti di piccole banche viennesi
sparse un po' per tutta l'Europa; lo "smottamento" in atto
arriva anche a Wall Street;
20 settembre, la Borsa di New York è costretta a chiudere
per dieci giorni;
egli sembra non preoccuparsi, anzi va più a fondo: paga una miniera
900.000 marchi e 4 Mni di marchi un'altra;
sulla carta è proprietario della più grossa impresa
industriale d'Europa;
[Ma quando cominciano ad arrivare i conti appare subito
evidente la fragilità della struttura. Di giorno in giorno i
debiti aumentano e l'unica soluzione possibile sarebbe quella di trasformare
la Krupp in una società per azioni;
egli respinge l'idea sdegnato: «Non abbiamo
né avremo mai degli azionisti che aspettano di incassar dividendi».
Si trova comunque in un vero guaio, l'inizio di quella che dai posteri
del XX secolo sarà definita «die
Gründerkrise» - la crisi dei fondatori.]
data la situazione decide di appellarsi al Kaiser; gli scrive direttamente
a Ems supplicandolo «di favorirgli un'udienza
perché desidera discutere alcune questioni private»;
Guglielmo I è gentile ma sordo alle
sue richieste;
1874
febbraio, scade il 25° anniversario della sua nomina a proprietario
unico della Wrack der Fabrik;
[Allo scoppio della guerra contro la Francia, la Prussia
ha solo diciotto società a responsabilità limitata. Ora
ce ne sono cinquecento, metà delle quali, con capitale insufficiente,
stanno per scomparire.]
egli torna a rivolgersi all'imperatore;
marzo, dalla capitale Carl Meyer
scrive a Ernst Eichoff: «Tra
ventiquattr'ore Bismarck farà sapere al padrone che non c'è
acuna possibilità di attingere ai fondi pubblici. Mi auguro che
riusciate a convincerlo di non insistere con le sue pretese, perché
ne avrebbe più danno che beneficio».
si ammala e si mette a letto;
[Tra i medici che lo visitano: Schweninger
(pure medico personale di O.
von Bismarck), Künster
e Schmidt.]
4 aprile, deve firmare un «documento
vergognoso»;
[In realtà non potrebbe andargli meglio. Poiché
nessuno è disposto ad esporsi da solo per la somma di dieci milioni
che, dice lui, gli servono (sarebbero in realtà trenta), i finanziatori
risolvono il problema mettendosi in gruppo sotto la giurisdizione della
Banca di di Stato prussiana che nomina
proprio Carl Meyer come controllore.
Saranno in seguito le grosse ordinazioni ricevute dagli Stati Uniti
a fargli saldare abbastanza in fretta il suo grosso debito.]
22 agosto, scrive a a Alfred Longsdon,
a Londra:
«Da allora non ho più dormito. Tutti
coloro a cui avevo donato la mia piena fiducia e la mia amicizia, si
sono scordati dei loro doveri nei miei confronti… queste poche parole
vi diranno quanto mi senta infelice e miserabile… avrei proprio bisogno
di riposare».
Nella Prokura intanto…
Ernst Eichhoff, ormai vecchio e sofferente,
muore;
qualche tempo dopo muore anche Heinrich Haass,
suo ex rappresentante in Francia;
Sophus Goose comincia a disinteressarsi
del lavoro e Richard Eichhoff, il direttore
della fonderia, si arrabbia tanto con il padrone che, pur restando al
suo posto, non vuole più rivolgergli la parola;
arriva il conflitto cino-giapponese
(1874-75);
[Tokio ha comprato cannoni dalla Schneider
e i cinesi li hanno acquistati dalla Armstrong
ma ormai le esperienze dei soldati che hanno combattuto a Sedan, Metz
e a Parigi, sono note in tutto il mondo;
[Quando egli invia qualche letterina lusinghiera a Li
Hung-chang ("il Bismarck dell'Asia")
e gli manda una ferrovia modello, Li Hung-chang
replica ordinandogli 275 cannoni da campo, altri 150 cannoni per armare
il forte di Taku che difende la strada per Tientsin, e l'armamento completo
per otto navi da guerra.
Per gratitudine egli appende il ritratto di Li
Hung-chang accanto al letto…
Quando arriva a Potsdam la notizia del colpo che ha fatto in Cina, l'imperatore
Guglielmo I ridacchia: «Krupp
schreibt den Regierungen vor, was sie kaufen müssen
- Krupp ordina ai governi ciò che devono comprare».
A dispetto del grosso conto saldatogli da Li Hung-chang,
questi non riceve l'ultimo tipo prodotto a Essen. Questo è destinato
a San Pietroburgo per il prossimo inverno. Il forte di Taku deve accontentarsi
di cannoni vecchiotti, già superati. Anche una cospicua ordinazione
da Bangkok riceve lo stesso trattamento.
Egli scrive nelle sue note: «I cinesi e
i siamesi possono benissimo fare a pezzi i loro nemici anche con questa
roba!».
Alla sua porta bussa perfino il Cile invitando una missione di tecnici
della Krupp a Santiago iniziando così
quella corsa agli armamenti che da ora si diffonderà come un'epidemia
in tutta l'America Latina.
I rivali se ne accorgono; i capi della Armstrong
e della Schneider-Creusot inviano dei messaggi
cifrati ai loro rappresentanti con l'ordine di pedinare quelli della
Krupp giorno e notte.]
1875
congresso di Berlino;
4 aprile, è costretto a impegnare 30.000.000 di marchi in
obbligazioni, e i fondi sono forniti da un gruppo di finanzieri sotto
il controllo della Banca di Stato Prussiana;
[Deve però sottostare a un controllore e malgrado
consideri il contratto firmato come una capitolazione, gli sarà
impossibile rispettare i termini senza l'aiuto del Kaiser.]
giugno, Alfred Longsdon fa registrare
sul «Trade Marks Magazine» il marchio di fabbrica della
Krupp costituito da tre cerchi intrecciati;
[Nel XX secolo questi tre cerchi saranno interpretati
come tre bocche di canone, in realtà la Krupp
è ora più celebre per la produzione di materiale rotabile.]
Lo stesso anno c'è un clamoroso ritrovato tecnico: la scoperta
da parte di Gilchrist Thomas di quello
che sarà noto come il "processo basico per la produzione
dell'acciaio".
[Brevettato due anni prima, elimina il fosforo "fatale
nemico" del sistema di Henry Bessemer,
mediante il rivestimento interno dei "convertitori Bessemer"
con calce e dolomite, che assorbendo il fosforo della ghisa lo libera
sotto forma di scorie.
Dapprima egli si preoccupa di questa novità, perché ha
appena investito dei forti capitali in Spagna per assicurarsi del minerale
privo di fosforo. Com'è prevedibile, il prezzo del minerale cala,
ma alla fine il sistema basico gli darà i dei frutti ancora più
preziosi. Il sottosuolo dell'Alsazia e della Lorena è assai ricco
di depositi di minerale ferroso contenente fosforo, e ora, grazie a
O. von Bismarck,
queste regioni appartengono alla Germania.]
1876
alla Mostra del Centenario di Filadelfia espone un gigantesco albero
motore destinato a una nave da guerra tedesca, e un gruppo di sette
cannoni di cui il più grosso è un mostro di 60 tonnellate,
la cui bocca, calibro 355 mm, può espellere proiettili da mezza
tonnellata;
[Questo cannone, chiamato dagli americani Krupp's
killing machine, non trova compratori negli Stati Uniti; egli lo
regala poi al sultano di Turchia.]
1877
11 febbraio, in vista delle prossime elezioni egli comincia a
influenzare i suoi uomini; applica un proclama in tutte le officine
avvertendo il personale che ogni voto per il socialismo sarebbe un voto
per i prigri, i dissoluti e gli incompetenti (Faulen, Liederlichen
und Unfähigen);
30 giugno, si svolgono le elezioni generali;
anche se il SPD (Sozialdemokratische Partei
Deutschlands - Partito socialdemocratico tedesco) non ottenuto
che il 3% al Reichstag, uno dei due corpi parlamentari, all'arrivo
dei risultati egli licenzia in tronco una trentina di uomini sospetti
di «aver diffuso la dottrina socialista»;
1° settembre, anniversario di Sedan, il Kaiser Guglielmo
I fa la sua quarta visita alla Gussthalfabrik
e viene ospitato per la prima volta al Villa Hügel;
1878
un anarchico, Emil Hödel, attenta
alla vita di Guglielmo I; O.
von Bismarck scioglie il Reichstag sperando di far
ottenere la maggioranza assoluta al partito conservatore;
egli accetta la candidatura locale commettendo così un errore;
[Con l'affluenza di tanti polacchi e tedeschi del sud,
Essen è ormai piena di cattolici. Un certo Gerhard
Stötzel è il rappresentante del partito
cattolico di centro;
Ex tornitore alla Krupp, poi diventato
direttore del «Blätter», è assai popolare in
città. Vince infatti il confronto con la maggioranza di circa
un migliaio di voti.]
Il nostro, che contrasta con la sua strapotenza sia il partito di sinistra
che quello di centro, non pensava neanche minimamente di venire sconfitto.]
1879
presidente della Prokura viene nominato Hanns
Jencke;
[Proviene dal gruppo dei consiglieri del Kaiser,
tra i quali si è distinto come alto funzionario del Tesoro del
Reich. Per i prossimi ventitré anni egli guiderà le attività
internazionali. Il suo arrivo agli stabilimenti di Essen segna l'inizio
di regolari scambi ad alto livello tra la loro e il governo.]
Mentre vengono dati gli ultimi ritocchi a Villa Hügel, fa erigere
casette per seimila persone e vuole che sorgano anche dei negozi, chiese,
dei campi di ricreazione e delle scuole.
La popolazione di Essen arriva a 50.000 abitanti.
1880
le acciaierie locali americane raggiungono il culmine e così
quelle europee, perdendo il mercato statunitense, ci rimettono moltissimo;
1885
la Germania manda una missione militare a Costantinopoli; il capo della
missione barone Kolmar von der Goltz riceve
istruzioni specifiche di «convincere i turchi a comprar cannoni
dalla ditta Krupp»;
luglio, i turchi inviano un anticipo per 926 howitzer,
pezzi da campo e cannoni per la difesa costiera;
Tra il 1880-90 i Kruppianer sono diventati 20.000.
1887
13 luglio, il dottore esamina le sue condizioni che ritiene stazionarie;
14 luglio, mentre si trova solo nel suo castello (Villa Hügel),
con l'unica compagnia dei domestici, viene colpito da un attacco cardiaco
che gli è fatae e cade tra lebraccia del suo fido cameriere Hans
Ludger.
Torna
su
|